IL BRUTTO CASO DI MARCO BELLAVIA
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- Опубликовано: 22 окт 2022
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Attrezzatura:
FOTOCAMERA: CANON 200D amzn.to/3nZrIzk
PROGRAMMA DI EDITING: Final Cut Pro
MICROFONO: Blue Yeti amzn.to/3yJPhzF
COMPUTER: MacBook Pro 16’’ amzn.to/3nXVrso
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Brani:
All Good In The Wood di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. creativecommons.org/licenses/...
Artista: audionautix.com/
Un abbraccio a chiunque si sia mai ritrovato nella situazione di Marco ❤
Siete convinti convinti del mega riassuntone sul caso Mark Caltagirone? Dico proprio… Convinti? 😶🌫️
Convintissima!😊💜
Siiii
Si, lo voglio!!😁
Siiiii già sto ridendo🤣🤣🤣
Io di Mark ne farei a meno, ma siccome rendi tutto speciale, divertente e riflessivo, ci sto!
Studio psicologia all'università. Alla lezione sul disturbo depressivo maggiore ("depressione") la docente disse: ciò che le persone non sanno è che la depressione è una MALATTIA. A uno con un tumore o un ictus cerebrale non andresti mai a dire "sei tu il problema" oppure "fatti forza" giusto? Allora non dirlo nemmeno ad un depresso. Tengo queste parole nel cuore. Forza Marco
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Vero una persona depressa va aiutata non emarginata
sagge parole. soffro di depressione, il peggio è chi crede di poterti aiutare
Grazie mille ❤
A chi ha un tumore gli si dice di combattere 🤦♀️
Cosa ci ha insegnato questo GF? Ognuno combatte per la discriminazione, ma solo quella personale, gli altri fanculo.
Grande, tristissima verità!
"E per tutti il dolore degli altri è dolore a metà". (F. De André)
Ci sto passando ora. Sono ricoverata da 3 mesi in struttura per disturbo del comportamento alimentare, la terapia mi sta letteralmente rimettendo al mondo. E' durissima, ma inizio a fidarmi dei professionisti che mi seguono qui, soprattutto del mio psicologo e finalmente inizio a vedere un po' di luce dopo anni di malattia. A chiunque stia attraversando un disagio psicologico di qualsiasi tipo: chiedete aiuto.
Non mollare, spero che possa rimetterti in sesto e iniziare un nuovo percorso
Carissima, non ti conosco e non conosco la tua storia; so solo che ci sono passata anche io e ti voglio dire una cosa: sei più forte di quanto credi e lei non vincerà. ❤️
Faccio il tifo per te: coraggio!
Un abbraccione. Ti capisco.
Ti capisco! Ci sono stata in mezzo sai 12 ai 24 anni.
Forza!🧡 sono con te💪🧡😊
Io ho paura di Gegia. Genuinamente. Come diamine si fa ad avere così poca empatia ed essere psicologi allo stesso tempo?!
Ma mi auguro che la irradiano dall'albo degli psicologi
Mi sa che è stata richiamata dall'ordine degli psicologi, se non buttata fuori
Credo che se l'obiettivo di Marco era quello di sensibilizzare sulla depressione e le malattie mentali, ci è riuscito in pieno. La sua uscita dalla casa non è stata un fallimento ma anzi ha smosso le coscienze perché ha mostrato le dinamiche che si creano di fronte a questi disturbi nella vita di tutti i giorni: gente che dà consigli inopportuni nel migliore dei casi e nel peggiore c'è scherno e emarginazione. Quello che è successo magari può servire ad essere tutti più attenti.
