Introduzione alle storie dei patriarchi (Gen 12-50)

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  • Опубликовано: 8 июл 2024
  • Le storie dei patriarchi sono "storia"? La domanda è semplice, ma la risposta non lo è affatto. E non è detto nemmeno che piaccia a tutti, specialmente a biblicisti e fondamentalisti. Abramo, così come Giacobbe, è certo la personificazione di un'esperienza reale, ma non tanto quella di un individuo quanto quella di un intero popolo che rilegge la propria storia alla luce del rapporto con Dio. In questo senso si tratta di racconti tradizionali, ancestrali, raccolti e riproposti sulla base su una precisa lettura della storia e degli eventi a partire dal ritorno dall'esilio di Babilonia. Pretendere di trovarsi di fronte alla narrazione rigorosa di eventi fattuali - e legare a tale corrispondenza il valore del messaggio - è una trappola nella quale non bisogna cadere, perché si prenderebbe una strada che svaluta la fede anziché fondarla, finendo per danneggiarla gravemente esponendola al rischio di una facile confutazione. La verità teologica infatti risiede nel significato, perché i fatti, ammesso che si possa accedere a essi, da soli dicono poco o nulla.
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    00:00 Intro
    00:19 Una famiglia di migranti
    03:23 Le origini di Israele
    08:39 I patriarchi sono esistiti?
    18:28 La verità nella "Legende"
    22:19 I temi ricorrenti
    25:40 Conclusione

Комментарии • 28

  • @Bellaprof
    @Bellaprof  Год назад +4

    Le storie dei patriarchi sono "storia"? La domanda è semplice, ma la risposta non lo è affatto. E non è detto nemmeno che piaccia a tutti, specialmente a biblicisti e fondamentalisti. Abramo, così come Giacobbe, è certo la personificazione di un'esperienza reale, ma non tanto quella di un individuo quanto quella di un intero popolo che rilegge la propria storia alla luce del rapporto con Dio. In questo senso si tratta di racconti tradizionali, ancestrali, raccolti e riproposti sulla base su una precisa lettura della storia e degli eventi a partire dal ritorno dall'esilio di Babilonia. Pretendere di trovarsi di fronte alla narrazione rigorosa di eventi fattuali - e legare a tale corrispondenza il valore del messaggio - è una trappola nella quale non bisogna cadere, perché si prenderebbe una strada che svaluta la fede anziché fondarla, finendo per danneggiarla gravemente esponendola al rischio di una facile confutazione. La verità teologica infatti risiede nel significato, perché i fatti, ammesso che si possa accedere a essi, da soli dicono poco o nulla.
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  • @luciatibaldo8713
    @luciatibaldo8713 4 месяца назад

    Ma grazie mille!! Non sono affatto digiuna dato che dal 1996 frequento i Colloqui Ebraico Cristiani di Camaldoli, ma ritengo le Sue spiegazioni un vero tesoro e non mi meraviglia la Sua preparazione e l' amore con cui ci regala queste riflessioni dato che ho avuto la fortuna di conoscere e ascoltare il prof Ska. Ancora grazie!

  • @barbarazanini7124
    @barbarazanini7124 Год назад +2

    È sempre così piacevole ascoltare le tue lezioni!, sono tanto stimolanti che mi sono riletta i passi mentre ti ascoltavo. Grazie Don🎉

  • @mariadegasperi-fg8uo
    @mariadegasperi-fg8uo Год назад +1

    Molto interessante. Grazie prof

  • @luigicarbone4261
    @luigicarbone4261 Год назад +1

    Grazie Professore, interessante spiegazione istruttiva e chiara

  • @RobertaBonarrigo
    @RobertaBonarrigo Год назад

    Siamo piccoli e fragili, senza cultura , senza verità. Pensiamo sinceramente di credere in Dio, ma senza conoscerLo.
    Crediamo che sia tutto letterale, che sia proprio così com'è scritto, lettera per lettera. E così qualcuno si allontana da Dio sentendolo troppo lontano, qualcun'altro viene attratto da nuovi percorsi, e son disastri. E i fondamentalisti sono aggrappati alla loro costruzione morale, se scendessero sarebbero persi.
    E la verità è difficile da accogliere. Ci va del tempo.
    Credevo che Genesi fosse stata scritta per prima. Credevo che Giobbe non fosse un poema.
    La verità è così complicata ma è l'unica strada. L'unica.
    Grazie Prof che hai deciso di provarci.

