Bravo davvero Prof Caracciolo,, una prospettiva della questione climatica lucidissima e pragmatica, come si deve a temi così complessi e rilevanti per il nostro futuro
Trovo un po' pericolosa l'affermazione "la guerra è persa". Certo, il racconto che forse sarebbe successo qualcosa nel lontano futuro si è rivelato la fandonia che era, e qui in Italia lo vediamo bene, ma le scelte produttive, energetiche, sociali, hanno ancora molta rilevanza nel determinare quale sarà il livello di aumento della temperatura media. 2° e 3° secondo qualsiasi modello previsionale hanno esiti molto diversi. Certamente visto che il CC è una realtà oggi, l'adattamento è necessario, ma non rende prescindible un'azione per la riduzione del danno
La guerra è persa allo stato attuale. L'unica speranza è che il processo di surriscaldamento non sia autoincrementale. Se fosse autoincrementale il futuro è devastante.
@@andreadalcortivo747 dal punto di vista della scienze della terra la guerra non è mai persa: ogni centigrado di evitato aumento risparmia dolori e sofferenze agli esseri viventi del pianeta. Inoltre manca l'approccio alla complessità del fenomeno per esempio, tutta l'analisi dei punti di non ritorno, o effetto del piano inclinato, per cui se superiamo certi limiti di concentrazione, abbiamo come effetto dei processi irreversibili legati a catena l'uno all'altro che renderebbero inabitabili vaste parti del pianeta. per esempio la circolazione atlantica farebbe diminuire di 8-10° la temperatura di Irlanda Gran Bretagna e paesi scandinavi. A questi ritmi di aumento di temperatura, nel giro di 15-20 0anni la produzione agricola europea si dimezzerebbe creando effetti geopolitici e sociali inimmaginabili. Mi auguro che almeno il numero di Limes abbia integrato il punto di vista del geopolitico con quello delle scienze della terra. Leggete per esempio i lavori e i comunicati di PIK Potsdam Institute, Johann Rockstrom
@@diegochuhan9847 guarda che gli scenari ipotizzati in passato erano più di uno , e i negazionisti o per meglio dire i frenisti tirano in ballo non sanno neanche loro cosa tirano in ballo , erano a seconda di quello he avremmo emesso più altri sfruttamenti, e ci hanno preso in pieno se guardiamo il vecchio scenario con le emissioni effettive
Se il mainstream dice che Roma è la capitale ditalia non è che allora lo diventa Oslo. Attenzione, inoltre: ahimè nel mainstream girano certi dibattiti osceni dove passano posizioni negazioniste. Chi ha evidenziato il cambiamento climatico sono l'IPCC e studiosi di nicchia. Non certo il nainstream.
@@aleb442 esattamente. Il problema è convincere popoli e governanti, compresi quelli che stoltamente credono di avvantaggiarsi dal riscaldamento delle temperature.
già, il vantaggio sarà molto effimero oppure nemmeno ci sarà, perché se l’artico diventerà navigabile significa che saremo già alla frutta a livello globale
Presterei attenzione anche ai progetti di estrazione del litio nella penisola di Kola che non son segnalati nella mappa. P.S: ad agosto Cina e Russia hanno siglato un accordo. La MCC International Incorporation Ltd (cinese) aiuterá a sviluppare il giacimento. Pare si prospetti anche la costruzione di una fabbrica di batterie per auto elettriche in Russia grazie al trasferimento di tecnologia e know-how cinese.
E' singolare... Per quanto riguarda gli aspetti positivi della modernità - ospedali, scuole, trasporti, comunicazione, informatica, intrattenimento, etc. etc. etc. - tutti li vogliono, li richiedono, li pretendono, senza minimamente peritarsi di non ringraziare l'Occidente che tutte queste cose ha inventato praticamente da solo. Quando poi invece si tratta degli aspetti negativi, come le questioni ambientali, tutti a puntare il dito contro il malvagio Occidente, primo ed unico responsabile d'ogni male del mondo. E noi opinioni pubbliche occidentali, naturalmente, ad accodarci come pecore matte, per dirla con Dante, condotte dai soliti cattivi maestri.
I paesi discutono di rotta artica, quando sappiamo che se il surriscaldamento non si ferma il nostro pianeta diventerà come Venere. Quando il pianeta sarà inabitabile voglio vedere cosa se ne fanno delle rotte artiche.
