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Ciao Marco! Volevo dirti che ti ammiro tanto e apprezzo moltissimo quello che fai. Penso che sia veramente importante il contributo che puoi dare alla nostra società. Continua così!!
Grazie della testimonianza! Spero di non andare troppo OT, ma visto che si è parlato molto di differenze tra i generi e Federica ha più volte citato il suo voler tornare a lavorare con i bambini e il volersi migliorare per poter poi avere un rapporto migliore con gli altri, non ho potuto fare a meno di pensare alla visione del filosofo Umberto Galimberti sul maschile e il femminile. Detto in parole poverissime, da quello che ho capito dalle conferenze che ho ascoltato, ritiene che l'uomo sia più individualista per natura perché è fatto per essere uno, mentre la donna vive meglio le relazioni perché è biologicamente fatta per essere due. Che è anche la ragione per cui tendenzialmente siamo più empatiche e sensibili. Ovviamente è una generalizzazione. Ma se è così, viene da se che una donna ha tendenzialmente più strumenti per evitare il fenomeno dell'isolamento sociale, come in questo caso, anche quando la società (che poi si traduce in tutte le persone che le stanno attorno) rema contro la sua libera espressione di individuo unico e non stereotipo. Detto questo, complimenti a Federica per essere riuscita a prendersi il tempo di cui aveva bisogno, molti altri avrebbero preferito annullarsi per compiacere gli altri pur di non sentirsi egoisti e colpevoli. Spero di poter ascoltare altre testimonianze :)
Base biologica o meno, io penso che le donne siano culturalmente spinte più alla condivisione o alla socializzazione, quindi di fatto hanno più reti sociali che evitano l’isolamento. Ovviamente è tutto relativo in base al soggetto poi,
Comunque ogni persona che ho visto nelle testimonianze (chi più chi meno) ha tirato fuori dei bei sorrisi. Auguro che sia questa la parte che prevalga.
Ma che carina che è, poi il suo sorriso è così contagioso. C'è un parte in cui mi sono rivista, in realtà sono più di una, il fatto di non avere una relazione e la "paura" di piacere solo fisicamente e non per ciò che sono davvero, pensandoci sono poche le persone che sanno chi sono e come vivo (la mia famiglia e la mia psicologa/psicoterapeuta) e a volte mi chiedo ma davvero esiste qualcuno che mi accetterebbe con la mia ansia e i miei (ormai) brevi periodi di isolamento? Mi sembra troppo strano e surreale.. Anche qui mi trovi d'accordo, non è facile dopo un lungo periodo di isolamento uscire dalla propria zona di comfort soprattutto se aggiungiamo ingredienti come ansia e sintomi che ti fanno sentire maggiormente a disagio, non so voi ma ancora oggi io per mettere un piede fuori casa ho bisogno di qualche minuto per me stessa, tipo una preparazione psicologica, guidare ad esempio è qualcosa che non riesco ancora a fare da sola. Molti di coloro che sono stati hikikomori o hanno avuto a che fare con altre situazioni di ansia o fobie ecc., consigliano di fare su se stessi una sorta di violenza psicologica nell'affrontare una paura, ciò consiste nell'imporsi da soli certe situazioni che appunto ci creano ansia o paura, non so se questa cosa funzioni ma voglio provarci. "..perchè è una questione di correttezza, non si sta insieme ad una persona se tu non stai in piedi...con l'altra persona NON CI GIOCHI e non deve essere un tappare gli affetti.." Date una medaglia a questa donna ora :D
No ma scusa... Questa qui ha paura di piacere solo fisicamente? Ma dai... Che poi all' inizio certo che ci si puo` piacere solo fisicamente... All" inizio non si conoscr niente dell' altro tranne che il suo aspetto. E' davvero buffo pretendere che uno sia interessato a te per il tuo valore interiore.
@@gloriasangermano3687 sai perchè accade questo? Perchè siamo abituati troppo spesso a dare giudizi affrettati (e mi ci metto pure io) ancor prima di conoscere una persona. E poi perchè nel 2020 viviamo solo di questo, immagini. Credo sia una conseguenza farsi trasportare, unirsi alla massa, per fortuna non tutti ma quanti, oggi, riesconoad essere se stessi con pregi e difetti?
Ciao ti ho visto sul cerbero, sono una ragazza transgender, e guardando la tua intervista sentendo parlare dell'abbandono del corpo e l'ho molto rivisto in me che ancora oggi devo sforzarmi per intrattenere rapporti sociali proprio perchè il mio corpo è a me estraneo, la causa di questa estraneità è la disforia di genere che mi ha spinta alla scelta del cambio di sesso. Sarebbe interessante secondo me capire quante persone hikkikomori hanno la disforia e piuttosto che affrontare lo stigma sociale della transessualità decidono di separsi dal corpo che odiano magari anche non consciamente.
bisogna accettare che noi siamo tanti, questa ragazza è tante persone, un gruppo di tanti maschi e femmine diverse ed anche tutti noi siamo tanti, l' io non è padrone a casa propria, perché questa casa è un condominio - ci vuole un' assemblea condominiale per tenere insieme tutti, come un orchestra che suona insieme - ognuno con la sua melodia, questa è l' armonia di una vita . Francesco Gelmini
Federica deve continuare ad essere se stessa perchè è bellissimo avere un carattere unico e lasciar perdere le mode. La mia impressione è che abbia bisogno di esperienze sociali che la possano aiutare a gestire il suo temperamento. A lasciar proprio perdere quando esternare certe cose, quando non ne vale la pena, una cosa difficile per tutti che si assume solo con le esperienze appunto. E poi credo che l'equilibrio un partner può aiutare a crearlo, anche se è molto raro, e non ci si deve appunto sorreggere sul partner ma invece trovare se stessi anche grazie al sostegno emotivo, diciamo che è più facile trovare il proprio equilibrio quando si riceve affetto da qualcuno, quando si sta bene, si è capiti o aiutati in qualche modo da chi ci ama.
È sempre difficile essere donna con un carattere aggressivo, assertivo e determinato, che per definizione sociale è tutto tranne che femminile. È dura, ma non bisognerebbe mai soffocare questa aggressività e annullarsi. Non è giusto trattenere l’indignazione se c’è qualcosa che ci infastidisce, o non ribellarsi all’essere oggettivate se ci fa ribrezzo, o ancora assecondare le aspettative sociali in cui non ci si rivede. È ancora piú difficile conciliare questo essere forti e combattive con caratteristiche come empatia e sensibilità; c’è solo da capire che possiamo essere entrambe le cose. Un bacio a Federica, grazie per aver aperto la strada♥️
Ma sinceramente tutta sta difficoltá io non l'ho mai riscontrata! Ho un carattere deciso e determinato, mi son sempre fatta valere senza problemi! E nonostante questo mai NESSUNO nella vita ha mai detto che sono poco femminile!Anzi tutto il contrario! La femminilitá non é solo avere unghie lunghe, rossetto rosso e tacco 12! La femminilitá è moooolto moooolto altro! Si puó essere molto femminili anche se super "cazzute"! L'uno non escude l'altro! Inoltre aggiungo anche che per me "l'aggressività" é una cosa negativa a prescindere! Non mi piace vederla neanche in un uomo! Per me chi é aggressivo e quindi "aggredisce" anche (se solo verbalmente) gli altri, ha SOLO rabbia repressa, e va in contrasto non solo con la femminilitá, ma piuttosto con qualunque individuo mediamente civile! Francamente , un conto è essere aggressivo, un altro é essere determinato! Questa cosa che una donna "determinata" non viene vista "femminile", mi sembra proprio una cavolata! Secondo il tuo discorso , per la societá le donne con un carattere forte e deciso , vengono viste poco femminili...ma mi viene da chiederti, ma tu dove vivi?Non mi risulta affatto sta cosa!🤔
Essere determinati e' una cosa, essere aggressivi e' tutt'altro, a me una donna aggressiva non piace per niente, puo' essere una gran bella ragazza ma il carattere alla fine e' quello che conta davvero, in un rapporto serio ma sopratutto vero.
@@Uklea1 Penso che lei intendesse dire di non mostrare eccessivamente le proprie rigidità in modo brusco, in merito a qualsiasi argomento in cui ci fossero; probabilmente perché sentiva di avere una componente gentile importante
Capisco cosa Federica intende dire: ha avuto bisogno di ritrovare (anzi, scoprire) la sua "parte femminile", che ha sempre nascosto/contenuto sia agli altri - ma soprattutto a sé stessa - perché i ruoli di genere la volevano indirizzare da quella parte che lei non vedeva come sua... troppo differente da lei stessa, più che stereotipata e poco emancipata. Come naturale per lei, e nel suo carattere. Ha "ridotto" la parte femminile perché voleva far valere la sua parte, il suo essere. Con il termine che lei usa, "attaccare, difendermi" si capisce proprio questo: indirettamente sperava che tutti capissero che lei è Federica, e non vuole diventare qualcos'altro. Personalmente mi ritrovo molto in questo desiderio di capirsi: trovo che a maggior ragione oggi è ancora più difficile farlo perché non ci è possibile avere un'indipendenza economica e sociale, stare da soli con noi stessi e capire chi siamo veramente diventa sempre più complicato.
Mi viene da pensare che l'anima degli Hikikomori è maschile in ogni caso. Comunque, queste testimonianze sono interessanti, fanno capire molte cose dal punto di vista sociologico oltre che psicologico.
Visto che l'Hikikomori è una questione prevalentemente maschile, c'è qualche video in cui si parla della relazione tra hikikomori e ruolo di genere maschile? Credo che sia molto rilevante, ad esempio sul tema del lavoro, visto che non è socialmente accettato che un uomo sia mantenuto dalla donna e per questo ha una maggiore pressione sociale e connesso rischio di fallimento. Oppure la sfera amorosa-sessuale, per il ruolo tradizionale che richiede spirito d'iniziativa, carattere, maggior esposizione.
