Ok tutto vero quello che dite, però anche voo sperate un giorno di vivere a lungo e con la pensione. Se fai famigli media 2 adulti lavorano e hanno "in carico" almeno 2 anziani genitori e 1 figlio. Non è così strano.
@@baufabio non stiamo dicendo che bisogna abolire le pensioni: l'Italia ha sul groppone tutti i debiti derivanti da un sistema pensionistico altamente ingiustificato sul piano intergenerazionale che negli anni 70 ha fatto andare in pensione gente a 45 anni. Ci sono tante tipologie di sistema contributivo: l'Italia era uno dei più privilegiati al mondo (insieme alla grecia) e lo è tuttora.
Sarebbe interessante capire la spesa pensionistica da cosa è determinata per lo più. Mi interesserebbe sapere se la pensione con metodo di calcolo retributivo incide tanto nella spesa e anche capire per quanti anni dovremo sostenere tali pensionati
@@giuseppedelvecchio1809 Forse può essere utile questo panel. Un po' datato e lungo, ma viene proprio tratta la spesa pensionistica. Potrebbe risultare un po' tecnico, ma consiglio comunque di vederlo. Buona visione. ruclips.net/video/LrnM8oesXA4/видео.html
@@1986Andrea Dipende dall'idea di vita che si ha e che lavoro si va a fare. Conosco persone che vivono benissimo in Belgio, UK, Germania, Olanda, Norvegia, USA e Francia e stiamo parlando di paesi parecchio diversi uno dall'altro
@@konko7420 Certo, non discuto. Tuttavia, io che ho lavorato in uk con un buon salario. Ho visto molte persone che in UK hanno guadagnato il minimo indispensabile. Se sei un pizzaiolo o cameriere guadagni circa 10 pound. Dipende anche dalla città e dalla tua professione. Anche un infermiere appena arrivato non prende più di 1500 Pound al mese.
@@1986Andrea mio fratello vive a Londra da 6 anni. Ha fatto prima il pizzaiolo (cominciando in Italia), ed ora si sta formando, sul campo, come manager per la stessa catena. Facendo il pizzaiolo guadagnava fino a 2000 pounds al mese. Ora non so quanto in più. Al di là che sia comunque un altro mondo rispetto all'Italia (al sud dello stivale nello specifico), mi preme sottolineare quanto sia aperto e dinamico il mondo del lavoro lì e quanto siano coraggiosi ad affidarsi a persone che magari non hanno esperienza specifica in taluni ambiti, ma che vengono formate e messe alla prova senza guardare per forza di abitudini(?), solo ai titoli.
Beh ma "quello che è successo alla Grecia non potrebbe succedere a noi, siamo un'economia molto più forte, Lu mare lu sole l'artigianato e altro blabla senza senso"
Video chiaro ed interessante, tuttavia limitarsi a presentare dei dati lo rende piuttosto incompleto(cosa ovvia considerando che ,come da te affermato,voleva essere solo un quadro generale del mercato del lavoro nostrano)e ne apprezzerei quindi un'altro basato sulla disamina delle cause principali di quanto esposto in questo.Grazie e complimenti per il canale
Il fatto che ben pochi si arrischino a fare una disamina delle cause della disoccupazione nel nostro paese la dice lunga sul livello culturale dei nostri economisti (quando la si tenta, come nel caso di Cottarelli nel Link riportato sopra, la risultante è il solito e banale elenco dei mali storici di cui soffre l'Italia (Importante, per carità intendiamoci). In realtà c'è una causa che più di ogni altra determina la scarsità di lavoro e la bassa crescita. Questa causa è la bassa produttività dovuta al basso valore aggiunto che ha la nostra produzione in genere. Si cominci a riflettere sulla perdita delle eccellenze e sull'appiattimento verso il basso della nostra produzione, che ha avuto come esito immediato quello di metterci in competizione diretta con i paesi emergenti.
Fondata su un governo che sa fornire solo assistenzialismo tramite uno strumento per aggirare il problema della mancanza di lavoro non contrastando il problema direttamente.😔
Aggirare i problemi è tipico del governo italiano, viene fatto sia in ambito di lavoro ma anche in ambito di manutenzione e prevenzione di strade, ponti, edifici vari, scuole etc etc Esempio semplice per le strade: spesso sono mal messe, buche e asfalto consumato mal tenuto ed anziché rifare il tratto di strada per ridurre gli incidenti vanno ad imporre limiti di velocità più restrittivi ed autovelox.
"Tanto ho mamma e papà che mi aiutano, tanto ho il marito che mi mantiene", e così in Italia il lavoro non è più un valore. Io non voglio vivere di gentilezza da parte degli altri o peggio di carità. Io voglio vivere in dignità. Anche quando mi risposerò. Se mi risposerò. Purtroppo in Italia a questa consapevolezza e maturità non ci si è ancora arrivati. Ci si illude che si possa contare alla cieca sul prossimo, come fanno i bambini coi genitori, quando una volta adulti ci si rende conto che non ci si può fidare in fondo neanche dei propri genitori, perchè hanno i loro bei limiti anche loro. Ma solo di se stessi. Una società narcisista.
Beh ma lo diceva già Cacioppo "Il Sud non è fatto per lavorare, fa troppo caldo, infatti ho sempre pensato che SUD fosse l'abbreviazione di SUDATO" :-)
I dati sull'occupazione sono sbagliati.Se togliamo pensionati, disabili, casalinghe, studenti,se consideriamo che in media una donna su due non lavora e le donne sono più degli uomini,in Italia lavora meno del 20 per cento!Ma i problemi sono anche altri:baby pensioni erogate a pioggia per anni,minime date a gente che non ha mai lavorato, invalidità tarocche.A tutto questo, aggiungiamo il reddito di cittadinanza,un vero disincentivo al lavoro.In certe zone se lavora il 10 per cento è tanto.Senza poi contare evasione e sommerso,a volte mi chiedo come si faccia ancora ad andare avanti!In Italia c'è troppa gente che non fa un cazz o,questa è l'unica verità!E poi, paradosso all'italiana:non lavora quasi nessuno però quando c'è un ponte o arriva la bella stagione, vanno tutti via!E meno male che poi ci si lamenta che non ci sono soldi!
Bel video. Ora scusatemi la domanda stupida ma la mi sorggie spontanea chiederti quando ( e se) farai un video sulle cause della disoccupazione in' Italia
@@cesolouncapitano9399 Non dire cazzate. Il costo del lavoro è alto, ma questo impedisce la competitività non le asunzioni. C'è molta disoccupazione, perche molta gente, non è preparata ad affrontare il mondo del lavoro (ignoranti, non qualificati pigri ecc) mancano dei veri imprenditori, abbiamo solo dei poveracci, che si illudono di fare gli imprenditori e non lo sono. Siamo un paese fnito, di gente che si lamenta, che vuole dirittie non doveri.
@@cesolouncapitano9399 io credevo che le cause maggiori fossero che la maggior parte delle nuove imprese chiudono subito a causa della pressione fiscale
Con questo video mi hai appena aperto gli occhi sul fatto che per noi giovani non ci sarà un futuro in Italia, soprattutto alla luce degli eventi recenti...
Forse, tra un po’ saremmo noi a prendere le redini di questo stato, e dovremmo decidere se migliorarlo, sudando e facendo sacrifici per chi verrà dopo di noi o andarcene, che però è la scelta più facile per molti
@@federicoschenetti5525 Hai mai visto la piramide di età Italiana? Non saremo mai la classe dirigente. I vecchi votano e saranno la maggioranza.Lo sono nei sindacati,nella politica,ovunque . O accettano meno ricchezza nelle pensioni sacrificandole in nome del paese oppure meglio andare via. Ma poi davvero?sudare e fare sacrifici per un boomer baby pensionato?
C’è una cosa importante da evidenziare , ed è che all’estero è molto molto più applicato il lavoro a tempo parziale. Questo alza la percentuale degli occupati
Michele Ciancio Ho lavorato per molti anni in Germania Austria e Svizzera come rappresentante ( tutt’ora solo in Svizzera) , ed era , è , abituale assumere i dipendenti con contratto part-time orizzontale o verticale . Cosa che trovo molto interessante perché, ad esempio, in tante famiglie dove i due coniugi hanno contratti a tempo indeterminato e pieno, si potrebbe obbligare uno dei due al tempo parziale. Si creerebbero molti posti di lavoro ( specialmente nei posti pubblici).
1Aquila1 sono d’accordo con te! Soprattutto per i giovani e le donne, che lavorano meno in Italia 🇮🇹... ma non ho mai trovato dati sulla quota di lavoratori part time all estero
Un appunto: una coppia con un dipendente full time e uno part time nei paesi citati guadagna decisamente più di una coppia di entrambi full time in Italia. Io sto a Bruxelles e gli stipendi generalmente sono il doppio. Il costo della vita è in linea a Milano. Quindi guadagni il doppio e spendi uguale. E non riguarda un solo settore, parlo di PhD student, receptionist in hotel, autista e ingegnere primo impiego. Tutti pagati più o meno il doppio (stipendio netto a parità di ore).
Luca Zampieri il reddito medio pro capite in Belgio non è il doppio di Milano 😹 informati meglio! (Italia:36 k , Belgio 47k ) ovviamente parificati al potere d’acquisto 🤟🏻
Inoltre fa pensare come multinazionali che nei paesi del nord europa danno 3k al mese primo stipendio in italia rifilino stage di 6 mesi da 600€. Questo dimostra che c'è purtroppo un problema culturale dietro a questo dramma. Propongo di iniziare a rispettarci tra di noi e a capire che con l'unione risolleveremo il paese, non rifacendo gli errori dei nostri padri
è un problema anche di tassazione. vai a vedere quanto si prende lo stato nel caso sei dipendente e prendi oltre 20 mila euro l'anno netti (circa 1500 euro x 13 mensitlità).
Vorrei anche sottolineare l'enorme precarietà del lavoro in Italia, oltre al fatto che gli occupati sono pochi una buona fetta di essi sono tirocinanti, contratti a chiamata, tempi determinati allungati all'infinito ecc. e ciò crea un'instabilità sistemica.
la cosa più importante non è stata detta però......se ci troviamo in questa situazione di differenza rispetto alla maggior parte degli altri stati è per le politiche A CORTO RAGGIO che ci sono state finora!! se non ci diamo una svegliata (e ribadisco ''CI'' perchè è da noi che deve avvenire il cambiamento e non accusare solo i politici che abbiamo noi stessi votato) sarà davvero davvero dura....
Per quanto riguarda il sud Italia il lavoro è tutto in nero e dove non lo è al massimo registrano 3 ore lavorative e ne fanno 10-12 al giorno per 500-600 euro al mese tutti i giorni o 6 giorni su 7 senza nessun diritto umano (esperienza personale ed oltre) ovviamente non si può definire lavoro, la legge non fa niente e i lavoratori sono costretti ad accettare perché i datori si avvalgono della mancanza del diritto del lavoro... Guardando tutti i giorni su diverse piattaforme per trovare lavoro in tutta Italia, molte sono truffe per phishing, mentre altre richiedono tutti anni di esperienza e nessuno offre formazione, (anche avendo la laurea al massimo puoi ambire ad entrare nella lista per lavorare al McDonald's). Facendo domande nei siti ufficiali come trenitalia, poste italiane, Italo ecc alla fine l'unica che mi risponde è la posta Svizzera (esempio per tutta l'Europa) scrivendomi una gentile email per dire che non sono stato scelto, mentre gli altri italiani neanche la decenza di prenderti in considerazione, ci sono solo illusioni di "lavoro" come si potrebbe devinire il lavoro nel 2021? dove è sempre più automatizzato come i fast-food, banche, rifornimenti, bar-distributori, ecc dove la popolazione sale e il lavoro diminuisce, ma volendo le soluzioni ci sono come proposte di legge che ho sentito proporre da paesi dell'Unione europea come diminuire le ore lavorative per far lavorare più persone... Se chi governa si decidesse a pensare realmente perché esiste un governo, per le persone e non per egoismo personale o qualche peccato capitale, Noi giovani più tosto, dovremmo andare tutti i giorni a protestare per la mancanza dei nostri diritti e per futuro migliore per tutti.