Onestamente io ho cominciato a "chiedere aiuto" a circa sedici anni, quando frequentavo le superiori e studiavo circa 15 ore la settimana danza a livello professionale. Questi due ambienti si sono rivelati nel tempo estremamente tossici e distruttivi, ed allora non volendo far sapere del mio disagio ai miei, sono andata dalla referente per la salute della scuola (una professoressa che si sarebbe dovuta occupare dei contatti con l'asl per le lezioni di sessualità, affettività e per fare da tramite con lo psicologo scolastico, o così mi era stato detto in prima superiore). Le chiesi aiuto e mi fece sapere che lo sportello psicologico era stato cancellato poiché nessuno ne aveva usufruito in anni. Niente di strano, dopotutto per usufruire del servizio si sarebbe dovuti andare in un'aula apposita proprio durante l'intervallo o saltando lezione, facendo una bellissima sfilata verso la "stanza apposita" mandando a quel paese la privacy. Dunque decisi di rimandare, e nel frattempo iniziarono le liti con mia madre: entrambe noi avevamo e ancora abbiamo caratteri molto prorompenti, e spesso arrivavamo a scontrarci in modo molto problematico, fino ad che mi capitò più volte di fare zaino e andare a dormire da amici per via dell'incompatibilità che avevamo in quel periodo. Era circa il 2018: ricordo che mi sentivo disgustata da me stessa perché non riuscivo a farmi valere da nessuna parte, a scuola ero considerata mediocre, non scarsa, ma neanche eccellente, e mi veniva fatto notare; a scuola di danza venivo denigrata per il mio corpo, atletico e ben allenato ma con difetti che venivano ampliati ed usati come offese: venivo chiamata "tettona" e l'insegnante arrivò a dire ai miei davanti a me "beh tutto sommato casomai da grande può farsi fare una riduzione al seno". Tutto ciò mescolato alla situazione con mia madre mi faceva sentire un vero e proprio rifiuto umano, e consumavo il mio dolore in sessioni di allenamento estenuanti, ogni pausa tra una lezione di danza e l'altra mi dedicavo con tutta me stessa a spaccate, addominali eccetera. Giunsi veramente al limite, finché dopo una lite grave con mia madre non fui finalmente messa in contatto con uno psicologo sportivo privato, con cui cominciai a lavorare su più fronti. Rimasi per circa un anno in terapia, iniziai a frequentare un corso di recitazione per sfogarmi, cambiai insegnante di danza, trovando una professionista capace di allenarmi mantenendo il rispetto per la mia persona. Tutto sembrava essere migliorato, finché non scoprii quanto la famiglia spendeva per la terapia psicologica e iniziai a diminuire le sedute. All'inizio della pandemia 2020 ancora facevo sedute via skype, ma fu proprio in quel periodo che decisi di concludere la terapia. Purtroppo non sapevo che il peggio stava ancora per venire. Mia madre è infermiera e in quel periodo lavorava nel reparto Covid dell'ospedale più grande della mia città. Il fratello di mio padre finì in terapia intensiva per un mese, e uscì dall'ospedale solo dopo 4 mesi. Ecco, era da anni che vedevo mia mamma covare stress e ansia dall'ospedale, e questo periodo intenso la portò a soffrire da burnout. Il burnout è qualcosa che non so spiegare scientificamente, non ne ho le competenze, ma se dovessi descrivervi mia madre, era un complesso di ansia e rabbia che andava a colpire soprattutto me e mio padre. La professionalità di mia madre l'ha sempre portata a mantenere un certo atteggiamento corretto e empatico al lavoro, ma di fatto da qualche parte ciò che aveva dentro doveva sputarlo, e quel luogo è stato casa. Durante l'estate del 2020 rimase in malattia per via di alcune operazioni alle mani che dovette subire, e la convivenza forzata mi portò veramente al limite. Ero abbattuta, dopo la maturità decisi di non fare l'università e cercai lavoro e nel mentre continuavo a allenarmi sperando di portare avanti il mio sogno di diventare danzatrice professionista. A novembre 2021 venne di nuovo chiuso tutto a partire dalle scuole di danza e di nuovo ritornai rinchiusa a casa, di nuovo a stretto contatto con mia madre.
