Questo è il commento del film più esilarante. Non perché non condivida i concetti sulla deterrenza (che conosco molto bene), ma perché si pretende di raccontare una storia che non riguarda il personaggio. Incredibile
Non l'ha capito. Non ha capito nemmeno il rapporto tra protagonista e antagonista (Lewis Strauss) che ad un'analisi attenta costituisce uno dei filoni narrativi più importanti del film.
@@matteopaissan6915 veramente incredibile, poi ci si chiede perché i supporter dell'Occidente sono presi in giro da tutto il resto del mondo (e ribadisco che io ne faccio parte!)
Rick sta volta ti contraddici... elogi la mutual assured destruction (giustamente) sostenendo ci abbia evitato la terza guerra mondiale, ma poi critichi la paura "psicotica" della bomba quando proprio quella era alla base della MAD. Probabilmente è proprio perché abbastanza gente ha avuto paura che non ci siamo estinti, anche perché in un paio di casi (vedi Cuba ed episodio del sottomarino nucleare che stava per lanciare, o il caso di Stanislav Petrov) ci siamo andati molto vicino. Io sarei molto più preoccupato se questa paura scomparisse del tutto, al di là delle strumentalizzazioni dei nostrani.
Io credo che il principio della mad afferisca più che altro alle singole scelte contingenti che i decisori politici e militari devono assumere in contesti di crisi. In definitiva la mad impedisce a quei decisori di girare la chia e di attivazione e dei missili. Il sentiment dell'opinione pubblica ha scarsa rilevanza in questo tipo di scenari
@@TheMeroving il clima dell'opinione pubblica influenza comunque, almeno indirettamente, le scelte dei governi. Un popolo che chiede sangue generalmente lo ottiene, vedi il giubilo allo scoppio della prima guerra mondiale.
@@MrPinkok tu hai scritto che la paura psicotica della gente è alla base della mad. Non è affatto così,dal mio punto di vista. La mad funge da deterrente per i decisori politici militari in situazioni di crisi. Credi davvero che in caso (ad esempio) di invasione di uno dei paesi della nato i vertici militari prenderebbero decisioni in base ai sondaggi? Ciò che gli impedirebbe l'uso del potenziale nucleare è per l'appunto il principio della mad. Piuttosto la psicosi collettiva è quella che cercano di sollevare quei paesi che giocano sulla minaccia nucleare per tentare di inibire qualsiasi reazione di tipo militare. È quello che stanno cercando di fare i russi con l'opinione pubblica europea. Ribadire che esiste il principio della mad serve appunto a spuntare questo tipo di arma di pressione psocologica. Ti ridordo infine che Hiroshima è Nagasaki sono state distrutte solo perché all epoca esisteva un unico detentore di armi nucleari. Basta che ne esista solo uno e una qualche forma di bilanciamento diviene indispensabile.
Non capisco perchè un film che parla della comparsa della bomba atomica e delle prime reazioni al pensiero di una guerra totale dovrebbe terminare con un lieto fine o con un ottimismo storico rispetto all'impossibilità di un'apocalisse nucleare. Durante la guerra fredda la psicosi nucleare era totale, ed è stata riportata fedelmente. Non credo abbia senso la critica che fai rispetto alla "narrazione psicotica". Disclaimer: sono un nuclearista convinto
Perché lede il filo-americanismo di Dufer e quindi una minima critica all'America è distorta, falsa, parziale o scorretta, in qualsiasi caso. Soprattutto perché oltre a fornire un quadro storico molto aleatorio (siamo sicuri che che senza lo sgancio dell'atomica ci sarebbe stata una terza guerra mondiale?) e delle conclusioni aberranti (quindi per "avvertire i sovietici" va bene bombardare un popolo che si stava pure arrendendo e uccidere centinaia di migliaia di vite innocenti?) finisce per non capire che la conclusione riguarda un potenziale evento nel futuro che è slegato dalla storia che lui racconta. Anche perché a questa conclusione ci arriva dopo essere stato cacciato dal programma della sicurezza sull'atomica ed essere stato ignorato dal presidente Truman riguardo un maggior controllo di queste armi. Il suo pessimismo deriva proprio da una gestione pessima che ricade nei soliti problemi e vizi di chi ha il potere in mano... E quindi, viene anche normale non riuscire ad essere ottimisti. Ma è molto probabile che Dufer abbia visto in Oppenheimer il "villain" e in tutta la politica gli "eroi".
@@sina434 Concordo, ma Rick non è meno peggio. Sicuramente lascia parlare, però cerca sempre di "arrampicarsi sugli specchi" e distorcere per far rientrare tutto secondo il suo punto di vista. Considera Parasite: tutti lo considerano un film di critica al capitalismo, analisi della lotta di classe, Bong Joon-Ho stesso ha parlato dell'universalità del film... Poi vedi la recensione di Rick ed è un continuo: "Solo in Corea!", "Questo film è specifico di quel mondo lì". E per tutta la durata allontana e distanzia in ogni modo la critica del film - critica, come detto prima, universale - per continuare ad additare gli altri e difendere il suo orticello. E così ha fatto in diverse altre occasioni. Se Frusciante è spesso banalotto e prevaricatore, Rick invece manipola e distorce a favore suo. E sinceramente non ti so dire quale sia meno peggio.
@@svirn807 con Rick ripeto fa a instaurare una discussione, boldrin lo ha zittito alcune volte. Per quanto riguarda parasite sono d'accordo piu con Rick sinceramente per quanto il regista dica che il film è universale come può esserlo se stai raccontando la società koreana
@@sina434 Che significa? Se un film è americano e parla dell'America non può ugualmente parlare a noi italiani? O a giapponesi? O a russi? È esclusivo solo per la società del paese? Inoltre la lotta di classe non esiste solo lì, i problemi del capitalismo non esistono solo lì ed è per questo che risuona anche qua, adesso. E comunque la sua risposta all'universalità del film era relativa alla domanda per cui il film è stato così tanto amato e apprezzato anche da noi ed evidentemente qualche ragione ce l'ha, altrimenti fosse stato così specifico della società coreana non avrebbe avuto questo successo.
Insomma, nel film non ci hai trovato quello che volevi trovarci. Però questo non è un problema del film, è un problema tuo. Il testo filmico va giudicato per come è, non per come sarebbe potuto essere se. Probabilmente a Nolan non interessava far passare il messaggio dell'atomica che evita la terza guerra mondiale ma ragionare (magari pessimisticamente) sulle potenzialità di una scienza tutta frutto dell'uomo, a dimostrazione di come la forza non stia nella scienza ma nei propositi e nei fini con cui l'uomo la utilizza e la manipola.
Anche io la vedo così, ma spezzo la proverbiale lancia a favore di Rick: sarebbe bello prima o poi avere anche quella chiave di lettura, perché è un aspetto sul quale ci si sofferma ancora troppo poco. Se consideriamo l'attualità, al netto degli strilloni su carta o in digitale una volta conosciuti come giornalisti, l'idea che personalmente colgo più diffusa è il pericolo di un olocausto nucleare se un membro Nato per sbaglio fa esplodere un mortaretto oltre il confine russo. Tolti i durelli di Putin a riguardo, lui stesso sa perfettamente che parlare pubblicamente di rischio atomico offensivo è la prima delle tattiche difensive moderne, dove per moderne è da intendersi naturalmente dal 6 agosto 1945 in avanti. La sola differenza da allora è che l'atomica è purtroppo in mano a troppi Paesi; allo stesso tempo, per fortuna è in mano a troppi Paesi.
Il finale vuole rappresentare la scoperta della bomba atomica come una spada di Damocle, è senza dubbio un deterrente, ma comuqnue resta una minaccia che non prevede mezze misure, basta veramente la follia di un paese o anche solo la sua irresponsabilità e tutti il mondo verrà trascinato dietro
Come guardare un film e non vederlo, come sollevare la pietra senza essere pronti per il serpente annidato sotto ad essa. Non scendo in troppi dettagli, ma ti voglio far notare che il film si intitola "Oppenheimer".
Il film ha saputo rappresentare quello che era per Oppenheimer la bomba: un atto distruzione e creazione, di guerra e di pace, che se gestita male, poteva porre fine all'umanità. Ma se gestita correttamente, a un'era di pace e prosperità nel mondo intero. E sul piano etico e morale, si concentra su questo, più che dare giudizi su quanto fosse giusto o meno fare quello che è stato fatto, perché la storia è sempre più complicata di come la si vuole far credere, e capire il contesto storico che portò a determinate scelte, è il giusto approccio per non cadere nell'ideologia.
Secondo me Nolan ha spiegato in modo esemplare come la deterrenza ci abbia salvato! La "psicosi" è solo la comprensibile conseguenza psicologica che subisce un uomo logorato dal senso di colpa. Ti capisco, ma non ho avuto lo stesso pensiero appena uscita dalla sala. Ottimo lavoro come sempre :)
Ciao Rick, secondo me invece si percepisce la natura di detenzione verso ulteriori guerre dell'arma atomica. La cosa più bella secondo me di questo film è che tocca davvero tanti temi e ciascun individuo poi si porta a casa quelli che secondo lui sono più interessanti. Io per esempio mi sono interrogato sul rapporto tra responsabilità politica e scientifica, espressa nel dialogo tra Oppy e Truman (ritratto comunque un po' troppo caricaturale). Mi è piaciuta molto la frase in cui Truman lo mette al suo posto e gli dice in soldoni "bimbo smettila di fasciarti la testa che il bottone l'ho schiacciato io". Questo relega secondo me la sindrome da Dio che hanno molti scienziati e ti fa pensare molto ai diversi ruoli che nella società hanno le diverse menti che fanno parte di questi momenti storici.
Sono anche le due facce della medaglia: colui che pensa, riflette e quindi ha dubbi morali ed etici; e chi invece non ragiona, va d'istinto e nella sua convinzione non subisce il minimo senso di colpa o dubbio.
@@bordidellapizzasi può ragionare e giungere a due conclusioni diverse a seconda della responsabilità data dal ruolo o dalla sensibilità personale su determinati aspetti. Oppenheimer non aveva la responsabilità dei ragazzi americani che sarebbero morti continuando la guerra, il presidente sì.
Quindi x evitare la terza guerra mondiale gli americani hanno minacciato russi facendo esplodere due bombe atomiche, facendo morire migliaia di persone? Che geni
Ho visto il film due volte, e sono contenta di averlo fatto perché dalla seconda visione ho imparato qualcosa che nella prima visione mi era sfuggita. Concordo sul discorso di scene che si sarebbero potute evitare o dialoghi che si sarebbero potuti accorciare. La cosa che ho più apprezzato nel film è la trasformazione nel voler favorire il progresso scientifico per la scienza fine a se stessa all'usare la scienza per progredire con gli armamenti bellici.
Il film era su Oppenheimer e rappresenta la paura della bomba atomica come lui l ha vissuta dopo averla costruita, è stato giusto così non erano necessarie altre interpretazioni
Una piccola chicca su Gödel: nel film Einstein fa riferimento al fatto che è un po' preoccupato per Gödel che mangia poco ultimamente. Nella realtà lui quando è stato a Princeton soffriva di un disturbo paranoico e credeva che i nazisti gli avvelenassero il cibo, e morì poi di fame nel 1978. Quindi, anche se la frase sugli alberi era forse un po stucchevole, visto il soggettone, potrebbe essere storicamente molto plausibile 😂
Ma in lingua originale la dice questa cosa il personaggio di Einstein. In italiano non c'è?😅 Io l'ho visto solo in inglese all'estero, però in inglese dice proprio che anche a Princeton pensa che Hitler voglia avvelenarlo. Spero non abbiano cambiato certe battute in italiano 🤨
senza contare che gli "alberi" richiamano una svolta centrale nella logica del novecento (in proof theory si chiamano proprio "trees", e servono a rappresentare la struttura di una dimostrazione, per restare molto sul semplice). Quindi non mi sembra un riferimento così casuale o gratuito (non ricordo esattamente quando siano stati introdotti i trees, ma la proof theory nasce più o meno con Gentzen, ossia grossomodo ai tempi dei teoremi di incompletezza).
@@carlotta28lo dicono anche in italiano. Gli adattamenti per film così importanti possono far perdere piccoli giochi di parole laddove non sono possibili alternative, ma non i concetti espressi (mi auguro insomma sia così 😅).
Mi pare che nel film ci sia un dialogo in cui si suggeriva di usare la bomba come deterrente, ma è un dialogo molto breve e magari non riesce a porre la giusta attenzione su questa implicazione. Però il film, secondo me, è un capolavoro. Cillian Murphy è stato semplicemente sublime.
È curioso che Oppenheimer arrivi dopo Tenet, un film dove non solo si cita proprio lo stesso Oppenheimer nei dialoghi (anche se credo se lo ricordino in pochi 😅) ma che ruota attorno al concetto di "bomba che non esplode". Ovviamente l'atomica ha impedito la terza guerra mondiale e ha garantito ottant'anni di pace nel blocco occidentale, quindi il film si svolge durante il più grande paradosso della storia dell'umanità (la costruzione dell'arma definitiva che però potrebbe salvare più vite di quante ne abbia distrutte), però il suo obiettivo non è raccontare quel paradosso perché l'ha già fatto a suo modo con Tenet (con tutto che quello è uno dei suoi film peggiori). Il film vuole parlare di Robert Oppenheimer e fare uno studio del personaggio, delle sue contraddizioni e dei suoi sensi di colpa, tutto il resto passa in secondo piano. Posso capire il fastidio per il discorso sui pacifinti, ma se per questo anche Matrix è stato usato come manuale per il complottista medio, ma non è meno capolavoro per questo.
Per il bene del dibattito critico, sarebbe il caso di evitare l'abuso del termine capolavoro per un qualcosa di appena uscito e che di conseguenza avete visto si e no una volta.
@@Manuel-ks9qo l'ho visto tre volte, una anche in originale, lo ritengo un capolavoro. Concordo con Rick su alcune cose, su altre no, ad esempio il finale secondo lui psicotico io l'ho visto come una consapevolezza del personaggio di Oppenheimer, il cui punto di vista è alla base dell'intera pellicola, mentre le scene che lui ha definito stucchevoli a me sono parse contestualizzate, poi saranno gusti. Dopo tre visioni dico che è il miglior film di Nolan assieme a The Prestige, suo altro capolavoro.
L'ho visto ieri , andrò a rivederlo, mi è piaciuto molto. Cmq non la vedo come te Rick, io credo che il regista si esponga a mostrare la duplicità del fare e del pensare, ovvero così come la scienza e la teoria divengono armi, gli scrupoli di coscienza e gli ideali di libertà si traducono sempre in violenza. Oppenheimer blatera sui sensi di colpa che prova per la bomba ma porta a termine il suo progetto perché la realizzazione di quel progetto è la realizzazione di sé, mentre tutti i ragionamenti legittimi ma creati ad arte a posteriori da una mente brillante e devastata dai sensi di colpa,sia sull'atomica come deterrente sia al contrario sullo stop alla corsa alle armi (che poi lui parla di informare i Russi affinché abbiano le stesse armi rendendo la cosa un reciproco deterrente), siano solo una maschera che nasconde la determinazione di quell'uomo. La scena finale dove finalmente si svela quel dialogo con Einstein la dice lunga, perché a differenza di quanto si scopre al finto processo, dove sbotta le sue perplessità, dimostra che quegli scrupoli non gli sono venuti post lancio della 2°bomba, né nel 49 quando si inizia a parlare di bomba h, lui li ha già , proprio a un tiro di schioppo dal progetto Trinity, e si ferma Rick? No, va fino in fondo godendosi la fama e continuando a dirigere il progetto. Ed è la commissione che lo blocca, ma l'appello è proprio per partecipare e dirigere quello stesso progetto che lo riempie di dubbi e paure. Perché farlo se sei contro? Einstein (che nel film è la coscienza di Oppenheimer) si rifiuta di prendere parte a quello e ad altri progetti simili in coerenza del suo pensiero, Oppenheimer no, è un cazzo di tossico che appena ritrova un minimo di lucidità si autoflagella, fa proclami sulla vita sana e la via retta e appena gli mettono la dose sul tavolo, ovvero far uscire e rendere concrete le idee che ha in testa, ci ricade, sempre, costantemente, perché se deve scegliere fra crescere suo figlio e il suo progetto, sceglierà il secondo, se deve scegliere fra il rischio di incendiare il mondo e vedere se la bomba scoppia e l'esperimento riesce, sceglierà il secondo. E questo non per renderlo cattivo eh, ma credo proprio che il sottotesto sia che quello spingerci sempre oltre sia la cosa più umana che esiste e che spesso ci salva e sempre ci distrugge; e il buono e ipocrita e sempre benedetto Rovelli che è in me, nonostante fuori pragmaticamente la penso allo stesso modo tuo, sta lì a ricordarmelo, ed io sono felice ci sia. Persino la gente che applaude quando lo celebrano post sgancio ,mentre lui dice le cose che il pubblico vuole sentirsi dire, sta gente viene posta in essere come carnefice e vittima nello stesso contesto. Nessun riferimento al trauma di Pearl Harbor che incattivì ancora di più l'odio per i Giapponesi e che quindi potrebbe affievolire quel senso di crudeltà dei festanti per un simile massacro, perché vittime ancora una volta di un governo che manipola i loro traumi spingendoli ad accettare cose che in situazioni normali non accetterebbero, no, è gente che esulta per la morte di altra gente senza alcuna percezione del danno fatto né dell'obiettivo colpito, che ricordiamolo era una qualunque città e non una cazzo di base militare; gente che nel medesimo istante diventa vittima sullo stesso palco; la sintesi tra teoria e pratica negli occhi di chi quella distruzione l'ha creata."Io sono creatore di distruzione " È un discorso sull'uomo come razza, l'uomo che desidera approvazione dal proprio professore e condensa frustrazione mentale e sessuale in del veleno che uccide lo stesso oggetto di desiderio che lo tortura. D'accordissmo sulla scena di sesso con la frase ad hoc e quella degli alberi, ce la saremo potuta risparmiare, ma sto regista teme la noia della vita pratica e allora gli scatta il poeta farlocco... Al tuo contrario trovo invece la verbosità della seconda parte adorabile, credo che non la possiamo comprendere in pieno proprio perché non americani,questo sì, ma credo che quella dialettica manipolatoria sia la seconda bomba nel film di cui si parla, arma che Oppenheimer, a differenza della prima, non comprende come dovrebbe e che finisce per schiacciarlo (il finale che s'è fatto massacrare per i sensi di colpa e farsi perdonare dall'umanità non è credibile e lo renderebbe un manipolatore non un uomo buono). Adoro il bianco e nero per il presente da cui si dirama il resto , che secondo me è anche il bianco e nero della storia che trascrive le sue conclusioni (no vabbè, questa é una stronzata,ma mi piace pensarlo😂). Il finale è bello, ma io sto in fissa coi loop, lo avrei fatto finire nel letto come quando era ragazzo a immaginare le particelle del suo corpo che diventano altro. Cmq, ancora è una prima visione, e a differenza tua, il casino concettuale del regista lo adoro, perché è concettualmente verista. In sintesi: l'ottuso vede solo ciò che guarda, il saggio vede la metafora dietro ciò che guarda, ma entrambi davvero non capiranno mai una beneamata mazza del vero senso della vita, che è troppo ed è ovunque, ma mai concretamente "acchiappabile", e lui questo fa nei suoi film, sembra voglia dirti:" tu credi di non capire un cazzo perché non ne sai abbastanza, ma vuoi vedere che anche se ti dico tutto tutto non ci capisci un cazzo uguale?" Dannato bastard0, c'ha ragione.
