Complimenti! Sto guardando i suoi video per integrare i riassunti del testo prima dell'esame di Diritto e devo dire che è più comprensibile lei che il testo assegnatomi dalla Professoressa Universitaria. Davvero grazie, comprensibile e voce che ti prende ad ascoltare
Mi dispiace che il tuo prof o la tua prof ti costringa a vedere le mie video lezioni. Questo video è in rete da quasi 3 anni. In bocca al lupo per l'interrogazione.
Chi comanda il mondo, tra questi anche i politici, non ha idea di cosa sia la costituzione, atti, diritto, norme, leggi, forti....etc... appena sanno leggere e scrivere.
Il criterio cronologico é limitato dal criterio di specialità poiché ove le norme in contrasto siano una generale è una speciale, la norma speciale viene preferita e dunque applicata anche se precedente nel tempo rispetto a quella generale. In tal il rapporto contenutistico prevale sulla successione temporale (Fonte: F.Modugno)
Gentile Kathleen, grazie per contributo. Il criterio cronologico va applicato e combinato con gli altri criteri. Ad esempio, una legge ordinaria del Parlamento (fonte primaria) non può essere abrogata da un regolamento governativo, che è una fonte secondaria. Però, una nuova legge ordinaria può abrogarne una già esistente che disciplina la stessa materia; oppure, un nuovo regolamento governativo può abrogare un regolamento sullo stesso argomento già esistente. Buono studio!
Grazie mille. Mi dispiace, ma non credo che le slide del video siano utilizzabili. Per la videolezione, infatti, ho fatto ricorso a power point, ma nelle varie slide ho sovrapposto parole, frasi e immagini, utilizzando gli effetti di animazione; poi ho sincronizzato le slide con gli audio registrati a parte; infine, con Movie maker ho creato il video.
Buongiorno, innanzitutto faccio i complimenti per questa lezione, ben spiegata, molto chiara. Volevo però chiedere una precisazione per al punto 9.45 circa si parla dei Regolamenti e dei soggetti che possono emanarli, viene detto che i ministri possono emanare i Regolamenti, però in una lezione universitaria è stato spiegato che secondo la legge 400 del 1988 il ministro deve di volta in volta avere l'autorizzazione per fare i regolamenti. Sono quindi un po' confusa su questo aspetto. Grazie per l'eventuale risposta
Salve, grazie per i complimenti. L'autorizzazione di cui ti hanno parlato a lezione è quella di una legge del parlamento. Ricorda che i tali regolamenti sono fonti secondarie, subordinate alla legge del parlamento, la cui funzione è quella di dare esecuzione a una legge, o di integrarla. Per fare ciò, la legge stessa deve dare l'autorizzazione. Ancora grazie e buono studio.
@@GiuseppeAntonioDeLeo La ringrazio per la risposta. Purtroppo faccio ancora un po' fatica però a capire questi regolamenti: possono essere emanati dal governo?dai ministri? (anche se sono subordinati alle legge). Mi scusi, ma avendo poche basi di diritto sto incontrando davvero molte difficoltà nello studio di questa materia. Grazie ancora
@@user-lg9no2bz3e Non scoraggiarti. Impara a fare sempre riferimento alle fonti normative, leggendole. La legge n. 400 del 1988 si intitola “Disciplina dell'attività di Governo e ordinamen-to della Presidenza del Consiglio dei Ministri” e il suo articolo 17 è dedicato ai “RE-GOLAMENTI”. Tale articolo si compone di sei commi (1, 2, 3, 4, 4bis e 4 ter) e ci dice che i regolamenti possono essere: • Regolamenti governativi, o DPR (commi 1 e 2); • Regolamenti ministeriali e interministeriali (comma 3) Ai regolamenti governativi è dedicato più spazio perché sono più importanti. Il comma 4 dice che tutti i regolamenti di cui parlano i commi 1, 2 e 3 “sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale”. Dall’art. 17 si capisce che si sta parlando di fonti del diritto secondarie. Il primo comma distingue le seguenti tipologie di regolamento governativo: a) regolamenti di esecuzione; b) regolamenti di attuazione e di integrazione; c) regolamenti autonomi o indipendenti; d) regolamenti di organizzazione. Le tue difficoltà riguardano forse i regolamenti disciplinati dal comma 2, che i giuristi chiamano “regolamenti di delegificazione”. Per comprendere il comma 2 dell’art. 17 devono essere stati compresi i concetti di criterio gerarchico e