Ero veramente esaurita, al limite, non volevo tornare in terapia perché pensavo sarebbe stato una prova del mio fallimento: io non sapevo camminare da sola, non ero buona a nulla. Alla fine mio padre mi dissuase e trovammo un compromesso tra la mia esigenza di fare psicoterapia e i costi degli psicologi privati: scoprimmo che la Asl offriva un "Polo adolescenti" che offriva psicologi gratuiti e mi recai al primo colloquio. Fui accolta benissimo: una donna mi fece parlare di me, di cosa sentivo di aver bisogno, eccetera, e fece una specie di verbale, che mi disse sarebbe stato visionato da uno psicologo, uno psichiatra e un neuropsichiatra, perché potessero capire di quale figura avessi bisogno. Fu così che venni assegnata alla mia psicologa che veramente, mi cambiò la vita. Era giovanissima e di una sensibilità assurda, e mi avviò a un passaggio importantissimo della mia vita: abbandonai la danza, dal quale erano da sempre scaturite le mie più grosse fragilità, a causa delle quali ogni giorno a lezione vedermi allo specchio mi provocava nausea e disgusto. Iniziai a tener maggior conto del percorso teatrale e decisi di iscrivermi a settembre 2021 all'università. Quando fu il momento, anche questo percorso si concluse, ma, come disse la psicologa, solo quando ero divenuta capace di camminare sulle mie gambe. Avevo in mano tutti gli strumenti necessari per affrontare le sfide che mi si sarebbero prospettate.
Ora sono al secondo anno di università a Ca' Foscari e l'anno scorso ho frequentato un corso propedeutico alla Accademia Teatrale Veneta dove quest'anno farò il provino per la triennale... Non so come andrà, ma il mio percorso di studi mi sta aiutando a capire che posso farcela e valgo, che i risultati si possono ottenere quando si impara ad amare e rispettare sé stessi, e sebbene non diventerò ballerina come sognavo da piccola, forse la vita mi riserva qualcosa di ancora meglio.
Due anni e mezzo di psicoterapia sono impegnativi, perché per uscire dalla melma ci si deve sbracciare un bel po', ma il risultato ne vale la pena.
Scusate il pippone, ma vedere questo video mi ha smosso dentro e ho sentito il bisogno di scrivere questa mia esperienza, perché da fuori per anni sono sembrata sempre una ragazza attiva, sorridente e tutto il resto, ma dentro di me mi sentivo marcire. Mi sono spesso sentita dire: "ma te di cosa ti lamenti, che hai tutto!".
Quello che ho avuto non è mai stato decodificato con uno specifico disturbo psicologico, e questo dimostra che a volte andare dallo psicologo serve anche solo ad avere un aiuto ad affrontare la vita.
Abbiamo esattamente la stessa età, e ad esattamente la stessa età abbiamo iniziato a chiedere aiuto. Tanta solidarietà per te e per le persone come noi. Se ne deve parlare 💗
Grazie della tua testimonianza. Ci vuole coraggio a dire certe cose sul web, dove alcuni hanno la sensibilità di Hannibal. Sono felice che tu stia bene adesso e ti auguro il meglio per la tua vita
Ti faccio gli auguri💚💚💚di realizzarti😍💚😊a livello Teatrale💬e per essere riuscita a superare tutti questi scogli🌊Hai per fortuna incontrato giusto in tempo dei Professionisti capaci,dove altre persone hanno carenze gravissime😖😰😱e non voglio pensare alle conseguenze che possono ricevere da questi colpi alla autostima gli allievi....ohimè
Grazie
Buona fortuna ♥️
“Vorrei andarmi un po’ a riposare” è una frase che mi ha ghiacciato il sangue, non voglio dire cosa mi ha evocato…
Eh, esatto.
Ti capisco, davvero... Un abbraccio 😢
@@beatrice9643 siamo in tanti... ❤️
Raga, propongo di condividere questo video il più possibile, in modo da far ricordare a tutti quello che hanno fatto, quando saranno usciti. Iris, come sempre sei stata ottima ed esaustiva. Anche se da una parte, non avrei voluto vederlo questo video... :(
Ah, dimenticavo: 🏠🏠🏠🏠🏠🏠🏠🏠🏠🏠🏠🏠🏠🏠. Non ho parole per descrivere lo schifo che provo.