Mhhh molto interessante davvero! Allora, da dove comincio... Penso che la sua storia si ricolleghi a quello che dicemmo tempo fa: la piramide di Maslow, e penso che riguardi molto di noi, me compreso. A quanto si vede lei, come anche io e magari molti altri, siamo persone che comunque vivono senza grossi problemi di tipo primario, proprio per questo il focus psicologico si sposta inizialmente sui bisogni relazionali e poi su quelli di autorealizzazione. Penso che prima della laurea, fosse talmente presa dallo studio e da quel tipo di vita attiva, tanto che non c’era spazio per i ragionamenti introspettivi, poi una volta finiti gli studi penso si sia trovata a fermarsi, chiedersi chi è, dove vuole andare, cacciare ciò che aveva dentro. È appunto quello, autorealizzazione, introspezione, conoscenza di sé, l’hai vissuto anche tu con la depressione esistenziale, cose che i nostri antenati non provavano perché c’era troppa miseria e il focus mentale rimaneva sui bisogni primari. Devo dire che dal punto di vista mentale io trovo alcuni punti in comune tra me e la ragazza, nonostante le nostre storie completamente diverse. La mia crisi partì dopo che mi lasciai con la mia prima ragazza, con cui stetti due anni, tradito con un ragazzo molto più “figo” di me, abbandonato da lei e dagli altri, avevo perso la mia stabilità psicologica e mi sentivo di nuovo non abbastanza, uno scarto, incapace, goffo. Ma il mio orgoglio non mi fece isolare, nonostante gli attacchi di panico e l’ansia in quel periodo mi tenevano più spesso a casa. Il punto è che anche io passai un periodo di introspezione, riformulai completamente me stesso perché il vecchio me aveva “perso”, ridotto ad uno straccio piagnucoloso da una ragazza, avevo bisogno di disarmi di quel cadavere e crescere, cambiare: ci ho messo un anno per cambiare completamente, trovare un nuovo equilibrio in me stesso e sentirmi abbastanza uomo e sicuro di me da non vergognarmi di essere me stesso. È stato un percorso, e tutto sommato è la stessa cosa che ha affrontato lei, seppur per motivi diversi, trovare il nostro equilibrio interiore, stare bene con noi stessi e realizzarci. Per me è stata importante anche l’indipendenza emotiva, cioè la consapevolezza che il mio stato, le mie emozioni, dipendono solo da me stesso e che non devo dipendere da nessun altro, né cercare il mio equilibrio in qualcun altro. Tornando a lei, interessante quello che avete detto sui ruoli di genere, io la penso un po’ a metà: È inutile andare contro natura, io so di essere uomo, so che a livello evoluzionistico l’uomo ha il compito di proteggere la famiglia e di essere leader, quindi sicuro di sé, intraprendente ecc... È la struttura che ha creato la natura proprio per assicurare il proseguo della nostra specie, inutile rinnegarla solo perché non si riesce ad accettare. Idem per la donna, è in genere più sensibile e più delicata, e di conseguenza anche il carattere tendenzialmente rientra in quei canoni che oggi definiamo femminili. D’altro canto, è anche vero che ognuno può fare ciò che vuole, nessuno può costringerci ad essere così o essere colà, la natura ci ha anche creato liberi e un motivo ci sarà. E per fortuna, magari proprio perché donna, non ha ricevuto chissà quali pressioni sul suo modo di essere, abbiamo sentito storie di ragazzi bullizzati, picchiati, emarginati, pressoché senza motivo, per fortuna lei pur avendo avuto qualche rottura di palle, non è mai stata aggredita fisicamente o psicologicamente (almeno non lo ha detto) per ciò che era, ciò dimostra che comunque la società in cui vive ha accettato ciò che era senza problemi, ed è giusto che lei continui a vivere come meglio crede. Però ripeto, non sono comunque d’accordo a sminuire così le divisioni di genere, se la natura ci ha fatto biologicamente in un certo modo tendenzialmente bisognerebbe rispettarlo, io tendo molto a dividere ciò che è “biologico” e ciò che è culturale, perché c’è una differenza abissale.
Ok la biologia, ma l'essere umano a differenza degli altri animali ha la capacità di superare alcune tendenze comportamentali "per natura" attraverso la cultura e l'esperienza, e se questo è positivo o negativo credo non si possa dire a prescindere, dipende da caso a caso. La natura non è ne buona ne cattiva, è e basta. Noi possiamo prenderne atto e gestirci di conseguenza. Detto questo, mi fa sempre piacere leggere testimonianze di chi ha avuto il coraggio di intraprendere un percorso per migliorarsi o accettarsi, quindi complimenti! :)
Daniela Arienti Ma è eticamente corretto ribellarci alla nostra natura/biologia? È un po’ come quando dicono, giustamente, che i leoni o le tigri non devono stare chiuse in cattività nei circhi o negli zoo, in quanto per natura devono essere liberi. Possiamo arrivare addirittura a cambiare in modo assoluto l’identità del nostro genere nella società? Ad esempio, devirilizzare l’uomo, nonostante la donna in modo inconscio sia attratta dalla virilità in quanto caratteristica dell’uomo che protegge la famiglia e la prole, idem per tutti gli altri esempi che si possono fare per entrambi i generi. Ovviamente ciò non significa che bisogna per forza unificarsi a ciò che rappresenta il nostro genere, per carità, ognuno è liberissimo, il mio è un discorso più ampio sulla società e l’etica in generale.
@@AlessioC97x mmh domanda difficile, non so risponderti, credo ancora una volta che dipenda dai casi specifici. Per quanto riguarda la devirilizzazione dell'uomo per esempio per me è sbagliato (forse addirittura non etico), invece trovo giusto proporre nuovi modelli di virilità positiva. Oggi è difficile pensare alla virilità come a qualcosa di positivo a causa di tutto il maschilismo che c'è stato e continua ad esserci (con le dovute proporzioni) a danno delle donne e degli uomini "non abbastanza uomini", quindi da questo nasce il tentativo di devirilizzare gli uomini immagino. Ma se si potesse valorizzare la mascolinità in maniera positiva, così come si è fatto in questi decenni con la femminilità (prima considerata una debolezza), sarebbe grandioso!
Ma se smettessimo di indossare maschere e ci comportassimo secondo la nostra identità non sarebbe meglio per tutti? Perché promuovere virilità e/o femminilità? Sono concetti superati, dal mio punto di vista. Ognuno con le sue caratteristiche comportamentali, siamo liberi di essere. Mi chiedo perché si parla ancora di virilità/femminilità, non credo esista una virilità/femminilità positiva e credo che tutto ciò non significhi nulla. Quello che si dovrebbe promuovere è la volontà e la forza di essere se stessi al 100%.
Grazie per la testimonianza. Io sono femminile,e rompono le palle comunque perché "sei una bambolina stereotipata " okay.. Io non credo che ci riuscirei..non per l'isolamento sociale,ma perché ho il bisogno fisico di stare all'aperto,molto spesso. Ma a volte ci picchio vicino...in inverno specialmente. Conto come hikikomori atipica? La cosa sugli stereotipi di genere l'ho vissuta anchio.. Ma per quanto esistano le stronze,o le TERF,non sono d'accordo che il femminismo non serva. Alcune sono solo misandriche,quello è sicuro.
Riguardo il femminismo, beh sicuramente il tipo di femminismo che c’è oggi, e penso hai capito cosa intendo, non ha bene a nessuno, anzi, ridicolizza le donne stesse oltre che offende noi maschi. Io stesso ebbi una discussione su una cosa mia con una ragazza femminista, che mi attaccò e insultò in modo gravissimo senza nessun vero motivo, si permise di sparare sentenze su cose della mia vita che non conosceva per niente, giustificandosi con “magari non lo so, perché io so come siete fatti voi maschi quindi sicuramente è così”. Generalizzazioni assurde, è un modo di parlare e ragionare tipico degli estremismi politici o religiosi, sinceramente quel giorno schifai proprio il femminismo. Ma vabbè, tralasciando quel tipo di femminismo estremo. Oggi almeno in Occidente c’è un sostanziale equilibrio tra generi, non dico parità perché non ha senso, entrambi i generi hanno caratteristiche diverse e in base alle situazioni possono essere più o meno avvantaggiati. Sicuramente oggi le donne hanno l’elemento positivo nel loro corpo, in quanto possono manipolare gli uomini e farsi sempre desiderare, praticamente tutte le ragazze che conosco tra le mie amicizie si fanno portare dai ragazzi ovunque, si fanno pagare tutto, si fanno fare favori e li hanno sempre sotto i piedi perché in quanto donne hanno potere su di loro, è una verità inutile da contestare, è così perché la società è cambiata, punto. Noi ragazzi non possiamo far leva su nulla per essere aiutati o apprezzati, e anzi dobbiamo sempre essere noi a dare il massimo per non essere considerati “non abbastanza”. Non sto contestando la cosa, è così che funziona, ce ne facciamo tranquillamente una ragione, ma un po’ fa innervosire sentir parlare ancora di femminismo come se noi ragazzi fossimo ancora i padroni spietati e le ragazze le povere vittime, dai per favore... Al massimo, si può lavorare sulla risoluzione dei problemi sociali di genere, che sono diversi per entrambi i generi. Ad esempio desessualizzare la figura femminile. E devirilizzare la figura maschile. Anche se sono entrambe cose che non funzionerebbero mai al 100% perché hanno una base biologica.
Alessio Cardella Sì ma il femminismo non ha nulla a che fare con le relazioni interpersonali tra uomini e donne. C'è sempre questo malinteso di base, se una donna difende le tematiche politiche e sociali femministe, quelle basiche, come la conseguenza di una gravidanza indesiderata, come la società ancora oggi, sia donne che uomini, tendano a sentirsi più rassicurati se al comando c'è un uomo, alla percezione nel sentirsi maggiorante più a rischio in determinati contesti. Si tira fuori sempre il discorso dell'uomo che paga la cena, deve corteggiare, deve esporsi etc. Sì è vero, c'è questa differenza, ma non c'entra un piffero con l'altra. E', oltre che culturale la differenza, anche ormonale. Deve esserci per forza una disparità ormonale tra uomini e donna. Non si può dare per scontato che ogni donna passiva verrà sicuramente corteggiata da un uomo e non rimarrà sola. Quelle più attraenti lo saranno, altro non lo sono e molto probabilmente quelle donne non esplodono di testosterone e restano passive senza un uomo.
