Concordo pienamente con la sensazione di disagio di cui parlavi durante il video... nonostante io possieda una pagina + canale RUclips dove parlo di libri da anni ormai, mi sento fortemente a disagio quando mi ritrovo sul BookTok. Credo anche che sia ormai composto dal 90% di tossicità e che ormai si tratti più di una moda (nociva). Odio il fatto che sul BookTok ormai si parli SOLO ed esclusivamente di determinati trope, personaggi e tematiche. Alcune volte mi incuriosisco io stessa aa alcuni titoli e mi approccio alla lettura pensando che una storia sia in un determinato modo e poi me ne pento amaramente perché il libro è tutt'altro. Penso che con il "fenomeno" del BookTok si sia perso il piacere di leggere per hobby, ormai è solo l'ennesima moda. Ognuno legge quello che preferisce e questo è ovvio e va bene anche così, l'importante però è sempre non perdere se stessi e i propri gusti di lettura, non possiamo leggere ed amare tutti gli stessi libri e va benissimo così , È QUESTA LA NORMALITÀ siate voi stessi e leggete quello che vi pare. 💕
Allora, commento da persona che ha scritto fanfiction per anni, ma ha zero dimestichezza con booktok. Se è vero che le fanfiction e le ship a volte nascono dal desiderio di vedere realizzate delle ship non-canoniche, spesso, invece, sono originate da un’insoddisfazione nei confronti dell’opera originale. Le fanfiction che descrivi tu sono le classiche fanfiction AU (alternative universe), in cui i personaggi dell’opera originale vengono presi e riscritti in un altro universo dove fanno qualcosa di diverso (anche lì ci sono tanti trope: Coffee shop-AU, College-AU e così via dicendo). Esistono però moltissime fanfiction ambientate nell’universo originario in cui i personaggi sono canonici, ma in cui la storia prende svolte diverse rispetto alla storia originaria - pur restando nei binari del canone - o in cui si cerca di riempire buchi di trama o di spostare il focus su personaggi secondari di cui sappiamo poco. Insomma, si tratta di esperimenti narrativi che a volte hanno anche risultati molto brillanti. Mi secca un po’ citare Harry Potter, però, per esempio, esistono moltissime fanfiction sui Malandrini dove le scrittrici giocano con quello che sappiamo essere canon e si muovono negli spazi vuoti dove è possibile trovare storie da raccontare. Considera che le fanfiction moderne sono nate negli anni ’60 grazie a Star Trek, perché le fan avevano colto una certa tensione omoerotica tra Kirk e Spock e - non potendo vedere nulla del genere rappresentato canonicamente in televisione - scrivevano storie in cui “riempivano i vuoti” (stavo per scrivere “riempivano i buchi”, ma sarebbe stata una battuta orrenda, però lo devo scrivere comunque, quindi ecco). Andando alla mia esperienza personale, io scrivevo fanfiction per un piccolo fandom in lingua inglese, buttando giù storie ispirate a una boy band giapponese (sì, capisco che suona molto strano). Quello che dici tu sulla scarsa caratterizzazione dei personaggi è vero solo in parte e mi fa anche un po’ sorridere. Per ognuno di questi ragazzi della boy band il fandom aveva delineato delle caratteristiche chiave tratte da interviste o dichiarazioni varie (quello che ama pescare e ha sempre sonno, quello nerd che ama i videogiochi e suona la chitarra, quello impegnato politicamente e ricco di famiglia etc.) e nelle fanfiction, quando veniva il momento di introdurre il personaggio di turno, di solito lo si faceva attraverso una di queste sue caratteristiche che lo rendeva subito riconoscibile alla lettrice (ti sto descrivendo un tizio in riva al mare, col cappello da pescatore, eh, non può essere che lui!). Però queste erano più strizzate d’occhio e easter eggs, cose che erano ricorrenti in tutte le fanfiction, delle piccole etichette, ma la caratterizzazione del personaggio poi era molto più approfondita e, a volte, soprattutto nelle Fanfiction AU, variava moltissimo da storia a storia, con backstory intricatissime. Ricordo che mia madre, vedendomi scrivere così tanto, mi chiedeva spesso se non potessi guadagnarci su quelle storie e io, con la mia innocenza, replicavano che erano storie fatte da fan per altri fan e che io non “possedevo” i ragazzi di quella boy band, quindi sarebbe stato assolutamente illegale e immorale pubblicare storie del genere a scopo di lucro. Mi inalberavo proprio quando me lo diceva. Poi è arrivato Cinquanta Sfumature (che a me ancora fa arrabbiare proprio come concetto), poi è arrivato After e io lì mi sono detta che da ragazzina non avevo capito niente o ero nata nell’epoca sbagliata. Tra l’altro, anche l’insistenza sull’erotismo - sebbene assolutamente frequente e normalizzato nell’ambito delle fanfiction - è esplosa negli ultimi anni, soprattutto perché le fanfiction a diventare più famose oltre i confini ristretti del fandom sono state cose come Cinquanta Sfumature o After (ai miei tempi si usava un sistema di categorizzazione basato sul rating dei film americani, per cui una fanfiction poteva essere G, PG, PG-13, R, NC-17, dove G è adatto a tutti e NC-17 è vietata ai minori e assolutamente non tutte contenevano scene di sesso esplicito - insomma, non tutte erano SPICY). In ogni modo, la mia conclusione è un pochino diversa dalla tua, perché penso che tanti mondi si siano influenzati a vicenda creando un brutto minestrone. Mi è capitato, infatti, di leggere dei romanzi YA scritti una manciata di anni fa, e che non hanno nulla a che vedere con le fanfiction o con TikTok, e di trovarli davvero brutti e per gli stessi motivi: prosa scarna, trama boh, personaggi macchiettistici. Tutto molto diverso dai libri che leggevo io quand’ero in target per quel genere di romanzo. Le fanfiction che leggevo e scrivevo quando ero una ragazzina erano di qualità “superiore”, perché chi leggeva e scriveva fanfiction aveva una passione per la lettura e la scrittura e consumava romanzi scritti in un certo modo. Leggere era un hobby molto più di nicchia - e scrivere ancora di più - perché era più difficile. Adesso tutto si è semplificato. Si sono semplificati i romanzi per ragazze (uso il femminile per lo stesso motivo per cui lo usi tu), si sono semplificate le fanfiction e le fanfiction hanno cominciato a influenzare i romanzi per ragazze perché sono cresciute in popolarità, in un circolo vizioso. Questa cosa, negli ultimi anni, ha raggiunto anche fette di pubblico di età più elevata, con un generale abbattimento della qualità dei romanzi. Anche se in realtà, secondo me, il termine più giusto è quello che ho già usato e cioè semplificazione. Se tutto si basa su stereotipi e trope, su personaggi caratterizzabili in cinque parole, e una prosa elementare, allora la lettrice si può concentrare sull’unica cosa che le interessa veramente: la storia, nella sua scarna semplicità.
