Le pedivelle da 165mm di Pogačar: funzionano davvero?
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- Опубликовано: 5 фев 2025
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In questo video esploreremo un argomento che ha suscitato molto interesse dopo la straordinaria vittoria di Tadej Pogačar alle Strade Bianche 2024. Molti appassionati di ciclismo hanno notato che Pogačar ha utilizzato pedivelle corte da 165 mm, e si chiedono se questo sia il segreto dietro la sua incredibile performance. Ma è davvero così?
Dopo la sua impressionante fuga solitaria di 81 km con una media di 40,4 km/h, documentata sul suo profilo Strava e analizzata da Velon.cc, con una potenza media di 340 watt su un percorso di 214 km e 3940 metri di dislivello, Pogačar ha attirato l'attenzione su un dettaglio specifico: la sua frequenza di pedalata di 96 rpm, facilitata dalle pedivelle più corte della sua Colnago V4Rs.
Scopriremo se queste pedivelle corte sono il vero "segreto" del successo di Pogačar o se ci sono altri fattori biomeccanici in gioco. Analizzeremo i dati, discuteremo le implicazioni e risponderemo alla domanda: stiamo guardando il dito o la luna?
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Copiare acriticamente le scelte del campione del momento è sicuramente sciocco e da questo punto di vista hai perfettamente ragione. Mi permetto però di fare una considerazione: il vantaggio principale nell'utilizzare pedivelle più corte, è quello di facilitare rpm più elevate, dato che la circonferenza da far descrivere al pedale diventa più piccola. Negli studi da te citati, si tiene invece costante una pedalata a 90 rpm. A me pare un controsenso.
È proprio quello il punto, vogliono verificare se ci sono differenze aldilà della frequenza, presumibilmente in termini di cinematica, infatti si parla spesso di efficienza. Razionalmente, pensando alla pedivella come un braccio di leva mi verrebbe naturale pensare che una pedivella più lunga sia conveniente, ma evidentemente non è così semplice. Si parla in particolare di vantaggi in termini di forma della pedalata.
Copiare le scelte dei professionisti, senza scomodare il campione, puo' essere vantaggioso solo se si hanno caratteristiche psico-fisiche simili. Personalmente, facendo competizioni a livello amatoriale ed avendo una certa eta', prendo molti spunti da certe novita' tecniche, non copiando ma cercando di adattare il mio gesto tecnico il più possibile tenendo conto dei miei limiti. La cadenza di pedalata e' uno dei punti che curo di più allenando l'agilita' ed arrivando a delle rpm molto più elevate dei miei colleghi ma lontano anni luce dai nostri idoli che pedalano costantemente fra le 95 e le 100 rpm. Avrei voluto provare una misura leggermente più bassa ma con tali premesse e non avendo l'élasticita' della schiena per adottare posizioni più aerodinamiche credo che risparmiero' i soldi non solo di nuove pedivelle ma anche di una nuova visita posturale.
Se assimiliamo la lunghezza delle pedivelle al raggio di un albero motore allora si capisce che più corta è la pedivella più rpm devo essere in grado di sviluppare. Sviluppare alte rpm in maniera efficiente non è da tutti, soprattutto se come me si pedala da una vita con le 172,5. Magari vado meglio con le 170,00 ma togliere 7,5 mm che diventano 15mm in diametro senza un allenamento specifico atto ad aumentare le rpm mi sembra inutile. Sull'avanzamento in sella, essendo un appassionato di salita, ho trovato dei benefici avanzando un po' rispetto "la moda" di arretrare smoderatamente di alcuni esperti in posizionamento di tempo fa.
