DAVID FOSTER WALLACE È SOPRAVVALUTATO?

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  • Опубликовано: 19 окт 2024

Комментарии • 49

  • @MissGorgoglio
    @MissGorgoglio 6 лет назад +4

    Fino ad oggi di D.F.W. io ho letto solo "Una cosa divertente che non farò mai più" e mi è piaciuto moltissimo. Dopo aver letto il libro intervista e aver visto il film sono rimasta molto affascinata da questa figura e non ho più avuto il coraggio di leggere altro. Ora la tua disamina così interessante e approfondita l'ha fatto scendere dal piedistallo su cui lo avevo messo e mi riprometto di leggere altro per farmi un'idea più aderente alla realtà. Grazie mille!

  • @fabriziobobini8836
    @fabriziobobini8836 3 года назад +14

    Mi sembra che tutti siamo rimasti offuscati dal successo commerciale di DFW, diciamo pure dal suo essere diventato (non in forma apocalittica) mainstream. Anche se rimane di quei nomi conosciuti più per sentito dire che per reale esperienza di lettura approfondita. La tua è sicuramente una critica fatta dopo lettura approfondita.
    Diciamo che DFW è molto più complesso di quel che sembra. Ho letto chi lo paragona a Pynchon o lo vuole inserire in genere letterari recenti, tipo il realismo isterico.
    Io direi, invece, che DFW non è categorizzabile. Il background letterario e filosofico è sicuramente il postmodernismo, ma, a differenza di un Pynchon ad esempio, è un postmodernismo autodepresso, consapevole della propria inadeguatezza, i primi scritti di DFW sono la morte del postmodernismo, sono postmoderni ma hanno già in sé i germi del suo superamento.
    "La scopa del sistema", a detta dello stesso DFW, è una gran sega letteraria di uno studente universitario che vuole farsi bello, vuole far vedere che è talmente intelligente da saper riattualizzare un logico filosofico come Wittgenstein. Solo che la riattualizzazione di Wittgenstein è terribilmente postmoderna, diventa parodia e la parodia, il distacco, il cinismo sono le caratteristiche principali del postmodernismo letterario. "La scopa del sistema" è l'unico scritto realmente postmoderno di DFW, per questo è un romanzo che ha fallito.
    Il DFW successivo, quello da Infinte Jest in poi, è uno scrittore molto più maturo, sa già che il postmodernismo è morto, lo deride. Tutto quel romanzo è uno grossa risata in faccia al postmodernismo. Gli elementi stilistici postmoderni vengono posizionati in modo tali da renderli grotteschi e addirittura complici di ciò che lui vuole attaccare, ovvero la realtà troppo artificiale, troppo mediata da mezzi tecnologici, l'alienazione emotiva dell'Uomo causata dall'onnipresenza del Mercato, sostenuta dalla stessa letteratura postmoderna, che, invece di attaccare la realtà così degenerata, la difende e la sostiene venendo meno ad un suo compito fondamentale.
    In questo sta la novità di DFW, il suo essere pioniere, il suo non accontentarsi di simulare la realtà permeata dal commercio e dal marketing, ma la volontà ferrea di essere sincero fino alla spietatezza verso se stesso e gli altri, ovvero noi lettori, colpevoli tutti di ricercare solo divertimento spiccio e di voler fuggire alla critica della realtà, di non voler ricercare qualcosa di diverso, colpevoli di aver abdicato alla nostra umanità.
    In questo senso, reputo fondamentale un'opera minore come "Verso Occidente l'Impero dirige il suo corso", racconto lungo che usa il postmodernismo per superare il postmodernismo, una parodia de "La casa stregata" di un maestro postmoderno come John Barth, in cui vengono riassunti i temi del DFW successivo e in cui il postmodernismo viene messo nella sua bara, fatta di marche commerciali, cinismo ironico, parodie e minimalismo, in una società diventata tristemente solo un grande centro commerciale.
    Senza questa premessa non si capirà mai il valore reale di DFW.
    Non si capirà come lo stile di Infinite Jest è chiaramente un tentativo di opporre il massimalismo al minimalismo, la critica reale al cinismo complice e arrendevole di letterati, intellettuali e lettori.
    Così si può confondere lo stile massimalista estremista di Infinte Jest con la semplice e banale ostentazione della propria intelligenza e bravura.
    Confusione che lo stesso DFW sente forte dentro di sé, quante volte nei suoi scritti interrompe la narrazione per farsi autocritica ansiosa e impaurita di sembrare un pavone che mostra la stupenda cosa vanitosa? È qui la novità e la grandezza di un DFW, sta nella lucida e spietata consapevolezza di essere parte di una realtà che ti plasma come vuole lei e su cui ha veramente poco controllo, sta nel reale dolore di essere cosciente delle tue mancanze e debolezze, sta nel desiderio, utopico e non utopico allo stesso tempo, di trovare una strada nuova, che possa riplasmare la realtà degenerata presente.
    Ed è il conflitto che interviene negli ultimi scritti. Brevi interviste è un momento di forte conflitto, un conflitto che porta all'afasia, il massimalismo e l'incontenza verbale di IJ divebtano balbetti, la paura interviene, paura di non riuscire a spiegarsi, paura di non riuscire a segnalare davvero il proprio intento, ovver dimostrare che non si scrive per vanità o per offrire semplice intrattenimento, ma si scrive per respirare aria pulita ogni tanto, ler liberarsi da eccessi di contraddizioni, per contrastare l'entropia postmoderna.
    DFW non ce l'ha fatta in realtà, ha perso la partita, ma ad un certo punto era diventato inevitabile, fare luce sui conflitti e metterle su carta palesandoli è un peso enorme e si può soccombere.
    È la fine di Cobain in musica, è la fine di Pasolini nella letteratura italiana, troppa lucidità può essere peggio della follia, grande rifugio dei geni. E DFW non era un genio, era solo lucido, troppo lucido e perciò disperato per eccesso di speranza, mito suo malgrado e per incomprensione (è la mancanza di comprensione vera che genera i miti)