Sicuramente i fenomeni sono complessi, infatti comunque ho accennato sia al contenitore di wattpad, sia ai movimenti degli editori, sono tutti sistemi che entrano nel gioco e si influenzano a vicenda. Il mio intento non è nemmeno quello di "colpevolizzare" le fanfiction, più che altro la cooptazione che ne è stata fatta in tempi recenti. Era sicuramente un fenonmeno già in corso, ma direi che ha accelerato bruscamente grazie al potere della viralità offerto da tiktok, che ha fatto venire gli occhi a $$ molti operatori del settore.
La riflessione è interessante! Io ho riscoperto il mondo delle fan fiction solo di recente, quando avevo 12/13 anni leggevo quelle sui Jonas Brothers su EFP (mi sa che era questo il sito che non ricordavi), poi crescendo me ne sono totalmente disinteressata fino a dicembre 2023 quando ho fatto "l'errore" di scaricare e leggere Manacled (una delle FF più famose, lunga tipo quanto il signore degli anelli) in meno di una settimana, e da allora sono rimasta intrappolata in questo vortice di fanfiction con la ship Dramione (Draco Malfoy + Hermione Granger); concentrandomi su quello che hai detto riguardo ai personaggi nelle fic, è vero, per quanto le autrici (bravissime) che ho letto siano state in grado di dare sfumature diverse, la base dei personaggi (e anche dell'ambientazione) è quella, e io voglio leggere quella storia proprio perché so che troverò quei personaggi lì con quelle caratteristiche canoniche, tant'è che quando mi è capitato di imbattermi in fanfiction in cui i personaggi erano troppo "out of character" rispetto al canon non mi sono sentita coinvolta. Diciamo che la somiglianza con determinati fenomeni del BookTok c'è eccome e secondo me l'hai individuata bene: per esempio, Ali Hazelwood l'ho letta e, per quanto le storie alla fine siano davvero carine, la profondità dei personaggi non è data dalle loro azioni, dai loro movimenti, dalle loro scelte, ma da quello che l'autrice ci dice di loro e dalla dinamica che sai già che troverai prima ancora di iniziare a leggere, la sensazione è un po' quella. Non è da buttare, alla fine sì, ognuno legge quello che vuole, però sono d'accordo sul fatto che possa portare a un appiattimento, non solo per chi scrive ma anche proprio per l'esperienza di lettura in sé; come se ci fosse l'intenzione di abituarci a una "pappa pronta". Per esempio, qualche giorno fa ho letto Yellowface di R.F. Kuang (anche questo piuttosto famoso online, se non sbaglio) e ne sono rimasta folgorata, entusiasta, ci ho ragionato per giorni, ne ho parlato con chiunque, poi ho aperto Goodreads e ho trovato recensioni che mi sono sembrate scritte da qualcuno che è rimasto bloccato a un livello "superficiale", come se ci si aspettasse sempre quella pappa lì. Poi chiaro che un libro può piacere o non piacere, era solo per dire che questo piattume lo noto anche in quello che ci si aspetta dalla narrativa.
C'è anche tutto un discorso aperto sulla "media literacy" e la capacità del pubblico odierno di comprendere i messaggi di una storia senza che siano esplicitamente dichiarti in modo didascalico.
Mi pare tutto molto allucinante... È chiaro che le case editrici hanno trovato modo di lucrare sulle fanfiction, quindi su un pubblico molto molto giovane. Da qui il delirio...
Ciao Andrea, complimenti per queste tue riflessioni, mi hai dato una chiave di lettura "sociologica" assolutamente interessante di un fenomeno che fino ad ora mi era incomprensibile... Ho letto con attenzione anche tutti i commenti e devo riconoscere la mia totale ignoranza di quel mondo. C'è sempre da imparare per crescere! Io scrivo thriller con scrittura trasparente/immersiva e appartengo a quel gruppo di scrittori che si è formato coi manuali e coi corsi di scrittura, oltre che con la lettura. E proprio per questo, condivido con te il timore che, nel tempo, si venga a determinare un impoverimento, un'involuzione che possa "contagiare" il restante mondo della scrittura. Mi auguro che ciò non accada... L'unico antidoto che conosco è quello di fare come fai tu, continuare a diffondere cultura e formazione. Un saluto
Grazie, io cerco soprattutto (tanto qui che su tiktok) di far crescere il senso critico delle persone, da qualunque parte si trovino: lettori, scrittori, editor, ecc.