Lo scrivo qui sotto perché ti trovo nel mood giusto: a questi 🏠🏠🏠🏠🏠 dovrebbe capitare quello che è successo a un appena diciottenne per strada. Facciamoli uscire tutti, teniamo la gente perbene in quella Casa...
Tanto la femminista del gruppo non capirebbe comunque niente, perché Irene si è guardata bene dal toccarla.
È stato il videogiornale più difficile da guardare. Mi sono sentito estremamente male per Marco Bellavia e ho empatizzato fin troppo poiché, purtroppo, ho passato un qualcosa di simile (anche se più velato e non così palese). Sono fortunato solo perché è da febbraio che sono sotto antidepressivi (senza i quali non so cosa avrei potuto fare) e perché mi sono allontanato da un ambiente tossico che non faceva altro che farmi sentire sbagliato e farmi stare molto male
Eh, il femminismo va combattuto duramente
@@aaaab384 Forse è l’unica cosa che ti libererà
@@Deedlit9997 Finché il femminismo continuerà ad ignorare o ridicolizzare i problemi maschili non libererà nessuno, né donne né uomini.
@@aaaab384 Quello non lo definirei femminismo, e sono d’accordo riguardo il pensiero.
Il femminismo nasce proprio per la parità tra i sessi, non per ridicolizzare la sensibilità maschile, la depressione etc ma per accoglierla
La negatività purtroppo si può trovare da entrambe le parti, in base all’individuo, non al sesso
@@Deedlit9997 Sì, bene, adesso vai a spiegarlo anche a Valeria Fonte, Carlotta Vagnoli, Irene Facheris, Margherita Laterza, a chi pubblica i loro libri carichi di odio misandrico, a chi le intervista e le invita ai saloni del libro, a chi le invita a fare monologhi in TV, alla stampa che non fa altro che propagandare la dottrina della donna povera vittima indifesa e del maschio oppressore cattivo e violento, alla politica che considera le quote rosa un grande traguardo di civiltà, e a tutta la popolazione che imbraccia i forconi quando un uomo tocca il culo a Greta Beccaglia, ma ride e applaude quando una donna tocca il culo a Tancredi Palmeri. Se "quello non lo definiresti femminismo", allora vivi nel mondo delle favole. Il femminismo oggi E' quello, che ti piaccia o no, e va eradicato e distrutto se vogliamo costruire una società equa e rispettosa per tutti indipendentemente dal sesso, come tra l'altro vorrebbe anche la costituzione...
Soffro di depressione da 12 anni tu l'hai descritta come pochi sono riusciti a capire. Sei bravissima Iris. E grazie per questo video.
Sinceramente capisco Marco, nel senso che ci sono dei periodi in cui purtroppo non sto bene a livello mentale (infatti ho appena iniziato la terapia) e i miei amici cercano di aiutarmi dandomi consigli o dicendomi di reagire, di cambiare atteggiamento e le solite cose, ma questo non fa altro che irritarmi, non voglio che qualcuno mi dica cosa fare o cosa sia meglio per me, voglio solo essere ascoltata quando parlo dei miei problemi.