Qual'è la differenza della spesa pubblica tra i paesi del Nord e i paesi meridionali e soprattutto perché in Italia si prediligono i mercati "più anziani" come quello pensionistico invece di mercati "giovani"come quello scolastico?
Perchè preferiscono tenere gli italiani stupidi e precari, in modo che continuino a votarli. E non è solo una battuta, era anche scritto nel Programma di Rinascita Democratica
Secondo me l'italia dovrebbe conservare ogni anno una piccola parte della spesa pubblica e utilizzarla per convincere le fabbriche italiane che sono andate fuori dall'Europa a ritornare nella loro Patria. Secondo me questo assieme a politiche fiscali che agevolano le PMI porterebbe crescite da Boom Economico. Cosa ne pensi? Un'altra cosa vedendo questi dati non mi viene da pensare, come ho sentito da diverse persone, di andare all'estero, io amo l'Italia, bensì mi viene voglia di aiutare questo Paese a rialzarsi, nel mio piccolo cerco di fare qualcosa.
Nella classifica del tasso di disoccupazione per regioni europee tra l altro 5 non sono in Europa ma exclave (ceuta melilla) o colonie francesi Mayotte,Guadalupa e Reunion😅
@Compos Sui ti invito a cercare l'età media di pensionamento italiana. 62 anni. Inoltre, spererei che le risorse fossero concentrate su altri fronti, e che l'opinione pubblica si focalizzasse su determinati problemi.
In Italia non si riesce a rendere il lavoro regolare semplicemente perché la previdenza sociale è tutt'altro che credibile ed affidabile... È invece un ente che prende ma non vuol dare, che egemonizza ciò che prende, che sembra sempre ad un passo dalla bancarotta e che soprattutto risulta estremamente clientelare... Però lo stato subdolamente quando deve chiederti soldi non è che si va a chiedere tu disoccupato o lavoratore in nero da dove caxxo li vai a prendere quei soldi per darglieli... Se li intasca e basta!!.... Quindi automaticamente diventa complice del sommerso
@@edoardocorgnale6724 Diminuire l'evasione fiscale, sono 150 miliardi annui circa, e attuare vere politiche di veri politici. Lotta alla mafia e ai vari privilegi/lobby. Per dirne una poco usata, le concessioni delle spiagge italiane
Ciao, Video molto interessanti. Posso chiederti, se vuoi, dove lavori e che tipo di studi hai fatto (oltre alla laurea in economia, ovviamente). Sono una laureata in econ anche io
Com'è che siamo tutt'ora l'ottava economia del mondo, pur avendo questi valori sull'occupazione? Mettendo al netto tutto, lavoro regolare, lavoro irregolare, sviluppo tecnologico, capacità industriale etc...
Perché il lavoro non é l'unica fonte di ricchezza..se io ho delle azioni che rendono 100 mila euro l anno e pago 26 mila di tasse,ho pagato tasse per 5 lavoratori dipendenti..e ci sono altre rendite produzione energia elettrica,affitti di case vacanze..il lavoro non é tutto anzi il reddito maggiore lo fa chi non ha lavoro dipendente..
troppo belli i tuoi video. Per far crescere il tuo canale servirebbe rendere il tuo canale più condivisibile. Cioè nel senso quanto sono accattivanti i tuoi video per chi non ti conosce? ok fregacazzi il fatto che sia poco condivisibile questo video DEVE essere condiviso
La mia esperienza nel sud Italia dice che è vero che la disoccupazione è un grossissimo problema, ma quei dati sono ulteriormente aggravati in quanto non considerano tutti i parrucchieri, estetisti e altri lavori di questo tipo che vanno a lavorare a casa delle persone., e che per il fisco sono veri e propri fantasmi. Per quanto riguarda i NEET alcuni ragazzi devono lasciare la scuola per lavorare (sempre a nero e da fantasmi ovviamente) per sostenere la famiglia. Ovviamente questi numeri non ci faranno arrivare mai forse nemmeno lontanamente al livello della Germania, ma un paio di punti percentuali sulle classifiche li guadagnamo. :D
Ottima analisi riassunta un poco tempo! Purtroppo i giovani sono da sempre l'ultima ruota del carro, prima perché non possono votare e poi perché i primi costi ad essere tagliati sono quelli destinati all'istruzione. Se si investisse di più sullo stimolare l'interesse per il nostro futuro ci sarebbe più coinvolgimento da parte giovani nel mondo del lavoro in Italia.
Il problema del lavoro dipende dalle dimensioni delle aziende: prima impareremo che un tessuto produttivo così polverizzato è un male prima riusciremo a dare delle strutture economiche capaci di creare lavoro (per sé stesse e per i dipendenti) e non a consumarlo. Riguardo al discorso del drenaggio di ricchezza verso la parte più anziana della popolazione l'unica vera soluzione è aumentare la tassazione sulle rendite, diminuendo quella sul reddito, allineandoci ai parametri OCSE e abbandonando questo sistema da Paradiso Fiscale per Parassiti (come direbbe Carnagie).
Il tessuto produttivo polverizzato è quello che ha reso grande il Made in Italy, al massimo bisogna accentuare la cooperazione distrettuale. Concordo sulla parte dell'imposizione fiscale sulle rendite, anche se considererei gli effetti collaterali sul settore edile. Credo, tuttavia, che si dovrebbe ancor prima limitare il drenaggio di risorse da parte di quella fascia della popolazione improduttiva ma in età lavorativa, anche in un'ottica di equa redistribuzione territoriale del reddito.
Mi trovo d accordo con lei sul tassare di più le rendite, ho scritto la stessa identica cosa in un commento poco fa. Non sono d accordo però sul discorso delle multinazionali; non sempre la grande impresa è migliore. Sento spesso parlare di competitività, ma in Italia competitività e libero mercato non esistono; esistono solo multinazionali che eludono il fisco in maniera "legale" si fa per dire, ed il piccolo imprenditore che muore sotto il carico fiscale. Lei pensa che tutte queste multinazionali che durante il corona virus stanno ingrassando i loro guadagni pagheranno le tasse? Se meglio di me visto che è un commercialista di cosa parlo..
Puoi cambiare un paese composto al 75% si teste di cazzo, oppure cambiare paese. Nel primo caso non combini niente neanche se sei Jesoo, al massimo vedresti il cambiamento dopo 50 anni ammesso che le nuove generazioni siano un po' meno merda. Nel secondo caso può andarti bene. Trovi un lavoro pagato onestamente in un paese abbastanza meritocratico, ti fai la tua vita e torni a trovare i tuoi e mangiare pizze. Al massimo torni in pensione tra 30-40 anni quando l'Italia sarà economica visto che i salari saranno 1/4 della media europea...
@@zampy15021993 guardi, da 20enne lavoratore e studente le posso dire che, guardando la mia generazione, la sua speranza che sia un pò meno di merda è già fallita. Tanti cazzoni che non hanno voglia di fare niente e che vivono grazie ai genitori. E abito in Emilia Romagna. Figuriamoci al sud (non per discriminare, ma i dati del video parlano chiaro). Ai giorni d'oggi gran parte dei ragazzi pensa che la vita sia uno scherzo e che i soldi ci saranno per sempre.
Nel minuto 9:57 interpreti la tabella, tasso di povertà per età, dicendo che la ricchezza non è distribuita ugualmente. Hai ragione, la ricchezza non è distribuita ugualmente per età, il che è abbastanza logico e "giusto", dato che le persone più anziane hanno avuto più tempo per accumulare ricchezze. Negli Stati Uniti i dati sono simili a quelli in italia (poverty.ucdavis.edu/faq/how-poverty-status-related-age) così come negli UK (www.jrf.org.uk/data/poverty-rate-person-type-over-time-after-housing-costs-ahc). Non si può parlare di disuguaglianza intergenerazionale, ma semplicemente di persone anziane che hanno avuto più tempo per lavorare, risparmiare e di conseguenza uscire dal tasso di povertà.
Da noi il problema è che gli anziani percepiscono pensioni non coperte dai contributi che hanno versato: infatti dai 50 ai 100 miliardi all'anno vanno trasferiti dalle tasse all'INPS per poter continuare a pagare le pensioni
Cerca USA wealth gap trend o historical trend e poi ne riparliamo. Stessa storia anche là. E anche fosse negli Stati Uniti praticamente tutti gli occupati hanno fondi pensione integrativi tipo 401k. Lo stato paga una pensione di base del cazzo, il resto te lo costruisci. In Italia la ricchezza è al netto di una pensione (magari pure retributiva). Considerata la pressione fiscale nettamente superiore in Italia non si può proprio paragonare le due cose. Gli UK sono gli USA versione Europa, con na regina che non serve a niente.
"50% è il tasso di occupazione femminile" può essere interpretato in due modi: 1) una donna su due non lavora 2) una donna in media lavora per il 50% della propria età lavorativa Le politiche di correzione di questo dato possono essere estremamente diversa a seconda della sua interpretazione. Analogamente: "20% è il tasso di disoccupazione del meridione" può essere interpretato come 1) il 20% della forza lavoro non trova occupazione 2) in media la forza lavoro è occupata per l'80% del tempo. Facciamo un esempio: se il 30% avesse un lavoro stagionale (turismo, agricoltura) sarebbe occupato al 50% ogni anno, dando luogo al 15% della disoccupazione, che sottratta al 20% da il 5%, pari alle regioni del nord. L'esempio è immaginario e non necessariamente verosimile. La questione è: ATTENZIONE AI DATI AGGREGATI! Vanno bene per iniziare ad approcciare un problema ma per prendere decisioni bisogna andare al dettaglio più piccolo misurabile.
Anche in questo video, affronti il problema dell'occupazione/disoccupazione in modo parziale e fuorviante. Cioè ti occupi di descrivere gli EFFETTI, citando per l'appunto i dati, ma non accenni mai alle CAUSE di questo disastro. In Europa non è possibile fare politiche di crescita. Non è cioè possibile programmare politiche finalizzate alla crescita, e dunque finalizzate all’incremento della domanda interna e dei redditi. E ciò perché strutturalmente e principalmente l’Unione Europea persegue lo scopo della stabilità dei prezzi (v. artt. 3 TUE, 119 e 127 TFUE) che si poggia essenzialmente su una moneta basata sui cambi fissi, sull’assoluta libertà di movimento dei fattori di produzione (all’interno dell’area euro) e sulla deflazione salariale; quest’ultima, a sua volta, richiede un processo di precarizzazione del fattore lavoro e un preciso tasso di disoccupazione strutturale il cui scopo è¨ mantenere stabile l’inflazione (e dunque il prezzi e i tassi di interesse sugli strumenti finanziari). Tant’è¨ che la Commissione definisce, per ciascuno Stato membro, il tasso annuo non inflazionistico di disoccupazione (il cosiddetto NAIRU, acronimo di Non Accelerating Inflation Rate of Unenployment), al di sotto del quale non è ¨ opportuno scendere per non alimentare l’inflazione. Cioè in sostanza, la Commissione Europea, ogni anno impone ai paesi membri un tasso minimo di disoccupazione oltre il quale non è possibile andare(NAIRU), poichè la diminuzione di disoccupazione influirebbe sull'inflazione. Nel caso dell'italia nell'ultimo anno è stato stabilito al 9,8%. Per cui è di fatto impossibile perseguire la piena occupazione come sancito dalla costituzione. Se non ci rendiamo conto di questo parliamo del nulla.
