Abramo in questo momento, attraverso questa promessa, incarna tutto il destino del popolo che da lui nascerà. Questa pagina condensa tutto il senso e il significato del cammino di Israele, un popolo chiamato a servire questo Dio che, misteriosamente, tiene in mano il segreto di tutta la storia umana. Il rapporto tra questo popolo e questo Dio si presenta come una relazione di fiducia: quella che comunemente viene chiamata “fede”. A conferma di questa fiducia, il primo di tutti i credenti è invitato a compiere un gesto misterioso, per noi quasi incomprensibile: tagliare in due una serie di animali destinati al sacrificio e disporli come in una specie di corridoio per poi mettersi in attesa. Il torpore di Abramo, il ritardo di Dio e il passaggio finale della colonna di fuoco contribuiscono a dare un velo di mistero e di solennità soprannaturale a quella che, nella cultura dell’epoca, era in realtà una ricorrente pratica di giuramento. Le parti che sancivano l'accordo passavano tra gli animali sacrificati, come a dire "così accada a me se non rispetto l'accordo". Un gesto che si potrebbe considerare a tutti gli effetti una sorta di automaledizione, anche se il termine può sembrare insolito in riferimento a Dio. Il gesto è significativo proprio perché mostra la gravità dell'impegno che Dio prende nei confronti di Abramo.
Grazie prof per questa spiegazione. Sí, noi credenti viviamo per fede, io non decido mai niente da solo, sempre chiedo a Dio Padre che mi faccia conoscere la Sua volontá per la mia vita.
Ho sempre trovato particolarmente suggestivi i versi sul computo delle stelle, oltre che poetici: la poesia ha da sempre elevato gli astri ad oggetto privilegiato di canti spesso richiamanti proprio il senso di finitezza di fronte al cosmo e di vertigine di fronte all'infinito, ponendo l'uomo nella condizione di riflettere su di sé e sulla propria collocazione nel mondo. Il pastore errante della lirica leopardiana è senz'altro emblematico. Inoltre, gli astri riflettono a loro volta i bisogni e i pensieri umani, dalle costellazioni poste alla base di leggende presso numerose culture nel mondo all'uso delle stelle come strumento d'orientamento. E se è vero che la fede (così come anche l'esistenza stessa) è un viaggio, le stelle potrebbero essere viste compagne del viaggio. In un certo senso, alzare lo sguardo verso il cielo notturno rappresenta forse il primo passo importante nella conoscenza di sé
Salve, data la sua grande preparazione, potrebbe indicarmi quali sono secondo lei i libri imprescindibili da leggere per avere una buona cultura biblica? La ringrazio per il suo lavoro
È la seconda interpretazione della Fede che mi sembra la più giusta ed interessante.... Così almeno la vedo io. E questo perché la prima interpretazione è - diciamo così - ovvia, scontata. Mentre la seconda interpretazione segna un'evoluzione del concetto di Fede. Per rendere più evidente ciò che voglio dire è come la venuta di Gesù che con la sua Parola "non è venuto a eliminare la Legge ma a completarla". Ecco. La seconda interpretazione della Fede non annulla la prima ma le dà un valore più grande. Altro punto interessante: Abramo ha fede ma si pone domande! Gli atei vedono le persone di fede come persone che non si fanno domande e per alcuni credenti la fede esclude le domande. La fede, in realtà, non esclude affatto le domande, anzi le provoca (come per Abramo). Ed è bello perché solo così la fede resta viva e di approfondisce. Grazie per i suoi video sempre interessanti! Mi dispiace di vederla più stanca. Il caldo, lo stress, Du Fer...? Un caro saluto.
Proprio ieri,prima del suo video su Abramo,ho visto il corrispondente del rav Hazan. Lui pone tutta la sua attenzione sulla promessa fatta da Dio ad Abramo e viceversa,sul piano che un buon ebreo debba seguire fedelmente tutti i precetti dati da Dio,cominciando dalla circoncisione e fa addirittura un riferimento a Mosè,che non potendo circoncidere suo figlio nei tempi prescritti dalla legge,stava violando la legge stessa e quindi il patto con Dio. Tutto ciò condito con punizioni che ne sarebbero scaturite,se Sephora,sua moglie non avesse provveduto prontamente. Penso alle parole di San Paolo quando afferma che per è sufficiente la “circoncisione del cuore”e non una pratica tribale che legava i maschi alla tribù. Solo regole e leggi,mi pare tutto troppo secolarizzato. Grazie prof.
Abramo in questo momento, attraverso questa promessa, incarna tutto il destino del popolo che da lui nascerà. Questa pagina condensa tutto il senso e il significato del cammino di Israele, un popolo chiamato a servire questo Dio che, misteriosamente, tiene in mano il segreto di tutta la storia umana. Il rapporto tra questo popolo e questo Dio si presenta come una relazione di fiducia: quella che comunemente viene chiamata “fede”.