Ma che vai a sopportare questo film? Quanto lo è incredibilmente calcolato sui tempi, l'esordio di questo film. Propaganda americana, con il complesso industriale militare che maltratta i paese del mondo, perpetua l'occupazione illegale e uccide. Sessanta anni di massacri palestinesi, che il mondo nega l’esistenza di questo genocidio, perché la prepotenza permette questo, affinché gli ebrei e Israele esistano. Tutto ciò che accade al mondo che pare dal potere “americano”c’è il potere bancario ebreo e il federal reserve. All'improvviso stanno spingendo questo film quando si stanno preparando a portarci in un’ altra guerra, perché in questo momento la guerra fredda della Unione Sovietica imita la situazione attuale della Russia( per chiarire le cose la Russia non è il nemico su come ci fanno credere alle cose, Putin non lo è il prepotente che dichiarano.) Ormai stanno esaurendo le idee su come manipolarci con le loro operazioni psicologiche. Poiché evidentemente testimoni abbiamo assistito a ciò che accaduto al mondo negli ultimi 3/4 anni di bugie, tirannia mondiale e armi biologiche offerte come vaccini… non siate ingenui, miei cari... nulla è fatto senza motivo! Ormai quelli in potere hanno deciso di collassare il sistema per il loro reset bancario, finanziario e controllo. Noi moriamo di fame mentre i beni si tolgono da noi e vengono trasferiti ai prepotenti del potere..
Opinioni! Se non avesse portato a termine il progetto, qualcun'altro lo avrebbe fatto. Con una guerra mondiale in corso diventa più difficile avere le idee chiare sul da farsi..Truman doveva fermare i giapponesi nel Pacifico. La consapevolezza dell'ordigno spaventoso c era...e lo scupolo dell'uso pure. Troppo facile criticare senza trovarsi in mezzo sia al conflitto sia al fermento scientifico di quel periodo!
Si hai ragione Rick, il film nella seconda parte va in un'altra direzione rispetto alla prima e sembra mettere in discussione l'importanza della deterrenza nucleare. Nolan era libero di poter lanciare un qualsiasi messaggio "politico" se avesse voluto. Però c'è da dire che quello che lui vuol fare è raccontare il senso di colpa di Oppenheimer, raccontare come una scoperta scientifica importante possa portare alla morte di molte persone ed è oggettivamente paradossale. La scena in cui dice davanti al presidente americano di sentire le mani sporche di sangue è il MESSAGGIO del film. La volontà di Nolan è riportare fedelmente la vita di Oppenheimer utilizzando il libro di Kai Bird. Ovviamente è un film molto attuale ma se non si deve fare l'errore di cogliere dei messaggi politici sbagliati non bisogna nemmeno fare l'errore di pretendere che il film lanci dei messaggi politici di nostro gradimento. Capisco il finale infastidisca perchè anche a me ha lasciato un po' così però è' un film sulla vita di Oppenheimer non sull'attuale conflitto in Ucraina
Beh sul fatto che fosse libero di esporre un qualsiasi messaggio politico ho seri, decisi, importanti e concreti dubbi... Soprattutto in un epoca come questa di perbenismo family friendly e calcolando il potere mediatico dell'opera e del suo autore ... Un abbraccio
Per molti il montaggio è ineccepibile e dal punto di vista tecnico lo è ma soggettivamente un montaggio così incalzante che stacca da un dialogo al flashback del personaggio a cui il dialogo stesso si riferisce, dove troviamo decine di nomi, citati magari una o due volte nella prima mezz'ora e di cui ci si è già dimenticati lo rende un po' pesante seppur non annoia dato lo sforzo di comprensione e riconoscimento di tali personaggi La scena dell esplosione è maestosa vale il biglietto
Io non ho percepito tutta questa verbosità, anzi non mi sono quasi accorto della durata. Vero che nella seconda parte si ripetono alcune cose per enfatizzarne il significato, in particolare nel rapporto tra Strauss e Oppenheimer. Poi magari perchè a me la parte della politica interna americana è piaciuta, dato che lo trovo un argomento interessante .Ho apprezzato molto i dialoghi e la parte scientifica ( tutto quello che è stato detto è accurato), ed anche la ricerca sui personaggi( ci stanno anche li piccole licenze che si è preso, come far suonare i bonghi a Feynman, che iniziò a farlo dopo la guerra). Secondo me però la cosa migliore è stato il montaggio, che ha reso non noioso un film biografico di 3 ore, senza azione. Sulla questione con cui hai iniziato il video, mi trovi d'accordo. Il tema dell'importanza della deterrenza è stato accennato, per poi essere accantonato. E' però anche vero che noi vediamo il punto di vista di Oppenheimer. L'altra cosa che mi è piaciuta molto è che da un idea al pubblico di come viene condotto un progetto scientifico corale, dato che il progetto Manahattan è stato il primo grande progetto di questo tipo, a cui sono seguiti le missioni apollo e poi il Cern. Sulle interpretazioni di idioti pacifinti, non credo si possa incolpare il film, quelli trovano ogni scusa per sparare cazzate
Quello che fa più male non è il film che può piacere o non piacere, ma sentire che c'è ancora gente convinta che le armi nucleari siano mezzi deterrenti necessari per scongiurare future guerre, e che pensano, per questo, che davvero ne sia valso la pena macchiarsi del sangue di innocenti. Se l'avessero sganciata qui da noi l'atomica, sicuramente ne parlerebbero in altro modo.
Il vaso di pandora l'hanno aperto i tedeschi e gli italiani con il bombardamento di Guernica, fino a quel momento l'impatto della guerra sui civili era perlopiù indiretto.
Non abbiamo il controfattuale ma i risultati non sono così malvagi: -resa incondizionata del Giappone senza dover intraprendere una sanguinosissima campagna di invasione delle isole -deterrenza nucleare e MAD che hanno contribuito notevolmente all'assenza di conflitti tra grandi potenze per ben 75 anni
da voi hanno fatto 4 bombardamentini in croce perchè vi siete arresi subito come dei vigliacchi quindi tranquilli da voi non l'avrebbero sganciata mai.... vi considerano talmente inutili militarmente che vi hanno consentito di perdonare tutti i criminali di guerra.... da voi un criminale di guerra al pari di quelli nazisti lo hanno premiato con la presidenza del partito neo fascista italiano....... ce lo vedi himmler negli anni '50 guidare il partito neo nazista tedesco??????? )))))
È vero il film è composto quasi solo da dialoghi, però devo dire che non li ho mai trovati noiosi. Certo certe idee sono ripetute ma viene poi aggiunto qualcosa di nuovo per comporre pian piano tutto il puzzle. Mi son sembrati scritti molto bene i dialoghi, sopratutto rispetto a certi suoi film passati. Inoltre la stucchevolezza l'ho sentita davvero poco. Insomma sono abbastanza d'accordo con le tue critiche ma secondo me hai sovrastimato il loro peso. Per me è il suo miglior film, ma mi pronuncerò meglio dopo una seconda visione
La critica sulla mancata rivalutazione storica della deterrenza nucleare (rivalutazione che nel mio piccolo mi sento in buona parte di condividere) mi pare forse un po' ingenerosa: non dimentichiamoci che il film è incentrato sulla figura di Oppenheimer e che dal suo punto vista (inteso in senso lato: cronologico, psicologico, scientifico), probabilmente, non era possibile prevedere come si sarebbe giunti all'equilibrio del terrore e come quell'equilibrio avrebbe potuto sostenersi nel lungo periodo. Nel '45 appariva invece già chiarissima la volontà degli stati di creare arsenali sempre più moderni e potenti, anche attingendo ai risultati della "nuova scienza": a tormentare i sonni (o le veglie) di Oppenheimer sono le v2 con dentro la super, che avrebbero potuto portare asetticamente la morte in ogni angolo del globo... Aggiungerei a questo proposito che, almeno nella pellicola, il trauma maggiore per il fisico sembra causato dal progressivo rendersi conto della perdita del controllo da parte degli scienziati del programma nucleare: nella sua ottica iniziale il loro impegno in ambito militare doveva essere un evento eccezionale, giustificato dall'eccezionalità del momento (i nazisti sono in procinto di costruire la bomba atomica per primi), e una volta superata l'emergenza le due strade (produzione di armi e fisica teorica) avrebbero dovuto tornare a separarsi; successivamente è posto di fronte a un'evidenza brutale: l'intero apparato tecno-scientifico è voluto, finanziato, controllato e usato dalla politica; gli scienziati sono solo "operai altamente specializzati" che hanno prestato la loro opera a "un datore di lavoro" che persegue i propri scopi (in parte condivisibili, in parte chissà). D'altra parte, sia pure in forma un po' ingenua (e almeno in un caso forse in modo strumentale per rimotivare i colleghi più perplessi), il tema dell'arma nucleare come strumento propedeutico a una sorta di pace perpetua viene in più occasioni preso in considerazione dallo stesso Oppenheimer, che sembra temere il monopolio di una nazione su questa tecnologia quasi quanto la corsa agli armamenti. Ecco, forse si sarebbe potuto dedicare più spazio al conflitto interiore tra fedeltà alla patria e necessità di impedire la costruzione di un nuovo ordine mondiale basato sul predominio di una sola potenza.
Non sono affatto d'accordo sulla possibilità di far passare l' atomica come "deterrente", in quanto il pensiero di Oppenheimer era diamentralmente opposto e per il resto della sua vita egli si è battuto attivamente alla corsa agli armamenti, un film biografico ha il dovere morale di trasmettere il pensiero e lo spirito del personaggio che vuole raccontare, altrimenti sarebbe stato (e giustamente) tacciato come diffusore di disinformazione e revisionismo storico
@@annamariamandala1372 ovviamente come in qualsiasi forma d' arte il regista media il messaggio tramite i suoi occhi, ma a prescindere dal film è una realtà storicamente accertata che Oppenheimer si sia opposto nella secondà metà della sua vita al concetto di deterrenza atomica e in generale alla corsa agli armamenti. Mettergli in bocca parole che è assolutamente certo che non avrebbe mai detto, come avrebbe voluto Rick, mi pare quanto meno inopportuno
@@eredgorgoroth Certo, ma poteva anche contrapporre il pensiero del protagonista con quello di qualcun altro che sostenesse la validità del deterrente nucleare, o anche la legittimità morale di Hiroshima e Nagasaki, mettendolo sullo stesso piano scenico. Quella di Nolan è stata una scelta (legittima), non un obbligo
@@alessiorappa2081 mi pare chiaro che la scelta di prendere una posizione netta sia stata fatta nel momento stesso in cui Nolan ha deciso di mettere il focus intorno alle vicende biografiche di Oppy, altrimenti avrebbe fatto un generico film sulla bomba atomica, o sulla guerra fredda, che si sarebbe prestato anche meglio ad esporre la retorica della deterrenza.
Mi è piaciuto molto, ma devo sicuramente rivederlo. Il suo "problema" è aver trattato argomenti vastissimi politici, scientifici, psicologici, filosofici , come d'altronde meritava questa storia. Ma per i vari politici, scienziati, psicologi e filosofi è stato tutto troppo poco, troppo superficiale, ne avrebbero voluto di piu, e meglio e oltre e... c'è anche chi voleva più Plugh nuda. Invece è proprio il merito di Nolan. Uno dei motivi per cui lo adoro. Se ne parla si sviscera. E ogni riflessione è ottima. Un ampliamento delle proprie conoscenze e visioni... Come non trovarlo geniale?
Piccola precisazione: il cinema Arcadia non è l'unica sala in Italia a fornire la possibilità di vedere il film nel formato previsti dal regista (ovvero 70mm). Ne esistono infatti altre 2: Le Quattro Fontane, a Roma; La Cineteca di Bologna. Se estendiamo poi il formato anche all'Imax le sale crescono di molto. Comunque la visone in una di queste sale è davvero una bella esperienza. Felice che tu sia riuscito a fruirne. Oh e un bel intervento, condivido il grosso dei pareri, eccezion fatta per qualcosa che mi vede all'opposto, ma ci sta 😁.
No, il cinema Arcadia insieme a Bologna e 4fontane è solo in 70mm, non in imax 70mm. In Italia non ci sono sale imax 70mm, bensì solo o imax digitale o 70 mm non imax
@@massimop2710 Si, lo so 😅. Infatti io ho detto che le sale che proiettano in 70mm sono solo 3 (quelle elencate). Quando accorpavo quelle in IMAX non volevo sottointendere che fosse ANCHE in 70mm (forse avrei dovuto specificarlo per evitare il fraintendimento). Quindi, in realtà, anche Rick ha sbagliato nel dire "l'ho visto in sala Arcadia l'unica a proiettare in IMAX" 😅 (Parafrasando un po'). Con tanto di correzione... sbagliata 😅. Perché dice "intendeva in IMAX 70mm", cosa che come hai ben detto anche tu non è possibile 😂. Però nessun problema.
visto ieri in 70 mm l'arcadia è una mecca per un fruitore di cinema, andrò a rivederlo nei prossimi giorni ma in digitale pecche in 70mm è praticamente tutto pieno per i prossimi 10 giorni
Rick, riugardo al finale, se vogliamo vederlo dal punto di vista storico è più che adeguato, visto che dopo lo scoppio della bomba Oppenheimer sarà tormentato per il resto della vita. Se invece vogliamo vederlo dal punto di vista del messaggio al pubblico è oltre modo adeguato in quanto le armi atomiche non hanno solo il ruolo di deterennte, ma anche quello di risposta offensiva e difensiva basta pensare al 25 gennaio 1995.
Io dal film ho colto una cosa diversa, e Rovelli mi pare non abbia capito come Putin abbia cambiato l'uso delle armi atomiche: Da deterrente difensivo a spauracchio offensivo. E no, non ho notato questa paura psicotica nella pellicola: Semplicemente, fu il conflitto interno di Oppenheimer stesso.
Mi è venuto, durante la visione del film, di fare un parallelismo con Watchmen: quando dopo il test qualcuno dice che questo avrebbe terminato ogni guerra, qualcuno risponde che, oppure, questo era solo l'inizio (e viste le guerre combattute ancora oggi...); mi è sembrato molto simile a quando, alla fine di Watchmen, Veidt chiede al Dr Manhattan se abbia effettivamente fatto la cosa giusta perché ora era "tutto finito" e il Doc gli risponde lapidariamente che "nulla finisce mai"
Grazie! Ero uscita dal cinema che non capivo quello che avevo visto, non riuscivo a fare un significato al film. Ero molto perplessa e dispiaciuta perché pensavo di aspettarmi un po’ di sana scienza al cinema che avrebbe magari interessato anche un pubblico meno avvezzo/diffidente della materia. Invece no, o non molto. L’unico messaggio che ho accolto è quello che ovviamente lo sviluppo della bomba,da parte di americani, ha permesso di evitare la WW3. Però, come dici tu, non è stato esplicitato appieno, e non tutti avranno capito che la vita che noi facciamo ora è “grazie” alla bomba. Non è che per caso Nolan abbia volutamente sotto intendere il ruolo della bomba perché era più concentrato sul mostrare chi era Oppenheimer e come si sentì dopo l’intervento a Hiroshima e Nagasaki?
Questa è una lettura vostra che non è detto sia condivisibile o meno. Oltre ciò, l'arte non dev'essere declinata ad espressione della tecnica. Perché una storia deve parlare di scienza e interessare un pubblico? In questo caso non ha senso, perché confondente un'opera narrativa con un saggio? Da quando in qua? Da che mondo è mondo, le opere narrative si occupano di natura umana, psicologia, emozioni, sensazioni, idee, punti di vista. Che c'entra adesso il fatto che ti aspettavi un film che ti facesse lezioni di scienze? Boh, io non vi capisco.
Dettaglio simpatico: quando in treno Oppenheimer e il generale parlano della probabilità che l'esplosione porti all'incendio dell'atmosfera sorge la differenza di mentalità tra fisico ed ingegnere spiegata nella cogitata con Perri e Alan Zamboni. Il fisico si fida della teoria ed una probabilià di quasi 0 non lo turba, l'ingegnere VUOLE lo 0, vuole il risultato certo.
Sono abbastanza d'accordo con quanto detto. Riguardo la critica circa lo scadere nella "psicosi della guerra nucleare" non mi trova pienamente d'accordo perché forse essa si pone a causa delle follie dei pacifinti odierni. Non so se Nolan abbia gli stessi timori o se nella società americana siano così diffusi; credo però che nel contesto dell'epoca, in cui la bomba effettivamente venne usata e quindi il dibattito nacque nei giorni e mesi immediatamente successivi, una sorta di "psicosi" o comunque una riflessione critica fosse anche lecita persino da parte del "Padre dell'Atomica". Sulla verbosità sono pienamente d'accordo: credo che manchi quella che in ogni opera, sia letteraria che cinematografica et similia, credo si chiami lo stacco, il momento di pausa tra una scena e un'altra, il film costringe a tenere sempre alta l'attenzione, il che è contro la fisiologia umana, mentre dovrebbe concedersi e concedere momenti di pausa che, credo, siano una componente essenziale anche stando alle regole della "scrittura". Attendo la nuova stagione con curiosità, a presto! :)
Buongiorno, non ho visto il film, e ho ascoltato solo un pezzetto del suo video, ma la tesi per cui i bombardamenti di Hiroshima è Nagasaki sarebbero stati, mi corregga se sbaglio, una lodevole iniziativa statunitense per scongiurare la terza guerra mondiale è priva di senso, visto che sovietici svilupparono la loro atomica solo nel 1949, e non mi risulta che gli americani abbiano particolarmente apprezzato la cosa. Le armi si sviluppano per minacciare il mondo, se le atomiche le avessero avute solo gli americani, avrebbero si, evitato le guerre, ma solo perché sarebbero diventati gli incontrastati padroni del mondo, ipotesi, né convenga, piuttosto sgradevole per tutti i non americani. Le consiglio, inoltre, di evitare lo sciocco neologismo "pacifinti", per mia esperienza non suscita disprezzo verso i Rovelli, ma verso chi lo usa. A bientot
Non i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki (che non vanno giudicati con il sennò di poi a livello morale), ma la teoria della distruzione mutua assicurata (come detto da Rick con la dicitura MAD) ha evitato una guerra tra USA e URSS.