@@WhatsupEconomy certo che si. Esattamente come l'altra volta, ti ripeto che il MES viene finanziato dagli stati in misura proporzionale al loro PIL, oggi ti dico che l'italia non può scendere sotto il 9,8% di disoccupazione per via del NAIRU. Almeno sai cosa è?
Ciao, una domanda: nele statistiche dei disoccupati, vengono considerati i lavoratori a nero, almeno a livello di stima? Io credo che per molti versi le varie statistiche di povertà e disoccupazione vengano falsate da un fenomeno che conta numeri importanti? Grazie in anticipo e buon lavoro.
Parlando di occupazione. Il settore del mercato musicale fisco, tra vendite, produzione eccetera eccetera, sta andando sempre peggio. Quindi con sempre meno lavoratori. Quindi se ci fossero più persone che si frugano come me andando a comprare cd, vinili eccetera eccetera nei negozi, aumenterebbe l’occupazione
Volevo richiamare l'attenzione sull'espressione "fondata sul lavoro" che può causare equivoci per chi non capisce il diritto pubblico. L'art 1 è una norma programmatica, non significa che magicamente in Italia tutti lavorino, che tutti siano lavoratori o che abbiano una sorta di diritto naturale al lavoro, serve per dare un indirizzo alle azioni dello stato e degli individui, ma come diceva Calamandrei la costituzione se non la si attua rimane solo un elenco di cose.
Innanzitutto, ho apprezzato il video e i suoi contenuti. Solo un piccolo dettaglio: si il tasso di occupazione delle donne come stima puntuale è severo, però bisognerebbe considerarlo a livello temporale, in cui, anche se non con i ritmi della media eurozona (se vogliamo perché la situazione occupazionale italiana è comunque sterile), stiamo cresciuti negli ultimi dieci anni. Da non dimenticare le ragioni storiche e culturali su questo essere fanalino di coda per il gender balance. Mi trovi d'accordo quando dici che lo Stato debba procedere con politiche mirate, ma io penso che anche un cambiamento dell'opinione pubblica, che per fortuna sta avvenendo, sia necessaria e forse anche più impattante. Ti rinnovo i miei complimenti.
Ok ma se non ci sono abbastanza posti di lavoro come fai ad occupare sta gente? Mi dirai che bisogna essere attrattive per incitare nuove aziende di crearsi e formarsi sul suolo nazionale... Ma non so se l'Italia può permetterselo?
Se per corsi di specializzazione intendi quei posti dove lavori 10-12 ore al giorno per 600 euro al mese, per almeno 5-8 anni di prese in giro ... preferisco continuare a studiare tedesco per fatti miei 👋🏻
I due grafici iniziali, quello che descriveno il tasso di occupazione e quello di disoccupazione, ci dicono chiaramente che questi dati ufficiali sono sbagliati o che i dati raccolti per stendere questi grafici hanno metodi diversi: la Francia e la Spagna nel grafico degli occupati fanno meglio di noi mentre in quello della disoccupazione sono messe peggio (hanno più disoccupati)!
Ci sono due cose di cui non hai parlato, attinente all'argomento che hai trattato, che sarebbe interessante che affrontassi in un altro video: molti giovani italiani emigrano in altri paesi per lavorare, facendo diminuire il tasso di disoccupazione. Secondo argomento: se uno lavora in un call center o fa il Runner con contratti atipici, guadagnando 300€ al mese risulta occupato, anche se prende il reddito di cittadinanza. Io ho lavorato in un Call Center con la legge Fornero, che obbliga a un pagamento orario. Il problema e che purtroppo non facevo molte vendite (come il 90% dei miei colleghi in quel periodo). Per non mandarmi via e "per il mio bene"( non perchè guadagnavano sul mio lavoro), mi limitavano le ore giornaliere di lavoro che potevo fare. Inutile dire che non mi potevo campare con quel lavoro. Sulla mia esperienza ho scritto un libro auto pubblicato. Ne parlo nel mio video ruclips.net/video/QFOH2pDb1Bc/видео.html
@@konko7420 se uno prende 300 euro al mese, non dovrebbe risultare occupato. Seicento euro, anche se non ci campi, puo essere considerato uno che lavora. In Italia, cosi come esiste in altri paesi, si dovrebbe introdurre la paga oraria minima per legge, in modo che sia illegale lavorare 8 ore e prendere 300 euro in un mese. Poi se uno lavora 3 ore al giorno, deve risulrare nelle statistiche che fa tre ore. Perche le statistiche devono segnalare i problemi che esistono nel lavoro.
@@gianpieroruiu.recensionilibri I problemi si conoscono lo stesso, anche con gli attuali criteri statistici. Non conosco il motivo per cui sono stati scelti, ma essendo utilizzati da tutti, permettono di fare confronti realistici
bel video... vedo nei commenti che si parla molto di lavoro nero, evasione, ecc... ti andrebbe di fare un video che parli di dati e statistiche a riguardo? perché ne parliamo tutti di questa cosa, ma non so in quanti lo facciano davvero con cognizione...
Parte l'enorme orrere che si può evincere dalle statistiche europee, vedendo questo video si evince secondo me un dato ancora più significativo he non è quello dell'Italia in rapporto all'Europa ma anzi l'enorme divario che c'è tra nord e sud, conferma del fatto che la questione meridionale è sempre "troppo" attuale...... Ma lo stato cosa potrebbe fare per diminuite questo delta???
Analisi dettagliata complimenti...tutt' e' togliersi le fette di prosciutto dagli occhi.Chissa' chi è stato quel " genio"che ha scritto il primo articolo? Naturalmente la politica persa nei propri interessi non si è accorta di queste problematiche 💩💩💩
Per non parlare del costo di un lavoratore da parte di chi lo assume, cosa che a questo punto credo sia proporzionalmente derivata dalla situazione attuale, e che col tempo andrà a peggiorare.
Ho una piccola domanda, questi dati sono epurati da chi si presume lavori in nero/malavitosi? Oppure sono inclusi nei neet? Grazie, bravissimo come sempre
Bel video, però fotografare lo stato del mercato del lavoro cristallizzando i numeri ad oggi, falsa la percezione. Bisognerebbe partire più indietro, almeno dall'inizio degli anni '90 e vedere l'andamento di tali dati nel corso del tempo. Perché la situazione attuale è frutto di scelte politiche ed economiche fatte in passato. Questo ti permetterà di capire meglio cosa può aspettarci per il futuro e cosa, eventualmente, correggere.
Che botta di ottimismo mi hai dato. Comunque a livello politico la vedo dura. I miei colleghi le scorse elezioni hanno dimostrato di credere di più alla narrazione contraria, alla necessità di quota cento, e di cambiare la legge fornero.
Tirolumido purtroppo la questione va molto oltre al tuo insulto. Ci sono questioni urgenti impellenti, in momenti di necessità si chiedono sacrifici, la colpa non è ne mia ne tua ne della fornero; lo è di chi governava 40/30/20 anni fa e lo ha fatto sulle tue spalle e sulle mie. È corretto scaricate tutto sulle prossime generazioni? Domanda comunque inutile perché siamo già noi la generazione a dover portare quel peso. Quella della fornero è stata una manovra necessaria non un vezzo sadico. Pensare di cambiare la fornero e pretenderlo irrazionalmente significa affondare: essere al ristorante e pretendere che si venga serviti mentre il locale va a fuoco, mi dispiace la cena salta ( scusate la metafora)
@@gabrielesalini2113 La Fornero può essere tranquillamente annoverata tra le persone che hanno commesso crimini contro i propri cittadini. Il solo pensare di innalzare l'età pensionabile senza tener conto degli esodati che per loro volontà avevano lasciato il lavoro in cambio della mobilità che li avrebbe accompagnati alla pensione è da criminali. Queste persone finiti i tre anni di punto in bianco si sono trovate senza pensione e senza stipendio. Tra le altre cose ti vorrei informare che i conti INPS per quanto riguarda la previdenza erano e lo sono ancora in ordine, solo che l'INPS si deve prendere anche carico di prestazioni non di sua competenza come l'integrazione al minimo, pensioni sociali e pensioni di invalidità; tutte prestazioni che non hanno il riscontro dei versamenti previdenziali e che dovrebbero essere a carico della contabilità generale dello Stato. Nessuno è campato sulle mie spalle e nemmeno io sto campando su quelle degli altri. Ho versato una marea di soldi in contributi che non sono altro che stipendi accantonati di cui avrei avuto accesso nel futuro. Mi dispiace, sei completamente fuori strada ed il paragone con il ristorante che va a fuoco non calza per nulla. Mi scuso se sono stato insultante, è che non mi andava di farla tanto lunga.
Però non hai parlato del lavoro a nero, molto diffuso in Italia, probabilmente non lo hai trovato fra le statistiche perché non esiste per lo stato, ma comunque è una fonte di reddito per le famiglie e se lo stato riuscisse a risolvere la questione del lavoro a nero credo che ci sarebbe una impennata dei valori di occupazione Ps bellissimo video
Ciao, potete aiutarmi a capire meglio la scheda dell'ISTAT. Si tratta di un'intervista fatta a un campione di famiglie, che possa rappresentare la totalità della popolazione, giusto? I numeri si riferiscono a migliaia di persone e non a milioni. Anche in alto c'è scritto che si tratta di migliaia di unità. Vi chiedo se potete confermarmi questa cosa. Giusto per capire, quello detto nel video rimane comunque valido ! ;)
Bel video che merita secondo me molta piu attenzione! a parte i Babyboomer in arrivo siamo anche tra gli stati con il piu basso tasso di natalita'.. insomma chi pagera queste pensioni? siamo gia in un rapporto 3 a 1 ma presto si prospetta una situazione che non si puo nemmeno immaginare.. un lavoratore che paga per un pensionato? Cosa ne pensi?
Ciao, vivo all'estero. Ho delle amiche di circa 40 anni, che vogliono rientrare in patria e hanno mandato curriculum a raffica per anni e nessuno le ha minimamente considerate. il problema del lavoro femminile sta nella cultura di molti imprenditori che pur di non pagare i costi di un'eventuale maternità si rifiutano di assumere donne.
Complimenti per i video che realizzi. Riusciresti a fare un video dove spieghi come quando viene fatto il debito? Attualmente posso fare debito? Posso oggi stato italiano vendere i titoli di stato? Come avviene la vendita dei titoli di stato ? Ci sono tempi da rispettare? Se oggi stato italiano vuole fare debito ci sono gli investitori? Cosa comporterebbe? Qual è il tasso d interesse? Chi eventualmente lo comprerebbe?
Purtroppo l'individualismo e il familismo soprattutto del sud Italia svaniranno solo con iniezioni massicce di cultura. Investire sulla scuola è l'unica via
Perdonami, non ho capito una cosa. Hai detto che in italia su 60 milioni di persone 23,4 milioni lavora, quindi meno del 50%, e dopo hai detto che abbiamo un tasso di occupazione del 63,5%. Quindi la mia domanda è, qual è la definizione di tasso di occupazione e che cosa indica?
A me addolora sapere queste cose, ma è giusto saperlo per poter cambiare la situazione senza ricorrere ad azioni stupide conoscendo la realtà ed essere più pragmatici possibile
Non capisco come siano possibili i dati mostrati, dato che, fonte Eurostat, il tasso di disoccupazione in Italia è al 9.7% (Febbraio 2020). Inoltre, ad esempio in, Spagna risulta del 13.6%, mentre nelle statistiche che mostri i dati riguardo ai due paesi sono invertiti.....
Quando è diffuso e accettato che per aumentare la tua ricchezza, tu possa obbligare qualcuno a lavorare alle tue dipendenze in nero altrimenti a casa, il problema non è economico ma culturale... E dunque molto difficile da risolvere.