A conferma di questa fiducia, il primo di tutti i credenti è invitato a compiere un gesto misterioso, per noi quasi incomprensibile: tagliare in due una serie di animali destinati al sacrificio e disporli come in una specie di corridoio per poi mettersi in attesa. Il torpore di Abramo, il ritardo di Dio e il passaggio finale della colonna di fuoco contribuiscono a dare un velo di mistero e di solennità soprannaturale a quella che, nella cultura dell’epoca, era in realtà una ricorrente pratica di giuramento. Le parti che sancivano l'accordo passavano tra gli animali sacrificati, come a dire "così accada a me se non rispetto l'accordo". Un gesto che si potrebbe considerare a tutti gli effetti una sorta di automaledizione, anche se il termine può sembrare insolito in riferimento a Dio. Il gesto è significativo proprio perché mostra la gravità dell'impegno che Dio prende nei confronti di Abramo.
Grazie prof per questa spiegazione.
Sí, noi credenti viviamo per fede, io non decido mai niente da solo, sempre chiedo a Dio Padre che mi faccia conoscere la Sua volontá per la mia vita.
Ho sempre trovato particolarmente suggestivi i versi sul computo delle stelle, oltre che poetici: la poesia ha da sempre elevato gli astri ad oggetto privilegiato di canti spesso richiamanti proprio il senso di finitezza di fronte al cosmo e di vertigine di fronte all'infinito, ponendo l'uomo nella condizione di riflettere su di sé e sulla propria collocazione nel mondo. Il pastore errante della lirica leopardiana è senz'altro emblematico. Inoltre, gli astri riflettono a loro volta i bisogni e i pensieri umani, dalle costellazioni poste alla base di leggende presso numerose culture nel mondo all'uso delle stelle come strumento d'orientamento. E se è vero che la fede (così come anche l'esistenza stessa) è un viaggio, le stelle potrebbero essere viste compagne del viaggio. In un certo senso, alzare lo sguardo verso il cielo notturno rappresenta forse il primo passo importante nella conoscenza di sé
Grazie Prof.
Salve, data la sua grande preparazione, potrebbe indicarmi quali sono secondo lei i libri imprescindibili da leggere per avere una buona cultura biblica? La ringrazio per il suo lavoro
DIO NON È IL NOME MA DIO DIO DIO PRONUNCIALO QUESTO NOME E NON PASSARE OLTRE, MA DIO SOLO DIO.
È la seconda interpretazione della Fede che mi sembra la più giusta ed interessante.... Così almeno la vedo io. E questo perché la prima interpretazione è - diciamo così - ovvia, scontata. Mentre la seconda interpretazione segna un'evoluzione del concetto di Fede. Per rendere più evidente ciò che voglio dire è come la venuta di Gesù che con la sua Parola "non è venuto a eliminare la Legge ma a completarla". Ecco. La seconda interpretazione della Fede non annulla la prima ma le dà un valore più grande.
Altro punto interessante: Abramo ha fede ma si pone domande! Gli atei vedono le persone di fede come persone che non si fanno domande e per alcuni credenti la fede esclude le domande. La fede, in realtà, non esclude affatto le domande, anzi le provoca (come per Abramo). Ed è bello perché solo così la fede resta viva e di approfondisce.
Grazie per i suoi video sempre interessanti! Mi dispiace di vederla più stanca. Il caldo, lo stress, Du Fer...? Un caro saluto.
Come si vede dall'abbigliamento, il video è stato registrato... un po' di tempo fa 😃
Personalmente io non ho mai accettato i sacrifici animali richiesti da Dio nel vecchio testamento
Quale promessa a chi ma avete fumato la cicoria 😂😂😂
Proprio ieri,prima del suo video su Abramo,ho visto il corrispondente del rav Hazan. Lui pone tutta la sua attenzione sulla promessa fatta da Dio ad Abramo e viceversa,sul piano che un buon ebreo debba seguire fedelmente tutti i precetti dati da Dio,cominciando dalla circoncisione e fa addirittura un riferimento a Mosè,che non potendo circoncidere suo figlio nei tempi prescritti dalla legge,stava violando la legge stessa e quindi il patto con Dio. Tutto ciò condito con punizioni che ne sarebbero scaturite,se Sephora,sua moglie non avesse provveduto prontamente. Penso alle parole di San Paolo quando afferma che per è sufficiente la “circoncisione del cuore”e non una pratica tribale che legava i maschi alla tribù. Solo regole e leggi,mi pare tutto troppo secolarizzato. Grazie prof.