    • @re-kl6iv
      @re-kl6iv Год назад

      Soltanto gli ottimisti si suicidano, gli ottimisti che non possono più esserlo - Cioran

  • @GiovannaDeSàbbata
    @GiovannaDeSàbbata 6 лет назад +4

    Grazie per il video interessantissimo sotto diversi punti di vista! Devo decisamente decidermi ad affrontare Wallace!

  • @fabrizioci8057
    @fabrizioci8057 Месяц назад

    Ciao non ho letto niente di Wallace, oeri ho comprato il primo libro la acopa del sistema tu l hai letto? Non ho voluto prendere infinote Jest per la mole e perchè sarà il suo libro piu complesso a te piacs tanto Wallace? I tuoi auotri preferiti quali sono? Complimenti per il canale molto bello seguirti ti fa venire ancora di piu la voglia dei libri

  • @MorenoEmme
    @MorenoEmme 6 лет назад +5

    Sempre interessanti i tuoi video: complimenti!
    Non mi convince però la tesi che il santino in vita di DFW lo abbia inaridito come scrittore, così come l'ipotesi che lui abbia ricercato nel tempo l'approvazione del pubblico.
    Ti riporto parte di una risposta a un'intervista rilasciata dopo la pubblicazione di IJ.
    "Credo che questo libro sia la cosa migliore che ho scritto e ne sono orgoglioso, ed è stata una bellissima sorpresa vedere che ha ricevuto un sacco di attenzioni, e in parte la cosa è assolutamente fantastica... Ma sono anche una persona che si giudica molto e ha problemi a esporsi. C'è una parte di me che brama attenzione, ma è una parte sempre più piccola. Ho visto scrittori che ammiro (rovinati) da un certo tipo di attenzione, e il grosso del polverone mediatico si è scatenato in un momento in cui, come dimostra il più rudimentale calcolo aritmetico, pochissime persone avevano davvero letto il libro, Quindi è difficile prendere la cosa sul serio, per quanto sia gratificante".
    Ho anche qualche dubbio sul fatto che uno scrittore lo si debba giudicare prevalentemente per la sua produzione narrativa.
    In DFW la saggistica è corposa, meravigliosa talvolta nello stile, stupefacente per il grado di analisi e dettaglio degli argomenti che tratta e a volte più efficace dei suoi romanzi/racconti nel farti provare empatia per le persone che Wallace descrive.