Anche se non è il caso di fare dello spirito, in fondo la spiegazione di ciò che succede sta nell'' ultima battuta del film che ha lo stesso titolo della clip "Nessuno è perfetto"
Malgrado io apprezzi molto Caracciolo qua mi sembra proprio che stia sposando le tesi degli inattivisti climatici, come sono chiamati da Michael Mann. E’ proprio la premessa che abbiamo perso la battaglia con la co2 e' sbagliata. Visto che, a quanto sappiamo, non esiste un effetto a valanga (runaway effect) e la relazione tra concentrazione di co2 e cambiamento climatico è quasi lineare, ogni tonnellata di co2 emessa contribuisce al cambiamento climatico. Per converso, ogni tonnellata di co2 non emessa, non contribuisce. In altre parole, la battaglia con il cambiamento climatico e’ finita quando le emissioni nette diventeranno zero. Lo possiamo fare con delle politiche adeguate, senza politiche ma per condizioni economiche e tecnologiche che ci spingono a smettere di consumare combustibili fossili, o possiamo aspettare di indurre disastri tali che la natura ci costringerá a ridurre le emissioni. Poi guardare alla situazione attuale e proiettarla nel futuro per far vedere che non ci sono soluzioni, mi sembra proprio sbagliato dal punto di vista metodologico. Se avessimo fatto la stessa cosa subito prima del protocollo di Montreal avremmo detto che la prioritá era prepararci ed adattarci ad un mondo con un buco dell’ozono sempre piu’ grande invece di ridurre le emissioni di cluorofluorocarburi. Prima del trattato di non proliferazione nucleare, sarebbe sembrato che eravamo destinati ad avere sempre piú paesi con armi nucleari e l’unica cosa sensata sarebbe stata anche per l’Italia di investire in armi nucleari. Si potrebbero fare altri esempi che poi, proprio come il caso del cambiamento climatico, queste erano sfide con effetti molto diversi da poaese a paese. Riguardo la Cina a cui il problema non interessa… e’ uno dei pochi paesi che sta raggiungendo gli obiettivi che ha fissato per l’accordo di Parigi in anticipo visto che il picco delle emissioni sta giá avvenendo ed era previsto per il 2030. Insomma, quello discusso da Cartacciolo non mi sembra abbia una base scientifica e empirica solida. Politicamente poi dà man forte agli interessi di chi non vuole risolvere il problema.
@@lpellegrini ottimo commento. Stavo per scrivere qualcosa di simile ma tu lo hai fatto meglio. Iniziare dicendo "la guerra con la CO2 è persa" e parlare solo di adattamento e persino di presunti benefici significa non comprendere la gravità del problema e allo stesso tempo stroncare ogni tentativo di azione. Poi certe semplificazioni assurde tipo "la Germania sta puntando tutto sul carbone" sono davvero deludenti
Il problema, secondo me, è piu' profondo. In questa guerra non c'e' un nemico, o meglio, il nemico siamo noi stessi che inquiniamo Per noi intendo Caracciolo, Alfonso e tutti quelli che commentano qua ... tutti sono responsabili chiaramente. Dunque non essendoci un nemico non c'e possibilità di vittoria e neanche di "azione". Arriveremo ad un certo punto in cui dovremo dare la colpa a qualcun altro non certo a noi Di solito i politici o mboh la Cina potrebbe andar bene... si insomma ci serve un nemico "target"
150 m sotto il livello del mare ? Beh, dipende quanto è profondo il fondale, ma io ho visto anche giacimenti a 3-4 km di profondità, di cui 1 o più km sotto il fondale marino. Non i stupisco.
Il dottor Caracciolo potrebbe provare a non essere necessariamente e costantemente cinico. Sembra essere diventata la sua cifra stilistica estetica. Il suo argomentate nichilista alimenta lassismo e rassegnazione.
Quindi devo accettare l'idea che la mia città diventi Dubai? che la bellezza che ci circonda diventi un privilegio per pochi e devo accettare l'idea che l'umanità non sappia scegliere di cambiare rotta? forse devo, però credo che sia la nostra più grande sconfitta.
