Eugenio Montale, "Portami il girasole ch'io lo trapianti", 1923 (da "Ossi di seppia", 1925)

Ci sono poesie adatte a tutte le stagioni e altre destinate a essere apprezzate di più se lette nel momento giusto dell'anno.
A quest'ultima categoria appartiene senz'altro "Portami il girasole ch'io lo trapianti" (1923), che occupa la sesta posizione nella sezione "Ossi di seppia" dell'omonimo capolavoro (1925) di Eugenio Montale (1896-1981).
Lasciamo dunque che in queste calde giornate di luglio il girasole "impazzito di luce" ci accompagni nella riflessione sul senso della vita.
"Svanire / è dunque la ventura delle venture."
Buona visione!
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[@ilcaffedialbertomarcato5565]

Bravissimo, come sempre😉

[@lucaaquadro]

Grazie mille, Alberto! 🌻

[@emanuelecarioti]

👍📚

[@lucaaquadro]

Grazie mille! 👍

[@danielesbriglio4718]

Forse è un po' azzardato ma alcuni versi mi ricordano il quoelet: " tutto è vanità in questo mondo " non so se Lei è d accordo

[@lucaaquadro]

@danielesbriglio4718 Vanitas nella Bibbia, svanire in Montale. Tutto è vano! 👍