@@danysmart1972 non credo che Pogacar sia passato ad un tale estremo, vista la sua taglia probabilmente dovrebbe utilizzare le 170mm secondo i canoni classici, secondo le mie conoscenze oggi tutti i professionisti hanno abbassato di 2.5mm la lunghezza delle loro pedivelle per ottenere innegabili vantaggi aerodinamici e compensando la diminuzione della forza con l'aumento delle rpm, Pogacar e' andato oltre. Il grosso problema per noi semplici amatori perdipiu non più giovanissimi e' di arrivare a sviluppare tanta agilita'. Anch'io ho trovato enormi vantaggi dall'avanzamento sella ma non e' stata un'iniziativa personale, mi era gia' stato proposto durante l'ultimo studio posturale, se non appoggiato dall'avviso di uno specialista potrebbe risultare nefasto per la schiena o le ginocchia.
Ciao, rispondo al tuo dubbio che credo sia condivisi da molti. In fisica la Potenza è ottenuta dal prodotto della Forza per la Velocità, nel caso della pedalata è la Velocità Angolare. Se si mantiene costante la Forza (quindi nel caso specifico sul pedale) e si aumenta la velocità angolare (quindi meno tempo per compiere l'intero giro) si avrà come risultato un aumento della potenza espressa.
Nei test la potenza e la forza vengono mantenute costanti e quindi per forza di cose sì dovrà mantenere costante anche la cadenza di pedalata.
Per ottenere lo stesso risultato di potenza, nel caso in cui la cadenza di pedalata (ossia la velocità angolare) aumenti si dovrà pedalare simultaneamente un rapporto meno lungo, quindi diminuire la forza impressa sul pedale. Da qui il detto che con le pedivelle più corte si pedala più agili, questo è vero purché si adotti un rapporto più corto, più "agile" appunto.
Spero di essere stato chiaro, sono le 2.30 del mattino anche per me ehehehhe
Grazie del filmato molto esaustivo! Ogni soluzione adottata da un campione è frutto di studi che durano anni ed è adatta SOLO a lui, quindi ognuno di noi deve adattare la sua bici alle proprie caratteristiche fisiche senza scopiazzare le soluzioni altrui: Accorciare le pedivelle per un pedalatore della domenica significa solo fare più fatica perchè a parità di spinta sui pedali si ha una diminuzione della potenza alla corona... Nella MTB invece lo si fa per aumentare la "luce a terra" in modo da diminuire la possibilità di impatto con il terreno sconnesso... 🙂
È solo marketing hai fatto un bel ragionamento non siamo tutti uguali
Bravo bellissimo video, mi hai dato la conferma di quello che dico sempre ai miei amici. Noi amatori divertiamoci senza rovinarci la salute. Grz 1000.
Io sono passato dalle pedivelle da 172,5 di serie sulla mia bici, alle 165. Ho voluto fare la prova nel tentativo di migliorare il comfort in sella. Ebbene, ho notato effettivamente una capacitá di tenere una potenza costante piú a lungo e un minor affaticamento generale. Immediatamente dopo il passaggio, ho notato peró una sensazione come se spingessi dei rapporti piú lunghi, ma, ripeto, a dispetto di questa sensazione, mi stanco di meno sulla lunga distanza con le pedivelle da 165 e per me questo é da solo un valido motivo per tenerle.
Ciao Roberto, esatto, hai fatto quello che si chiama adattamento neuromuscolare e sei ora in grado di utilizzarle al meglio. Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
...maaah quanto alto sei?
