La visione d'insieme che il professor Cardini offre di un singolo evento, merita più di una parola di encomio per la sua preparazione storica. Un flusso totale d'informazioni interessantissime, questa cosa può piacere o non piacere a livello d'esperienza narrativa, per me è dannatamente affascinante.
Uma narrativa espetacular. Cardini me faz ter a certeza de que estudar italiano tem sido uma das melhores coisas que já fiz na vida. Obrigado desde Natal, Nordeste do Brasil.
Ho apprezzato davvero tanto il suo incedere chiarendo ogni presupposto. Mente lucida capace di tenere le fila su ogni fronte. Grazie Professore, è sempre un gran piacere ascoltarla.
....altro che equilibrio europeo, Noi siamo un crogiolo quasi come gli Stati Uniti d’America. Questo è quello che emerge dalla grandissima Lezione del Prof. Cardini. Tutto ciò se non fosse serissimo farebbe ridere. Ancora complimenti al bravo Cardini,il quale spiega anche i concetti difficoltosi in termini abbastanza chiari e lucidi. Mah si, teniamoci stretti ‘ste Europa. Saluti.
Affascinante cavalcata storica raccontata in maniera comprensibile dal Prof.Cardini Grande Storico del quale sono un ammiratore e leggo i suoi libri....
Il Prof. Cardini opera una analisi profonda sia della posizione europea sia della posizione musulmana. Solo così si comprende la presa di coscienza europea ,in rapporto all'Islam e l'assedio di Vienna del 1683. Ottima relazione che permette di capire veramente la storia , uscendo dall'eurocentrismo. Manilius
Grazie per queste lezioni, squarci di luce nelle tenebre della banalità, una difesa contro il pressapochismo fazioso di chi divide il mondo in bianco e nero
Grande prof Cardini , non è per tutti la sua visione storica è di una profondità tale che ha bisogno di buoni strumenti per seguirlo ! Per la divulgazione altri più modesti storici più bravi nel narrare ma molto piatti nel giudizio” storico
tipo barbero. insopportabile, superficiale e costantemente impegnato ad avvilire la Storia, narrandone gli aspetti più bassi o più sordidi (ad es.: "la sessualità nel medioevo") pur di divulgarla a più plebaglia possibile
Prof. Cardini , i miei ricordi risalgono a molto tempo fa però fissati nella memoria , ad esempio LA BATTAGLIA DI LEPANTO , GIOVANNI D'AUSTRIA e PIO V° , gli europei di allora erano un altra cosa
Cardini ha la pazienza e il coraggio di non dare ritmo. Per capire un contesto complesso come quello dell'impero turco in rapporto ai paesi europei serve calma e tempo. Non si può sempre dare spettacolo.
Più che altro ha fatto una visione d'insieme delle circostanze storiche che hanno portato a tale assedio. Un lavoro certosino, di certo non per tutti o per meglio dire per quelli che si aspettavano un trattato storico di stampo giornalistico.
@@Elfo_Scuro io leggo sempre qualcosa di suo perche' Cardini su turchi e sui mongoli è un autorita, però non si fa seguire per niente, se ci fosse chiunque altro che ne sa quanto Cardini, seguirei senza dubbio quell'altro. Per te quel tipo di narrazione è un lavoro certosino, per me è saltare di palo in frasca.
@@mrwolf84vero. Io ho letto il libro di Cardini da cui, in teoria, dovrebbe essere tratta questa lezione a puntate. Il libro è un opera titanica di una accuratezza e di una capacità di indagine impressionante ma qui, in questa versione parlata, si parla di tutto tranne che dell’assedio.
03:11:32 «... ponendolo in un rapporto di non facile convivenza [il kanun, ovvero il codice delle leggi di derivazione romano-bizantina] con la shoah..». Mi vorrei sbagliare, ma forse il Prof. Cardini ha preso un abbaglio? Forse voleva dire la sharia...
..sarebbe molto bello poter raccontare la storia in termini semplici e lineari seguendo la cronologia raccontando prima quello che è successo prima poi quello che è successo dopo in maniera pulita .. purtroppo per tutte le cose c'è sempre una soluzione semplice tutti i problemi hanno una risposta semplice e di solito è quella sbagliata ...
Dell’ assedio di Vienna si parla intorno alla quarta ora , per essere precisi si rischia di essere dispersivi , consiglio prima di ascoltare il divano turco di Barbero molto più chiaro , interessante i riferimenti alla Persia e ai nemici dell’impero ottomano d’ Oriente .