Non credo che abbia detto né sottointeso "lodevole", e la storia non si giudica dividendo in buoni e cattivi. Gli USA hanno fatto una scelta, che ha portato sofferenze enormi nell'immediato e ha concluso la guerra, oltre ad aver probabilmente scongiurato le successive mostrandone la pericolosità e causando uno stallo. Probabilmente chi è venuto dopo ha trovato un mondo migliore anche grazie a quello stallo. Certo, se lo chiedi a me, l'idea di causare quella devastazione per "lanciare un messaggio" fa schifo, ma chi sono io per giudicare un'epoca che non ho vissuto e una responsabilità che non ho mai avuto.
@@Manuel-ks9qo Si, ma in questo caso il merito della deterrenza andrebbe attribuito ai russi, e a tutti quei paesi che hanno sviluppato successivamente un arsenale nucleare. Se le atomiche ce l'ha un paese solo, non è deterrenza, è solo prepotenza ... :-)
@@_Alieno_ Certo, era ironico :-) Le atomiche sono state usate per testarle, perché non se ne conoscevano gli effetti sulla gente, e per mostrare a tutti la potenza americana. Non dimentichiamoci che gli usa avevano valutato la possibilità di aggredire l'unione sovietica subito dopo la resa del giappone, nonostante fossero alleati. Non me ne volere, ma faccio fatica a considerare "migliore" un mondo con le atomiche. :-( La deterrenza nucleare ha evitato (finora), la guerra diretta tra superpotenze, ma non ha affatto eliminato le guerre indirette, che anzi sono proliferate (ucraina docet). Beh, studiamo la storia proprio per giudicarla, altrimenti che la studiamo a fare? E' giusto contestualizzare gli eventi, ma per quanto vuoi relativizzare, certi fatti e personaggi storici, non riusciresti a riabilitarli nemmeno col perdono di dio. Hasta luego
Ciao Rick, la tua analisi è come sempre illuminante. Non sono nolto d'accordo sul fatto che la seconda parte voglia raccontare l'inizio della guerra fredda, temo sia stato soltanto una scelta per drammaticizzare la storia e anche per dare al protagonista il ruolo che oggi tutti gli riconosciamo. Credo sia principalmente una trovata scenica, banalmente quella di dare al protagonista un antagonista ben indentificato e metterlo davanti al suo ostaoclo. Un'altro difetto di Nolan che non mi sembra tu abbia citato è che le sue sceneggiature sono sempre molto lineari, a dispetto delle apprenze e ad eccezione di Memento (neanche troppo in verità). Sono invece tanto d'accordo sulla questione della libertà di espressione e di progresso scientifico. Gli uomini di scienza sembrano tutti consapeovli della loro "forza" e si scontrano più volte e in modi diversi con il potere che cerca di addomesticare e manipolare il sapere. Io non sono un estimatore di Nolan ma la scena del test Trinity credo sia già una perla della storia del cinema. Spero la sensazione possa ripetersi in futuro anche dal salone di casa, ma in sala la scena era perfetta. Sul finale sono anche lì d'accordo con te, in realtà c'era una parte del film in cui non ricordo quale personaggio spiega proprio che l'atomica sarà l'unico grande impedimento allo scoppio della terza guerra mondiale, e credevo che in un certo senso il film sarebbe andato in quella direzione. Poi non posso tollerare che uno sceneggiatore nel 2023 scriva ancora cose come "Robert *pausa drammatica* non faccia esplodere il mondo". Una scena perfetta rovinata dal solito scambio stereotipato, trito e ritrito che va assolutamente cancellato dalla penna di ogni sceneggiatore vivente
Credo possa essere interessante una cogitata con Roberto Mercadini su questo film. Io personalmente ho conosciuto Oppenheimer grazie a lui ed al suo libro “Bomba atomica”.
Il film è stato utile perché ha dimostrato cosa alberga nell'animo umano. Probabilmente il distruttore di mondi era in un secondo tempo spinto da delirio di onnipotenza, per poi scoprire che chi detiene il potere non vuole dividere con altri i meriti!
Non so se è già in programma, ma sarebbe veramente eccezionale avere una monografica sulla "Bagavagita", opera fondamentale più volte citata nel film. Un caro saluto e complimenti
Ciao Rick! 1: bel video! (Come sempre) 2: (premetto che a me il film è piaciuto molto, nonostante di solito io non apprezzi molto film del genere, così politici, verbosi etc...)mi trovi assolutamente d'accordo su quasi tutto, tranne su una delle cose principali di cui hai parlato. Secondo me il film non ha la colpevolezza di dare un messaggio sbagliato sulla escalation atomica. Questo perchè il punto temporale più avanzato che raggiunge non è ancora nel cuore della guerra fredda, quando si capisce che l'atomica è effettivamente un deterrente per la terza guerra mondiale; soprattutto seguendo un modo di narrazione (che io ho apprezzato molto) coerente a tutto il film, mostra bene come mentre si sta vivendo una vicenda nessuno può avere la visione totale della situazione e quindi sapere se sia bene, male o cosa significhi esattamente. In quel momento Opphenaimer si trovava nella presa di coscienza del fatto che, a differenza di quanto voleva, la bomba atomica sul giappone non sarebbe stata l'ultimo passo della progressione tecnologica dellle armi, dunque il passo successivo era automaticamente il pensiero di un escalation tragica. Il fatto che l'apice di tutto il film sia questa presa di coscienza, mostrata alla fine con le parole ad Einstein lascia allo spettatore, che nell'ultimo frame ha letteralmente visto la fine del mondo, la considerazione opposta: "alla fine non è successo." contraddicendo quindi lo stesso Opphenaimer e per "pensiero inverso" facendo automaticamente capire come l'atomica ci abbia salvati. È un bel rovesciamento di punto di vista post-film che mi ha colpito molto e ho trovato più potente che un discorso dentro il film stesso, che comunque ci dava il contenuto necessario per poterlo formulare. 3: forse non nel caso di questo film, ma in quello di film magari meno stratificati ma più allegorici e profondi che ti ho visto in alcuni video interpretare con una profondità di cui io non sarei mai capace, e vedo come un limite: segui una sorta di "metodo" o "processo" di analisi, o è più che altro merito di una riflessione generale e di conoscenze esterne?
Sul 3 punto ti posso rispondere facilmente: espandi tutto ciò che puoi espandere. Io più leggo (classici, saggi, testi di filosofia) e vedo film, più espando le mie conoscenze e aumento quindi anche le connessioni e le potenziali chiavi di lettura e approfondimenti. Inoltre, nel caso di ogni film - specialmente quelli più complessi -, vale il discorso della doppia visione (come minimo).
Questo film l'ho trovato più simile a Dunkirk e Tenet. Inutilmente complicati e che alla fine non mi hanno lasciato davvero nulla. Questo film ha il merito di concentrarsi sul lato umano, ma anche così non mi è rimasto nulla. Qualcuno sa spiegarlo?
Condivido in pieno, inoltre il vero regista dell'operazione "bomba atomica" fu Fermi, di cui i militari si fidavano veramente, mentre nel film gli vengono "dedicati" solo pochi secondi.
Sicuramente l'ho percepito lungo, ma anche dopo una giornata ad arrampicare in Falesia, correre in moto ed arrivare in sala alle 21 a pelo, comunque devo dire che mi ha fatto rimanere incollato allo schermo. E posso assicurare che non è facile farmi stare 20 minuti così, 3 ore... wow
Ma ti sei almeno chiesto perché il film si chiami Oppenheimer? Hai mai notato che attenzione Nolan metta sulla scelta dei titoli? Rovelli, i pacifinti, "diamo a little boy", questo sì è un atteggiamento psicotico
Un piccolo appunto sull'atomica scagliata in Giappone: gli storici affermano che sì, effettivamente il Giappone avrebbe perso ma ci avrebbe messo almeno altri 5/7 mesi. Solo per lo sbarco a Okinawa (mi pare fosse Okinawa) ci furono, tra entrambe le parti, oltre 50mila morti. Gli stati uniti avevano calcolato che per prendere le isole principali del Giappone le perdite sarebbero state incredibilmente superiori. Perciò lo sgancio della bomba fu percepito come "necessario"
Ascoltando la tua live e quella di Luca Perri ,mi avete dato il giusto punto di vista per guardare questo film. Grazie E....bella gente,ci si ritrova a breve. 👍😉
Non concordo rick. A mio avviso è proprio quello il punto di forza del film: perchè mai si dovrebbe elogiare la bomba atomica per aver evitato la terza guerra mondiale, quando sarà (molto probabilmente) la responsabile della nostra fine?
Il messaggio più importante che il film mi ha lasciato è in sintesi il terrore di Oppenheimer verso Hitler che potesse arrivare per primo alla bomba. Viene evidenziato questo conflitto di interessi, ovvero non sviluppare la bomba (perché male), e sentire di doverlo fare per difendere il mondo da un pazzo come Hitler (il bene). Questo sarà devastante per Oppenheimer. A questo dilemma terribile si aggiungerà anche la delusione di come sarà trattato nel processo farsa. E come se non bastasse scoprirà un'america che guidata dalla caccia alle streghe verso i comunisti gli farà capire che forse anche in quel paese amico ci sono troppe menti che ragionano come Hitler.(vedi CIA ecc.) In virtù di questa consapevolezza tenterà di arrestare la corsa agli armamenti, ecco perché lo fanno fuori non rinnovandogli il nullaosta per il comitato dell'energia atomica. Aveva capito con che aveva a che fare... Non dimentichiamo tutti i nazisti salvati e nascosti in America dopo la guerra. Uno per tutti Von Braun che sviluppò le bombe V2 e porterà a termine il razzo Saturno per le missioni Apollo. Questa è la mia interpretazione del messaggio del film.
la cosa che si accenna al film ma che è importante è che sapevo che i nazisti erano ben lontani dalla costruzione della bomba ma in effetti il suo ragionamento sul fatto che avevano a disposizione i neutroni e grandi fisici teorici in quel campo, in effetti faceva pensare subito che avrebbero fatto di tutto per svilupparla. ma è anche vero e questo lo sappiamo noi oggi che in realtà la macchina bellica e di ricerca nazista era tutto altro che efficiente proprio perchè coordinata da un regime estremamente ideologizzato e folle (e meno male) che ha espresso molto meno del suo potenziale
ciò che avrei aggiunto ai commenti è la totale mancanza di tempi morti: 3 ore piene, assolutamente verbose e senza un attimo di tregua mi hanno fatto quasi incazzare. mi ha dato l'impressione di una canzone house che ha sempre gli stessi bpm, senza drop né niente, un'agonia
Rick, io condivido l'idea che la bomba nucleare sia stata un deterrente... ma non credi che la psicosi da nucleare sia il motivo principale per cui questo deterrentvha funzionato?
La psicosi del nucleare va oltre le bombe. La gente pensa che se c'è una centrale nucleare in un paese e questo viene attaccato con un attentato terroristico la centrale esplode e fa lo stesso effetto di Fat Boy anche peggio ma non è così. In pratica tutto è una bomba.
Oppenhemer mi è piaciuto e sicuramente è da vedere. Tutto l'hype attorno non era a caso e i soldi che ha incassato se li merita tutti. L'unico problema che ho col film è che non sono uscito dalla sala pensando poi a quello che ho visto. Non ho trovato quel qualcosa che mi faccia riflettere dopo perché la storia è chiara, ti dice tutto. Nolan è come Dio nella bibbia che ti dice per filo e per segno cosa devi pensare e di chi senza lasciarti possibilità di interpretazione o di ragionamento. Altra cosa, 3 ore di film le ho sentite, nella parte finale ho iniziato a perdere un po' il filo del discorso in alcuni punti. Questo comunque non toglie nulla al film.
Dire che questo film non parla della bomba atomica,mi sembra troppo,e'un film su Ophenehimer e mi sembra che da questo punto di vista sia un film esemplare,ma mi sembra che il film racconti la spregiudicatezza,il cinismo della politica e di come gestisce anche le grandi scoperte scientifiche,e la violenza con cui Opi viene emarginato e annientato nonostante il suo genio.
Grazie a Dio non sono l’unico ad aver trovato “forzata” la scena in cui viene citata la famosa frase in sanscrito. Detto ciò penso che il miglior film sulla bomba atomica resta “Il dottor Stranamore”. Comunque Oppenheimer resta un buon film da vedere al cinema e forse uno dei migliori di Nolan
A me sembra che il concetto di bomba atomica come deterrente per ipotetiche guerre future sia ribadito più volte durante il film per voce dello stesso Oppenheimer... Poi chiaramente, essendo un film in primo luogo biografico, si concentra sulla figura del fisico mettendo in scena le sue contraddizioni interiori ed il suo senso di colpa per aver creato un'arma di distruzione di massa. Inizialmente guarda alla bomba come unico mezzo per ottenere una pace duratura, ma appena tocca con mano le conseguenze letali dell'ordigno da lui creato e si accorge che ciò ha originato una corsa agli armamenti e allo sviluppo di bombe sempre più grandi (mentre il presidente degli USA trascura i suoi consigli di cessarne lo studio e la creazione), crede di aver innescato un processo che porterà inevitabilmente all'apocalisse, immaginando che di lì a poco sarebbero state utilizzate. Il film infatti si intitola Oppenheimer, e si concentra giustamente su questo personaggio, sui suoi dilemmi interiori e sui suoi rimorsi. Nel finale del film è abbastanza chiara la percezione del protagonista: è divorato dal timore di aver dato origine alla fine del mondo, teme che l'ordigno nucleare da lui creato sarà utilizzato in maniera indiscriminata e porterà allo sviluppo di bombe sempre più grandi. "Sono divnetato morte, distruttore di mondi" non è una frase inventata o leggendaria, l'ha citata lo stesso Oppenheimer per la percezione che lui aveva della bomba atomica all'epoca. PERCEZIONE DELL'EPOCA, ecco cosa ha voluto rappresentare Nolan. sarebbe stato assurdo basare un film con personaggi dotati di coscienza e conoscenza di quello che sarebbe accaduto nei decenni a venire. Inoltre cosa pretendevi dal film? Che desse una lettura in chiave positiva della bomba atomica ahah? Il film narra delle vicende legate al personaggio di Oppenheimer, non a quanto successo o non successo nei decenni successivi, che ovviamente sfuggono alla coscienza dei protagonisti... Bisogna anche sapersi immedesimare nel contesto storico molto complesso e pieno di contraddizioni che ci mostra il film di Nolan, come ha detto un altro utente, la bomba per Oppenheimer era un atto che avrebbe portato pace se utilizzata come deterrente, e morte e distruzione in caso contrario, e nel finale del film Oppenheimer confrontandosi con la politica americana è divorato dal dubbio che forse forse deterrente e basta non lo sarà mica, e 200 mila giapponesi morti non saranno altro che l'inizio della fine del mondo
Mamma mia la scena di sesso in cui lei pesca il libro è la cosa più pecoreccia della vita. Tra l'altro la frase è tirata in ballo in modo che per il pubblico sia perfettamente impossibile capire il senso vero e proprio della frase e del perché gli sia venuta in mente. E poi, se devo dire, Oppenheimer tromba come se la topa gli facesse schifo. E dai
Non sono d’accordo sul fatto che il film dimostri la libertà della ricerca scientifica. Piuttosto dimostra il contrario. La vicenda di Oppenheimer mi pare dimostri palesemente una scienza piegata ai voleri politici. Ed infatti sembra che Oppenheimer se ne renda conto. Drammatico il suo incontro con Truman, dove costui mostra un cinimismo assoluto e completa insensibilità sulla strage di innocenti compiuta. Insomma si è comportato come un Putin o un Biden qualunque. PS: Insopportabile l’atteggiamento denigratorio riservato a gente come Rovelli, con quel pacifinti. Della serie o la pensi come me o non meriti nessun rispetto. Questo atteggiamento moltiplicato per X volte potrebbe essere un ottimo detonatore della terza guerra mondiale. Strano che un filosofo non se ne renda conto!
La scienza è piegata a chi ci mette i sordi, come in tutte le cose. Sennò non fai scienza ma zappi la terra. Il dialogo con Truman non lo commento perché è inventato, che senso ha giudicarlo?
no non se non l spensò come me, ma se dici cazzate. nel mondo normale e non della cultura italiota non esistono "due opinioni entrambe valide" no esistono cose documentate ed esistono le cazzate ideologiche. mi sembra che voi italiani applichiate i principi di meccanica quantistica alle argomentazioni
Domanda per Rick e per i più esperti: voglio approfondire la biografia di Oppenheimer e la storia del progetto Manhattan (un po' tutto quello che abbiamo visto nel film insomma), la lettura migliore secondo voi qual è? Quella di Kai Bird e Shervin, per intenderci?
Il libro su cui si è basato Nolan ("American Prometheus" di Bird e Shervin) è costato decenni di lavoro e viene considerato uno dei migliori lavori esistenti sull'argomento ma non si può dimenticare anche "Oppenheimer" di Abraham Pais. Pais è stato un collega di Oppenheimer a Princeton, lo ha conosciuto e frequentato. La sua testimonianza è di particolare interesse. A parte questo, ci sono molti documentari e tutorial su RUclips che parlano di Oppenheimer, alcuni dei quali decisamente buoni. In ogni caso, la parte più interessante della vita di Oppenheimer, e cioè quella di *project manager* del Progetto Mahattan viene trattata solo in modo marginale in entrambi i libri citati ed in quasi tutte le opere che riguardano Oppenheimer. Un vero peccato.