Chi non sa cos'è la depressione non può dare consigli su come affrontarla. È normale non volere consigli da chi non sa minimamente cosa sia. Ci sono cose che bisogna viverle per capirle. Guardarle da fuori non basta. Ci sono sofferenze che chi non ha vissuto non può nemmeno immaginare. Meglio non viverle ma purtroppo sono cose che capitano. Ci vogliono aiuto di persone serie e compententi o gente veramente ma veramente estremamente empatica che ci tiene sul serio a noi. Non può una persona qualcunque dare consigli a chi affronta e vive la depressione. Perché è un qualcosa di estremamente serio e che porta ad una grande sofferenza. Soprattutto non ci vogliono consigli banali se fosse facile uscire da determinate situazioni nessuno ci cadrebbe. A volte ascoltare e basta è decisamente meglio di qualsiasi consiglio soprattutto se banale. Ovviamente non è nemmeno facile per chi non ha determinate difficoltà stare accanto a persone che hanno determinate difficoltà. Neanche per chi ha determinate difficoltà è facile stare con persone che non le ha poiché non possono comprendere cosa passa anche se spesso purtroppo le persone pensano di capire ma in realtà non capiscono niente. Chi capisce davvero cosa passa una persona che soffre di depressione o altre problemi mentali ascolta e basta. I consigli possono essere più irritanti che basta soprattutto se sono consigli di una banalità pazzesca. In ogni caso l'apparenza inganna molte volte non so se è questo è anche il caso di Marco Bellavia e non m'interessa.
Purtroppo in GF Vip non è il luogo adatto per una persona che ha tendenze alla depressione. Quelli là dentro non sono amici di Marco, né tantomeno gente con una certa sensibilità.
Dentro a quella casa fanno a gara a chi è inquadrato dalle telecamere più a lungo, a loro non importa chi viene danneggiato dalle loro parole, cercano solo pubblicità.
È un format problematico da cui può solo scaturire tossicità. Io lo evito proprio e sarebbe ora che si decidesse di smettere di mandarlo in onda.
...ma se fosse per me sarebbero da silurare tutti i programmi che spingono la gente a litigare (da forum ad amici e passando per temptation island. Sono inutili, anzi, diseducativi o addirittura tossici
Porto la mia esperienza di terapia, da persona che si è trovata nella situazione di Marco...
Sono andata in terapia a 19 anni perché ho iniziato a soffrire di ansia quando mi sono innamorata. Non lo sapevo allora, ma ero stata una bambina depressa, in una famiglia dove, seppur volendomi bene, i miei parenti mi hanno sempre ignorata, zittita, svalutata, giudicata... Non per cattiveria ma per incompetenza emotiva totale. A scuola poi era come stare nella casa del GF per Marco, tutti che mi ignoravano, allontanavano, perché io ero sempre un po' apatica (spoiler ero depressa) e li supplicavo per capire perché non gli piacessi, e allora mi puntualizzavano tutto quello che non andava in me, ero io che non andavo bene: ero silenziosa, ero triste, ero in difficoltà a relazionarmi (ho scoperto da poco di avere difficoltà a interpretare molti comportamenti sociali in quanto neuroatipica - sì, sono sempre quella che non riconosce le facce, ahah, non è un caso suppongo -) e dovevo cambiare, dovevo a tutti i costi cambiare. A casa poi, se piangevo, davo disturbo. Se cantavo felice, davo disturbo, se mi arrabbiavo, davo disturbo. Anche mio padre mi ha detto che i miei compagni avevano ragione ad allontanarmi, perché dovevo cambiare. Mi sono sforzata di cambiare, ma poi ero falsa, non piacevo nemmeno, e non piacevo più neanche a me stessa. Volevo lanciarmi dal balcone. Neanche quello sono riuscita a fare, mi sentivo lo schifo della terra.
Al quinto anno di liceo mi sono innamorata, di un ragazzo che mi ha fatta sentire speciale, che mi ha fatto pensare che forse la mia esistenza potesse essere importante per qualcuno. Ho iniziato una relazione da dipendente affettiva, col terrore di non andare bene, annullando tutto quello di me che pensavo potesse dargli fastidio. E per fortuna è arrivata l'ansia. L'ansia è stata la mia migliore amica. Prendendomi a cazzotti ogni giorno sulla bocca dello stomaco mi ha detto: sei infelice, stai male, hai bisogno di aiuto. Sono andata in terapia. Il mio psicoterapeuta è meraviglioso, in un paio di anni mi ha resa una persona consapevole e centrata, che governa la sua vita e che fa scelte in base ai propri princìpi. La terapia non ti cambia, ti rende libera di essere te stessa. È un percorso che non è che va a svelare mostri del passato, traumi, smuove cose che sono nascoste, no! Ti fa fare pace con quelle cose lì, che comunque sono lì e ti rovinano la vita, e ti permette di metterle al loro posto. Mentirei se dicessi che le cicatrici non restano. Ma una cicatrice è una ferita curata, che non ha più sangue e pus da espellere. E non fa più quel male. Certo non ti scordi come te la sei fatta.