@@ilcastellodicarte5240 diciamo che noi uomini vorremo che quando si parla di questioni o ruoli di genere, ci si ricordi che i generi sono DUE, che si parli esplicitamente di questioni maschili. Che si dica, ad esempio, che Hikikomori è una questione prevalentemente maschile e che si indaghi sul ruolo di genere maschile, sulle contraddizioni e le nuove difficoltà che questa lunga transizione tra tradizionalismo e parità comporta, senza dover chiedere scusa o il permesso a chicchessia. CHE SI SDOGANINO LE QUESTIONI MASCHILI, che nulla tolgono a quelle femminili, anzi, sono interlacciate e staremmo tutti meglio se si uscisse dalla cultura ginocentrica. E' paradossale che appaia "ruolo di genere" nel tutolo di una delle poche donne intervistate: in sé è sensato, ma che si chieda di più ai ragazzi intervistati sulla questione d'esser uomo!
Ma dai cribbio! il mio commento è stato cancellato alle 4,45 del mattino del 4 Nov. 2021 e non c'era niente di aggressivo o censurabile!! E la seconda volta che succede, potrebbe essere stato un problema tecnico. Oppure no.
Mi sento vicina a questa ragazza, quante volte ho rinunciato a vestirmi in modo femminile o più “sexy” ( non per piacere agli altri ma a me stessa) per non sentirmi addosso quegli sguardi che,come dice la ragazza, sono inevitabili. Anche io ho dovuto fare pace con la mia femminilità e allo stesso tempo ho deciso di mantenere alcuni tratti maschili del mio carattere. Così come ho imparato che anche gli uomini che incontro sono “vittime” di questo sistema: hanno una parte femminile nascosta tutta da capire e rispettare. Bellissima testimonianza sopratutto per il pubblico femminile
Da donna mi sembra che questa ragazza abbia un po' troppi problemi con il suo lato maschile/femminile. Mi sembra esagerato questo suo vedere il mondo un luogo ostile se una donna decide di fare alcune scelte un po' diverse da quelle che si "richiedono solitamente a una femmina", penso a tante donne ne conosco di tutte i tipi, penso alle calciatrici in nazionale e a come quest'anno abbiano avuto sostegno e successo in televisione. Penso a mia cugina che ha due bimbe e si rasa i capelli per comodità, non si trucca, però è felice di com'è, semplicemente se ne sbatte. Non credo che il mondo sia così ostile, basta circondarsi delle persone giuste per non sentirsi "diversi " o giudicati. A vederla così credo ci sia qualcosa di più profondo sotto, e che questo malessere non venga solo dal contesto ma anche da lei stessa, vedremo come si evolverà la sua situazione, per ora ben venga che abbia superato parte dei suoi problemi e si sia reinserita nella società. Di sicuro avere una madre così fissata con "il sistemarsi con un ragazzo" le ha creato dei problemi.
Ma penso sia più un suo modo di vedersi e di cercare la via giusta per sé, un problema che è iniziato con lei ed è finito con lei, la società non c’entra nulla. Non ha subìto bullismo, né violenze, né discriminazioni, né isolamento forzato dagli altri, né ha problemi relazionali o di tipo amoroso. A quanto ha detto almeno. È stato un suo momento di debolezza personale, di ricerca della sua identità, punto. E non è sbagliato, anzi è normale durante la giovinezza ci si interroghi su chi siamo e chi vogliamo essere, magari l’unica cosa esagerata è stato l’isolamento volontario, non ho capito il perché, forse voleva semplicemente trovare la sua strada stando da sola, in pace. In ogni caso è una storia molto più normale e tranquilla rispetto a quella degli altri hikikomori che abbiamo visto, ennesima prova del fatto che l’hikikomori è una conseguenza che può partire essenzialmente da qualsiasi disagio psicologico.
@Mikor Válaszolnak non li definirei futili se a lei hanno creato un disagio e dei problemi, se qualcosa ti fa star male bisogna cercare di risolvere e comprendere non di sminuire perché non funziona. Nessuno vorrebbe che i suoi problemi venissero sminuiti, in fin dei conti una volta soddisfatti i bisogni primari dell'uomo tutto il resto (in modo sbagliato secondo me) potrebbe essere definito futile, per chi ha vissuto nell'indigenza ad esempio nessuno dovrebbe lamentarsi se ha un tetto sopra la testa e può mangiare tutti i giorni...
@Mikor Válaszolnak Quelli che tu definisci motivi futili per lei non sono di certo stati una passeggiata, a quest'ora non eravamo neanche qui a parlarne e lei non avrebbe mai avuto bisogno del sostegno di una psicologa, quindi per LEI tanto futili non erano. Se ci pensi la stessa cosa potrebbe pensare una persona qualunque di un hikikomori, un conto è non sapere o non riuscire a comprendere come ci si possa sentire, un altro è sminuire i problemi di chi soffre o ha sofferto, quest'ultime, lo ammetto, non sono parole mie ma della mia psicologa/psicoterapeuta.
Io penso che sia facile tutto quello che si riesca a fare e difficile tutto quello che non si riesca a fare. Sembra una frase fatta ma è così. Io mi sono accorta con gli anni che, come donna, per molte cose ho imparato a fatica a stare al mondo mentre estremamente capace a evitare collisioni e a reggere colpi molto duri per una "missione che supera me stessa". Lavorando anche io in ambito educativo credo che la cosa più bella e utile è fornire ad ognuno gli strumenti che gli servono. Ogni problema che può sembrare futile/capriccio nasconde una sofferenza che va presa e accudita con una carezza, o con una presa forte o con uno sguardo che amplia la sua visione che vede talmente da vicino la cosa da impedirgli di vedere tutto quello che ci sta attorno.
l'idea di rimuovere i ruoli di genere è irrealistica anche perché spesso queste istanze vengono portate avanti solo a vantaggio delle donne, lo sappiamo benissimo che un maschio devirilizzato (qualora fosse possibile ottenerlo) non interesserebbe quasi a nessuna. A me sembra che tutto sommato queste battaglie abbiano il solo scopo di dare più spazio di manovra solo alle donne mentre agli uomini deve andar bene tutto. Non vedo ad esempio campagne contro la discriminazione dei maschi grassi o dei bassi di statura, sono le stesse donne a soffiare sul fuoco dello stereotipo di genere maschile, mentre per loro stesse rivendicano la più totale libertà. Non c'è nulla di egualitario in tutto ciò. E comunque questa storia che le convenzioni di genere sono infinitamente plasmabili da un cambio culturale sinceramente ha rotto le palle, non possiamo far finta che la biologia non giochi un ruolo decisivo e vincolante...
Hummmmm a poco a che fare sinceramente con L hikikomori, dalla durata dell isolamento, da come lo racconta lei,come fosse solo una “fasetta” della sua vita da raccontare con il sorriso davanti a un faló, al “””””lavoro”””” che lei voleva fare, non a cui è stata sottoposta, alle tematiche che hanno più a che vedere con un disagio con se stessa e con gli altri rispetto al suo ruolo da donna nella società e i paletti a cui esse sono “sottoposte”...... Ripeto, HUMMMMMM......
Non è che uno deve essere stato recluso 10 anni per poter dire di aver sofferto di isolamento sociale (o hikikomori che dir si voglia), non è che c'è un patentino di "vero hikikomori"; mi sembrate i puristi dei vari ambiti musicali, videoludici ecc.. solo che qui più diventi "vero" più vita perdi. È un po' stupido dire "quello non è hikikomori, è stato 2 anni mentre io 13", il dispetto te lo stai continuando a fare solo tu. Concordo sul fatto del suo "lavoro", alla prima può essere un errore espressivo, alla seconda no.. Se lei ritiene davvero che quello sia un lavoro devo pensare che non sappia bene, in prima persona, cosa sia il lavoro. A scanso di equivoci: il lavoro su sé stessi è un lavoro che dovrebbero fare tutti, ma uno che dice di star lavorando perché sta migliorando ste stesso, beh...
Daθ ma figurati io i puristi, in ogni campo, NON LI SOPPORTO, anche perché quelli che si ostinano a definire un qualcosa ostinatamente secondo la propria credenza e senza ascoltare altri pareri sono i peggiori!!! Io li chiamo i somelier di sto ca...😂😂 No, non è una questione del “io ho più problemi di te quindi ho un grado superiore”, è semplicemente che da quello che ho visto non mi sembra proprio che questa ragazza abbia avuto dei problemi affini all hikikomori, è più un’ altra cosa secondo me.....come ho detto ne parla quasi come di un periodo della sua vita che è andato e quasi si crogiola nel raccontarlo senza alcun remore verso il suo vissuto, quando il problema del isolamento sociale È MOLTO GRAVE ED È DI QUEL ISOLAMENTO CHE SOFFRONO GLI HIKIKOMORI tutto qua.... Forse è un po’ fuori dalla tematica il vissuto della ragazza tutto qui o comunque ha qualcosa di simile ma non iguale e credo che questo sia incontestabile se si conosce, DAVVERO, il problema.
Daθ Beh indubbiamente è una storia molto più soft rispetto alle altre, è soprattutto è un disagio partito da sé stessa e sviluppatosi sempre in lei, non ha avuto dei veri problemi sociali. Ciò non toglie che meriti comunque rispetto per ciò che ha passato, e sia comunque un buon spunto di riflessione per noi. Però si, è una storia diversa dalla maggior parte degli hikikomori.
Ma io proprio non lo concepisco tutto sto gatekeeping. Guarda che non è che se danno un premio alla gente per quanto più di avvicinano a uno stereotipo. Lei raccontta la sua storia, ma che ti frega delle etichette?
È molto più raro che sia una femmina a isolarsi volontariamente e staccarsi dagli altri, poiché la donna vive dell'approvazione e delle attenzioni altrui, si plasma molto a seconda di questi feedback; l'uomo è invece costretto a farsi da solo per la maggiore, per cui quando un ragazzo è sopraffatto può tendere a isolarsi perché tanto non gli verrebbero molto a mancare le attenzioni altrui, le quasi mancherebbero alla donna, che nel caso si sentisse sopraffatta opterebbe, piuttosto, nella maggior parte dei casi, a ficcarsi ancora di più nella società e nelle relazioni farlocche, conformarsi, in modo da sentirsi accettata, perciò viva ed "esistente". Isolarsi equivale ad annullarsi, fare un reset, e le donne molto difficilmente sono disposte a rinunciare alla loro identità, alla loro immagine. Questo potrebbe spiegare perché la ragazza intervistata fosse di partenza una femmina atipica, poco attaccata a certe cose, e con una tendenza anticonformista e simile ai maschi.
