Ottima discussione e ospiti preparatissimi. Il livello è decisamente troppo superiore rispetto alla consapevolezza comune. Quello che accadrà è -molto più semplicemente- un graduale adeguamento degli assegni pensionistici alle risorse disponibili, dopo aver spinto la leva deficit/fiscale al massimo. La soluzione in altre parole sarà più SEMPLICE e meno lungimirante di tutti gli aspetti rilevati in questa discussione. E questo succede anche negli altri paesi. In alcuni paesi UE già OGGI ci sono le proiezioni per le pensioni dei trentenni: 500-600 Euro nel 2050. Se in Italia partite dai 1400 euro di oggi........... È tutto sostenibile, NON ci sarà la rivolta dei pensionati, NON ci sarà nessun serio/grave problema, a parte le prestazioni erogate che saranno inferiori a quelli odierne. E ognuno dovrà diventare un po' più responsabile per sé stesso e la propria famiglia rispetto a come si è abituati oggi (in Italia, dico).
Dibattito di altissima qualità. Grazie per il prezioso contributo. Spero di sbagliarmi ma il nostro paese è spacciato. Per invertire la rotta ci vorrebbe una catastrofe che aprirebbe gli occhi alla gente.
Un mio conoscente che ha abitato decenni in Australia mi spiegava che il sistema pensionistico prevede un tetto massimo della pensione anche se hai versato dei contributi maggiori.In pratica loro dicono che se tu sei un benestante della pensione ne hai bisogno in parte perchè nella tua vita lavorativa hai accumulato delle ricchezze che il ceto sociale più debole non è riuscito ad accumulare. Pensi se in Italia si potrebbe adottare un sistema del genere. Impossibile. I primi sarebbero i politici a non volerlo (o metterebbero un tetto talmente alto che non servirebbe a nulla) per non perdere il consenso e prima di tutto i loro privilegi.
Io non sento mai proposte viabili per i "giovani" ricordando a tutti che in questo paese i giovani sono anche i 35 enni che per larga parte non possiedono una casa di proprietà, a differenza di chi riceve una pensione, e in generale tutta una fascia di popolazione che si trova davanti prevalentementr lavoro precario con stipendi più bassi in proporzione al potere d'acquisto. Per me si deve cominciare a pensare di togliere le pensioni a chi ha pochi contributi e per chi le ha ricevute per più di un tot di tempo in periodi più prosperi.
video ottimo. e meglio esser chiari, la situazione è pessima. mi fanno ridere quelli che tacciano di pessimismo di racconta come stanno le cose per davvero
Ottima divulgazione. Alcuni commenti fanno capire da dove viene il detto “gettare perle ai porci”…Studiate un minimo di anni, ascoltate e soprattutto svegliatevi!!!🔔 🔔
Anche se si decidesse di aprire le porte all'immigazione, gli immigrati, soprattutto quelli qualificati, non verrebbero in Italia, perché il Paese è poco attraente. L'offerta di lavoro è scarsa e di bassa qualità.
Minuto 13, uno dei problemi è anche la scandalosa sentenza della corte costituzionale che ha cementato un diritto acquisito senza considerare che è contemporaneamente un peso imposto a chi non era ancora nato quando queste cose sono state decise
@@giacomojack97 e uccidere definitivamente il futuro dell'economia italiana, non abbiamo nessun spazio fiscale per aumentare la tassazione, al massimo per eliminare esenzioni e sussidi
È necessario fare più diqueste trasmissioni. //mio figlio (la moglie non può avere figli) cerca adottare, cisonoENORMI DIFFICOLTA, PROBLBEMA DA AFFRONTARE
Io avevo avanzato questa ipotesi che ovviamente nessuno si è mai guardato dal prendere in considerazione: molto sinteticamente il concetto è questo; se ill problema è che questi vecchi campano troppo allora il paletto non lo mettiamo all ingresso ma all uscita, cioè datemi a un età che dopo i 50 anni decido io la mia riserva matematica, cioè quello che io ho versato, anche frazionato dall età che decido io fino a 80 anni, dopodiché se dopo sarò ancora vivo cosa comunque non probabile, ebbene dopo gli 80 mi darete se ho bisogno un assegno di valore equivalente alla pensione sociale.
Complimenti per il livello di dettaglio. Domanda agli esperti: cosa ha frenato, dalla fine degli anni 80, quando si conosceva la natura del problema, al diffondersi di un sistema a capitalizzazione, in Italia? Negli USA il sistema 401k esiste, se non erro, da 45 anni, quindi gli studi sul tema, sono degli anni 70. La politica non sapeva, non capiva oppure conveniva mentire? Perche anche oggi, a part etimide forme come i fondi di categoria ( suggerisco a, De Blasi e Trezzi una puntata sulla struttura del piu' grande esistente) non parte nulla?
@@costantinodeblasi8192esatto. Ho fatto una mia analisi sulla struttura dei portafogli, con i dati da loro forniti: prendendo il piu' aggressivo, dove e' pubblicato circa il 60% del portafoglio, ho dei seri dubbi sulla filosofia di gestione del rischio. Lascio a voi, piu' esperti, un eventuale approfondimento.
Infatti la vera riforma delle pensioni sarebbe creare il secondo pilastro pensionistico che attualmente in Italia non esiste (i fondi pensione sono facoltativi). Tutti gli under 45 ne hanno un drammatico bisogno.
Grazie anche del lavoro prezioso di "democratizzazione dei dati". In Italia non abbiamo consapevolezza anche perché molti media sono imprecisi, pasticcioni, colpevolmente lacunosi.
Non sono molto ottimista. Mi sto convincendo che la stragrande maggioranza degli esseri umani non è capace di capire relazioni di causa effetto che non siano immediate e dirette. Speranze che si raddrizzi la barca senza andare a sbattere: nessuna.
Sindacati. È assurdo che una stessa organizzazione oppure organizzazioni in qualsiasi modo collegate possano rappresentare sia lavoratori attivi che pensionati. Si devono separare le rappresentanze.
