@@francescovilla2973ne avrei anche ma è da 40 anni che si parla di speranza e non si fa nulla. Inoltre la politica si basa sulla speranza da sempre quindi meh (Noi stiamo facendo poco e altri stati vanno a pari per quel poco che facciamo)
@@jotunn8075 spiegami cosa dobbiamo fare non fare più sesso occasionale perchè nei preservativi c'è il petrolio? mettetevelo nella testa fighetti di mamma fra 150 anni i combustibili fossili traineranno ancora il mondo e aggiungo ahimè
Bel video. Peccato che, dai commenti, sembra che quelle 3 o 4 volte che hai ribadito chiaramente "se catturi la CO2, ma per smaltirla ne produci più di quella bloccata, fai solo più danni" non siano bastate per tutti. Potresti provare con una scritta fluo a scorrimento in sovra impressione per tutta la durata del video la prossima volta. Magari funziona.
Ma piuttosto Giò dovrebbe portare dati e verificare bene la sua fonte. Perché a me questa affermazione lascia molto perplesso e non sarà certo una scritta a schermo a convincermi. Perché sarà pure ovvio che gli impianti di cattura della CO2 consumano energia e quindi emettono CO2 a loro volta, ma non vedo perché il bilancio debba automaticamente essere negativo. Per esempio se per stoccare 100ton di CO2 io ne riemetto 20, comunque ho 80ton in meno nell'atmosfera. Bisognerebbe quindi dimostrare, studi alla mano, che non sia così prima di buttare il bambino con l'acqua sporca. Ho fatto un breve ricerca sul web è non ho trovato alcuna conferma di questa affermazione. Rettifico: ho letto anche le fonti riportate da Giò e si dice che "in alcuni casi" può accadere (però si considerano come tecniche di cattura anche il rimboschimento, notoriamente poco efficiente)... un po' vago. Quindi mi piacerebbe sapere chi lo dice e per quali tecnologie. Perché ripetere 3-4 volte una frase o mettere una scritta a schermo non convincerà nessuno, a parte i complottisti e i creduloni (la vera piaga dell'umanità, altro che l'inquinamento).
@@MRCKRMN guarda, a convincerti dovrebbero bastare 30 minuti di una lezione di fisica liceale sul secondo principio della termodinamica, tanto è ovvio quello che ha detto. Personalmente non ho bisogno dei dati sulle precipitazioni giornaliere rilevati dal centro nazionale di metereologia per credere che la pioggia è bagnata, ma non vedo nulla di male nel richiederli... certo poi bisogna pure essere capaci di interpretare da soli suddetti dati, e non credere che la pioggia sia bagnata potrebbe essere un ostacolo non trascurabile al farlo
@@mimmo4762 si ma il secondo principio della termodinamica parla di calore e lavoro, non di co2. Se l'energia con cui catturo co2 produce a sua volta pochissima co2 (e c'è solo una fonte al momento che può produrre abbastanza energi) sono a posto
@@uovocosmico è tutto collegato. E francamente mi annoio a dover spiegare roba che dovreste aver capito a scuola. Imparate a ragionare su quello che leggete, perché le regolette riportate sui libri di testo sono lì perché hanno implicazioni e conseguenze, che in teoria sarebbero la parte utile.
@@mimmo4762 Se la metti così allora sono a posto, perché non solo 30 minuti non mi sono bastati ma neppure interi corsi universitari dato che mi sembra di ricordare che sia laureato in ingegneria, che abbia pure fatto la tesi specialistica nel dipartimento di termotecnica sul tema LCA (se non sai cos'è LCA non ti preoccupare, non la sa nessuno, anche se è il tipo di approccio tecnico-scientifico che salverà l'ambiente, non certo l'aria fritta dei così detti ambientalisti). Il tuo esempio amico mio non calza per nulla, ed il tuo citare la fisica dimostra solo che non sai di cosa parli. Tu mi parli del secondo principio della termodinamica, ma con la cattura della CO2 cosa c'entra? L'argomento non è quanta energia serve per prendere la CO2 emessa da una combustione e usarla per ricomporre l'idrocarburo di partenza, ma quanta energia serve per catturare la CO2 e trasportarla sottoterra (o farne dei mattoni, o altro inerte) per ridurre l'effetto serra. Capisci che è diverso? Ora farò io un esempio: una centrale termoelettrica per funzionare ha bisogno di elettricità ed energia (per far funzionare pompe e macchinari, per trasportare i combustibili, per fabbricare i componenti, per illuminazione e riscaldamento, per lo smaltimento rifiuti e così via), quindi se si chiudessero le centrali termoelettriche ci sarebbe a disposizione più elettricità ed energia. Giusto? Per avere più elettricità bisogna chiudere le centrali elettriche? Giusto? Non ti sembra una conclusione ridicola? Eppure è lo stesso ragionamento affermato da Giò e ribadito da te. E ti dirò, in certi casi particolari può essere anche vero (la fusione nucleare, al momento, produce meno energia di quanta serve per crearla) ma di certo non è la regola. E questi video mi deludono perché promuovono una sorta di "nichilismo" ambientale, ed il ragionamento rischia di diventare "dato che è tutto inutile, allora fanculo l'ambiente e mi godo la vita fin quando dura" perché ovviamente all'ENI, al progresso, alla tecnologia e alle comodità nessuno ci rinuncia (solo un pazzo). Conclusioni molto pericolose. Quello che invece la gente dovrebbe cominciare a capire è che la transizione energetica non solo è possibile, ma pure inevitabile e che costerà a tutti. E più si rimanda, più costerà. Ci costerà tanto e l'unico modo per rendere il costo meno pesante è continuare a puntare dritto sulle nuove tecnologie e la ricerca.
Ciao caro Gio, per prima cosa ti ringrazio per i contenuti di alta qualità che porti sempre, compreso questo. L’argomento è veramente molto complesso ed è da anni che fra università e lavoro sto cercando di capirci qualcosa. Il tuo quadro è per lo più giusto, però voglio solo evidenziare che ci sono alcuni altri fattori da tenere in conto. 1. quando si intende CCS si intende principalmente tecnologie in grado di catturare CO2 durante la produzione di energia (sono tre tendenzialmente post combustione, pre combustione e la più promettente l’ossi combustione ) e non tecnologie che sono in grado di catturare CO2 dall’atmosfera. E voi direte: esticazzi?! E invece è un dettaglio importante perché valutare l’impatto carbonico va considerata tutta la vita di un impianto (la cosiddetta LCA) e questi sistemi possono essere molto interessanti visto che ad oggi molte delle tecnologie rinnovabili vengono prodotte in Cina (per cui il loro impatto carbonico è tutt’altro che trascurabile, per non parlare di quello ambientale). 2. La questione dell’antieconomicità di questi sistemi è vera, però permettermi di dire che si sta tentando di trovare soluzioni per ovviare a questa problematica. Francamente questo è un argomento di cui sono meno esperto, ma l’intervento delle politiche gioca un ruolo cruciale. 3. La fissione nucleare giocherà un ruolo fondamentale, però non potrà essere l’unica fonte energetica. È per questo che è importante investire tempo e risorse su diverse strade (tra cui appunto anche la CCS) 4. La questione sicurezza energetica non è un tema trascurabile purtroppo. Ad oggi siamo ben lontani da essere totalmente indipendenti da fonti fossili Grazie e scusate il pippone, il mio non è un commento contro le fonti rinnovabili, ma solo per far capire che la situazione è parecchio complessa. Baci, abbracci e cuori
Ciao Giovanni, ho visto questo tuo contenuto e purtroppo non ho potuto fare a meno di notare alcune inesattezze/semplificazioni che inevitabilmente possono indurre chi guarda il video a conclusioni errate e/o pregiudicanti nei confronti della tecnologia trattata. Ti elenco i punti più critici qui di seguito: • Minuto 2:11 il fatto che tu ti sia creato aspettative smodate circa il sequestro della CO2 è irrilevante ai fini della bontà della tecnologia: la CCS è uno dei tanti modi che abbiamo per contrastare il cambiamento climatico, e va utilizzata nei contesti e nelle modalità che meglio lo rendano performante • Minuto 4:34 la CCS non può essere utilizzata in qualsiasi settore che produce emissioni: esistono delle condizioni particolari (due su tutte: portata massica di CO2 emessa e concentrazione della stessa all’interno dell’effluente da trattare) che rendono questa tecnica economicamente sostenibile. Tali condizioni si verificano essenzialmente nell’industria ad alta emissività • Minuto 5:13 il fatto che di CCS si parli da trent’anni e che i risultati siano stati fallimentari non è dovuto alla bontà della tecnologia (che chiaramente negli ultimi 3 decenni è maturata sempre più) bensì al fatto che con l’introduzione del sistema ETS la CO2 emessa in atmosfera oggi abbia un costo. Ciò significa che ad oggi catturare e stoccare CO2 ha un costo competitivo rispetto ad emettere in atmosfera la stessa quantità di CO2 pagando gli ETS (una mera analisi costi-benefici insomma) • Minuto 9:10 non avendo citato il nucleare tra le fonti pulite, va allora specificato che un sistema rinnovabile al 100% prevede l’utilizzo di gas in turbine ad inseguimento del carico: tali turbine, bruciando metano, emettono CO2 fossile che va catturata e stoccata perché non vada in atmosfera • Minuto 10:56 ogni processo di CCUS è carbon negative: la tua preoccupazione riguarda al fatto che il diffondersi di questa tecnologia possa avere l’effetto contrario e aumentare le emissioni totali è destituita di ogni fondamento • Minuto 13:15 il fatto che più trattieni CO2 e più ti costa è falso: direi anzi che è vero l’opposto, ovvero decresce il costo per unità di CO2 catturata e stoccata • Minuto 17:00 non conoscendo il progetto di ENI non capisco come tu possa valutarne l’antieconomicità ed inefficacia Per concludere: nessuno afferma che la CCS/CCUS sia la panacea di tutti i mali (né scienziato né azienda energetica). O che da oggi si possa continuare ad inquinare a più non posso tanto abbiamo la soluzione salva tutto. Semplicemente siamo di fronte a una tecnologia che come tante altre si ritaglierà il suo ruolo nella lotta al cambiamento climatico. Un saluto e buon lavoro.
Che ne pensi invece dello stoccaggio di CO2 dagli oceani e dell'enhanced weathering? Ho letto studi molto positivi in tal senso. Convertendo la CO2 in carbonati si potrebbe stoccare senza problemi senza timori di rilasci in atmosfera dovuti a falle nello stoccaggio.
Un mio amico di liceo e poi di università sta facendo il dottorato con borsa PNRR proprio nell'ambito del riciclo della CO2 e ti direbbe che questo video è un capolavoro!!!