Ho sempre pensato che l'Art. 1 significasse che la repubblica (cosa di tutti) è somma di lavoro (cosa di ognuno), che ogni cosa individuale ha immediatamente un significato collettivo. «Osserva la situazione del più comune artigiano o lavoratore giornaliero in un paese civile e fiorente, e noterai che il numero di persone (una parte della cui industria è stata impiegata per procurargli tale situazione) eccede ogni calcolo» [Adam Smith]. Mi sono stupito a sentirmi raccontare che, invece, "fondata sul lavoro" significhi "non fondata altrimenti su lignaggio, raccomandazioni, iscrizione a un partito".
Ti seguo da un poco e io sono calabrese, ma vorrei dirti una cosa, tantissimi miei coetanei e ex-colleghi dell'università da anni non hanno mai cambiato la residenza (ti parlo di un corso con 130 persone, di cui 70 laureati) sono tutti andati via ma senza mai andare via sulle carte! Dunque le statistiche spesso sono fuorvianti per quanto riguarda i NEET.
Ma come risolviamo il problema degli stipendi in Italia? Vado a spiegare: io vivo all'estero e sono uno sviluppatore e ricevo spesso offerte dall'Italia, ma dubito che mai le accetterò. Perché? Perché al momento io sono sottopagato a causa di una pessima contrattazione (è stato la mia prima contrattazione per un lavoro all'estero da mid e non da junior o internship), in una branca particolare dell'informatica nella quale si guadagna meno del normale (videogiochi) e, nonostante tutto questo, io guadagno di più di quanto guadagnerei in Italia come ingegnere. A questo poi si aggiunge un sistema pensionistico più sicuro, migliore sanità ed il fatto che come 26enne sono rispettato invece di essere trattato da bambino. Pensi che esista un modo di risolvere perlomeno il problema relativo agli stipendi? Parliamo di quasi raddoppiare lo stipendio per certe professioni. Io non odio vivere all'estero, ma ogni volta che ripenso all'Italia mi sale l'ansia a realizzare che probabilmente non potrò mai tornarci stabilmente, a meno che io non voglia ammazzare i miei guadagni.
Molto semplice (ovviamente sulla carta): all'Italia manca una visione di medio lungo periodo organizzata dalla classe politica e la classe economica, cioè dalla classe dirigente e dalla classe produttiva. Non esiste una direzione per cui si possa avere uno straccio di fiducia nel futuro e, quindi, avere voglia tutti insieme come comunità di impegnarsi per poter essere più competitivi come sistema paese. Alcuni dicono sia colpa dei limiti e vincoli esterni prodotti dall'entrata nell'UE, altri credono sia solo colpa nostra, altri ancora (come me) credono che sia un mix di entrambi i fattori. Fatto sta che senza visione e progettualità non possiamo essere competitivi sull'innovazione ma possiamo solo svalutare i salari, che è quello che già si fa. Per aumentare gli stipendi quindi ci sarà bisogno di un piano serio e di una sinergia pubblico-privata che punti a migliorare la nostra posizione sul mercato internazionale. Al momento non esiste nulla di tutto questo e si naviga a vista, i politici che abbiamo sono alcuni tra i peggiori d'Europa e la nostra classe imprenditoriale è fatta da sfruttatori e/o criminali collusi con le varie mafie e la politica (a parte realtà d'eccellenza come Brembo, Ferrari, Ducati etc.. quasi tutte al nord)
geneticallytails beh io ho 25 anni e son rispettato per i miei studi da tecnologo alimentare in Italia, dipende sempre dall’ambiente in cui ti trovi.. anche qui esiste la meritocrazia a dir si voglia, basta solo farsi vedere laboriosi e aver voglia di imparare e mostrarti di fiducia, come anche all’estero poi per lo stipendio l’importante è avere una paga decente che ti permetta di pagare bollette e viveri con qualcosa in più per te (e anche lì cambia da azienda ad azienda) anche se si all’estero i redditi dei lavoratori son più alti, ma dipende sempre da quanto costa la vita (puoi prendere di più, ma se le spese sono alte e il guadano e uguale allora tanto rimanere qui).. quindi cambia solo la qualità del lavoro
Bellissimo video, porti alla luce un argomento veramente importante di cui si parla poco. Una domanda sui dati: su 60 mln di cittadini 23 mln lavorano, quelli che non lavorano come sono suddivisi tra pensionati, disoccupati e persone che non possono lavorare? (Bambini )
Nessuno parla di questo perché altrimenti perdono i consensi dei pensionati e “pensionandi” (baby boomer). Siamo destinati a farci il culo per rimediare alla baldoria degli anni 80 dei nostri padri, o di qualche padre, non tutti hanno la sfiga di avere un padre ricco e stronzo. (Io sono stato fortunato) E portarci pure il peso di una responsabilità enorme come quella di preservare questo pianeta evitando una catastrofe ambientale giorno per giorno, prima di arrivare al collasso...tutto molto decadente direi...eppure c’è ancora gente che pensa che il problema dell’Italia siano gli immigrati che sbarcano con i barconi, le coppie gay e l’aborto... mi sembra di vivere in un incubo dove tutte le assurdità che una mente può concepire si materializzano.
Un altro dato su cui mi piacerebbe approfondissi: se ci sono 5 mln di partite iva, e 18 mln di di dipendenti, vuol dire che di media ogni partita iva da lavoro a 3,5 persone, quindi parliamo di tutte micro aziende, questa cosa è positiva o negativa? Che differenze ci sono con gli altri stati europei?
@@phazon69 anche io ho visto quel video dove diceva che le imprese più piccole sono meno produttive, però non dava fonti informative, e mi piacerebbe saperne di più.
Impossibile calcolare il lavoro in nero. Molti persone che usufruiscono del lavoro in nero non hanno una settimana di lavoro completa, per esempio il cameriere che lavoro in estate due o volte alle settimana
In realtà la parte sulle cause è la più importante. Manca, tuttavia, una riflessione sul principio di responsabilità individuale. In pratica, cosa fa il singolo individuo per migliorare la propria situazione? Praticamente nulla perché tutti stanno in una situazione di ricchezza relativa, dato che anche i poveri ed i disoccupati possono permettersi beni di consumo elevati (compresi costosi smartphone). Riguardo ai giovani, i neet sono sdraiati perché i genitori li mantengono nel benessere e non gli fanno mai mancare alcunché. E poi tra i disoccupati e gli inoccupati devi mettere una grande passione per il lavoro sommerso...
In che senso? Ha detto che 2 persone su 5 in Italia lavorano (legalmente), il lavoro nero rientra in quel 3 su 5. L'unica cosa che non ho ben capito è se 2 su 5, ovvero 40%, è riferito a tutta la popolazione oppure tutti meno i pensionati, penso a quest'ultima opzione..
@@jackzugna5830 vero, ma non sappiamo in che percentuale quelle 3 persone su 5 lavorano in nero o sono disoccupati/inattivi. Il punto è che non è chiaro quanto lavoro nero ci sia realmente nel nostro paese e dove è distribuito
Tra i Neet non rientrano coloro che "lavorano" a nero? Riguardo il lavoro sommerso quali sono i dati e le cifre? Quanto incidono le organizzzioni criminali sul lavoro al sud? P.s. video super interessante!
Che ne dici di un video sul PIL? Magari ripercorrendo la storia di questo indicatore e della "sfida" posta da una società sempre più caratterizzata da servizi gratuiti(Whatsapp, Wikipedia, Google, social) che non vengono contabilizzati in esso. PS: continua cosi!
@@mattiacolombini4613 semmai è il contrario visto che i pensionati odierni li paghiamo noi giovani, e non li paghiamo manco poco visto che la metà del PIL italiano viene speso in pensioni
Quelli in nero non figurano nel bilancio dello stato, perciò non esistono dal punto di vista economico. Ovviamente concordo sul fatto che sia una realtà ma qua si parla dello stato "legale" e quindi loro non rientrano nei dati, anche perché è difficile farci una stima.
Eppure il dibattito politico tende sempre a concentrarsi sui pensionati "vanno in pensione troppo tardi! prendono pensioni troppo misere!" e si concentra di rado su coloro che su suppone dovrebbero entrare nel mondo del lavoro, guadagnare abbastanza per vivere autonomamente e sorreggere il paese con le proprie tasse. E quanto più la popolazione invecchia ed invecchia l'elettorato tanto più si parla di pensioni. (suono un po' troppo polemico temo)
Non mollare con i video. Sei prezioso.
Mi associo. Sei molto bravo
Vero
Allora abboniamoci!!!! :-)
@@giuseppemelfi5812 Maledetto, temevo che sarei stato
messo in scacco con questa risposta.
@@caiosempronio4920 :-)
L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.........degli altri.
Non sai quanto hai ragione
Stavo per scriverlo io!!
Ok tutto vero quello che dite, però anche voo sperate un giorno di vivere a lungo e con la pensione. Se fai famigli media 2 adulti lavorano e hanno "in carico" almeno 2 anziani genitori e 1 figlio. Non è così strano.
@@baufabio non stiamo dicendo che bisogna abolire le pensioni: l'Italia ha sul groppone tutti i debiti derivanti da un sistema pensionistico altamente ingiustificato sul piano intergenerazionale che negli anni 70 ha fatto andare in pensione gente a 45 anni. Ci sono tante tipologie di sistema contributivo: l'Italia era uno dei più privilegiati al mondo (insieme alla grecia) e lo è tuttora.
@@cosimoleone9110 assolutamente sì
Come sempre, ottimi contenuti. Sono un pugno nello stomaco però grazie di raccontarci queste verità.
Sarebbe interessante capire la spesa pensionistica da cosa è determinata per lo più.
Mi interesserebbe sapere se la pensione con metodo di calcolo retributivo incide tanto nella spesa e anche capire per quanti anni dovremo sostenere tali pensionati
@@giuseppedelvecchio1809
Forse può essere utile questo panel. Un po' datato e lungo, ma viene proprio tratta la spesa pensionistica. Potrebbe risultare un po' tecnico, ma consiglio comunque di vederlo. Buona visione.
ruclips.net/video/LrnM8oesXA4/видео.html
Voglia di emigrare: stonks
Dipende dove? Io ho visto che all'estero non stanno così bene. Soprattutto il Regno Unito
@@1986Andrea Dipende dall'idea di vita che si ha e che lavoro si va a fare. Conosco persone che vivono benissimo in Belgio, UK, Germania, Olanda, Norvegia, USA e Francia e stiamo parlando di paesi parecchio diversi uno dall'altro
@@konko7420 Certo, non discuto. Tuttavia, io che ho lavorato in uk con un buon salario. Ho visto molte persone che in UK hanno guadagnato il minimo indispensabile. Se sei un pizzaiolo o cameriere guadagni circa 10 pound. Dipende anche dalla città e dalla tua professione.
Anche un infermiere appena arrivato non prende più di 1500 Pound al mese.
@@1986Andrea mio fratello vive a Londra da 6 anni. Ha fatto prima il pizzaiolo (cominciando in Italia), ed ora si sta formando, sul campo, come manager per la stessa catena. Facendo il pizzaiolo guadagnava fino a 2000 pounds al mese. Ora non so quanto in più.
Al di là che sia comunque un altro mondo rispetto all'Italia (al sud dello stivale nello specifico), mi preme sottolineare quanto sia aperto e dinamico il mondo del lavoro lì e quanto siano coraggiosi ad affidarsi a persone che magari non hanno esperienza specifica in taluni ambiti, ma che vengono formate e messe alla prova senza guardare per forza di abitudini(?), solo ai titoli.
sapessi l'inglese...
Fantastico come in ogni grafica di "chi fa meglio X" noi siamo sempre in fondo a braccetto con i greci.
Ah e puntualmente la cattiva Germania che ci ruba i soldi è al lato opposto.
Italiani e Greci una faccia una razza!