Dovrebbe capire che non è che perché ormai arriviamo a +1,5 allora la battaglia è persa, e che i climalteranti non calano nonostante l'inizio di decarbonizzazione ok, ma lo scenario business as usual è da evitare, ogni decimo di grado in più sono dolori, milioni di morti e migliaia di miliardi persi, e dobbiamo evitare che il riscaldamento si autoalimenti rimanendo entro una certa soglia, dovrebbe sapere che i nostri nipoti se la passeranno o molto male o veramente malissimo a seconda di cosa facciamo oggi . Ci arriveremo al 2500? Perché pensa alla giornata? E dovremmo anche comprare il suo libro? Per fare vivere un po' meglio la nostra generazione a danni cin interessi enormi le prossime, fino a estinguerci ? Si dovrebbe levare dalla scena se la pensa così, altroché libri
Non pensavo si potesse andare oltre il negazionismo, e invece ieri cosa trovo per caso? Stelio Fergola: Giornalista, sociologo. SOSTENITORE DEL RISCALDAMENTO GLOBALE.
Durante lo Tsunami del 26 dicembre 2004 gli indigeni deĺe Isole Andamane si salvarono tutti salendo ai monti. In Italia abbiamo tutte le zone collinari- montane da ripopolare e di cui pre nderci cura cura per ripopolarle anche per evitare disastrose alluvioni che.complicano il quadro. I problemi anche complessi si possono risolvere, basta volerlo
Pensare di avvantaggiarsi del mutamento climatico mi sembra cosa piuttosto stupida. Mi sa che è proprio vero: oltre a un certo livello tecnologico le forme di vita si eliminano da sole. Magari pianificando di approfittarne. Da morire dal ridere.
finalmente lo si comincia a dire anche su media "mainstream" (quelli di Limes non me ne vogliano): in Occidente, e in Europa in particolare, siamo stati accecati da una propaganda demenziale e "single-issue" che non tiene conto che viviamo in un mondo complesso fatte di tante, tantissime "issue". Una volta acclarato che il cambiamento climatico non "distrugge" il mondo e che non lo si può correggere (ammesso che sia davvero di origine antropica) senza mandare in rovina le nostre società industriali (e quindi benessere, sicurezza, tenuta sociale) non resta che adattarsi ad esso. Per me la conferma è arrivata, oltre dal fatto che le varie COP fallivano tutte, anche da libri come quelli di Vaclav Smil, molto ascoltato anche dalle èlite, che ha messo in prospettiva sogni green e realtà della civiltà industriale. Comunque, come ci siamo fatti del male noi europei nessuno, e in nome dell'approccio più stupidamente ideologico, anche questo a conferma di come l'intelligenza politica latiti soprattutto in questa parte del cosiddetto occidente.
1) il riscaldamento globale è oltre ogni dubbio di origine antropica. 2) non "correggerlo" significa fare come prima? Allora non c'è adattamento che tenga, perché la temperatura non smetterà mai di aumentare. L'adattamento sarà senz'altro necessario, ma prima serve ridurre le emissioni il più possibile perché resti qualcosa a cui adattarsi. 3) le nostre società industriali non vanno in rovina nel tentativo di correggere il riscaldamento, ma ci vanno sicuramente se non fanno nulla per contrastarlo
Oltre mostrare CAOSLANDIA...... Ci vorrebbe anche una cartina che mostri i finanziatori di CaosLandia....... I Paesi ideatori di CaosLandia., senza i quali non esisterebbe...... ..... Ma basterebbe una mappa dell'Inghilterra o della città di Washington....
@HeliumXx Caoslandia, il neologismo di Limes, è una conseguenza di politiche di alcuni Paesi.....non è un fenomeno naturale .come la pioggia, o la siccità Comunque hai ragione......ho dimenticato la Francia....principale responsabile del caos africano. .
In tanti modi, principalmente pressione commerciale e creazione di soluzioni tecnologiche. Inoltre i paesi che emettono tanto sono anche nostri fornitori di beni, quindi riuscendo a cambiare i beni che utilizziamo e in parte producendoli anche noi, è possibile avere un impatto notevole. Infine il cambiamento climatico non danneggia in modo proporzionale alle emissioni fatte, quindi emettere di meno non fa male
Non penso che l'homo sapiens sapiens si estinguerà mai, 40/50000 supermilionari si salveranno sempre perchè si stanno già attrezzando da tempo per i peggiori scenari.. 🤔
Esisterà ancora. Ma non per sempre, siamo una specie molto giovane, dei bambini nel campo evoluzionistico. Potremmo diminuire drammaticamente, oppure estinguerci insieme a molte altre specie come è già successo su questo pianeta per 2 volte. La terra non bada alla sua brulicante superfice, è irrilevante..
