Galateo della tavola: 3 errori da non fare quando si tengono in mano i bicchieri

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  • Опубликовано: 14 окт 2024

Комментарии • 6

  • @cristianapiccoli2837
    @cristianapiccoli2837 5 месяцев назад +1

    Grazie 🙏🏻 sempre utili questi consigli

  • @azzurra1018
    @azzurra1018 Месяц назад +1

    Quei baristi che ti porgono la tazza di caffè prendendola sul bordo dove tu devi poi mettere la bocca

  • @LucaStanga-ww4pm
    @LucaStanga-ww4pm 5 месяцев назад

    Scuola di galateo? Il calice va tenuto alla base, e la ragione è che gli odori della mano (pelle o profumi indossati) devono essere tenuti il più lontano possibile dalla fragranza del vino.

    • @elisamotterle
      @elisamotterle  5 месяцев назад +1

      Buongiorno Luca, la presa corretta dei calici è quello dallo stelo quindi a metà tra la coppa e la base. La presa al piede del calice è adatta alle degustazioni e ai sommelier, negli altri casi a me pare francamente un’ostentazione, che è quanto di più lontano dallo spirito delle buone maniere

    • @LucaStanga-ww4pm
      @LucaStanga-ww4pm 5 месяцев назад

      @@elisamotterle Partendo dal fatto che il calice si può tenere come si preferisce, pensavo che a scuola di galateo si insegnassero delle maniere un po’ più sofisticate.
      Il mio commento era rude ma sincero.
      Nel merito della questione, la presa alla base è stata raffigurata da diversi artisti, anche in contesti informali e non aristocratici.
      Per quanto riguarda la posizione delle dita: Carracci, De Ribera e Murillo mostrano il calice sorretto da sotto, con la base appoggiata alla superficie dell’indice; Grützner del medio, e Jordaens del mignolo.
      Mercier dipinge la base pinzata tra base di mignolo e pollice, con le dita sullo stelo, mentre Kraus e Lassen raffigurano un’impugnatura puramente dallo stelo. A questi ultimi si dovrebbe aggiungere Caravaggio, ma la coppa in “Bacco” è eccessivamente grande per credere che tale impugnatura possa essere usata comodamente per sorreggere tanto peso.
      Casanova ci mostra che quando ci si sta godendo il momento, il calice si può afferrare anche per la coppa.
      Ci sono poi due quadri importanti con oggetto dei festeggiamenti.
      Kroyer offre una scena all’aperto, di persone non nobili, che brindano senza l’aiuto di servitori, mentre François de Troy cattura un banchetto al chiuso, in un salotto aristocratico con servitori indaffarati. In entrambi i quadri si osservano impugnature diverse, sia con che senza l’aiuto delle dita sotto la base.
      Chiudo ribadendo che l’importante è godersi il vino, ma se proprio dovessi raccomandare un’impugnatura elegante per una cena di gala, suggerirei quella più sofisticata che esiste, ovvero quella dalla base.