Beh ma "quello che è successo alla Grecia non potrebbe succedere a noi, siamo un'economia molto più forte, Lu mare lu sole l'artigianato e altro blabla senza senso"
@Mavee Bo Ottime bufale e falsità, troll
"*I paragoni con la Germania sono puramente casuali*" 😂😂😂
Wir lieben Italien ;-)
Grandi contenuti!!! Continua così!!!!
Video chiaro ed interessante, tuttavia limitarsi a presentare dei dati lo rende piuttosto incompleto(cosa ovvia considerando che ,come da te affermato,voleva essere solo un quadro generale del mercato del lavoro nostrano)e ne apprezzerei quindi un'altro basato sulla disamina delle cause principali di quanto esposto in questo.Grazie e complimenti per il canale
Un
Il fatto che ben pochi si arrischino a fare una disamina delle cause della disoccupazione nel nostro paese la dice lunga sul livello culturale dei nostri economisti (quando la si tenta, come nel caso di Cottarelli nel Link riportato sopra, la risultante è il solito e banale elenco dei mali storici di cui soffre l'Italia
(Importante, per carità intendiamoci).
In realtà c'è una causa che più di ogni altra determina la scarsità di lavoro e la bassa crescita. Questa causa è la bassa produttività dovuta al basso valore aggiunto che ha la nostra produzione in genere.
Si cominci a riflettere sulla perdita delle eccellenze e sull'appiattimento verso il basso della nostra produzione, che ha avuto come esito immediato quello di metterci in competizione diretta con i paesi emergenti.
Fondata su un governo che sa fornire solo assistenzialismo tramite uno strumento per aggirare il problema della mancanza di lavoro non contrastando il problema direttamente.😔
salvini coff
@@daveex1437 si riferisce al reddito di cittadinanza
Anzi, aggravando con la creazione di un circolo vizioso
Aggirare i problemi è tipico del governo italiano, viene fatto sia in ambito di lavoro ma anche in ambito di manutenzione e prevenzione di strade, ponti, edifici vari, scuole etc etc
Esempio semplice per le strade: spesso sono mal messe, buche e asfalto consumato mal tenuto ed anziché rifare il tratto di strada per ridurre gli incidenti vanno ad imporre limiti di velocità più restrittivi ed autovelox.
Jack Zugna completamente d’accordo
"Tanto ho mamma e papà che mi aiutano, tanto ho il marito che mi mantiene", e così in Italia il lavoro non è più un valore. Io non voglio vivere di gentilezza da parte degli altri o peggio di carità. Io voglio vivere in dignità. Anche quando mi risposerò. Se mi risposerò. Purtroppo in Italia a questa consapevolezza e maturità non ci si è ancora arrivati. Ci si illude che si possa contare alla cieca sul prossimo, come fanno i bambini coi genitori, quando una volta adulti ci si rende conto che non ci si può fidare in fondo neanche dei propri genitori, perchè hanno i loro bei limiti anche loro. Ma solo di se stessi. Una società narcisista.
Beh ma lo diceva già Cacioppo "Il Sud non è fatto per lavorare, fa troppo caldo, infatti ho sempre pensato che SUD fosse l'abbreviazione di SUDATO" :-)
I dati sull'occupazione sono sbagliati.Se togliamo pensionati, disabili, casalinghe, studenti,se consideriamo che in media una donna su due non lavora e le donne sono più degli uomini,in Italia lavora meno del 20 per cento!Ma i problemi sono anche altri:baby pensioni erogate a pioggia per anni,minime date a gente che non ha mai lavorato, invalidità tarocche.A tutto questo, aggiungiamo il reddito di cittadinanza,un vero disincentivo al lavoro.In certe zone se lavora il 10 per cento è tanto.Senza poi contare evasione e sommerso,a volte mi chiedo come si faccia ancora ad andare avanti!In Italia c'è troppa gente che non fa un cazz o,questa è l'unica verità!E poi, paradosso all'italiana:non lavora quasi nessuno però quando c'è un ponte o arriva la bella stagione, vanno tutti via!E meno male che poi ci si lamenta che non ci sono soldi!
Bel video. Ora scusatemi la domanda stupida ma la mi sorggie spontanea chiederti quando ( e se) farai un video sulle cause della disoccupazione in' Italia
Il costo del lavoro elevatissimo
@@cesolouncapitano9399 Non dire cazzate. Il costo del lavoro è alto, ma questo impedisce la competitività non le asunzioni. C'è molta disoccupazione, perche molta gente, non è preparata ad affrontare il mondo del lavoro (ignoranti, non qualificati pigri ecc) mancano dei veri imprenditori, abbiamo solo dei poveracci, che si illudono di fare gli imprenditori e non lo sono. Siamo un paese fnito, di gente che si lamenta, che vuole dirittie non doveri.
@@cesolouncapitano9399 io credevo che le cause maggiori fossero che la maggior parte delle nuove imprese chiudono subito a causa della pressione fiscale
La causa principale (non la sola) è la bassa produttività.
Poi certo, ci sarebbe da specificare cos'è la produttività...
@@maurom9654 Produttività = (PIL / ore lavorate) ?
Con questo video mi hai appena aperto gli occhi sul fatto che per noi giovani non ci sarà un futuro in Italia, soprattutto alla luce degli eventi recenti...
il futuro te lo crei tu, non aspettarti che siano gli altri a regalarti cose
hai ragione. E leggendo il rapporto della Ragioneria Generale dello Stato sulle pensioni, nulla cambierà almeno fino al 2045.
@@konko7420 nulla cambierà punto.Il blocco votante è quello
Forse, tra un po’ saremmo noi a prendere le redini di questo stato, e dovremmo decidere se migliorarlo, sudando e facendo sacrifici per chi verrà dopo di noi o andarcene, che però è la scelta più facile per molti
@@federicoschenetti5525 Hai mai visto la piramide di età Italiana? Non saremo mai la classe dirigente.
I vecchi votano e saranno la maggioranza.Lo sono nei sindacati,nella politica,ovunque .
O accettano meno ricchezza nelle pensioni sacrificandole in nome del paese oppure meglio andare via.
Ma poi davvero?sudare e fare sacrifici per un boomer baby pensionato?
Molto interessante e chiaro!
Sarebbe bello un video sulle tasse e pressione fiscale
Grazie per tutti i video semplici e comprensivi che proponi sul tuo canale! Un saluto da Torino
C’è una cosa importante da evidenziare , ed è che all’estero è molto molto più applicato il lavoro a tempo parziale.
Questo alza la percentuale degli occupati
1Aquila1 dove l’hai sentita questa?
Michele Ciancio
Ho lavorato per molti anni in Germania Austria e Svizzera come rappresentante ( tutt’ora solo in Svizzera) , ed era , è , abituale assumere i dipendenti con contratto part-time orizzontale o verticale .
Cosa che trovo molto interessante perché, ad esempio, in tante famiglie dove i due coniugi hanno contratti a tempo indeterminato e pieno, si potrebbe obbligare uno dei due al tempo parziale.
Si creerebbero molti posti di lavoro ( specialmente nei posti pubblici).
1Aquila1 sono d’accordo con te! Soprattutto per i giovani e le donne, che lavorano meno in Italia 🇮🇹... ma non ho mai trovato dati sulla quota di lavoratori part time all estero
Un appunto: una coppia con un dipendente full time e uno part time nei paesi citati guadagna decisamente più di una coppia di entrambi full time in Italia.
Io sto a Bruxelles e gli stipendi generalmente sono il doppio. Il costo della vita è in linea a Milano. Quindi guadagni il doppio e spendi uguale. E non riguarda un solo settore, parlo di PhD student, receptionist in hotel, autista e ingegnere primo impiego. Tutti pagati più o meno il doppio (stipendio netto a parità di ore).
Luca Zampieri il reddito medio pro capite in Belgio non è il doppio di Milano 😹 informati meglio! (Italia:36 k , Belgio 47k ) ovviamente parificati al potere d’acquisto 🤟🏻
Inoltre fa pensare come multinazionali che nei paesi del nord europa danno 3k al mese primo stipendio in italia rifilino stage di 6 mesi da 600€. Questo dimostra che c'è purtroppo un problema culturale dietro a questo dramma. Propongo di iniziare a rispettarci tra di noi e a capire che con l'unione risolleveremo il paese, non rifacendo gli errori dei nostri padri
è un problema anche di tassazione.
vai a vedere quanto si prende lo stato nel caso sei dipendente e prendi oltre 20 mila euro l'anno netti (circa 1500 euro x 13 mensitlità).
Bel format di video. Apprezzo l’analisi dei dati certi con argomentazione seria, intorno ad un tema specifico. Spero ne farai tanti altri.
All'interno dei Neet sono calcolati anche i lavoratori a nero? Potrebbe essere anche questo a farne aumentare il numero?
ovviamente
no perchè altrimenti dovresti contare i lavoratori in nero anche degli altri paesi e il valore in percentuale resterebbe quasi lo stesso
Vorrei anche sottolineare l'enorme precarietà del lavoro in Italia, oltre al fatto che gli occupati sono pochi una buona fetta di essi sono tirocinanti, contratti a chiamata, tempi determinati allungati all'infinito ecc. e ciò crea un'instabilità sistemica.
la cosa più importante non è stata detta però......se ci troviamo in questa situazione di differenza rispetto alla maggior parte degli altri stati è per le politiche A CORTO RAGGIO che ci sono state finora!! se non ci diamo una svegliata (e ribadisco ''CI'' perchè è da noi che deve avvenire il cambiamento e non accusare solo i politici che abbiamo noi stessi votato) sarà davvero davvero dura....
Pienamente d accordo, possiamo accusare la politica quanto ci pare, ma quella altro non è che il riflesso di quello che siamo noi....
Per quanto riguarda il sud Italia il lavoro è tutto in nero e dove non lo è al massimo registrano 3 ore lavorative e ne fanno 10-12 al giorno per 500-600 euro al mese tutti i giorni o 6 giorni su 7 senza nessun diritto umano (esperienza personale ed oltre) ovviamente non si può definire lavoro, la legge non fa niente e i lavoratori sono costretti ad accettare perché i datori si avvalgono della mancanza del diritto del lavoro... Guardando tutti i giorni su diverse piattaforme per trovare lavoro in tutta Italia, molte sono truffe per phishing, mentre altre richiedono tutti anni di esperienza e nessuno offre formazione, (anche avendo la laurea al massimo puoi ambire ad entrare nella lista per lavorare al McDonald's). Facendo domande nei siti ufficiali come trenitalia, poste italiane, Italo ecc alla fine l'unica che mi risponde è la posta Svizzera (esempio per tutta l'Europa) scrivendomi una gentile email per dire che non sono stato scelto, mentre gli altri italiani neanche la decenza di prenderti in considerazione, ci sono solo illusioni di "lavoro" come si potrebbe devinire il lavoro nel 2021? dove è sempre più automatizzato come i fast-food, banche, rifornimenti, bar-distributori, ecc dove la popolazione sale e il lavoro diminuisce, ma volendo le soluzioni ci sono come proposte di legge che ho sentito proporre da paesi dell'Unione europea come diminuire le ore lavorative per far lavorare più persone... Se chi governa si decidesse a pensare realmente perché esiste un governo, per le persone e non per egoismo personale o qualche peccato capitale, Noi giovani più tosto, dovremmo andare tutti i giorni a protestare per la mancanza dei nostri diritti e per futuro migliore per tutti.
Ottimo video, continua così
Molto interessante. Petresti valutare di trattare in un futuro video le stime sul tema del sommerso (lavoro e ricchezza)?
Forse il video più interessante 💪
verissimo
Qual'è la differenza della spesa pubblica tra i paesi del Nord e i paesi meridionali e soprattutto perché in Italia si prediligono i mercati "più anziani" come quello pensionistico invece di mercati "giovani"come quello scolastico?
Perché in Italia i più anziani controllano più denaro, quindi hanno più potere, quindi più peso politico.