criterio cronologico delle fonti del diritto e il concetto di riserva di legge ordinaria. Fonti del diritto: • Criterio gerarchico: le fonti di grado inferiore non possono abrogare le fonti di grado superiore (nel nostro caso, un regolamento governativo non può abrogare una legge del Parlamento); • Criterio cronologico, che vale solo per fonti dello stesso grado: una legge suc-cessiva può abrogare una legge precedente; un regolamento successivo può abrogare un regolamento precedente. Un regolamento governativo, fonte secon-daria, non può abrogare una legge del Parlamento, fonte primaria (a maggior ra-gione una fonte costituzionale). Riserva di legge ordinaria: la materia può essere disciplinata dalla legge e da atti aventi forza di legge. • assoluta: la materia deve essere regolata integralmente dalla legge, solo da un legge (o da atti aventi forza di legge del governo: decreti legislativi e de-creti-legge). Ad esempio l'art. 13. Cost. ammette restrizioni del-la libertà personale nei soli casi e modi previsti dalla legge. • relativa: i principi sono stabiliti dalla legge, il governo potrà intervenire stabilendo la disciplina di dettaglio con propri regolamenti. E veniamo al comma 2. In questo caso, si parla di regolamenti emanati per la disciplina di materie, non coperte da riserva assoluta di legge (cioè non riservate solo alla legge o ad atti aventi forza di legge). Il governo, cioè, può adottare un regolamento governativo di delegificazione. Per “delegificazione” s’intende la sostituzione di una precedente disciplina di natura legislativa con una nuova disciplina di livello regolamentare. Questo significa che il futuro regolamento governativo può abrogare una legge prece-dente della stessa materia? NO! Anche i regolamenti di delegificazione, in quanto regolamenti governativi, sono fonti secondarie, privi della forza e del valore della legge. Per abrogare una legge precedente, in base al criterio cronologico, deve intervenire una nuova legge! Ed è quello che stabilisce il comma 2: «Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei mini-stri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, sono emanati i regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica, autorizzando l'esercizio della potestà regolamentare del Governo, determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono l'abrogazione delle norme vigenti, con effetto dall'entrata in vigore delle norme regolamentari. » Ciò significa che sarà una legge che autorizzerà il regolamento governativo, con la sua entrata in vigore, ad abrogare le norme esistenti, salvaguardando così il criterio gerarchico e il criterio cronologico delle fonti del diritto.
Salve. Grazie per la domanda. Gli usi o consuetudini sono dei fatti, cioè dei "comportamenti". Le fonti scritte, invece, sono "atti", cioè manifestazioni di volontà. Mentre le fonti scritte per manifestarsi devono essere emanate, cioè "devono vedere la luce" per produrre effetti; le consuetudini, invece, si sono formate nel tempo, in seguito al ripetersi di un quel dato "comportamento" in modo costante nel tempo, con la convinzione che tale comportamento sia giuridicamente doveroso, cioè non si può fare altrimenti, pena una sanzione. E' un po' come per la prassi: si tiene un certo comportamento perché si è sempre fatto così. In questo, cioè nel comportarsi costantemente in un certo modo, prassi e consuetudini si somigliano. La differenza consiste nel fatto che nel caso della consuetudine, il comportamento da tenere è giuridicamente doveroso. Quindi, concludendo, le consuetudini non si emanano perché consistono in comportamenti tenuti nel tempo.
Esempio banale per capire la consuetudine: "Dare la mancia al cameriere", non c'è nessuna norma ovvero nessuna fonte atto che indichi questo comportamento ma è facoltativo e soprattutto non scritto ed quindi è fonte fatto, comportamento sociale un usanza...
La mia prof mi ha obbligato a guardare questo video... un consiglio: con questa musica di sottofondo assomiglia ad una ninna nanna e mi sto addormentando
Mi dispiace. Spero che la video lezione possa esserti utile in qualche modo, in bocca al lupo. Riguardo alla musica di sottofondo, secondo te non avrei dovuto usarla, oppure avrei dovuto scegliere una musica diversa?