Riflessione interessante. Soprattutto la parte sul rafforzamento positivo autoindotto. Parte del problema è proprio come le case editrici scelgono quali libri pubblicare. È sempre stata (anche) una questione commerciale, ma in passato c'era quella che si chiamava "linea editoriale", per cui non si pubblicava tutto (o solo) quello che aveva potenziale di vendita, ma anche quello che si riteneva di valore e che era in linea con la visione del singolo Editore, anche ideologica, per carità, ma sempre nell'ambito della pluralità.
Per carità, le CE che fanno scelte basata sulla linea editoriale ci sono ancora, quindi non tutto è riconducibile al semplice "quel che vende". Però soprattutto nei grandi gruppi editriali probabilmente c'è un certo livellamento verso il basso soprattutto della "biodiversità" delle proposte.
@@StoryDoctor Sì, concordo, non tutti gli Editori sono uguali, ma è una questione di percentuale, che poi si traduce in percentuale di spazio scaffale occupato nelle Librerie, fisiche e digitali. ;-)
in realtà si tratta di quegli elementi ricorrenti e riconoscibili che possono essere utili per indicizzare la storia :) a volte si esagera nel definire ogni minimo elemento della trama come tropes, ma generalmente sono utili per inquadrare in breve la storia :)
Fantastica spiegazione, ma una piccola correzione: se Hermione e Harry facessero parte di due scuole di magia diverse che competono il trope non sarebbe enemies to lovers, ma academic rivals. La fanficion enemies to lovers ambientata nel mondo di Harry Potter esiste ed è tra Hermione e Malfoy 😂. Ecco ho finito
Uhm, non sono una esperta, sia chiaro, ma ne leggevo e nel leggo (di fanfict e romance e di libri che ne derivano). Le tue osservazioni sono le stesse che ho fatto io, in particolare quelle relative a personaggi già esistenti (che sono sempre molto più forti di quelli inventati), le storie serializzate senza attenzione alla trama orizzontale (la nuova puntata viene creata anche in base ai commenti ricevuti cioè abbiamo un fenomeno di co-scrittura) e l'indifferenza alla qualità della scrittura stessa. Mi permetto di aggiungere: il tipo di scrittura tirato via ha il vantaggio di essere veloce, colloquiale quindi immersivo e, soprattutto, ripetitivo in maniera ossessiva che, per gli effetti che questo genere cerca, è assolutamente perfetto. I trope personalmente li adoro, credo che senza i trope e i trigger questi scritti avrebbero una minore diffusione. Come mai? Il motivo è... nel MOTIVO per cui si leggono cose di questo tipo che è diverso dal motivo per cui si legge, che so, fantascienza o storico o gialli ecc. Si leggono fanfiction per provare emozioni, anzi, per provare un preciso bouquet di emozioni (è una cosa fisica, non una cosa intellettuale) quindi i trope sono fondamentali per scegliere. La storia, i personaggi, la scrittura sono secondari alle emozioni che vuoi provare. Inoltre è importante sottolineare come i Romance possono avere trame storiche, fantascientifiche o gialle ma in primo piano hanno sempre una vicenda che genera un preciso stato emotivo con garanzia di HAPPY END. Senza happy end non è ROMANCE. E IMHO credo che facciano parte a pieno titolo della letteratura di genere, del resto non sono che la veste moderna e funzionale di Liala, Harmony e le storie che leggeva mia nonna su Intimità. La loro funzione è chiara e personalmente non mi preoccupa affatto l'impatto che può avere sull'editoria o le generazioni future: io, come le nuove generazioni, non ci limitiamo a leggere fanfiction e romance : )))).
Ecco, infatti non ho espresso quella parte del ragionamento per cui nella maggior parte dei casi questo tipo di fanfiction viene letto proprio per andare incontro a un certo tipo di emozioni, per cui si vuole sapere in anticipo quale tipo di dinamica ci sarà all'interno della storia.