A Ganna (190 di altezza) allora van bene lunghezze di pedivelle di lunghezza da triciclo bimbo...😂
ciao, volevo provarle per curiosità, quali hai acquistato? non riesco a trovarle! grazie
@@massimos1952 ho preso la stessa guarnitura shimano 105 come quella che avevo già sulla mia bici, solo da 165 anziché 172,5
@@robertosantoro9685 se l hai comprata su internet mi daresti il link? io ho 11v, purtroppo non riesco a trovarla da nessuna parte ! grazie
Grazie per i chiarimenti: quindi per capire la lunghezza corretta bisogna partire dalle misure corporee? Dove posso trovare i riferimenti? Grazie
Buongiorno e grazie per la spiegazione , mi chiedo, visto che vorrei provare a mettere sulla MTB delle pedivelle da 170 invece di tenere la misura di adesso a 175 e se veramente poi quei 5 mm , fanno la differenza!?!?🤔 Ho una lunghezza femore di 390 mm e ho fatto la messa in sella da un biomeccanico, che su quella da corsa non mi ha fatto problemi per le 172,5. Sarà che uso di più la bdc per allenarmi, ma mi sembra che la mtb è dura da spingere, forse non sono più abituato 🤷🏼♂️. Grazie
Uno dei primi sistemi che si adottano per migliorare in qualsiasi sport è quello dell’emulazione del campione, il che andrebbe anche bene a patto che ci si ricordi che il “soggetto-campione” è un soggetto raro se non RARISSIMO, ed in quanto tale diverso dal 99% della popolazione sportiva
Le leggi della fisica d'altronde parlano chiaro, maggiore è il braccio della potenza è minore è lo sforzo che dovrà fare una leva per spostare un peso
Pogacar però sembra aver sovvertito questa legge che l’uomo conosce ormai da millenni (ed infatti NON l’ha sovvertita), tuttavia con pedivelle da 165 mm sembra andare più forte rispetto a quando utilizzava pedivelle da 172,5 e 170 mm, come mai??
Mi pare dunque evidente che con i suoi biomeccanici abbia fatto una complessa valutazione costi/benefici, laddove il costo è generato dalla minor leva mentre sui benefici si apre un mondo che parte dalla sua agilità e dal suo massimo consumo di ossigeno, per finire magari ad un (piccolo) vantaggio di carattere aerodinamico
Peraltro non mi pare che i suoi stessi compagni di squadra lo abbiano seguito su questa vantaggiosa linea (strano no)!?
In estrema sintesi, oltre ad avere le descritte qualità che neppure il più raffinato programma di allenamento potrà mai donare ad un altro ciclista anche se di buon livello, Pogy unisce una eccellente elasticità muscolare, un ritorno venoso da circuito idraulico di una F1 ed un core adeguatamente potenziato con il quale riesce a stabilizzare il bacino su una sella assai inclinata (si dice del 5%) senza andare in affaticamento sui muscoli lombari(!!)
Detto questo mettete pure in conto l’EGREGIO lavoro fatto dai suoi biomeccanici, i quali hanno dovuto elaborare un molto attento studio per non stravolgere gli angoli di spinta del corridore e dunque la sua capacità di girare i rapporti con quella straordinaria efficacia
Detto questo - se (e sottolineo SE) riuscite ad avere queste qualità fisiche e questi biomeccanici - direi che, SI, cambiare pedivelle da 172,5 a 165 è un’ottima idea, altrimenti… LASCIATE PERDERE e rientrate tranquilli dai Vs. voli pindarici
Sono 6mesi che uso le 165mm al posto delle 170! Sensazione di una pedalata più redditizia e meno stancante in pianura con un leggero aumento della frequenza media e anche le mie articolazioni ringraziano! Il mio grande dubbio al momento ed è quello che mi sta facendo venire il dubbio di cambiarle,e’ in salita dove ho la sensazione che mancando un po’ di leva devo “frullare” un po’ di più per avere gli stessi risultati di pedivelle più lunghe ! Sono indeciso se aspettare altri 6 mesi o tornare con le 170 !
Credo dipenda molto da chi le spinge
E da quanto allenamento uno ha
Ciao Valter, esattamente, soprattutto dalla tecnica di pedalata. Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
Io in mtb ho messo le pedivelle più corte da 165, ma solo per aumentare la luce da terra e passare meglio gli ostacoli :-) ciao
Bravo, ottimo servizio ben documentato; francamente mi fanno un po’ sorridere tutti quei “dilettanti “ come lo sono io del resto, che prendono alla lettera che i “professionisti “….. e ripeto “professionisti “ fanno per cercare di migliorarsi, dimenticandosi che sono appunto dei dilettanti il cui scopo dovrebbe essere principalmente la salute ed il divertimento.