Alla fine della relazione con quel ragazzo, dopo quasi otto anni, sono di nuovo in terapia, perché tutto il vissuto ha lasciato il segno, nel profondo del mio cuore io non mi voglio bene, sono ancora convinta di essere io sbagliata, di non essere degna di amore, supporto o validazione delle mie emozioni. Ma ora ci lavoro sopra con uno psicologo CHE NON MI GIUDICA, e che mi aiuta a trovare gli strumenti da usare per essere ancora più consapevole, per pulire quella ferita ancora un po' infetta, e farci pace.
Anche io ho avuto brutte esperienze con psicologi.. alcuni sono tremendi... Fanno pure peggio. Ma non abbiate timore di cambiare, girare, provare e poi trovare la persona che ha la cassetta degli attrezzi che vi servono, e il giusto modo di passarveli uno ad uno
Mi riconosco moltissimo nel tuo racconto...che tipo di terapie segui/hai seguito? Anche io sono in psicoterapia per ansia, bassa autostima e dipendenza affettiva dovuti a traumi infantili e dinamiche relazionali tossiche. Ma sono altalenante con l'ansia e l'umore, ho periodi di up e down e vorrei più stabilità in generale. Mi sento un po' in standby rispetto alla mia vita.
@@kuronekomiya1214 io seguo e ho seguito con ottimi risultati una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.. non solo il tipo di terapia ma anche l'approccio del professionista influisce molto
Da quanto tempo vai dal terapeuta? Io per vedere un miglioramento decisivo della qualità della vita ho impiegato circa due anni
Marco sa incassare molto bene, talmente bene che non da limiti e non dando limiti il”gruppo”alza sempre di più l’asticella, lui non reagisce, anzi, giustifica il”gruppo”…io sono stata malissimo a vedere queste scene e godo del fatto che adesso Marco trarrà vantaggio da tutta questa cattiveria…Elettra ti si capisce 🤟🏻
Le persone come Ciacci usano la propria storia come scudo per pararsi da qualsiasi critica, come se essere omosessuale e sieropositivo escludesse automaticamente l’essere stro*zi. No amo, ti assicuro che puoi essere entrambe le cose e fartelo notare non vuol dire che ti stiano discriminando. Com’è che diceva a Marco? “Ti devi vergognare”? Spero che se lo ripeta tutti i giorni guardandosi allo specchio.
Non è un caso che gli sputano in faccia per strada e l'hanno anche minacciato di morte. Che dire, karma
@@edoardocioni1939 Quello non é Karma, é altro disagio.
@@LuckeyWlas raccogli ciò che semini, se spargi disagio e cattiveria attirerai altro disagio e cattiveria, quindi si è karma
Sono colpevole di aver più volte cercato di spronare le persone che non stavano bene intimandole di reagire, solo recentemente ho capito l'importanza di comprenderle e di non stare sempre ad "insegnare a vivere", e soprattutto come dicevi di chiedere prima se un mio consiglio fosse gradito o meno ❤
adesso guarderò questo video mentre ricopio gli appunti di psicologia generale. Comunque iris ti ascolto così tanto che mia mamma ogni volta dice: "ma ancora stai ascoltando a questa che parla sempre" SI MAMMA SI.
Idem, prima di iniziare a fare gli appunti di comunicazione per l'interrogazione stavo cercando un video da guardare e poi mi sono ritrovata un nuovo video di Iris, sono troppo contenta
@@qpdb594 g un
Totalmente io!