Ti copiaincollo il commento che ti ho fatto in privato 😎 Non è che la narrativa sta diventando come la fanfiction, bensì è il marketing editoriale che ha scientemente deciso di essere “fake fanfiction” e utilizzarne la terminologia per ampliare il bacino di compratori. Parli della fanfiction come qualcosa di “inferiore” alla narrativa, quando sì è vero che la maggior parte delle ff è scritta per le trombate, ma la fanfiction nasce principalmente per la politica di poter scrivere cose che nella narrativa mainstream non erano concesse. Poi il livello qualitativo non è diverso dall'editoria tradizionale: ci sono cose molto belle, un sacco di cose mediocri e un mare di merda. E da persona che è culturalmente dentro il mondo delle fanfiction da più di 20 anni ti dico anche dove e quando la parte superficiale di questo mondo è andata a cozzare con il booktok: per colpa di WATTPAD (che sta alle fanfiction come io al saper contare: cioè una sega). Quello che personalmente ho visto accadere è che wattpad ha completamente rivoluzionato la fruizione della fanfiction assimilandola ai social. C’è un algoritmo che premia le storie che fanno i numeri, a differenza di prima (AO3, EFP, Livejournal, Fanfiction.net) dove era la qualità a determinare il valore di una storia. Non è niente di diverso dagli streaming su Spotify, per intenderci. Per spiegarmi meglio: prima le fanfiction te le dovevi cercare e anche con una certa fatica. Non c'era nessuna "storia consigliata", ma il sistema di TUTTI gli archivi (anche adesso in realtà) si è sempre basato sul concetto di "ultima storia pubblicata" in senso temporale. Questo sistema premiava tutti perché nessuno era spinto in avanti per cui la qualità era il motore principale della faccenda. Certo, le fanfiction scritte da quindicenni per altre quindicenni che attirano un mare di quindicenni sono sempre esistite. Ma con un algoritmo basato sulle visualizzazioni come quello di Wattpad ha generato mostri e un posto dove gli editori vanno a fare pesca a strascico (perché preferisci una storia qualitativamente elevata ma con pochi lettori o una storia brutta con milioni di lettori che ti porta uno sfracco di soldi?). Questo ha portato storie di merda a fare numeri enormi (Come anima mai - e qui so che mi attirerò gli strali di chiunque perché oltre a dare spazio a storie che dire mediocri è un complimento, lo si è dato alla polarizzazione per cui se dici che uno di questi libri popolari è brutto allora sei un mostro da abbattere con una fiocina) e a essere selezionate dalle case editrici che ovviamente guardano ai numeri, mica alla qualità. Questo ha portato ad alimentare il booktok (che attualmente è in mano ad agenti ed editori. Ovvero: gli editori mandano i libri con le sinossi complete, pagano le booktoker fior di quattrini tramite i loro agenti che poi faranno video di libri che non leggono perché hanno le sinossi. Questo lo so di prima mano dopo aver contattato qualche booktoker a scopo personale. Il booktok è un impero economico basato sulle CE grosse che pagano cifre consistenti le "girlies" per generare hype) creando un circolo vizioso di una gran quantità di libri del cazzo che vanno a grattare il prurito dei lettori di fanfic (prurito che io ho sempre associato solo alla fanfiction, perché per me la ff deve soddisfare un bisogno, mentre il libro mi deve insegnare qualcosa), a creare sodalizi economici tra booktoker ed editori e infine a pasteggiare sulle lettrici di romance che si venderebbero per un chicco di riso pur di soddisfare la compulsione. Sono libri volontariamente privi di qualità e dalle fanfiction prendono solo la terminologia. Infatti tutto il punto 5 di cui parli di struttura narrativa è proprio una cosa tipica di wattpad, le fanfiction “vere” si sono scritte sempre come i libri, o almeno questo accadeva 20 anni fa lol. Una delle cose che più mi lascia smarrita è che si è perso il concetto di "sandbox" delle fanfiction, il parco giochi dove impari a scrivere e cresci come autore, prima di passare alle cose tue. È solo una questione di numeri. E quello che mi preoccupa di più è quello che tu dici a fine video: i trend sono sempre esistiti, ma cosa accadrà quando la nuova generazione di scrittrici prenderà questi libri in mano per scrivere le proprie storie? Io prevedo il disastro, ma anche la circolarità del ritorno alla ricerca della qualità come si faceva una volta. Per quanto riguarda i trope: io li amo molto, ma io sono sono una fyccinara dentro. Tuttavia confesso che iniziare a usarli per i miei libri è stato difficile per me, perché sono due mondi che nella mia testa non si devono sovrapporre quello delle fanfic e quello dei libri. Però mi piacciono i soldi, il mangiare a pranzo e poter pagare le bollette, quindi mi sono adattata al trend a mia volta (addirittura utilizzando quell'orrore cosmico del sistema dei peperoncini per indicare lo "spicy", urgh.)
Non conosco abbastana il mondo wattpad per poterne parlare con criterio, quindi se è quello che ha scombinato il mondo della fanfiction sicuramente è un dato importante.
Super interessante ma a parer mio quello che te hai descritto alla perfezione è solo una sotto categoria di quello che è il booktok. Con sottocategoria non intendo dire che non sia una parte sostanziosa, anzi, ma non penso rappresenti la totalità del booktok (pur non facendone parte). Oltre alla corrente “romance alla wattpad” esistono anche altre correnti come per esempio quella fantasy ya (non che alcune delle cose che hai citato non siano valide anche per quella).
Ne sono consapevole e io stesso faccio parte di quel mondo, ma il tipo di pubblico che descrivo è quello che maggiormente si è identificato con l'etichetta "booktok".
@@StoryDoctor nell’ ultimo anno si purtroppo, mi sembra che la situazione sia “degenerata” rispetto a qualche anno fa. Non so se attualmente il booktok italiano sia come quello americano
Anch'io ho avuto la stessa sensazione! Per quello parlo di "rivelazione", era qualcosa che avevo sulla punta delle sinapsi ma non riuscivo ad afferrare, poi mi si è dischiusa per grazia divina (e di Kasia Baba)
Si ma se non spieghi chi m** sono e cosa fanno su TikTok sti tipi all’inizio del video, per chi è all’oscuro di tutto il tuo é un parlare a vuoto. L’ho chiuso dopo 6 minuti, continuavi a parlare di cose che senza contesto sono parole vuote
PS: palettina "enemies to lovers/friends to lovers" migliore oggetto acquisito al SalTo24
Concordo pienamente con la sensazione di disagio di cui parlavi durante il video... nonostante io possieda una pagina + canale RUclips dove parlo di libri da anni ormai, mi sento fortemente a disagio quando mi ritrovo sul BookTok. Credo anche che sia ormai composto dal 90% di tossicità e che ormai si tratti più di una moda (nociva). Odio il fatto che sul BookTok ormai si parli SOLO ed esclusivamente di determinati trope, personaggi e tematiche. Alcune volte mi incuriosisco io stessa aa alcuni titoli e mi approccio alla lettura pensando che una storia sia in un determinato modo e poi me ne pento amaramente perché il libro è tutt'altro. Penso che con il "fenomeno" del BookTok si sia perso il piacere di leggere per hobby, ormai è solo l'ennesima moda. Ognuno legge quello che preferisce e questo è ovvio e va bene anche così, l'importante però è sempre non perdere se stessi e i propri gusti di lettura, non possiamo leggere ed amare tutti gli stessi libri e va benissimo così , È QUESTA LA NORMALITÀ siate voi stessi e leggete quello che vi pare. 💕
Prova a fare un giro sull'hashtag #booktokunderground
Allora, commento da persona che ha scritto fanfiction per anni, ma ha zero dimestichezza con booktok.