In parecchi Paesi, i pensionati hanno delle organizzazioni proprie, separate dal sindacato delle categorie attive. In alcuni casi, hanno anche dei partiti che battagliano esclusivamente per le cause dei pensionati. Ve ne è stato uno o più anche in Italia, finché le loro formazioni politiche - eminentemente corporative - non sono state (logicamente ed inevitabilmente) assorbite dai partiti populisti che si sono ritagliati spazio politico nell’ultimo quarto di secolo, dall’Italia dei dolori alle varie incarnazioni del grillismo e della Bega.
Ma si può quantomeno tagliare le pensioni per la parte che non viene coperta dai contributi? Quindi se non sbaglio 160 miliardi di euro. Magari con un ricalcolo in contributivo di tutte le pensioni esistenti, dei contributi di solidarietà un max al tetto delle pensioni, l'aumento dell'età pensionabile a 70 anni per tutti
la prima volta che lo sento dire da un altra persona , ascolto sempre Riccardo , BISOGNA RIDARE IMPORTANZA AL LAVORO e quindi al reddito, solo cosi si puo risolvere la situazione e abbattere ile agevolAazioni e rivedere i contratti di lavoro e la flessibilità quando parlate di contratto sociale mi viene da ridere ,scusate , l'unica frase che sento è devo vivere la mia vita e certi mestieri i giovani non li vogliono più fare 🤣
io adoro dopo questi video andare a vedere i video tipo di Mori o tutti i sovranisti con la macchina a stampa più veloce del west per i i quali le pensioni sono perfettamente sostenibili perchè basta stampare moneta
Io avrei una domanda, forse stupida e forse potrei gia darmi una risposta da solo. Perchè non è possibile fare un piano pensionistico ad personam? Nel senso che io verso i contributi e quelli sono i miei soldi che mi trovo alla pensione e che vengono investiti negli anni. Chi non versa, riceve una pensione minima, ma minima sul serio. Ipotizzando che non si possa percorrere questa strada e che sia necessario un sistema a ripartizione, penso che l’unica opzione percorribile sia mettere un tetto alla pensione. Oltre 2xStipendio medio in quel determinato anno non puoi prendere. Se hai versato di piu amen, vuol dire che comunque hai accumulato ricchezza durante la vita lavorativa, e in ogni caso 2x lo stipendio medio ti permette un ottimo tenore di vita. Per esempio, in questo momento secondo me pensioni >2.5/3k son fuori di testa
il problema e' che il 33% dei versamenti che la persona fa, stanno pagando le attuali pensioni. Se dirigi questa cifra verso un fondo individuale, crolla il sistema vigente. Andava fatto gradualmente, con un 2% l anno, 40 anni fa, oramai e' tardi. Ma se vuoi, te lo fai da solo, mettendo tuoi soldi.
I giovani devono guadagnare di più. Ma questo non può avvenire se fanno i camerieri . Bisogna far si che le aziende investano in innovazione per aumentare la produttività ed il valore aggiunto. Per quanto riguarda le pensioni il problema dell'inps non è tanto la previdenza ma L'assistenza
No. Dobbiamo emigrare e lasciare i Salvini e le Santanchè a farsi pagare la pensione dagli africani che fanno i camerieri senza diritto di voto - finché non se lo prendono coi forconi, così entro il 2060 avremo anche noi un Obama.
Da mandare su tutti i media a cadenza giornaliera, se addirittura non oraria. Dovrebbero ridirigere il canone per questi contenuti, non vedo gran servizio pubblico da parte di chi dovrebbe farlo
Non si è parlato di innalzamento dell'età pensionabile. C'è un motivo? Io vedrei bene un passaggio graduale dal lavoro alla pensione riducendo le ore. Si comincia a calare dall'attuale età pensionabile.
@@costantinodeblasi8192 Intanto complimenti per la qualità di questi video! Sono anni che vi seguo, ma solo ora oso commentare per la prima volta, dato il tema che mi sta appassionando tanto. Ecco, sarebbe ora di iniziare a pensare seriamente a delle proposte reali, fossero anche forti e scomode da dire. Allora forse i giovani potrebbero farsi sentire. Purtroppo il problema è complesso, e forse senza soluzioni. Sicuramente senza soluzioni indolori. E se in italia continua a essere pervasivo il "che prima comincino gli "altri" a fare i sacrifici" il Paese è sicuramente spacciato. Sono un 40enne, e credo di appartenere a quella fascia che forse prima o poi rifiuterà questo patto generazionale ormai marcio e tradito. Quelli che fin da quando hanno iniziato a lavorare a 25 dopo la laurea (e sempre in posizioni più che dignitose) hanno visto operai specializzati e ferrovieri pensionati (anche da molti anni), con pensioni talmente elevate che il mio stipendio non ci sarebbe mai arrivato neanche a fine carriera (a meno di riuscire a sgomitare in posizioni da mangar/quadri, ma ovviamente, per questioni di organigramma non tutti lo possono diventare, anche se oggi il "manager" davanti alla posizione lavorativa c'è l'ha anche la centralinista), ha visto chiedere/suggerire incessantemente di aprirsi posizione previdenziale privata, il che vuol dire ulteriore "tassazione" sui nostri ormai magri stipendi, ridotti all'osso dall'aumento del costo della vita, ha visto la generazione precedente riscire a costruirsi un futuro, comprare una casa e ripagare i mutui fatti, quando noi dovremo pagare mutui 30ennali, fatti a 40 anni a volte...cioè le ultime rate, dovremo pagarle con la pensione! a cui verrà chiesto, proprio per i discorsi quà fatti, e per questo patto generazionele che si romperà, di prendersi cura anche dei propri genitori, che con tutta probabilità nei prossimi anni vedranno pensioni scendere necessariamente in picchiata, e anche costi sanitari in esplosione (altro settore non più sostenibile).