    • @MarcoCant
      @MarcoCant  6 лет назад

      Ciao. Ho letto l'intervista che citi, e sinceramente non farei molto affidamento su quello che Wallace diceva di se stesso. Banalmente nessuno di noi direbbe ad un giornalista che il nostro desiderio primario è quello di essere considerati dei geni. In più io mi baso semplicemente sui suoi libri e su quello che, secondo me, esprime attraverso la sua scrittura. Inoltre nelle parole di Wallace c'è già la risposta: tutti lo considerano un genio anche se la maggior parte non ha letto quello che tutti considerano il suo capolavoro IJ.
      Direi che il fatto che dopo IJ non abbia più prodotto nulla di interessante e che la sua prima produzione sia, in parte almeno, derivativa è oggettivo. Se fosse sopravvissuto avrebbe scritto qualcosa di incredibilmente nuovo? Probabile, però non lo sapremo mai.
      Sul giudicare uno scrittore solo dalla produzione narrativa è ragione, è semplicemente una mia convinzione, opinabile. Però se ci pensi i grandi scrittori sono ricordati per i romanzi, o al massimo per i racconti. Un esempio estremo è Sartre, che nonostante fosse un filosofo viene ricordato per la Nausea (romanzo sui generis, ma pur sempre romanzo). E poi il Wallace saggista è sempre uno scrittore che scrive saggi, l'approccio è quello, quindi è difficile analizzarlo in quel senso.

  • @Den.
    @Den. 4 года назад +2

    L' "anedonia da post traguardo" era già stata preconizzata dall'autore stesso in Infinite, ma non credo gli si addica più di tanto. Il primo capitolo di "brevi interviste con uomini schifosi" ad esempio è oro: in un paio di frasi è riuscito a fare emergere la vacuità che permea le relazioni interpersonali.

  • @durantelorenzo
    @durantelorenzo 6 лет назад +1

    Analisi interessante. Bravo. Ho letto diversi libri di Wallace (no Infinete Jest) e alcuni mi hanno lasciato perplessa. E la tua intepretazione mi ha dato una chiave di lettura per capirli un po' meglio.

  • @pierluigipiccini7038
    @pierluigipiccini7038 3 года назад

    Grazie per i suoi video interessantissimi . Mi fanno compagnia e mi dirigono nelle letture . Buon anno .

  • @saladalfie4785
    @saladalfie4785 3 года назад +2

    Venivo da 8 letture di Don Delillo e non so se quello che starò per scrivere sarà dettato dalla foga del momento visto che ho finito Infinite Jest e l'ho adorato, ma per me c'è un prima e un dopo D.F. Wallace. Sarà sicuramente prolisso, ampolloso per molti, ma io ho adorato il flusso di parole, il ritmo compulsivo, isterico, uno stile sofisticato, IL MODO TRAVAGLIATO di raccontare quelle storie. Leggerò sicuramente altro di Wallace.

  • @marcopancrex
    @marcopancrex Год назад

    Per me DFW è diventato uno status chic. Complimenti per l'analisi più accurata della mia.