Un must è fare roba di ginecologia con orrori in sala parto come sottofondo 😂😂
Stessa cosa mi dice la mia. Io non ricopio nulla ma la ascolto comunque sempre, anche in macchina :')
Il mio moroso mi dice la stessa cosa 🤣🤣
A vedere questo video mi sembra di rivedere tutto ciò che i miei compagni facevano a me dai 6 anni in poi. A una bambina. Ogni. Santo. Giorno. Io semplicemente, anche se ora sembra tutto il contrario, ero una bambina introversa da morire, non avevo amici bambini, ero abituata a rapportarmi solo con gli adulti. Genitori, colleghi e clienti dei miei genitori. Con loro ero a mio agio. E sono stata subito ostracizzata e poi vista come con un bersaglio mobile sulla schiena. Ogni cosa di me, reale o inventata ad hoc era buona per prendermi in giro, ogni parola poteva essere usata contro di me. Poi si sono tutti scioccati quando a una certa ho iniziato a rispondere e reagire un minimo anziché piangere, starmene o isolarmi. Avrei voluto vedere tutti loro passare dal saltare felici sul letto dei genitori per il primo giorno di scuola a aver paura, ansia, vomitare ogni santo giorno e sperare nell'assenza di prese in giro per una volta. Immaginate vivere così, crescere così, crescere così dalla prima elementare ai primi anni di liceo. Sentirsi costantemente fuori posto, sgraditi, stupidi, brutti, inadatti, meritevoli di ogni cattiveria, di non respirare nemmeno. Viviamo in una società dove giustamente chi commette crimini materiali viene punito ma le persone possono ucciderti dentro tranquillamente e la colpa è tua che sei la vittima sempre e comunque. Una società che ci dice che dobbiamo porgere l'altra guancia, perdonare chi ci ha feriti mortalmente, farlo "per noi" ma penso fermamente sia solo ipocrisia, spiritualità mal gestita. Penso sia impossibile perdonare davvero. Si può solo andare avanti e mai dimenticare, mettere da parte il ricordo per vivere, sì, cancellarlo no, sia mai che le stesse persone si ripresentino, cosa che spesso fanno pensando ancora di essere loro nel giusto. Comico no? Come chi ti fa del male poi si sente offeso se tu ti allontani e tagli o reagisci a tono, come se fossi stato te a ferirli. Certe persone hanno davvero un sadismo interiorizzato. Vedere che anche tra "veri adulti" le cose non cambiano è orrendo.
Un abbraccio forte❤️
"Io penso che Pamela dovrebbe stare con uno che esiste"
io stesa
Io mi chiedo onestamente: ma quelli che stanno dietro alle telecamere del gf, che cazz0 di compito hanno? Devono solo controllare che nessuno meni nessuno o che non bestemmi?" Cioè nel grande fratello di Orwell, vediamo che il grande fratello, seppur negativamente, interveniva spesso. In questo grande fratello il grande fratello non c'è. Cioè, il programma non si chiama En attandant Godot. Chi cavolo c'è dietro alle telecamere? Possibile che nessuno abbia pensato: mah, forse si sta creando una situazione di bullismo e bisogna intervenire.
Cioè ma mi chiedo anche: che senso ha creare o copiare un format che richiede un'analisi sociologica/antropologica, senza però i sociologi e gli antropologi. Per me Iris sei la prima in assoluto ad essere capace di dare un'interpretazione ai comportamenti che avvengono all interno del gruppo in modo chiaro, costruttivo, che dovrebbe poi essere il fine ultimo del programma!
ESATTO. Ottima riflessione 👏🏼
Ma infatti a mio avviso i primi a dover essere colpevolizzati sono proprio quelli che h24 stanno dietro alle telecamere. Non dicono sempre che ci sono gli psicologi? Dov'erano? Poi sono d'accordo che una persona che sta male non deve stare rinchiusa in un reality ma deve andare a casa sua ma i concorrenti sono lì per guadagnare e credo che la loro empatia sia pari a zero (e lo hanno dimostrato) ma un controllo esterno ci deve essere e c'è quindi se nessuno è intervenuto è solo perché hanno visto nel disagio di bellavia un modo per fare audience e questo fa più schifo di tutto il resto.