Personalmente vedo questa tecnologia come uno degli strumenti da integrare tra loro per l'abbattimento delle emissioni. Non risolutivo, ma comunque utile assieme ad altri se valutiamo l'aspetto ecologico e non tanto quello economico, anche perché come ogni tecnologia poco sfruttata ha senso i costi siano eccessivi, ma i costi non sono incisi nella pietra. Grazie Gio come sempre
Esattamente, mi sembra un po' come ci dice che il nucleare non è la soluzione, ma lo sono le rinnovabili. Sono entrambe le soluzione. Oltretutto affiancate agli efuel
@@k1ry4n Ti sfugge che il ciclo vitale di un albero dura decine di anni senza alcun impatto ambientale, per ogni albero morto ce ne sono altri che crescono bilanciado la perdita di co2. Il problema è bruciare pellet e il disboscamento
Fermo restando, che la neutralità climatica deve necessariamente passare per la dismissione degli impianti a carbone, gas e petrolio in favore di impianti nucleari e rinnovabili, la cattura della CO₂ potrebbe rivelarsi cruciale per annullare le emissioni in quei settori difficilmente de-carbonizzabili come l'aviazione.
"Zero emissioni" è pura utopia anche per quello, ogni trasformazione energetica ha un margine di inefficacia. Ma sì, aiuterebbe tanto, anche dal punto di vista economico. Ricordo quando uscirono i risultati del referendum del 2011 sul nucleare: fu il giorno in cui persi ogni speranza e aspettativa per l'Italia
Ciao Gio, complimenti davvero per l'accuratezza dei contenuti e per l'esposizione davvero efficace. Lavoro nel settore oil&gas da quasi vent'anni ed è davvero dura imprimere un cambiamento significativo nella mentalità delle persone e di queste società a favore di una maggiore sensibilità sulla salvaguardia dell'ambiente. E' difficile prendere una posizione univoca e solida, perché banalmente non esiste. Studiare nuove tecnologie è utile e necessario. Contestualizzarle, sfruttarle dove/quando effettivamente possono dare un beneficio netto è una possibilità. Assumere atteggiamenti radicali del tipo "La CCS/CCUS è LA soluzione alle emissioni" oppure "E' tutto unammmmerda" a mio avviso vuol dire chiudere gli occhi di fronte alla complessità della realtà. Ma cercare di tenere in considerazione le varie sfaccettature e il cambiamento continuo richiede tanto sforzo e presuppone che ci si metta in discussione, che si torni indietro sui propri passi. E i più non sono disposti a farlo. In ogni caso, grazie per il tuo impegno e... i tuoi libri sono fantastici!
@@cristiancrea548 Certo che si dobbiamo tornare indietro sui propri passi a chi e a cosa ti riferisci capisco che la propaganda grillina ha fatto danni ma arrivare a tornare a vivere come nel medioevo mi sembra assurdo
Ero ancora a maniche corte fino a qualche giorno fa... per capirci. Inoltre nella mia regione era norma vedere molte piogge in questo periodo, ne abbiamo viste a malapena un paio in tutto l'anno. Ma tanto il cambiamento climatico non esiste, giusto cari politici di tutto il mondo? Che bel mondo distopico in cui viviamo
È durata anche più di quanto dio avesse previsto. Se guardi la preistoria, la razza umana ha avuto delle botte di culo evolutive che la hanno salvata dell'estinzione un fottio di volte
Un punto molto importante che non è stato coperto è che uno degli utilizzi principali della CO2 interrata (e probabilmente la vera ragione per cui questa tecnologia esiste) è la Enhanced Oil Recovery, ovvero un metodo che consente di sfruttare un giacimento di petrolio fino all'ultima goccia aiutandosi proprio con l'iniezione di gas nel sottosuolo. Nonostante le rassicurazioni delle compagnie petrolifere, è già successo che l'anidride carbonica usata in questa maniera finisse poi per sfuggire e tornare nell'atmosfera.
A tutti quelli che nei commenti invocano la riforestazione, ragionate. Il carbonio che abbiamo rilasciato in atmosfera è il risultato di milioni di anni di fotosintesi (i combustibili fossili sono piante e animali decomposti e compattati). Anche riforestando ogni zona adatta del pianeta, non sarebbe che un colpettino alla CO2 mondiale
Mi ricordo che in Romania già negli anni 80 e tuttora si recuperano le ceneri della combustione per produrre acqua calda e corrente elettrica e si usano per fabricare mattoni cellulari che sono leggeri isolanti termico/ fonici.
Io non ho mai capito una cosa, partiamo dal presupposto che io non sono negazionista del cambiamento climatico anzi, Ma anche se effettivamente questo innalzamento delle temperature non fosse causato da attività antropiche Allora non sarebbe più un buon motivo per cercare di arginarlo? È come dire io lascio casa mia a bruciare perché l'incendio non l'ho appiccato io allora non è un mio problema Anche non fosse colpa nostra e ripeto lo è Allora va bene farsi abbrustolire piano piano mentre l'aria diventa irrespirabile?
Puntualizziamo una cosa però, ogni processo deve singolarmente essere valutato, specialmente quando questo va ad integrarne un altro già esistente. Significa che ogni sito produttivo a seconda della scala e delle condizioni di lavoro potrebbe o non potrebbe avere convenienza nel proprio revamping. E comunque la quantità di CO2 catturata o riutilizzata deve essere comparata a quella emessa dall’impianto e non alle emissioni globali, e dovrebbe valere per ogni impianto. Non ci si può aspettare di creare un unico posto del mondo che svolga queste operazioni, piuttosto vedere un futuro dove ogni azienda taglia ad esempio un 80% delle proprie emissioni per avere un 80% di emissioni in meno nel mondo
Bellissimo video, come sempre del resto. Ti confesso che non mi aspettavo fosse così ben fatto. Sono molto critico sull argomento CCS (ed idrogeno) Ho letto qualche tempo fa che noi dovremmo trovare un modo per “fare” meno energia Non modi sempre piu convoluti per farne di più Nulla si crea nulla si distrugge Ogni processo costa energia Lo impariamo presto ma lo dimentichiamo pensando che innovazione e riduzione dei costi siano il vero obiettivo. Invece il solo obiettivo è produrre esattamente quello che consumiamo. Impossibile certo, ma se partiamo da una condizione in cui il rapporto è spesso 10:1. Se traguardassimo 2:1 sarebbe un efficientamento pazzesco Pensare ai CCS (ed all’idrogeno) va nella direzione dell’aumento del 10:1, non certo verso la sua riduzione. I soldi non c’entrano L’unica cosa che importa sono kW in ingresso vs. kW in uscita, lo sapevano benissimo durante la rivoluzione industriale Watt e seguaci Meno processi meno passaggi e meglio sarà Salto argomento, ma sulla luna ci sono andati così Non facendo il razzo più potente spendendo qualunque tipo di risorsa Ma massimizzando l’efficienza mantenendo la ridondanza. Apollo 6 Artemis 0
Quando fa buio, si chiudono le attività; candele e al massimo dinamo a pedali; negozi e aziende idem. Illuminazione pubblica spenta, e riusciremo pure a veder le stelle. Altrimenti, continuiamo così senza però romper le palle con cacate tipo differenziata (fossetti sulle strade stuccati a plastica persa dai furgoni della differenziata che prima di metter la quinta sulla statale han causato centinaia di code) e tappi ai diesel che ti obbligano a cambiar l’olio ogni 10.000 km e consumare una volta e mezza il gasolio che consumeresti senza. …aggiungerei pure abitare lungo un torrente su un colle ventoso, e non poter fare una beata mazza di impianti per rinnovabili causa vincoli paesaggistici…🙄 Gio, sei uno dei MIGLIORI.👍💪
@@pionieresvizzero2224 mi par che sperimenta oggi, sperimenta domani, siam già arrivati lunghi…io in 7 anni che vivo su questa collina, ho visto arrivare le zanzare, quassù, che non sapevano neanche la strada per arrivarci…e altri bei cambiamenti del genere…aspettiamo di vedere se gli vien voglia di far sul serio, ma per adesso ascolto molto pubblicità di voli low cost per andar a far niente nel we…
@@pao5567 non so cosa hai letto tu…io ho letto che a maggio scorso abbiam finito le risorse che il nostro pianeta poteva offrire per l’anno in corso…fatti due conti…
Dai Gio, e fallo un video sul nucleare, si vede che ci stai girando attorno. Comunque, onestamente, dare la colpa ad ENI del riscaldamento globale è un po' comodo. È una responsabilità di tutti, ai referendum contro il nucleare mica c'era solo ENI
Io ci andrei cauto nell'attribuire responsabilità, se fossi stato adulto in Italia in quel periodo molto probabilmente avresti votato no al nucleare pure tu, quella decisione collettiva non fu presa perché i votanti erano tutti boomer trogloditi in un'epoca pre-internet che si sono fatti fregare da loschi politici e oscure eminenze grigie ambientaliste, la situazione era giusto un tantino più complicata di come la racconta l'attuale narrazione internettiana, la crisi di Cernobyl è stata solo la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma già da anni l'opinione pubblica stava diventando sempre più ostile sul programma nucleare civile e le cause erano molteplici, centravano incidenti occorsi alle centrali nucleari sia all'estero che nella stessa Italia, il terremoto in Irpinia che portò alla chiusura di una delle centrali Italiane, le preoccupazioni per il programma nucleare militare e pure alcuni film, quando nell'86 avvenne il fattaccio gli Italiani ne ebbero abbastanza. Con il senno di poi è facile dire che non fu una buona decisione ma con le informazioni in possesso dell'italiano medio di quasi quarant'anni fa fu una decisione assennata, all'epoca le centrali nucleari avevano più problemi di sicurezza di quelle attuali e i guasti erano più frequenti, i costi di ammodernamento e messa in sicurezza erano così alti che conveniva di più chiudere gli impianti, il cambiamento climatico e la transizione energetica erano argomenti da fantascienza distopica e la crisi del metano causata dell'invasione russa in Ucraina non se la sarebbe immaginata nemmeno il più visionario dei futurologi in preda a un trip da acidi.
Bene, capisco il tuo punto di vista sul referendum del 86'. L' unica pecca è che era stata chiusa anche una centrale appena inaugurata, nuova, già pagata, che poteva durare 40 anni. Forse avrei votato anche io così, ma ammetterei di essere stato un coglione. Come infatti ammetto di essere stato un coglione nel 2011 quando rifiutai il nucleare al secondo referendum. Posso giustificarmi in tanti modi, ma di fatto è stato un errore grave. Ma la responsabilità è stata mia, non di ENI.
Non cerchiamo alibi, il tema ambientale richiedeva approfondimento da parte di tutti, semplicemente non abbiamo mai voluto guardare in faccia la realtà. Era così comodo il gas russo...
E pensare che la CO2 è uno dei gas refrigeranti con meno impatto ambientale, mi chiedo se sia possibile realizzare nuove pompe di calore a CO2 con efficienze comparabili alle amiche che usano altri gas. Comunque sia bisogna lavorare parallelamente su più fronti per ridurre il nostro impatto ambientale, ben venga la ricerca e lo sviluppo anche di questo tipo di impianti.
Ma se unanimamente concordiamo l'urgenza necessaria per affrontare il cambiamento climatico, se è vero che queste tecnologie CCS non possono rappresentare la soluzione, se è vero che pure le rinnovabili risulterebbero incompatibili coi limiti ecologici agli stessi ritmi di produzione e consumo (se eliminiamo le emissioni di Co2 certamente riduciamo il nostro impatto sul pianeta ma altri importanti fattori che contribuiscono a regolare la stabilità del pianeta continuerebbero ad essere stressati: biodiversità, uso del suolo per citarne due) e se è quindi vero che qualsiasi scenario legato alla crescita risulterebbe essere incompatibile coi limiti ecologici cui sappiamo scientificamente che dobbiamo rispettare per mantenere le stesse condizioni di stabilità del pianeta, cosa ci frena a guardare il problema direttamente alla fonte: l'ossessivo imperativo di crescere, e iniziare dunque a ragionare su un processo di transizione (decrescita) che conduca ad una società post-crescita?