  • @ivanoleone1818
    @ivanoleone1818 4 года назад +1

    Ho “conosciuto” tardivamente DFW, nel 2017, leggendo un saggio di Ermanno Paccagnini sui giovani scrittori che non leggono i Classici: tra i classici moderni era citato IJ.
    Usufruendo della biblioteca del mio paese, all'inizi del 2018 ho letto “La Scopa Del Sistema”, e ho capito che DFW sarebbe stato uno dei miei scrittori preferiti: i personaggi sono, sì, un po’ 2D, ma la prosa mi ha subito affascinato, e mi ha fatto venire in mente alcuni passaggi dell’Ulisse di JJ.
    Quindi, sono passato a leggere “Questa E’ L’Acqua”, che ho trovato molto bello, e “Intervista con Uomini Schifosi”, forse la sintesi ultima della sua poetica: in fondo, fatta qualche eccezione, uomini non tanto schifosi … direi nella norma …
    Successivamente, prima di comprare e leggere IJ - impensabile ipotizzare di prenderlo in prestito, in quanto non trasportabile e, quindi, non leggibile in Treno, ma solo a casa, leggendolo insieme ad altri libri (questi ultimi, sì, in treno) - , nell'estate del 2018 ho preso in prestito e letto V di Pynchon: romanzo molto complesso, evidentemente postmoderno, con un raccapricciante/devastante capitolo “storico” relativo ai tedeschi in Sudafrica. Interessante, ma non mi ha particolarmente entusiasmato, troppo Beat per i miei gusti.
    Ho cominciato IJ a dicembre 2018 e l’ho terminato a giugno 2019, per i motivi suddetti. Ho, in fine, preso una lunga pausa col postmoderno.
    “Amo” DFW, per le tematiche, la profondità psicologica (ho trovato molto profonde le descrizioni dei personaggi in IJ… era quasi come se fossi nella loro testa) e la stupefacente (aggettivo quanto mai preoccupante ...) e ammaliante prosa:
    in futuro vorrei leggere Il Re Pallido.
    Quanto sopra, per dire la mia esperienza su DFW.
    Francamente, forse perché sono di parte, il video non mi ha particolarmente entusiasmato, né convinto:
    nessuno sulla faccia della terra è buono;
    non saprei come si sentiva DFW, non ero nella su testa;
    se qualcuno vuole divinizzare uno scrittore, sono affari suoi ….
    Per quanto riguarda Pynchon, ho letto solo V. In comune con DFW, per quel poco che ho letto, ci vedo essenzialmente la tipologia di opera: Postmoderno. Per il resto, mi sembrano due mondi molto distanti tra loro, per l’ambientazione, le tematiche e la prosa.
    AUGURI

    • @gianlucabarta
      @gianlucabarta 3 года назад

      Leggilo, "Il Re Pallido". Merita tantissimo, se hai letto tutto il resto. Ci sono delle parti scritte in maniera sublime.
      Anch'io trovo i paragoni con Pynchon forzati. E' chiaro che Wallace ha letto Pynchon ed è chiaro che c'è qualcosa di Pynchon in Wallace, ma è nella natura delle cose. Ci sono Hemingway e Faulkner (l'essenza, perlomeno) in DeLillo, c'è Joyce in Pynchon eccetera. A Pynchon non è mai interessato scendere così a fondo nei temi come fa Wallace, il suo è più un (incredibile) gioco (meta) letterario. Puntano a cose diverse.

  • @fabrizioci8057
    @fabrizioci8057 Месяц назад

    Una curiosità ma le foto che si vedono sono scrittori piu essere?

  • @eskere4412
    @eskere4412 3 года назад

    Gran bel video

  • @MorenoEmme
    @MorenoEmme 6 лет назад +2

    Dimenticavo: è per colpa (o merito) di IJ e delle sue note scritte a caratteri minuscoli che ho realizzato di essere (diventato) presbite :-)

    • @MarcoCant
      @MarcoCant  6 лет назад

      Ahahah verissimo, hanno messo a dura prova che le mie diottrie :)

  • @tommasociani7498
    @tommasociani7498 4 года назад

    La cosa interessante della sua persona secondo me, è che sarebbe d'accordo con te, almeno in gran parte.
    Il "guarda mamma senza mani" era un tema che lui ha riproposto spesso (per ora ho letto solo IJ UCDCNFMP QUESTA È L'ACQUA, CONSIDERA L'ARAGOSTA e VOLIDISC) Ma non per fare escludere al lettore la possibilità che questo tipo di pensiero non gli appartenesse e non lo sfiorasse, ma perché si sentiva anche lui vittima (sottolineo vittima per darti ragione sul tema del vittimismo) di un certo ideale americano o come lo si vuole chiamare, in sostanza il tema dell "uomo performante" da cui lui era Ipnotizzato ma in cui riconosceva quanto potesse essere schiacciante, e quindi giustamente vuole metterlo a tema, è per questo che ha avuto così tanto successo perchè ha puntato tutto (non credo l'abbia fatto in modo strategico ma piuttosto proprio perché era diventato predominante nella sua vita e quindi per forza di cose anche nella sua poetica) su questo e quindi ha accattivato chiunque si sentisse appunto un "uomo performante".