Ma che cosa stai dicendo?? Quello che hai detto Non ha alcun senso, Qiesta idea della ragazza che ha bisogno di attenzioni è una cavolata perche ho conosciuto delle ragazze che si sono isolate e che non avevano in assoluto modo bisogno di attenzioni. Queste idee ti vengono guardando film americani e vivendo in una società stereotipata. Come ci sono femmine, ci sono anche maschi. I caratteri sono le vere differenze, che si possono cambiare da maschio a donna, ma i caratteri sono più unici che mai. Quindi secondo il tuo questa praticamente non è una donna.
@@gianlucapreti5076 Ah no, non guardo film americani, spesso mi fanno anche schifo. Dico questo osservando proprio la realtà, si vede che viviamo in contesti diversi e tutto qui, non serve che dici che il mio commento è una cavolata senza senso, che rileggendolo non ci trovo fallacie logiche, moderiamo i termini innanzitutto e rispetta chi trae conclusioni diverse da te. Inoltre il mio commento non nega il fatto che si possano isolare anche le ragazze, sebbene sia più raro.
@@Maggy_e per te, la realtà di cui parli è solo una condizione che può essere accettata o meno, puoi viverci o meno. Ma se osservi il mondo da un punto di vista diverso, vedrai che è molto vario. E midispiace per i termini
Non so quanta identità rimanga nelle relazioni farlocche e forzate, nella vita vuota e distaccata dalla volontà... anche questa è una forma di annullamento della personalità, non di "salvaguardia" e forse anche peggio, dato che chi si isola in qualche modo lo fa per preservare la propria essenza. Però hai ragione, il mondo femminile funziona dall'interno verso l'esterno e la spinta che sente una donna nel dover almeno esprimere ciò che ha la porta ad isolarsi di meno. Sono comunque modalità differenti di reazione che nascono da disagio simile
dio santo, ma perche commentare una cosa del genere in un video di una persona che racconta i suoi problemi? se non vuoi sentire i problemi degli altri non guardare il video... ma perche' questa mancanza di sensibilita', di intelligenza?
@@andycavallera2890 no volevo dire che questa e" VERAMENTE pazza e le cliniche psichiatriche sono piene di pazienti del genere. Non ha problemi di socializzazione, ha seri problemi psichiatrici.Non e` che per essere pazzi occorre credersi Napoleone o girare con un coltello in mano. E` quando fai discorsi totalmente incoerenti e il tuo io e` frammentato.
@@gloriasangermano3687 messa cosi posso pure essere daccordo, come testimonianza e' stata confusa ed inutile. ma allora scrivilo bene come hai fatto ora in risposta, e ricorda che anche i pazzi meritano sensibilita e rispetto.
Ecco Molto interessante come intervista, come "colloquio".. Ecco, ovviamente mi devo discomplimentare con i professionisti; ben Due professionisti che seguivano la ragazza.. Due figure professionali Psicologa(Psicoterapeuta abilitata) e Psichiatra.. mentre invece devo veramente complimentarmi con la Professionalitá del "colloquio" portato avanti da Marco Crepaldi che come ribadisce sempre lui.. ha studiato psicologia, ha una laurea in Psicologia ma nn è psicologo( abilitato ); è solo l'Ideatore di questo canale Molto professionale, interessante ed educativo. MA ORA ARRIVIAMO AL DUNQUE.. Perchè mi devo discomplimentare con le due figure professionali che seguivano la Ragazza? Tengo a precisare: La ragazza è stata da subito Propensa a voler seguire un percorso Psicoterapico.. tant'è che nell'isolamento è stata lei stessa a recarsi dalla Psicoterapeuta.. Nn è Da tutti!.. io la trovo UNA COSA MOLTO POSITIVA.. Questa ragazza ha portato avanti fin dagli esordi del suo problema esistenziale un Percorso PSICOTERAPICO-MEDICO affiancato.. il percorso piú OTTIMALE che una persona che sta affrontando un problema potrebbe fare.. e bene.. LA RAGAZZA NONOSTANTE SIA STATA SEGUITA DA DUE FIGURE PROFESSIONALI FIN DAGLI ESORDI CON LA SPONTANEA VOLONTÁ DELLA RAGAZZA APPUNTO.. LA RAGAZZA TOCCA O SFIORA L 'APICE E FINISCE IN PRONTO SOCCORSO .. E NONOSTANTE TUTTO SEMPRE CON LA SUA VOLONTÁ!!. ALLORA IO MI CHIEDO.. A cosa serve essere seguiti da Professionisti se poi i risultati sono Questi? Altro punto.. Hanno sempre trovato una Ragazza propensa al farsi aiutare anche durante l'apice (Ingresso in D.E.A.) di sua spontanea volontà. E SE I DUE PROFESSIONISTI SI SAREBBERO TROVATI DI FRONTE A UNA SITUAZIONE OPPOSTA? NELLA TOTALE NN COLLABORAZIONE E NN VOLONTÁ DELLA RAGAZZA NEL CERCARE AIUTO? COSA SAREBBE SUCCESSO? Un Messaggio personale ai professionisti.. Professionalità CAZZO!!.. Un paziente NN lo dovete fare finire in pronto soccorso con i vostri aiuti!!.. Ma bensí a fare un bello Sport o una bella festa!!.. Altrimenti la sedute Psicoterapiche a cosa cazzo servono? A peggiorare? Dai.. su.. E per cosa avete studiato allora? 10 anni della Vostra vita.. Ps. Secondo me la ragazza sarebbe uscita dal problema dopo un solo dialogo con Marco Crepaldi.. Invito tutti i professionisti a guardare questo video e vedere con quale professionalità è stato portato avanti questo "colloquio" del video.. E prendetene Esempio..
Ma se non sai cos'è uno psicologo o uno psichiatra perchè parli? La conoscenza non è un optional e l'ignoranza non è una virtù, quindi se non sai le cose non esprimere opinioni.
@@francescapalmieri910 Mia personale convinzione e' che gli psicologi siano inutili e gli psichiatri dei criminali. Molto piu utile Marco, che non cerca categorie e non prescrive droghe, ma usa il cervello ed il cuore.
Secondo me ti sfugge che questa ragazza e' ancora nolto lontana dall` essere guarita. E' incoerente ha dei tic ( tricotillomania) ha credenze illusorie...
@@gloriasangermano3687 Ma come fai a fare diagnosi tu sulle persone? Sei uno psichiatra? Se nn é guarita o é guarita o quale patologia ha nn é un problema tuo.. ma degli specialisti.. che come avevo detto appunto nel commento dovrebbero interagire e operare per aiutare le persone a uscire dai problemi e nn per farle diventare vittime degli psicofarmaci o di psicoterapie che nn danno frutti e infinite
@@elavel3826 e tu se non sei psichiatra come ti senti in diritto di accusare gli psichiatri di non fare bene il loro lavoro e di dire che la terapia farmacologica non funziona? Cosa ne sai di terapia farmacologica? Io per esperienza indiretta ( un mio familiare) so che i farmaci spesso nel trattamento antidepressione funzionano . Io ho detto solo che questo soggetto fa discorsi sconnessi hai dei tic evidenti ( tricotillomania) e sembra tutto meno che stare bene.
Gol Keeper eh immaginavo....qualche bella chiavata e si riprende un po’ sta ragazza,come la maggior parte dei ragazzi problematici,la maggioranza e’ gente che non ha mai avuto rapporti sessuali e la masturbazione li porta all’isolamento e alla frustrazione....io penso che bere come si deve e andare a farsi una puttana e’ la cosa migliore che possono fare per riprendersi
@@Alezena81 scusa se mi intrometto ma non sono affatto d'accordo. Voglio dire, capisco il tuo punto, ma non sono certo che sia l'unica soluzione. E poi caspita, che rozzezza... sembra che bere alcol, scopare e parlare in modo maleducato (tu poi, gol keeper, scrivi come un cavernicolo) siano l'unico mantra da avere nella vita
Quando ha detto che si e" tagliata i capelli a zero ma le dicevano che stava bene grazie al suo bel viso ho avuto la certezza che e` suonata come un tamburo.
Crepaldi: punto interrogativo stampato in faccia...lei dice "A" e lui porta il discorso su "Z", come ad esempio il fatto che lei sostiene che ci DEBBA essere differenziazione tra i generi e lui capisce isponde "l'educazione di genere è sbagliata". Mi chiedo se realmente non capisce (gli sembrano tesi troppo assurde?) o se maliziosamente vuole deviare il discorso sempre sul "politically correct"...mah...
Seguitemi anche sul mio secondo canale, dove pubblico ogni giorno alle 21:00 un podcast sui temi più vari (psicologia, società, relazioni, sessualità, morale, filosofia, scuola, ecc.): bit.ly/MarcoCrepaldi
Se preferite potete ascoltarli direttamente anche su Spotify: bit.ly/Marco_Crepaldi
Ciao Marco! Volevo dirti che ti ammiro tanto e apprezzo moltissimo quello che fai. Penso che sia veramente importante il contributo che puoi dare alla nostra società. Continua così!!
Grazie, aiuta anche me a sentirmi più vivo ☺️
Grazie della testimonianza! Spero di non andare troppo OT, ma visto che si è parlato molto di differenze tra i generi e Federica ha più volte citato il suo voler tornare a lavorare con i bambini e il volersi migliorare per poter poi avere un rapporto migliore con gli altri, non ho potuto fare a meno di pensare alla visione del filosofo Umberto Galimberti sul maschile e il femminile. Detto in parole poverissime, da quello che ho capito dalle conferenze che ho ascoltato, ritiene che l'uomo sia più individualista per natura perché è fatto per essere uno, mentre la donna vive meglio le relazioni perché è biologicamente fatta per essere due. Che è anche la ragione per cui tendenzialmente siamo più empatiche e sensibili. Ovviamente è una generalizzazione. Ma se è così, viene da se che una donna ha tendenzialmente più strumenti per evitare il fenomeno dell'isolamento sociale, come in questo caso, anche quando la società (che poi si traduce in tutte le persone che le stanno attorno) rema contro la sua libera espressione di individuo unico e non stereotipo.