è la visone più completa sul personaggio e sul suo lavoro (oltre ovviamente ad essere l'opera che ha ispirato nolan stesso a creare il film). Se dovessi scegliere un libro da consigliare, sarebbe quello, la biografia più completa fin'ora senza dubbio, oltre ad essere un libro estremamente interessante e scritto bene, scorre che è un piacere
La tua interpretazione della storia è del tutto personale! Forse vera e forse no!! Sono soprattutto convinta che nessuna guerra si ferma con un atto di violenza abissale!! Ma se pure fosse così, questo non potrebbe mai giustificare quel gesto!!
@@alessiofee quindi la vita del giapponese vale meno di quella dell'americano? È questo il tema sulla bomba atomica che solleva il film,insieme alla vita personale di Oppenheimer e il fortissimo tema del prendere delle scelte coerenti alle nostre idee anche quando si è così grandi e importanti come Oppenheimer. Dire: sei ignorante,a qualcuno che sottolinea che un bombardamento atomico e la corsa alle armi sono stati eventi poco positivi per la vita umana, è semplicemente ignorante
@@emanueledionisi9359 in realtà quelle bombe hanno salvato molti più giapponesi che non americani, ma il punto non è su chi ha più valore ma sulla resposabilità anche se voi in italia siete accecati da d'ideologia anti occidentale la resposamnbilità della guerra e di continuare anche quando era persa a costo di suicidi di massa, erano TUTTA GIAPPONESE, quindi dovevano essere loro a pagarne il prezzo. ma in un paese dove l'aggressore viene descritto come aggredito per una stupida ideologia, capisco che non sia molto chiaro.
Secondo me il nome del film da già le risposte per alcune cose che non ti hanno convinto, infatti il film si chiama Oppenheimer e non la bomba atomica o la fusione nucleare o la seconda guerra mondiale o la guerra fredda. Tante cose le vediamo dal punto di vista di Oppenheimer e quello che ha lui in testa(ad esempio per questo motivo secondo me non vediamo i lanci effettivi delle bombe sul Giappone). Infatti lui inizialmente ha l’idea che questa bomba oltre a far finire la seconda guerra mondiale potrà evitare le guerre in generale in futuro, ma alla fine capisce di aver scoperto un qualcosa che in realtà potrà distringere il mondo. Per quanto riguarda il fatto del “potevano parlare meno di lui è più di scienza” vale sempre il discorso che ho fatto per il nome del film, però effettivamente in un film così verbale di 3 ore se avessero inserito anche nozioni scientifiche complicate che il 99% del pubblico non avrebbe capito il film diventava ancora più “pesante”.
Quando ho finito di vedere il film ho avuto la tua stessa sensazione riguardo le conseguenze della bomba. Mi sono detto “ il messaggio finale sulle ripercussioni dell’arma atomica è pericoloso perché punta alle budella della gente “. Rovelli non ha aspettato altro per confermare quest’ipotesi.
È anche vero che chi depensa trova qualsiasi pretesto buono per farlo. È naturale che Rovelli interpretasse questo film in ottica solamente anti-americana, non mi aspettavo niente di meno
Ok ma non possiamo forzare messaggi ottimistici perché se no il Rovelli di turno ne fa l'uso che vuole. Le considerazioni sulla bomba atomica perdureranno ben oltre l'eventuale fine del conflitto russo-ucraino, perché quell'invenzione rimane lì e la teoria dei giochi, per quanto solida, non può bastare a profetizzare un futuro in cui non c'è alcun dubbio che la bomba atomica non porterà mai all'estinzione della razza umana o comunque non possa ad un certo punto essere usata per causare innumerevoli vittime. I "meriti" della bomba sono chiari nel film e rispecchiano la visione razionale di Oppenheimer (di fatto anche fin troppo ottimistica, visto che ipotizzava addirittura una fine di ogni conflitto sul globo grazie al deterrente nucleare) ma per colui che ha reso possibile la creazione di uno strumento con il potenziale di causare la fine del genere umano, è comprensibile che la reazione emotiva sia tutt'altro che ottimistica e non c'è teoria, per quanto elaborata e apparentemente infallibile, che possa realmente chiudere col lucchetto la questione. Temo che la ragione, Rick compreso, per cui ha dato un pò fastidio questo approccio è principalmente legata all'attualità e al coinvolgimento che molti hanno con essa, e la paura, comprensibile ma non del tutto razionale, che un messaggio "non ottimista" sia un assist per chi ha precisi fini politici. Comprensibile, sia chiaro, ma secondo me sbagliato quando si tratta di giudicare un'opera.
Non è scoppiata la terza guerra mondiale, ma è scoppiata la Guerra fredda che ha visto teatro di guerra varie zone del mondo. Non sono convinta dell'idea che esponi. Anzi, la nostra fortuna è stata quella di trovarci in zone del mondo più protette, ma altre hanno visto ancora gli orrori della guerra!
Quando dici che Nolan avrebbe dovuto far capire che la stessa creazione della bomba, avrebbe dovuto avere la funzione di deterrenza in questi anni (cosa tutt'ora vera), secondo me sbagli. Il film è incentrato su Oppenheimer e quindi non poteva saltare ai giorni nostri. Voglio dire che è giusto non aver detto quello che dici tu perchè all'epoca non poteva saperlo nessuno. Comunque filmone. Nunzio
Ciao Rick, ti ringrazio per il tuo intervento proprio perché era in compleyamente diverso da quello che ho pensato e provato dopo la visione del film. Mi piace provare a cambiare idea, ma questa volta non sei riuscito. Non si può parlare di psicosi del nucleare quando le implicazioni etiche di quella scoperta e di quella creazione sono innegabili. Quello che è successo (e che hai storicamente ragione: ha evitato la terza guerra mondiale) ha scosso l'opinione di chi l'ha creata e sganciata. Mi è parso strano che tu non abbia citato il carteggio tra Anders e Eatherly. Le parole tra oppheinaimer e Truman sono molto simili a quelle nelle lettera tra i due. Non so se hai mai fatto un Daily cogito (magari me lo sono persa nel caso recupero) su quelle lettere, ma sarebbe molto interessante. E aggiungo anche che mischiare l'utilizzo bellico di una scoperta con l'utilizzo energetico è un po' insultare l'intelligenza di chi come me crede nella ricerca di una pace perpetua senza retorica o buonismo.
Sostanzialmente d’accordo soprattutto con le considerazioni finali. La “stucchevolezza” di certe scene, la “troppa carne al fuoco” rovinano un’opera artistica nel suo insieme al punto tale da meritare una salutare e coraggiosa stroncatura controcorrente. In un film, come in un romanzo, contano le proporzioni e l’unità dell’opera, è importante che le verità che ci vuoi mettere dentro siano chiare, definite e coerenti con il modo con cui le presenti, altrimenti stai facendo un opus oratorium, un saggio più o meno pretenzioso e mediocre. Puoi fare un dramma storico ma devi prendere esempio da Shakespeare che non faceva minestroni simili ma concentrava la sua attenzione sui personaggi in modo chiaro ed essenziale, anche se questi, come Oppenheimer, avevano le loro ambivalenze.
Lo sgancio delle bombe atomiche sul Giappone fu cinica protervia in perfetto stile "putiniano", tanto più in quanto atto dimostrativo rivolto all'URSS, piuttosto che utile a piegare definitivamente il Giappone. Se il film di Nolan avesse avallato questo atto senza interrogativi etici, soltanto perchè "foriero di pace" per i successivi quasi 50 anni di guerra fredda, ebbene il film sarebbe stato pacchiano superficiale bigotto e generalista. Un film non è di cattiva qualità solo perché non piace a una parte. È vero anche il contrario, ovviamente.
questa è il pensiero della vulgata italiota....lo sai che non esistete solo voi sulla faccia della terra eh?? e guarda caso, sono le stesse cazzate che ripete la propaganda russa...chissà perchè eh????? se l' italia mi faceva schifo da un anno e mezzo a questa parte mi provoca proprio il disgusto ho capito che siete un paese come il Venezuela o paesi del terzo mondo, disprezzate la modernità la democrazia, il progresso e la concorrenza,,...siete come i russi insomma, ma senza un minimo di palle e con nessuna capacità di sopportare le avversità perchè in fin dei conti >"troppo coccolati". senza la protezione di cui tanto vi lamentate verreste annientati in 5 minuti ...e questo fa di voi anche degli ipocriti
L'Arcadia non proietta il film in IMAX. Non ci sono (in Italia) sale che lo proiettino in pellicola IMAX 70 mm (e se non ricordo male ce ne sono sole 3 o 4 in tutta Europa). Alcune lo proiettano in 70 mm (come l'Arcadia), ma non in IMAX.
In tutta Europa mi sembra ci sia solo una sala che è sia IMAX che 70mm. Riuscire a vederlo in 70mm è già praticamente il massimo anche se non è in IMAX ma per quanto mi riguarda (visto anch'io in 70mm all'arcadia) se ne può fare a meno.
@@TheSexSayan io sapevo tre, due in Inghilterra (tra cui il BFI IMAX di Londra - unica di cui sono certo perché ci sono stato e mi sono informato bene) e una a Praga (l'altra in Inghilterra a Manchester se nn erro). Cmq sì, maledettamente poche (40 in tutto, pare).
In che modo l'utilizzo, per ben due volte, della bomba atomica avrebbe evitato una guerra nucleare con l'URSS e soprattutto qual è la controprova che ti permette a te attualmente e chi l'ha sganciata al tempo di affermarlo? Non sappiamo come sarebbe andata a finire se non avessero utilizzato le atomiche così come al tempo non sapevano cosa sarebbe successo dopo il loro utilizzo, anzi. Non mi è chiaro anche se ad evitare la terza guerra mondiale, a tuo parere, è stato l'utilizzo della bomba o il mero fatto di possederla, nel primo caso comunque non si spiega il motivo di Nagasaki e nel secondo il loro utilizzo su città abitate da civili in generale. Devo dire però che questa interpretazione è sicuramente più attendibile della baggianata giustificazionista che ripetevano anche i libri di testo a scuola su come in realtà Hiroshima e Nagasaki abbiano evitato lo sbarco di terra americano che avrebbe portato a un numero maggiore di vittime. Detto ciò il film secondo me cerca di riprodurre fedelmente la psicosi collettiva che era appena nata e che aumenterà con il proseguire della guerra fredda, quindi non capisco perché questa parte ti abbia deluso, perchè da un assist ai "pacifinti" come Rovelli? Mah.
Perché è una baggianata il fatto che lo sbarco sulle isole principali del Giappone avrebbe comportato ingenti perdite per gli americani? Ci sono gli esempi di Okinawa ed Iwo Jima a sostegno di ciò.
tipico discorso da vulgata italiana piena di ideologia e che di storia non sa una mazza di niente perchè vi insegnano che storia è solo quello che è successo almeno 3 secoli fa "perchè si sa di più" che è una delle minchiate più assurde che puoi dire ma in italia è una cosa normale e considerata perfino intelligente....state messi male, ma tanto eh
Quanto filo-occidentalismo in questa critica iniziale di Rick Dufer senza pensare alle atrocità di una nazione che si è arresa subito prima dello sgancio delle due bombe e nonostante questo puniti lo stesso con atrocità. Il film non menziona il punto di vista Giapponese ma tu dovresti comprenderlo, mi hanno stufato questi parallelismi con i filo russi o filo usa. Pensieri subliminali velati da un vapore dal messaggio politico che mandi alla tua utenza, comunque per il resto ottimo video 👍
Mamoru Shigemitsu, ministro degli esteri giapponese, firma la resa il 2 settembre 1945 davanti al generale Douglas MacArthur IGNIORANTE@@alessiorappa2081
In verità a me sembra che il concetto di mutua distruzione e di equilibrio del terrore sia quantomeno accennato nel film. Sempre personalmente credo lo scopo di nolan fosse andare oltre e palesare come nonostante questo, l'arsenale nucleare resti il più probabile pericolo per una veloce distruzione del pianeta. Tema sempre più attuale visto che dopo la guerra fredda, siamo nel momento dove l'utilizzo di armi atomiche viene ormai sdoganato come possibilità.
Il deterrente dell'Atomica per evitare altri usi in una possibile nuova guerra mondiale mi pare abbondantemente ribadito dallo stesso Oppenheimer. Piuttosto la sceneggiatura è stata un po' mancante. Soprattutto in alcuni passaggi. Tuttavia assolutamente uno, se non il più bel film di Nolan
Esatto, ne ho letta di ogni in questi giorni, i migliori sono i provincialotti nostrani che si lamentano perché Fermi ha una parte marginale. Alla fine della fiera, Nolan è riuscito a riempire le sale come non si vedeva da anni, oltretutto con una bio storica di 3 ore.
L'opera è principalmente un film su Oppenheimer, dunque riflette l'evoluzione della posizione del protagonista riguardo alla questione nucleare. La posizione di una persona estremamente intelligente e sensibile, a differenza dell'autore del video. Criticare questo aspetto sulla base dell'esigenza di sostenere l'attuale propaganda bellicista espressa da questo ed altri noti canali youtube è del tutto ridicolo. Le riflessioni di Nolan sulla politica americana sono assolutamente coraggiose e doverose. Riguardo al resto delle osservazioni sul film, non vale la pena di spendere nemmeno parole. Sopratutto riguardo alla scena di sesso, di cui chiaramente Rick non ha compreso il significato e la funzione all'interno della narrazione.
@@SofiaBaezzatoSicuramente è una bella cosa che le sale si siano riempite con una biografia storica, ma "come non si vedeva da anni" fino a un certo punto. Non ha comunque raggiunto i livelli dei vari film legati alla Disney (Marvel, star wars, avatar, ecc) Poi Nolan, per quanto riesca a dare un taglio autoriale, resta un regista di blockbuster che ha sempre attirato molto pubblico. Se un altro regista avesse fatto un film su Oppenheimer, credo che non avrebbe destato lo stesso interesse. Infine, secondo me non è da sottovalutare, ahimè, la potenza del bombardamento di marketing e dei vari meme sul barbenheimer.
@@SofiaBaezzatosulle critiche riguardo la marginalità di Fermi c'è solo da ridere oltre un mio amico mi deve dieci euro perché avevamo scommesso sul fatto che i social sarebbero stati pieni di "la vera bomba atomica l ha inventato Enrico Fermiiii", un meraviglioso aspetto del pubblico italiano che è la bomba atomica intanto la condanniamo, però oh, l'ha inventata un italiano eh. Per quanto riguarda il fatto che Oppenheimer abbia riempito le sale, diciamo che se nel 2024 Nolan gira il remake di Shaolin Soccer il pienone lo fa uguale perché si chiama Nolan e ormai se lo può permettere. In più, va bene la biopic ma è da ipocriti non considerare che è soprattutto la bomba atomica che in questo momento storico ha portato la gente al cinema.
Trovo la sua recensione così interessante e così confortante rispetto alle mie impressioni ed emozioni. Ho pensato al target americano, al dilemma tra libertà di ricerca e responsabilità morale. Per essere un capolavoro avrebbe dovuto, secondo il mio modesto parere, meno verboso e ripetitivo, con meno personaggi in campo e anche più breve. Anche se sono stata incollata allo schermo per tre ore sono convinta che una narrazione più breve sarebbe stata più incisiva. Durante la visione ho avuto in mente un collegamento. Il rapporto Salieri/Mozart.
Orcoddue rick, ti voglio bene ma per ascoltare sti 20 minuti su Spotify, al quale già pago l’abbonamento, ho dovuto ascoltare una pubblicità all’inizio, una nel mezzo e lo sponsor finale
Le pubblicità nel podcast non sono decise da noi quindi ci possiamo fare poco. Qui su RUclips le pubblicità le puoi skippare dopo 5 secondi e lo sponsor se non ti interessa lo puoi saltare.
premetto che ancora non l'ho visto, ma non stupiamoci se si parla poco di alcuni aspetti della bomba...si chiama "Oppenheimer", non "Bomba Atomica", credo che alla fine vada sulla paura dell apocalisse perché erano quelli i sentimenti dell9 scienziato.
Questo è il commento del film più esilarante. Non perché non condivida i concetti sulla deterrenza (che conosco molto bene), ma perché si pretende di raccontare una storia che non riguarda il personaggio. Incredibile
Non l'ha capito. Non ha capito nemmeno il rapporto tra protagonista e antagonista (Lewis Strauss) che ad un'analisi attenta costituisce uno dei filoni narrativi più importanti del film.
@@matteopaissan6915 veramente incredibile, poi ci si chiede perché i supporter dell'Occidente sono presi in giro da tutto il resto del mondo (e ribadisco che io ne faccio parte!)
Rick sta volta ti contraddici... elogi la mutual assured destruction (giustamente) sostenendo ci abbia evitato la terza guerra mondiale, ma poi critichi la paura "psicotica" della bomba quando proprio quella era alla base della MAD. Probabilmente è proprio perché abbastanza gente ha avuto paura che non ci siamo estinti, anche perché in un paio di casi (vedi Cuba ed episodio del sottomarino nucleare che stava per lanciare, o il caso di Stanislav Petrov) ci siamo andati molto vicino. Io sarei molto più preoccupato se questa paura scomparisse del tutto, al di là delle strumentalizzazioni dei nostrani.
Io credo che il principio della mad afferisca più che altro alle singole scelte contingenti che i decisori politici e militari devono assumere in contesti di crisi. In definitiva la mad impedisce a quei decisori di girare la chia e di attivazione e dei missili. Il sentiment dell'opinione pubblica ha scarsa rilevanza in questo tipo di scenari
@@TheMeroving il clima dell'opinione pubblica influenza comunque, almeno indirettamente, le scelte dei governi. Un popolo che chiede sangue generalmente lo ottiene, vedi il giubilo allo scoppio della prima guerra mondiale.
@@MrPinkok tu hai scritto che la paura psicotica della gente è alla base della mad. Non è affatto così,dal mio punto di vista. La mad funge da deterrente per i decisori politici militari in situazioni di crisi. Credi davvero che in caso (ad esempio) di invasione di uno dei paesi della nato i vertici militari prenderebbero decisioni in base ai sondaggi? Ciò che gli impedirebbe l'uso del potenziale nucleare è per l'appunto il principio della mad.
Piuttosto la psicosi collettiva è quella che cercano di sollevare quei paesi che giocano sulla minaccia nucleare per tentare di inibire qualsiasi reazione di tipo militare. È quello che stanno cercando di fare i russi con l'opinione pubblica europea.
Ribadire che esiste il principio della mad serve appunto a spuntare questo tipo di arma di pressione psocologica.