Sono un amatore molto scarso. Per me il divertimento deriva dal miglioramento della prestazione.
Mi piace anche fare giri lunghi a bassa intensità con soste al bar ma se non mi pongo un obiettivo agonistico mi passa la voglia di salire in sella
@@GiuseppeFuscoGuitar si ottengono miglioramenti molto più efficaci con il bilanciamento di peso/dieta/preparazione fisica ( che poi sono principalmente più benefici) che con la scelta delle pedivelle, più lunghe o più corte. Nel mio piccolo, da amatore, trovo la mia motivazione nel sentirmi in buona salute e in una buona forma fisica.
@@tiberiodimartino6159 Questo è fondamentale
Grazie
Io ormai ho spanato gli inserti dell’ srm origin a forza di testare 170/172/175. Avverto solo un maggior giro di pedale o una comodità maggiore ma a watt fermo ero con tutte.
Ma la pedivella più corta riduce il carico sulle articolazioni e gli infortuni? Questo si che per gli amatori è utile, aldilà del discutibile effetto sulle prestazioni.
Esperimento durato due anni, passando da 172,5 mm a 165 mm e da poco felicemente tornato indietro.
Non ce n'è di storie, il ciclista "amatore" recupera anche dal tempo passato nel punto morto della pedalata, cosa che la 165 non peemette di fare.
In salita (parlo per me e per i due anni di prova) faticavo a trovare il rapporto rpm migliore, trovandomi talvolta "fuorigiri",
170 no?
@@marcolombardi3290 può darsi, a questo punto rimango a 172,5 e buona li, anche perché la spesa per la prova diventa onerosa (le guarniture non le regalano 😉).
Quello che volevo condividere è proprio il fatto di "essere sempre in tiro", ogni volta che uscivo avevo sempre quella sensazione di sentirmi al limite e lo legavo, giustamente, all'abitudine di pedalata e adattamento muscolare.
Ma purtroppo dopo due anni (due anni da amatore) non è scattato il feeling che pensavo, cosa invece che ho ritrovato montando le 172,5 già dalla prima uscita.
Tieni conto che sono alto 174 cm, sono nella norma
In questo caso, la potenza va erogata con una cadenza maggiore di pedalata. Il problema sta proprio in questo. Mantenere costante la potenza, con una cadenza costante. Vorrei vedere gli amatori, pedalare a 90 rpm al minuto in una salita di 10 km.
Esattamente, la gamba non ha respiro
Ciao Antonio, esatto. Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
Se un ciclista indipendentemente dal suo livello agonistico esprime meglio la sua potenza con rapporti molto agili probabilmente una pedivella più corta rispetto a quella normalmente utilizzata potrebbe agevolarlo.
Molto semplicemente.
Ovviamente è fondamentale sperimentare.
Se si utilizzano rapporti adeguati alla propria potenza, ci si può abituare. Io in salita mi trovo molto meglio a 90 rpm che a 70, ma siccome non sono un fenomeno monto un 50/34 davanti ed una cassetta 34-11. Se invece si vogliono usare gli stessi rapporti dei professionisti, perché "fa più figo", pur avendo metà della loro potenza FTP, ci si ritroverà inevitabilmente a salire a cadenze molto più basse.
E' come le corone ovali, sulle quali hai già fatto un video in passato, sulla carta hanno dei vantaggi. Io le uso da anni e mi trovo benissimo
Ciao Nigel, esatto ma non è detto che per tutti sia così, dipende sempre dal contesto dell'atleta. Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
Ciao Omar, della posizione avanzata di Pogacar ne vogliamo parlare? Adesso tutti ad imitarla. E la biomeccanica va a farsi benedire. Dopotutto, i professionisti sono i precursori di tutte le novità del mondo del ciclismo.
Se non mi sbaglio Il maglia rosa ha iniziato con il triathlon.Nel triathlon sei costretto a stare più avanti,così quando scendi dalla bici,correre ti resta più facile.