Ok, grazie. Terrò conto del suo suggerimento. Preferisce senza musica? Comunque già nelle ultime videolezioni ho provveduto a tenere più basso il volume della musichetta.
@@GiuseppeAntonioDeLeo o musica bassa, si. Sono alle prime armi del diritto, approfitto della sia gentilezza per porle una domanda. Le fonti statali, sono un ramo di legge ordinarie? Che definizione potrei attribuire ad esse? È l'unica cosa che non mi è chiara al momento
Grazie a te. Il criterio di competenza crea un rapporto tra le fonti in senso orizzontale ( cioè di pari grado), stabilendo che ad alcune fonti sia attribuito il compito di regolare in via prioritaria una determinata materia o di produrre norme valide in un determinato territorio. Tale criterio è, infatti, utilizzato principalmente per risolvere il contrasto tra fonti provenienti da ordinamenti giuridici diversi (ad esempio tra norme statali, regionali, e dell'unione europea). Prendi il caso dell’art. 117 della Costituzione (articolo lunghissimo). In esso, al secondo comma, sono elencate le materie di competenza esclusiva dello Stato: in queste materie non possono legiferare le regioni; e viceversa nel caso di competenza esclusiva delle Regioni. O ancora, per le materie di competenza esclusiva delle Regioni (sono quelle non riportate nei commi 2 e 3 dell’art. 117, che si individuano in via residuale, per esclusione) la regione Veneto, per esempio, può intervenire solo nell’ambito del proprio territorio. Buono studio.
Buongiorno, il mio testo cita ma non spiega cosa sono le fonti del diritto in senso verticale e cosa sono le fonti del diritto in senso orizzontale. Può spiegarmelo, cortesemente? Grazie. Attendo sua cortese risposta in merito alla mia domanda.
Nella video lezione faccio riferimento ai criteri di classificazione delle fonti del diritto. Il criterio gerarchico fa riferimento alle fonti del diritto in senso verticale: fonti costituzionali, fonti primarie, fonti secondarie non hanno la stessa importanza, questo significa in senso verticale. Il criterio cronologico fa invece riferimento alle fonti del diritto in senso orizzontale, cioè le fonti dello stesso grado (orizzontale significa che sono sullo stesso piano gerarchico): tra tutte le fonti costituzionali (che sono di pari grado), tra tutte le fonti primarie (leggi ordinarie del parlamento, decreti legislativi e decreti legge del governo (anch'esse di pari grado, ma inferiore alle fonti costituzionali), e tra tutte le fonti secondarie (i regolamenti governativi, ad esempio), prevale l'atto più recente (quello più nuovo). Il criterio della competenze si riferisce all'ente che può disciplinare una materia: se lo Stato o la Regione o L'unione europea. Buono studio.
Non esattamente. Tra UE e stati membri si applica il criterio della competenza. Nelle materie di competenza della UE gli stati membri, in caso di contrasto, soccombono.
@@GiuseppeAntonioDeLeoAllora No? Scusi non ho capito. Le leggi emanate dal Parlamento sono LEGGI ORDINARIE, io ho capito che le Fonti sovrannazionali prevalgono quest'ultime.
@@blue1435 Si, le leggi del parlamento sono le cosiddette leggi ordinarie, ma il parlamento (o anche il governo per i suoi atti), dopo che è stato emanato un regolamento europeo (immediatamente applicabile in ciascuno stato membro), non può approvare una legge che vada contro il regolamento stesso. Questa è la posizione sia della Corte di giustizia europea che della nostra Corte costituzionale.
Gia fare lo scolaro ad ascoltarvi prendo tropo fatica uno e dire uno e fare e cuelo che conta sono i fati e i fati dove sono con voi una gioventu alo sbaraglio senza mestiere e sanza dignita nela loro vita reale ma voi prima pensate a voi stesi e poi in camino si agusta il carico e le conseguenze le vedo come sono non ci siete dovete esere e poi si parla ai capito ono
Complimenti! Sto guardando i suoi video per integrare i riassunti del testo prima dell'esame di Diritto e devo dire che è più comprensibile lei che il testo assegnatomi dalla Professoressa Universitaria. Davvero grazie, comprensibile e voce che ti prende ad ascoltare
Grazie 😊
Buono studio.