Criticare Cardini dopo questa lezione e' davvero infame! Ha dimostrato una conoscenza storica a dir poco spaventosa! Criticarlo per un paio di Lapsus e' davvero ridicolo.
Dopo la conquista turca di Budapest il precedente regno di Ungheria fu diviso nelle tre parti mezionate dal professore, ma la loro disposizione non è una stratificazione nord sud bensi' est ovest. Dunque 1) il Principato autonomo di Transilvania era la parte piu' ad est, 2) il paschalik di Ungheria possesso diretto turco al centro. 3) la restante e piu' piccola parte era il regno asburgico di Ungheria ed era la parte piu' ad ovest. Vero e' che la capitale della Ungheria asburgica era Presburg, ossia la attuale Bratislava capitale della Slovacchia. E questa citta' certo e' a nord ovest di Budapest.
Ma come fa un esimio professore di storia moderna a chiamare a 17:45 un personaggio storico della rilevanza di Filippo II di Spagna, ..."Filippo il Bello"? (che era invece suo nonno, Philipp der Schöne ...o anche il Filippo re di Francia, tanto odiato da Dante). Se all'esame di storia moderna uno studente facesse uno svarione così grossolano, il 30 se lo scorderebbe (almeno ai miei tempi) .
Racconto intrigante e non é semplice smarcare il puzzle europeo del 17esimo secolo. Peccato per la svogliatezza nel raccontare il tanto atteso epilogo a culmine della cronologia raccontata.
Niente da ridire sulla competenza, ma dovessi incontrare il professore a Roma e gli chiedessi dov'è il Colosseo, credo che risponderebbe partendo da Romolo e Remo.
Si è scordato di citare Adamo ed Eva il resto c è tutto,dopo alcune ore inizio a dubitare che si arriverà a disquisire della tematica citata nel titolo
@@renatomarcellotidore130. Probabilmente un lapsus. Se invece é voluto allora sono d'accordo anch'io col Signor Piampiani perché come divaga il prof. non divaga nessuno. La prende talmente alla larga che in tutto dell'assedio vero e proprio se ne parla trenta secondi. Capisco che bisogna sempre tenere d'occhio il contesto i prodromi e le conseguenze ma (secondo la mia umilissima opinione) esagera con le informazioni creando un pastone di difficile comprensione e mancando sempre l'argomento nel merito. Insomma, pur rispettando ed ammirando la sua cultura il Professor Cardini mi annoia a morte da sempre.
3:11:31 va bene la svista, ma qui Cardini fa un errore troppo grossolano per uno storico: chiamare la legge islamica SHOAH invece che SHARIAH è davvero grave, come si puo confondere il genocidio degli ebrei con la legge islamica? Va bene la distrazione - che gli capita piu volte nel corso delle 6 ore di trasmissione - ma qui è veramente troppo!
Sono due parole semitiche molto simili all'orecchio di un italiano, può sembrare un errore grave ma è, appunto, nient'altro che un errore, una distrazione neanche tanto inconcepibile
Scusate eh, io ammiro Cardini e sono un suo devoto "seguace", però da studente di filologia e linguistica, e appassionato di lingue e culture indoeuropee, non posso sentire delle fesserie quali l'equiparazione degli "uralo-altaici" con gli "ugro-finnici". I primi, di origine mongolica, non furono certo lo stesso ceppo etnico degli antenati dei finlandesi o degli ungheresi: ci si rechi a Budapest, a Helsinki o a Tallin e poi a Bishkek o ad Ankara e si noterà che i primi sono "caucasici" mentre i secondi sono chiaramente asiatici e le rispettive lingue parlare differiscono di molto. Quanto alla dichiarazione che "i finlandesi sono più simili etnicamente agli ungheresi ed ai turchi che agli europei" penso che non ci sia nemmeno bisogno di commentare. Questa leggende che vorrebbe gli ungheresi moderni quali i discendenti degli Unni mi fa ridere: gli Unni erano tozzi, bassi, di carnagione olivastra e dagli occhi a mandorla; sono forse così gli ungheresi oggi? Qua si è cercato di fare apparire il mondo europeo come più etnicamente e culturalmente frammentato di quanto, in realtà, non fosse!