Salve, guardando la diretta qui dal Brasile. Un abbracio a tutti.
Sempre eccezionale nella chiarezza e nella calma in tutte le spiegazioni
Bravo davvero Prof Caracciolo,, una prospettiva della questione climatica lucidissima e pragmatica, come si deve a temi così complessi e rilevanti per il nostro futuro
Meno paroloni, la verità è che siamo in merda
Grazie Prof Caracciolo,,,,la Vostra e' reale informazione,,,Vi ascolto e Vi leggo sempre
Buongiorno Alfonso,buongiorno Professore !
Eccezionale Caracciolo 👌
Meravigliosi ragazzi, grande saluto dall'Argentina, avanti fino alle stelle!
Grazieee!
Grazie Limes 🎉 messo like
Condivido totalmente perché da anni ho il suo stesso pensiero
Trovo un po' pericolosa l'affermazione "la guerra è persa". Certo, il racconto che forse sarebbe successo qualcosa nel lontano futuro si è rivelato la fandonia che era, e qui in Italia lo vediamo bene, ma le scelte produttive, energetiche, sociali, hanno ancora molta rilevanza nel determinare quale sarà il livello di aumento della temperatura media. 2° e 3° secondo qualsiasi modello previsionale hanno esiti molto diversi. Certamente visto che il CC è una realtà oggi, l'adattamento è necessario, ma non rende prescindible un'azione per la riduzione del danno
La guerra è persa allo stato attuale.
L'unica speranza è che il processo di surriscaldamento non sia autoincrementale.
Se fosse autoincrementale il futuro è devastante.
@@andreadalcortivo747 dal punto di vista della scienze della terra la guerra non è mai persa: ogni centigrado di evitato aumento risparmia dolori e sofferenze agli esseri viventi del pianeta. Inoltre manca l'approccio alla complessità del fenomeno per esempio, tutta l'analisi dei punti di non ritorno, o effetto del piano inclinato, per cui se superiamo certi limiti di concentrazione, abbiamo come effetto dei processi irreversibili legati a catena l'uno all'altro che renderebbero inabitabili vaste parti del pianeta. per esempio la circolazione atlantica farebbe diminuire di 8-10° la temperatura di Irlanda Gran Bretagna e paesi scandinavi. A questi ritmi di aumento di temperatura, nel giro di 15-20 0anni la produzione agricola europea si dimezzerebbe creando effetti geopolitici e sociali inimmaginabili.
Mi auguro che almeno il numero di Limes abbia integrato il punto di vista del geopolitico con quello delle scienze della terra. Leggete per esempio i lavori e i comunicati di PIK Potsdam Institute, Johann Rockstrom
@@diegochuhan9847 guarda che gli scenari ipotizzati in passato erano più di uno , e i negazionisti o per meglio dire i frenisti tirano in ballo non sanno neanche loro cosa tirano in ballo , erano a seconda di quello he avremmo emesso più altri sfruttamenti, e ci hanno preso in pieno se guardiamo il vecchio scenario con le emissioni effettive
Dalla presentazione si presenta come il volume di limes piu' agghiacciante.
Gli ultimi due numeri sono davvero eccezionali.
devo ancora finire di leggere i due numeri precedenti ma lo prenderò per certo
Adattamento è una parola tecnica, pensate come siamo messi male.
Domani all'edicola❤
😢, ottimo lavoro
Oggi Limes ha fatto l'eco del mainstream sul cambiamento climatico.
Molto deludente!
terza media o hai fatto l'impresa e hai preso il diploma?
Se il mainstream dice che Roma è la capitale ditalia non è che allora lo diventa Oslo.
Attenzione, inoltre: ahimè nel mainstream girano certi dibattiti osceni dove passano posizioni negazioniste. Chi ha evidenziato il cambiamento climatico sono l'IPCC e studiosi di nicchia. Non certo il nainstream.
forse non è chiaro che oltre un certo limite non sarà più possibile l’adattamento
@@aleb442 esattamente. Il problema è convincere popoli e governanti, compresi quelli che stoltamente credono di avvantaggiarsi dal riscaldamento delle temperature.
già, il vantaggio sarà molto effimero oppure nemmeno ci sarà, perché se l’artico diventerà navigabile significa che saremo già alla frutta a livello globale
Presterei attenzione anche ai progetti di estrazione del litio nella penisola di Kola che non son segnalati nella mappa.