Ti ridordo infine che Hiroshima è Nagasaki sono state distrutte solo perché all epoca esisteva un unico detentore di armi nucleari. Basta che ne esista solo uno e una qualche forma di bilanciamento diviene indispensabile.
Paradossalmente in questo caso la “psicosi” è sintomo di lucidità.
Non capisco perchè un film che parla della comparsa della bomba atomica e delle prime reazioni al pensiero di una guerra totale dovrebbe terminare con un lieto fine o con un ottimismo storico rispetto all'impossibilità di un'apocalisse nucleare. Durante la guerra fredda la psicosi nucleare era totale, ed è stata riportata fedelmente. Non credo abbia senso la critica che fai rispetto alla "narrazione psicotica".
Disclaimer: sono un nuclearista convinto
Perché lede il filo-americanismo di Dufer e quindi una minima critica all'America è distorta, falsa, parziale o scorretta, in qualsiasi caso.
Soprattutto perché oltre a fornire un quadro storico molto aleatorio (siamo sicuri che che senza lo sgancio dell'atomica ci sarebbe stata una terza guerra mondiale?) e delle conclusioni aberranti (quindi per "avvertire i sovietici" va bene bombardare un popolo che si stava pure arrendendo e uccidere centinaia di migliaia di vite innocenti?) finisce per non capire che la conclusione riguarda un potenziale evento nel futuro che è slegato dalla storia che lui racconta.
Anche perché a questa conclusione ci arriva dopo essere stato cacciato dal programma della sicurezza sull'atomica ed essere stato ignorato dal presidente Truman riguardo un maggior controllo di queste armi. Il suo pessimismo deriva proprio da una gestione pessima che ricade nei soliti problemi e vizi di chi ha il potere in mano... E quindi, viene anche normale non riuscire ad essere ottimisti.
Ma è molto probabile che Dufer abbia visto in Oppenheimer il "villain" e in tutta la politica gli "eroi".
@@bohYTT.Frusciante è troppo ideologizzato, come si potrebbe costruire un sano discorso con lui, non fa mai parlare gli altri in una discussione
@@sina434 Concordo, ma Rick non è meno peggio. Sicuramente lascia parlare, però cerca sempre di "arrampicarsi sugli specchi" e distorcere per far rientrare tutto secondo il suo punto di vista. Considera Parasite: tutti lo considerano un film di critica al capitalismo, analisi della lotta di classe, Bong Joon-Ho stesso ha parlato dell'universalità del film... Poi vedi la recensione di Rick ed è un continuo: "Solo in Corea!", "Questo film è specifico di quel mondo lì".
E per tutta la durata allontana e distanzia in ogni modo la critica del film - critica, come detto prima, universale - per continuare ad additare gli altri e difendere il suo orticello. E così ha fatto in diverse altre occasioni.
Se Frusciante è spesso banalotto e prevaricatore, Rick invece manipola e distorce a favore suo. E sinceramente non ti so dire quale sia meno peggio.
@@svirn807 con Rick ripeto fa a instaurare una discussione, boldrin lo ha zittito alcune volte. Per quanto riguarda parasite sono d'accordo piu con Rick sinceramente per quanto il regista dica che il film è universale come può esserlo se stai raccontando la società koreana
@@sina434 Che significa? Se un film è americano e parla dell'America non può ugualmente parlare a noi italiani? O a giapponesi? O a russi? È esclusivo solo per la società del paese? Inoltre la lotta di classe non esiste solo lì, i problemi del capitalismo non esistono solo lì ed è per questo che risuona anche qua, adesso. E comunque la sua risposta all'universalità del film era relativa alla domanda per cui il film è stato così tanto amato e apprezzato anche da noi ed evidentemente qualche ragione ce l'ha, altrimenti fosse stato così specifico della società coreana non avrebbe avuto questo successo.
Insomma, nel film non ci hai trovato quello che volevi trovarci. Però questo non è un problema del film, è un problema tuo. Il testo filmico va giudicato per come è, non per come sarebbe potuto essere se. Probabilmente a Nolan non interessava far passare il messaggio dell'atomica che evita la terza guerra mondiale ma ragionare (magari pessimisticamente) sulle potenzialità di una scienza tutta frutto dell'uomo, a dimostrazione di come la forza non stia nella scienza ma nei propositi e nei fini con cui l'uomo la utilizza e la manipola.
Anche io la vedo così, ma spezzo la proverbiale lancia a favore di Rick: sarebbe bello prima o poi avere anche quella chiave di lettura, perché è un aspetto sul quale ci si sofferma ancora troppo poco. Se consideriamo l'attualità, al netto degli strilloni su carta o in digitale una volta conosciuti come giornalisti, l'idea che personalmente colgo più diffusa è il pericolo di un olocausto nucleare se un membro Nato per sbaglio fa esplodere un mortaretto oltre il confine russo. Tolti i durelli di Putin a riguardo, lui stesso sa perfettamente che parlare pubblicamente di rischio atomico offensivo è la prima delle tattiche difensive moderne, dove per moderne è da intendersi naturalmente dal 6 agosto 1945 in avanti. La sola differenza da allora è che l'atomica è purtroppo in mano a troppi Paesi; allo stesso tempo, per fortuna è in mano a troppi Paesi.
Il finale vuole rappresentare la scoperta della bomba atomica come una spada di Damocle, è senza dubbio un deterrente, ma comuqnue resta una minaccia che non prevede mezze misure, basta veramente la follia di un paese o anche solo la sua irresponsabilità e tutti il mondo verrà trascinato dietro
Come guardare un film e non vederlo, come sollevare la pietra senza essere pronti per il serpente annidato sotto ad essa. Non scendo in troppi dettagli, ma ti voglio far notare che il film si intitola "Oppenheimer".
Il film ha saputo rappresentare quello che era per Oppenheimer la bomba: un atto distruzione e creazione, di guerra e di pace, che se gestita male, poteva porre fine all'umanità. Ma se gestita correttamente, a un'era di pace e prosperità nel mondo intero. E sul piano etico e morale, si concentra su questo, più che dare giudizi su quanto fosse giusto o meno fare quello che è stato fatto, perché la storia è sempre più complicata di come la si vuole far credere, e capire il contesto storico che portò a determinate scelte, è il giusto approccio per non cadere nell'ideologia.
Un altro commento dice che Oppenheimer non credeva alla deterrenza nucleare
Secondo me Nolan ha spiegato in modo esemplare come la deterrenza ci abbia salvato! La "psicosi" è solo la comprensibile conseguenza psicologica che subisce un uomo logorato dal senso di colpa. Ti capisco, ma non ho avuto lo stesso pensiero appena uscita dalla sala. Ottimo lavoro come sempre :)
Le atomiche nom hanno,salvato nulla. Hanno rimandato l'inevitabile per renderlo solo più distruttivo.
Ciao Rick, secondo me invece si percepisce la natura di detenzione verso ulteriori guerre dell'arma atomica. La cosa più bella secondo me di questo film è che tocca davvero tanti temi e ciascun individuo poi si porta a casa quelli che secondo lui sono più interessanti. Io per esempio mi sono interrogato sul rapporto tra responsabilità politica e scientifica, espressa nel dialogo tra Oppy e Truman (ritratto comunque un po' troppo caricaturale). Mi è piaciuta molto la frase in cui Truman lo mette al suo posto e gli dice in soldoni "bimbo smettila di fasciarti la testa che il bottone l'ho schiacciato io". Questo relega secondo me la sindrome da Dio che hanno molti scienziati e ti fa pensare molto ai diversi ruoli che nella società hanno le diverse menti che fanno parte di questi momenti storici.
Sono anche le due facce della medaglia: colui che pensa, riflette e quindi ha dubbi morali ed etici; e chi invece non ragiona, va d'istinto e nella sua convinzione non subisce il minimo senso di colpa o dubbio.
Detenzione?
@@bordidellapizzasi può ragionare e giungere a due conclusioni diverse a seconda della responsabilità data dal ruolo o dalla sensibilità personale su determinati aspetti. Oppenheimer non aveva la responsabilità dei ragazzi americani che sarebbero morti continuando la guerra, il presidente sì.
Quindi x evitare la terza guerra mondiale gli americani hanno minacciato russi facendo esplodere due bombe atomiche, facendo morire migliaia di persone? Che geni
senza Oppy Truman non avrebbe schiacciato proprio nulla.
Ho visto il film due volte, e sono contenta di averlo fatto perché dalla seconda visione ho imparato qualcosa che nella prima visione mi era sfuggita.
Concordo sul discorso di scene che si sarebbero potute evitare o dialoghi che si sarebbero potuti accorciare.
La cosa che ho più apprezzato nel film è la trasformazione nel voler favorire il progresso scientifico per la scienza fine a se stessa all'usare la scienza per progredire con gli armamenti bellici.
In che senso? Quale trasformazione?
Il film era su Oppenheimer e rappresenta la paura della bomba atomica come lui l ha vissuta dopo averla costruita, è stato giusto così non erano necessarie altre interpretazioni
Una piccola chicca su Gödel: nel film Einstein fa riferimento al fatto che è un po' preoccupato per Gödel che mangia poco ultimamente. Nella realtà lui quando è stato a Princeton soffriva di un disturbo paranoico e credeva che i nazisti gli avvelenassero il cibo, e morì poi di fame nel 1978. Quindi, anche se la frase sugli alberi era forse un po stucchevole, visto il soggettone, potrebbe essere storicamente molto plausibile 😂
Ma in lingua originale la dice questa cosa il personaggio di Einstein. In italiano non c'è?😅 Io l'ho visto solo in inglese all'estero, però in inglese dice proprio che anche a Princeton pensa che Hitler voglia avvelenarlo. Spero non abbiano cambiato certe battute in italiano 🤨
Si si mi pare che lo dica per esplicito anche in italiano
senza contare che gli "alberi" richiamano una svolta centrale nella logica del novecento (in proof theory si chiamano proprio "trees", e servono a rappresentare la struttura di una dimostrazione, per restare molto sul semplice). Quindi non mi sembra un riferimento così casuale o gratuito (non ricordo esattamente quando siano stati introdotti i trees, ma la proof theory nasce più o meno con Gentzen, ossia grossomodo ai tempi dei teoremi di incompletezza).
@@Ludwig1889proprio così, il riferimento agli alberi non è affatto casuale, però fa abbastanza ridere com'è stato inserito 😂
@@carlotta28lo dicono anche in italiano.
Gli adattamenti per film così importanti possono far perdere piccoli giochi di parole laddove non sono possibili alternative, ma non i concetti espressi (mi auguro insomma sia così 😅).
Mi pare che nel film ci sia un dialogo in cui si suggeriva di usare la bomba come deterrente, ma è un dialogo molto breve e magari non riesce a porre la giusta attenzione su questa implicazione. Però il film, secondo me, è un capolavoro. Cillian Murphy è stato semplicemente sublime.
È curioso che Oppenheimer arrivi dopo Tenet, un film dove non solo si cita proprio lo stesso Oppenheimer nei dialoghi (anche se credo se lo ricordino in pochi 😅) ma che ruota attorno al concetto di "bomba che non esplode".
Ovviamente l'atomica ha impedito la terza guerra mondiale e ha garantito ottant'anni di pace nel blocco occidentale, quindi il film si svolge durante il più grande paradosso della storia dell'umanità (la costruzione dell'arma definitiva che però potrebbe salvare più vite di quante ne abbia distrutte), però il suo obiettivo non è raccontare quel paradosso perché l'ha già fatto a suo modo con Tenet (con tutto che quello è uno dei suoi film peggiori).
Il film vuole parlare di Robert Oppenheimer e fare uno studio del personaggio, delle sue contraddizioni e dei suoi sensi di colpa, tutto il resto passa in secondo piano.
Posso capire il fastidio per il discorso sui pacifinti, ma se per questo anche Matrix è stato usato come manuale per il complottista medio, ma non è meno capolavoro per questo.
Ho apprezzato l'intervento. Penso che il film sia un capolavoro ed il miglior film del regista.
Se levi l'ultima mezz'ora sì
@@aaaz45forse la parte più bella 😅
Per il bene del dibattito critico, sarebbe il caso di evitare l'abuso del termine capolavoro per un qualcosa di appena uscito e che di conseguenza avete visto si e no una volta.
@@jacopoberruti9661 cooos
@@Manuel-ks9qo l'ho visto tre volte, una anche in originale, lo ritengo un capolavoro. Concordo con Rick su alcune cose, su altre no, ad esempio il finale secondo lui psicotico io l'ho visto come una consapevolezza del personaggio di Oppenheimer, il cui punto di vista è alla base dell'intera pellicola, mentre le scene che lui ha definito stucchevoli a me sono parse contestualizzate, poi saranno gusti. Dopo tre visioni dico che è il miglior film di Nolan assieme a The Prestige, suo altro capolavoro.
L'ho visto ieri , andrò a rivederlo, mi è piaciuto molto. Cmq non la vedo come te Rick, io credo che il regista si esponga a mostrare la duplicità del fare e del pensare, ovvero così come la scienza e la teoria divengono armi, gli scrupoli di coscienza e gli ideali di libertà si traducono sempre in violenza. Oppenheimer blatera sui sensi di colpa che prova per la bomba ma porta a termine il suo progetto perché la realizzazione di quel progetto è la realizzazione di sé, mentre tutti i ragionamenti legittimi ma creati ad arte a posteriori da una mente brillante e devastata dai sensi di colpa,sia sull'atomica come deterrente sia al contrario sullo stop alla corsa alle armi (che poi lui parla di informare i Russi affinché abbiano le stesse armi rendendo la cosa un reciproco deterrente), siano solo una maschera che nasconde la determinazione di quell'uomo.
La scena finale dove finalmente si svela quel dialogo con Einstein la dice lunga, perché a differenza di quanto si scopre al finto processo, dove sbotta le sue perplessità, dimostra che quegli scrupoli non gli sono venuti post lancio della 2°bomba, né nel 49 quando si inizia a parlare di bomba h, lui li ha già , proprio a un tiro di schioppo dal progetto Trinity, e si ferma Rick? No, va fino in fondo godendosi la fama e continuando a dirigere il progetto. Ed è la commissione che lo blocca, ma l'appello è proprio per partecipare e dirigere quello stesso progetto che lo riempie di dubbi e paure. Perché farlo se sei contro? Einstein (che nel film è la coscienza di Oppenheimer) si rifiuta di prendere parte a quello e ad altri progetti simili in coerenza del suo pensiero, Oppenheimer no, è un cazzo di tossico che appena ritrova un minimo di lucidità si autoflagella, fa proclami sulla vita sana e la via retta e appena gli mettono la dose sul tavolo, ovvero far uscire e rendere concrete le idee che ha in testa, ci ricade, sempre, costantemente, perché se deve scegliere fra crescere suo figlio e il suo progetto, sceglierà il secondo, se deve scegliere fra il rischio di incendiare il mondo e vedere se la bomba scoppia e l'esperimento riesce, sceglierà il secondo. E questo non per renderlo cattivo eh, ma credo proprio che il sottotesto sia che quello spingerci sempre oltre sia la cosa più umana che esiste e che spesso ci salva e sempre ci distrugge; e il buono e ipocrita e sempre benedetto Rovelli che è in me, nonostante fuori pragmaticamente la penso allo stesso modo tuo, sta lì a ricordarmelo, ed io sono felice ci sia. Persino la gente che applaude quando lo celebrano post sgancio ,mentre lui dice le cose che il pubblico vuole sentirsi dire, sta gente viene posta in essere come carnefice e vittima nello stesso contesto. Nessun riferimento al trauma di Pearl Harbor che incattivì ancora di più l'odio per i Giapponesi e che quindi potrebbe affievolire quel senso di crudeltà dei festanti per un simile massacro, perché vittime ancora una volta di un governo che manipola i loro traumi spingendoli ad accettare cose che in situazioni normali non accetterebbero, no, è gente che esulta per la morte di altra gente senza alcuna percezione del danno fatto né dell'obiettivo colpito, che ricordiamolo era una qualunque città e non una cazzo di base militare; gente che nel medesimo istante diventa vittima sullo stesso palco; la sintesi tra teoria e pratica negli occhi di chi quella distruzione l'ha creata."Io sono creatore di distruzione " È un discorso sull'uomo come razza, l'uomo che desidera approvazione dal proprio professore e condensa frustrazione mentale e sessuale in del veleno che uccide lo stesso oggetto di desiderio che lo tortura. D'accordissmo sulla scena di sesso con la frase ad hoc e quella degli alberi, ce la saremo potuta risparmiare, ma sto regista teme la noia della vita pratica e allora gli scatta il poeta farlocco...
Al tuo contrario trovo invece la verbosità della seconda parte adorabile, credo che non la possiamo comprendere in pieno proprio perché non americani,questo sì, ma credo che quella dialettica manipolatoria sia la seconda bomba nel film di cui si parla, arma che Oppenheimer, a differenza della prima, non comprende come dovrebbe e che finisce per schiacciarlo (il finale che s'è fatto massacrare per i sensi di colpa e farsi perdonare dall'umanità non è credibile e lo renderebbe un manipolatore non un uomo buono). Adoro il bianco e nero per il presente da cui si dirama il resto , che secondo me è anche il bianco e nero della storia che trascrive le sue conclusioni (no vabbè, questa é una stronzata,ma mi piace pensarlo😂). Il finale è bello, ma io sto in fissa coi loop, lo avrei fatto finire nel letto come quando era ragazzo a immaginare le particelle del suo corpo che diventano altro. Cmq, ancora è una prima visione, e a differenza tua, il casino concettuale del regista lo adoro, perché è concettualmente verista. In sintesi: l'ottuso vede solo ciò che guarda, il saggio vede la metafora dietro ciò che guarda, ma entrambi davvero non capiranno mai una beneamata mazza del vero senso della vita, che è troppo ed è ovunque, ma mai concretamente "acchiappabile", e lui questo fa nei suoi film, sembra voglia dirti:" tu credi di non capire un cazzo perché non ne sai abbastanza, ma vuoi vedere che anche se ti dico tutto tutto non ci capisci un cazzo uguale?" Dannato bastard0, c'ha ragione.
Chi è verboso!?
@@lorettacurzi8655 il figlio illegittimo di prolisso.