  • @multivac85
    @multivac85 Год назад +1

    Dalle letture di storia del Vicino Oriente che ho fatto (ad esempio "Oltre la Bibbia" di Mario Liverani e "Le tracce di Mosè" di Finkelstein e Silberman) mi risulta che l'archeologia ha appurato che gli ebrei come popolo nascono non prima del XIII secolo a.C. e un monoteismo vero e proprio sorge forse solo con Giosia o addirittura durante l'esilio mentre prima si può parlare al massimo di un "enoteismo" o "monolatria", ovvero di una sola divinità da adorare anche se si ammette l'esistenza di altre divinità minori. Nel Genesi Abramo viene collocato nel 2000 a.C. circa però vari elementi del racconto (l'espressione "Ur dei Caldei", la presenza di cammelli e dei Filistei...) sono legati a un periodo molto più recente e datato dal IX al VII secolo a.C. Nella sostanza il racconto biblico di Abramo e dei Patriarchi aveva lo scopo di fondare i valori del popolo ebraico (il sentirsi parte di un unico popolo, l'importanza di avere una propria terra dove abitare...) e dunque certamente questo testo contiene elementi storici ma questi elementi storici sono i valori e i modi di pensare che aveva l'autore del testo (anzi gli autori, in quanto questi testi hanno varie redazioni) e le persone a loro contemporanei (diciamo dal periodo di Giosia a quello dell'esilio) e dunque non è storica l'esistenza di persone chiamate Abramo vissute nel 2000 a.C. circa che hanno fatto le cose descritte nel racconto biblico. Il paragone con l'Eneide è giusto, anche questo è un testo che ha elementi storici, ma appunto le cose storiche sono il fatto che riporta i valori morali e politici sostenuti da Virgilio e da vari romani dell'epoca di Augusto del I secolo a.C. ma è ben poco utile agli archeologi di oggi per capire le cause storiche della nascita di Roma nell'VIII secolo a.C. Un altro paragone possono essere le leggende di Re Artù come materiale utile per conoscere la storia della Gran Bretagna e cose simili...

  • @antonellavillani417
    @antonellavillani417 Год назад

    GrazieGrazie prof. Interessantissimo!

  • @antonellafrattolillo8160
    @antonellafrattolillo8160 Год назад

    Molto interessante.

  • @pasqualesellitto7324
    @pasqualesellitto7324 Год назад +1

    In effetti presso molte civilità antiche le leggende hanno un valore fondativo: non solo semplici racconti, ma anche (e soprattutto aggiungerei) forme di trasmissione di valori, modi d'essere e insegnamenti spirituali incarnati da personaggi esemplari. Si citava il caso di Enea: senz'altro il poema di Virgilio è una cristallizzazione di storie più antiche, oltre che un'operazione di propaganda augustea, eppure già gli antichi romani attribuirono ad esso un valore elevato, riconoscendovi un ritratto ideale della propria identità nazionale.
    Il caso dei patriarchi biblici personalmente mi ricorda certe saghe germaniche e norrene, dove vi sono episodi leggendari che però presentano un retroterra storico. Rimanendo vicini all'Italia, cito un caso di cui leggevo recentemente, quello dei Longobardi, dei quali purtroppo non si hanno molte notizie in merito a quelle che dovevano essere le loro antiche saghe (al di là dell' "Origo gentis Langobardorum", dell'opera di Paolo Diacono e di qualche notizia in qualche cronaca). Da quel poco che si sa, emerge un quadro tutto sommato coerente con la storia migratoria dei Longobardi stessi, prima del loro ingresso in Italia. Un quadro leggendario, mirato ad enfatizzare figure capitali della storia del popolo e a legittimarne l'identità, a partire dal nome stesso fatto risalire dalle divinità. In fondo, la leggenda è un mezzo per risalire alle proprie radici, indagando sul perché si è al mondo e in che modo ci si relaziona con esso, forse in grado di dire qualcosa ancora oggi (e penso che anche un uomo come Tolkien possa essere di quest'avviso)

  • @ritamesiti6575
    @ritamesiti6575 Год назад

    Grazie molto interessante

  • @marilenapolzinetti5851
    @marilenapolzinetti5851 Год назад

    Grazie Prof.