Però, dopo uno sproloquio tipo stream of consciousness vorrei tornare un po' ai "cari" numeri. Che il sistema non sia sostenibile ormai è chiaro agli addetti ai lavori e alle persone che sanno/vogliono informarsi. Su questi temi purtroppo il popolino non può decidere. E come poco più di 100 anni fà, dove si è OBBLIGATO il popolo a iniziare a pagare una tassa previdenziale (con la promessa di una pensione attesa) temo che gli ambiti nei quali andare ad agire saranno più di uno. La spada del "diritto acquisto" purtroppo e reale, e credo la prima cosa da scardinare! Siamo al punto che certe posizioni gridano vendetta da sole, e non si può aspettare che muoiano i pensionati per "risparmiare" quei soldi. Ricalcolo di tutte le pensioni con sistema contributivo. Ovviamente i tecnici dovranno occuparsi dei dettagli con minimi e massimali congrui, tenendo anche conto della situazione patrimoniale del pensionato (una "patrimoniale" mascherata). Posizioni previdenziale alternative obbligatorie, e sforzo multi decennale per un passaggio ad un sistema a capitalizzazione! (sogno!) Come più volte ripetuto nel video la questione aritmentica è di una banalità disarmante, la questione è anche semplice, rimanendo su un diabolico sistema a ripartizione... se la torta dell'inps (tolta la contabilità assistenziale, che dovrebbe essere tenuta separata), è diciamo 100... ad ogni "periodo d'imposta", ogni pensionato prenderà una fetta, in proporzione alla sua posizione contributiva! (siamo nel 2024, con tutti i supercomputer e IA a disposizione, non appunto negli anni '60 in cui i calcoli andavano fatti a manona) ma sempre rimanendo dentro a quel 100!!!! che senso ha un sistema a ripartizione in cui la ripartizione va a consumare più del 100% della torta?! NESSUNO! Da adulto che ha iniziato da 10-15 anni a interessarmi a questi temi mi sembra anche solo assurdo che si potesse solo pensare a un sistema del genere, cretini (o criminali)! (ovviamente non ho vissuto gli anni 60-70, dove magari tutto sembrava possibile, e la crescita infinita! illusi!) Tutto ciò sarà osteggiato ferocemente dal "partito dei pensionati o pensionandi", almeno quelli che hanno risposto SI al "questionario" che si menziona nel video (che non si debba mettere un limite di età superiore al diritto al voto?? :P ) Il discorso semplice e diretto è che occorre spendere di meno in pensioni e di più, ma molto di più, nei giovani e nelle future generazioni attive! (e parlo anche da padre)
Non si potrebbe aumentare l'IRPEF (su tutti, lavoratori e pensionati) e contemporaneamente ridurre, per uguale entità aggregata, il carico contributivo solo sui lavoratori?
@@costantinodeblasi8192 Grazie per la risposta, Costa. Provo a essere più chiaro: intendo dire a saldi di finanza pubblica invariati, aumentando il gettito IRPEF ad esempio di 100 mld e riducendo quello contributivo sempre di 100 mld. Il risultato netto sarebbe quello di pensioni più basse e salari più alti, per il semplice fatto che i pensionati non pagano i contributi
Quanto costa e perché non si fa un passaggio anche graduale al sistema a capitalizzazione? Cmq l'unica soluzione da teoria dei giochi, strategia dominante in questo paese, è il totale sommerso.
E tutti quelli che non riescono più a lavorare perché a una certa età non si hanno più le energie cosa facciamo? Non tutti fanno un lavoro da scrivania come lo fate voi. Si fa presto a parlare da seduti ma bisognerebbe invece provare a fare certi lavori e poi vediamo cosa ne pensate
Video molto interessante. E' semplicistico far passare tutto sotto l'etichetta di lotta intergenerazionale. Se questo accade è perché ad un certo punto si è "smesso" di fare figli. I motivi sono i più disparati e in nessuna parte del mondo si è trovata una risposta (fanno ridere le ricette basate solo sul numero dei posti negli asili). La partecipazione delle donne al mondo del lavoro (giusta sotto ogni punto di vista) le ha allontanate da un ruolo tradizionale che oggi non è più accettabile. Una donna che ha speso venti anni sui libri non è disponibile a spendere ("buttare") i successivi dieci dietro ai figli. A ciò aggiungiamo anche quello che ciò comporta sul piano economico in termini di minori capacità di consumi e il cerchio è chiuso. In questo video finalmente scorgo qualche cenno al vero problema: non è colpa delle generazioni precedenti se le attuali sono sterili, ma certo la loro "avidità" complica molto la situazione
La vera riforma delle pensioni (oltre a fare in modo di mitigare quelle in essere) sarebbe creare il secondo pilastro pensionistico che attualmente in Italia non esiste (i fondi pensione sono facoltativi). Tutti gli under 45 ne hanno un drammatico bisogno.
Cari professori basta pessimismo, tutto vero quello che dite, sforzatevi da bravi " tecnici" economisti di studiare proposte concrete, diamoci tutti una svegliata, sproniamo i giovani a muovere il culo come dice il dott. Forchielli, teniamo anche conto che i nonni e genitori hanno mediamente maggiori disponibilità rispetto ai nostri nonni e bisnonni, a chi andranno se non agli eredi ( forse è questo il problema?).
@@fabiocortese6069 Devi confrontare un'economia di mercato che funziona bene - se può esistere - con una pianificata che funziona bene - se può esistere. L'evidenza storica mostra solo che le svariate centinaia (o migliaia?) di esempi di economie di mercato (concetto problematico ma assumiamo di sapere di cosa stiamo parlando) hanno avuto gravi difetti così come le poche (decine?) economie pianificate. Cosa caratterizza le prime e le seconde? Esistono problemi socio-politici fondamentali che siano irrisolvibili da entrambe o da una ma non l'altra? La "storia" non docet quasi niente sulle questioni poste seriamente ovvero scientificamente.
Scegli il modello che vuoi e poi spiega come riesci a redistribuire una ricchezza prodotta, deferita nel tempo. Questo e' un problema di ottimizzazione matematica e non esiste una soluzione dove si assorbe piu di quello che si produce, perche il sistema pensionistico oggi funziona cosi. Andava modificato 40 o 50 anni, portandolo verso il sistema ad accumulo individuale, ma non e' stato fattom
@@dfolegna La tua domanda suona strana.. ma presumo stia chiedendo a me (YT/canali censurano a caso i commenti). Esatto è un problema di ottimizzazione, anche se la questione difficile non è come ottimizzare (per quanto si racconti che il calcolo economico senza mercato sia impossibile e blabla), ma sulla base di quali principi (che siano accettabili/accettati "da tutti") farlo. L'economia che abbraccia le dinamiche di "libera price discovery" è un'economia dove l'equilibrio delle variabili (produzione-consumi, crediti-debiti, etc) non interessa, a discapito del rispetto delle leggi - ed in particolare dei diritti di cosiddetta "proprietà privata". Infatti ogni tentativo di forzare equilibri su quelle variabili (cosa velleitaria a farsi localmente, ma quelli "di sinistra" periodicamente ci riprovano) viene accolto come un attentato ai diritti individuali. Aver creato un sistema migliore 50 anni fa sarebbe stato meglio. Ma il problema dei redditi in un'economia di "libera price discovery" non è mai risolto definitivamente: più spesso che no, è solo patched con sussidi.