Ha iniziato con la mtb
Ha iniziato gattonando!!
no ha iniziato in utero nuotando..poi cammina poi bici ecco il triathlon
ricorda moltissimo Lance Armstrong, anche lui quando vinse sette Tour di fila, arrivava sempre fresco al traguardo, sembrava un cicloturista.....
Secondo me perfino Tadej Pogacar può prendere una cantonata nella sua ricerca maniacale di qualsiasi dettaglio possibile per andare più forte e non escludo che abbia scelto quella pedivella per ridurre il peso di qualche grammo o avere una posizione leggermente più aerodinamica; ad ogni modo l'unico che è riuscito a batterlo usa pedivelle da 172.5 esattamente in linea con la sua altezza..
Ottimo tanto buon senso
Ma perché tutti pensano solo ai watt ?? Lunghezza giusta differente per ogni ciclista....e per ogni tipologia lo stesso Coppi usava dalle 170 alle 175 in alcune corse .....ogni caso è differente
Rispetto all'anno scorso Pogacar ha fatto progressi stratosferici.
Quest'anno vincerà ancora molto.
Dipende che benzina userà
Parole sante !!!!!
Bravo
ovviamente bisognerebbe sapere la fatica espressa in bpm che si fa per spingere con gli stessi watt a pedivella con lunghezza diversa.
.esempio:
pedivella 165 watt 250 bpm 170
pedivella 172.5 watt 250 bpm 160
stesse rpm in ogni caso
questi sono i dati da analizzare e chi fa ciclismo anche amatoriale lo sa..
da qui si intuisce che per spingere gli stessi watt si fa meno fatica con la pedivella da 172.5
poi c' e' da aggiungere che Pogacar per uscire dal gruppo ha una grande sparata e le pedivella da 165 esaltano questa sua caratteristica è in salita va più agile..ce' tutto un mondo dietro , a noi non lo sapremo mai..
'
Ancora ad ascoltare gli scienziati?...quelli che ci dicevano di gonfiare le ruote a 12 atmosfere?...quelli che se sei più avanti del filo a piombo avviene un disastro?...Sono gli stessi scienziati che ci spiegavano perché a cronometro occorrevano delle pedivelle da 180?
Oppure si tratta di quelli che consigliavano l'uso dell'amianto perché era inerte... così come dell'alluminio come antiacido...o quelli che suggerivano una buona sigaretta per alleviare la tosse insistente???
Ah, no, ho capito...
Sono quelli secondo i quali il calabrone non dovrebbe volare e soffrono del fatto che l'insetto se ne fotta dei loro calcoli! 😄😄😄
Io Con la Bandana di Pantani facevo faville😊😊😊😊😊😊
Ciao, però se non posti la foto non vale. Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
Prima si usavano le pedivelle da 165, quelle da 170 le usavano eccezionalmente corridori che andavano solo di potenza.
Quello vincerebbe anche senza pedivelle! Il Problema soni gli Amatori spendono cifre Folli rovinando il Mercato!
Ciao Npapi, Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
Pogacar avrebbe vinto anche con la Graziella 😂
Però da nessuna parte si è letto o visto quale sarebbe la sua misura “consigliata”.
Non solo ha le pedivelle corte ma ha anche le corone più grandi quindi va contro le leggi della fisica
Uno che fa uscire da gambette da pollo 9w\kg va contro la legge della fisiologia umana..
@@settestelle7055 se ha la forza di spingerle.
Però fa tanto notizia questa delle pedivelle da 165 però, vista l’altezza di Pogacar, credo che prima usasse quelle da 170 e quindi sarebbero 5mm di differenza mentre da come scrivono sembra che abbia le pedivelle più corte di mezzo metro in confronto a quelle che dovrebbe usare.
