Eugenio Montale, "Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale", 1924 (da "Ossi di seppia") : commento
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- Опубликовано: 7 сен 2024
- Più passa il tempo, più lo (ri)leggo e lo (ri)studio, e più mi rendo conto della grandezza aurorale di "Ossi di seppia" (1925) di Eugenio Montale (1896-1981).
Spero dunque di fare cosa gradita proponendovi una nuova lettura da questo inesauribile scrigno di bellezza: oggi è la volta di "Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale", la settima delle nove poesie della penultima sezione della raccolta, "Mediterraneo".
In questa lirica c'è il meglio di questa straordinaria raccolta d'esordio: il linguaggio ora comune ora elevato; l'inettitudine a vivere unita alla speranza di trovare come per prodigio il senso ultimo delle cose; la rude bellezza dei suoni; e, soprattutto, c'è il mare, padre ambiguo, violento e accogliente.
Buona visione!
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