Gli ungheresi sono fisicamente ed etnicamente europei simili agli Slavi loro vicini, però ogni tanto anche là possono spuntare delle persone che nei tratti somatici ricordano la passata invasione unna. Per quanto riguarda i turchi penso che essi siano per la maggior parte dei mediorientali con un apporto steppico minore dovuto appunto a genti turche che sin dal medioevo invasero progressivamente l'Anatolia e si mischiarono alla popolazione autoctona. Comunque l'ideologia panturanica più fanatica vede gli ungheresi e i finlandesi facenti parte dello stesso gruppo etnico dei turchi, così come i mongoli,anche se in realtà così non è. Se vogliamo ritornare al punto precedente nemmeno i turchi di Turchia sono effettivamente dei turchi originari, ma solo profondamente turchizzati negli aspetti esteriori come la lingua,la cultura, le tradizioni, per incontrare i veri turchi credo che bisogna andare in Kazakistan, in Kirghizistan, nella regione dei monti Altai, nella Repubblica di Tuva e più in generale tra quei popoli appunto che parlano lingue turche e che abitano la Siberia.
Più che altro è stata smontata la super famiglia linguistica Uralo-Altaica per mancanza di evidenze. Cardini sbaglia nel mettere Turchi(Altaici) e Ugro-Finnici(Uralici) nello stesso calderone e su questo hai ragione. Però non facciamone una questione "razziale", perchè popoli geneticamente molto diversi possono anche parlare lingue imparentate tra loro e di per se non vuol dire niente che Finlandesi e Turchi non si somigliano. Anche perchè i Turchi dell'Anatolia sono ovviamente "caucasici" anche loro (caucasico non è sinonimo di europeo) e molto più imparentati con noi mediterranei e con i medio-orientali che con i loro "cugini" turcofoni dell'Asia Centrale o della Siberia, così come gli Ungheresi sono più imparentati con noi e soprattutto con i loro vicini dell'Europa Centrale che con i loro "cugini" linguistici Kanti e Mansi degli Urali. Il punto è che sia i Turchi sia i Magiari erano minoranze di guerrieri che si sono imposte sulle popolazioni locali dell'Anatolia e del Bacino Carpatico. Entrambi venivano da est, anche se appartenevano a due ceppi diversi, i quali però hanno convissuto per un certo periodo nelle steppe Euro-Asiatiche, dato che nell'Ungherese sono presenti molte parole di origne turca ben precendeti alla conquista ottomana. Quella della discendenza dagli Unni è una leggenda, ma i Magiari venivano davvero dalle aree di confine tra Europa e Asia e i popoli che oggi parlano le lingue più vicine all'Ungherese, I Khanti e i Mansi hanno tratti asiatici. Poi i Finnici hanno un'altra storia ancora.
@@nicolocrippa8514 ottima sintesi. Direi che a darmi fastidio è stato il passaggio in cui Cardini, rivolgendosi ai radioascoltatori in merito all'entrata della Turchia nell'UE, li invitava a riflettere sul fatto che esistono già dei turchi in Europa e sono i finlandesi e gli ungheresi. Mi è sembrata un'esagerazione pretestuosa. Credo che la genetica sia superiore alla linguistica in quanto non mente mai e, come hai detto giustamente tu, non per forza il parlare una lingua imparentata significa avere progenitori in comune. I Baschi sono etnicamente europei (con europei intendo bianchi), ma parlano una lingua che nata al di fuori dell'alveo indoeuropeo. E nella valle dell'Indo si parla una lingua che è indoeuropea, ma i suoi abitanti sono più simili ai persiani e agli arabi che agli europei.
Aspettate però, ditemi se ho capito bene: il gruppo linguistico ugrofinnico è un sottogruppo delle lingue uraliche, mentre le lingue turche/turciche e mongole sono nel gruppo delle lingue altaiche e ambedue i gruppi appartengono al macrogruppo delle lingue uralo-altaiche, anche se oggi etnicamente e linguisticamente, per esempio, estoni e mongoli non hanno niente in comune.
C' è una vicinanza linguistica, ma la genetica non c' entra nulla: ad eccezione di alcune popolazioni dell' Africa Orientale ( Tanzania, Agola, ecc.) è impossibile determinare l' appartenenza genetica a un gruppo, sebbene in Africa Occidentale ( Senegal, Nigeria, Congo, ecc) manchi generalmente il gruppo sanguineo "B" mentre tra i pochi indigeni amerindi "puri" manchi un gruppo sanguineo "A", presente invece in tutte le altre popolazioni. Dagli studi di genetica comparata, esistono solo due sotto-specie o razze umane, i Tuareg dei Sahara e gli Inuit, popolazioni che vivono in zone estreme.
