Unistem Day 2014 - L'intervento di Vincenzo Perciavalle

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  • Опубликовано: 17 окт 2024
  • Lo sviluppo embrionale comporta il passaggio dalle cellule primitive totipotenti, quali gli zigoti, e pluripotenti, cioè dotate della capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo, fino alla differenziazione dell'intero corredo di cellule pienamente specializzate. All'inizio del '900 lo scienziato russo Alexander A. Maximow avanzò l'ipotesi che anche in un individuo adulto potessero esserci ancora cellule non specializzate: le chiamò cellule staminali, una sorta di "pezzi di ricambio" dei tessuti. Dopo un silenzio di mezzo secolo, James Till ed Ernest McCulloch (Ontario Cancer Institute di Toronto) osservarono nella milza dei topi l'esistenza di grossi noduli, che chiamarono "colonie spleniche", ipotizzando che ciascun modulo derivasse da una singola cellula del midollo osseo, forse una cellula "staminale" come quelle ipotizzate da Maximov. Inizia così l'avventura della moderna ricerca sulle cellule staminali. Il prof. Vincenzo Perciavalle ripercorre a grandi linee i progressi della ricerca fino alla svolta dovuta al grandissimo fisiologo giapponese Shinya Yamanaka (Kyoto University), Nobel per la Medicina e la Fisiologia nel 2012, che in collaborazione col britannico John Gurdon (Cambridge University) riuscì nel 2006 a generare cellule staminali pluripotenti indotte a partire da fibroblasti adulti di topo.
    Dopo questa ampia premessa, la relazione si concentra su una storia tutta italiana e molto recente: l'assenza di basi scientifiche del metodo proposto dallo psicologo Davide Vannoni, socio del pediatra Marino Andolina nella "Fondazione Stamina". Il cosiddetto metodo Stamina, duramente contestato dalla comunità scientifica e oggetto anche di indagini giudiziarie in seguito alla morte di alcuni pazienti, fu riammesso attraverso la porta di servizio della "Legge Turco" sulle cure compassionevoli. Dato l'elevatissimo costo delle terapie basate sul "metodo Stamina" si sono moltiplicarono i ricorsi al Giudice del Lavoro al fine di ottenere il pagamento e l'ammissione di malati allettati dalle promesse del metodo propagandato da Vannoni. Fino a che, nel maggio 2012, l'ispezione dell'Agenzia Italiana del Farmaco presso i laboratori degli "Spedali Civili" di Brescia, individuando gravi irregolarità, prescrisse di bloccare la somministrazione della "cura compassionevole". Il relatore denuncia "l'incredibile decreto" (2013) del Ministro alla Sanità Renato Balduzzi che ha autorizzato la somministrazione della cura Stamina anche in assenza di prove scientifiche sulla sua validità e sulla sua innocuità: "E' la prima volta che in un Paese civile si scrive qualcosa di questo genere in una legge dello Stato". Ciò ha determinato forti reazioni della comunità scientifica internazionale. La relazione del prof. Perciavalle si conclude analizzando la procedura miracolistica proposta dagli inventori del "metodo Stamina", con l'obiettico di ottenere un brevetto. Gli uffici brevetti italiano e degli Stati Uniti hanno bocciato il presunto miracolo. Purtroppo i risultati clinici confermano l'assoluta inutilità della tragica impostura.

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