L'aspettativa di vita in Italia non è di 85 anni per i maschi e 90 per le femmine, ma di 81,9 per i maschi e di 86 per le femmine. Per essere precisi. E inoltre vari studi dicono che l'aumento della stessa sta per finire.
A) I calcoli attuariali su cui i sistemi pensionistici funzionanti sono fondati fanno riferimento a dati statistici ed a formule matematiche di probabilità, medie, variabili, ecc; B) Di studi che sembrino contraddire le tabelle attuali (utilizzate, con modeste differenze, in quasi tutti i Paesi sviluppati, indipendentemente dai criteri di calcolo e dai benefici) se ne troveranno sempre moltissimi; C) L’aspettativa di vita è una curva, il cui tracciato si modifica nel corso di lunghi anni.
@Explorer2277 L'aspettativa di vita dipende da moltissimi fattori difficilmente schematizzazione con una curva. In ogni caso il dato dichiarato dal professore all'inizio del video non corrisponde alla realtà
Premesso che sono all’estero da trent’anni, le spese per la mia istruzione le hanno pagate i miei genitori, che hanno pagato le loro tasse: Anche quello è un sistema “pay as you go (to school)”
Il male che è stato fatto ai giovani non è la riforma delle pensioni; il male fatto ai giovani è la precarizzazione del lavoro; dal pacchetto Treu alla legge Biagi; passando per co.co.co., co.pro e affini. Prima è stata "assicurata" la precarietà lavorativa; poi osiamo lamentatci del fatto che i lavoratori non riusciranno a versare contributi sufficienti a sostenere la spesa pensionistica. Allora io dico, annullare qualsiasi forma di contratto precario e/o flessibile. Se i lavoratori servono veramente a un'impresa che li paghi molto e costantemente. Così si garantisce un flusso costante di contributi.
quante scemenze: siamo al picco occupazionale e al picco di n. di contratti a tempo indeterminato. Ci si inventa qualsiasi cosa pur di non riconoscere il furto generazionale.
Perché continuate ad insistere sulla necessità di fare figli quando è molto più semplice importarli dall'estero??? E poi, ha senso importare immigrazione se non riusciamo a creare posti di lavoro??? Mi pare che state spostando il focus sull'obiettivo sbagliato.
Perchè è l'unica soluzione nel breve termine... anche con una ricetta "perfetta" per rilanciare la natalità (es. mettiamo che da domani tutte le donne fertili trovino le condizioni perfette per fare figli), queste misure avranno un effetto sulla popolazione attiva fra MINIMO 20-25 anni! Nei prossimi 25 anni andranno in pensione (semplificando con pensione a 70 anni per tutti gli under 45 e 60 anni ora...) 14MLN di persone. Ovviamente bisognerebbe attrarre immigrazione "selezionata", ma non c'è il substrato necessario
Mi pare che trezzi sia in po' ossessionato dal far fare tanti soldi all'individuo. All'individuo bisogna dare il posto di lavoro ed uno stopendio decente. È questo il compito della politica, invece di fare propaganda (destra, sinistra e sindacati). Non serve fare tanti soldi. Questa è una assunzione sbagliata che deriva da una impostazione mentale ultraliberista. Non esiste, anche perché le risorse non sono infinite. Quindi il "make a lot of money", che Trezzi pronuncia spesso, è una ambizione distorsiva.
Questo video vale da solo il costo dell’associazione.
Che dire servizio pubblico di alto livello
Grazie
Ottima discussione e ospiti preparatissimi. Il livello è decisamente troppo superiore rispetto alla consapevolezza comune. Quello che accadrà è -molto più semplicemente- un graduale adeguamento degli assegni pensionistici alle risorse disponibili, dopo aver spinto la leva deficit/fiscale al massimo. La soluzione in altre parole sarà più SEMPLICE e meno lungimirante di tutti gli aspetti rilevati in questa discussione. E questo succede anche negli altri paesi. In alcuni paesi UE già OGGI ci sono le proiezioni per le pensioni dei trentenni: 500-600 Euro nel 2050. Se in Italia partite dai 1400 euro di oggi........... È tutto sostenibile, NON ci sarà la rivolta dei pensionati, NON ci sarà nessun serio/grave problema, a parte le prestazioni erogate che saranno inferiori a quelli odierne. E ognuno dovrà diventare un po' più responsabile per sé stesso e la propria famiglia rispetto a come si è abituati oggi (in Italia, dico).
Trasmissione sconsolante ma essenziale 👏🏻
Bellissima discussione. Da mandare a reti unificate
Straordinaria opera di servizio pubblico
Dibattito di altissima qualità. Grazie per il prezioso contributo. Spero di sbagliarmi ma il nostro paese è spacciato. Per invertire la rotta ci vorrebbe una catastrofe che aprirebbe gli occhi alla gente.
ai giovanissimi conviene il default
Grazie LO per questo ennesimo bellissimo e istruttivo video e grazie agli ospiti
Un mio conoscente che ha abitato decenni in Australia mi spiegava che il sistema pensionistico prevede un tetto massimo della pensione anche se hai versato dei contributi maggiori.In pratica loro dicono che se tu sei un benestante della pensione ne hai bisogno in parte perchè nella tua vita lavorativa hai accumulato delle ricchezze che il ceto sociale più debole non è riuscito ad accumulare. Pensi se in Italia si potrebbe adottare un sistema del genere. Impossibile. I primi sarebbero i politici a non volerlo (o metterebbero un tetto talmente alto che non servirebbe a nulla) per non perdere il consenso e prima di tutto i loro privilegi.