Attorno a circa 1 ora e 50..il Professore comincia un discorso che non condivido..il segreto della Potenza Europea è stato lo sviluppo dei rapporti sociali capitalistici..macché individuo d'Egitto.. è un sistema sociale con regole differenti figlie dello sviluppo del mercato capitalistico
A sentire Cardini si nota una certa conoscenza della religione islamica, una ben minore conoscenza della dottrina cattolica del tempo. Non si può interpretare il comportamento cristiano del 500 e del 600 alla luce del Concilio Vaticano II del 1968. Si consiglia la lettura del Catechismo di San Pio V al riguardo.
La ricostruzione linguistica è assai approssimativa e rimanda a categorie ormai superate (pochi ormai sostengono l'esistenza di una famiglia linguistica uralo-altaica).
@@erospiani9886 la nozione di uralo-altaico è antiquata. Oggigiorno la maggior parte degli esperti ritiene che non sia possibile ricostruire una proto-lingua che stia alla base di questa supposto phylum. Ci sono convergenze lessicali e strutturali tra alcuni gruppi (soprattutto turco-mongolo-tunguso) ma nessuna affiliazione genetica.
Discorso ripetitivo, annacquato, spalmato sottile sottile. Per poi infine parlare del assedio per mezzora, il titolo doveva essere "Espansione turca" e non "Il Turco a Vienna, l'assedio Ottomano del 1683". Ha detto al incirca 5 volte che Kara vuol dire nero. Ho trovato anch'io inesattezze. In meta del tempo si poteva dire tutto ciò che è stato detto. Il divano di Istanbul👍
La visione d'insieme che il professor Cardini offre di un singolo evento, merita più di una parola di encomio per la sua preparazione storica.
Un flusso totale d'informazioni interessantissime, questa cosa può piacere o non piacere a livello d'esperienza narrativa, per me è dannatamente affascinante.
Uma narrativa espetacular. Cardini me faz ter a certeza de que estudar italiano tem sido uma das melhores coisas que já fiz na vida. Obrigado desde Natal, Nordeste do Brasil.
👏👏👏Ciao a te, "amigo"
Davvero uno spettacolo la storia così raccontata. Grazie mille Prof. Cardini.
Ho apprezzato davvero tanto il suo incedere chiarendo ogni presupposto.
Mente lucida capace di tenere le fila su ogni fronte.
Grazie Professore, è sempre un gran piacere ascoltarla.
....altro che equilibrio europeo, Noi siamo un crogiolo quasi come gli Stati Uniti d’America.
Questo è quello che emerge dalla grandissima Lezione del Prof. Cardini. Tutto ciò se non fosse serissimo farebbe ridere.
Ancora complimenti al bravo Cardini,il quale spiega anche i concetti difficoltosi in termini abbastanza chiari e lucidi.
Mah si, teniamoci stretti ‘ste Europa.
Saluti.
Professor Cardini, l'onore è tutto nostro, nell'aver potuto assistere alla sua meravigliosa lezione!
Affascinante cavalcata storica raccontata in maniera comprensibile dal Prof.Cardini Grande Storico del quale sono un ammiratore e leggo i suoi libri....
Ho apprezzato ogni minuto e ogni puntuale dettaglio
Il Prof. Cardini opera una analisi profonda sia della posizione europea sia della posizione musulmana. Solo così si comprende la presa di coscienza europea ,in rapporto all'Islam e l'assedio di Vienna del 1683. Ottima relazione che permette di capire veramente la storia , uscendo dall'eurocentrismo. Manilius
Grazie per queste lezioni, squarci di luce nelle tenebre della banalità, una difesa contro il pressapochismo fazioso di chi divide il mondo in bianco e nero
Grande prof Cardini , non è per tutti la sua visione storica è di una profondità tale che ha bisogno di buoni strumenti per seguirlo ! Per la divulgazione altri più modesti storici più bravi nel narrare ma molto piatti nel giudizio” storico
tipo barbero. insopportabile, superficiale e costantemente impegnato ad avvilire la Storia, narrandone gli aspetti più bassi o più sordidi (ad es.: "la sessualità nel medioevo") pur di divulgarla a più plebaglia possibile
@@amoreazione3563 speriamo che il grande reset porti via pure quel comunista di Barbero
@@lucamelloni3419 esattamente. insopportabile.
Be' insomma pure Cardini non è che sia il massimo, invece di sharia ha detto shoa' un paio di volte di seguito
@@sim1zone Ma ,qui siete tutti fascisti?