Per il semplice motivo che una società "post-crescita" sarebbe una società povera! Ragioniamo insieme. Se domani mattina istantaneamente si fermasse la crescita economica globale, nell'immediato i livelli di ricchezza globale resterebbero "congelati" alla situazione attuale, quindi chi oggi è povero resterebbe per sempre povero e chi oggi è ricco (anche io e te se ci paragoniamo ai 3/4 della popolazione mondiale) resterebbe ricco. Parallelamente qualunque forma di spesa pubblica resterebbe congelata allo stato attuale dal momento che se la produzione, e quindi il reddito complessivo di un Paese, restano congelati a un certo livello anche il prelievo fiscale che finanzia qualunque spesa pubblica resterebbe fermo al livello attuale. Alla lunga, poi, anche chi oggi è ricco (ripeto, anche io e te) diventerebbe povero in quanto una società che non cresce a livello economico non può generare redditi (da lavoro, da rendita, da quello che vuoi) per nuovi soggetti e perciò chi non ha già una "entrata" di qualunque natura dovrebbe essere sostenuto da chi un reddito ce l'ha (genitore, parente, amico ecc.) oppure dovrebbe usare, per vivere, il proprio patrimonio, magari ereditato o donato da qualcuno. Ovviamente nel corso del tempo, più o meno lungo, anche il patrimonio sarebbe polverizzato. Se poi, addirittura, immaginiamo uno scenario di decrescita globale, il processo appena descritto sarebbe accelerato in quanto produrre di meno significa generare meno reddito spartibile e dunque anche chi oggi ha un'entrata prima o poi la perderebbe in quanto l'azienda per cui lavora comincerebbe prima a ridurre il personale (o le consulenze, le spese legali, le parcelle professionali o quello che vuoi) e poi chiuderebbe. Allo stesso modo, tutte le forme di lavoro pubblico e di investimento pubblico (inclusi i servizi pubblici che ci piacciono tanto) andrebbero incontro a una riduzione dal momento che il prelievo fiscale che li finanzia (che, ripeto, corrisponde a una parte del reddito generato in un Paese) si ridurrebbe. E' sufficiente come risposta?
0:03 che poi quando si parla di eco-ansia io ancora devo capire per quale motivo la gente caschi dal pero, la gente sente la parola eco-ansia e si mette a dire "ma questi gggiovani che non sanno cosa inventarsi, ai miei tempi altro che eco-ansia e bla bla bla" dimenticandosi che loro hanno vissuto il tempi di CRESCITA e soprattutto in un periodo in cui le conseguenze dell'inquinamento venivano ignorate e del cambiamento climatico neanche se ne parlava, avrei voluto vedere loro (i "mitici" giovani di una volta) al posto nostro cosa farebbero, mi vorrei proprio divertire e non parliamo dei talk show in cui fanno parlare il boomer di turno che si lamenta in maniera idiota dei giovani "che non fanno niente, viziati, ai miei tempi facevamo questo questo e quello, ai giovani di oggi manca la voglia di fare" e altre cagate che si raccontano in continuazione perché sono incapaci di capire che l'italietta anno 60 è FINITA, che le nuove generazioni NON possono permettersi l'ottimismo ingenuo che hanno avuto loro e che si troveranno ad affrontare un bel numero di crisi tra crisi climatica in primis, crisi economica/energetica in secundis e crisi sempre più evidentemente del sistema della globalizzazione che ormai da anni sta mettendo in mostra le sue debolezze con tutto ciò che ne consegue ma in questo Paese, che non è un Paese per giovani, continuiamo a raccontarci con tutta la disonestà intellettuale di questo mondo che i giovani d'oggi "sanno solo lamentarsi" Ps: scusate lo sfogo ma dinnanzi a tutte ste cazzate ed odio (eh si, parlo proprio di odio) verso i giovani non si può star zitti
I boomer e i millenial oso definirli le due generazioni forse peggiori di sempre. Il bigottismo della vecchia società unito all'individualismo della nuova
Non è odio. Per lo più è pura e semplice ignoranza, che ha sempre fatto molto più danni dell'odio. Lasciatelo dire da uno che giovane non lo è più da tempo.
io non sono un boomer e non sono un millennial, diciamo una via di mezzo...ebbene, l'eco-ansia (come tutte le forme di ansia) non ha ragione di esistere, non perché il cambiamento climatico sia una bufala, ma perché i possibili effetti devastanti di certo non si produrranno domani mattina. Con ogni probabilità non li vedrò io e non li vedrai nemmeno tu! Questo non significa che dobbiamo girarci dall'altra parte, ma che c'è il tempo sufficiente affinché la mia e soprattutto la tua generazione possa porvi rimedio. Checché si dica in giro, si è già cominciato a fare molte cose utili a tal fine e perciò non devi/ non dovete scoraggiarvi, anzi dovete insistere! Quanto al resto, OGNI generazione ha avuto le sue difficoltà, perciò anziché deprimersi bisogna reagire.
@@marlbore85 E sul fatto di agire sono d'accordo con te, il problema è che spesso e volentieri veniamo ignorati, basti vedere come reagisce il "popolino" dinnanzi alle manifestazioni, ad ogni modo sì bisogna agire e come detto prima noi cerchiamo sempre di mobilitarci affinché le cose migliorino
A tutti quelli che stanno scrivendo che bisogna piantare alberi consiglio un video del canale Biodiversi: "CAMBIAMENTO CLIMATICO - Piantare alberi ci salverà?"
Dopo mesi e mesi che ti seguo con massimo interesse, con questo video sono rimasto un perplesso: soprattutto quando parli dell’Eni mi se sembrato un po’ troppo superficiale e alquanto populista (parlando alla pancia della gente dicendo quello che si vogliono sentir dire). Magari ci starebbe un approfondimento di quello che fa l’Eni e tutte le altre compagnie energetiche.
dobbiamo cercare di vivere al meglio fino all 'inevitabile estinzione, non bisogna pensare che l'uomo sia eterno xke non lo e', ed e' per cio' che il mondo e' un casino, xke tutti fanno i bruillanti ma in fondo in fondo sanno che la morte e' definitiva e l'estinzione e' ovvia. dopo questa valanga di ottimismo, vi mando un bel bacione, peace and love
Leggendo in giro non riesco a trovarne il senso. Le piante (biomassa) assorbono la Co2. L'impianto estrae la Co2 dalla biomassa sotto forma di bio-combustibile. Usi il bio-combustibile ed immetti nuovamente la Co2 nel sistema. Non mi pare un grande affare.
Eh ho capito che suicidarsi ti risolve un sacco di problemi, io però mi sento di sconsigliarlo. Una decrescita sufficente a stabilizzare il clima implica il genocidio di circa 7 miliardi di persone, principalmente in India, Cina. Come li convinci?
Ciao Gio, volevo dirti che uno youtuber, di cui non dirò il nome, ha fatto un video in cui reagiva al tuo video su "Anche gli uomini soffrono". Volevo solo fartelo sapere.
Fino ad oggi i sistemi per "catturare" la CO2 emettono più CO2 di quanto ne catturino. L'unico sistema facile e gratuito per catturare la CO2 è la fotoisintesi. Si stanno testando vernici fotosintetiche come l'italiana Airlite
Premesso che lavoro per Saipem (società ENI) e sto seguendo questi progetti per quanto riguarda le installazioni a mare, non riesco ancora a spiegarmi una cosa: come sia possibile finanziare questi costosi (davvero costosi) progetti senza avere un ritorno economico diretto. solo un ritorno di immagine non lo spiegherebbe, per darsi una facciata green ci sono modi più economici che costruire questi impianti che tra l'altro quasi nessuno conosce. 🤔🤔
Mi immagino la scena: Tizio 1: Ciao, Tizio 2, ti ho regalato per natale il libro di Gio Pizzi, Tieni e buon Natale!" Tizio 2: "Grazie (detto in modo incerto), Tizio 1, però io non sò leggere e oltre tutto non sò nemmeno chi sia questo "Gio Pizzi" T1: " Proprio per questo, Quale modo migliore per imparare a leggere, tramite questo libro. Impara a leggere con il libro di Gio Pizzi"😂
è il primo anno dal 2011, da che abito in questa casa, che il torrente è rimasto secco fino a novembre, di solito al massimo a fine settembre aveva già acqua; ad oggi, il ruscello, suo affluente, è ancora secco, è la prima volta, e siamo a dicembre, e piove tanto a Genova in questi giorni, ma tant'è ch'è ancora secco
In sintesi potrebbe rappresentare al più un decimo della soluzione che serve ma non è certo la cura miracolosa di cui avremmo bisogno e che, molto pessimisticamente, non esiste
Giò, sull'energia nucleare ti consiglio Luca Romano, "l'avvocato dell'atomo", sta facendo il miglior lavoro di divulgazione sull'energia nucleare in Italia.
Grazie mille Gio, ci vuole coraggio ad assumere questa posizione, trovo assurdo che GeoPop abbia partecipato attivamente al greenwashing sponsorizzando la tecnologia in un loro video.
@@dvdgo2006 può anche essere vero per altro, non per la Cattura e stoccaggio di CO2. Motivo per cui ho smesso di seguirli. È una vergogna fare greenwashing quando si ha credibilità come divulgatori.
@@SergioDeRanieri bravo soprattutto quello che credono alle panzane gretine tutta sta fobia con la CO2 e poi pretendono di inquinare il mondo creando millesime parti di energia con il green il brain washing ci vorrebbe
Sto studiando la cattura carbonica per lavoro e, al di là della sua inconsistenza tecnologica se non in alcuni settori specifici, è il classico trucchetto per cambiare tutto senza cambiare nulla. In generale però tutte garantiscono dei consumi parassiti di fossili, quindi piace due volte ai petroliferi 👐🏼 Solo ed esclusivamente il nucleare aiuta a decarbonizzare trasversalmente i vari mercati.
Il nucleare è essenziale (x me va bene anche la 2 gen) peró purtroppo ci sono dei settori come la produzione di acciaio o i trasporti aerei che sono praticamente impossibili da decarbonizzare, e comunque dovremmo andare in negativo con i ppm di CO2 ai livelli pre industriali o poco sopra Nella produzione di acciaio il carbone è proprio un reagente che ha la funzione di ridurre di ossidi in ferro metallico
@@marlbore85 assolutamente! Era solo per dire che la "cattura di carbonio" non è una speculazione ma qualcosa di necessario, purtroppo una tecnologia energivora e ancora immatura..
Per me le soluzioni sarebbero: 1. produzione di energia con metodi cosiddetti verdi; 2. un asteroide bello grosso colpisce la Terra. Ma il punto è che dovremmo cambiare modo di vivere a livello globale, il che mi porta al punto 2 precedente.
La tecnologia discussa è utile non solo a trattenere (non ridurre) le emissioni, ma sarà, un giorno, molto utile per andare in negativo. Unica via rimediare al danno.