P.S: ad agosto Cina e Russia hanno siglato un accordo. La MCC International Incorporation Ltd (cinese) aiuterá a sviluppare il giacimento. Pare si prospetti anche la costruzione di una fabbrica di batterie per auto elettriche in Russia grazie al trasferimento di tecnologia e know-how cinese.
E' singolare... Per quanto riguarda gli aspetti positivi della modernità - ospedali, scuole, trasporti, comunicazione, informatica, intrattenimento, etc. etc. etc. - tutti li vogliono, li richiedono, li pretendono, senza minimamente peritarsi di non ringraziare l'Occidente che tutte queste cose ha inventato praticamente da solo. Quando poi invece si tratta degli aspetti negativi, come le questioni ambientali, tutti a puntare il dito contro il malvagio Occidente, primo ed unico responsabile d'ogni male del mondo. E noi opinioni pubbliche occidentali, naturalmente, ad accodarci come pecore matte, per dirla con Dante, condotte dai soliti cattivi maestri.
Con anche un pensiero nostalgico ai tubi russi
🙏🙏🙏
I paesi discutono di rotta artica, quando sappiamo che se il surriscaldamento non si ferma il nostro pianeta diventerà come Venere.
Quando il pianeta sarà inabitabile voglio vedere cosa se ne fanno delle rotte artiche.
Anche se non è il caso di fare dello spirito, in fondo la spiegazione di ciò che succede sta nell'' ultima battuta del film che ha lo stesso titolo della clip "Nessuno è perfetto"
Attenzione, il fracking non è il LNG o GNL
Malgrado io apprezzi molto Caracciolo qua mi sembra proprio che stia sposando le tesi degli inattivisti climatici, come sono chiamati da Michael Mann.
E’ proprio la premessa che abbiamo perso la battaglia con la co2 e' sbagliata. Visto che, a quanto sappiamo, non esiste un effetto a valanga (runaway effect) e la relazione tra concentrazione di co2 e cambiamento climatico è quasi lineare, ogni tonnellata di co2 emessa contribuisce al cambiamento climatico. Per converso, ogni tonnellata di co2 non emessa, non contribuisce. In altre parole, la battaglia con il cambiamento climatico e’ finita quando le emissioni nette diventeranno zero. Lo possiamo fare con delle politiche adeguate, senza politiche ma per condizioni economiche e tecnologiche che ci spingono a smettere di consumare combustibili fossili, o possiamo aspettare di indurre disastri tali che la natura ci costringerá a ridurre le emissioni.
Poi guardare alla situazione attuale e proiettarla nel futuro per far vedere che non ci sono soluzioni, mi sembra proprio sbagliato dal punto di vista metodologico. Se avessimo fatto la stessa cosa subito prima del protocollo di Montreal avremmo detto che la prioritá era prepararci ed adattarci ad un mondo con un buco dell’ozono sempre piu’ grande invece di ridurre le emissioni di cluorofluorocarburi. Prima del trattato di non proliferazione nucleare, sarebbe sembrato che eravamo destinati ad avere sempre piú paesi con armi nucleari e l’unica cosa sensata sarebbe stata anche per l’Italia di investire in armi nucleari. Si potrebbero fare altri esempi che poi, proprio come il caso del cambiamento climatico, queste erano sfide con effetti molto diversi da poaese a paese.
Riguardo la Cina a cui il problema non interessa… e’ uno dei pochi paesi che sta raggiungendo gli obiettivi che ha fissato per l’accordo di Parigi in anticipo visto che il picco delle emissioni sta giá avvenendo ed era previsto per il 2030.
Insomma, quello discusso da Cartacciolo non mi sembra abbia una base scientifica e empirica solida. Politicamente poi dà man forte agli interessi di chi non vuole risolvere il problema.
@@lpellegrini ottimo commento. Stavo per scrivere qualcosa di simile ma tu lo hai fatto meglio.