Grazie mille per la spiegazione, è stato molto più chiaro lei che la mia professoressa dell'università.
Grazie a te, buono studio.
Se passo l'esame prego ogni giorno per te che devi campare 100 anni oltre a quelli già vissuti.
E allora in bocca al lupo 🤞
come è andata?
vogliamo sapere com'è andata 🤣
Grazie Giuseppino veramente grazie ho un interrogatozione fra poche ore e tu mi metti 12 Min di video veramente grazie fra
Mi dispiace che il tuo prof o la tua prof ti costringa a vedere le mie video lezioni. Questo video è in rete da quasi 3 anni.
In bocca al lupo per l'interrogazione.
Chi comanda il mondo, tra questi anche i politici, non ha idea di cosa sia la costituzione, atti, diritto, norme, leggi, forti....etc... appena sanno leggere e scrivere.
perfetto! mi ha aiutato molto per l'esame di costituzionale, ho chiarito dei punti che non mi erano chiari
Grazie mille!
Grazie, video molto utile!
Grazie mille, buono studio.
Ottima spiegazione la ringrazio!!!
Grazie a te.
Molto chiaro. Grazie @
Grazie a te. Buono studio!
Magari qualcuno mi spiegasse tutto il diritto amministrativo così!! Grazie :)
😊 grazie a te. Buono studio.
Salve.. farà anche dei video di diritto amministrativo?
Salve. Per il momento no.
❤ grazie mille
Grazie a te. Buono studio.
Bravissimo! Mi piace come spiega. Ora sarà più facile studiare.
Grazie, buono studio.
bella spiegazione....ora mi è tutto più chiaro
hai ragione
si hai ragione
Grazie a te. Buono studio
Professore, complimenti e grazie
Grazie a te.
video top
Grazie
Il criterio cronologico é limitato dal criterio di specialità poiché ove le norme in contrasto siano una generale è una speciale, la norma speciale viene preferita e dunque applicata anche se precedente nel tempo rispetto a quella generale. In tal il rapporto contenutistico prevale sulla successione temporale (Fonte: F.Modugno)
*in tal caso
Gentile Kathleen, grazie per contributo. Il criterio cronologico va applicato e combinato con gli altri criteri. Ad esempio, una legge ordinaria del Parlamento (fonte primaria) non può essere abrogata da un regolamento governativo, che è una fonte secondaria. Però, una nuova legge ordinaria può abrogarne una già esistente che disciplina la stessa materia; oppure, un nuovo regolamento governativo può abrogare un regolamento sullo stesso argomento già esistente. Buono studio!
Grazie mille, spiegazione chiarissima
Grazie a te, buono studio.
ottima spiegazione grazie
Grazie a te, buono studio.
Buongiorno e complimenti per questo contributo. Sarebbe possibile avere le slide?
Grazie mille.
Mi dispiace, ma non credo che le slide del video siano utilizzabili. Per la videolezione, infatti, ho fatto ricorso a power point, ma nelle varie slide ho sovrapposto parole, frasi e immagini, utilizzando gli effetti di animazione; poi ho sincronizzato le slide con gli audio registrati a parte; infine, con Movie maker ho creato il video.
Peccato, le avrei usate volentieri.
Bellissima spiegazione.
Grazie, molto gentile.
Grazie, molto chiaro
Grazie ❤
Grazie a te 😊
Salve, potrebbe fare altri video sulle altre imposte? Graziee
Salve. Grazie per il suggerimento. In effetti, oltre ai video dedicati all'IMU 2020 e all'IRPEF, ho in programma di fare qualcosa sull'IVA.
Me lo sono riascoltato! 👍 Niente male! Hai caricato anche video di Diritto Canonico? Intendo qualcosa tipo Codice della Chiesa.
Grazie. Di diritto canonico non ho nulla, mi dispiace.