Stratosferico 🤩, grazie di averlo caricato👋😸😘
Prof. Cardini , i miei ricordi risalgono a molto tempo fa però fissati nella memoria , ad esempio LA BATTAGLIA DI LEPANTO , GIOVANNI D'AUSTRIA e PIO V° , gli europei di allora erano un altra cosa
È molto vecchio evidentemente
Cardini ha la pazienza e il coraggio di non dare ritmo. Per capire un contesto complesso come quello dell'impero turco in rapporto ai paesi europei serve calma e tempo. Non si può sempre dare spettacolo.
8€,⅚⁶7G!YÙ6YA6ASAGGGATAUST
È esattamente così. Condivido analisi parola per parola. Cardini è unico per questa sua capacità narrativa.
Ciao mi spieghi l espressione coraggio di non dare ritmo? Nel senso che é necessario non essere "performativi" per poter essere esaustivi?
Buonissima esposizione, non è facile spiegare concetti così complessi, bravo!
Ottima narrazione, ma il titolo andrebbe cambiato in “analisi storica degli avvenimenti precedenti all’assedio di Vienna del 1863”.
Leggendo i commenti e avendo ascoltato altro di Cardini, ho pensato esattamente la stessa cosa
ma ha parlato di tutto tranne che dell'assedio di Vienna, con la scusa che non siamo inglesi e quindi secondo lui non ci interessa
Più che altro ha fatto una visione d'insieme delle circostanze storiche che hanno portato a tale assedio. Un lavoro certosino, di certo non per tutti o per meglio dire per quelli che si aspettavano un trattato storico di stampo giornalistico.
@@Elfo_Scuro io leggo sempre qualcosa di suo perche' Cardini su turchi e sui mongoli è un autorita, però non si fa seguire per niente, se ci fosse chiunque altro che ne sa quanto Cardini, seguirei senza dubbio quell'altro.
Per te quel tipo di narrazione è un lavoro certosino, per me è saltare di palo in frasca.
@@mrwolf84vero.
Io ho letto il libro di Cardini da cui, in teoria, dovrebbe essere tratta questa lezione a puntate.
Il libro è un opera titanica di una accuratezza e di una capacità di indagine impressionante ma qui, in questa versione parlata, si parla di tutto tranne che dell’assedio.
Allora non hai capito niente
Cambia canale
@@robertonegrini2877 Ti rendi conto che stai rispondendo ad un messaggio di 2 anni fa come se lo avessi scritto ieri? te ne rendi conto, vero?
Complimenti al prof.Franco Cardini....Bravo....il racconto "non" all'inglese l'ho molto apprezzato...grazie.
Al solito.da un argomento interessantissimo il Prof.Cardini fa nascere un gioiello.
Grazie!
Sono estasiato! Mille grazie!
Una splendida dissertazione! Grazie,professore.
03:11:32 «... ponendolo in un rapporto di non facile convivenza [il kanun, ovvero il codice delle leggi di derivazione romano-bizantina] con la shoah..». Mi vorrei sbagliare, ma forse il Prof. Cardini ha preso un abbaglio? Forse voleva dire la sharia...
Molto probabilmente si è trattato di un abbaglio momentaneo ;)
Fantastico, un lungo racconto che mi ha aperto gli occhi sulla situazione politica del momento. Questo al di là del tema stesso 😁
Franco "la prende larga" Cardini
..sarebbe molto bello poter raccontare la storia in termini semplici e lineari seguendo la cronologia raccontando prima quello che è successo prima poi quello che è successo dopo in maniera pulita .. purtroppo per tutte le cose c'è sempre una soluzione semplice tutti i problemi hanno una risposta semplice e di solito è quella sbagliata ...
spendida e sapiente narrazione ... però però ... (2:26:34) .. mi pareva che le tesi affisse da Lutero fossero un po' di più di 17 ... forse 95?
Dell’ assedio di Vienna si parla intorno alla quarta ora , per essere precisi si rischia di essere dispersivi , consiglio prima di ascoltare il divano turco di Barbero molto più chiaro , interessante i riferimenti alla Persia e ai nemici dell’impero ottomano d’ Oriente .
Cardini...Barbero....Carandini....grazie di esistere....anche la Insolvibile.....anzi lei x prima...viva le Donne
Grazie 🙏
Cardini è lo storico numero uno in Italia...
Criticare Cardini dopo questa lezione e' davvero infame! Ha dimostrato una conoscenza storica a dir poco spaventosa! Criticarlo per un paio di Lapsus e' davvero ridicolo.
sì, infatti. Non so se provare pena o fastidio leggendo certi commenti.