Se è vero che le fanfiction e le ship a volte nascono dal desiderio di vedere realizzate delle ship non-canoniche, spesso, invece, sono originate da un’insoddisfazione nei confronti dell’opera originale.
Le fanfiction che descrivi tu sono le classiche fanfiction AU (alternative universe), in cui i personaggi dell’opera originale vengono presi e riscritti in un altro universo dove fanno qualcosa di diverso (anche lì ci sono tanti trope: Coffee shop-AU, College-AU e così via dicendo). Esistono però moltissime fanfiction ambientate nell’universo originario in cui i personaggi sono canonici, ma in cui la storia prende svolte diverse rispetto alla storia originaria - pur restando nei binari del canone - o in cui si cerca di riempire buchi di trama o di spostare il focus su personaggi secondari di cui sappiamo poco. Insomma, si tratta di esperimenti narrativi che a volte hanno anche risultati molto brillanti. Mi secca un po’ citare Harry Potter, però, per esempio, esistono moltissime fanfiction sui Malandrini dove le scrittrici giocano con quello che sappiamo essere canon e si muovono negli spazi vuoti dove è possibile trovare storie da raccontare.
Considera che le fanfiction moderne sono nate negli anni ’60 grazie a Star Trek, perché le fan avevano colto una certa tensione omoerotica tra Kirk e Spock e - non potendo vedere nulla del genere rappresentato canonicamente in televisione - scrivevano storie in cui “riempivano i vuoti” (stavo per scrivere “riempivano i buchi”, ma sarebbe stata una battuta orrenda, però lo devo scrivere comunque, quindi ecco).
Andando alla mia esperienza personale, io scrivevo fanfiction per un piccolo fandom in lingua inglese, buttando giù storie ispirate a una boy band giapponese (sì, capisco che suona molto strano).
Quello che dici tu sulla scarsa caratterizzazione dei personaggi è vero solo in parte e mi fa anche un po’ sorridere. Per ognuno di questi ragazzi della boy band il fandom aveva delineato delle caratteristiche chiave tratte da interviste o dichiarazioni varie (quello che ama pescare e ha sempre sonno, quello nerd che ama i videogiochi e suona la chitarra, quello impegnato politicamente e ricco di famiglia etc.) e nelle fanfiction, quando veniva il momento di introdurre il personaggio di turno, di solito lo si faceva attraverso una di queste sue caratteristiche che lo rendeva subito riconoscibile alla lettrice (ti sto descrivendo un tizio in riva al mare, col cappello da pescatore, eh, non può essere che lui!). Però queste erano più strizzate d’occhio e easter eggs, cose che erano ricorrenti in tutte le fanfiction, delle piccole etichette, ma la caratterizzazione del personaggio poi era molto più approfondita e, a volte, soprattutto nelle Fanfiction AU, variava moltissimo da storia a storia, con backstory intricatissime.
Ricordo che mia madre, vedendomi scrivere così tanto, mi chiedeva spesso se non potessi guadagnarci su quelle storie e io, con la mia innocenza, replicavano che erano storie fatte da fan per altri fan e che io non “possedevo” i ragazzi di quella boy band, quindi sarebbe stato assolutamente illegale e immorale pubblicare storie del genere a scopo di lucro. Mi inalberavo proprio quando me lo diceva.
Poi è arrivato Cinquanta Sfumature (che a me ancora fa arrabbiare proprio come concetto), poi è arrivato After e io lì mi sono detta che da ragazzina non avevo capito niente o ero nata nell’epoca sbagliata.
Tra l’altro, anche l’insistenza sull’erotismo - sebbene assolutamente frequente e normalizzato nell’ambito delle fanfiction - è esplosa negli ultimi anni, soprattutto perché le fanfiction a diventare più famose oltre i confini ristretti del fandom sono state cose come Cinquanta Sfumature o After (ai miei tempi si usava un sistema di categorizzazione basato sul rating dei film americani, per cui una fanfiction poteva essere G, PG, PG-13, R, NC-17, dove G è adatto a tutti e NC-17 è vietata ai minori e assolutamente non tutte contenevano scene di sesso esplicito - insomma, non tutte erano SPICY).
In ogni modo, la mia conclusione è un pochino diversa dalla tua, perché penso che tanti mondi si siano influenzati a vicenda creando un brutto minestrone. Mi è capitato, infatti, di leggere dei romanzi YA scritti una manciata di anni fa, e che non hanno nulla a che vedere con le fanfiction o con TikTok, e di trovarli davvero brutti e per gli stessi motivi: prosa scarna, trama boh, personaggi macchiettistici. Tutto molto diverso dai libri che leggevo io quand’ero in target per quel genere di romanzo.
Le fanfiction che leggevo e scrivevo quando ero una ragazzina erano di qualità “superiore”, perché chi leggeva e scriveva fanfiction aveva una passione per la lettura e la scrittura e consumava romanzi scritti in un certo modo. Leggere era un hobby molto più di nicchia - e scrivere ancora di più - perché era più difficile.