Dibattito eccezionalmente chiaro e utile. Lo condividerò.
Questo video andrebbe trasmesso a reti unificate
Molto gradito. Grazie
3 figli... Copenhagen, Stoccolma e Hong Kong 🤷
Ospite di altissima qualità!
Grazie! Complimenti
Grazie!!!
Io non sento mai proposte viabili per i "giovani" ricordando a tutti che in questo paese i giovani sono anche i 35 enni che per larga parte non possiedono una casa di proprietà, a differenza di chi riceve una pensione, e in generale tutta una fascia di popolazione che si trova davanti prevalentementr lavoro precario con stipendi più bassi in proporzione al potere d'acquisto. Per me si deve cominciare a pensare di togliere le pensioni a chi ha pochi contributi e per chi le ha ricevute per più di un tot di tempo in periodi più prosperi.
video ottimo. e meglio esser chiari, la situazione è pessima. mi fanno ridere quelli che tacciano di pessimismo di racconta come stanno le cose per davvero
Ottima divulgazione. Alcuni commenti fanno capire da dove viene il detto “gettare perle ai porci”…Studiate un minimo di anni, ascoltate e soprattutto svegliatevi!!!🔔 🔔
Video superlativo
Anche se si decidesse di aprire le porte all'immigazione, gli immigrati, soprattutto quelli qualificati, non verrebbero in Italia, perché il Paese è poco attraente. L'offerta di lavoro è scarsa e di bassa qualità.
Minuto 13, uno dei problemi è anche la scandalosa sentenza della corte costituzionale che ha cementato un diritto acquisito senza considerare che è contemporaneamente un peso imposto a chi non era ancora nato quando queste cose sono state decise
Quello potrebbe essere facilmente risolvibile. Basta aumentare la tassazione e ridurre detrazioni e deduzioni
@@giacomojack97 e uccidere definitivamente il futuro dell'economia italiana, non abbiamo nessun spazio fiscale per aumentare la tassazione, al massimo per eliminare esenzioni e sussidi
Ottimo video!
Praticamente da come è nato il sistema pensionistico (con i primi beneficiari che non hanno pagato quasi niente) ricorda uno schema Ponzi😞
Molto bravi
video da incorniciare. Dovrebbe andare su tutti i media.
È necessario fare più diqueste trasmissioni. //mio figlio (la moglie non può avere figli) cerca adottare, cisonoENORMI DIFFICOLTA, PROBLBEMA DA AFFRONTARE
Grazie!
Io avevo avanzato questa ipotesi che ovviamente nessuno si è mai guardato dal prendere in considerazione: molto sinteticamente il concetto è questo; se ill problema è che questi vecchi campano troppo allora il paletto non lo mettiamo all ingresso ma all uscita, cioè datemi a un età che dopo i 50 anni decido io la mia riserva matematica, cioè quello che io ho versato, anche frazionato dall età che decido io fino a 80 anni, dopodiché se dopo sarò ancora vivo cosa comunque non probabile, ebbene dopo gli 80 mi darete se ho bisogno un assegno di valore equivalente alla pensione sociale.
Complimenti per il livello di dettaglio. Domanda agli esperti: cosa ha frenato, dalla fine degli anni 80, quando si conosceva la natura del problema, al diffondersi di un sistema a capitalizzazione, in Italia? Negli USA il sistema 401k esiste, se non erro, da 45 anni, quindi gli studi sul tema, sono degli anni 70. La politica non sapeva, non capiva oppure conveniva mentire? Perche anche oggi, a part etimide forme come i fondi di categoria ( suggerisco a, De Blasi e Trezzi una puntata sulla struttura del piu' grande esistente) non parte nulla?
ti riferisci al Cometa?
@@costantinodeblasi8192esatto. Ho fatto una mia analisi sulla struttura dei portafogli, con i dati da loro forniti: prendendo il piu' aggressivo, dove e' pubblicato circa il 60% del portafoglio, ho dei seri dubbi sulla filosofia di gestione del rischio. Lascio a voi, piu' esperti, un eventuale approfondimento.
Infatti la vera riforma delle pensioni sarebbe creare il secondo pilastro pensionistico che attualmente in Italia non esiste (i fondi pensione sono facoltativi).
Tutti gli under 45 ne hanno un drammatico bisogno.
@@dfolegna non guardo più gli asset under management da quando sono uscito dal mondo della finanza ma mi ci rimetterò per l'occasione
Grazie anche del lavoro prezioso di "democratizzazione dei dati". In Italia non abbiamo consapevolezza anche perché molti media sono imprecisi, pasticcioni, colpevolmente lacunosi.
Complimenti
Fantastico
Non sono molto ottimista. Mi sto convincendo che la stragrande maggioranza degli esseri umani non è capace di capire relazioni di causa effetto che non siano immediate e dirette. Speranze che si raddrizzi la barca senza andare a sbattere: nessuna.
Minuto 43, il partito bisogna farselo: Drin Drin, bisogna far suonare la sveglia 😊
Ciao belli💙💛
Sindacati. È assurdo che una stessa organizzazione oppure organizzazioni in qualsiasi modo collegate possano rappresentare sia lavoratori attivi che pensionati. Si devono separare le rappresentanze.
In parecchi Paesi, i pensionati hanno delle organizzazioni proprie, separate dal sindacato delle categorie attive. In alcuni casi, hanno anche dei partiti che battagliano esclusivamente per le cause dei pensionati. Ve ne è stato uno o più anche in Italia, finché le loro formazioni politiche - eminentemente corporative - non sono state (logicamente ed inevitabilmente) assorbite dai partiti populisti che si sono ritagliati spazio politico nell’ultimo quarto di secolo, dall’Italia dei dolori alle varie incarnazioni del grillismo e della Bega.
Trezzi presidente del mondo. Subito.
Ci vuole tanto a capire che è necessario abbassare dal 20% al 35% le pensioni sopra i 2000 euro?