Peccato 😕 Alla prossima 🤝
Buongiorno, innanzitutto faccio i complimenti per questa lezione, ben spiegata, molto chiara. Volevo però chiedere una precisazione per al punto 9.45 circa si parla dei Regolamenti e dei soggetti che possono emanarli, viene detto che i ministri possono emanare i Regolamenti, però in una lezione universitaria è stato spiegato che secondo la legge 400 del 1988 il ministro deve di volta in volta avere l'autorizzazione per fare i regolamenti. Sono quindi un po' confusa su questo aspetto.
Grazie per l'eventuale risposta
Salve, grazie per i complimenti.
L'autorizzazione di cui ti hanno parlato a lezione è quella di una legge del parlamento. Ricorda che i tali regolamenti sono fonti secondarie, subordinate alla legge del parlamento, la cui funzione è quella di dare esecuzione a una legge, o di integrarla. Per fare ciò, la legge stessa deve dare l'autorizzazione.
Ancora grazie e buono studio.
@@GiuseppeAntonioDeLeo La ringrazio per la risposta. Purtroppo faccio ancora un po' fatica però a capire questi regolamenti: possono essere emanati dal governo?dai ministri? (anche se sono subordinati alle legge). Mi scusi, ma avendo poche basi di diritto sto incontrando davvero molte difficoltà nello studio di questa materia. Grazie ancora
@@user-lg9no2bz3e
Non scoraggiarti.
Impara a fare sempre riferimento alle fonti normative, leggendole.
La legge n. 400 del 1988 si intitola “Disciplina dell'attività di Governo e ordinamen-to della Presidenza del Consiglio dei Ministri” e il suo articolo 17 è dedicato ai “RE-GOLAMENTI”.
Tale articolo si compone di sei commi (1, 2, 3, 4, 4bis e 4 ter) e ci dice che i regolamenti possono essere:
• Regolamenti governativi, o DPR (commi 1 e 2);
• Regolamenti ministeriali e interministeriali (comma 3)
Ai regolamenti governativi è dedicato più spazio perché sono più importanti.
Il comma 4 dice che tutti i regolamenti di cui parlano i commi 1, 2 e 3 “sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale”.
Dall’art. 17 si capisce che si sta parlando di fonti del diritto secondarie.
Il primo comma distingue le seguenti tipologie di regolamento governativo:
a) regolamenti di esecuzione;
b) regolamenti di attuazione e di integrazione;
c) regolamenti autonomi o indipendenti;
d) regolamenti di organizzazione.
Le tue difficoltà riguardano forse i regolamenti disciplinati dal comma 2, che i giuristi chiamano “regolamenti di delegificazione”.
Per comprendere il comma 2 dell’art. 17 devono essere stati compresi i concetti di criterio gerarchico e criterio cronologico delle fonti del diritto e il concetto di riserva di legge ordinaria.
Fonti del diritto:
• Criterio gerarchico: le fonti di grado inferiore non possono abrogare le fonti di grado superiore (nel nostro caso, un regolamento governativo non può abrogare una legge del Parlamento);
• Criterio cronologico, che vale solo per fonti dello stesso grado: una legge suc-cessiva può abrogare una legge precedente; un regolamento successivo può abrogare un regolamento precedente. Un regolamento governativo, fonte secon-daria, non può abrogare una legge del Parlamento, fonte primaria (a maggior ra-gione una fonte costituzionale).
Riserva di legge ordinaria:
la materia può essere disciplinata dalla legge e da atti aventi forza di legge.
• assoluta: la materia deve essere regolata integralmente dalla legge, solo da un legge (o da atti aventi forza di legge del governo: decreti legislativi e de-creti-legge). Ad esempio l'art. 13. Cost. ammette restrizioni del-la libertà personale nei soli casi e modi previsti dalla legge.
• relativa: i principi sono stabiliti dalla legge, il governo potrà intervenire stabilendo la disciplina di dettaglio con propri regolamenti.
E veniamo al comma 2.
In questo caso, si parla di regolamenti emanati per la disciplina di materie, non coperte da riserva assoluta di legge (cioè non riservate solo alla legge o ad atti aventi forza di legge).
Il governo, cioè, può adottare un regolamento governativo di delegificazione. Per “delegificazione” s’intende la sostituzione di una precedente disciplina di natura legislativa con una nuova disciplina di livello regolamentare.
