Se posso permettermi , questi interventi sono buoni ma non eccellenti in quanto la psicologa non si vede, il taglio del format e' asettico, freddo, impersonale. Non e' una polemica ma un consiglio
Grazie Pasquale del tuo feedback. La scelta di questo taglio è stata voluta dai miei utenti che, per studiare cose tecniche, non hanno bisogno di vedere il mio volto ma le slide con la mia voice over. Su cose più divulgative invece ho inserito anche il mio volto.
Tutti i sintomi descritti li possono avere a che fare con altre funzioni psicologiche. Hanno messo una serie di cose e hanno fatto un calderone. Basta andare da tre psichiatri diversi per ricevere tre diagnosi diverse. Come posso io dare un'etichetta a una persona sulla base di queste fesserie? Il normale monologo interiore, per esempio è utile e viene scambiato per voci... L' autolesionismo si manifesta da diverse condizioni psicologiche. Per quanto riguarda la dissociazione spesso gli psichiatri la vedono come una negazione. J. Hillman e C.G. Jung hanno spiegato in chiave psicologica la dissociazione, come d'altra ha fatto Milton Erickson. È una vergogna che al giorno d'oggi dobbiamo credere alla psichiatra... Un caro saluto Dottoressa...
Luca Bonomo Ovviamente queste sono definizioni che possono servire agli studenti universitari di psicologia ad esempio. Sono una di loro e come corso lo trovo molto utile per un esame che dovrò sostenere. Per altri esami si studia altro materiale, fra cui il su citato Jung ad esempio 😊
Non bisogna demonizzare l'approccio alla sofferenza psichica nosografico per così dire oggettivante. Una valutazione psicodiagnostica che coniughi i vantaggi dell’oggettività di una diagnosi descrittiva, impostata su criteri categoriali e dimensionali, con l’attenzione e l'ascolto rispettoso per la soggettività della persona, è l’obiettivo che un clinico deve porsi per produrre un’osservazione la più ampia possibile dell’individuo e proficua dal punto di vista terapeutico.
Grazie per questo video
L' epilessia è una conseguenza di una totale o parziale dissociazione? Grazie
È possibile soffrire di questo disturbo pur avendo una parte di me che se ne accorge?
si
Forse allora vi è una depersonalizzazione o derealizzazione
Se posso permettermi , questi interventi sono buoni ma non eccellenti in quanto la psicologa non si vede, il taglio del format e' asettico, freddo, impersonale. Non e' una polemica ma un consiglio
Grazie Pasquale del tuo feedback. La scelta di questo taglio è stata voluta dai miei utenti che, per studiare cose tecniche, non hanno bisogno di vedere il mio volto ma le slide con la mia voice over. Su cose più divulgative invece ho inserito anche il mio volto.
Se si riferisce al dsm deve essere per forza tecnica
Tutti i sintomi descritti li possono avere a che fare con altre funzioni psicologiche. Hanno messo una serie di cose e hanno fatto un calderone. Basta andare da tre psichiatri diversi per ricevere tre diagnosi diverse. Come posso io dare un'etichetta a una persona sulla base di queste fesserie? Il normale monologo interiore, per esempio è utile e viene scambiato per voci... L' autolesionismo si manifesta da diverse condizioni psicologiche. Per quanto riguarda la dissociazione spesso gli psichiatri la vedono come una negazione. J. Hillman e C.G. Jung hanno spiegato in chiave psicologica la dissociazione, come d'altra ha fatto Milton Erickson. È una vergogna che al giorno d'oggi dobbiamo credere alla psichiatra... Un caro saluto Dottoressa...
Luca Bonomo Ovviamente queste sono definizioni che possono servire agli studenti universitari di psicologia ad esempio. Sono una di loro e come corso lo trovo molto utile per un esame che dovrò sostenere. Per altri esami si studia altro materiale, fra cui il su citato Jung ad esempio 😊
Non bisogna demonizzare l'approccio alla sofferenza psichica nosografico per così dire oggettivante. Una valutazione psicodiagnostica che coniughi i vantaggi dell’oggettività di una diagnosi descrittiva, impostata su criteri categoriali e dimensionali, con l’attenzione e l'ascolto rispettoso per la soggettività della persona, è l’obiettivo che un clinico deve porsi per produrre un’osservazione la più ampia possibile dell’individuo e proficua dal punto di vista terapeutico.