Iniziare dicendo "la guerra con la CO2 è persa" e parlare solo di adattamento e persino di presunti benefici significa non comprendere la gravità del problema e allo stesso tempo stroncare ogni tentativo di azione. Poi certe semplificazioni assurde tipo "la Germania sta puntando tutto sul carbone" sono davvero deludenti
150 metri sotto il fondo sono un cazzo . Nel pre sal brasiliano hanno forato a 2700 metri in 2500 metri di acqua
Penso che potremmo ottenere grandi risultati nella lotta al cambiamento climatico usando il nucleare
E io che pensavo a un libro su Marilyn Monroe 😂
Il problema, secondo me, è piu' profondo.
In questa guerra non c'e' un nemico, o meglio, il nemico siamo noi stessi che inquiniamo
Per noi intendo Caracciolo, Alfonso e tutti quelli che commentano qua ... tutti sono responsabili chiaramente.
Dunque non essendoci un nemico non c'e possibilità di vittoria e neanche di "azione".
Arriveremo ad un certo punto in cui dovremo dare la colpa a qualcun altro non certo a noi
Di solito i politici o mboh la Cina potrebbe andar bene... si insomma ci serve un nemico "target"
Crollo Caracciolo. Evviva l'industria energetica.
👍
"Messa cantata" mi sembra il titolo giusto per definire chiacchiere inconcludenti
Fa freddo. E il gas costa.
150 m sotto il livello del mare ? Beh, dipende quanto è profondo il fondale, ma io ho visto anche giacimenti a 3-4 km di profondità, di cui 1 o più km sotto il fondale marino. Non i stupisco.
Prendendo case in collina o in montagna
Il dottor Caracciolo potrebbe provare a non essere necessariamente e costantemente cinico. Sembra essere diventata la sua cifra stilistica estetica. Il suo argomentate nichilista alimenta lassismo e rassegnazione.
Bon
Tra i paesi nordici che tifano per il riscaldamento rientrano Norvegia, svezia, Finlandia, Canada? Io non penso proprio.
Bravo Lucio Caracciolo ad aver citato san Francesco❤
Quindi devo accettare l'idea che la mia città diventi Dubai? che la bellezza che ci circonda diventi un privilegio per pochi e devo accettare l'idea che l'umanità non sappia scegliere di cambiare rotta? forse devo, però credo che sia la nostra più grande sconfitta.
con le guerre in aumento
Ma che è sto titolo da annuncio hot 😂😂😂
Ma degli abbonati cartacei non ve ne frega più niente? Almeno ditecelo che ci mettiamo l'anima in pace.
Dovrebbe capire che non è che perché ormai arriviamo a +1,5 allora la battaglia è persa, e che i climalteranti non calano nonostante l'inizio di decarbonizzazione ok, ma lo scenario business as usual è da evitare, ogni decimo di grado in più sono dolori, milioni di morti e migliaia di miliardi persi, e dobbiamo evitare che il riscaldamento si autoalimenti rimanendo entro una certa soglia, dovrebbe sapere che i nostri nipoti se la passeranno o molto male o veramente malissimo a seconda di cosa facciamo oggi . Ci arriveremo al 2500? Perché pensa alla giornata? E dovremmo anche comprare il suo libro? Per fare vivere un po' meglio la nostra generazione a danni cin interessi enormi le prossime, fino a estinguerci ? Si dovrebbe levare dalla scena se la pensa così, altroché libri
Non pensavo si potesse andare oltre il negazionismo, e invece ieri cosa trovo per caso?
Stelio Fergola: Giornalista, sociologo. SOSTENITORE DEL RISCALDAMENTO GLOBALE.
Durante lo Tsunami del 26 dicembre 2004 gli indigeni deĺe Isole Andamane si salvarono tutti salendo ai monti. In Italia abbiamo tutte le zone collinari- montane da ripopolare e di cui pre nderci cura cura per ripopolarle anche per evitare disastrose alluvioni che.complicano il quadro. I problemi anche complessi si possono risolvere, basta volerlo
Ma è riscaldamento globale o cambiamento climatico?? Decidetevi
ti consiglio il canale di entropy for life per capire meglio
Quindi dobbiamo passare dal combattere i cambiamenti climatici a doverci adattare ad essi.....o migrando verso nord anche noi?
ALLELUIA GESÙ RITORNA PRESTO PER RAPIRE LA SUA CHIESA MARANATHA !!!!!
Da questo tipo di cartine geografiche non riesco a capirci niente, perdonatemi.
Pensare di avvantaggiarsi del mutamento climatico mi sembra cosa piuttosto stupida.