L'ha presa un pelo alla larga
Ogni volta che dice che l’Islam non può convertire di forza non cita mai i giannizzeri
Dopo la conquista turca di Budapest il precedente regno di Ungheria fu diviso nelle tre parti mezionate dal professore, ma la loro disposizione non è una stratificazione nord sud bensi' est ovest. Dunque
1) il Principato autonomo di Transilvania era la parte piu' ad est,
2) il paschalik di Ungheria possesso diretto turco al centro.
3) la restante e piu' piccola parte era il regno asburgico di Ungheria ed era la parte piu' ad ovest.
Vero e' che la capitale della Ungheria asburgica era Presburg, ossia la attuale Bratislava capitale della Slovacchia.
E questa citta' certo e' a nord ovest di Budapest.
al minuto 1:07 dice che in transilvania meridionale c'è budapest nelle mani dei turchi... credo che si riferisca a Bucarest...
1:07:40
Moto piacevole da ascoltare Cardini, Ma passando continuamente dal gallo all'asino, senza preavviso, alla fine non capiamo più nulla .....
Ma come fa un esimio professore di storia moderna a chiamare a 17:45 un personaggio storico della rilevanza di Filippo II di Spagna, ..."Filippo il Bello"? (che era invece suo nonno, Philipp der Schöne ...o anche il Filippo re di Francia, tanto odiato da Dante). Se all'esame di storia moderna uno studente facesse uno svarione così grossolano, il 30 se lo scorderebbe (almeno ai miei tempi) .
Errare umanum est!
@@Elfo_Scuro manca un h
@@giovannipolarprof4164 manca un apostrofo
Analisi approfondita ma accattivante
Ma Marcantonio Bragadin ce lo siamo dimenticato, come una delle ragioni della Battaglia di Lepanto?
Racconto intrigante e non é semplice smarcare il puzzle europeo del 17esimo secolo. Peccato per la svogliatezza nel raccontare il tanto atteso epilogo a culmine della cronologia raccontata.
Niente da ridire sulla competenza, ma dovessi incontrare il professore a Roma e gli chiedessi dov'è il Colosseo, credo che risponderebbe partendo da Romolo e Remo.
Aahhahha ;)
Il professor Cardini ha un solo difetto : sa troppa storia .
Definitivamente : è un grande dei nostri tempi . Complimenti .
Si è scordato di citare Adamo ed Eva il resto c è tutto,dopo alcune ore inizio a dubitare che si arriverà a disquisire della tematica citata nel titolo
Un grande storico che è un gigante della divagazione scientifica
DIVAGAZIONE?? 🤣🤣🤣🤣🤣🤣
@@renatomarcellotidore130. Probabilmente un lapsus. Se invece é voluto allora sono d'accordo anch'io col Signor Piampiani perché come divaga il prof. non divaga nessuno. La prende talmente alla larga che in tutto dell'assedio vero e proprio se ne parla trenta secondi. Capisco che bisogna sempre tenere d'occhio il contesto i prodromi e le conseguenze ma (secondo la mia umilissima opinione) esagera con le informazioni creando un pastone di difficile comprensione e mancando sempre l'argomento nel merito. Insomma, pur rispettando ed ammirando la sua cultura il Professor Cardini mi annoia a morte da sempre.
😂😂😂😂
3:11:31 va bene la svista, ma qui Cardini fa un errore troppo grossolano per uno storico: chiamare la legge islamica SHOAH invece che SHARIAH è davvero grave, come si puo confondere il genocidio degli ebrei con la legge islamica?
Va bene la distrazione - che gli capita piu volte nel corso delle 6 ore di trasmissione - ma qui è veramente troppo!
Sono due parole semitiche molto simili all'orecchio di un italiano, può sembrare un errore grave ma è, appunto, nient'altro che un errore, una distrazione neanche tanto inconcepibile
ma non rompere le scatole, imbecille
6 ore di rottura di cazzo e l’assedio ce lo racconta in due minuti.
“Rottura di cazzo”?
Eh, c’è poco da fare, chi ha creato il detto Perle Ai Porci ci aveva visto lungo.