Questo significa che il futuro regolamento governativo può abrogare una legge prece-dente della stessa materia?
NO!
Anche i regolamenti di delegificazione, in quanto regolamenti governativi, sono fonti secondarie, privi della forza e del valore della legge.
Per abrogare una legge precedente, in base al criterio cronologico, deve intervenire una nuova legge!
Ed è quello che stabilisce il comma 2:
«Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei mini-stri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, sono emanati i regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica, autorizzando l'esercizio della potestà regolamentare del Governo, determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono l'abrogazione delle norme vigenti, con effetto dall'entrata in vigore delle norme regolamentari. »
Ciò significa che sarà una legge che autorizzerà il regolamento governativo, con la sua entrata in vigore, ad abrogare le norme esistenti, salvaguardando così il criterio gerarchico e il criterio cronologico delle fonti del diritto.
molto utile grazie mille
Grazie a te.
Tutto chiaro ma non ho capito una cosa da chi sino emanati gli usi e le consuetudini?
Salve. Grazie per la domanda. Gli usi o consuetudini sono dei fatti, cioè dei "comportamenti". Le fonti scritte, invece, sono "atti", cioè manifestazioni di volontà. Mentre le fonti scritte per manifestarsi devono essere emanate, cioè "devono vedere la luce" per produrre effetti; le consuetudini, invece, si sono formate nel tempo, in seguito al ripetersi di un quel dato "comportamento" in modo costante nel tempo, con la convinzione che tale comportamento sia giuridicamente doveroso, cioè non si può fare altrimenti, pena una sanzione. E' un po' come per la prassi: si tiene un certo comportamento perché si è sempre fatto così. In questo, cioè nel comportarsi costantemente in un certo modo, prassi e consuetudini si somigliano. La differenza consiste nel fatto che nel caso della consuetudine, il comportamento da tenere è giuridicamente doveroso. Quindi, concludendo, le consuetudini non si emanano perché consistono in comportamenti tenuti nel tempo.
Grazie per la risposta ora tutto chiaro sa spiegare davvero bene
@@iolandavarsalona3522 Grazie a te😊
Esempio banale per capire la consuetudine: "Dare la mancia al cameriere", non c'è nessuna norma ovvero nessuna fonte atto che indichi questo comportamento ma è facoltativo e soprattutto non scritto ed quindi è fonte fatto, comportamento sociale un usanza...
Like se era gucci
La mia prof mi ha obbligato a guardare questo video... un consiglio: con questa musica di sottofondo assomiglia ad una ninna nanna e mi sto addormentando
Mi dispiace. Spero che la video lezione possa esserti utile in qualche modo, in bocca al lupo.
Riguardo alla musica di sottofondo, secondo te non avrei dovuto usarla, oppure avrei dovuto scegliere una musica diversa?
@@GiuseppeAntonioDeLeo video molto utile. Per quanto riguarda la musica ne avrei usata una più vivace
@@GiuseppeAntonioDeLeo per me è troppo alta la musica , la spiegazione è molto chiara
Ok, grazie. Terrò conto del suo suggerimento. Preferisce senza musica? Comunque già nelle ultime videolezioni ho provveduto a tenere più basso il volume della musichetta.
@@GiuseppeAntonioDeLeo o musica bassa, si. Sono alle prime armi del diritto, approfitto della sia gentilezza per porle una domanda. Le fonti statali, sono un ramo di legge ordinarie? Che definizione potrei attribuire ad esse? È l'unica cosa che non mi è chiara al momento
Grazie Giuseppe 😭😭😭😭😭😭😭❤
Uh Maronna! Cos'è successo?
Grazie, spiegazione molto chiara
Ciccio Pasticcio Grazie mille.
grazie mille ma non ho capito cosa è il criterio di specialità
Grazie per il ripasso
Grazie a te.
Il criterio di competenza crea un rapporto tra le fonti in senso orizzontale ( cioè di pari grado), stabilendo che ad alcune fonti sia attribuito il compito di regolare in via prioritaria una determinata materia o di produrre norme valide in un determinato territorio. Tale criterio è, infatti, utilizzato principalmente per risolvere il contrasto tra fonti provenienti da ordinamenti giuridici diversi (ad esempio tra norme statali, regionali, e dell'unione europea).