Mi sa che è proprio vero: oltre a un certo livello tecnologico le forme di vita si eliminano da sole. Magari pianificando di approfittarne.
Da morire dal ridere.
Caracciolo è diventato climatologo, che può daperne di CO2?
finalmente lo si comincia a dire anche su media "mainstream" (quelli di Limes non me ne vogliano): in Occidente, e in Europa in particolare, siamo stati accecati da una propaganda demenziale e "single-issue" che non tiene conto che viviamo in un mondo complesso fatte di tante, tantissime "issue". Una volta acclarato che il cambiamento climatico non "distrugge" il mondo e che non lo si può correggere (ammesso che sia davvero di origine antropica) senza mandare in rovina le nostre società industriali (e quindi benessere, sicurezza, tenuta sociale) non resta che adattarsi ad esso. Per me la conferma è arrivata, oltre dal fatto che le varie COP fallivano tutte, anche da libri come quelli di Vaclav Smil, molto ascoltato anche dalle èlite, che ha messo in prospettiva sogni green e realtà della civiltà industriale. Comunque, come ci siamo fatti del male noi europei nessuno, e in nome dell'approccio più stupidamente ideologico, anche questo a conferma di come l'intelligenza politica latiti soprattutto in questa parte del cosiddetto occidente.
1) il riscaldamento globale è oltre ogni dubbio di origine antropica.
2) non "correggerlo" significa fare come prima? Allora non c'è adattamento che tenga, perché la temperatura non smetterà mai di aumentare. L'adattamento sarà senz'altro necessario, ma prima serve ridurre le emissioni il più possibile perché resti qualcosa a cui adattarsi.
3) le nostre società industriali non vanno in rovina nel tentativo di correggere il riscaldamento, ma ci vanno sicuramente se non fanno nulla per contrastarlo
Oltre mostrare CAOSLANDIA......
Ci vorrebbe anche una cartina che mostri i finanziatori di CaosLandia.......
I Paesi ideatori di CaosLandia., senza i quali non esisterebbe......
..... Ma basterebbe una mappa dell'Inghilterra o della città di Washington....
Anche una tua mappa cerebrale per vedere i collegamenti bruciati delle sinapsi non sarebbe male avere
@HeliumXx Caoslandia, il neologismo di Limes, è una conseguenza di politiche di alcuni Paesi.....non è un fenomeno naturale .come la pioggia, o la siccità
Comunque hai ragione......ho dimenticato la Francia....principale responsabile del caos africano. .
Dimenticavo ....la Francia
..principale responsabile del caos Africano..
Trump non è ancora ma le perforazioni e il freaking lo fanno già ....e ora c'è ancora Biden!!!!!! Forse Trump non è il male!!!
ma scusate come fa a diminuire la CO2 se a fare qualcosa è soltanto l’europa occidentale?
La Cina negli ultimi anni ha installato più pannelli solari di quanti ne abbiano installati tutti gli altri stati nel corso della storia
In tanti modi, principalmente pressione commerciale e creazione di soluzioni tecnologiche. Inoltre i paesi che emettono tanto sono anche nostri fornitori di beni, quindi riuscendo a cambiare i beni che utilizziamo e in parte producendoli anche noi, è possibile avere un impatto notevole. Infine il cambiamento climatico non danneggia in modo proporzionale alle emissioni fatte, quindi emettere di meno non fa male
Mi dite come fa ad abbassarsi la CO2 con tutte le guerre in corso?
Col passo attuale non arriveremo al 2160, l’uomo non esisterà più
Non penso che l'homo sapiens sapiens si estinguerà mai, 40/50000 supermilionari si salveranno sempre perchè si stanno già attrezzando da tempo per i peggiori scenari.. 🤔
Certo che esisterà l'Uomo, a non esistere più sarà la Civiltà come l'hai conosciuta finora
@@andrearosati6454 sì magari vivendo sottoterra si potrà fare
Esisterà ancora.
Ma non per sempre, siamo una specie molto giovane, dei bambini nel campo evoluzionistico. Potremmo diminuire drammaticamente, oppure estinguerci insieme a molte altre specie come è già successo su questo pianeta per 2 volte.
La terra non bada alla sua brulicante superfice, è irrilevante..
@@aleb442 O sotto il mare, stanno già studiando come coltivare in bolle di vetro subacquee 😌