Perchè preferiscono tenere gli italiani stupidi e precari, in modo che continuino a votarli. E non è solo una battuta, era anche scritto nel Programma di Rinascita Democratica
Secondo me l'italia dovrebbe conservare ogni anno una piccola parte della spesa pubblica e utilizzarla per convincere le fabbriche italiane che sono andate fuori dall'Europa a ritornare nella loro Patria. Secondo me questo assieme a politiche fiscali che agevolano le PMI porterebbe crescite da Boom Economico. Cosa ne pensi?
Un'altra cosa vedendo questi dati non mi viene da pensare, come ho sentito da diverse persone, di andare all'estero, io amo l'Italia, bensì mi viene voglia di aiutare questo Paese a rialzarsi, nel mio piccolo cerco di fare qualcosa.
Nella classifica del tasso di disoccupazione per regioni europee tra l altro 5 non sono in Europa ma exclave (ceuta melilla) o colonie francesi Mayotte,Guadalupa e Reunion😅
I problemi degli italiani: gli immigrati, il numero dei parlamentari, l'età pensionistica, il campionato di calcio.
Ah no.
@Compos Sui ti invito a cercare l'età media di pensionamento italiana. 62 anni. Inoltre, spererei che le risorse fossero concentrate su altri fronti, e che l'opinione pubblica si focalizzasse su determinati problemi.
Il reddito di cittadinanza no?
Complimenti per il tuo approfondimento! Continua così!
In Italia non si riesce a rendere il lavoro regolare semplicemente perché la previdenza sociale è tutt'altro che credibile ed affidabile... È invece un ente che prende ma non vuol dare, che egemonizza ciò che prende, che sembra sempre ad un passo dalla bancarotta e che soprattutto risulta estremamente clientelare... Però lo stato subdolamente quando deve chiederti soldi non è che si va a chiedere tu disoccupato o lavoratore in nero da dove caxxo li vai a prendere quei soldi per darglieli... Se li intasca e basta!!.... Quindi automaticamente diventa complice del sommerso
Bravo, bellissimo video. Potresti fare un video in cui parli di come si potrebbe ridurre il debito pubblico e dare lavoro a tutte le persone?
Come ha affermato in un altro video, il debito non va necessariamente abbassato, "basterebbe" crescere un po' di più 😅
@@danieleannibaldi873 Ah in che video? Non l'ho visto. Certo però dovremmo arrivare al 60% imposto dalla comunità Europea purtroppo
@@edoardocorgnale6724 Diminuire l'evasione fiscale, sono 150 miliardi annui circa, e attuare vere politiche di veri politici.
Lotta alla mafia e ai vari privilegi/lobby. Per dirne una poco usata, le concessioni delle spiagge italiane
Ciao, Video molto interessanti. Posso chiederti, se vuoi, dove lavori e che tipo di studi hai fatto (oltre alla laurea in economia, ovviamente). Sono una laureata in econ anche io
Com'è che siamo tutt'ora l'ottava economia del mondo, pur avendo questi valori sull'occupazione?
Mettendo al netto tutto, lavoro regolare, lavoro irregolare, sviluppo tecnologico, capacità industriale etc...
Perché il lavoro non é l'unica fonte di ricchezza..se io ho delle azioni che rendono 100 mila euro l anno e pago 26 mila di tasse,ho pagato tasse per 5 lavoratori dipendenti..e ci sono altre rendite produzione energia elettrica,affitti di case vacanze..il lavoro non é tutto anzi il reddito maggiore lo fa chi non ha lavoro dipendente..
troppo belli i tuoi video. Per far crescere il tuo canale servirebbe rendere il tuo canale più condivisibile. Cioè nel senso quanto sono accattivanti i tuoi video per chi non ti conosce?
ok fregacazzi il fatto che sia poco condivisibile questo video DEVE essere condiviso
Spiegato benissimo, bravo
La mia esperienza nel sud Italia dice che è vero che la disoccupazione è un grossissimo problema, ma quei dati sono ulteriormente aggravati in quanto non considerano tutti i parrucchieri, estetisti e altri lavori di questo tipo che vanno a lavorare a casa delle persone., e che per il fisco sono veri e propri fantasmi. Per quanto riguarda i NEET alcuni ragazzi devono lasciare la scuola per lavorare (sempre a nero e da fantasmi ovviamente) per sostenere la famiglia. Ovviamente questi numeri non ci faranno arrivare mai forse nemmeno lontanamente al livello della Germania, ma un paio di punti percentuali sulle classifiche li guadagnamo. :D
Ottima analisi riassunta un poco tempo! Purtroppo i giovani sono da sempre l'ultima ruota del carro, prima perché non possono votare e poi perché i primi costi ad essere tagliati sono quelli destinati all'istruzione. Se si investisse di più sullo stimolare l'interesse per il nostro futuro ci sarebbe più coinvolgimento da parte giovani nel mondo del lavoro in Italia.
Il problema del lavoro dipende dalle dimensioni delle aziende: prima impareremo che un tessuto produttivo così polverizzato è un male prima riusciremo a dare delle strutture economiche capaci di creare lavoro (per sé stesse e per i dipendenti) e non a consumarlo.
Riguardo al discorso del drenaggio di ricchezza verso la parte più anziana della popolazione l'unica vera soluzione è aumentare la tassazione sulle rendite, diminuendo quella sul reddito, allineandoci ai parametri OCSE e abbandonando questo sistema da Paradiso Fiscale per Parassiti (come direbbe Carnagie).
Il tessuto produttivo polverizzato è quello che ha reso grande il Made in Italy, al massimo bisogna accentuare la cooperazione distrettuale.
Concordo sulla parte dell'imposizione fiscale sulle rendite, anche se considererei gli effetti collaterali sul settore edile.
Credo, tuttavia, che si dovrebbe ancor prima limitare il drenaggio di risorse da parte di quella fascia della popolazione improduttiva ma in età lavorativa, anche in un'ottica di equa redistribuzione territoriale del reddito.
Mi trovo d accordo con lei sul tassare di più le rendite, ho scritto la stessa identica cosa in un commento poco fa.
Non sono d accordo però sul discorso delle multinazionali; non sempre la grande impresa è migliore.
Sento spesso parlare di competitività, ma in Italia competitività e libero mercato non esistono; esistono solo multinazionali che eludono il fisco in maniera "legale" si fa per dire, ed il piccolo imprenditore che muore sotto il carico fiscale.
Lei pensa che tutte queste multinazionali che durante il corona virus stanno ingrassando i loro guadagni pagheranno le tasse?
Se meglio di me visto che è un commercialista di cosa parlo..
Perché non vogliamo migliorare? Cambiare mentalità?
Perché in Italia chi evade e fa lavorare in nero è uno furbo....
Puoi cambiare un paese composto al 75% si teste di cazzo, oppure cambiare paese. Nel primo caso non combini niente neanche se sei Jesoo, al massimo vedresti il cambiamento dopo 50 anni ammesso che le nuove generazioni siano un po' meno merda.
Nel secondo caso può andarti bene. Trovi un lavoro pagato onestamente in un paese abbastanza meritocratico, ti fai la tua vita e torni a trovare i tuoi e mangiare pizze. Al massimo torni in pensione tra 30-40 anni quando l'Italia sarà economica visto che i salari saranno 1/4 della media europea...
@@zampy15021993 guardi, da 20enne lavoratore e studente le posso dire che, guardando la mia generazione, la sua speranza che sia un pò meno di merda è già fallita. Tanti cazzoni che non hanno voglia di fare niente e che vivono grazie ai genitori. E abito in Emilia Romagna. Figuriamoci al sud (non per discriminare, ma i dati del video parlano chiaro). Ai giorni d'oggi gran parte dei ragazzi pensa che la vita sia uno scherzo e che i soldi ci saranno per sempre.
Nel minuto 9:57 interpreti la tabella, tasso di povertà per età, dicendo che la ricchezza non è distribuita ugualmente. Hai ragione, la ricchezza non è distribuita ugualmente per età, il che è abbastanza logico e "giusto", dato che le persone più anziane hanno avuto più tempo per accumulare ricchezze.
Negli Stati Uniti i dati sono simili a quelli in italia (poverty.ucdavis.edu/faq/how-poverty-status-related-age) così come negli UK (www.jrf.org.uk/data/poverty-rate-person-type-over-time-after-housing-costs-ahc). Non si può parlare di disuguaglianza intergenerazionale, ma semplicemente di persone anziane che hanno avuto più tempo per lavorare, risparmiare e di conseguenza uscire dal tasso di povertà.
Da noi il problema è che gli anziani percepiscono pensioni non coperte dai contributi che hanno versato: infatti dai 50 ai 100 miliardi all'anno vanno trasferiti dalle tasse all'INPS per poter continuare a pagare le pensioni
Cerca USA wealth gap trend o historical trend e poi ne riparliamo. Stessa storia anche là. E anche fosse negli Stati Uniti praticamente tutti gli occupati hanno fondi pensione integrativi tipo 401k. Lo stato paga una pensione di base del cazzo, il resto te lo costruisci. In Italia la ricchezza è al netto di una pensione (magari pure retributiva). Considerata la pressione fiscale nettamente superiore in Italia non si può proprio paragonare le due cose. Gli UK sono gli USA versione Europa, con na regina che non serve a niente.
complimenti e grazie per i tuoi video
"50% è il tasso di occupazione femminile" può essere interpretato in due modi:
1) una donna su due non lavora
2) una donna in media lavora per il 50% della propria età lavorativa
Le politiche di correzione di questo dato possono essere estremamente diversa a seconda della sua interpretazione.
Analogamente: "20% è il tasso di disoccupazione del meridione" può essere interpretato come
1) il 20% della forza lavoro non trova occupazione
2) in media la forza lavoro è occupata per l'80% del tempo.
Facciamo un esempio: se il 30% avesse un lavoro stagionale (turismo, agricoltura) sarebbe occupato al 50% ogni anno, dando luogo al 15% della disoccupazione, che sottratta al 20% da il 5%, pari alle regioni del nord.
L'esempio è immaginario e non necessariamente verosimile. La questione è:
ATTENZIONE AI DATI AGGREGATI! Vanno bene per iniziare ad approcciare un problema ma per prendere decisioni bisogna andare al dettaglio più piccolo misurabile.
Anche in questo video, affronti il problema dell'occupazione/disoccupazione in modo parziale e fuorviante. Cioè ti occupi di descrivere gli EFFETTI, citando per l'appunto i dati, ma non accenni mai alle CAUSE di questo disastro.
In Europa non è possibile fare politiche di crescita. Non è cioè possibile programmare politiche finalizzate alla crescita, e dunque finalizzate all’incremento della domanda interna e dei redditi. E ciò perché strutturalmente e principalmente l’Unione Europea persegue lo scopo della stabilità dei prezzi (v. artt. 3 TUE, 119 e 127 TFUE) che si poggia essenzialmente su una moneta basata sui cambi fissi, sull’assoluta libertà di movimento dei fattori di produzione (all’interno dell’area euro) e sulla deflazione salariale; quest’ultima, a sua volta, richiede un processo di precarizzazione del fattore lavoro e un preciso tasso di disoccupazione strutturale il cui scopo è¨ mantenere stabile l’inflazione (e dunque il prezzi e i tassi di interesse sugli strumenti finanziari). Tant’è¨ che la Commissione definisce, per ciascuno Stato membro, il tasso annuo non inflazionistico di disoccupazione (il cosiddetto NAIRU, acronimo di Non Accelerating Inflation Rate of Unenployment), al di sotto del quale non è ¨ opportuno scendere per non alimentare l’inflazione. Cioè in sostanza, la Commissione Europea, ogni anno impone ai paesi membri un tasso minimo di disoccupazione oltre il quale non è possibile andare(NAIRU), poichè la diminuzione di disoccupazione influirebbe sull'inflazione. Nel caso dell'italia nell'ultimo anno è stato stabilito al 9,8%. Per cui è di fatto impossibile perseguire la piena occupazione come sancito dalla costituzione. Se non ci rendiamo conto di questo parliamo del nulla.