Va bene gio. Non ha senso farlo adesso perché è una cosa nuova e la gente non sa come ottimizzare i costi e le tecnologie, ma se non si inizia da qualche parte, non si migliorerà mai
Ho perso qualche passaggio del discorso: un valore medio di efficienza attuale di questi impianti è il 60%. Magari nelle condizioni migliori, ovvero quando hai una fonte di emissioni concentrata, costante e dietro un ente che può investire in strumenti di grande scala più efficienti di quelli di piccola scala come potrebbe fare invece mio zio Gino. E chi sono questi grandi enti che emettono in maniera costante, concentra e con capitali alle spalle? Grandi aziende energivore e produttori di energia, non certo la macchina anche se è un'euro zero. E se io immagino che l'azienda energetica che mi fornisce l'elettricità riesce a catturare anche solo il 30% della CO2 che emette, vuol dire che l'elettricità che io e altre 50mila famiglie usiamo, inquina il 30% in meno. C'è mi pare un grande risultato o sbaglio?
Io butto lì un'idea che avevo già 15 anni fa quando la ghisa era la mia migliore amica. Perché non rendere le attrezzature delle palestre "creatrici di energia", anziché energivore? Quei macchinari consumano da morire mentre invece potrebbero essere usati per creare energia (banalmente predisponendo delle dinamo alle cyclettes perché funzionino autonomamente e possano cedere energia alla rete elettrica)
@@leandrosanfilippo1908 onestamente, meglio non farlo... Con quello che ti costa in termini economici ed energetici per produrre quel sistema là meglio spendere soldi per roba che ti permette di ricavare qualcosa di più...
Bisogna vedere se la causa l'hanno vinta poi, cmq io non citerei greenpeace, dato che sono finanziati dai petrolieri americani, direi che c'è un pò un conflitto di interessi qua. Per tutto il resto bel discorso, ovvio che la cattura della Co2 non può cambiare le cose, solo che fà comodo crederlo.
Complimenti Gio, come sempre. Vorrei chiederti un consiglio: sapresti indicare qualche fornitore di luce e gas che costi su per giù quanto Eniplenitude ma che sia meno inquinante?
Alla fine siamo sempre alle solite, serve una fonte di energia che dia tanto ed inquini poco. Scoccia se dico sempre nucleare? Non esistono davvero altre tecnologie al momento.
La verità e che i combustibili fossili sono irrinunciabili, e le batterie non potranno mai essere utilizzate su mezzi pesanti come: camion, navi o aerei, solo in mezzi dove il rapporto tra massa a pieno carico ed energia stoccata sotto forma di ioni è favorevole. Che poi piantare alberi a rapida crescita (magari editati geneticamente) proprio no?! La natura ha creato la soluzione definitiva ma noi siamo fermamente decisi a ignorare tutto per creare un business sulla CO2, questa è follia!
Salvare noi no, salvare i profitti sì. Un senso economico ce l’ha, serve a continuare ad operare nel frattempo. L’importante è fare finta di trovare una soluzione. Cost of doing business
Tamponare la situazione non è mai la soluzione. Bisogna risolvere il problema alla radice perché i nodi vengono sempre al pettine. Alle aziende deve convenire essere green, non farlo perché valà è bello e etico
Questa la so: innanzitutto le piante non stoccano a lungo termine perché quando marciscono e vengono digerite dai batteri il carbonio torna in atmosfera (é un ciclo come quello dell'acqua). Per stoccare carbonio vegetale gai bisogno di un processo simile a quello che ha creato depositi di carbone e petrolio, che in modo naturale prende milioni di anni e in modo artificiale consuma, per l'appunto un sacco di energia. Quanto all'efficienza ho il sospetto che sia molto bassa, essendo i cosiddetti "polmoni verdi" spesso grossi come continenti.
Le rinnovabili sono ancora senza senso cmq 😅 basta guardare il loro capacity factoring.. per quanto riguarda la cop28 hanno messo su carta l impegno di triplicare il nucleare. A tal proposito potresti fare un video e raccontare di quanto ne sappiamo sul nucleare?
Complimenti per il video. Purtoppo sono già a conoscenza di quello che hai spiegato in questo video. Consiglio questo libro: Un mondo in crisi. Gas, nucleare, rinnovabili, clima: è ora di cambiare. Nicola Armaroli.
" se solo si potesse utilizzare energia dalla morte, sì dico, dai cadaveri animali e vegetali , unica risorsa praticamente inestinguibile e durevole quanto la vita sul pianeta. quella cosa dello spirito, dell anima che lascia il corpo, non sarà mica energia riutilizzabile, neh? comunque è tanto triste pensare che non si possa buttare in un solo calderone tutto il disuso della terra e tirarne fuori qualcosa di utile, di vivo "
La cattura Della CO2 è incrociata in maniera strana alla fusione nucleare. Entrambe sono tecnologie su cui si lavora da decenni ed entrambe hanno al momento un deficit energetico da risolvere. Tra le due, la seconda è quella che avrebbe veramente un impatto piú netto, si parla di livelli da fantascienza. Sfortunatamente peró la fusione ha grossi problemi: 1. Energia pulita, da fastidio a parecchie corporazioni. 2. Ha la parola "nucleare" che viene usata completamente a sproposito da determinati partiti politici nel Mondo che portano almeno 1/4 di paese a non volerla senza nemmeno capire come funziona. 3. Ci vuole tempo, ho visto gente rinunciare a qualcosa perchè doveva aspettare piú di 20 secondi. Quindi, non lo so. La cattura Della CO2 tra le 2 sembra quella meno efficiente ma anche quella piú discussa, Vai a capire.
Informazione di servizio... i produttori di carburanti sono costretti per legge dall'ue a raggiungere il carbon neutral... Con buona pace del senso di responsabiltà se vorranno continuare a vendere benzina e diesel... L'assorbimento della co2 e la compensazione delle emissioni per loro é quindi UNA SCELTA OBBLIGATA
Ma in realtà è molto semplice. La CO2 va in alto no? Facciamo delle macchine volanti che chiameremo squali balena, con dirigibili che hanno al loro interno un gas che sta proprio sopra la CO2, come l'olio con l'acqua. Lo chiudiamo bene, così il gas non esce e può rimanere in aria per un sacco. Lo facciamo viaggiare nella direzione opposta alla rotazione terrestre così la co2 ci entra da sola. Nella parte dietro della macchina c'è un super sacchetto gigante, quando è pieno di CO2, lo chiudiamo bello stretto, poi mandiamo un razzo, o un jet, con dei pesi sopra e un ricambio per il sacchetto, leghiamo il peso al sacchetto e lo mandiamo giù. Ah non l'ho detto, sul sacchetto gigante ci disegniamo degli spaventapasseri, così gli uccelli stanno lontano e non lo bucano. Poi in base a dove atterra il sacchetto la nazione dove capita si occupa dello smaltimento, perché il clima è un problema di tutti.
Adorabile. Dico sul serio, è il mondo perfetto. Dove Clint Eastwood prende i suoi uomini e cerca Kevin Kostner per tutto il Midwest battendo i cespugli uno ad uno. Il miglior commento mai letto, grazie!
Io però non ho capito una cosa. Se questi impianti sono economicamente non vantaggiosi, non credo che un'azienda come l'ENI li costruisca solo per marketing, non ha molto senso. Chi perde miliardi per marketing?
Risposta breve: No
Risposta lunga: Noooooooo
Ma un po di speranza ???
@@francescovilla2973Vuoi sollievo psicologico o la realtà dei fatti?
@@francescovilla2973ne avrei anche ma è da 40 anni che si parla di speranza e non si fa nulla. Inoltre la politica si basa sulla speranza da sempre quindi meh
(Noi stiamo facendo poco e altri stati vanno a pari per quel poco che facciamo)
@@francescovilla2973
come diceva mia nonna:
Chi di speranza vive
Disperato muore
@@jotunn8075 spiegami cosa dobbiamo fare non fare più sesso occasionale perchè nei preservativi c'è il petrolio? mettetevelo nella testa fighetti di mamma fra 150 anni i combustibili fossili traineranno ancora il mondo e aggiungo ahimè
Bel video. Peccato che, dai commenti, sembra che quelle 3 o 4 volte che hai ribadito chiaramente "se catturi la CO2, ma per smaltirla ne produci più di quella bloccata, fai solo più danni" non siano bastate per tutti. Potresti provare con una scritta fluo a scorrimento in sovra impressione per tutta la durata del video la prossima volta. Magari funziona.
Ma piuttosto Giò dovrebbe portare dati e verificare bene la sua fonte. Perché a me questa affermazione lascia molto perplesso e non sarà certo una scritta a schermo a convincermi. Perché sarà pure ovvio che gli impianti di cattura della CO2 consumano energia e quindi emettono CO2 a loro volta, ma non vedo perché il bilancio debba automaticamente essere negativo. Per esempio se per stoccare 100ton di CO2 io ne riemetto 20, comunque ho 80ton in meno nell'atmosfera. Bisognerebbe quindi dimostrare, studi alla mano, che non sia così prima di buttare il bambino con l'acqua sporca. Ho fatto un breve ricerca sul web è non ho trovato alcuna conferma di questa affermazione. Rettifico: ho letto anche le fonti riportate da Giò e si dice che "in alcuni casi" può accadere (però si considerano come tecniche di cattura anche il rimboschimento, notoriamente poco efficiente)... un po' vago. Quindi mi piacerebbe sapere chi lo dice e per quali tecnologie. Perché ripetere 3-4 volte una frase o mettere una scritta a schermo non convincerà nessuno, a parte i complottisti e i creduloni (la vera piaga dell'umanità, altro che l'inquinamento).
@@MRCKRMN guarda, a convincerti dovrebbero bastare 30 minuti di una lezione di fisica liceale sul secondo principio della termodinamica, tanto è ovvio quello che ha detto. Personalmente non ho bisogno dei dati sulle precipitazioni giornaliere rilevati dal centro nazionale di metereologia per credere che la pioggia è bagnata, ma non vedo nulla di male nel richiederli... certo poi bisogna pure essere capaci di interpretare da soli suddetti dati, e non credere che la pioggia sia bagnata potrebbe essere un ostacolo non trascurabile al farlo
@@mimmo4762 si ma il secondo principio della termodinamica parla di calore e lavoro, non di co2. Se l'energia con cui catturo co2 produce a sua volta pochissima co2 (e c'è solo una fonte al momento che può produrre abbastanza energi) sono a posto
@@uovocosmico è tutto collegato. E francamente mi annoio a dover spiegare roba che dovreste aver capito a scuola. Imparate a ragionare su quello che leggete, perché le regolette riportate sui libri di testo sono lì perché hanno implicazioni e conseguenze, che in teoria sarebbero la parte utile.