Scusate eh, io ammiro Cardini e sono un suo devoto "seguace", però da studente di filologia e linguistica, e appassionato di lingue e culture indoeuropee, non posso sentire delle fesserie quali l'equiparazione degli "uralo-altaici" con gli "ugro-finnici". I primi, di origine mongolica, non furono certo lo stesso ceppo etnico degli antenati dei finlandesi o degli ungheresi: ci si rechi a Budapest, a Helsinki o a Tallin e poi a Bishkek o ad Ankara e si noterà che i primi sono "caucasici" mentre i secondi sono chiaramente asiatici e le rispettive lingue parlare differiscono di molto. Quanto alla dichiarazione che "i finlandesi sono più simili etnicamente agli ungheresi ed ai turchi che agli europei" penso che non ci sia nemmeno bisogno di commentare. Questa leggende che vorrebbe gli ungheresi moderni quali i discendenti degli Unni mi fa ridere: gli Unni erano tozzi, bassi, di carnagione olivastra e dagli occhi a mandorla; sono forse così gli ungheresi oggi? Qua si è cercato di fare apparire il mondo europeo come più etnicamente e culturalmente frammentato di quanto, in realtà, non fosse!
Gli ungheresi sono fisicamente ed etnicamente europei simili agli Slavi loro vicini, però ogni tanto anche là possono spuntare delle persone che nei tratti somatici ricordano la passata invasione unna. Per quanto riguarda i turchi penso che essi siano per la maggior parte dei mediorientali con un apporto steppico minore dovuto appunto a genti turche che sin dal medioevo invasero progressivamente l'Anatolia e si mischiarono alla popolazione autoctona. Comunque l'ideologia panturanica più fanatica vede gli ungheresi e i finlandesi facenti parte dello stesso gruppo etnico dei turchi, così come i mongoli,anche se in realtà così non è. Se vogliamo ritornare al punto precedente nemmeno i turchi di Turchia sono effettivamente dei turchi originari, ma solo profondamente turchizzati negli aspetti esteriori come la lingua,la cultura, le tradizioni, per incontrare i veri turchi credo che bisogna andare in Kazakistan, in Kirghizistan, nella regione dei monti Altai, nella Repubblica di Tuva e più in generale tra quei popoli appunto che parlano lingue turche e che abitano la Siberia.
Più che altro è stata smontata la super famiglia linguistica Uralo-Altaica per mancanza di evidenze.
Cardini sbaglia nel mettere Turchi(Altaici) e Ugro-Finnici(Uralici) nello stesso calderone e su questo hai ragione.
Però non facciamone una questione "razziale", perchè popoli geneticamente molto diversi possono anche parlare lingue imparentate tra loro e di per se non vuol dire niente che Finlandesi e Turchi non si somigliano.
Anche perchè i Turchi dell'Anatolia sono ovviamente "caucasici" anche loro (caucasico non è sinonimo di europeo) e molto più imparentati con noi mediterranei e con i medio-orientali che con i loro "cugini" turcofoni dell'Asia Centrale o della Siberia, così come gli Ungheresi sono più imparentati con noi e soprattutto con i loro vicini dell'Europa Centrale che con i loro "cugini" linguistici Kanti e Mansi degli Urali.
Il punto è che sia i Turchi sia i Magiari erano minoranze di guerrieri che si sono imposte sulle popolazioni locali dell'Anatolia e del Bacino Carpatico.
Entrambi venivano da est, anche se appartenevano a due ceppi diversi, i quali però hanno convissuto per un certo periodo nelle steppe Euro-Asiatiche, dato che nell'Ungherese sono presenti molte parole di origne turca ben precendeti alla conquista ottomana.
Quella della discendenza dagli Unni è una leggenda, ma i Magiari venivano davvero dalle aree di confine tra Europa e Asia e i popoli che oggi parlano le lingue più vicine all'Ungherese, I Khanti e i Mansi hanno tratti asiatici.
Poi i Finnici hanno un'altra storia ancora.
@@nicolocrippa8514 ottima sintesi. Direi che a darmi fastidio è stato il passaggio in cui Cardini, rivolgendosi ai radioascoltatori in merito all'entrata della Turchia nell'UE, li invitava a riflettere sul fatto che esistono già dei turchi in Europa e sono i finlandesi e gli ungheresi. Mi è sembrata un'esagerazione pretestuosa. Credo che la genetica sia superiore alla linguistica in quanto non mente mai e, come hai detto giustamente tu, non per forza il parlare una lingua imparentata significa avere progenitori in comune. I Baschi sono etnicamente europei (con europei intendo bianchi), ma parlano una lingua che nata al di fuori dell'alveo indoeuropeo. E nella valle dell'Indo si parla una lingua che è indoeuropea, ma i suoi abitanti sono più simili ai persiani e agli arabi che agli europei.