Ma si può quantomeno tagliare le pensioni per la parte che non viene coperta dai contributi? Quindi se non sbaglio 160 miliardi di euro. Magari con un ricalcolo in contributivo di tutte le pensioni esistenti, dei contributi di solidarietà un max al tetto delle pensioni, l'aumento dell'età pensionabile a 70 anni per tutti
la prima volta che lo sento dire da un altra persona , ascolto sempre Riccardo , BISOGNA RIDARE IMPORTANZA AL LAVORO e quindi al reddito, solo cosi si puo risolvere la situazione e abbattere ile agevolAazioni e rivedere i contratti di lavoro e la flessibilità
quando parlate di contratto sociale mi viene da ridere ,scusate , l'unica frase che sento è devo vivere la mia vita e certi mestieri i giovani non li vogliono più fare 🤣
io adoro dopo questi video andare a vedere i video tipo di Mori o tutti i sovranisti con la macchina a stampa più veloce del west per i i quali le pensioni sono perfettamente sostenibili perchè basta stampare moneta
Io avrei una domanda, forse stupida e forse potrei gia darmi una risposta da solo. Perchè non è possibile fare un piano pensionistico ad personam? Nel senso che io verso i contributi e quelli sono i miei soldi che mi trovo alla pensione e che vengono investiti negli anni. Chi non versa, riceve una pensione minima, ma minima sul serio.
Ipotizzando che non si possa percorrere questa strada e che sia necessario un sistema a ripartizione, penso che l’unica opzione percorribile sia mettere un tetto alla pensione. Oltre 2xStipendio medio in quel determinato anno non puoi prendere. Se hai versato di piu amen, vuol dire che comunque hai accumulato ricchezza durante la vita lavorativa, e in ogni caso 2x lo stipendio medio ti permette un ottimo tenore di vita. Per esempio, in questo momento secondo me pensioni >2.5/3k son fuori di testa
il problema e' che il 33% dei versamenti che la persona fa, stanno pagando le attuali pensioni. Se dirigi questa cifra verso un fondo individuale, crolla il sistema vigente. Andava fatto gradualmente, con un 2% l anno, 40 anni fa, oramai e' tardi. Ma se vuoi, te lo fai da solo, mettendo tuoi soldi.
I giovani devono guadagnare di più.
Ma questo non può avvenire se fanno i camerieri .
Bisogna far si che le aziende investano in innovazione per aumentare la produttività ed il valore aggiunto.
Per quanto riguarda le pensioni il problema dell'inps non è tanto la previdenza ma L'assistenza
No. Dobbiamo emigrare e lasciare i Salvini e le Santanchè a farsi pagare la pensione dagli africani che fanno i camerieri senza diritto di voto - finché non se lo prendono coi forconi, così entro il 2060 avremo anche noi un Obama.
se si aspetta questo, si fa prima a scappare
Eppure è stato detto mille volte in mille modi che i lavoratori di oggi pagano le pensioni dei pensionati di oggi, non le proprie di domani.
Io sogno la corte costituzionale che manda il paese al fallimento in nome dei diritti acquisiti.
Sarebbe una sinfonia.
Mio commento tattico 👍
+1
+2
Dipende dove si vive! Vivere al sud o al nord non è la stessa cosa. E la sanità ormai privatizzata?
live angolare, si parte da qui. poi si possono fare mille altre analisi, ma si parte da qui. non c'è alternativa
Il sistema pensionistico in Italia ha le caratteristiche di uno schema Ponzi
Purtroppo per una totale sfiducia si vuole arraffare tutto oggi
Da mandare su tutti i media a cadenza giornaliera, se addirittura non oraria. Dovrebbero ridirigere il canone per questi contenuti, non vedo gran servizio pubblico da parte di chi dovrebbe farlo
Non si è parlato di innalzamento dell'età pensionabile. C'è un motivo?
Io vedrei bene un passaggio graduale dal lavoro alla pensione riducendo le ore. Si comincia a calare dall'attuale età pensionabile.
Ne parleremo nella prossima puntata quando affronteremo il tema delle possibili soluzioni
@@costantinodeblasi8192 Intanto complimenti per la qualità di questi video! Sono anni che vi seguo, ma solo ora oso commentare per la prima volta, dato il tema che mi sta appassionando tanto.
Ecco, sarebbe ora di iniziare a pensare seriamente a delle proposte reali, fossero anche forti e scomode da dire. Allora forse i giovani potrebbero farsi sentire.
Purtroppo il problema è complesso, e forse senza soluzioni. Sicuramente senza soluzioni indolori. E se in italia continua a essere pervasivo il "che prima comincino gli "altri" a fare i sacrifici" il Paese è sicuramente spacciato.
Sono un 40enne, e credo di appartenere a quella fascia che forse prima o poi rifiuterà questo patto generazionale ormai marcio e tradito.
Quelli che fin da quando hanno iniziato a lavorare a 25 dopo la laurea (e sempre in posizioni più che dignitose) hanno visto operai specializzati e ferrovieri pensionati (anche da molti anni), con pensioni talmente elevate che il mio stipendio non ci sarebbe mai arrivato neanche a fine carriera
(a meno di riuscire a sgomitare in posizioni da mangar/quadri, ma ovviamente, per questioni di organigramma non tutti lo possono diventare, anche se oggi il "manager" davanti alla posizione lavorativa c'è l'ha anche la centralinista),
ha visto chiedere/suggerire incessantemente di aprirsi posizione previdenziale privata, il che vuol dire ulteriore "tassazione" sui nostri ormai magri stipendi, ridotti all'osso dall'aumento del costo della vita,
ha visto la generazione precedente riscire a costruirsi un futuro, comprare una casa e ripagare i mutui fatti, quando noi dovremo pagare mutui 30ennali, fatti a 40 anni a volte...cioè le ultime rate, dovremo pagarle con la pensione!
a cui verrà chiesto, proprio per i discorsi quà fatti, e per questo patto generazionele che si romperà, di prendersi cura anche dei propri genitori, che con tutta probabilità nei prossimi anni vedranno pensioni scendere necessariamente in picchiata, e anche costi sanitari in esplosione (altro settore non più sostenibile).
Però, dopo uno sproloquio tipo stream of consciousness vorrei tornare un po' ai "cari" numeri.