@@mimmo4762 Se la metti così allora sono a posto, perché non solo 30 minuti non mi sono bastati ma neppure interi corsi universitari dato che mi sembra di ricordare che sia laureato in ingegneria, che abbia pure fatto la tesi specialistica nel dipartimento di termotecnica sul tema LCA (se non sai cos'è LCA non ti preoccupare, non la sa nessuno, anche se è il tipo di approccio tecnico-scientifico che salverà l'ambiente, non certo l'aria fritta dei così detti ambientalisti). Il tuo esempio amico mio non calza per nulla, ed il tuo citare la fisica dimostra solo che non sai di cosa parli. Tu mi parli del secondo principio della termodinamica, ma con la cattura della CO2 cosa c'entra? L'argomento non è quanta energia serve per prendere la CO2 emessa da una combustione e usarla per ricomporre l'idrocarburo di partenza, ma quanta energia serve per catturare la CO2 e trasportarla sottoterra (o farne dei mattoni, o altro inerte) per ridurre l'effetto serra. Capisci che è diverso? Ora farò io un esempio: una centrale termoelettrica per funzionare ha bisogno di elettricità ed energia (per far funzionare pompe e macchinari, per trasportare i combustibili, per fabbricare i componenti, per illuminazione e riscaldamento, per lo smaltimento rifiuti e così via), quindi se si chiudessero le centrali termoelettriche ci sarebbe a disposizione più elettricità ed energia. Giusto? Per avere più elettricità bisogna chiudere le centrali elettriche? Giusto? Non ti sembra una conclusione ridicola? Eppure è lo stesso ragionamento affermato da Giò e ribadito da te. E ti dirò, in certi casi particolari può essere anche vero (la fusione nucleare, al momento, produce meno energia di quanta serve per crearla) ma di certo non è la regola. E questi video mi deludono perché promuovono una sorta di "nichilismo" ambientale, ed il ragionamento rischia di diventare "dato che è tutto inutile, allora fanculo l'ambiente e mi godo la vita fin quando dura" perché ovviamente all'ENI, al progresso, alla tecnologia e alle comodità nessuno ci rinuncia (solo un pazzo). Conclusioni molto pericolose. Quello che invece la gente dovrebbe cominciare a capire è che la transizione energetica non solo è possibile, ma pure inevitabile e che costerà a tutti. E più si rimanda, più costerà. Ci costerà tanto e l'unico modo per rendere il costo meno pesante è continuare a puntare dritto sulle nuove tecnologie e la ricerca.
Ciao caro Gio, per prima cosa ti ringrazio per i contenuti di alta qualità che porti sempre, compreso questo.
L’argomento è veramente molto complesso ed è da anni che fra università e lavoro sto cercando di capirci qualcosa.
Il tuo quadro è per lo più giusto, però voglio solo evidenziare che ci sono alcuni altri fattori da tenere in conto.
1. quando si intende CCS si intende principalmente tecnologie in grado di catturare CO2 durante la produzione di energia (sono tre tendenzialmente post combustione, pre combustione e la più promettente l’ossi combustione ) e non tecnologie che sono in grado di catturare CO2 dall’atmosfera. E voi direte: esticazzi?! E invece è un dettaglio importante perché valutare l’impatto carbonico va considerata tutta la vita di un impianto (la cosiddetta LCA) e questi sistemi possono essere molto interessanti visto che ad oggi molte delle tecnologie rinnovabili vengono prodotte in Cina (per cui il loro impatto carbonico è tutt’altro che trascurabile, per non parlare di quello ambientale).
2. La questione dell’antieconomicità di questi sistemi è vera, però permettermi di dire che si sta tentando di trovare soluzioni per ovviare a questa problematica. Francamente questo è un argomento di cui sono meno esperto, ma l’intervento delle politiche gioca un ruolo cruciale.
3. La fissione nucleare giocherà un ruolo fondamentale, però non potrà essere l’unica fonte energetica. È per questo che è importante investire tempo e risorse su diverse strade (tra cui appunto anche la CCS)
4. La questione sicurezza energetica non è un tema trascurabile purtroppo. Ad oggi siamo ben lontani da essere totalmente indipendenti da fonti fossili
Grazie e scusate il pippone, il mio non è un commento contro le fonti rinnovabili, ma solo per far capire che la situazione è parecchio complessa.
Baci, abbracci e cuori
Ciao Giovanni, ho visto questo tuo contenuto e purtroppo non ho potuto fare a meno di notare alcune inesattezze/semplificazioni che inevitabilmente possono indurre chi guarda il video a conclusioni errate e/o pregiudicanti nei confronti della tecnologia trattata.
Ti elenco i punti più critici qui di seguito:
• Minuto 2:11 il fatto che tu ti sia creato aspettative smodate circa il sequestro della CO2 è irrilevante ai fini della bontà della tecnologia: la CCS è uno dei tanti modi che abbiamo per contrastare il cambiamento climatico, e va utilizzata nei contesti e nelle modalità che meglio lo rendano performante
• Minuto 4:34 la CCS non può essere utilizzata in qualsiasi settore che produce emissioni: esistono delle condizioni particolari (due su tutte: portata massica di CO2 emessa e concentrazione della stessa all’interno dell’effluente da trattare) che rendono questa tecnica economicamente sostenibile. Tali condizioni si verificano essenzialmente nell’industria ad alta emissività
• Minuto 5:13 il fatto che di CCS si parli da trent’anni e che i risultati siano stati fallimentari non è dovuto alla bontà della tecnologia (che chiaramente negli ultimi 3 decenni è maturata sempre più) bensì al fatto che con l’introduzione del sistema ETS la CO2 emessa in atmosfera oggi abbia un costo. Ciò significa che ad oggi catturare e stoccare CO2 ha un costo competitivo rispetto ad emettere in atmosfera la stessa quantità di CO2 pagando gli ETS (una mera analisi costi-benefici insomma)
• Minuto 9:10 non avendo citato il nucleare tra le fonti pulite, va allora specificato che un sistema rinnovabile al 100% prevede l’utilizzo di gas in turbine ad inseguimento del carico: tali turbine, bruciando metano, emettono CO2 fossile che va catturata e stoccata perché non vada in atmosfera
• Minuto 10:56 ogni processo di CCUS è carbon negative: la tua preoccupazione riguarda al fatto che il diffondersi di questa tecnologia possa avere l’effetto contrario e aumentare le emissioni totali è destituita di ogni fondamento
• Minuto 13:15 il fatto che più trattieni CO2 e più ti costa è falso: direi anzi che è vero l’opposto, ovvero decresce il costo per unità di CO2 catturata e stoccata
• Minuto 17:00 non conoscendo il progetto di ENI non capisco come tu possa valutarne l’antieconomicità ed inefficacia
Per concludere: nessuno afferma che la CCS/CCUS sia la panacea di tutti i mali (né scienziato né azienda energetica). O che da oggi si possa continuare ad inquinare a più non posso tanto abbiamo la soluzione salva tutto.
Semplicemente siamo di fronte a una tecnologia che come tante altre si ritaglierà il suo ruolo nella lotta al cambiamento climatico.
Un saluto e buon lavoro.
Che ne pensi invece dello stoccaggio di CO2 dagli oceani e dell'enhanced weathering? Ho letto studi molto positivi in tal senso. Convertendo la CO2 in carbonati si potrebbe stoccare senza problemi senza timori di rilasci in atmosfera dovuti a falle nello stoccaggio.
@@epsilonbeta4877 purtroppo non ho le competenze per risponderti.. mi spiace.. 😥
Vabbe sono tutto storto, ho letto "salviamo salvini"
Pure io
🔝
Oh per fortuna non sono stato l'unico!
Anche io ...
Comunque Gio Pizzi diceva anche “Salve Salvini” all’inizio di alcuni video… quindi ci sta! 😅
Un mio amico di liceo e poi di università sta facendo il dottorato con borsa PNRR proprio nell'ambito del riciclo della CO2 e ti direbbe che questo video è un capolavoro!!!
2:46 complimenti per la padronanza delle pause. Un silenzio che vale 1000 parole
La cosa più esilarante di tutto il video?
La pubblicità dell’Eni mentre gio ne parla😂
Personalmente vedo questa tecnologia come uno degli strumenti da integrare tra loro per l'abbattimento delle emissioni. Non risolutivo, ma comunque utile assieme ad altri se valutiamo l'aspetto ecologico e non tanto quello economico, anche perché come ogni tecnologia poco sfruttata ha senso i costi siano eccessivi, ma i costi non sono incisi nella pietra. Grazie Gio come sempre
Esattamente, mi sembra un po' come ci dice che il nucleare non è la soluzione, ma lo sono le rinnovabili. Sono entrambe le soluzione. Oltretutto affiancate agli efuel
La miglior tecnologia per la cattura della CO2 si chiama albero.
@@rednaw3076 tutt'altro
@@rednaw3076No. Gli alberi quando muiono e si decompongono restituiscono tutta la CO2 assorbita nella loro vita.
@@k1ry4n Ti sfugge che il ciclo vitale di un albero dura decine di anni senza alcun impatto ambientale, per ogni albero morto ce ne sono altri che crescono bilanciado la perdita di co2.
Il problema è bruciare pellet e il disboscamento
Citare Greenpeace su tematiche scientifiche nel 2023 è un autogol, change my mind!
Why?
Fermo restando, che la neutralità climatica deve necessariamente passare per la dismissione degli impianti a carbone, gas e petrolio in favore di impianti nucleari e rinnovabili, la cattura della CO₂ potrebbe rivelarsi cruciale per annullare le emissioni in quei settori difficilmente de-carbonizzabili come l'aviazione.
Bro non c'è spazio in aereo per i bagagli figuriamoci gli impianti per lo stocagio al massimo per l'industria pesante acciaio cemento
@@MichaelMontico ma no, le due cose avverrebbero in due fasi separate. Il sequestro avverrebbe a Terra con impianti dedicati.
@@pionieresvizzero2224 e in volo come fai anche se con grossi serbatoi ancora manca lo spazio
@@MichaelMontico ma di quali serbatoi stai parlando ?
Se solo esistesse un modo per generare tantissima energia producendo praticamente zero anidride carbonica...
Nucleare??
@@youssefchahyd4391 ah già! Ecco come si chiama
🎉🎉🎉
"Zero emissioni" è pura utopia anche per quello, ogni trasformazione energetica ha un margine di inefficacia. Ma sì, aiuterebbe tanto, anche dal punto di vista economico. Ricordo quando uscirono i risultati del referendum del 2011 sul nucleare: fu il giorno in cui persi ogni speranza e aspettativa per l'Italia
@@mimmo4762produce meno co2 per kW dell'eolico, quindi si praticamente emissioni nulle di co2
Ciao Gio, complimenti davvero per l'accuratezza dei contenuti e per l'esposizione davvero efficace. Lavoro nel settore oil&gas da quasi vent'anni ed è davvero dura imprimere un cambiamento significativo nella mentalità delle persone e di queste società a favore di una maggiore sensibilità sulla salvaguardia dell'ambiente. E' difficile prendere una posizione univoca e solida, perché banalmente non esiste. Studiare nuove tecnologie è utile e necessario. Contestualizzarle, sfruttarle dove/quando effettivamente possono dare un beneficio netto è una possibilità. Assumere atteggiamenti radicali del tipo "La CCS/CCUS è LA soluzione alle emissioni" oppure "E' tutto unammmmerda" a mio avviso vuol dire chiudere gli occhi di fronte alla complessità della realtà. Ma cercare di tenere in considerazione le varie sfaccettature e il cambiamento continuo richiede tanto sforzo e presuppone che ci si metta in discussione, che si torni indietro sui propri passi. E i più non sono disposti a farlo.
In ogni caso, grazie per il tuo impegno e... i tuoi libri sono fantastici!