Detto questo, complimenti a Federica per essere riuscita a prendersi il tempo di cui aveva bisogno, molti altri avrebbero preferito annullarsi per compiacere gli altri pur di non sentirsi egoisti e colpevoli.
Spero di poter ascoltare altre testimonianze :)
Base biologica o meno, io penso che le donne siano culturalmente spinte più alla condivisione o alla socializzazione, quindi di fatto hanno più reti sociali che evitano l’isolamento. Ovviamente è tutto relativo in base al soggetto poi,
Comunque ogni persona che ho visto nelle testimonianze (chi più chi meno) ha tirato fuori dei bei sorrisi. Auguro che sia questa la parte che prevalga.
Ma che carina che è, poi il suo sorriso è così contagioso.
C'è un parte in cui mi sono rivista, in realtà sono più di una, il fatto di non avere una relazione e la "paura" di piacere solo fisicamente e non per ciò che sono davvero, pensandoci sono poche le persone che sanno chi sono e come vivo (la mia famiglia e la mia psicologa/psicoterapeuta) e a volte mi chiedo ma davvero esiste qualcuno che mi accetterebbe con la mia ansia e i miei (ormai) brevi periodi di isolamento? Mi sembra troppo strano e surreale..
Anche qui mi trovi d'accordo, non è facile dopo un lungo periodo di isolamento uscire dalla propria zona di comfort soprattutto se aggiungiamo ingredienti come ansia e sintomi che ti fanno sentire maggiormente a disagio, non so voi ma ancora oggi io per mettere un piede fuori casa ho bisogno di qualche minuto per me stessa, tipo una preparazione psicologica, guidare ad esempio è qualcosa che non riesco ancora a fare da sola. Molti di coloro che sono stati hikikomori o hanno avuto a che fare con altre situazioni di ansia o fobie ecc., consigliano di fare su se stessi una sorta di violenza psicologica nell'affrontare una paura, ciò consiste nell'imporsi da soli certe situazioni che appunto ci creano ansia o paura, non so se questa cosa funzioni ma voglio provarci.
"..perchè è una questione di correttezza, non si sta insieme ad una persona se tu non stai in piedi...con l'altra persona NON CI GIOCHI e non deve essere un tappare gli affetti.."
Date una medaglia a questa donna ora :D
No ma scusa... Questa qui ha paura di piacere solo fisicamente? Ma dai...
Che poi all' inizio certo che ci si puo` piacere solo fisicamente... All" inizio non si conoscr niente dell' altro tranne che il suo aspetto. E' davvero buffo pretendere che uno sia interessato a te per il tuo valore interiore.
@@gloriasangermano3687 sai perchè accade questo? Perchè siamo abituati troppo spesso a dare giudizi affrettati (e mi ci metto pure io) ancor prima di conoscere una persona. E poi perchè nel 2020 viviamo solo di questo, immagini. Credo sia una conseguenza farsi trasportare, unirsi alla massa, per fortuna non tutti ma quanti, oggi, riesconoad essere se stessi con pregi e difetti?
Ti ho conosciuto al cerbero,sei forte 😉👍👍
Ciao ti ho visto sul cerbero, sono una ragazza transgender, e guardando la tua intervista sentendo parlare dell'abbandono del corpo e l'ho molto rivisto in me che ancora oggi devo sforzarmi per intrattenere rapporti sociali proprio perchè il mio corpo è a me estraneo, la causa di questa estraneità è la disforia di genere che mi ha spinta alla scelta del cambio di sesso. Sarebbe interessante secondo me capire quante persone hikkikomori hanno la disforia e piuttosto che affrontare lo stigma sociale della transessualità decidono di separsi dal corpo che odiano magari anche non consciamente.
bisogna accettare che noi siamo tanti, questa ragazza è tante persone, un gruppo di tanti maschi e femmine diverse ed anche tutti noi siamo tanti, l' io non è padrone a casa propria, perché questa casa è un condominio - ci vuole un' assemblea condominiale per tenere insieme tutti, come un orchestra che suona insieme - ognuno con la sua melodia, questa è l' armonia di una vita . Francesco Gelmini
Federica deve continuare ad essere se stessa perchè è bellissimo avere un carattere unico e lasciar perdere le mode. La mia impressione è che abbia bisogno di esperienze sociali che la possano aiutare a gestire il suo temperamento. A lasciar proprio perdere quando esternare certe cose, quando non ne vale la pena, una cosa difficile per tutti che si assume solo con le esperienze appunto.
E poi credo che l'equilibrio un partner può aiutare a crearlo, anche se è molto raro, e non ci si deve appunto sorreggere sul partner ma invece trovare se stessi anche grazie al sostegno emotivo, diciamo che è più facile trovare il proprio equilibrio quando si riceve affetto da qualcuno, quando si sta bene, si è capiti o aiutati in qualche modo da chi ci ama.
''Questa parte la taglio'' *cit
È sempre difficile essere donna con un carattere aggressivo, assertivo e determinato, che per definizione sociale è tutto tranne che femminile. È dura, ma non bisognerebbe mai soffocare questa aggressività e annullarsi. Non è giusto trattenere l’indignazione se c’è qualcosa che ci infastidisce, o non ribellarsi all’essere oggettivate se ci fa ribrezzo, o ancora assecondare le aspettative sociali in cui non ci si rivede. È ancora piú difficile conciliare questo essere forti e combattive con caratteristiche come empatia e sensibilità; c’è solo da capire che possiamo essere entrambe le cose. Un bacio a Federica, grazie per aver aperto la strada♥️
In poche parole, non è giusto reprimere se stessi, la nostra vera natura.
Ma sinceramente tutta sta difficoltá io non l'ho mai riscontrata!
Ho un carattere deciso e determinato, mi son sempre fatta valere senza problemi!
E nonostante questo mai NESSUNO nella vita ha mai detto che sono poco femminile!Anzi tutto il contrario!
La femminilitá non é solo avere unghie lunghe, rossetto rosso e tacco 12!
La femminilitá è moooolto moooolto altro!
Si puó essere molto femminili anche se super "cazzute"!
L'uno non escude l'altro!
Inoltre aggiungo anche che per me "l'aggressività" é una cosa negativa a prescindere!
Non mi piace vederla neanche in un uomo!
Per me chi é aggressivo e quindi "aggredisce" anche (se solo verbalmente) gli altri, ha SOLO rabbia repressa, e va in contrasto non solo con la femminilitá, ma piuttosto con qualunque individuo mediamente civile!
Francamente , un conto è essere aggressivo, un altro é essere determinato!
Questa cosa che una donna "determinata" non viene vista "femminile", mi sembra proprio una cavolata!
Secondo il tuo discorso , per la societá le donne con un carattere forte e deciso , vengono viste poco femminili...ma mi viene da chiederti, ma tu dove vivi?Non mi risulta affatto sta cosa!🤔
@@Uklea1 Ti quoto in pieno.
Essere determinati e' una cosa, essere aggressivi e' tutt'altro, a me una donna aggressiva non piace per niente, puo' essere una gran bella ragazza ma il carattere alla fine e' quello che conta davvero, in un rapporto serio ma sopratutto vero.
@@Uklea1 Penso che lei intendesse dire di non mostrare eccessivamente le proprie rigidità in modo brusco, in merito a qualsiasi argomento in cui ci fossero; probabilmente perché sentiva di avere una componente gentile importante
Capisco cosa Federica intende dire: ha avuto bisogno di ritrovare (anzi, scoprire) la sua "parte femminile", che ha sempre nascosto/contenuto sia agli altri - ma soprattutto a sé stessa - perché i ruoli di genere la volevano indirizzare da quella parte che lei non vedeva come sua... troppo differente da lei stessa, più che stereotipata e poco emancipata. Come naturale per lei, e nel suo carattere. Ha "ridotto" la parte femminile perché voleva far valere la sua parte, il suo essere. Con il termine che lei usa, "attaccare, difendermi" si capisce proprio questo: indirettamente sperava che tutti capissero che lei è Federica, e non vuole diventare qualcos'altro.
Personalmente mi ritrovo molto in questo desiderio di capirsi: trovo che a maggior ragione oggi è ancora più difficile farlo perché non ci è possibile avere un'indipendenza economica e sociale, stare da soli con noi stessi e capire chi siamo veramente diventa sempre più complicato.
❤️
con tutto il rispetto uno sguardo posato lo prenderei come un complimento.
Mi viene da pensare che l'anima degli Hikikomori è maschile in ogni caso.
Comunque, queste testimonianze sono interessanti, fanno capire molte cose dal punto di vista sociologico oltre che psicologico.
Già, ne stiamo capendo sempre di più assieme, io compreso non finisco mai di stupirmi del mondo ancora oscuro che sta dietro a tutto questo.
Visto che l'Hikikomori è una questione prevalentemente maschile, c'è qualche video in cui si parla della relazione tra hikikomori e ruolo di genere maschile? Credo che sia molto rilevante, ad esempio sul tema del lavoro, visto che non è socialmente accettato che un uomo sia mantenuto dalla donna e per questo ha una maggiore pressione sociale e connesso rischio di fallimento. Oppure la sfera amorosa-sessuale, per il ruolo tradizionale che richiede spirito d'iniziativa, carattere, maggior esposizione.
Sono solo stereotipi imposti dai film americani e dalla società
Mhhh molto interessante davvero!
Allora, da dove comincio...
Penso che la sua storia si ricolleghi a quello che dicemmo tempo fa: la piramide di Maslow, e penso che riguardi molto di noi, me compreso.
A quanto si vede lei, come anche io e magari molti altri, siamo persone che comunque vivono senza grossi problemi di tipo primario, proprio per questo il focus psicologico si sposta inizialmente sui bisogni relazionali e poi su quelli di autorealizzazione.
Penso che prima della laurea, fosse talmente presa dallo studio e da quel tipo di vita attiva, tanto che non c’era spazio per i ragionamenti introspettivi, poi una volta finiti gli studi penso si sia trovata a fermarsi, chiedersi chi è, dove vuole andare, cacciare ciò che aveva dentro.