Temo per il mio device causasse un rallentamento e una continua ripetizione del testo ... Zzzzzzz ...
Perchè si continua a parlare di razze quando è piu corretto definirle etnie ?
Perché sei un postmoderno e questo non è un canale per postmoderni
Aspettate però, ditemi se ho capito bene: il gruppo linguistico ugrofinnico è un sottogruppo delle lingue uraliche, mentre le lingue turche/turciche e mongole sono nel gruppo delle lingue altaiche e ambedue i gruppi appartengono al macrogruppo delle lingue uralo-altaiche, anche se oggi etnicamente e linguisticamente, per esempio, estoni e mongoli non hanno niente in comune.
Esattamente, anche se l'inclusione delle lingue altaiche e di quelle uraliche in un unico grande gruppo linguistico comune è più che incerta
La Provenza (in tutto o in parte) possesso di Carlo V ?
🤣🤣🤣
@@marcuspromet2052 la provenza come entità feudale aveva territori in alzazia e in borgogna, quindi è più che possibile
C' è una vicinanza linguistica, ma la genetica non c' entra nulla: ad eccezione di alcune popolazioni dell' Africa Orientale ( Tanzania, Agola, ecc.) è impossibile determinare l' appartenenza genetica a un gruppo, sebbene in Africa Occidentale ( Senegal, Nigeria, Congo, ecc) manchi generalmente il gruppo sanguineo "B" mentre tra i pochi indigeni amerindi "puri" manchi un gruppo sanguineo "A", presente invece in tutte le altre popolazioni.
Dagli studi di genetica comparata, esistono solo due sotto-specie o razze umane, i Tuareg dei Sahara e gli Inuit, popolazioni che vivono in zone estreme.
@@erospiani9886 Mi hai aperto un mondo con l’ultima frase, vado subito ad approfondire
Cardini e la storia. VIVA LA VOLONTÀ DI POTENZA ATTRAVERSO L'AGON DELLA STASYS
Attorno a circa 1 ora e 50..il Professore comincia un discorso che non condivido..il segreto della Potenza Europea è stato lo sviluppo dei rapporti sociali capitalistici..macché individuo d'Egitto.. è un sistema sociale con regole differenti figlie dello sviluppo del mercato capitalistico
A sentire Cardini si nota una certa conoscenza della religione islamica, una ben minore conoscenza della dottrina cattolica del tempo. Non si può interpretare il comportamento cristiano del 500 e del 600 alla luce del Concilio Vaticano II del 1968. Si consiglia la lettura del Catechismo di San Pio V al riguardo.
Grazie
La ricostruzione linguistica è assai approssimativa e rimanda a categorie ormai superate (pochi ormai sostengono l'esistenza di una famiglia linguistica uralo-altaica).
Cardini è godibile ma a volte sembra una guida per viaggiatori d' élite anni '20 (es.quando si dilunga sull'etimo di Karadeniz)
Perchè? Quindi il turco sarebbe una lingua indo-europea?
@@erospiani9886 la nozione di uralo-altaico è antiquata. Oggigiorno la maggior parte degli esperti ritiene che non sia possibile ricostruire una proto-lingua che stia alla base di questa supposto phylum. Ci sono convergenze lessicali e strutturali tra alcuni gruppi (soprattutto turco-mongolo-tunguso) ma nessuna affiliazione genetica.
@@f.r.8828 in effetti ha un gusto esotizzante dell'orientalistica che oggigiorno suona antiquato.
@@ospunda certo, la genetica non c' entra nulla con le lingue.
ma adesso perchè fa il filo putin professore ?
Discorso ripetitivo, annacquato, spalmato sottile sottile. Per poi infine parlare del assedio per mezzora, il titolo doveva essere "Espansione turca" e non "Il Turco a Vienna, l'assedio Ottomano del 1683". Ha detto al incirca 5 volte che Kara vuol dire nero. Ho trovato anch'io inesattezze. In meta del tempo si poteva dire tutto ciò che è stato detto. Il divano di Istanbul👍
Sì ma c’è differenza tra gli ungheresi i finlandesi e i turchi
Magister mirabilis
Mamma li turchi
bella per il nappini
A me risulta che la Piccola Glaciazione sia iniziata a fine 1500-inizi 1600 e che sia finita nel 1800.
Comparto il giudizio di Flaviana Bilotti .
ok
235
2020.1.18 S
ok
I francesi bsdtsrdi nel 1500/1600/1700 rimasti tali 1960/70/80/2000/10/20
ma stai zitto
Ma sei una sola filosovietica