  • @andreaagus8979
    @andreaagus8979 Год назад

    Grazie Prof

  • @doloresmezzullo9039
    @doloresmezzullo9039 Год назад

    ❤❤

  • @edisonnothorius6864
    @edisonnothorius6864 Год назад +2

    Parlato Zhezu Kristo per Abraham ma che dici profesore non legjenda 🙏🙏🙏🙏🙄🙄🙄🙄

  • @OrianoCantani-xm8eu
    @OrianoCantani-xm8eu Год назад +1

    Grazie Prof. l’origine del popolo di Istraele in realtà viene dalla Mesopotamia, e gli scrittori della Genesi portano il popolo in un altra area più verde per gli animali e uomini.

  • @mariadegasperi-fg8uo
    @mariadegasperi-fg8uo Год назад

    Grazie prof , è importante conoscere le radici della nostra storia

  • @Kurogane_Shin_
    @Kurogane_Shin_ Год назад

    0:06
    Documento conciliare sella sessione n°5 del concilio di Trento:
    "Chiunque neghi Adamo e che egli sia il primo peccatore sia anatema"

    • @Bellaprof
      @Bellaprof  Год назад +1

      Ok. Facciamo un esperimento mentale. Vado a un'esposizione e vedo il dipinto di una pipa. Sotto c'è scritto: "questa non è una pipa". L'affermazione è vera o falsa?

    • @nonsolotrek5222
      @nonsolotrek5222 Год назад

      LA Chiesa ha cambiato in parte dottrina dai tempi del concilio di Trento, credo, quindi meglio non citarlo fuori contesto

    • @Kurogane_Shin_
      @Kurogane_Shin_ Год назад

      @@nonsolotrek5222 Anathema

  • @vincenzodimasofootballandc748
    @vincenzodimasofootballandc748 Год назад

    Non sapevo che vi fossero tre saghe e che Isacco fosse una sorta di ponte

  • @angelaolmi4288
    @angelaolmi4288 Год назад

    Cerchi abramo in india i romani aristotale dicevano questi sacerdoti sono chiamati calani in arabo ebrei adoravano questo dio indiano vengonoo da gerusalemme calanianianche giuseppe flavio lo diceva

  • @pieroporzio
    @pieroporzio Год назад

    Ma perché vi fate queste domande ?

    • @pasqualesellitto7324
      @pasqualesellitto7324 Год назад +1

      Il credente si pone la domanda per capire in cosa effettivamente crede, approfondendo l'essenza della propria fede. Lo studioso, invece, per comprendere il significato di tali storie nel loro contesto di elaborazione e capire meglio determinate culture, non diversamente da quanto possa fare uno studioso di fronte ai poemi classici, alle saghe germaniche e così via

  • @Papyrus1970
    @Papyrus1970 Год назад

    In genere lo studio della formazione e redazione di quello che viene chiamato Antico Testamento, con metodo critico/ storico è accolto con mitezza dai credenti, a meno che non incida in una maniera o l’altra sulla veridicità della figura di Gesù, sulla sua divinità, sulle profezie anticotestamentarie, sulla sua predicazione e via dicendo. A quel punto, possiamo anche dire addio al metodo critico/ storico. Sono rari i credenti che riescono a conciliare lo studio scientifico con la loro fede. I più la rigettano.

  • @cristiancascianelli2563
    @cristiancascianelli2563 Год назад +1

    Ma è ovvio che siano tutti personaggi inventati

    • @tinosm42
      @tinosm42 Год назад

      Tanto ovvio non è perché lo sfondo geogragico e culturale nel quale questi personaggi si muovono è storico.