È appunto quello, autorealizzazione, introspezione, conoscenza di sé, l’hai vissuto anche tu con la depressione esistenziale, cose che i nostri antenati non provavano perché c’era troppa miseria e il focus mentale rimaneva sui bisogni primari.
Devo dire che dal punto di vista mentale io trovo alcuni punti in comune tra me e la ragazza, nonostante le nostre storie completamente diverse.
La mia crisi partì dopo che mi lasciai con la mia prima ragazza, con cui stetti due anni, tradito con un ragazzo molto più “figo” di me, abbandonato da lei e dagli altri, avevo perso la mia stabilità psicologica e mi sentivo di nuovo non abbastanza, uno scarto, incapace, goffo.
Ma il mio orgoglio non mi fece isolare, nonostante gli attacchi di panico e l’ansia in quel periodo mi tenevano più spesso a casa.
Il punto è che anche io passai un periodo di introspezione, riformulai completamente me stesso perché il vecchio me aveva “perso”, ridotto ad uno straccio piagnucoloso da una ragazza, avevo bisogno di disarmi di quel cadavere e crescere, cambiare: ci ho messo un anno per cambiare completamente, trovare un nuovo equilibrio in me stesso e sentirmi abbastanza uomo e sicuro di me da non vergognarmi di essere me stesso.
È stato un percorso, e tutto sommato è la stessa cosa che ha affrontato lei, seppur per motivi diversi, trovare il nostro equilibrio interiore, stare bene con noi stessi e realizzarci.
Per me è stata importante anche l’indipendenza emotiva, cioè la consapevolezza che il mio stato, le mie emozioni, dipendono solo da me stesso e che non devo dipendere da nessun altro, né cercare il mio equilibrio in qualcun altro.
Tornando a lei, interessante quello che avete detto sui ruoli di genere, io la penso un po’ a metà:
È inutile andare contro natura, io so di essere uomo, so che a livello evoluzionistico l’uomo ha il compito di proteggere la famiglia e di essere leader, quindi sicuro di sé, intraprendente ecc...
È la struttura che ha creato la natura proprio per assicurare il proseguo della nostra specie, inutile rinnegarla solo perché non si riesce ad accettare.
Idem per la donna, è in genere più sensibile e più delicata, e di conseguenza anche il carattere tendenzialmente rientra in quei canoni che oggi definiamo femminili.
D’altro canto, è anche vero che ognuno può fare ciò che vuole, nessuno può costringerci ad essere così o essere colà, la natura ci ha anche creato liberi e un motivo ci sarà. E per fortuna, magari proprio perché donna, non ha ricevuto chissà quali pressioni sul suo modo di essere, abbiamo sentito storie di ragazzi bullizzati, picchiati, emarginati, pressoché senza motivo, per fortuna lei pur avendo avuto qualche rottura di palle, non è mai stata aggredita fisicamente o psicologicamente (almeno non lo ha detto) per ciò che era, ciò dimostra che comunque la società in cui vive ha accettato ciò che era senza problemi, ed è giusto che lei continui a vivere come meglio crede.
Però ripeto, non sono comunque d’accordo a sminuire così le divisioni di genere, se la natura ci ha fatto biologicamente in un certo modo tendenzialmente bisognerebbe rispettarlo, io tendo molto a dividere ciò che è “biologico” e ciò che è culturale, perché c’è una differenza abissale.
Ok la biologia, ma l'essere umano a differenza degli altri animali ha la capacità di superare alcune tendenze comportamentali "per natura" attraverso la cultura e l'esperienza, e se questo è positivo o negativo credo non si possa dire a prescindere, dipende da caso a caso. La natura non è ne buona ne cattiva, è e basta. Noi possiamo prenderne atto e gestirci di conseguenza.
Detto questo, mi fa sempre piacere leggere testimonianze di chi ha avuto il coraggio di intraprendere un percorso per migliorarsi o accettarsi, quindi complimenti! :)
Daniela Arienti
Ma è eticamente corretto ribellarci alla nostra natura/biologia?
È un po’ come quando dicono, giustamente, che i leoni o le tigri non devono stare chiuse in cattività nei circhi o negli zoo, in quanto per natura devono essere liberi.
Possiamo arrivare addirittura a cambiare in modo assoluto l’identità del nostro genere nella società?
Ad esempio, devirilizzare l’uomo, nonostante la donna in modo inconscio sia attratta dalla virilità in quanto caratteristica dell’uomo che protegge la famiglia e la prole, idem per tutti gli altri esempi che si possono fare per entrambi i generi.
Ovviamente ciò non significa che bisogna per forza unificarsi a ciò che rappresenta il nostro genere, per carità, ognuno è liberissimo, il mio è un discorso più ampio sulla società e l’etica in generale.
@@AlessioC97x mmh domanda difficile, non so risponderti, credo ancora una volta che dipenda dai casi specifici. Per quanto riguarda la devirilizzazione dell'uomo per esempio per me è sbagliato (forse addirittura non etico), invece trovo giusto proporre nuovi modelli di virilità positiva. Oggi è difficile pensare alla virilità come a qualcosa di positivo a causa di tutto il maschilismo che c'è stato e continua ad esserci (con le dovute proporzioni) a danno delle donne e degli uomini "non abbastanza uomini", quindi da questo nasce il tentativo di devirilizzare gli uomini immagino. Ma se si potesse valorizzare la mascolinità in maniera positiva, così come si è fatto in questi decenni con la femminilità (prima considerata una debolezza), sarebbe grandioso!
E perdona il papiro, magari sono anche stata ripetitiva...
Ma se smettessimo di indossare maschere e ci comportassimo secondo la nostra identità non sarebbe meglio per tutti? Perché promuovere virilità e/o femminilità? Sono concetti superati, dal mio punto di vista. Ognuno con le sue caratteristiche comportamentali, siamo liberi di essere. Mi chiedo perché si parla ancora di virilità/femminilità, non credo esista una virilità/femminilità positiva e credo che tutto ciò non significhi nulla. Quello che si dovrebbe promuovere è la volontà e la forza di essere se stessi al 100%.
Grazie per la testimonianza.
Io sono femminile,e rompono le palle comunque perché "sei una bambolina stereotipata " okay..
Io non credo che ci riuscirei..non per l'isolamento sociale,ma perché ho il bisogno fisico di stare all'aperto,molto spesso. Ma a volte ci picchio vicino...in inverno specialmente. Conto come hikikomori atipica? La cosa sugli stereotipi di genere l'ho vissuta anchio..
Ma per quanto esistano le stronze,o le TERF,non sono d'accordo che il femminismo non serva. Alcune sono solo misandriche,quello è sicuro.
Riguardo il femminismo, beh sicuramente il tipo di femminismo che c’è oggi, e penso hai capito cosa intendo, non ha bene a nessuno, anzi, ridicolizza le donne stesse oltre che offende noi maschi.
Io stesso ebbi una discussione su una cosa mia con una ragazza femminista, che mi attaccò e insultò in modo gravissimo senza nessun vero motivo, si permise di sparare sentenze su cose della mia vita che non conosceva per niente, giustificandosi con “magari non lo so, perché io so come siete fatti voi maschi quindi sicuramente è così”.
Generalizzazioni assurde, è un modo di parlare e ragionare tipico degli estremismi politici o religiosi, sinceramente quel giorno schifai proprio il femminismo.
Ma vabbè, tralasciando quel tipo di femminismo estremo.
Oggi almeno in Occidente c’è un sostanziale equilibrio tra generi, non dico parità perché non ha senso, entrambi i generi hanno caratteristiche diverse e in base alle situazioni possono essere più o meno avvantaggiati.
Sicuramente oggi le donne hanno l’elemento positivo nel loro corpo, in quanto possono manipolare gli uomini e farsi sempre desiderare, praticamente tutte le ragazze che conosco tra le mie amicizie si fanno portare dai ragazzi ovunque, si fanno pagare tutto, si fanno fare favori e li hanno sempre sotto i piedi perché in quanto donne hanno potere su di loro, è una verità inutile da contestare, è così perché la società è cambiata, punto.
Noi ragazzi non possiamo far leva su nulla per essere aiutati o apprezzati, e anzi dobbiamo sempre essere noi a dare il massimo per non essere considerati “non abbastanza”.
Non sto contestando la cosa, è così che funziona, ce ne facciamo tranquillamente una ragione, ma un po’ fa innervosire sentir parlare ancora di femminismo come se noi ragazzi fossimo ancora i padroni spietati e le ragazze le povere vittime, dai per favore...
Al massimo, si può lavorare sulla risoluzione dei problemi sociali di genere, che sono diversi per entrambi i generi.
Ad esempio desessualizzare la figura femminile.
E devirilizzare la figura maschile.
Anche se sono entrambe cose che non funzionerebbero mai al 100% perché hanno una base biologica.
@@AlessioC97x che tristezza di ragazze...
@@AlessioC97x grande commento! Condivido al 100% ciò che dici ma non ho più speranza che le cose cambino...
Alessio Cardella Sì ma il femminismo non ha nulla a che fare con le relazioni interpersonali tra uomini e donne. C'è sempre questo malinteso di base, se una donna difende le tematiche politiche e sociali femministe, quelle basiche, come la conseguenza di una gravidanza indesiderata, come la società ancora oggi, sia donne che uomini, tendano a sentirsi più rassicurati se al comando c'è un uomo, alla percezione nel sentirsi maggiorante più a rischio in determinati contesti. Si tira fuori sempre il discorso dell'uomo che paga la cena, deve corteggiare, deve esporsi etc. Sì è vero, c'è questa differenza, ma non c'entra un piffero con l'altra. E', oltre che culturale la differenza, anche ormonale. Deve esserci per forza una disparità ormonale tra uomini e donna. Non si può dare per scontato che ogni donna passiva verrà sicuramente corteggiata da un uomo e non rimarrà sola. Quelle più attraenti lo saranno, altro non lo sono e molto probabilmente quelle donne non esplodono di testosterone e restano passive senza un uomo.