Che il sistema non sia sostenibile ormai è chiaro agli addetti ai lavori e alle persone che sanno/vogliono informarsi. Su questi temi purtroppo il popolino non può decidere.
E come poco più di 100 anni fà, dove si è OBBLIGATO il popolo a iniziare a pagare una tassa previdenziale (con la promessa di una pensione attesa) temo che gli ambiti nei quali andare ad agire saranno più di uno.
La spada del "diritto acquisto" purtroppo e reale, e credo la prima cosa da scardinare!
Siamo al punto che certe posizioni gridano vendetta da sole, e non si può aspettare che muoiano i pensionati per "risparmiare" quei soldi.
Ricalcolo di tutte le pensioni con sistema contributivo. Ovviamente i tecnici dovranno occuparsi dei dettagli con minimi e massimali congrui, tenendo anche conto della situazione patrimoniale del pensionato (una "patrimoniale" mascherata).
Posizioni previdenziale alternative obbligatorie, e sforzo multi decennale per un passaggio ad un sistema a capitalizzazione! (sogno!)
Come più volte ripetuto nel video la questione aritmentica è di una banalità disarmante, la questione è anche semplice, rimanendo su un diabolico sistema a ripartizione...
se la torta dell'inps (tolta la contabilità assistenziale, che dovrebbe essere tenuta separata), è diciamo 100... ad ogni "periodo d'imposta", ogni pensionato prenderà una fetta, in proporzione alla sua posizione contributiva! (siamo nel 2024, con tutti i supercomputer e IA a disposizione, non appunto negli anni '60 in cui i calcoli andavano fatti a manona)
ma sempre rimanendo dentro a quel 100!!!! che senso ha un sistema a ripartizione in cui la ripartizione va a consumare più del 100% della torta?! NESSUNO!
Da adulto che ha iniziato da 10-15 anni a interessarmi a questi temi mi sembra anche solo assurdo che si potesse solo pensare a un sistema del genere, cretini (o criminali)! (ovviamente non ho vissuto gli anni 60-70, dove magari tutto sembrava possibile, e la crescita infinita! illusi!)
Tutto ciò sarà osteggiato ferocemente dal "partito dei pensionati o pensionandi", almeno quelli che hanno risposto SI al "questionario" che si menziona nel video (che non si debba mettere un limite di età superiore al diritto al voto?? :P )
Il discorso semplice e diretto è che occorre spendere di meno in pensioni e di più, ma molto di più, nei giovani e nelle future generazioni attive! (e parlo anche da padre)
Non si potrebbe aumentare l'IRPEF (su tutti, lavoratori e pensionati) e contemporaneamente ridurre, per uguale entità aggregata, il carico contributivo solo sui lavoratori?
Non abbiamo spazio fiscale. Ma ne parleremo più approfonditamente la prossima volta
@@costantinodeblasi8192 Grazie per la risposta, Costa. Provo a essere più chiaro: intendo dire a saldi di finanza pubblica invariati, aumentando il gettito IRPEF ad esempio di 100 mld e riducendo quello contributivo sempre di 100 mld.
Il risultato netto sarebbe quello di pensioni più basse e salari più alti, per il semplice fatto che i pensionati non pagano i contributi
Quanto costa e perché non si fa un passaggio anche graduale al sistema a capitalizzazione?
Cmq l'unica soluzione da teoria dei giochi, strategia dominante in questo paese, è il totale sommerso.
Pls potete fare meno premiere e mettere direttamente i video 😢
E tutti quelli che non riescono più a lavorare perché a una certa età non si hanno più le energie cosa facciamo? Non tutti fanno un lavoro da scrivania come lo fate voi. Si fa presto a parlare da seduti ma bisognerebbe invece provare a fare certi lavori e poi vediamo cosa ne pensate
Si mette da parte di più mentre si lavora
Per questo ci sono soluzioni. Basta distinguere le situazioni.
stai parlando dell'1% e per l'1% due spiccioli si trovano. il problema è il restante 99
Commento tattico
Video molto interessante. E' semplicistico far passare tutto sotto l'etichetta di lotta intergenerazionale. Se questo accade è perché ad un certo punto si è "smesso" di fare figli. I motivi sono i più disparati e in nessuna parte del mondo si è trovata una risposta (fanno ridere le ricette basate solo sul numero dei posti negli asili). La partecipazione delle donne al mondo del lavoro (giusta sotto ogni punto di vista) le ha allontanate da un ruolo tradizionale che oggi non è più accettabile. Una donna che ha speso venti anni sui libri non è disponibile a spendere ("buttare") i successivi dieci dietro ai figli. A ciò aggiungiamo anche quello che ciò comporta sul piano economico in termini di minori capacità di consumi e il cerchio è chiuso. In questo video finalmente scorgo qualche cenno al vero problema: non è colpa delle generazioni precedenti se le attuali sono sterili, ma certo la loro "avidità" complica molto la situazione
Prof.Marè sui giovani potremmo investire con venture capital attingendo il 5% dai 2.500 MLR di risparmio privato.
A tutte le scuole di ogni ordine e grado si deve insegnare l'economia che è fondamentale nella vita di una persona. Invece nulla.
La vera riforma delle pensioni (oltre a fare in modo di mitigare quelle in essere) sarebbe creare il secondo pilastro pensionistico che attualmente in Italia non esiste (i fondi pensione sono facoltativi).
Tutti gli under 45 ne hanno un drammatico bisogno.
madonna che ansia
Balle noi boomer lasceremo ai giovani 10000 miliardi aumentate le tasse su quel risparmio frutto sopratutto del nero e di posizioni di previlegio
Cari professori basta pessimismo, tutto vero quello che dite, sforzatevi da bravi " tecnici" economisti di studiare proposte concrete, diamoci tutti una svegliata, sproniamo i giovani a muovere il culo come dice il dott. Forchielli, teniamo anche conto che i nonni e genitori hanno mediamente maggiori disponibilità rispetto ai nostri nonni e bisnonni, a chi andranno se non agli eredi ( forse è questo il problema?).
Eh quest'economia di mercato che funziona così bene rispetto a quelle pianificate...
Hai ragione, URSS docet
@@fabiocortese6069 Devi confrontare un'economia di mercato che funziona bene - se può esistere - con una pianificata che funziona bene - se può esistere.