Prendi il caso dell’art. 117 della Costituzione (articolo lunghissimo). In esso, al secondo comma, sono elencate le materie di competenza esclusiva dello Stato: in queste materie non possono legiferare le regioni; e viceversa nel caso di competenza esclusiva delle Regioni. O ancora, per le materie di competenza esclusiva delle Regioni (sono quelle non riportate nei commi 2 e 3 dell’art. 117, che si individuano in via residuale, per esclusione) la regione Veneto, per esempio, può intervenire solo nell’ambito del proprio territorio.
Buono studio.
complimenti... molto semplice... comprensibilissimo
Grazie mille.
Gracias we en el libro no se entendía nada
Gracias. Buen estudio.
io ti amo
Wow, grazie!
Buono studio.
Buongiorno, il mio testo cita ma non spiega cosa sono le fonti del diritto in senso verticale e cosa sono le fonti del diritto in senso orizzontale.
Può spiegarmelo, cortesemente?
Grazie.
Attendo sua cortese risposta in merito alla mia domanda.
Nella video lezione faccio riferimento ai criteri di classificazione delle fonti del diritto.
Il criterio gerarchico fa riferimento alle fonti del diritto in senso verticale: fonti costituzionali, fonti primarie, fonti secondarie non hanno la stessa importanza, questo significa in senso verticale.
Il criterio cronologico fa invece riferimento alle fonti del diritto in senso orizzontale, cioè le fonti dello stesso grado (orizzontale significa che sono sullo stesso piano gerarchico): tra tutte le fonti costituzionali (che sono di pari grado), tra tutte le fonti primarie (leggi ordinarie del parlamento, decreti legislativi e decreti legge del governo (anch'esse di pari grado, ma inferiore alle fonti costituzionali), e tra tutte le fonti secondarie (i regolamenti governativi, ad esempio), prevale l'atto più recente (quello più nuovo). Il criterio della competenze si riferisce all'ente che può disciplinare una materia: se lo Stato o la Regione o L'unione europea.
Buono studio.
Grazie per la Sua cortese risposta.
Ciao raga
chiaro e semplice
Grazie mille.
Bruh...
Da quanto ho capito se l'UE emana un regolamento il Parlamento italiano potrebbe approvare una legge che modifica tale regolamento? Giusto?
Penso di no...
Non esattamente. Tra UE e stati membri si applica il criterio della competenza. Nelle materie di competenza della UE gli stati membri, in caso di contrasto, soccombono.
@@GiuseppeAntonioDeLeoAllora No? Scusi non ho capito. Le leggi emanate dal Parlamento sono LEGGI ORDINARIE, io ho capito che le Fonti sovrannazionali prevalgono quest'ultime.
La ringrazio per avermi risposto.
@@blue1435 Si, le leggi del parlamento sono le cosiddette leggi ordinarie, ma il parlamento (o anche il governo per i suoi atti), dopo che è stato emanato un regolamento europeo (immediatamente applicabile in ciascuno stato membro), non può approvare una legge che vada contro il regolamento stesso. Questa è la posizione sia della Corte di giustizia europea che della nostra Corte costituzionale.
Spiegazione chiarissima.
Grazie mille.
fatto benissimo , dal Martines non si capisce nulla
Grazie mille.
Il criterio di competenza non è chiaro.
Salve. In che senso non è chiaro?
Like se sei della 1C
Io sono della 1C ma in che superiore sei 😂😂?
e quelle.della porca madonna?
Gia fare lo scolaro ad ascoltarvi prendo tropo fatica uno e dire uno e fare e cuelo che conta sono i fati e i fati dove sono con voi una gioventu alo sbaraglio senza mestiere e sanza dignita nela loro vita reale ma voi prima pensate a voi stesi e poi in camino si agusta il carico e le conseguenze le vedo come sono non ci siete dovete esere e poi si parla ai capito ono
Riletto 25 volte, non riesco a comprendere lo stesso l'ordito
@@mdmdnenene702 ahahah vero non ci capisce se è una critica o un complimento
Sembra arabo
Non me serve un caxxo questo video