Finalmente ho trovato qualcuno che ragiona col cervello e soprattutto dati alla mano, al contrario di tanti decerebrati che scrivono qua sopra.
Anche questa volta ti chiedo, ti sei informato prima di commentare?
@@WhatsupEconomy certo che si. Esattamente come l'altra volta, ti ripeto che il MES viene finanziato dagli stati in misura proporzionale al loro PIL, oggi ti dico che l'italia non può scendere sotto il 9,8% di disoccupazione per via del NAIRU. Almeno sai cosa è?
Ciao,
una domanda: nele statistiche dei disoccupati, vengono considerati i lavoratori a nero, almeno a livello di stima? Io credo che per molti versi le varie statistiche di povertà e disoccupazione vengano falsate da un fenomeno che conta numeri importanti?
Grazie in anticipo e buon lavoro.
Parlando di occupazione. Il settore del mercato musicale fisco, tra vendite, produzione eccetera eccetera, sta andando sempre peggio. Quindi con sempre meno lavoratori. Quindi se ci fossero più persone che si frugano come me andando a comprare cd, vinili eccetera eccetera nei negozi, aumenterebbe l’occupazione
Quanto è in gamba questo ragazzo, complimenti davvero
Volevo richiamare l'attenzione sull'espressione "fondata sul lavoro" che può causare equivoci per chi non capisce il diritto pubblico.
L'art 1 è una norma programmatica, non significa che magicamente in Italia tutti lavorino, che tutti siano lavoratori o che abbiano una sorta di diritto naturale al lavoro, serve per dare un indirizzo alle azioni dello stato e degli individui, ma come diceva Calamandrei la costituzione se non la si attua rimane solo un elenco di cose.
Innanzitutto, ho apprezzato il video e i suoi contenuti. Solo un piccolo dettaglio: si il tasso di occupazione delle donne come stima puntuale è severo, però bisognerebbe considerarlo a livello temporale, in cui, anche se non con i ritmi della media eurozona (se vogliamo perché la situazione occupazionale italiana è comunque sterile), stiamo cresciuti negli ultimi dieci anni. Da non dimenticare le ragioni storiche e culturali su questo essere fanalino di coda per il gender balance. Mi trovi d'accordo quando dici che lo Stato debba procedere con politiche mirate, ma io penso che anche un cambiamento dell'opinione pubblica, che per fortuna sta avvenendo, sia necessaria e forse anche più impattante.
Ti rinnovo i miei complimenti.
Ok ma se non ci sono abbastanza posti di lavoro come fai ad occupare sta gente? Mi dirai che bisogna essere attrattive per incitare nuove aziende di crearsi e formarsi sul suolo nazionale... Ma non so se l'Italia può permetterselo?
complimenti per questi video, che partono dai dati, non dalla fuffa.
Bel video davvero interessante :=
Se per corsi di specializzazione intendi quei posti dove lavori 10-12 ore al giorno per 600 euro al mese, per almeno 5-8 anni di prese in giro ... preferisco continuare a studiare tedesco per fatti miei 👋🏻
I due grafici iniziali, quello che descriveno il tasso di occupazione e quello di disoccupazione, ci dicono chiaramente che questi dati ufficiali sono sbagliati o che i dati raccolti per stendere questi grafici hanno metodi diversi: la Francia e la Spagna nel grafico degli occupati fanno meglio di noi mentre in quello della disoccupazione sono messe peggio (hanno più disoccupati)!
Credo sia legato al fatto che le due percentuali vengono calcolate in maniera diversa
Bellissimo! Sei mille volte meglio di tele e giornali! Tratterai in futuro anche i temi da te citati in fondo al video? Grazie del tuo impegno
Ci sono due cose di cui non hai parlato, attinente all'argomento che hai trattato, che sarebbe interessante che affrontassi in un altro video: molti giovani italiani emigrano in altri paesi per lavorare, facendo diminuire il tasso di disoccupazione. Secondo argomento: se uno lavora in un call center o fa il Runner con contratti atipici, guadagnando 300€ al mese risulta occupato, anche se prende il reddito di cittadinanza. Io ho lavorato in un Call Center con la legge Fornero, che obbliga a un pagamento orario. Il problema e che purtroppo non facevo molte vendite (come il 90% dei miei colleghi in quel periodo). Per non mandarmi via e "per il mio bene"( non perchè guadagnavano sul mio lavoro), mi limitavano le ore giornaliere di lavoro che potevo fare. Inutile dire che non mi potevo campare con quel lavoro. Sulla mia esperienza ho scritto un libro auto pubblicato. Ne parlo nel mio video ruclips.net/video/QFOH2pDb1Bc/видео.html
Infatti i dati sono a proposito dell'occupazione, il discorso sui salari è un altro ed anche quello molto complesso
@@konko7420 se uno prende 300 euro al mese, non dovrebbe risultare occupato. Seicento euro, anche se non ci campi, puo essere considerato uno che lavora. In Italia, cosi come esiste in altri paesi, si dovrebbe introdurre la paga oraria minima per legge, in modo che sia illegale lavorare 8 ore e prendere 300 euro in un mese. Poi se uno lavora 3 ore al giorno, deve risulrare nelle statistiche che fa tre ore. Perche le statistiche devono segnalare i problemi che esistono nel lavoro.
@@gianpieroruiu.recensionilibri I problemi si conoscono lo stesso, anche con gli attuali criteri statistici. Non conosco il motivo per cui sono stati scelti, ma essendo utilizzati da tutti, permettono di fare confronti realistici
bel video... vedo nei commenti che si parla molto di lavoro nero, evasione, ecc... ti andrebbe di fare un video che parli di dati e statistiche a riguardo? perché ne parliamo tutti di questa cosa, ma non so in quanti lo facciano davvero con cognizione...
Lo farò, ma non so di preciso quando
@@WhatsupEconomy super!
Parte l'enorme orrere che si può evincere dalle statistiche europee, vedendo questo video si evince secondo me un dato ancora più significativo he non è quello dell'Italia in rapporto all'Europa ma anzi l'enorme divario che c'è tra nord e sud, conferma del fatto che la questione meridionale è sempre "troppo" attuale...... Ma lo stato cosa potrebbe fare per diminuite questo delta???
Analisi dettagliata complimenti...tutt' e' togliersi le fette di prosciutto dagli occhi.Chissa' chi è stato quel " genio"che ha scritto il primo articolo? Naturalmente la politica persa nei propri interessi non si è accorta di queste problematiche 💩💩💩
Per non parlare del costo di un lavoratore da parte di chi lo assume, cosa che a questo punto credo sia proporzionalmente derivata dalla situazione attuale, e che col tempo andrà a peggiorare.
Ho una piccola domanda, questi dati sono epurati da chi si presume lavori in nero/malavitosi? Oppure sono inclusi nei neet? Grazie, bravissimo come sempre
Bel video, però fotografare lo stato del mercato del lavoro cristallizzando i numeri ad oggi, falsa la percezione. Bisognerebbe partire più indietro, almeno dall'inizio degli anni '90 e vedere l'andamento di tali dati nel corso del tempo. Perché la situazione attuale è frutto di scelte politiche ed economiche fatte in passato. Questo ti permetterà di capire meglio cosa può aspettarci per il futuro e cosa, eventualmente, correggere.
Il lavoro da diritto è diventato un privilegio, soprattutto quello di qualità
Mi sfugge le conclusione, la colpa è del popolo che invecchia o di chi ci governa?
Che botta di ottimismo mi hai dato.
Comunque a livello politico la vedo dura. I miei colleghi le scorse elezioni hanno dimostrato di credere di più alla narrazione contraria, alla necessità di quota cento, e di cambiare la legge fornero.
Da esodato Fornero che si è mangiato la liquidazione per campare ti posso mandare tranquillamente a fare in culo
Tirolumido purtroppo la questione va molto oltre al tuo insulto. Ci sono questioni urgenti impellenti, in momenti di necessità si chiedono sacrifici, la colpa non è ne mia ne tua ne della fornero; lo è di chi governava 40/30/20 anni fa e lo ha fatto sulle tue spalle e sulle mie. È corretto scaricate tutto sulle prossime generazioni? Domanda comunque inutile perché siamo già noi la generazione a dover portare quel peso. Quella della fornero è stata una manovra necessaria non un vezzo sadico. Pensare di cambiare la fornero e pretenderlo irrazionalmente significa affondare: essere al ristorante e pretendere che si venga serviti mentre il locale va a fuoco, mi dispiace la cena salta ( scusate la metafora)
@@gabrielesalini2113 La Fornero può essere tranquillamente annoverata tra le persone che hanno commesso crimini contro i propri cittadini. Il solo pensare di innalzare l'età pensionabile senza tener conto degli esodati che per loro volontà avevano lasciato il lavoro in cambio della mobilità che li avrebbe accompagnati alla pensione è da criminali. Queste persone finiti i tre anni di punto in bianco si sono trovate senza pensione e senza stipendio. Tra le altre cose ti vorrei informare che i conti INPS per quanto riguarda la previdenza erano e lo sono ancora in ordine, solo che l'INPS si deve prendere anche carico di prestazioni non di sua competenza come l'integrazione al minimo, pensioni sociali e pensioni di invalidità; tutte prestazioni che non hanno il riscontro dei versamenti previdenziali e che dovrebbero essere a carico della contabilità generale dello Stato. Nessuno è campato sulle mie spalle e nemmeno io sto campando su quelle degli altri. Ho versato una marea di soldi in contributi che non sono altro che stipendi accantonati di cui avrei avuto accesso nel futuro. Mi dispiace, sei completamente fuori strada ed il paragone con il ristorante che va a fuoco non calza per nulla. Mi scuso se sono stato insultante, è che non mi andava di farla tanto lunga.
puoi fare un video sulle agenzie di rating?
Però non hai parlato del lavoro a nero, molto diffuso in Italia, probabilmente non lo hai trovato fra le statistiche perché non esiste per lo stato, ma comunque è una fonte di reddito per le famiglie e se lo stato riuscisse a risolvere la questione del lavoro a nero credo che ci sarebbe una impennata dei valori di occupazione
Ps bellissimo video
Ciao, potete aiutarmi a capire meglio la scheda dell'ISTAT. Si tratta di un'intervista fatta a un campione di famiglie, che possa rappresentare la totalità della popolazione, giusto? I numeri si riferiscono a migliaia di persone e non a milioni. Anche in alto c'è scritto che si tratta di migliaia di unità. Vi chiedo se potete confermarmi questa cosa. Giusto per capire, quello detto nel video rimane comunque valido ! ;)
Bel video che merita secondo me molta piu attenzione!
a parte i Babyboomer in arrivo siamo anche tra gli stati con il piu basso tasso di natalita'.. insomma chi pagera queste pensioni? siamo gia in un rapporto 3 a 1 ma presto si prospetta una situazione che non si puo nemmeno immaginare.. un lavoratore che paga per un pensionato? Cosa ne pensi?
Ciao, vivo all'estero. Ho delle amiche di circa 40 anni, che vogliono rientrare in patria e hanno mandato curriculum a raffica per anni e nessuno le ha minimamente considerate. il problema del lavoro femminile sta nella cultura di molti imprenditori che pur di non pagare i costi di un'eventuale maternità si rifiutano di assumere donne.
E anche il fatto che una donna non è disposta a fare tutti i lavori disponibili...
Complimenti per i video che realizzi.
Riusciresti a fare un video dove spieghi come quando viene fatto il debito? Attualmente posso fare debito? Posso oggi stato italiano vendere i titoli di stato? Come avviene la vendita dei titoli di stato ? Ci sono tempi da rispettare? Se oggi stato italiano vuole fare debito ci sono gli investitori? Cosa comporterebbe? Qual è il tasso d interesse? Chi eventualmente lo comprerebbe?