  • @valentinaediana
    @valentinaediana 6 лет назад +1

    Bellissima analisi.

  • @marcocarazzato4151
    @marcocarazzato4151 3 года назад

    Probabilmente DFW ha tanti ammiratori quanti detrattori e probabilmente sei fra questi. Poco male. Giustamente esprimi il tuo giudizio e giustamente, dal tuo punto di vista, senti la necessità di bilanciare coloro che lo mitizzano smontando romanzo e autore allo stesso tempo.
    Buon per te.
    Dal mio punto di vista (e non sono certamente un fan di DFW), visto che in coda al tuo video lo chiedi, Infinite Jest è un libro bellissimo. Ricchissimo di veri e propri doni ai suoi lettori proprio come i personaggi secondari che sono tanto inutili ai fini del racconto quanto preziosi proprio per far trasparire lo stato d’animo dell’intero romanzo. Ancora più che le emozioni che evidentemente a te non arrivano.
    Mi sembra, se posso, che il tuo giudizio sia eccessivamente basato sugli aspetti tecnici e quindi ritieni che la tecnica sia fine a se stessa. Allo stesso tempo ti entusiasma l’inizio mentre ti annoia la parte centrale. Io credo invece che la tecnica sia uno strumento e come tale sia funzionale al racconto. L’inizio è certamente più pirotecnico mentre la seconda parte è più narrativa ma non meno entusiasmante.
    Personalmente non ho mai letto un libro che riesce a tenere viva l’attenzione per così tante pagine e ad entusiasmare ed essere sempre “nuovo” così a lungo. Quanto agli altri romanzi...ognuno fa storia a sé e mettersi a fare le classifiche è uno sport che proprio non mi appassiona.

  • @moniamarchettini6917
    @moniamarchettini6917 6 лет назад +2

    Preferisco il Wallace giornalista. Detto questo devo confessare che "La ragazza dai capelli strani" mi è piaciuto abbastanza e "La scopa del sistema" a "macchie di leopardo", ad esempio sono uscita di testa per le vicende del canarino invasato e della nonna scomparsa, invece delle vicissitudini amorose della protagonista ad un certo punto non mi importava più nulla. Non credo che leggerò altri suoi lavori di narrativa. La sua aura di scrittore geniale crea un peso sul lettore: se non l'hai apprezzato è perché non l'hai capito e secondo me questo è un ragionamento che taglia le gambe a qualsivoglia pensiero critico nei confronti del suo lavoro. Mi pare un peccato, perché è dall'analisi e dal pensiero critico che nasce la vera comprensione di qualsiasi opera d'arte.