Adesso tutto si è semplificato. Si sono semplificati i romanzi per ragazze (uso il femminile per lo stesso motivo per cui lo usi tu), si sono semplificate le fanfiction e le fanfiction hanno cominciato a influenzare i romanzi per ragazze perché sono cresciute in popolarità, in un circolo vizioso. Questa cosa, negli ultimi anni, ha raggiunto anche fette di pubblico di età più elevata, con un generale abbattimento della qualità dei romanzi. Anche se in realtà, secondo me, il termine più giusto è quello che ho già usato e cioè semplificazione.
Se tutto si basa su stereotipi e trope, su personaggi caratterizzabili in cinque parole, e una prosa elementare, allora la lettrice si può concentrare sull’unica cosa che le interessa veramente: la storia, nella sua scarna semplicità.
Sicuramente i fenomeni sono complessi, infatti comunque ho accennato sia al contenitore di wattpad, sia ai movimenti degli editori, sono tutti sistemi che entrano nel gioco e si influenzano a vicenda. Il mio intento non è nemmeno quello di "colpevolizzare" le fanfiction, più che altro la cooptazione che ne è stata fatta in tempi recenti. Era sicuramente un fenonmeno già in corso, ma direi che ha accelerato bruscamente grazie al potere della viralità offerto da tiktok, che ha fatto venire gli occhi a $$ molti operatori del settore.
La riflessione è interessante! Io ho riscoperto il mondo delle fan fiction solo di recente, quando avevo 12/13 anni leggevo quelle sui Jonas Brothers su EFP (mi sa che era questo il sito che non ricordavi), poi crescendo me ne sono totalmente disinteressata fino a dicembre 2023 quando ho fatto "l'errore" di scaricare e leggere Manacled (una delle FF più famose, lunga tipo quanto il signore degli anelli) in meno di una settimana, e da allora sono rimasta intrappolata in questo vortice di fanfiction con la ship Dramione (Draco Malfoy + Hermione Granger); concentrandomi su quello che hai detto riguardo ai personaggi nelle fic, è vero, per quanto le autrici (bravissime) che ho letto siano state in grado di dare sfumature diverse, la base dei personaggi (e anche dell'ambientazione) è quella, e io voglio leggere quella storia proprio perché so che troverò quei personaggi lì con quelle caratteristiche canoniche, tant'è che quando mi è capitato di imbattermi in fanfiction in cui i personaggi erano troppo "out of character" rispetto al canon non mi sono sentita coinvolta.
Diciamo che la somiglianza con determinati fenomeni del BookTok c'è eccome e secondo me l'hai individuata bene: per esempio, Ali Hazelwood l'ho letta e, per quanto le storie alla fine siano davvero carine, la profondità dei personaggi non è data dalle loro azioni, dai loro movimenti, dalle loro scelte, ma da quello che l'autrice ci dice di loro e dalla dinamica che sai già che troverai prima ancora di iniziare a leggere, la sensazione è un po' quella.
Non è da buttare, alla fine sì, ognuno legge quello che vuole, però sono d'accordo sul fatto che possa portare a un appiattimento, non solo per chi scrive ma anche proprio per l'esperienza di lettura in sé; come se ci fosse l'intenzione di abituarci a una "pappa pronta". Per esempio, qualche giorno fa ho letto Yellowface di R.F. Kuang (anche questo piuttosto famoso online, se non sbaglio) e ne sono rimasta folgorata, entusiasta, ci ho ragionato per giorni, ne ho parlato con chiunque, poi ho aperto Goodreads e ho trovato recensioni che mi sono sembrate scritte da qualcuno che è rimasto bloccato a un livello "superficiale", come se ci si aspettasse sempre quella pappa lì. Poi chiaro che un libro può piacere o non piacere, era solo per dire che questo piattume lo noto anche in quello che ci si aspetta dalla narrativa.
C'è anche tutto un discorso aperto sulla "media literacy" e la capacità del pubblico odierno di comprendere i messaggi di una storia senza che siano esplicitamente dichiarti in modo didascalico.
Mi pare tutto molto allucinante... È chiaro che le case editrici hanno trovato modo di lucrare sulle fanfiction, quindi su un pubblico molto molto giovane. Da qui il delirio...
Vale sempre la regola universale di "seguire i soldi"...
Ciao Andrea, complimenti per queste tue riflessioni, mi hai dato una chiave di lettura "sociologica" assolutamente interessante di un fenomeno che fino ad ora mi era incomprensibile... Ho letto con attenzione anche tutti i commenti e devo riconoscere la mia totale ignoranza di quel mondo. C'è sempre da imparare per crescere! Io scrivo thriller con scrittura trasparente/immersiva e appartengo a quel gruppo di scrittori che si è formato coi manuali e coi corsi di scrittura, oltre che con la lettura. E proprio per questo, condivido con te il timore che, nel tempo, si venga a determinare un impoverimento, un'involuzione che possa "contagiare" il restante mondo della scrittura. Mi auguro che ciò non accada... L'unico antidoto che conosco è quello di fare come fai tu, continuare a diffondere cultura e formazione. Un saluto
Grazie, io cerco soprattutto (tanto qui che su tiktok) di far crescere il senso critico delle persone, da qualunque parte si trovino: lettori, scrittori, editor, ecc.
Riflessione interessante. Soprattutto la parte sul rafforzamento positivo autoindotto. Parte del problema è proprio come le case editrici scelgono quali libri pubblicare. È sempre stata (anche) una questione commerciale, ma in passato c'era quella che si chiamava "linea editoriale", per cui non si pubblicava tutto (o solo) quello che aveva potenziale di vendita, ma anche quello che si riteneva di valore e che era in linea con la visione del singolo Editore, anche ideologica, per carità, ma sempre nell'ambito della pluralità.