Se ti mette a disagio lavorare nell' oil and gas licenziati e vai a fare l'ambientalista modello Ultima Generazione
@@enricogemignani8170 questo è ciò che hai dedotto dalle mie parole?
@@cristiancrea548 Certo che si dobbiamo tornare indietro sui propri passi a chi e a cosa ti riferisci capisco che la propaganda grillina ha fatto danni ma arrivare a tornare a vivere come nel medioevo mi sembra assurdo
@@enricogemignani8170 accidenti, mi hai scoperto!!! 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
@@cristiancrea548 😂😂😂😂😂👍
Ero ancora a maniche corte fino a qualche giorno fa... per capirci. Inoltre nella mia regione era norma vedere molte piogge in questo periodo, ne abbiamo viste a malapena un paio in tutto l'anno. Ma tanto il cambiamento climatico non esiste, giusto cari politici di tutto il mondo? Che bel mondo distopico in cui viviamo
Non confondiamo il clima col meteo però
Vabbè raga insomma l'umanità è stata una bella avventura finché è durata
È durata anche più di quanto dio avesse previsto. Se guardi la preistoria, la razza umana ha avuto delle botte di culo evolutive che la hanno salvata dell'estinzione un fottio di volte
Un punto molto importante che non è stato coperto è che uno degli utilizzi principali della CO2 interrata (e probabilmente la vera ragione per cui questa tecnologia esiste) è la Enhanced Oil Recovery, ovvero un metodo che consente di sfruttare un giacimento di petrolio fino all'ultima goccia aiutandosi proprio con l'iniezione di gas nel sottosuolo.
Nonostante le rassicurazioni delle compagnie petrolifere, è già successo che l'anidride carbonica usata in questa maniera finisse poi per sfuggire e tornare nell'atmosfera.
Ottima osservazione
Esattamente.
Hey Gio, sai chi ti saluta un casino? STOCCAGGIO!
A tutti quelli che nei commenti invocano la riforestazione, ragionate. Il carbonio che abbiamo rilasciato in atmosfera è il risultato di milioni di anni di fotosintesi (i combustibili fossili sono piante e animali decomposti e compattati). Anche riforestando ogni zona adatta del pianeta, non sarebbe che un colpettino alla CO2 mondiale
Mi ricordo che in Romania già negli anni 80 e tuttora si recuperano le ceneri della combustione per produrre acqua calda e corrente elettrica e si usano per fabricare mattoni cellulari che sono leggeri isolanti termico/ fonici.
Per chiarire: bruciare le ceneri incombuste degli impianti a carbone significa emettere più anidride carbonica in atmosfera..
Sei molto bravo a spiegare come un reporter.
OK.
Sei un artista della Divulgazione.
Mi sono occupato di CCS e CCUS in Giappone per lavoro, video davvero ottimo complimenti
Lo spezzone da 2:18 a 2:35 già si merita il like
Io non ho mai capito una cosa, partiamo dal presupposto che io non sono negazionista del cambiamento climatico anzi, Ma anche se effettivamente questo innalzamento delle temperature non fosse causato da attività antropiche Allora non sarebbe più un buon motivo per cercare di arginarlo? È come dire io lascio casa mia a bruciare perché l'incendio non l'ho appiccato io allora non è un mio problema
Anche non fosse colpa nostra e ripeto lo è Allora va bene farsi abbrustolire piano piano mentre l'aria diventa irrespirabile?
5:20: *VSauce theme starts playing*
MIO DIO, GRAZIE. Se non ci fossi stato tu l'avrei scritto io 😍😍😍, ti stavo proprio cercando 😂😂
Puntualizziamo una cosa però, ogni processo deve singolarmente essere valutato, specialmente quando questo va ad integrarne un altro già esistente. Significa che ogni sito produttivo a seconda della scala e delle condizioni di lavoro potrebbe o non potrebbe avere convenienza nel proprio revamping. E comunque la quantità di CO2 catturata o riutilizzata deve essere comparata a quella emessa dall’impianto e non alle emissioni globali, e dovrebbe valere per ogni impianto. Non ci si può aspettare di creare un unico posto del mondo che svolga queste operazioni, piuttosto vedere un futuro dove ogni azienda taglia ad esempio un 80% delle proprie emissioni per avere un 80% di emissioni in meno nel mondo
Bellissimo video, come sempre del resto. Ti confesso che non mi aspettavo fosse così ben fatto. Sono molto critico sull argomento CCS (ed idrogeno)
Ho letto qualche tempo fa che noi dovremmo trovare un modo per “fare” meno energia
Non modi sempre piu convoluti per farne di più
Nulla si crea nulla si distrugge
Ogni processo costa energia
Lo impariamo presto ma lo dimentichiamo pensando che innovazione e riduzione dei costi siano il vero obiettivo.
Invece il solo obiettivo è produrre esattamente quello che consumiamo. Impossibile certo, ma se partiamo da una condizione in cui il rapporto è spesso 10:1. Se traguardassimo 2:1 sarebbe un efficientamento pazzesco
Pensare ai CCS (ed all’idrogeno) va nella direzione dell’aumento del 10:1, non certo verso la sua riduzione. I soldi non c’entrano
L’unica cosa che importa sono kW in ingresso vs. kW in uscita, lo sapevano benissimo durante la rivoluzione industriale Watt e seguaci
Meno processi meno passaggi e meglio sarà
Salto argomento, ma sulla luna ci sono andati così
Non facendo il razzo più potente spendendo qualunque tipo di risorsa
Ma massimizzando l’efficienza mantenendo la ridondanza.
Apollo 6 Artemis 0
questo suo argomento è molto interessante。
Quando fa buio, si chiudono le attività; candele e al massimo dinamo a pedali; negozi e aziende idem.
Illuminazione pubblica spenta, e riusciremo pure a veder le stelle.
Altrimenti, continuiamo così senza però romper le palle con cacate tipo differenziata (fossetti sulle strade stuccati a plastica persa dai furgoni della differenziata che prima di metter la quinta sulla statale han causato centinaia di code) e tappi ai diesel che ti obbligano a cambiar l’olio ogni 10.000 km e consumare una volta e mezza il gasolio che consumeresti senza.
…aggiungerei pure abitare lungo un torrente su un colle ventoso, e non poter fare una beata mazza di impianti per rinnovabili causa vincoli paesaggistici…🙄
Gio, sei uno dei MIGLIORI.👍💪
per fortuna esistono soluzioni migliori rispetto a quello che proponi
Cosa ho appena letto aiuto
@@pionieresvizzero2224 mi par che sperimenta oggi, sperimenta domani, siam già arrivati lunghi…io in 7 anni che vivo su questa collina, ho visto arrivare le zanzare, quassù, che non sapevano neanche la strada per arrivarci…e altri bei cambiamenti del genere…aspettiamo di vedere se gli vien voglia di far sul serio, ma per adesso ascolto molto pubblicità di voli low cost per andar a far niente nel we…
@@pao5567 non so cosa hai letto tu…io ho letto che a maggio scorso abbiam finito le risorse che il nostro pianeta poteva offrire per l’anno in corso…fatti due conti…
Sarebbe bello anche un video confronto tra riciclaggio e riuso
Dai Gio, e fallo un video sul nucleare, si vede che ci stai girando attorno. Comunque, onestamente, dare la colpa ad ENI del riscaldamento globale è un po' comodo. È una responsabilità di tutti, ai referendum contro il nucleare mica c'era solo ENI
Io ci andrei cauto nell'attribuire responsabilità, se fossi stato adulto in Italia in quel periodo molto probabilmente avresti votato no al nucleare pure tu, quella decisione collettiva non fu presa perché i votanti erano tutti boomer trogloditi in un'epoca pre-internet che si sono fatti fregare da loschi politici e oscure eminenze grigie ambientaliste, la situazione era giusto un tantino più complicata di come la racconta l'attuale narrazione internettiana, la crisi di Cernobyl è stata solo la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma già da anni l'opinione pubblica stava diventando sempre più ostile sul programma nucleare civile e le cause erano molteplici, centravano incidenti occorsi alle centrali nucleari sia all'estero che nella stessa Italia, il terremoto in Irpinia che portò alla chiusura di una delle centrali Italiane, le preoccupazioni per il programma nucleare militare e pure alcuni film, quando nell'86 avvenne il fattaccio gli Italiani ne ebbero abbastanza. Con il senno di poi è facile dire che non fu una buona decisione ma con le informazioni in possesso dell'italiano medio di quasi quarant'anni fa fu una decisione assennata, all'epoca le centrali nucleari avevano più problemi di sicurezza di quelle attuali e i guasti erano più frequenti, i costi di ammodernamento e messa in sicurezza erano così alti che conveniva di più chiudere gli impianti, il cambiamento climatico e la transizione energetica erano argomenti da fantascienza distopica e la crisi del metano causata dell'invasione russa in Ucraina non se la sarebbe immaginata nemmeno il più visionario dei futurologi in preda a un trip da acidi.
Bene, capisco il tuo punto di vista sul referendum del 86'. L' unica pecca è che era stata chiusa anche una centrale appena inaugurata, nuova, già pagata, che poteva durare 40 anni. Forse avrei votato anche io così, ma ammetterei di essere stato un coglione. Come infatti ammetto di essere stato un coglione nel 2011 quando rifiutai il nucleare al secondo referendum. Posso giustificarmi in tanti modi, ma di fatto è stato un errore grave. Ma la responsabilità è stata mia, non di ENI.
Non cerchiamo alibi, il tema ambientale richiedeva approfondimento da parte di tutti, semplicemente non abbiamo mai voluto guardare in faccia la realtà. Era così comodo il gas russo...
@@cappellaiomatto943ed invece è esattamente per quello... un remake di Barabba libero
E pensare che la CO2 è uno dei gas refrigeranti con meno impatto ambientale, mi chiedo se sia possibile realizzare nuove pompe di calore a CO2 con efficienze comparabili alle amiche che usano altri gas. Comunque sia bisogna lavorare parallelamente su più fronti per ridurre il nostro impatto ambientale, ben venga la ricerca e lo sviluppo anche di questo tipo di impianti.
Quel "divènta" a 12:38/12:39 merita un Grammy per la comicità 🤩
Ma se unanimamente concordiamo l'urgenza necessaria per affrontare il cambiamento climatico, se è vero che queste tecnologie CCS non possono rappresentare la soluzione, se è vero che pure le rinnovabili risulterebbero incompatibili coi limiti ecologici agli stessi ritmi di produzione e consumo (se eliminiamo le emissioni di Co2 certamente riduciamo il nostro impatto sul pianeta ma altri importanti fattori che contribuiscono a regolare la stabilità del pianeta continuerebbero ad essere stressati: biodiversità, uso del suolo per citarne due) e se è quindi vero che qualsiasi scenario legato alla crescita risulterebbe essere incompatibile coi limiti ecologici cui sappiamo scientificamente che dobbiamo rispettare per mantenere le stesse condizioni di stabilità del pianeta, cosa ci frena a guardare il problema direttamente alla fonte: l'ossessivo imperativo di crescere, e iniziare dunque a ragionare su un processo di transizione (decrescita) che conduca ad una società post-crescita?