Ma che vai a sopportare questo film? Quanto lo è incredibilmente calcolato sui tempi, l'esordio di questo film. Propaganda americana, con il complesso industriale militare che maltratta i paese del mondo, perpetua l'occupazione illegale e uccide. Sessanta anni di massacri palestinesi, che il mondo nega l’esistenza di questo genocidio, perché la prepotenza permette questo, affinché gli ebrei e Israele esistano. Tutto ciò che accade al mondo che pare dal potere “americano”c’è il potere bancario ebreo e il federal reserve. All'improvviso stanno spingendo questo film quando si stanno preparando a portarci in un’ altra guerra, perché in questo momento la guerra fredda della Unione Sovietica imita la situazione attuale della Russia( per chiarire le cose la Russia non è il nemico su come ci fanno credere alle cose, Putin non lo è il prepotente che dichiarano.) Ormai stanno esaurendo le idee su come manipolarci con le loro operazioni psicologiche. Poiché evidentemente testimoni abbiamo assistito a ciò che accaduto al mondo negli ultimi 3/4 anni di bugie, tirannia mondiale e armi biologiche offerte come vaccini… non siate ingenui, miei cari... nulla è fatto senza motivo! Ormai quelli in potere hanno deciso di collassare il sistema per il loro reset bancario, finanziario e controllo. Noi moriamo di fame mentre i beni si tolgono da noi e vengono trasferiti ai prepotenti del potere..
Opinioni! Se non avesse portato a termine il progetto, qualcun'altro lo avrebbe fatto.
Con una guerra mondiale in corso diventa più difficile avere le idee chiare sul da farsi..Truman doveva fermare i giapponesi nel Pacifico.
La consapevolezza dell'ordigno spaventoso c era...e lo scupolo dell'uso pure.
Troppo facile criticare senza trovarsi in mezzo sia al conflitto sia al fermento scientifico di quel periodo!
😮
Si hai ragione Rick, il film nella seconda parte va in un'altra direzione rispetto alla prima e sembra mettere in discussione l'importanza della deterrenza nucleare. Nolan era libero di poter lanciare un qualsiasi messaggio "politico" se avesse voluto.
Però c'è da dire che quello che lui vuol fare è raccontare il senso di colpa di Oppenheimer, raccontare come una scoperta scientifica importante possa portare alla morte di molte persone ed è oggettivamente paradossale. La scena in cui dice davanti al presidente americano di sentire le mani sporche di sangue è il MESSAGGIO del film. La volontà di Nolan è riportare fedelmente la vita di Oppenheimer utilizzando il libro di Kai Bird.
Ovviamente è un film molto attuale ma se non si deve fare l'errore di cogliere dei messaggi politici sbagliati non bisogna nemmeno fare l'errore di pretendere che il film lanci dei messaggi politici di nostro gradimento.
Capisco il finale infastidisca perchè anche a me ha lasciato un po' così però è' un film sulla vita di Oppenheimer non sull'attuale conflitto in Ucraina
Beh sul fatto che fosse libero di esporre un qualsiasi messaggio politico ho seri, decisi, importanti e concreti dubbi... Soprattutto in un epoca come questa di perbenismo family friendly e calcolando il potere mediatico dell'opera e del suo autore ... Un abbraccio
Per molti il montaggio è ineccepibile e dal punto di vista tecnico lo è ma soggettivamente un montaggio così incalzante che stacca da un dialogo al flashback del personaggio a cui il dialogo stesso si riferisce, dove troviamo decine di nomi, citati magari una o due volte nella prima mezz'ora e di cui ci si è già dimenticati lo rende un po' pesante seppur non annoia dato lo sforzo di comprensione e riconoscimento di tali personaggi
La scena dell esplosione è maestosa vale il biglietto
Film non riuscito. Avendolo girato però un genio come Nolan, risulta il più bel film dell'anno.
Bravissimo Damon.
Io non ho percepito tutta questa verbosità, anzi non mi sono quasi accorto della durata. Vero che nella seconda parte si ripetono alcune cose per enfatizzarne il significato, in particolare nel rapporto tra Strauss e Oppenheimer. Poi magari perchè a me la parte della politica interna americana è piaciuta, dato che lo trovo un argomento interessante .Ho apprezzato molto i dialoghi e la parte scientifica ( tutto quello che è stato detto è accurato), ed anche la ricerca sui personaggi( ci stanno anche li piccole licenze che si è preso, come far suonare i bonghi a Feynman, che iniziò a farlo dopo la guerra). Secondo me però la cosa migliore è stato il montaggio, che ha reso non noioso un film biografico di 3 ore, senza azione.
Sulla questione con cui hai iniziato il video, mi trovi d'accordo. Il tema dell'importanza della deterrenza è stato accennato, per poi essere accantonato. E' però anche vero che noi vediamo il punto di vista di Oppenheimer.
L'altra cosa che mi è piaciuta molto è che da un idea al pubblico di come viene condotto un progetto scientifico corale, dato che il progetto Manahattan è stato il primo grande progetto di questo tipo, a cui sono seguiti le missioni apollo e poi il Cern.
Sulle interpretazioni di idioti pacifinti, non credo si possa incolpare il film, quelli trovano ogni scusa per sparare cazzate
Quello che fa più male non è il film che può piacere o non piacere, ma sentire che c'è ancora gente convinta che le armi nucleari siano mezzi deterrenti necessari per scongiurare future guerre, e che pensano, per questo, che davvero ne sia valso la pena macchiarsi del sangue di innocenti. Se l'avessero sganciata qui da noi l'atomica, sicuramente ne parlerebbero in altro modo.
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Il vaso di pandora l'hanno aperto i tedeschi e gli italiani con il bombardamento di Guernica, fino a quel momento l'impatto della guerra sui civili era perlopiù indiretto.
Non abbiamo il controfattuale ma i risultati non sono così malvagi:
-resa incondizionata del Giappone senza dover intraprendere una sanguinosissima campagna di invasione delle isole
-deterrenza nucleare e MAD che hanno contribuito notevolmente all'assenza di conflitti tra grandi potenze per ben 75 anni
da voi hanno fatto 4 bombardamentini in croce perchè vi siete arresi subito come dei vigliacchi quindi tranquilli da voi non l'avrebbero sganciata mai.... vi considerano talmente inutili militarmente che vi hanno consentito di perdonare tutti i criminali di guerra.... da voi un criminale di guerra al pari di quelli nazisti lo hanno premiato con la presidenza del partito neo fascista italiano....... ce lo vedi himmler negli anni '50 guidare il partito neo nazista tedesco??????? )))))
È vero il film è composto quasi solo da dialoghi, però devo dire che non li ho mai trovati noiosi. Certo certe idee sono ripetute ma viene poi aggiunto qualcosa di nuovo per comporre pian piano tutto il puzzle. Mi son sembrati scritti molto bene i dialoghi, sopratutto rispetto a certi suoi film passati. Inoltre la stucchevolezza l'ho sentita davvero poco. Insomma sono abbastanza d'accordo con le tue critiche ma secondo me hai sovrastimato il loro peso. Per me è il suo miglior film, ma mi pronuncerò meglio dopo una seconda visione
La critica sulla mancata rivalutazione storica della deterrenza nucleare (rivalutazione che nel mio piccolo mi sento in buona parte di condividere) mi pare forse un po' ingenerosa: non dimentichiamoci che il film è incentrato sulla figura di Oppenheimer e che dal suo punto vista (inteso in senso lato: cronologico, psicologico, scientifico), probabilmente, non era possibile prevedere come si sarebbe giunti all'equilibrio del terrore e come quell'equilibrio avrebbe potuto sostenersi nel lungo periodo. Nel '45 appariva invece già chiarissima la volontà degli stati di creare arsenali sempre più moderni e potenti, anche attingendo ai risultati della "nuova scienza": a tormentare i sonni (o le veglie) di Oppenheimer sono le v2 con dentro la super, che avrebbero potuto portare asetticamente la morte in ogni angolo del globo... Aggiungerei a questo proposito che, almeno nella pellicola, il trauma maggiore per il fisico sembra causato dal progressivo rendersi conto della perdita del controllo da parte degli scienziati del programma nucleare: nella sua ottica iniziale il loro impegno in ambito militare doveva essere un evento eccezionale, giustificato dall'eccezionalità del momento (i nazisti sono in procinto di costruire la bomba atomica per primi), e una volta superata l'emergenza le due strade (produzione di armi e fisica teorica) avrebbero dovuto tornare a separarsi; successivamente è posto di fronte a un'evidenza brutale: l'intero apparato tecno-scientifico è voluto, finanziato, controllato e usato dalla politica; gli scienziati sono solo "operai altamente specializzati" che hanno prestato la loro opera a "un datore di lavoro" che persegue i propri scopi (in parte condivisibili, in parte chissà). D'altra parte, sia pure in forma un po' ingenua (e almeno in un caso forse in modo strumentale per rimotivare i colleghi più perplessi), il tema dell'arma nucleare come strumento propedeutico a una sorta di pace perpetua viene in più occasioni preso in considerazione dallo stesso Oppenheimer, che sembra temere il monopolio di una nazione su questa tecnologia quasi quanto la corsa agli armamenti. Ecco, forse si sarebbe potuto dedicare più spazio al conflitto interiore tra fedeltà alla patria e necessità di impedire la costruzione di un nuovo ordine mondiale basato sul predominio di una sola potenza.
Non sono affatto d'accordo sulla possibilità di far passare l' atomica come "deterrente", in quanto il pensiero di Oppenheimer era diamentralmente opposto e per il resto della sua vita egli si è battuto attivamente alla corsa agli armamenti, un film biografico ha il dovere morale di trasmettere il pensiero e lo spirito del personaggio che vuole raccontare, altrimenti sarebbe stato (e giustamente) tacciato come diffusore di disinformazione e revisionismo storico
È il pensiero di Nolan
@@annamariamandala1372 ovviamente come in qualsiasi forma d' arte il regista media il messaggio tramite i suoi occhi, ma a prescindere dal film è una realtà storicamente accertata che Oppenheimer si sia opposto nella secondà metà della sua vita al concetto di deterrenza atomica e in generale alla corsa agli armamenti. Mettergli in bocca parole che è assolutamente certo che non avrebbe mai detto, come avrebbe voluto Rick, mi pare quanto meno inopportuno
@@eredgorgoroth Certo, ma poteva anche contrapporre il pensiero del protagonista con quello di qualcun altro che sostenesse la validità del deterrente nucleare, o anche la legittimità morale di Hiroshima e Nagasaki, mettendolo sullo stesso piano scenico. Quella di Nolan è stata una scelta (legittima), non un obbligo
@@alessiorappa2081 mi pare chiaro che la scelta di prendere una posizione netta sia stata fatta nel momento stesso in cui Nolan ha deciso di mettere il focus intorno alle vicende biografiche di Oppy, altrimenti avrebbe fatto un generico film sulla bomba atomica, o sulla guerra fredda, che si sarebbe prestato anche meglio ad esporre la retorica della deterrenza.
Mi è piaciuto molto, ma devo sicuramente rivederlo. Il suo "problema" è aver trattato argomenti vastissimi politici, scientifici, psicologici, filosofici , come d'altronde meritava questa storia. Ma per i vari politici, scienziati, psicologi e filosofi è stato tutto troppo poco, troppo superficiale, ne avrebbero voluto di piu, e meglio e oltre e... c'è anche chi voleva più Plugh nuda.
Invece è proprio il merito di Nolan. Uno dei motivi per cui lo adoro.
Se ne parla si sviscera. E ogni riflessione è ottima. Un ampliamento delle proprie conoscenze e visioni...
Come non trovarlo geniale?
Piccola precisazione: il cinema Arcadia non è l'unica sala in Italia a fornire la possibilità di vedere il film nel formato previsti dal regista (ovvero 70mm). Ne esistono infatti altre 2: Le Quattro Fontane, a Roma; La Cineteca di Bologna. Se estendiamo poi il formato anche all'Imax le sale crescono di molto. Comunque la visone in una di queste sale è davvero una bella esperienza. Felice che tu sia riuscito a fruirne. Oh e un bel intervento, condivido il grosso dei pareri, eccezion fatta per qualcosa che mi vede all'opposto, ma ci sta 😁.
No, il cinema Arcadia insieme a Bologna e 4fontane è solo in 70mm, non in imax 70mm. In Italia non ci sono sale imax 70mm, bensì solo o imax digitale o 70 mm non imax
@@massimop2710 Si, lo so 😅. Infatti io ho detto che le sale che proiettano in 70mm sono solo 3 (quelle elencate). Quando accorpavo quelle in IMAX non volevo sottointendere che fosse ANCHE in 70mm (forse avrei dovuto specificarlo per evitare il fraintendimento). Quindi, in realtà, anche Rick ha sbagliato nel dire "l'ho visto in sala Arcadia l'unica a proiettare in IMAX" 😅 (Parafrasando un po'). Con tanto di correzione... sbagliata 😅. Perché dice "intendeva in IMAX 70mm", cosa che come hai ben detto anche tu non è possibile 😂. Però nessun problema.
visto ieri in 70 mm l'arcadia è una mecca per un fruitore di cinema, andrò a rivederlo nei prossimi giorni ma in digitale pecche in 70mm è praticamente tutto pieno per i prossimi 10 giorni
@@Andyvex esatto lo schermo della san energia è lo schermo NON Imax più grande al mondo (almeno fino a qualche anno fa adesso non so)
Rick, riugardo al finale, se vogliamo vederlo dal punto di vista storico è più che adeguato, visto che dopo lo scoppio della bomba Oppenheimer sarà tormentato per il resto della vita.
Se invece vogliamo vederlo dal punto di vista del messaggio al pubblico è oltre modo adeguato in quanto le armi atomiche non hanno solo il ruolo di deterennte, ma anche quello di risposta offensiva e difensiva basta pensare al 25 gennaio 1995.
Io dal film ho colto una cosa diversa, e Rovelli mi pare non abbia capito come Putin abbia cambiato l'uso delle armi atomiche: Da deterrente difensivo a spauracchio offensivo.
E no, non ho notato questa paura psicotica nella pellicola: Semplicemente, fu il conflitto interno di Oppenheimer stesso.
Mi è venuto, durante la visione del film, di fare un parallelismo con Watchmen: quando dopo il test qualcuno dice che questo avrebbe terminato ogni guerra, qualcuno risponde che, oppure, questo era solo l'inizio (e viste le guerre combattute ancora oggi...); mi è sembrato molto simile a quando, alla fine di Watchmen, Veidt chiede al Dr Manhattan se abbia effettivamente fatto la cosa giusta perché ora era "tutto finito" e il Doc gli risponde lapidariamente che "nulla finisce mai"
Grazie! Ero uscita dal cinema che non capivo quello che avevo visto, non riuscivo a fare un significato al film. Ero molto perplessa e dispiaciuta perché pensavo di aspettarmi un po’ di sana scienza al cinema che avrebbe magari interessato anche un pubblico meno avvezzo/diffidente della materia. Invece no, o non molto. L’unico messaggio che ho accolto è quello che ovviamente lo sviluppo della bomba,da parte di americani, ha permesso di evitare la WW3. Però, come dici tu, non è stato esplicitato appieno, e non tutti avranno capito che la vita che noi facciamo ora è “grazie” alla bomba.
Non è che per caso Nolan abbia volutamente sotto intendere il ruolo della bomba perché era più concentrato sul mostrare chi era Oppenheimer e come si sentì dopo l’intervento a Hiroshima e Nagasaki?
Scusa l’italiano, ma scrivere con il telefono è un po’ limitante.
Questa è una lettura vostra che non è detto sia condivisibile o meno.
Oltre ciò, l'arte non dev'essere declinata ad espressione della tecnica. Perché una storia deve parlare di scienza e interessare un pubblico? In questo caso non ha senso, perché confondente un'opera narrativa con un saggio? Da quando in qua?
Da che mondo è mondo, le opere narrative si occupano di natura umana, psicologia, emozioni, sensazioni, idee, punti di vista. Che c'entra adesso il fatto che ti aspettavi un film che ti facesse lezioni di scienze? Boh, io non vi capisco.
Dettaglio simpatico: quando in treno Oppenheimer e il generale parlano della probabilità che l'esplosione porti all'incendio dell'atmosfera sorge la differenza di mentalità tra fisico ed ingegnere spiegata nella cogitata con Perri e Alan Zamboni. Il fisico si fida della teoria ed una probabilià di quasi 0 non lo turba, l'ingegnere VUOLE lo 0, vuole il risultato certo.
Sono abbastanza d'accordo con quanto detto.
Riguardo la critica circa lo scadere nella "psicosi della guerra nucleare" non mi trova pienamente d'accordo perché forse essa si pone a causa delle follie dei pacifinti odierni. Non so se Nolan abbia gli stessi timori o se nella società americana siano così diffusi; credo però che nel contesto dell'epoca, in cui la bomba effettivamente venne usata e quindi il dibattito nacque nei giorni e mesi immediatamente successivi, una sorta di "psicosi" o comunque una riflessione critica fosse anche lecita persino da parte del "Padre dell'Atomica".
Sulla verbosità sono pienamente d'accordo: credo che manchi quella che in ogni opera, sia letteraria che cinematografica et similia, credo si chiami lo stacco, il momento di pausa tra una scena e un'altra, il film costringe a tenere sempre alta l'attenzione, il che è contro la fisiologia umana, mentre dovrebbe concedersi e concedere momenti di pausa che, credo, siano una componente essenziale anche stando alle regole della "scrittura".
Attendo la nuova stagione con curiosità, a presto! :)
Buongiorno,
non ho visto il film, e ho ascoltato solo un pezzetto del suo video, ma la tesi per cui i bombardamenti di Hiroshima è Nagasaki sarebbero stati, mi corregga se sbaglio, una lodevole iniziativa statunitense per scongiurare la terza guerra mondiale è priva di senso, visto che sovietici svilupparono la loro atomica solo nel 1949, e non mi risulta che gli americani abbiano particolarmente apprezzato la cosa.
Le armi si sviluppano per minacciare il mondo, se le atomiche le avessero avute solo gli americani, avrebbero si, evitato le guerre, ma solo perché sarebbero diventati gli incontrastati padroni del mondo, ipotesi, né convenga, piuttosto sgradevole per tutti i non americani.
Le consiglio, inoltre, di evitare lo sciocco neologismo "pacifinti", per mia esperienza non suscita disprezzo verso i Rovelli, ma verso chi lo usa.
A bientot
Capisco la penso come te
Non i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki (che non vanno giudicati con il sennò di poi a livello morale), ma la teoria della distruzione mutua assicurata (come detto da Rick con la dicitura MAD) ha evitato una guerra tra USA e URSS.
Non credo che abbia detto né sottointeso "lodevole", e la storia non si giudica dividendo in buoni e cattivi.