Per carità, le CE che fanno scelte basata sulla linea editoriale ci sono ancora, quindi non tutto è riconducibile al semplice "quel che vende". Però soprattutto nei grandi gruppi editriali probabilmente c'è un certo livellamento verso il basso soprattutto della "biodiversità" delle proposte.
@@StoryDoctor Sì, concordo, non tutti gli Editori sono uguali, ma è una questione di percentuale, che poi si traduce in percentuale di spazio scaffale occupato nelle Librerie, fisiche e digitali. ;-)
Mi stai dicendo che i trope non sono altro che le "categories" dei porno?
😂
Nascono in effetti per scopi molto simili...
in realtà si tratta di quegli elementi ricorrenti e riconoscibili che possono essere utili per indicizzare la storia :) a volte si esagera nel definire ogni minimo elemento della trama come tropes, ma generalmente sono utili per inquadrare in breve la storia :)
@@semplicementeNoe "stavoascherzà"
Bravo!!
Booktok sta alle fanfiction come lo scaffale dei libri al supermercato sta alla narrativa (di genere e non).
Bella analisi
Fantastica spiegazione, ma una piccola correzione: se Hermione e Harry facessero parte di due scuole di magia diverse che competono il trope non sarebbe enemies to lovers, ma academic rivals. La fanficion enemies to lovers ambientata nel mondo di Harry Potter esiste ed è tra Hermione e Malfoy 😂. Ecco ho finito
Spero che gli Herfoy (o Malmione?) non vengano a insultarmi!
Grazie per questo video.
Mi immolo per la causa
@@StoryDoctor fossi stato di Imola ti saresti imolato.
MERAVIGLIOSO IL TARDIS LÍ DIETRO😍😍😍
Non mi chiamano Dottore per niente...
Uhm, non sono una esperta, sia chiaro, ma ne leggevo e nel leggo (di fanfict e romance e di libri che ne derivano). Le tue osservazioni sono le stesse che ho fatto io, in particolare quelle relative a personaggi già esistenti (che sono sempre molto più forti di quelli inventati), le storie serializzate senza attenzione alla trama orizzontale (la nuova puntata viene creata anche in base ai commenti ricevuti cioè abbiamo un fenomeno di co-scrittura) e l'indifferenza alla qualità della scrittura stessa. Mi permetto di aggiungere: il tipo di scrittura tirato via ha il vantaggio di essere veloce, colloquiale quindi immersivo e, soprattutto, ripetitivo in maniera ossessiva che, per gli effetti che questo genere cerca, è assolutamente perfetto. I trope personalmente li adoro, credo che senza i trope e i trigger questi scritti avrebbero una minore diffusione. Come mai? Il motivo è... nel MOTIVO per cui si leggono cose di questo tipo che è diverso dal motivo per cui si legge, che so, fantascienza o storico o gialli ecc.
Si leggono fanfiction per provare emozioni, anzi, per provare un preciso bouquet di emozioni (è una cosa fisica, non una cosa intellettuale) quindi i trope sono fondamentali per scegliere. La storia, i personaggi, la scrittura sono secondari alle emozioni che vuoi provare. Inoltre è importante sottolineare come i Romance possono avere trame storiche, fantascientifiche o gialle ma in primo piano hanno sempre una vicenda che genera un preciso stato emotivo con garanzia di HAPPY END. Senza happy end non è ROMANCE. E IMHO credo che facciano parte a pieno titolo della letteratura di genere, del resto non sono che la veste moderna e funzionale di Liala, Harmony e le storie che leggeva mia nonna su Intimità. La loro funzione è chiara e personalmente non mi preoccupa affatto l'impatto che può avere sull'editoria o le generazioni future: io, come le nuove generazioni, non ci limitiamo a leggere fanfiction e romance : )))).
Ecco, infatti non ho espresso quella parte del ragionamento per cui nella maggior parte dei casi questo tipo di fanfiction viene letto proprio per andare incontro a un certo tipo di emozioni, per cui si vuole sapere in anticipo quale tipo di dinamica ci sarà all'interno della storia.
Ti copiaincollo il commento che ti ho fatto in privato 😎
Non è che la narrativa sta diventando come la fanfiction, bensì è il marketing editoriale che ha scientemente deciso di essere “fake fanfiction” e utilizzarne la terminologia per ampliare il bacino di compratori.
Parli della fanfiction come qualcosa di “inferiore” alla narrativa, quando sì è vero che la maggior parte delle ff è scritta per le trombate, ma la fanfiction nasce principalmente per la politica di poter scrivere cose che nella narrativa mainstream non erano concesse. Poi il livello qualitativo non è diverso dall'editoria tradizionale: ci sono cose molto belle, un sacco di cose mediocri e un mare di merda.
E da persona che è culturalmente dentro il mondo delle fanfiction da più di 20 anni ti dico anche dove e quando la parte superficiale di questo mondo è andata a cozzare con il booktok: per colpa di WATTPAD (che sta alle fanfiction come io al saper contare: cioè una sega).