Complimenti per i tuoi video.
Un video sul Blackrock in questo momento cruciale?
Purtroppo l'individualismo e il familismo soprattutto del sud Italia svaniranno solo con iniezioni massicce di cultura. Investire sulla scuola è l'unica via
Che cosa intendi per sistema di tassazione sclerotico?
Perdonami, non ho capito una cosa.
Hai detto che in italia su 60 milioni di persone 23,4 milioni lavora, quindi meno del 50%, e dopo hai detto che abbiamo un tasso di occupazione del 63,5%. Quindi la mia domanda è, qual è la definizione di tasso di occupazione e che cosa indica?
A me addolora sapere queste cose, ma è giusto saperlo per poter cambiare la situazione senza ricorrere ad azioni stupide conoscendo la realtà ed essere più pragmatici possibile
Nei tuoi occhi e nella tua voce ho letto tanta sconsolazione. Condivido pienamente come ti senti
Non capisco come siano possibili i dati mostrati, dato che, fonte Eurostat, il tasso di disoccupazione in Italia è al 9.7% (Febbraio 2020). Inoltre, ad esempio in, Spagna risulta del 13.6%, mentre nelle statistiche che mostri i dati riguardo ai due paesi sono invertiti.....
Quando è diffuso e accettato che per aumentare la tua ricchezza, tu possa obbligare qualcuno a lavorare alle tue dipendenze in nero altrimenti a casa, il problema non è economico ma culturale... E dunque molto difficile da risolvere.
Ho sempre pensato che l'Art. 1 significasse che la repubblica (cosa di tutti) è somma di lavoro (cosa di ognuno), che ogni cosa individuale ha immediatamente un significato collettivo.
«Osserva la situazione del più comune artigiano o lavoratore giornaliero in un paese civile e fiorente, e noterai che il numero di persone (una parte della cui industria è stata impiegata per procurargli tale situazione) eccede ogni calcolo» [Adam Smith].
Mi sono stupito a sentirmi raccontare che, invece, "fondata sul lavoro" significhi "non fondata altrimenti su lignaggio, raccomandazioni, iscrizione a un partito".
originariamente l'art 1 doveva essere "fondata sui lavoratori" che avrebbe più senso ma al tempo era troppo comunista.
Ti seguo da un poco e io sono calabrese, ma vorrei dirti una cosa, tantissimi miei coetanei e ex-colleghi dell'università da anni non hanno mai cambiato la residenza (ti parlo di un corso con 130 persone, di cui 70 laureati) sono tutti andati via ma senza mai andare via sulle carte!
Dunque le statistiche spesso sono fuorvianti per quanto riguarda i NEET.
E perchè non hanno cambiato residenza?
@@gobbibomb ovvio, per cambiare residenza devi iscriverti all'AIRE cosa che fanno pochissimi
Ottimo lavoro davvero!
Ma come risolviamo il problema degli stipendi in Italia?
Vado a spiegare: io vivo all'estero e sono uno sviluppatore e ricevo spesso offerte dall'Italia, ma dubito che mai le accetterò. Perché?
Perché al momento io sono sottopagato a causa di una pessima contrattazione (è stato la mia prima contrattazione per un lavoro all'estero da mid e non da junior o internship), in una branca particolare dell'informatica nella quale si guadagna meno del normale (videogiochi) e, nonostante tutto questo, io guadagno di più di quanto guadagnerei in Italia come ingegnere.
A questo poi si aggiunge un sistema pensionistico più sicuro, migliore sanità ed il fatto che come 26enne sono rispettato invece di essere trattato da bambino.
Pensi che esista un modo di risolvere perlomeno il problema relativo agli stipendi? Parliamo di quasi raddoppiare lo stipendio per certe professioni.
Io non odio vivere all'estero, ma ogni volta che ripenso all'Italia mi sale l'ansia a realizzare che probabilmente non potrò mai tornarci stabilmente, a meno che io non voglia ammazzare i miei guadagni.
Molto semplice (ovviamente sulla carta): all'Italia manca una visione di medio lungo periodo organizzata dalla classe politica e la classe economica, cioè dalla classe dirigente e dalla classe produttiva. Non esiste una direzione per cui si possa avere uno straccio di fiducia nel futuro e, quindi, avere voglia tutti insieme come comunità di impegnarsi per poter essere più competitivi come sistema paese. Alcuni dicono sia colpa dei limiti e vincoli esterni prodotti dall'entrata nell'UE, altri credono sia solo colpa nostra, altri ancora (come me) credono che sia un mix di entrambi i fattori. Fatto sta che senza visione e progettualità non possiamo essere competitivi sull'innovazione ma possiamo solo svalutare i salari, che è quello che già si fa. Per aumentare gli stipendi quindi ci sarà bisogno di un piano serio e di una sinergia pubblico-privata che punti a migliorare la nostra posizione sul mercato internazionale. Al momento non esiste nulla di tutto questo e si naviga a vista, i politici che abbiamo sono alcuni tra i peggiori d'Europa e la nostra classe imprenditoriale è fatta da sfruttatori e/o criminali collusi con le varie mafie e la politica (a parte realtà d'eccellenza come Brembo, Ferrari, Ducati etc.. quasi tutte al nord)
geneticallytails beh io ho 25 anni e son rispettato per i miei studi da tecnologo alimentare in Italia, dipende sempre dall’ambiente in cui ti trovi.. anche qui esiste la meritocrazia a dir si voglia, basta solo farsi vedere laboriosi e aver voglia di imparare e mostrarti di fiducia, come anche all’estero
poi per lo stipendio l’importante è avere una paga decente che ti permetta di pagare bollette e viveri con qualcosa in più per te (e anche lì cambia da azienda ad azienda) anche se si all’estero i redditi dei lavoratori son più alti, ma dipende sempre da quanto costa la vita (puoi prendere di più, ma se le spese sono alte e il guadano e uguale allora tanto rimanere qui).. quindi cambia solo la qualità del lavoro
Bellissimo video, porti alla luce un argomento veramente importante di cui si parla poco. Una domanda sui dati: su 60 mln di cittadini 23 mln lavorano, quelli che non lavorano come sono suddivisi tra pensionati, disoccupati e persone che non possono lavorare? (Bambini )
C'è la tabella in descrizione: la grande suddivisione è in occupati, disoccupati e inattivi. Poi co sono le successive
@@WhatsupEconomy ho visto, grazie per il chiarimento.
Nessuno parla di questo perché altrimenti perdono i consensi dei pensionati e “pensionandi” (baby boomer). Siamo destinati a farci il culo per rimediare alla baldoria degli anni 80 dei nostri padri, o di qualche padre, non tutti hanno la sfiga di avere un padre ricco e stronzo. (Io sono stato fortunato)
E portarci pure il peso di una responsabilità enorme come quella di preservare questo pianeta evitando una catastrofe ambientale giorno per giorno, prima di arrivare al collasso...tutto molto decadente direi...eppure c’è ancora gente che pensa che il problema dell’Italia siano gli immigrati che sbarcano con i barconi, le coppie gay e l’aborto... mi sembra di vivere in un incubo dove tutte le assurdità che una mente può concepire si materializzano.
Un altro dato su cui mi piacerebbe approfondissi: se ci sono 5 mln di partite iva, e 18 mln di di dipendenti, vuol dire che di media ogni partita iva da lavoro a 3,5 persone, quindi parliamo di tutte micro aziende, questa cosa è positiva o negativa? Che differenze ci sono con gli altri stati europei?
secondo michele boldrin è la causa numero 1 della bassa produttività del paese ed è negativa.
@@phazon69 anche io ho visto quel video dove diceva che le imprese più piccole sono meno produttive, però non dava fonti informative, e mi piacerebbe saperne di più.
Grande Giorgio, se alla popolazione lavorativa(40%)attiva aggiungiamo quella che lavora a nero, a che percentuale si arriverebbe?
Impossibile calcolare il lavoro in nero.
Molti persone che usufruiscono del lavoro in nero non hanno una settimana di lavoro completa, per esempio il cameriere che lavoro in estate due o volte alle settimana
Se questi fantomatici lavoratori in nero pagassero le tasse... E invece no, ora si lamentano di non ricevere aiuti quando non hanno versato nulla
Giovani è una parola mai menzionata in Italia...si parla solomdi pensioni
In realtà la parte sulle cause è la più importante. Manca, tuttavia, una riflessione sul principio di responsabilità individuale. In pratica, cosa fa il singolo individuo per migliorare la propria situazione? Praticamente nulla perché tutti stanno in una situazione di ricchezza relativa, dato che anche i poveri ed i disoccupati possono permettersi beni di consumo elevati (compresi costosi smartphone). Riguardo ai giovani, i neet sono sdraiati perché i genitori li mantengono nel benessere e non gli fanno mai mancare alcunché. E poi tra i disoccupati e gli inoccupati devi mettere una grande passione per il lavoro sommerso...
Ciao. Come pensi che il lavoro nero (diffusissimo in Italia e soprattutto al Sud) influenzi queste statistiche?
In che senso? Ha detto che 2 persone su 5 in Italia lavorano (legalmente), il lavoro nero rientra in quel 3 su 5.
L'unica cosa che non ho ben capito è se 2 su 5, ovvero 40%, è riferito a tutta la popolazione oppure tutti meno i pensionati, penso a quest'ultima opzione..
@@jackzugna5830 vero, ma non sappiamo in che percentuale quelle 3 persone su 5 lavorano in nero o sono disoccupati/inattivi.
Il punto è che non è chiaro quanto lavoro nero ci sia realmente nel nostro paese e dove è distribuito
Tra i Neet non rientrano coloro che "lavorano" a nero? Riguardo il lavoro sommerso quali sono i dati e le cifre? Quanto incidono le organizzzioni criminali sul lavoro al sud?
P.s. video super interessante!
Che ne dici di un video sul PIL? Magari ripercorrendo la storia di questo indicatore e della "sfida" posta da una società sempre più caratterizzata da servizi gratuiti(Whatsapp, Wikipedia, Google, social) che non vengono contabilizzati in esso. PS: continua cosi!
Da notare che i paesi in cui c'è la disoccupazione più alta, c'è anche la tassazione più alta...
non è sempre vero (pensa ai paesi scandinavi). Il problema è COME le spendi quelle tasse ;)
Praticamente quando i pensionati odierni non ci saranno più, noi giovani moriremo di fame
Sei ironico?
@@mattiacolombini4613 semmai è il contrario visto che i pensionati odierni li paghiamo noi giovani, e non li paghiamo manco poco visto che la metà del PIL italiano viene speso in pensioni
BRAVO!!!! ✌✌✌
Insomma... stiamo inguiati!
Bello tuo video .
Scusa ma tutti i lavoratori in nero? Non sono proprio considerati? Eppure è una realta' concreta pure questa.
Quelli in nero non figurano nel bilancio dello stato, perciò non esistono dal punto di vista economico.
Ovviamente concordo sul fatto che sia una realtà ma qua si parla dello stato "legale" e quindi loro non rientrano nei dati, anche perché è difficile farci una stima.
Eppure il dibattito politico tende sempre a concentrarsi sui pensionati "vanno in pensione troppo tardi! prendono pensioni troppo misere!" e si concentra di rado su coloro che su suppone dovrebbero entrare nel mondo del lavoro, guadagnare abbastanza per vivere autonomamente e sorreggere il paese con le proprie tasse.
E quanto più la popolazione invecchia ed invecchia l'elettorato tanto più si parla di pensioni.
(suono un po' troppo polemico temo)
@@giorgiodellalucia8505 Con le nuove regole del 2011 chiunque ha meno di 30 anni di età prenderà meno di quella cifra