@@ilcastellodicarte5240 diciamo che noi uomini vorremo che quando si parla di questioni o ruoli di genere, ci si ricordi che i generi sono DUE, che si parli esplicitamente di questioni maschili. Che si dica, ad esempio, che Hikikomori è una questione prevalentemente maschile e che si indaghi sul ruolo di genere maschile, sulle contraddizioni e le nuove difficoltà che questa lunga transizione tra tradizionalismo e parità comporta, senza dover chiedere scusa o il permesso a chicchessia. CHE SI SDOGANINO LE QUESTIONI MASCHILI, che nulla tolgono a quelle femminili, anzi, sono interlacciate e staremmo tutti meglio se si uscisse dalla cultura ginocentrica. E' paradossale che appaia "ruolo di genere" nel tutolo di una delle poche donne intervistate: in sé è sensato, ma che si chieda di più ai ragazzi intervistati sulla questione d'esser uomo!
Erano 50 anni che non sentivo dire "spasimanti".
Quanti anni hai 80?
"Questa parte la taglio" è il nuovo slogan del canale?
È bellissima l idea di non tagliare! ^^ mette a proprio agio! Però devo consigliare un microfono più vicino, per non far lamentare nessuno xD
Ma dai cribbio! il mio commento è stato cancellato alle 4,45 del mattino del 4 Nov. 2021 e non c'era niente di aggressivo o censurabile!! E la seconda volta che succede, potrebbe essere stato un problema tecnico. Oppure no.
Quindi io se voglio essere me stessa dovrei fare il cambio di genere, suppongo. Ecco perchè poi mi sta sul cazzo il genere femminile... -___-
Questa non è solo una chiacchierata, è una vera e propria Ted Talk
Che ragazza meravigliosa...ce ne fossero di persone così!
Questa testimonianza mi è piaciuta davvero e mi sono sentito arricchito, nell'ascoltarla: ringrazio Federica e questo canale per averla condivisa ^^
Mi sento vicina a questa ragazza, quante volte ho rinunciato a vestirmi in modo femminile o più “sexy” ( non per piacere agli altri ma a me stessa) per non sentirmi addosso quegli sguardi che,come dice la ragazza, sono inevitabili. Anche io ho dovuto fare pace con la mia femminilità e allo stesso tempo ho deciso di mantenere alcuni tratti maschili del mio carattere. Così come ho imparato che anche gli uomini che incontro sono “vittime” di questo sistema: hanno una parte femminile nascosta tutta da capire e rispettare. Bellissima testimonianza sopratutto per il pubblico femminile
Grazie per il vdeo e per il contributo di Federica, che ammetto mi piace non poco =).
Vabbè dai stai chiuso in stanza e prenditelo in mano
*Questo video dovrebbe essere visto da ogni donna*
Va beh, ma stava male fisicamente, non si è isolata volontariamente.
Ciao Federica siamo praticamente vicini di casa
Da donna mi sembra che questa ragazza abbia un po' troppi problemi con il suo lato maschile/femminile. Mi sembra esagerato questo suo vedere il mondo un luogo ostile se una donna decide di fare alcune scelte un po' diverse da quelle che si "richiedono solitamente a una femmina", penso a tante donne ne conosco di tutte i tipi, penso alle calciatrici in nazionale e a come quest'anno abbiano avuto sostegno e successo in televisione. Penso a mia cugina che ha due bimbe e si rasa i capelli per comodità, non si trucca, però è felice di com'è, semplicemente se ne sbatte. Non credo che il mondo sia così ostile, basta circondarsi delle persone giuste per non sentirsi "diversi " o giudicati. A vederla così credo ci sia qualcosa di più profondo sotto, e che questo malessere non venga solo dal contesto ma anche da lei stessa, vedremo come si evolverà la sua situazione, per ora ben venga che abbia superato parte dei suoi problemi e si sia reinserita nella società. Di sicuro avere una madre così fissata con "il sistemarsi con un ragazzo" le ha creato dei problemi.
Ma penso sia più un suo modo di vedersi e di cercare la via giusta per sé, un problema che è iniziato con lei ed è finito con lei, la società non c’entra nulla.
Non ha subìto bullismo, né violenze, né discriminazioni, né isolamento forzato dagli altri, né ha problemi relazionali o di tipo amoroso.
A quanto ha detto almeno.
È stato un suo momento di debolezza personale, di ricerca della sua identità, punto.
E non è sbagliato, anzi è normale durante la giovinezza ci si interroghi su chi siamo e chi vogliamo essere, magari l’unica cosa esagerata è stato l’isolamento volontario, non ho capito il perché, forse voleva semplicemente trovare la sua strada stando da sola, in pace.
In ogni caso è una storia molto più normale e tranquilla rispetto a quella degli altri hikikomori che abbiamo visto, ennesima prova del fatto che l’hikikomori è una conseguenza che può partire essenzialmente da qualsiasi disagio psicologico.
@Mikor Válaszolnak non li definirei futili se a lei hanno creato un disagio e dei problemi, se qualcosa ti fa star male bisogna cercare di risolvere e comprendere non di sminuire perché non funziona. Nessuno vorrebbe che i suoi problemi venissero sminuiti, in fin dei conti una volta soddisfatti i bisogni primari dell'uomo tutto il resto (in modo sbagliato secondo me) potrebbe essere definito futile, per chi ha vissuto nell'indigenza ad esempio nessuno dovrebbe lamentarsi se ha un tetto sopra la testa e può mangiare tutti i giorni...
@Mikor Válaszolnak Quelli che tu definisci motivi futili per lei non sono di certo stati una passeggiata, a quest'ora non eravamo neanche qui a parlarne e lei non avrebbe mai avuto bisogno del sostegno di una psicologa, quindi per LEI tanto futili non erano. Se ci pensi la stessa cosa potrebbe pensare una persona qualunque di un hikikomori, un conto è non sapere o non riuscire a comprendere come ci si possa sentire, un altro è sminuire i problemi di chi soffre o ha sofferto, quest'ultime, lo ammetto, non sono parole mie ma della mia psicologa/psicoterapeuta.
Io penso che sia facile tutto quello che si riesca a fare e difficile tutto quello che non si riesca a fare. Sembra una frase fatta ma è così. Io mi sono accorta con gli anni che, come donna, per molte cose ho imparato a fatica a stare al mondo mentre estremamente capace a evitare collisioni e a reggere colpi molto duri per una "missione che supera me stessa". Lavorando anche io in ambito educativo credo che la cosa più bella e utile è fornire ad ognuno gli strumenti che gli servono. Ogni problema che può sembrare futile/capriccio nasconde una sofferenza che va presa e accudita con una carezza, o con una presa forte o con uno sguardo che amplia la sua visione che vede talmente da vicino la cosa da impedirgli di vedere tutto quello che ci sta attorno.
l'idea di rimuovere i ruoli di genere è irrealistica anche perché spesso queste istanze vengono portate avanti solo a vantaggio delle donne, lo sappiamo benissimo che un maschio devirilizzato (qualora fosse possibile ottenerlo) non interesserebbe quasi a nessuna.
A me sembra che tutto sommato queste battaglie abbiano il solo scopo di dare più spazio di manovra solo alle donne mentre agli uomini deve andar bene tutto. Non vedo ad esempio campagne contro la discriminazione dei maschi grassi o dei bassi di statura, sono le stesse donne a soffiare sul fuoco dello stereotipo di genere maschile, mentre per loro stesse rivendicano la più totale libertà. Non c'è nulla di egualitario in tutto ciò.
E comunque questa storia che le convenzioni di genere sono infinitamente plasmabili da un cambio culturale sinceramente ha rotto le palle, non possiamo far finta che la biologia non giochi un ruolo decisivo e vincolante...
Hummmmm a poco a che fare sinceramente con L hikikomori, dalla durata dell isolamento, da come lo racconta lei,come fosse solo una “fasetta” della sua vita da raccontare con il sorriso davanti a un faló, al “””””lavoro”””” che lei voleva fare, non a cui è stata sottoposta, alle tematiche che hanno più a che vedere con un disagio con se stessa e con gli altri rispetto al suo ruolo da donna nella società e i paletti a cui esse sono “sottoposte”......
Ripeto, HUMMMMMM......
Non è che uno deve essere stato recluso 10 anni per poter dire di aver sofferto di isolamento sociale (o hikikomori che dir si voglia), non è che c'è un patentino di "vero hikikomori"; mi sembrate i puristi dei vari ambiti musicali, videoludici ecc.. solo che qui più diventi "vero" più vita perdi. È un po' stupido dire "quello non è hikikomori, è stato 2 anni mentre io 13", il dispetto te lo stai continuando a fare solo tu.
Concordo sul fatto del suo "lavoro", alla prima può essere un errore espressivo, alla seconda no.. Se lei ritiene davvero che quello sia un lavoro devo pensare che non sappia bene, in prima persona, cosa sia il lavoro. A scanso di equivoci: il lavoro su sé stessi è un lavoro che dovrebbero fare tutti, ma uno che dice di star lavorando perché sta migliorando ste stesso, beh...
Daθ ma figurati io i puristi, in ogni campo, NON LI SOPPORTO, anche perché quelli che si ostinano a definire un qualcosa ostinatamente secondo la propria credenza e senza ascoltare altri pareri sono i peggiori!!! Io li chiamo i somelier di sto ca...😂😂
No, non è una questione del “io ho più problemi di te quindi ho un grado superiore”, è semplicemente che da quello che ho visto non mi sembra proprio che questa ragazza abbia avuto dei problemi affini all hikikomori, è più un’ altra cosa secondo me.....come ho detto ne parla quasi come di un periodo della sua vita che è andato e quasi si crogiola nel raccontarlo senza alcun remore verso il suo vissuto, quando il problema del isolamento sociale È MOLTO GRAVE ED È DI QUEL ISOLAMENTO CHE SOFFRONO GLI HIKIKOMORI tutto qua....
Forse è un po’ fuori dalla tematica il vissuto della ragazza tutto qui o comunque ha qualcosa di simile ma non iguale e credo che questo sia incontestabile se si conosce, DAVVERO, il problema.
Daθ
Beh indubbiamente è una storia molto più soft rispetto alle altre, è soprattutto è un disagio partito da sé stessa e sviluppatosi sempre in lei, non ha avuto dei veri problemi sociali.
Ciò non toglie che meriti comunque rispetto per ciò che ha passato, e sia comunque un buon spunto di riflessione per noi.
Però si, è una storia diversa dalla maggior parte degli hikikomori.