Per il semplice motivo che una società "post-crescita" sarebbe una società povera! Ragioniamo insieme. Se domani mattina istantaneamente si fermasse la crescita economica globale, nell'immediato i livelli di ricchezza globale resterebbero "congelati" alla situazione attuale, quindi chi oggi è povero resterebbe per sempre povero e chi oggi è ricco (anche io e te se ci paragoniamo ai 3/4 della popolazione mondiale) resterebbe ricco. Parallelamente qualunque forma di spesa pubblica resterebbe congelata allo stato attuale dal momento che se la produzione, e quindi il reddito complessivo di un Paese, restano congelati a un certo livello anche il prelievo fiscale che finanzia qualunque spesa pubblica resterebbe fermo al livello attuale.
Alla lunga, poi, anche chi oggi è ricco (ripeto, anche io e te) diventerebbe povero in quanto una società che non cresce a livello economico non può generare redditi (da lavoro, da rendita, da quello che vuoi) per nuovi soggetti e perciò chi non ha già una "entrata" di qualunque natura dovrebbe essere sostenuto da chi un reddito ce l'ha (genitore, parente, amico ecc.) oppure dovrebbe usare, per vivere, il proprio patrimonio, magari ereditato o donato da qualcuno. Ovviamente nel corso del tempo, più o meno lungo, anche il patrimonio sarebbe polverizzato.
Se poi, addirittura, immaginiamo uno scenario di decrescita globale, il processo appena descritto sarebbe accelerato in quanto produrre di meno significa generare meno reddito spartibile e dunque anche chi oggi ha un'entrata prima o poi la perderebbe in quanto l'azienda per cui lavora comincerebbe prima a ridurre il personale (o le consulenze, le spese legali, le parcelle professionali o quello che vuoi) e poi chiuderebbe. Allo stesso modo, tutte le forme di lavoro pubblico e di investimento pubblico (inclusi i servizi pubblici che ci piacciono tanto) andrebbero incontro a una riduzione dal momento che il prelievo fiscale che li finanzia (che, ripeto, corrisponde a una parte del reddito generato in un Paese) si ridurrebbe.
E' sufficiente come risposta?
Bel video, la musichetta di VSauce è una chicca...
la colonna sonora di Vsauce è un tocco di classe
Consiglio vivamente l episodio del podcast Agrifake con il Professor Mariani riguardante questo argomento.
0:03 che poi quando si parla di eco-ansia io ancora devo capire per quale motivo la gente caschi dal pero, la gente sente la parola eco-ansia e si mette a dire "ma questi gggiovani che non sanno cosa inventarsi, ai miei tempi altro che eco-ansia e bla bla bla" dimenticandosi che loro hanno vissuto il tempi di CRESCITA e soprattutto in un periodo in cui le conseguenze dell'inquinamento venivano ignorate e del cambiamento climatico neanche se ne parlava, avrei voluto vedere loro (i "mitici" giovani di una volta) al posto nostro cosa farebbero, mi vorrei proprio divertire e non parliamo dei talk show in cui fanno parlare il boomer di turno che si lamenta in maniera idiota dei giovani "che non fanno niente, viziati, ai miei tempi facevamo questo questo e quello, ai giovani di oggi manca la voglia di fare" e altre cagate che si raccontano in continuazione perché sono incapaci di capire che l'italietta anno 60 è FINITA, che le nuove generazioni NON possono permettersi l'ottimismo ingenuo che hanno avuto loro e che si troveranno ad affrontare un bel numero di crisi tra crisi climatica in primis, crisi economica/energetica in secundis e crisi sempre più evidentemente del sistema della globalizzazione che ormai da anni sta mettendo in mostra le sue debolezze con tutto ciò che ne consegue ma in questo Paese, che non è un Paese per giovani, continuiamo a raccontarci con tutta la disonestà intellettuale di questo mondo che i giovani d'oggi "sanno solo lamentarsi"
Ps: scusate lo sfogo ma dinnanzi a tutte ste cazzate ed odio (eh si, parlo proprio di odio) verso i giovani non si può star zitti
I boomer e i millenial oso definirli le due generazioni forse peggiori di sempre. Il bigottismo della vecchia società unito all'individualismo della nuova
Non è odio. Per lo più è pura e semplice ignoranza, che ha sempre fatto molto più danni dell'odio. Lasciatelo dire da uno che giovane non lo è più da tempo.
io non sono un boomer e non sono un millennial, diciamo una via di mezzo...ebbene, l'eco-ansia (come tutte le forme di ansia) non ha ragione di esistere, non perché il cambiamento climatico sia una bufala, ma perché i possibili effetti devastanti di certo non si produrranno domani mattina. Con ogni probabilità non li vedrò io e non li vedrai nemmeno tu! Questo non significa che dobbiamo girarci dall'altra parte, ma che c'è il tempo sufficiente affinché la mia e soprattutto la tua generazione possa porvi rimedio. Checché si dica in giro, si è già cominciato a fare molte cose utili a tal fine e perciò non devi/ non dovete scoraggiarvi, anzi dovete insistere!
Quanto al resto, OGNI generazione ha avuto le sue difficoltà, perciò anziché deprimersi bisogna reagire.
@@marlbore85 E sul fatto di agire sono d'accordo con te, il problema è che spesso e volentieri veniamo ignorati, basti vedere come reagisce il "popolino" dinnanzi alle manifestazioni, ad ogni modo sì bisogna agire e come detto prima noi cerchiamo sempre di mobilitarci affinché le cose migliorino
@@davidecatena3824 beh si, però una cosa sono le manifestazioni, altra vosa sono gli ecovandali che rompono solo le scatole 😉
A tutti quelli che stanno scrivendo che bisogna piantare alberi consiglio un video del canale Biodiversi: "CAMBIAMENTO CLIMATICO - Piantare alberi ci salverà?"
Ah beh se greenpeace contesta l'Eni possiamo stare tranquilli 😂😂.
È come se Pablo Escobar contestasse Totò Riina
Dopo mesi e mesi che ti seguo con massimo interesse, con questo video sono rimasto un perplesso: soprattutto quando parli dell’Eni mi se sembrato un po’ troppo superficiale e alquanto populista (parlando alla pancia della gente dicendo quello che si vogliono sentir dire). Magari ci starebbe un approfondimento di quello che fa l’Eni e tutte le altre compagnie energetiche.
2:29 top frame, mi hai steso.
dobbiamo cercare di vivere al meglio fino all 'inevitabile estinzione, non bisogna pensare che l'uomo sia eterno xke non lo e', ed e' per cio' che il mondo e' un casino, xke tutti fanno i bruillanti ma in fondo in fondo sanno che la morte e' definitiva e l'estinzione e' ovvia. dopo questa valanga di ottimismo, vi mando un bel bacione, peace and love
La agricoltura rigenerativa ha delle grandi potenzialità, sempre di stoccaggio si parla ma non artificiale
Leggendo in giro non riesco a trovarne il senso.
Le piante (biomassa) assorbono la Co2. L'impianto estrae la Co2 dalla biomassa sotto forma di bio-combustibile. Usi il bio-combustibile ed immetti nuovamente la Co2 nel sistema.
Non mi pare un grande affare.
@@federicom2801 mi correggo, la BECCS non fa parte della agricoltura rigenerativa. Comunque anche per me ha poco senso
Non avevo mai fatto caso all'utilizzo del tema di vsauce!
Decrescere è una soluzione efficace!
Eh ho capito che suicidarsi ti risolve un sacco di problemi, io però mi sento di sconsigliarlo.
Una decrescita sufficente a stabilizzare il clima implica il genocidio di circa 7 miliardi di persone, principalmente in India, Cina. Come li convinci?
Ciao Gio, volevo dirti che uno youtuber, di cui non dirò il nome, ha fatto un video in cui reagiva al tuo video su "Anche gli uomini soffrono". Volevo solo fartelo sapere.
Fino ad oggi i sistemi per "catturare" la CO2 emettono più CO2 di quanto ne catturino.
L'unico sistema facile e gratuito per catturare la CO2 è la fotoisintesi.
Si stanno testando vernici fotosintetiche come l'italiana Airlite
Premesso che lavoro per Saipem (società ENI) e sto seguendo questi progetti per quanto riguarda le installazioni a mare, non riesco ancora a spiegarmi una cosa:
come sia possibile finanziare questi costosi (davvero costosi) progetti senza avere un ritorno economico diretto.
solo un ritorno di immagine non lo spiegherebbe, per darsi una facciata green ci sono modi più economici che costruire questi impianti che tra l'altro quasi nessuno conosce.
🤔🤔
*coff* Enhanced Oil Recovery *coff coff*
Perché usare gli alberi, quando puoi utilizzare una nuova tecnologia per lo stoccaggio della CO²? GENIALE
Mi immagino la scena:
Tizio 1: Ciao, Tizio 2, ti ho regalato per natale il libro di Gio Pizzi, Tieni e buon Natale!"
Tizio 2: "Grazie (detto in modo incerto), Tizio 1, però io non sò leggere e oltre tutto non sò nemmeno chi sia questo "Gio Pizzi"
T1: " Proprio per questo, Quale modo migliore per imparare a leggere, tramite questo libro. Impara a leggere con il libro di Gio Pizzi"😂
è il primo anno dal 2011, da che abito in questa casa, che il torrente è rimasto secco fino a novembre, di solito al massimo a fine settembre aveva già acqua; ad oggi, il ruscello, suo affluente, è ancora secco, è la prima volta, e siamo a dicembre, e piove tanto a Genova in questi giorni, ma tant'è ch'è ancora secco
Magari hanno chiuso qualche diga
@@coprilettodelnapoli5466 no
🤡🤡🤡🤡🤡🤡🤡🤡🤡
stanotte ho ucciso una zanzara, ed era la notte del 12 dicembre, primato per la mia vita, e sono nato nel 1970
@@rasputinorco infatti si sta morendo di caldo 🤡🤡🤡🤡🤡🤡🤡
In sintesi potrebbe rappresentare al più un decimo della soluzione che serve ma non è certo la cura miracolosa di cui avremmo bisogno e che, molto pessimisticamente, non esiste
0,1% è un millesimo purtroppo
Ciao Giò, hai detto che per te questo è l' inverno più caldo: ma se non è neppure ancora iniziato?
la musica di vsauce come sottofondo, che tocco di classe!
Un video sull’energia nucleare pls
Giò, sull'energia nucleare ti consiglio Luca Romano, "l'avvocato dell'atomo",
sta facendo il miglior lavoro di divulgazione sull'energia nucleare in Italia.
15:27 per un attimo ho pensato che Gio stesse per parlare dello sponsor 😂
Grazie mille Gio, ci vuole coraggio ad assumere questa posizione, trovo assurdo che GeoPop abbia partecipato attivamente al greenwashing sponsorizzando la tecnologia in un loro video.
Geopop è di parte, me ne sono reso conto da non molto tempo ed ho smesso di seguirli
Geopop fa informazione oggettiva e libera senza esprimere un parere di solito. Poi oh fa parte della stessa compagnia di fanpage quindi capisco
@@dvdgo2006 può anche essere vero per altro, non per la Cattura e stoccaggio di CO2. Motivo per cui ho smesso di seguirli. È una vergogna fare greenwashing quando si ha credibilità come divulgatori.
La gioventù è definitivamente persa...