Gli USA hanno fatto una scelta, che ha portato sofferenze enormi nell'immediato e ha concluso la guerra, oltre ad aver probabilmente scongiurato le successive mostrandone la pericolosità e causando uno stallo.
Probabilmente chi è venuto dopo ha trovato un mondo migliore anche grazie a quello stallo.
Certo, se lo chiedi a me, l'idea di causare quella devastazione per "lanciare un messaggio" fa schifo, ma chi sono io per giudicare un'epoca che non ho vissuto e una responsabilità che non ho mai avuto.
@@Manuel-ks9qo
Si, ma in questo caso il merito della deterrenza andrebbe attribuito ai russi, e a tutti quei paesi che hanno sviluppato successivamente un arsenale nucleare. Se le atomiche ce l'ha un paese solo, non è deterrenza, è solo prepotenza ... :-)
@@_Alieno_
Certo, era ironico :-)
Le atomiche sono state usate per testarle, perché non se ne conoscevano gli effetti sulla gente, e per mostrare a tutti la potenza americana. Non dimentichiamoci che gli usa avevano valutato la possibilità di aggredire l'unione sovietica subito dopo la resa del giappone, nonostante fossero alleati.
Non me ne volere, ma faccio fatica a considerare "migliore" un mondo con le atomiche. :-(
La deterrenza nucleare ha evitato (finora), la guerra diretta tra superpotenze, ma non ha affatto eliminato le guerre indirette, che anzi sono proliferate (ucraina docet).
Beh, studiamo la storia proprio per giudicarla, altrimenti che la studiamo a fare? E' giusto contestualizzare gli eventi, ma per quanto vuoi relativizzare, certi fatti e personaggi storici, non riusciresti a riabilitarli nemmeno col perdono di dio.
Hasta luego
Nolan, se avesse potuto, si sarebbe procurato una atomica vera per girare la scena.
( ha già scrociato un 747 in Tenet)
Ciao Rick, la tua analisi è come sempre illuminante. Non sono nolto d'accordo sul fatto che la seconda parte voglia raccontare l'inizio della guerra fredda, temo sia stato soltanto una scelta per drammaticizzare la storia e anche per dare al protagonista il ruolo che oggi tutti gli riconosciamo. Credo sia principalmente una trovata scenica, banalmente quella di dare al protagonista un antagonista ben indentificato e metterlo davanti al suo ostaoclo. Un'altro difetto di Nolan che non mi sembra tu abbia citato è che le sue sceneggiature sono sempre molto lineari, a dispetto delle apprenze e ad eccezione di Memento (neanche troppo in verità). Sono invece tanto d'accordo sulla questione della libertà di espressione e di progresso scientifico. Gli uomini di scienza sembrano tutti consapeovli della loro "forza" e si scontrano più volte e in modi diversi con il potere che cerca di addomesticare e manipolare il sapere. Io non sono un estimatore di Nolan ma la scena del test Trinity credo sia già una perla della storia del cinema. Spero la sensazione possa ripetersi in futuro anche dal salone di casa, ma in sala la scena era perfetta. Sul finale sono anche lì d'accordo con te, in realtà c'era una parte del film in cui non ricordo quale personaggio spiega proprio che l'atomica sarà l'unico grande impedimento allo scoppio della terza guerra mondiale, e credevo che in un certo senso il film sarebbe andato in quella direzione. Poi non posso tollerare che uno sceneggiatore nel 2023 scriva ancora cose come "Robert *pausa drammatica* non faccia esplodere il mondo". Una scena perfetta rovinata dal solito scambio stereotipato, trito e ritrito che va assolutamente cancellato dalla penna di ogni sceneggiatore vivente
Credo possa essere interessante una cogitata con Roberto Mercadini su questo film.
Io personalmente ho conosciuto Oppenheimer grazie a lui ed al suo libro “Bomba atomica”.
Ho visto ieri l'analisi di Mercadini e mi ha molto deluso sinceramente
Il film è stato utile perché ha dimostrato cosa alberga nell'animo umano. Probabilmente il distruttore di mondi era in un secondo tempo spinto da delirio di onnipotenza, per poi scoprire che chi detiene il potere non vuole dividere con altri i meriti!
finalmente qualcuno che non grida alla perfezione
complimenti per l'upgrade tecnico che già si vede, tanta roba
Non so se è già in programma, ma sarebbe veramente eccezionale avere una monografica sulla "Bagavagita", opera fondamentale più volte citata nel film. Un caro saluto e complimenti
Bhagavad gita*
Ciao Rick!
1: bel video! (Come sempre)
2: (premetto che a me il film è piaciuto molto, nonostante di solito io non apprezzi molto film del genere, così politici, verbosi etc...)mi trovi assolutamente d'accordo su quasi tutto, tranne su una delle cose principali di cui hai parlato. Secondo me il film non ha la colpevolezza di dare un messaggio sbagliato sulla escalation atomica. Questo perchè il punto temporale più avanzato che raggiunge non è ancora nel cuore della guerra fredda, quando si capisce che l'atomica è effettivamente un deterrente per la terza guerra mondiale; soprattutto seguendo un modo di narrazione (che io ho apprezzato molto) coerente a tutto il film, mostra bene come mentre si sta vivendo una vicenda nessuno può avere la visione totale della situazione e quindi sapere se sia bene, male o cosa significhi esattamente. In quel momento Opphenaimer si trovava nella presa di coscienza del fatto che, a differenza di quanto voleva, la bomba atomica sul giappone non sarebbe stata l'ultimo passo della progressione tecnologica dellle armi, dunque il passo successivo era automaticamente il pensiero di un escalation tragica. Il fatto che l'apice di tutto il film sia questa presa di coscienza, mostrata alla fine con le parole ad Einstein lascia allo spettatore, che nell'ultimo frame ha letteralmente visto la fine del mondo, la considerazione opposta: "alla fine non è successo." contraddicendo quindi lo stesso Opphenaimer e per "pensiero inverso" facendo automaticamente capire come l'atomica ci abbia salvati. È un bel rovesciamento di punto di vista post-film che mi ha colpito molto e ho trovato più potente che un discorso dentro il film stesso, che comunque ci dava il contenuto necessario per poterlo formulare.
3: forse non nel caso di questo film, ma in quello di film magari meno stratificati ma più allegorici e profondi che ti ho visto in alcuni video interpretare con una profondità di cui io non sarei mai capace, e vedo come un limite: segui una sorta di "metodo" o "processo" di analisi, o è più che altro merito di una riflessione generale e di conoscenze esterne?
Sul 3 punto ti posso rispondere facilmente: espandi tutto ciò che puoi espandere.
Io più leggo (classici, saggi, testi di filosofia) e vedo film, più espando le mie conoscenze e aumento quindi anche le connessioni e le potenziali chiavi di lettura e approfondimenti. Inoltre, nel caso di ogni film - specialmente quelli più complessi -, vale il discorso della doppia visione (come minimo).
Questo film l'ho trovato più simile a Dunkirk e Tenet. Inutilmente complicati e che alla fine non mi hanno lasciato davvero nulla.
Questo film ha il merito di concentrarsi sul lato umano, ma anche così non mi è rimasto nulla. Qualcuno sa spiegarlo?
Strano che il film Oppenheimer ci parli di Oppenheimer
Grazie al cielo Rick! Sei mancato come
Condivido in pieno, inoltre il vero regista dell'operazione "bomba atomica" fu Fermi, di cui i militari si fidavano veramente, mentre nel film gli vengono "dedicati" solo pochi secondi.
Sicuramente l'ho percepito lungo, ma anche dopo una giornata ad arrampicare in Falesia, correre in moto ed arrivare in sala alle 21 a pelo, comunque devo dire che mi ha fatto rimanere incollato allo schermo.
E posso assicurare che non è facile farmi stare 20 minuti così, 3 ore... wow
Ma ti sei almeno chiesto perché il film si chiami Oppenheimer? Hai mai notato che attenzione Nolan metta sulla scelta dei titoli? Rovelli, i pacifinti, "diamo a little boy", questo sì è un atteggiamento psicotico
Non avendo letto il libro da cui è tratto, e che pare segua nel modo più fedele possibile, mi incuriosisce capire come sia stato adattato
Un piccolo appunto sull'atomica scagliata in Giappone: gli storici affermano che sì, effettivamente il Giappone avrebbe perso ma ci avrebbe messo almeno altri 5/7 mesi. Solo per lo sbarco a Okinawa (mi pare fosse Okinawa) ci furono, tra entrambe le parti, oltre 50mila morti. Gli stati uniti avevano calcolato che per prendere le isole principali del Giappone le perdite sarebbero state incredibilmente superiori. Perciò lo sgancio della bomba fu percepito come "necessario"
Ben tornato😊
Ascoltando la tua live e quella di Luca Perri ,mi avete dato il giusto punto di vista per guardare questo film. Grazie
E....bella gente,ci si ritrova a breve. 👍😉
Non concordo rick. A mio avviso è proprio quello il punto di forza del film: perchè mai si dovrebbe elogiare la bomba atomica per aver evitato la terza guerra mondiale, quando sarà (molto probabilmente) la responsabile della nostra fine?
Non so cosa abbiate cambiato ma la qualità video è fantastica.
Il messaggio più importante che il film mi ha lasciato è in sintesi il terrore di Oppenheimer verso Hitler che potesse arrivare per primo alla bomba.
Viene evidenziato questo conflitto di interessi, ovvero non sviluppare la bomba (perché male), e sentire di doverlo fare per difendere il mondo da un pazzo come Hitler (il bene).
Questo sarà devastante per Oppenheimer.
A questo dilemma terribile si aggiungerà anche la delusione di come sarà trattato nel processo farsa.
E come se non bastasse scoprirà un'america che guidata dalla caccia alle streghe verso i comunisti gli farà capire che forse anche in quel paese amico ci sono troppe menti che ragionano come Hitler.(vedi CIA ecc.)
In virtù di questa consapevolezza tenterà di arrestare la corsa agli armamenti, ecco perché lo fanno fuori non rinnovandogli il nullaosta per il comitato dell'energia atomica.
Aveva capito con che aveva a che fare...
Non dimentichiamo tutti i nazisti salvati e nascosti in America dopo la guerra. Uno per tutti Von Braun che sviluppò le bombe V2 e porterà a termine il razzo Saturno per le missioni Apollo.
Questa è la mia interpretazione del messaggio del film.
la cosa che si accenna al film ma che è importante è che sapevo che i nazisti erano ben lontani dalla costruzione della bomba ma in effetti il suo ragionamento sul fatto che avevano a disposizione i neutroni e grandi fisici teorici in quel campo, in effetti faceva pensare subito che avrebbero fatto di tutto per svilupparla. ma è anche vero e questo lo sappiamo noi oggi che in realtà la macchina bellica e di ricerca nazista era tutto altro che efficiente proprio perchè coordinata da un regime estremamente ideologizzato e folle (e meno male) che ha espresso molto meno del suo potenziale
ciò che avrei aggiunto ai commenti è la totale mancanza di tempi morti: 3 ore piene, assolutamente verbose e senza un attimo di tregua mi hanno fatto quasi incazzare. mi ha dato l'impressione di una canzone house che ha sempre gli stessi bpm, senza drop né niente, un'agonia
Rick, io condivido l'idea che la bomba nucleare sia stata un deterrente... ma non credi che la psicosi da nucleare sia il motivo principale per cui questo deterrentvha funzionato?
La psicosi del nucleare va oltre le bombe. La gente pensa che se c'è una centrale nucleare in un paese e questo viene attaccato con un attentato terroristico la centrale esplode e fa lo stesso effetto di Fat Boy anche peggio ma non è così. In pratica tutto è una bomba.
Io ho adorato questo film ... Ogni singolo minuto...
Oppenhemer mi è piaciuto e sicuramente è da vedere. Tutto l'hype attorno non era a caso e i soldi che ha incassato se li merita tutti.
L'unico problema che ho col film è che non sono uscito dalla sala pensando poi a quello che ho visto. Non ho trovato quel qualcosa che mi faccia riflettere dopo perché la storia è chiara, ti dice tutto. Nolan è come Dio nella bibbia che ti dice per filo e per segno cosa devi pensare e di chi senza lasciarti possibilità di interpretazione o di ragionamento. Altra cosa, 3 ore di film le ho sentite, nella parte finale ho iniziato a perdere un po' il filo del discorso in alcuni punti.
Questo comunque non toglie nulla al film.
Per me un' ottima recensione. Grazie!
Dire che questo film non parla della bomba atomica,mi sembra troppo,e'un film su Ophenehimer e mi sembra che da questo punto di vista sia un film esemplare,ma mi sembra che il film racconti la spregiudicatezza,il cinismo della politica e di come gestisce anche le grandi scoperte scientifiche,e la violenza con cui Opi viene emarginato e annientato nonostante il suo genio.
Grazie a Dio non sono l’unico ad aver trovato “forzata” la scena in cui viene citata la famosa frase in sanscrito. Detto ciò penso che il miglior film sulla bomba atomica resta “Il dottor Stranamore”. Comunque Oppenheimer resta un buon film da vedere al cinema e forse uno dei migliori di Nolan
Non avresti potuto esprimere meglio quello che ho pensato io
A me sembra che il concetto di bomba atomica come deterrente per ipotetiche guerre future sia ribadito più volte durante il film per voce dello stesso Oppenheimer... Poi chiaramente, essendo un film in primo luogo biografico, si concentra sulla figura del fisico mettendo in scena le sue contraddizioni interiori ed il suo senso di colpa per aver creato un'arma di distruzione di massa. Inizialmente guarda alla bomba come unico mezzo per ottenere una pace duratura, ma appena tocca con mano le conseguenze letali dell'ordigno da lui creato e si accorge che ciò ha originato una corsa agli armamenti e allo sviluppo di bombe sempre più grandi (mentre il presidente degli USA trascura i suoi consigli di cessarne lo studio e la creazione), crede di aver innescato un processo che porterà inevitabilmente all'apocalisse, immaginando che di lì a poco sarebbero state utilizzate. Il film infatti si intitola Oppenheimer, e si concentra giustamente su questo personaggio, sui suoi dilemmi interiori e sui suoi rimorsi. Nel finale del film è abbastanza chiara la percezione del protagonista: è divorato dal timore di aver dato origine alla fine del mondo, teme che l'ordigno nucleare da lui creato sarà utilizzato in maniera indiscriminata e porterà allo sviluppo di bombe sempre più grandi. "Sono divnetato morte, distruttore di mondi" non è una frase inventata o leggendaria, l'ha citata lo stesso Oppenheimer per la percezione che lui aveva della bomba atomica all'epoca. PERCEZIONE DELL'EPOCA, ecco cosa ha voluto rappresentare Nolan. sarebbe stato assurdo basare un film con personaggi dotati di coscienza e conoscenza di quello che sarebbe accaduto nei decenni a venire. Inoltre cosa pretendevi dal film? Che desse una lettura in chiave positiva della bomba atomica ahah? Il film narra delle vicende legate al personaggio di Oppenheimer, non a quanto successo o non successo nei decenni successivi, che ovviamente sfuggono alla coscienza dei protagonisti... Bisogna anche sapersi immedesimare nel contesto storico molto complesso e pieno di contraddizioni che ci mostra il film di Nolan, come ha detto un altro utente, la bomba per Oppenheimer era un atto che avrebbe portato pace se utilizzata come deterrente, e morte e distruzione in caso contrario, e nel finale del film Oppenheimer confrontandosi con la politica americana è divorato dal dubbio che forse forse deterrente e basta non lo sarà mica, e 200 mila giapponesi morti non saranno altro che l'inizio della fine del mondo
Mamma mia la scena di sesso in cui lei pesca il libro è la cosa più pecoreccia della vita.
Tra l'altro la frase è tirata in ballo in modo che per il pubblico sia perfettamente impossibile capire il senso vero e proprio della frase e del perché gli sia venuta in mente.
E poi, se devo dire, Oppenheimer tromba come se la topa gli facesse schifo. E dai
Non sono d’accordo sul fatto che il film dimostri la libertà della ricerca scientifica. Piuttosto dimostra il contrario. La vicenda di Oppenheimer mi pare dimostri palesemente una scienza piegata ai voleri politici. Ed infatti sembra che Oppenheimer se ne renda conto. Drammatico il suo incontro con Truman, dove costui mostra un cinimismo assoluto e completa insensibilità sulla strage di innocenti compiuta. Insomma si è comportato come un Putin o un Biden qualunque. PS: Insopportabile l’atteggiamento denigratorio riservato a gente come Rovelli, con quel pacifinti. Della serie o la pensi come me o non meriti nessun rispetto. Questo atteggiamento moltiplicato per X volte potrebbe essere un ottimo detonatore della terza guerra mondiale. Strano che un filosofo non se ne renda conto!
👏👏👏👏👏👏👏👏👏
La scienza è piegata a chi ci mette i sordi, come in tutte le cose. Sennò non fai scienza ma zappi la terra. Il dialogo con Truman non lo commento perché è inventato, che senso ha giudicarlo?
Non penso parlasse di libertà in quel senso.
no non se non l spensò come me, ma se dici cazzate. nel mondo normale e non della cultura italiota non esistono "due opinioni entrambe valide" no esistono cose documentate ed esistono le cazzate ideologiche. mi sembra che voi italiani applichiate i principi di meccanica quantistica alle argomentazioni
Domanda per Rick e per i più esperti: voglio approfondire la biografia di Oppenheimer e la storia del progetto Manhattan (un po' tutto quello che abbiamo visto nel film insomma), la lettura migliore secondo voi qual è? Quella di Kai Bird e Shervin, per intenderci?
Il libro su cui si è basato Nolan ("American Prometheus" di Bird e Shervin) è costato decenni di lavoro e viene considerato uno dei migliori lavori esistenti sull'argomento ma non si può dimenticare anche "Oppenheimer" di Abraham Pais. Pais è stato un collega di Oppenheimer a Princeton, lo ha conosciuto e frequentato. La sua testimonianza è di particolare interesse. A parte questo, ci sono molti documentari e tutorial su RUclips che parlano di Oppenheimer, alcuni dei quali decisamente buoni. In ogni caso, la parte più interessante della vita di Oppenheimer, e cioè quella di *project manager* del Progetto Mahattan viene trattata solo in modo marginale in entrambi i libri citati ed in quasi tutte le opere che riguardano Oppenheimer. Un vero peccato.