Quello che personalmente ho visto accadere è che wattpad ha completamente rivoluzionato la fruizione della fanfiction assimilandola ai social. C’è un algoritmo che premia le storie che fanno i numeri, a differenza di prima (AO3, EFP, Livejournal, Fanfiction.net) dove era la qualità a determinare il valore di una storia. Non è niente di diverso dagli streaming su Spotify, per intenderci. Per spiegarmi meglio: prima le fanfiction te le dovevi cercare e anche con una certa fatica. Non c'era nessuna "storia consigliata", ma il sistema di TUTTI gli archivi (anche adesso in realtà) si è sempre basato sul concetto di "ultima storia pubblicata" in senso temporale. Questo sistema premiava tutti perché nessuno era spinto in avanti per cui la qualità era il motore principale della faccenda. Certo, le fanfiction scritte da quindicenni per altre quindicenni che attirano un mare di quindicenni sono sempre esistite. Ma con un algoritmo basato sulle visualizzazioni come quello di Wattpad ha generato mostri e un posto dove gli editori vanno a fare pesca a strascico (perché preferisci una storia qualitativamente elevata ma con pochi lettori o una storia brutta con milioni di lettori che ti porta uno sfracco di soldi?).
Questo ha portato storie di merda a fare numeri enormi (Come anima mai - e qui so che mi attirerò gli strali di chiunque perché oltre a dare spazio a storie che dire mediocri è un complimento, lo si è dato alla polarizzazione per cui se dici che uno di questi libri popolari è brutto allora sei un mostro da abbattere con una fiocina) e a essere selezionate dalle case editrici che ovviamente guardano ai numeri, mica alla qualità.
Questo ha portato ad alimentare il booktok (che attualmente è in mano ad agenti ed editori. Ovvero: gli editori mandano i libri con le sinossi complete, pagano le booktoker fior di quattrini tramite i loro agenti che poi faranno video di libri che non leggono perché hanno le sinossi. Questo lo so di prima mano dopo aver contattato qualche booktoker a scopo personale. Il booktok è un impero economico basato sulle CE grosse che pagano cifre consistenti le "girlies" per generare hype) creando un circolo vizioso di una gran quantità di libri del cazzo che vanno a grattare il prurito dei lettori di fanfic (prurito che io ho sempre associato solo alla fanfiction, perché per me la ff deve soddisfare un bisogno, mentre il libro mi deve insegnare qualcosa), a creare sodalizi economici tra booktoker ed editori e infine a pasteggiare sulle lettrici di romance che si venderebbero per un chicco di riso pur di soddisfare la compulsione.
Sono libri volontariamente privi di qualità e dalle fanfiction prendono solo la terminologia.
Infatti tutto il punto 5 di cui parli di struttura narrativa è proprio una cosa tipica di wattpad, le fanfiction “vere” si sono scritte sempre come i libri, o almeno questo accadeva 20 anni fa lol. Una delle cose che più mi lascia smarrita è che si è perso il concetto di "sandbox" delle fanfiction, il parco giochi dove impari a scrivere e cresci come autore, prima di passare alle cose tue.
È solo una questione di numeri. E quello che mi preoccupa di più è quello che tu dici a fine video: i trend sono sempre esistiti, ma cosa accadrà quando la nuova generazione di scrittrici prenderà questi libri in mano per scrivere le proprie storie? Io prevedo il disastro, ma anche la circolarità del ritorno alla ricerca della qualità come si faceva una volta.
Per quanto riguarda i trope: io li amo molto, ma io sono sono una fyccinara dentro. Tuttavia confesso che iniziare a usarli per i miei libri è stato difficile per me, perché sono due mondi che nella mia testa non si devono sovrapporre quello delle fanfic e quello dei libri. Però mi piacciono i soldi, il mangiare a pranzo e poter pagare le bollette, quindi mi sono adattata al trend a mia volta (addirittura utilizzando quell'orrore cosmico del sistema dei peperoncini per indicare lo "spicy", urgh.)
Non conosco abbastana il mondo wattpad per poterne parlare con criterio, quindi se è quello che ha scombinato il mondo della fanfiction sicuramente è un dato importante.
Mi hai aperto un mondo che non volevo conoscere....rivoglio la mia innocenza 😢
Comunque neanche io sapevo 'ste menate da roleplay, io al massimo ho visto meme di partite DnD su tik tok 😅
tiktok ha molti "lati" e spesso in base a come l'algoritmo si modella su dite alcuni non li vedi mai
Super interessante ma a parer mio quello che te hai descritto alla perfezione è solo una sotto categoria di quello che è il booktok. Con sottocategoria non intendo dire che non sia una parte sostanziosa, anzi, ma non penso rappresenti la totalità del booktok (pur non facendone parte). Oltre alla corrente “romance alla wattpad” esistono anche altre correnti come per esempio quella fantasy ya (non che alcune delle cose che hai citato non siano valide anche per quella).
Ne sono consapevole e io stesso faccio parte di quel mondo, ma il tipo di pubblico che descrivo è quello che maggiormente si è identificato con l'etichetta "booktok".
@@StoryDoctor nell’ ultimo anno si purtroppo, mi sembra che la situazione sia “degenerata” rispetto a qualche anno fa. Non so se attualmente il booktok italiano sia come quello americano
cit. Piuttosto che leggere libri di merda è meglio non leggere proprio. Non cambio idea, specialmente dopo questo...
Io su tik tok rimango nel mio angolino e sto bene così 😂
Ora sai anche da cosa ti stai nascondendo...
Ma sai che mi hai aperto gli occhi su qualcosa che era una intuizione informe?
Anch'io ho avuto la stessa sensazione! Per quello parlo di "rivelazione", era qualcosa che avevo sulla punta delle sinapsi ma non riuscivo ad afferrare, poi mi si è dischiusa per grazia divina (e di Kasia Baba)
Si ma se non spieghi chi m** sono e cosa fanno su TikTok sti tipi all’inizio del video, per chi è all’oscuro di tutto il tuo é un parlare a vuoto. L’ho chiuso dopo 6 minuti, continuavi a parlare di cose che senza contesto sono parole vuote
Alla prossima!
Insomma ti fanno schifo i soldi.