  • @martinoboschelli2959
    @martinoboschelli2959 3 года назад

    il migliore di tutti

  • @vins1979
    @vins1979 6 лет назад +8

    Come ormai sostengo da anni, la tragedia di DFW è che, per quanto ne dicano i suoi fan, non è mai riuscito a rendersi completamente indipendente da Thomas Pynchon, da cui ha ereditato stile, temi e ambizione letteraria. Come dico sempre, utilizzando una metafora pop musicale, DFW sta a Thomas Pynchon come Lady Gaga sta a Madonna. Ma mentre, col tempo, Lady Gaga è riuscita a smadonnizzarsi (ha smesso di conciarsi come un albero di Natale e se n'è andata in giro a fare concerti jazz con Tony Bennett, è diventata un'attrice (cosa che Madonna si sogna), eccetera), DFW non è mai riuscito a depynchonarsi. La parabola della sua produzione letteraria, del resto, sembra essere la copia di quella di Pynchon. La raccolta La Ragazza dai Capelli Strani offre suggestioni già presenti nella raccolta Slow Learner. Il suo primo romanzo, La Scopa del Sistema, è praticamente speculare al primo romanzo di Pynchon, L'Incanto del Lotto 49 (che, è vero, venne pubblicato dopo V., e sulla scia del successo critico e commerciale di quest'ultimo, ma che comunque era stato scritto in precedenza e che, dunque, è a tutti gli effetti il primo romanzo di Pynchon). La protagonista dell'Incanto del Lotto 49, Oedipa, lavora alle poste, mentre la protagonista della Scopa del Sistema, Leonore, lavora ai telefoni; ambedue sono impegnate in una 'ricerca'; riferimenti filosofici abbondano in entrambi romanzi (sebbene le pagine più 'Wittgensteiniane' Pynchon le scriva in L'Arcobaleno della Gravità, dove un'intero capitolo segue la stessa struttura del Tractatus Logico-Philosophicus). Il secondo romanzo di DWF, il celeberrimo Infinite Jest, richiama davvero troppo i grandi capolavori di Pynchon, cioè V. e L'Arcobaleno della Gravità (ma Pynchon pubblicò V., un romanzo di grandissima complessità e eleganza, all'età di 26 anni, altro che storie!). E dopo? Dopo, DFW ha scritto molte altre cose. Ma non ha mai scritto altri romanzi. Ha lavorato per molti anni al Re Pallido, che però è rimasto incompiuto. Se devo essere cattivo, a volte penso che parte della depressione di DFW fosse dipesa proprio dalla sua consapevolezza: lui lo aveva capito, secondo me, di non essere originale e, soprattutto, di essere solo una versione 2.0 di Thomas Pynchon. Perché, dunque, tutti parlano di DWF e nessuno parla di Thomas Pynchon? Perché, se da un lato DWF è diventato un mito per gli hipsters barbuti e tatuati che vogliono sentirsi fighi mentre bevono un cappuccino da 10 euro da Starbucks, dall'altro Thomas Pynchon è stato 'accademizzato' in modo tale che molti lettori (incauti!) pensano che lui sia un vecchio scorreggione che scrive mattoni incomprensibili e 'troppo difficili'. E non sanno, poveri stolti, che senza Thomas Pynchon non ci sarebbe stato non solo DFW, ma nemmeno Vollmann e Powers, nemmeno il più accessibile e popolare David Mitchell. (E nemmeno Tommaso Pincio, scrittore italiano che pubblica per Einaudi e che ha scelto, come pseudonimo, una versione 'italianizzata' del nome del suo scrittore preferito.) A questo punto, dopo questo lungo commento, voglio aggiungere giusto due cose. La prima: ma lo conosci, Thomas Pynchon? Se conosci l'opera sia di DFW che di Pynchon, diventerà quasi impossibile parlare dell'una senza tirare in ballo l'altra. Ti assicuro che le somiglianze sono proprio palpabili. La seconda: ti consiglio, qualora non lo conoscessi, il canale the Bookchemist. È un canale in inglese, ma il booktuber in questione, Mattia, è un ragazzo italiano che sta facendo un PhD in Literary Criticism. Qualche anno fa, Mattia aka the Bookchemist aveva fatto un video simile al tuo, una cosa del tipo "why I don't love DFW anymore", o qualcosa del genere. Mattia, come molti, aveva cominciato come fan sfegatato di DFW, salvo poi scoprire l'opera di Thomas Pynchon e fare due più due. In questi mesi, inoltre, sta facendo una ri-lettura dell'Arcobaleno della Gravità e ogni due settimane carica un video per commentare e analizzare il romanzo assieme ai suoi subscribers. (Con un pizzico di vanità, ti dico anche che ha finito col citare alcune mie osservazioni in alcuni di questi video.) Chissà che non possa interessare anche te. Infine, devo davvero aggiungere una terza cosa: ovvero, i miei più sinceri complimenti per il tuo video e questa analisi molto lucida. Sono davvero contento di aver scoperto il tuo canale. Un saluto.