è la visone più completa sul personaggio e sul suo lavoro (oltre ovviamente ad essere l'opera che ha ispirato nolan stesso a creare il film). Se dovessi scegliere un libro da consigliare, sarebbe quello, la biografia più completa fin'ora senza dubbio, oltre ad essere un libro estremamente interessante e scritto bene, scorre che è un piacere
Capisco, grazie ad entrambi!
@@AlessandroBottoniTutorial su Oppenheimer? In che senso? Ti spiegano come montare un'atomica a casa?
@@bordidellapizza mi sarei spettato più "spiegoni" scientifici soprattutto sulla meccanica quantistica
La tua interpretazione della storia è del tutto personale! Forse vera e forse no!! Sono soprattutto convinta che nessuna guerra si ferma con un atto di violenza abissale!! Ma se pure fosse così, questo non potrebbe mai giustificare quel gesto!!
Perché lei è semplicemente ignorante. Se sapesse quanti ragazzi americani sono morti per prendere Okinawa o Iwo Jima non avrebbe avuto alcun dubbio.
Ah no? Quindi bisognava continuare a ricevere attentati dai giapponesi che si schiantavano con gli aerei pur di non arrendersi?
@@alessiofe Questo non giustifica quello!
@@alessiofee quindi la vita del giapponese vale meno di quella dell'americano? È questo il tema sulla bomba atomica che solleva il film,insieme alla vita personale di Oppenheimer e il fortissimo tema del prendere delle scelte coerenti alle nostre idee anche quando si è così grandi e importanti come Oppenheimer. Dire: sei ignorante,a qualcuno che sottolinea che un bombardamento atomico e la corsa alle armi sono stati eventi poco positivi per la vita umana, è semplicemente ignorante
@@emanueledionisi9359 in realtà quelle bombe hanno salvato molti più giapponesi che non americani, ma il punto non è su chi ha più valore ma sulla resposabilità anche se voi in italia siete accecati da d'ideologia anti occidentale la resposamnbilità della guerra e di continuare anche quando era persa a costo di suicidi di massa, erano TUTTA GIAPPONESE, quindi dovevano essere loro a pagarne il prezzo. ma in un paese dove l'aggressore viene descritto come aggredito per una stupida ideologia, capisco che non sia molto chiaro.
Secondo me il nome del film da già le risposte per alcune cose che non ti hanno convinto, infatti il film si chiama Oppenheimer e non la bomba atomica o la fusione nucleare o la seconda guerra mondiale o la guerra fredda. Tante cose le vediamo dal punto di vista di Oppenheimer e quello che ha lui in testa(ad esempio per questo motivo secondo me non vediamo i lanci effettivi delle bombe sul Giappone). Infatti lui inizialmente ha l’idea che questa bomba oltre a far finire la seconda guerra mondiale potrà evitare le guerre in generale in futuro, ma alla fine capisce di aver scoperto un qualcosa che in realtà potrà distringere il mondo. Per quanto riguarda il fatto del “potevano parlare meno di lui è più di scienza” vale sempre il discorso che ho fatto per il nome del film, però effettivamente in un film così verbale di 3 ore se avessero inserito anche nozioni scientifiche complicate che il 99% del pubblico non avrebbe capito il film diventava ancora più “pesante”.
Non per niente le scene a colori sono fatte con l'intento dichiarato di dar voce alle idee e i pensieri del protagonista
Quando ho finito di vedere il film ho avuto la tua stessa sensazione riguardo le conseguenze della bomba. Mi sono detto “ il messaggio finale sulle ripercussioni dell’arma atomica è pericoloso perché punta alle budella della gente “. Rovelli non ha aspettato altro per confermare quest’ipotesi.
È anche vero che chi depensa trova qualsiasi pretesto buono per farlo. È naturale che Rovelli interpretasse questo film in ottica solamente anti-americana, non mi aspettavo niente di meno
Ok ma non possiamo forzare messaggi ottimistici perché se no il Rovelli di turno ne fa l'uso che vuole. Le considerazioni sulla bomba atomica perdureranno ben oltre l'eventuale fine del conflitto russo-ucraino, perché quell'invenzione rimane lì e la teoria dei giochi, per quanto solida, non può bastare a profetizzare un futuro in cui non c'è alcun dubbio che la bomba atomica non porterà mai all'estinzione della razza umana o comunque non possa ad un certo punto essere usata per causare innumerevoli vittime. I "meriti" della bomba sono chiari nel film e rispecchiano la visione razionale di Oppenheimer (di fatto anche fin troppo ottimistica, visto che ipotizzava addirittura una fine di ogni conflitto sul globo grazie al deterrente nucleare) ma per colui che ha reso possibile la creazione di uno strumento con il potenziale di causare la fine del genere umano, è comprensibile che la reazione emotiva sia tutt'altro che ottimistica e non c'è teoria, per quanto elaborata e apparentemente infallibile, che possa realmente chiudere col lucchetto la questione.
Temo che la ragione, Rick compreso, per cui ha dato un pò fastidio questo approccio è principalmente legata all'attualità e al coinvolgimento che molti hanno con essa, e la paura, comprensibile ma non del tutto razionale, che un messaggio "non ottimista" sia un assist per chi ha precisi fini politici. Comprensibile, sia chiaro, ma secondo me sbagliato quando si tratta di giudicare un'opera.
Non è scoppiata la terza guerra mondiale, ma è scoppiata la Guerra fredda che ha visto teatro di guerra varie zone del mondo. Non sono convinta dell'idea che esponi. Anzi, la nostra fortuna è stata quella di trovarci in zone del mondo più protette, ma altre hanno visto ancora gli orrori della guerra!
Ma quell'anello all'anulare destro? Stile o qualche fondo storico?
complimenti sei bravissimo.
Quando dici che Nolan avrebbe dovuto far capire che la stessa creazione della bomba, avrebbe dovuto avere la funzione di deterrenza in questi anni (cosa tutt'ora vera), secondo me sbagli. Il film è incentrato su Oppenheimer e quindi non poteva saltare ai giorni nostri. Voglio dire che è giusto non aver detto quello che dici tu perchè all'epoca non poteva saperlo nessuno.
Comunque filmone.
Nunzio
Ciao Rick, ti ringrazio per il tuo intervento proprio perché era in compleyamente diverso da quello che ho pensato e provato dopo la visione del film. Mi piace provare a cambiare idea, ma questa volta non sei riuscito. Non si può parlare di psicosi del nucleare quando le implicazioni etiche di quella scoperta e di quella creazione sono innegabili. Quello che è successo (e che hai storicamente ragione: ha evitato la terza guerra mondiale) ha scosso l'opinione di chi l'ha creata e sganciata. Mi è parso strano che tu non abbia citato il carteggio tra Anders e Eatherly. Le parole tra oppheinaimer e Truman sono molto simili a quelle nelle lettera tra i due. Non so se hai mai fatto un Daily cogito (magari me lo sono persa nel caso recupero) su quelle lettere, ma sarebbe molto interessante. E aggiungo anche che mischiare l'utilizzo bellico di una scoperta con l'utilizzo energetico è un po' insultare l'intelligenza di chi come me crede nella ricerca di una pace perpetua senza retorica o buonismo.
Analisi ideologica. Come quasi tutto il resto.
Sostanzialmente d’accordo soprattutto con le considerazioni finali. La “stucchevolezza” di certe scene, la “troppa carne al fuoco” rovinano un’opera artistica nel suo insieme al punto tale da meritare una salutare e coraggiosa stroncatura controcorrente. In un film, come in un romanzo, contano le proporzioni e l’unità dell’opera, è importante che le verità che ci vuoi mettere dentro siano chiare, definite e coerenti con il modo con cui le presenti, altrimenti stai facendo un opus oratorium, un saggio più o meno pretenzioso e mediocre. Puoi fare un dramma storico ma devi prendere esempio da Shakespeare che non faceva minestroni simili ma concentrava la sua attenzione sui personaggi in modo chiaro ed essenziale, anche se questi, come Oppenheimer, avevano le loro ambivalenze.
Il tuo discorso regge finché un giorno al potere non arriverà una persona o una cerchia di potere instabile che schiaccerà quel bottone
non sai niente di MAD
Lo sgancio delle bombe atomiche sul Giappone fu cinica protervia in perfetto stile "putiniano", tanto più in quanto atto dimostrativo rivolto all'URSS, piuttosto che utile a piegare definitivamente il Giappone.
Se il film di Nolan avesse avallato questo atto senza interrogativi etici, soltanto perchè "foriero di pace" per i successivi quasi 50 anni di guerra fredda, ebbene il film sarebbe stato pacchiano superficiale bigotto e generalista. Un film non è di cattiva qualità solo perché non piace a una parte. È vero anche il contrario, ovviamente.
questa è il pensiero della vulgata italiota....lo sai che non esistete solo voi sulla faccia della terra eh?? e guarda caso, sono le stesse cazzate che ripete la propaganda russa...chissà perchè eh?????
se l' italia mi faceva schifo da un anno e mezzo a questa parte mi provoca proprio il disgusto ho capito che siete un paese come il Venezuela o paesi del terzo mondo, disprezzate la modernità la democrazia, il progresso e la concorrenza,,...siete come i russi insomma, ma senza un minimo di palle e con nessuna capacità di sopportare le avversità perchè in fin dei conti >"troppo coccolati". senza la protezione di cui tanto vi lamentate verreste annientati in 5 minuti ...e questo fa di voi anche degli ipocriti
L'Arcadia non proietta il film in IMAX. Non ci sono (in Italia) sale che lo proiettino in pellicola IMAX 70 mm (e se non ricordo male ce ne sono sole 3 o 4 in tutta Europa). Alcune lo proiettano in 70 mm (come l'Arcadia), ma non in IMAX.
In tutta Europa mi sembra ci sia solo una sala che è sia IMAX che 70mm. Riuscire a vederlo in 70mm è già praticamente il massimo anche se non è in IMAX ma per quanto mi riguarda (visto anch'io in 70mm all'arcadia) se ne può fare a meno.
@@TheSexSayan io sapevo tre, due in Inghilterra (tra cui il BFI IMAX di Londra - unica di cui sono certo perché ci sono stato e mi sono informato bene) e una a Praga (l'altra in Inghilterra a Manchester se nn erro). Cmq sì, maledettamente poche (40 in tutto, pare).
In che modo l'utilizzo, per ben due volte, della bomba atomica avrebbe evitato una guerra nucleare con l'URSS e soprattutto qual è la controprova che ti permette a te attualmente e chi l'ha sganciata al tempo di affermarlo?
Non sappiamo come sarebbe andata a finire se non avessero utilizzato le atomiche così come al tempo non sapevano cosa sarebbe successo dopo il loro utilizzo, anzi.
Non mi è chiaro anche se ad evitare la terza guerra mondiale, a tuo parere, è stato l'utilizzo della bomba o il mero fatto di possederla, nel primo caso comunque non si spiega il motivo di Nagasaki e nel secondo il loro utilizzo su città abitate da civili in generale.
Devo dire però che questa interpretazione è sicuramente più attendibile della baggianata giustificazionista che ripetevano anche i libri di testo a scuola su come in realtà Hiroshima e Nagasaki abbiano evitato lo sbarco di terra americano che avrebbe portato a un numero maggiore di vittime.
Detto ciò il film secondo me cerca di riprodurre fedelmente la psicosi collettiva che era appena nata e che aumenterà con il proseguire della guerra fredda, quindi non capisco perché questa parte ti abbia deluso, perchè da un assist ai "pacifinti" come Rovelli? Mah.
Perché è una baggianata il fatto che lo sbarco sulle isole principali del Giappone avrebbe comportato ingenti perdite per gli americani? Ci sono gli esempi di Okinawa ed Iwo Jima a sostegno di ciò.
tipico discorso da vulgata italiana piena di ideologia e che di storia non sa una mazza di niente perchè vi insegnano che storia è solo quello che è successo almeno 3 secoli fa "perchè si sa di più" che è una delle minchiate più assurde che puoi dire ma in italia è una cosa normale e considerata perfino intelligente....state messi male, ma tanto eh
Il costo del compromesso, di questo a mio parere ci parla Nolan col suo Oppenheimer
Ti consiglio di andarlo a rivedere una seconda volta. Poi ne riparliamo
Quanto filo-occidentalismo in questa critica iniziale di Rick Dufer senza pensare alle atrocità di una nazione che si è arresa subito prima dello sgancio delle due bombe e nonostante questo puniti lo stesso con atrocità. Il film non menziona il punto di vista Giapponese ma tu dovresti comprenderlo, mi hanno stufato questi parallelismi con i filo russi o filo usa. Pensieri subliminali velati da un vapore dal messaggio politico che mandi alla tua utenza, comunque per il resto ottimo video 👍
Non c'è nulla di ufficiale che sostenga quanto vai dicendo
Si sono arresi dopo le bombe (e molto probabilmente per quelle), non prima lmao
Mamoru Shigemitsu, ministro degli esteri giapponese, firma la resa il 2 settembre 1945 davanti al generale Douglas MacArthur IGNIORANTE@@alessiorappa2081
In verità a me sembra che il concetto di mutua distruzione e di equilibrio del terrore sia quantomeno accennato nel film.
Sempre personalmente credo lo scopo di nolan fosse andare oltre e palesare come nonostante questo, l'arsenale nucleare resti il più probabile pericolo per una veloce distruzione del pianeta.
Tema sempre più attuale visto che dopo la guerra fredda, siamo nel momento dove l'utilizzo di armi atomiche viene ormai sdoganato come possibilità.
Il deterrente dell'Atomica per evitare altri usi in una possibile nuova guerra mondiale mi pare abbondantemente ribadito dallo stesso Oppenheimer. Piuttosto la sceneggiatura è stata un po' mancante. Soprattutto in alcuni passaggi. Tuttavia assolutamente uno, se non il più bel film di Nolan
Bravo Rick
Bellissima recensione
Scusa rick ma io non capisco chi critica un film perché non parla di ciò che interessa a lui. Saranno cavoli di Nolan o no?
Esatto, ne ho letta di ogni in questi giorni, i migliori sono i provincialotti nostrani che si lamentano perché Fermi ha una parte marginale.
Alla fine della fiera, Nolan è riuscito a riempire le sale come non si vedeva da anni, oltretutto con una bio storica di 3 ore.
L'opera è principalmente un film su Oppenheimer, dunque riflette l'evoluzione della posizione del protagonista riguardo alla questione nucleare. La posizione di una persona estremamente intelligente e sensibile, a differenza dell'autore del video. Criticare questo aspetto sulla base dell'esigenza di sostenere l'attuale propaganda bellicista espressa da questo ed altri noti canali youtube è del tutto ridicolo. Le riflessioni di Nolan sulla politica americana sono assolutamente coraggiose e doverose. Riguardo al resto delle osservazioni sul film, non vale la pena di spendere nemmeno parole. Sopratutto riguardo alla scena di sesso, di cui chiaramente Rick non ha compreso il significato e la funzione all'interno della narrazione.
@@SofiaBaezzatoSicuramente è una bella cosa che le sale si siano riempite con una biografia storica, ma "come non si vedeva da anni" fino a un certo punto. Non ha comunque raggiunto i livelli dei vari film legati alla Disney (Marvel, star wars, avatar, ecc) Poi Nolan, per quanto riesca a dare un taglio autoriale, resta un regista di blockbuster che ha sempre attirato molto pubblico. Se un altro regista avesse fatto un film su Oppenheimer, credo che non avrebbe destato lo stesso interesse.
Infine, secondo me non è da sottovalutare, ahimè, la potenza del bombardamento di marketing e dei vari meme sul barbenheimer.
@@SofiaBaezzatosulle critiche riguardo la marginalità di Fermi c'è solo da ridere oltre un mio amico mi deve dieci euro perché avevamo scommesso sul fatto che i social sarebbero stati pieni di "la vera bomba atomica l ha inventato Enrico Fermiiii", un meraviglioso aspetto del pubblico italiano che è la bomba atomica intanto la condanniamo, però oh, l'ha inventata un italiano eh. Per quanto riguarda il fatto che Oppenheimer abbia riempito le sale, diciamo che se nel 2024 Nolan gira il remake di Shaolin Soccer il pienone lo fa uguale perché si chiama Nolan e ormai se lo può permettere. In più, va bene la biopic ma è da ipocriti non considerare che è soprattutto la bomba atomica che in questo momento storico ha portato la gente al cinema.
Bello il nuovo logo
Piccola precisazione: l’arcadia non proietta in Imax 70 mm, ma solo 70 mm.
L' ingiustizia è sempre ingiustizia in ogni dove e tempo*,figuriamoci al plurale!
Giusto precisazione Arcadia di Melzo semmai è l'unico che proietta in 70mm non in IMAX che invece viene proiettato i vari cinema d'Italia
Ma veramente questo era quanto di "imprescindibile e necessario" dire dopo aver visto un film come OPPENHEIMER? Ok...
A proposito di scienza. Vogliamo parlare dei 2-3 minuti dedicati a Enrico Fermi?
Grande Rick, bellissima analisi e ottime riflessioni
Trovo la sua recensione così interessante e così confortante rispetto alle mie impressioni ed emozioni. Ho pensato al target americano, al dilemma tra libertà di ricerca e responsabilità morale. Per essere un capolavoro avrebbe dovuto, secondo il mio modesto parere, meno verboso e ripetitivo, con meno personaggi in campo e anche più breve. Anche se sono stata incollata allo schermo per tre ore sono convinta che una narrazione più breve sarebbe stata più incisiva. Durante la visione ho avuto in mente un collegamento. Il rapporto Salieri/Mozart.
Orcoddue rick, ti voglio bene ma per ascoltare sti 20 minuti su Spotify, al quale già pago l’abbonamento, ho dovuto ascoltare una pubblicità all’inizio, una nel mezzo e lo sponsor finale
Le pubblicità nel podcast non sono decise da noi quindi ci possiamo fare poco. Qui su RUclips le pubblicità le puoi skippare dopo 5 secondi e lo sponsor se non ti interessa lo puoi saltare.
Solo Rick ha camicia e giacca con 50 gradi all'ombra
Io invece l'ho apprezzato proprio perché mi é sembrato che il tema della deterrenza fosse centrale, insieme ovviamente a quello psicotico.
premetto che ancora non l'ho visto, ma non stupiamoci se si parla poco di alcuni aspetti della bomba...si chiama "Oppenheimer", non "Bomba Atomica", credo che alla fine vada sulla paura dell apocalisse perché erano quelli i sentimenti dell9 scienziato.
Si ma se non ci fosse di mezzo la bomba sarebbe una biografia che interesserebbe ben pochi. È sottointeso che è la bomba quello che vende i biglietti