@@SergioDeRanieri bravo soprattutto quello che credono alle panzane gretine tutta sta fobia con la CO2 e poi pretendono di inquinare il mondo creando millesime parti di energia con il green il brain washing ci vorrebbe
Sto studiando la cattura carbonica per lavoro e, al di là della sua inconsistenza tecnologica se non in alcuni settori specifici, è il classico trucchetto per cambiare tutto senza cambiare nulla. In generale però tutte garantiscono dei consumi parassiti di fossili, quindi piace due volte ai petroliferi 👐🏼
Solo ed esclusivamente il nucleare aiuta a decarbonizzare trasversalmente i vari mercati.
Il nucleare è essenziale (x me va bene anche la 2 gen) peró purtroppo ci sono dei settori come la produzione di acciaio o i trasporti aerei che sono praticamente impossibili da decarbonizzare, e comunque dovremmo andare in negativo con i ppm di CO2 ai livelli pre industriali o poco sopra
Nella produzione di acciaio il carbone è proprio un reagente che ha la funzione di ridurre di ossidi in ferro metallico
@@blallo462 se il problema fosse solo l'acciaio e il trasporto aereo staremmo a cavallo!
@@marlbore85 assolutamente! Era solo per dire che la "cattura di carbonio" non è una speculazione ma qualcosa di necessario, purtroppo una tecnologia energivora e ancora immatura..
Per me le soluzioni sarebbero:
1. produzione di energia con metodi cosiddetti verdi;
2. un asteroide bello grosso colpisce la Terra.
Ma il punto è che dovremmo cambiare modo di vivere a livello globale, il che mi porta al punto 2 precedente.
La tecnologia discussa è utile non solo a trattenere (non ridurre) le emissioni, ma sarà, un giorno, molto utile per andare in negativo. Unica via rimediare al danno.
Va bene gio. Non ha senso farlo adesso perché è una cosa nuova e la gente non sa come ottimizzare i costi e le tecnologie, ma se non si inizia da qualche parte, non si migliorerà mai
Personalmente, piuttosto che in tasca a politici o capi di aziende, preferisco che i nostri soldi vengano "sprecati" in queste iniziative
Per un attimo ci ho sperato anch'io che non fossimo più spacciati._.
Sei davvero in gamba. Potrebbe valere considerare un canale in lingua inglese.
Ho perso qualche passaggio del discorso: un valore medio di efficienza attuale di questi impianti è il 60%. Magari nelle condizioni migliori, ovvero quando hai una fonte di emissioni concentrata, costante e dietro un ente che può investire in strumenti di grande scala più efficienti di quelli di piccola scala come potrebbe fare invece mio zio Gino. E chi sono questi grandi enti che emettono in maniera costante, concentra e con capitali alle spalle? Grandi aziende energivore e produttori di energia, non certo la macchina anche se è un'euro zero. E se io immagino che l'azienda energetica che mi fornisce l'elettricità riesce a catturare anche solo il 30% della CO2 che emette, vuol dire che l'elettricità che io e altre 50mila famiglie usiamo, inquina il 30% in meno. C'è mi pare un grande risultato o sbaglio?
Io butto lì un'idea che avevo già 15 anni fa quando la ghisa era la mia migliore amica.
Perché non rendere le attrezzature delle palestre "creatrici di energia", anziché energivore?
Quei macchinari consumano da morire mentre invece potrebbero essere usati per creare energia (banalmente predisponendo delle dinamo alle cyclettes perché funzionino autonomamente e possano cedere energia alla rete elettrica)
Perché non risolveresti nulla... Una persone su una cyclette ti alimenta neanche il PC e qualche lampadina LED..
@@carlodubois4102 sempre meglio di niente
@@leandrosanfilippo1908 onestamente, meglio non farlo... Con quello che ti costa in termini economici ed energetici per produrre quel sistema là meglio spendere soldi per roba che ti permette di ricavare qualcosa di più...
Perché significa spendere un sacco di soldi per generare una manciata di Watt
Bisogna vedere se la causa l'hanno vinta poi, cmq io non citerei greenpeace, dato che sono finanziati dai petrolieri americani, direi che c'è un pò un conflitto di interessi qua.
Per tutto il resto bel discorso, ovvio che la cattura della Co2 non può cambiare le cose, solo che fà comodo crederlo.
Bravissimo
Io l'ho comprato il tuo libro, però so leggere 😂 è arrivato l'altro ieri. Finito questo lo leggo 🔝
Mi ricorda il papero Pitagorico, aveva inventato il mattone di co2.
Caffè in bar figo🧐
Complimenti Gio, come sempre. Vorrei chiederti un consiglio: sapresti indicare qualche fornitore di luce e gas che costi su per giù quanto Eniplenitude ma che sia meno inquinante?
éNostra
@@marklokashVG grazie, do un'occhiata!
Vai a vivere in Francia
"noi della veleno corporation" in realtà volevi dire VelENI corporation
Alla fine siamo sempre alle solite, serve una fonte di energia che dia tanto ed inquini poco. Scoccia se dico sempre nucleare? Non esistono davvero altre tecnologie al momento.
La verità e che i combustibili fossili sono irrinunciabili, e le batterie non potranno mai essere utilizzate su mezzi pesanti come: camion, navi o aerei, solo in mezzi dove il rapporto tra massa a pieno carico ed energia stoccata sotto forma di ioni è favorevole. Che poi piantare alberi a rapida crescita (magari editati geneticamente) proprio no?! La natura ha creato la soluzione definitiva ma noi siamo fermamente decisi a ignorare tutto per creare un business sulla CO2, questa è follia!
Salvare noi no, salvare i profitti sì. Un senso economico ce l’ha, serve a continuare ad operare nel frattempo. L’importante è fare finta di trovare una soluzione. Cost of doing business
19:21: in sintonia con il video io avrei detto "Yeah"
Tamponare la situazione non è mai la soluzione.
Bisogna risolvere il problema alla radice perché i nodi vengono sempre al pettine.
Alle aziende deve convenire essere green, non farlo perché valà è bello e etico
Intanto ci dà un po' di margine, che male non fa.
Se solo ci fosse un modo per stoccare il carbonio, super efficiente, e che magari produce anche ossigeno.... Aspetta, le piante! 😅
Questa la so: innanzitutto le piante non stoccano a lungo termine perché quando marciscono e vengono digerite dai batteri il carbonio torna in atmosfera (é un ciclo come quello dell'acqua). Per stoccare carbonio vegetale gai bisogno di un processo simile a quello che ha creato depositi di carbone e petrolio, che in modo naturale prende milioni di anni e in modo artificiale consuma, per l'appunto un sacco di energia.
Quanto all'efficienza ho il sospetto che sia molto bassa, essendo i cosiddetti "polmoni verdi" spesso grossi come continenti.
Le rinnovabili sono ancora senza senso cmq 😅 basta guardare il loro capacity factoring.. per quanto riguarda la cop28 hanno messo su carta l impegno di triplicare il nucleare. A tal proposito potresti fare un video e raccontare di quanto ne sappiamo sul nucleare?
Da attuare immediatamente non perdiamo tempo
Complimenti per il video. Purtoppo sono già a conoscenza di quello che hai spiegato in questo video. Consiglio questo libro: Un mondo in crisi. Gas, nucleare, rinnovabili, clima: è ora di cambiare. Nicola Armaroli.
" se solo si potesse utilizzare energia dalla morte, sì dico, dai cadaveri animali e vegetali , unica risorsa praticamente inestinguibile e durevole quanto la vita sul pianeta.
quella cosa dello spirito, dell anima che lascia il corpo, non sarà mica energia riutilizzabile, neh?
comunque è tanto triste pensare che non si possa buttare in un solo calderone tutto il disuso della terra e tirarne fuori qualcosa di utile, di vivo "
Giusto all'ora di cena
Nel prossimo video potresti parlare del possibile ministro dei Netherlands ti prego
La cattura Della CO2 è incrociata in maniera strana alla fusione nucleare. Entrambe sono tecnologie su cui si lavora da decenni ed entrambe hanno al momento un deficit energetico da risolvere. Tra le due, la seconda è quella che avrebbe veramente un impatto piú netto, si parla di livelli da fantascienza. Sfortunatamente peró la fusione ha grossi problemi:
1. Energia pulita, da fastidio a parecchie corporazioni.
2. Ha la parola "nucleare" che viene usata completamente a sproposito da determinati partiti politici nel Mondo che portano almeno 1/4 di paese a non volerla senza nemmeno capire come funziona.
3. Ci vuole tempo, ho visto gente rinunciare a qualcosa perchè doveva aspettare piú di 20 secondi.
Quindi, non lo so. La cattura Della CO2 tra le 2 sembra quella meno efficiente ma anche quella piú discussa, Vai a capire.
Informazione di servizio... i produttori di carburanti sono costretti per legge dall'ue a raggiungere il carbon neutral... Con buona pace del senso di responsabiltà se vorranno continuare a vendere benzina e diesel... L'assorbimento della co2 e la compensazione delle emissioni per loro é quindi UNA SCELTA OBBLIGATA
0:50 la cop sei tu
Nella thumb avevo letto "siamo salami"
No!
Ora guardo il video.
Io credo sinceramente che tu stia preparando a piccole dosi, mollica dopo mollica, un video sul nucleare dove concludi che non è così male
CCUS nuova farm di deepslate
Ma... le piante? Voglio dire, loro sono esperte nella trasformazione dell'anidride carbonica. Non è possibile sfruttarle?
Io non ci credo ...bisogna solo ridurre le emissioni in tutti i modi possibili e aumentare le piante che assorbono più CO2 in modo naturale...
Ma in realtà è molto semplice. La CO2 va in alto no? Facciamo delle macchine volanti che chiameremo squali balena, con dirigibili che hanno al loro interno un gas che sta proprio sopra la CO2, come l'olio con l'acqua. Lo chiudiamo bene, così il gas non esce e può rimanere in aria per un sacco. Lo facciamo viaggiare nella direzione opposta alla rotazione terrestre così la co2 ci entra da sola. Nella parte dietro della macchina c'è un super sacchetto gigante, quando è pieno di CO2, lo chiudiamo bello stretto, poi mandiamo un razzo, o un jet, con dei pesi sopra e un ricambio per il sacchetto, leghiamo il peso al sacchetto e lo mandiamo giù. Ah non l'ho detto, sul sacchetto gigante ci disegniamo degli spaventapasseri, così gli uccelli stanno lontano e non lo bucano. Poi in base a dove atterra il sacchetto la nazione dove capita si occupa dello smaltimento, perché il clima è un problema di tutti.
Adorabile. Dico sul serio, è il mondo perfetto. Dove Clint Eastwood prende i suoi uomini e cerca Kevin Kostner per tutto il Midwest battendo i cespugli uno ad uno. Il miglior commento mai letto, grazie!
La Cop sei tu
Ma la musichetta di VSauce?
La cattura e lo stoccaggio della CO2 non puo' essere l'unica soluzione, semplicemente, perche' in alcuni paesi e' difficile da attuare.
Io però non ho capito una cosa. Se questi impianti sono economicamente non vantaggiosi, non credo che un'azienda come l'ENI li costruisca solo per marketing, non ha molto senso. Chi perde miliardi per marketing?