Ma io proprio non lo concepisco tutto sto gatekeeping. Guarda che non è che se danno un premio alla gente per quanto più di avvicinano a uno stereotipo. Lei raccontta la sua storia, ma che ti frega delle etichette?
È molto più raro che sia una femmina a isolarsi volontariamente e staccarsi dagli altri, poiché la donna vive dell'approvazione e delle attenzioni altrui, si plasma molto a seconda di questi feedback; l'uomo è invece costretto a farsi da solo per la maggiore, per cui quando un ragazzo è sopraffatto può tendere a isolarsi perché tanto non gli verrebbero molto a mancare le attenzioni altrui, le quasi mancherebbero alla donna, che nel caso si sentisse sopraffatta opterebbe, piuttosto, nella maggior parte dei casi, a ficcarsi ancora di più nella società e nelle relazioni farlocche, conformarsi, in modo da sentirsi accettata, perciò viva ed "esistente". Isolarsi equivale ad annullarsi, fare un reset, e le donne molto difficilmente sono disposte a rinunciare alla loro identità, alla loro immagine. Questo potrebbe spiegare perché la ragazza intervistata fosse di partenza una femmina atipica, poco attaccata a certe cose, e con una tendenza anticonformista e simile ai maschi.
Ma che cosa stai dicendo??
Quello che hai detto
Non ha alcun senso,
Qiesta idea della ragazza che ha bisogno di attenzioni è una cavolata perche ho conosciuto delle ragazze che si sono isolate e che non avevano in assoluto modo bisogno di attenzioni.
Queste idee ti vengono guardando film americani e vivendo in una società stereotipata.
Come ci sono femmine, ci sono anche maschi.
I caratteri sono le vere differenze, che si possono cambiare da maschio a donna, ma i caratteri sono più unici che mai.
Quindi secondo il tuo questa praticamente non è una donna.
@@gianlucapreti5076 Ah no, non guardo film americani, spesso mi fanno anche schifo. Dico questo osservando proprio la realtà, si vede che viviamo in contesti diversi e tutto qui, non serve che dici che il mio commento è una cavolata senza senso, che rileggendolo non ci trovo fallacie logiche, moderiamo i termini innanzitutto e rispetta chi trae conclusioni diverse da te. Inoltre il mio commento non nega il fatto che si possano isolare anche le ragazze, sebbene sia più raro.
@@Maggy_e per te, la realtà di cui parli è solo una condizione che può essere accettata o meno, puoi viverci o meno.
Ma se osservi il mondo da un punto di vista diverso, vedrai che è molto vario.
E midispiace per i termini
Commento intelligente e empatico. Brava!
Non so quanta identità rimanga nelle relazioni farlocche e forzate, nella vita vuota e distaccata dalla volontà... anche questa è una forma di annullamento della personalità, non di "salvaguardia" e forse anche peggio, dato che chi si isola in qualche modo lo fa per preservare la propria essenza. Però hai ragione, il mondo femminile funziona dall'interno verso l'esterno e la spinta che sente una donna nel dover almeno esprimere ciò che ha la porta ad isolarsi di meno. Sono comunque modalità differenti di reazione che nascono da disagio simile
Questa non c" e`mica tutta. Problemi a non finire
dio santo, ma perche commentare una cosa del genere in un video di una persona che racconta i suoi problemi? se non vuoi sentire i problemi degli altri non guardare il video...
ma perche' questa mancanza di sensibilita', di intelligenza?
@@andycavallera2890 no volevo dire che questa e" VERAMENTE pazza e le cliniche psichiatriche sono piene di pazienti del genere. Non ha problemi di socializzazione, ha seri problemi psichiatrici.Non e` che per essere pazzi occorre credersi Napoleone o girare con un coltello in mano. E` quando fai discorsi totalmente incoerenti e il tuo io e` frammentato.
@@gloriasangermano3687 messa cosi posso pure essere daccordo, come testimonianza e' stata confusa ed inutile. ma allora scrivilo bene come hai fatto ora in risposta, e ricorda che anche i pazzi meritano sensibilita e rispetto.
doveva conoscere sé stessa perché non si è comportata donna. A me sembra lapalissiano.
Ecco Molto interessante come intervista, come "colloquio"..
Ecco, ovviamente mi devo discomplimentare con i professionisti; ben Due professionisti che seguivano la ragazza.. Due figure professionali Psicologa(Psicoterapeuta abilitata) e Psichiatra.. mentre invece devo veramente complimentarmi con la Professionalitá del "colloquio" portato avanti da Marco Crepaldi che come ribadisce sempre lui.. ha studiato psicologia, ha una laurea in Psicologia ma nn è psicologo( abilitato ); è solo l'Ideatore di questo canale Molto professionale, interessante ed educativo.
MA ORA ARRIVIAMO AL DUNQUE..
Perchè mi devo discomplimentare con le due figure professionali che seguivano la Ragazza?
Tengo a precisare:
La ragazza è stata da subito Propensa a voler seguire un percorso Psicoterapico.. tant'è che nell'isolamento è stata lei stessa a recarsi dalla Psicoterapeuta.. Nn è Da tutti!.. io la trovo UNA COSA MOLTO POSITIVA..
Questa ragazza ha portato avanti fin dagli esordi del suo problema esistenziale un Percorso PSICOTERAPICO-MEDICO affiancato.. il percorso piú OTTIMALE che una persona che sta affrontando un problema potrebbe fare.. e bene..
LA RAGAZZA NONOSTANTE SIA STATA SEGUITA DA DUE FIGURE PROFESSIONALI FIN DAGLI ESORDI CON LA SPONTANEA VOLONTÁ DELLA RAGAZZA APPUNTO.. LA RAGAZZA TOCCA O SFIORA L 'APICE E FINISCE IN PRONTO SOCCORSO ..
E NONOSTANTE TUTTO SEMPRE CON LA SUA VOLONTÁ!!.
ALLORA IO MI CHIEDO..
A cosa serve essere seguiti da Professionisti se poi i risultati sono Questi?
Altro punto..
Hanno sempre trovato una Ragazza propensa al farsi aiutare anche durante l'apice (Ingresso in D.E.A.) di sua spontanea volontà.
E SE I DUE PROFESSIONISTI SI SAREBBERO TROVATI DI FRONTE A UNA SITUAZIONE OPPOSTA?
NELLA TOTALE NN COLLABORAZIONE E NN VOLONTÁ DELLA RAGAZZA NEL CERCARE AIUTO?
COSA SAREBBE SUCCESSO?
Un Messaggio personale ai professionisti..
Professionalità CAZZO!!..
Un paziente NN lo dovete fare finire in pronto soccorso con i vostri aiuti!!.. Ma bensí a fare un bello Sport o una bella festa!!..
Altrimenti la sedute Psicoterapiche a cosa cazzo servono? A peggiorare?
Dai.. su..
E per cosa avete studiato allora?
10 anni della Vostra vita..
Ps.
Secondo me la ragazza sarebbe uscita dal problema dopo un solo dialogo con Marco Crepaldi..
Invito tutti i professionisti a guardare questo video e vedere con quale professionalità è stato portato avanti questo "colloquio" del video..
E prendetene Esempio..
Ma se non sai cos'è uno psicologo o uno psichiatra perchè parli? La conoscenza non è un optional e l'ignoranza non è una virtù, quindi se non sai le cose non esprimere opinioni.
@@francescapalmieri910 Mia personale convinzione e' che gli psicologi siano inutili e gli psichiatri dei criminali.
Molto piu utile Marco, che non cerca categorie e non prescrive droghe, ma usa il cervello ed il cuore.
Secondo me ti sfugge che questa ragazza e' ancora nolto lontana dall` essere guarita. E' incoerente ha dei tic ( tricotillomania) ha credenze illusorie...
@@gloriasangermano3687 Ma come fai a fare diagnosi tu sulle persone? Sei uno psichiatra? Se nn é guarita o é guarita o quale patologia ha nn é un problema tuo.. ma degli specialisti.. che come avevo detto appunto nel commento dovrebbero interagire e operare per aiutare le persone a uscire dai problemi e nn per farle diventare vittime degli psicofarmaci o di psicoterapie che nn danno frutti e infinite
@@elavel3826 e tu se non sei psichiatra come ti senti in diritto di accusare gli psichiatri di non fare bene il loro lavoro e di dire che la terapia farmacologica non funziona? Cosa ne sai di terapia farmacologica? Io per esperienza indiretta ( un mio familiare) so che i farmaci spesso nel trattamento antidepressione funzionano . Io ho detto solo che questo soggetto fa discorsi sconnessi hai dei tic evidenti ( tricotillomania) e sembra tutto meno che stare bene.
Non si capisce se ne ha mai preso o meno o se sia questo il problema
E` questo il qproblema. Voleva un ragazzo, non l" ha trovato e ora e` completamente suonata.
Gol Keeper eh immaginavo....qualche bella chiavata e si riprende un po’ sta ragazza,come la maggior parte dei ragazzi problematici,la maggioranza e’ gente che non ha mai avuto rapporti sessuali e la masturbazione li porta all’isolamento e alla frustrazione....io penso che bere come si deve e andare a farsi una puttana e’ la cosa migliore che possono fare per riprendersi
@@Alezena81 😂😂😂si
@@Alezena81 scusa se mi intrometto ma non sono affatto d'accordo. Voglio dire, capisco il tuo punto, ma non sono certo che sia l'unica soluzione. E poi caspita, che rozzezza... sembra che bere alcol, scopare e parlare in modo maleducato (tu poi, gol keeper, scrivi come un cavernicolo) siano l'unico mantra da avere nella vita
@@Alezena81e i puttani dove si trovano?
Quando ha detto che si e" tagliata i capelli a zero ma le dicevano che stava bene grazie al suo bel viso ho avuto la certezza che e` suonata come un tamburo.
Crepaldi: punto interrogativo stampato in faccia...lei dice "A" e lui porta il discorso su "Z", come ad esempio il fatto che lei sostiene che ci DEBBA essere differenziazione tra i generi e lui capisce
isponde "l'educazione di genere è sbagliata". Mi chiedo se realmente non capisce (gli sembrano tesi troppo assurde?) o se maliziosamente vuole deviare il discorso sempre sul "politically correct"...mah...