    • @MarcoCant
      @MarcoCant  6 лет назад +1

      Wow commento meraviglioso. Sono d’accordo su tutto. Sì, Pynchon lo conosco anche se per ora ho letto poco (L’incanto del lotto 49 e Vizio di forma) ma ho in libreria L’arcobaleno della gravità che mi aspetta e a questo l’unto devo assolutamente leggerlo al più presto. Ho dato un’occhiata al canale che mi hai consigliato e mi sembra incredibile, nei prossimi giorni passerò il mio tempo libero a vedermi i suoi video. Ho visto che ha fatto un video anche sull’anatomia di giocatore d’azzardo di Lethem, libro di cui non parla mai nessuno.

    • @vins1979
      @vins1979 6 лет назад +1

      @@MarcoCant se puoi, prima dell'Arcobaleno della Gravità, che potrebbe spingerti a tagliarti le vene, tanto è nichilista, prova a leggere, se lo hanno ristampato e se lo trovi, V., che è davvero bellissimo. Mattia (theBookchemist) dice di preferire l'"ultimo" Pynchon - quello, appunto, di Vizio di Forma. Per me, V. e l'Arcobaleno sono due capolavori assoluti, letti entrambi due volte e, prima o poi, me li rileggerò. Un saluto!

    • @CizzuCizzu
      @CizzuCizzu 5 лет назад

      @@vins1979 Ti faccio un unico appunto: ad uccidere Wallace probabilmente sono stati tutta quella quantità assurda di psicofarmaci che gli somministravano. Tu forse filtri tutto da una prospettiva meramente letteraria... ma c'è molto altro dietro la morte di Wallace. Mi dispiace dirlo, ma ciò che mi ha interessato più in Wallace è stato proprio il suo suicidio.

  • @fabrizioci8057
    @fabrizioci8057 Месяц назад

    Sicuramente saranno degli scrittori

  • @mariorossi1802
    @mariorossi1802 3 года назад

    Interessante...in un certo senso è quello che è successo a Salinger?

    • @MarcoCant
      @MarcoCant  3 года назад +1

      Direi che è un po’ diverso. Salinger ha deciso di smettere di pubblicare e per decenni ha vissuto isolato creando volutamente il mito di se stesso. Wallace invece è morto giovane ed è stato mitizzato dai suoi fan, che hanno creato una figura messianica a posteriori

    • @mariorossi1802
      @mariorossi1802 3 года назад

      @@MarcoCant credevo avesse smesso di pubblicare perché in fondo aveva raggiunto il massimo del successo e compiaciuto i suoi lettori al punto di non avere più stimoli per continuare. Dopotutto scrivere un solo romanzo e poi sparire dalla circolazione non necessariamente ti trasforma in mito, no?

  • @saralawson2989
    @saralawson2989 6 лет назад +6

    Mentre il mio vicino di ombrellone si godeva il suo mattonazzo “Infinite jest”, io lottavo per sopravvivere a “Brevi interviste a uomini schifosi”. Ho ritrovato, come suggerisci tu, personaggi asettici a cui non ci si affeziona, ho lottato contro periodi lunghissimi e ho cercato di non soccombere alle alte aspettative che avevo. Non l’ho amato, quindi se fosse stato per me lui sarebbe ancora vivo. A parte questo mi piacerebbe riprendere in mano un altro pezzo di Wallace ma ci vorrà almeno una decina di mesi per trovare il coraggio. Magari proverò con l’altra raccolta di racconti di cui hai parlato tu. Ma tra un pò. Mi ha fatto sentire stupida, quasi analfabeta: eppure non sono una fan dei romanzetti rosa o a letture “semplici” e commerciali. È come una scottatura: ora c’è una vescica, poi scoppierà e rimarrà carne viva. Dopo la cicatrizzazione potrò riprovarci. Magari.

    • @irenemorganti2767
      @irenemorganti2767 4 года назад

      Sara Lawson rispondo con un tale ritardo che non so se leggerai mai la risposta ma ho provato lo stesso leggendo Brevi interviste. Mi sono sentita stupida. Sono le esatte parole che ho riportato a mio fratello parlandogliene. Mi sono approcciata a questa raccolta dopo aver amato Una cosa divertente che non farò mai più, libro che si è precipitato nei miei preferiti di sempre. Non ho mai riso così tanto e provato così tanta tristezza nello stesso momento, mi sono sentita compresa, proprio nel mio vivere come tristi momenti di vita quotidiana in cui mi sono sentita sola in un mondo diverso. È da un po’ che ho voglia di provare a leggere La scopa del sistema, penso lo farò a breve.