L'evidenza storica mostra solo che le svariate centinaia (o migliaia?) di esempi di economie di mercato (concetto problematico ma assumiamo di sapere di cosa stiamo parlando) hanno avuto gravi difetti così come le poche (decine?) economie pianificate.
Cosa caratterizza le prime e le seconde?
Esistono problemi socio-politici fondamentali che siano irrisolvibili da entrambe o da una ma non l'altra?
La "storia" non docet quasi niente sulle questioni poste seriamente ovvero scientificamente.
Scegli il modello che vuoi e poi spiega come riesci a redistribuire una ricchezza prodotta, deferita nel tempo. Questo e' un problema di ottimizzazione matematica e non esiste una soluzione dove si assorbe piu di quello che si produce, perche il sistema pensionistico oggi funziona cosi. Andava modificato 40 o 50 anni, portandolo verso il sistema ad accumulo individuale, ma non e' stato fattom
@@dfolegna La tua domanda suona strana.. ma presumo stia chiedendo a me (YT/canali censurano a caso i commenti).
Esatto è un problema di ottimizzazione, anche se la questione difficile non è come ottimizzare (per quanto si racconti che il calcolo economico senza mercato sia impossibile e blabla), ma sulla base di quali principi (che siano accettabili/accettati "da tutti") farlo.
L'economia che abbraccia le dinamiche di "libera price discovery" è un'economia dove l'equilibrio delle variabili (produzione-consumi, crediti-debiti, etc) non interessa, a discapito del rispetto delle leggi - ed in particolare dei diritti di cosiddetta "proprietà privata".
Infatti ogni tentativo di forzare equilibri su quelle variabili (cosa velleitaria a farsi localmente, ma quelli "di sinistra" periodicamente ci riprovano) viene accolto come un attentato ai diritti individuali.
Aver creato un sistema migliore 50 anni fa sarebbe stato meglio. Ma il problema dei redditi in un'economia di "libera price discovery" non è mai risolto definitivamente: più spesso che no, è solo patched con sussidi.
L'aspettativa di vita in Italia non è di 85 anni per i maschi e 90 per le femmine, ma di 81,9 per i maschi e di 86 per le femmine. Per essere precisi. E inoltre vari studi dicono che l'aumento della stessa sta per finire.
A) I calcoli attuariali su cui i sistemi pensionistici funzionanti sono fondati fanno riferimento a dati statistici ed a formule matematiche di probabilità, medie, variabili, ecc; B) Di studi che sembrino contraddire le tabelle attuali (utilizzate, con modeste differenze, in quasi tutti i Paesi sviluppati, indipendentemente dai criteri di calcolo e dai benefici) se ne troveranno sempre moltissimi; C) L’aspettativa di vita è una curva, il cui tracciato si modifica nel corso di lunghi anni.
@Explorer2277 L'aspettativa di vita dipende da moltissimi fattori difficilmente schematizzazione con una curva. In ogni caso il dato dichiarato dal professore all'inizio del video non corrisponde alla realtà
Magari un giorno l'elettore mediano si preoccuperà della pensione dei suoi figli invece che della propria.
Io ai figli che vanno via gli farei pagare le spese che lo stato si è sobbrcato per farli studiare
Lo stato????? Vogliamo chiudere le frontiere in uscita per chi nn ha lavoro fisso situato in territorio patrio?? Incredibile.....
Intendi proporre una legge che imponga l'ergastolo ai giovani?
interessante, coe calcoli le spese?
Premesso che sono all’estero da trent’anni, le spese per la mia istruzione le hanno pagate i miei genitori, che hanno pagato le loro tasse:
Anche quello è un sistema “pay as you go (to school)”
In unione sovietica funzionava in maniera simile
Parlate dell efficienza del risparmlo
La soluzione è tassare redditi molto alti e patrimoni sopra la soglia minima oltre che combattere l'evasione ( che è molto alta).
Il male che è stato fatto ai giovani non è la riforma delle pensioni; il male fatto ai giovani è la precarizzazione del lavoro; dal pacchetto Treu alla legge Biagi; passando per co.co.co., co.pro e affini. Prima è stata "assicurata" la precarietà lavorativa; poi osiamo lamentatci del fatto che i lavoratori non riusciranno a versare contributi sufficienti a sostenere la spesa pensionistica. Allora io dico, annullare qualsiasi forma di contratto precario e/o flessibile. Se i lavoratori servono veramente a un'impresa che li paghi molto e costantemente. Così si garantisce un flusso costante di contributi.
quante scemenze: siamo al picco occupazionale e al picco di n. di contratti a tempo indeterminato. Ci si inventa qualsiasi cosa pur di non riconoscere il furto generazionale.
Con 8 miliardi di persone nel mondo mi parlate di problemi demografici???? Secondo me state facendo solo confusione.
Perché continuate ad insistere sulla necessità di fare figli quando è molto più semplice importarli dall'estero??? E poi, ha senso importare immigrazione se non riusciamo a creare posti di lavoro??? Mi pare che state spostando il focus sull'obiettivo sbagliato.
Perchè è l'unica soluzione nel breve termine... anche con una ricetta "perfetta" per rilanciare la natalità (es. mettiamo che da domani tutte le donne fertili trovino le condizioni perfette per fare figli), queste misure avranno un effetto sulla popolazione attiva fra MINIMO 20-25 anni! Nei prossimi 25 anni andranno in pensione (semplificando con pensione a 70 anni per tutti gli under 45 e 60 anni ora...) 14MLN di persone. Ovviamente bisognerebbe attrarre immigrazione "selezionata", ma non c'è il substrato necessario
Mi pare che trezzi sia in po' ossessionato dal far fare tanti soldi all'individuo. All'individuo bisogna dare il posto di lavoro ed uno stopendio decente. È questo il compito della politica, invece di fare propaganda (destra, sinistra e sindacati). Non serve fare tanti soldi. Questa è una assunzione sbagliata che deriva da una impostazione mentale ultraliberista. Non esiste, anche perché le risorse non sono infinite. Quindi il "make a lot of money", che Trezzi pronuncia spesso, è una ambizione distorsiva.