Io per esempio che sono alto 1,84 e l’altezza cavallo 94cm (il femore non mi ricordo) almeno stando alle tabelle di qualche anno avrei dovuto usare pedivelle da 180 ma ho sempre utilizzato quelle da 175 allora avrei anticipato Pogacar? 🤣🤣🤣🤣
@@massimocoslovich ma non c'entra solo l'altezza perb1.84 le 175 sono già abbastanza ma poi ci sono altri 4 fattori da considerare per la lunghezza delle pedivelle e poi per sentire la differenza dovresti fare 3500 km al mese ....
@@settestelle7055 1.84 con cavallo 94 175 sono già abbastanza?
Chiaro che poi sarebbe da vedere gli altri fattori ma una misura di partenza ci deve essere no?
Penso da considerare anche la lunghezza del piede.....un ciclista con 46 di piede e pedivelle da 165!😂
Ok. Però, parlando di un solo fattore,le pedivelle più corte sarebbero più performanti di quelle più lunghe.
Avevo sempre pensato il contrario....
Ciao Fulvio, si, dagli studi scientifici emerge che così si ha un costo metabolico minore. Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
Magari uno passa ad altre pedivelle più corte semplicemente per confort; magari pogacar l’ha fatto semplicemente per questo motivo. Se io con un setup mi trovò meglio e più comodo ovvio che pedalerò in modo più efficiente: mica bisogna sempre pensare che un amatore fa un cambiamento perché è un invasato è convinto così di sprigionare più watt; partite con questa convinzione nel strutturare un video mi sembra un po’ troppo presuntuoso.
Ciao Max, grazie per la tua testimonianza. La mia non voleva essere presunzione, tutt'altro! Ma ho già avuto qualche ciclisti che si è rivolto a me per una visita biomeccanica perché ha messo le pedivelle da 165mm e non ci si trovava, per cui ho pensato fosse un tema da affrontare. Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
Ciao Max, mi spiace, non volevo apparire presuntuoso. Alcuni ciclisti si sono rivolti a noi per una visita biomeccanica perché avevano montato le pedivelle da 165mm e non ci si trovavano e quindi mi sembrava un argomento utile da approfondire. Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
LA Cosa delle pedivella è Assimilabile allo questione delle Corone Ovali che dovrebbero. migliorare l'efficenza dell a pedalata..... per mia esperienza io Non Noto nulla di eclatante
Ciao, esatto poiché certe soluzioni hanno un margine di impatto in chi, come Pogacar, non ha nient'altro da migliorare perché è già al top. Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
L'esercizio fa' e crea l'arto? Si è quindi Pogacar ha ragione . Se un amatore si allena costantemente ,come ce ne sono molti allora credo abbiano gli stessi vantaggi .Il passaggio però deve essere graduale come ha fatto Pogacar, non dall'oggi al domani ,un periodo di adattamento è meglio come in altri ambiti.
Io pensavo servisse per alleggerire il carico sul ginocchio
dont forget that there are two legs above the pedals..... I could have the Lewis Hamilton car but I will NEVER drive like him.
È evidente che funzionano ! Con lui però....
Io passato da 172,5 a 170...pedalo al Top più cadenza meglio fuori della x ora solo vantaggi......
Classiche sexxe mentali di qualsiasi amatore medio di qualsiasi campo si parli.
Oltre al ciclismo, sono appassionato di fotografia e, anche lì, vedo spendere soldi su attrezzatura senza un minimo di logica sperando di migliorare, senza avere neanche un minimo di cultura di base.
Ciao Matteo, purtroppo molti di noi si concentrano su un unico aspetto dimenticando che è solo un tassello di un puzzle molto più ampio. Grazie mille per seguire i nostri video! OSU! Omar Gatti
i biomeccanici dicono tutto e il contrario di tutto... prima ti dicono sella lunga poi corta adesso pedivelle corte prima lunghe ahahahahah.lasciateli perdere e' meglio provare le soluzioni
I cambiamenti e miglioramenti ci sono sempre se no pedaleremo come 20 anni fa
Dal punto di vista strettamente meccanico la pedivella corta prevede una forza maggiore per produrre lo stesso effetto di spinta dovuto al fatto che la leva su cui applichi la forza è minore. Quindi...