  • @rodolfowieser1425
    @rodolfowieser1425 3 года назад

    Analisi convincente, da vero studioso. Oltretutto hai anche una buonissima proprietà di linguaggio. Di Wallace ho "La scopa del sistema" lo leggerò. Ho sentito molti pareri su di lui, ma non ho mai letto un libro intero. Avevo iniziato a leggere : "Una cosa divertente che non farò mai più", e mi è sembrato una gran rottura di palle. Dopo poche pagine l'ho lasciato perdere. Quando avrò letto "La scopa del sistema" ne saprò di più. Sperando che riesco a leggerlo tutto. Comunque mi dispiace molto per lui, da come l'hai descritto sembra un uomo fragile e infelice.

  • @alcidebava1854
    @alcidebava1854 3 года назад

    Secondo me anziché sopravvalutato è stato ed è strumentalizzato .

  • @annalisafrosinini2419
    @annalisafrosinini2419 6 лет назад

    Mai andata oltre Una cosa divertente che non farò mai più; a metà tra curiosa e respinta dal personaggio, come scrittore mi sono fatta l’idea che sia artificioso e pretenzioso per il gusto di piacere e di essere amato sì ma da pochi “eletti” ma come tutti i pregiudizi dovrebbe essere allontanato per creare un giudizio genuino che nasca da una lettura onesta. Non so cosa affrontare in pratica. Grazie

  • @DonGately7280
    @DonGately7280 6 лет назад

    Bellissimo video! Tra l'altro dopo aver letto i libri di Wallace ho trovato veramente insopportabile il film.

    • @MarcoCant
      @MarcoCant  6 лет назад

      La stessa cosa che è successa a me. Ho visto il film prima di leggere qualcosa di suo e dopo aver letto i suoi libri non riconosco quasi nulla di Wallace in quel ritratto pacioccone e bonario.

    • @CizzuCizzu
      @CizzuCizzu 5 лет назад

      Il film è una schifezza, nel vero senso della parola. E' anche un'operazione molto viscida: sfruttano il nome di Wallace per fare due soldi. Ma Wallace lì nel film non c'è.

    • @tommasociani7498
      @tommasociani7498 4 года назад

      Secondo me il film è bellissimo e non contraddice nulla di quello che viene detto in questo video. Non è per niente Bonario, il suo vittimismo traspare anche nel film e quando fa lo stronzo fa lo stronzo.

  • @picodellagirandola5563
    @picodellagirandola5563 2 года назад +1

    Tutto sbagliato, David Foster Wallace è un mito inarrivabile, non capisci niente.
    Quando mi passa la dissonanza cognitiva ci ragiono, grazie per la tua riflessione

  • @sabrinazecchin5230
    @sabrinazecchin5230 3 года назад

    Non non è per niente sopravalutato è anzi sottovalutato dall'ignoranza italiana : è lo scrittore piu' importante del secolo insieme ad Hemingway

    • @MarcoCant
      @MarcoCant  3 года назад

      Noto che hai ascoltato con attenzione il video e non ti sei semplicemente limitata al titolo

    • @sabrinazecchin5230
      @sabrinazecchin5230 3 года назад +1

      @@MarcoCant no ho ascoltato anche il video invece di essere supponente concorderai che in Itlia wallace è pressochè sconosciuto e si continuano ad osannare scribacchini come Moccia. Non prendee sempre tutto sul personale.

    • @MarcoCant
      @MarcoCant  3 года назад +2

      No, non concordo perché non è vero.

    • @sabrinazecchin5230
      @sabrinazecchin5230 3 года назад

      @@MarcoCant immaginavo la risposta

  • @tommasolt98
    @tommasolt98 6 лет назад

    La scopa del sistema anche io lo preferisco a infinite jest