È il tipico esempio dove la persona più sensibile incassa invece che reagire e il branco continua imperterrito nel loro brutto gioco!! Per quanto mi riguarda è stata una brutta visione che mi ha scatenato una rabbia che se fossi stata la dentro avrei preso a schiaffi tutti!!! Per quanto sia stata eliminata solo Ginevra e per quanto non mi sia mai piaciuta condivido che andavano eliminati tutti!
Ci sono passata eccome dal cercare di esporre un disagio interiore e vederlo trattato come fosse una scarpa rotta.
Nel periodo delle medie ed inizio superiori ho passato anni di inferno sia a livello di bullismo da compagni e alcuni professori, sia a livello famigliare. Raggiunsi un punto così basso e un senso di vuoto tale da spingermi a parlarne con persone adulte che ritenevo in grado di potermi un minimo alleviare la situazione. La loro reazione fu ridermi in faccia. Ad una ragazzina di 13 anni. Tu adulto.
Da allora iniziai a costruirmi una muraglia di meccanismi mentali di difesa che ancora oggi dopo quasi 15 anni pesano ancora su molti aspetti del mio modo di pensare, vedere e reagire alle cose.
Tutto quello che ho passato forse si mi ha resa più forte, matura e preparata al brutto della vita rispetto ai miei coetanei, però mi ha anche privata di tutta la parte positiva dell'adolescenza. Privazione che mai potrò recuperare nella vita adulta.
Non auguro a nessuno di sentirsi rinfacciare che la causa dei suoi mali è se stesso oppure vedersi sminuire i problemi, peggio ancora se detto in un momento in cui sta allungando la mano cercando solo conforto.
Grazie Iris per il video fantastico come sempre e la compagnia.
😞Un abbraccio,anche io mi sentivo come un pesce fuor d'acqua...per fortuna non ho avuto gravi episodi,ma sentirsi dire da mia madre 'Ma voi che problemi avete? A questa età dovete solo STUDIARE',quando invece dentro hai migliaia di complessi e una enorme timidezza😣
ti mando un abbraccio forte ❤️
Ogni tua parola sembra la mia. Ma non siamo noi le 'sbagliate'!
00ql60111
1:58:20 Eeeeh Iris sei troppo buona (inesperienza data dalla tua giovane età certamente): Ginevra non piange disperata perchè si sente in colpa - è come il ladro che non è affatto pentito di aver rubato, ma è molto afflitto di dover andare in prigione. In quel momento era lei che stava subendo "un castigo" e doveva affrontare il pubblico in studio, quindi cercava di guadagnare punti alla velocità della luce.
Lo penso anch'io...
Mi sembra una citazione di Rett (via col vento) o sbaglio? ❤️
Esattamente, in alcune persone il senso di colpa serve da maschera per la vergogna di essere stato colto in fallo.
@@Silvia-1989 Esatto! Uno dei miei film preferiti ❤
Sono d'accordo. È stato abbastanza penoso vedere le sue scene
da psicologa ed ex licelale vittima di bullismo, ho sofferto fisicamente nel vedere questo video.
Si, é disgustoso quando saltano fuori questi bulli di merda. Anche io ho un trascorso da bullizzata a scuola e ha dato un pò il voltastomaco questo video giornale
Da persona che ha sofferto e lotta ancora contro la depressione, ti posso dire che sei veramente brava, oltre che intelligente ed empatica sei troppo simpatica ❤
Io ho vissuto la situazione di Marco mille volte (ad eccezione della manifestazione della depressione, ma più inteso come l'esclusione e l'emarginazione dal branco) ogni volta che ho provato ad inserirmi in un contesto sociale...
Ti mando un forte abbraccio 🫂
Iris faccio una precisazione sulla questione tumori e adozione. Il caso viene valutato singolarmente, dipende dal tempo trascorso, dal rischio di recidiva, dal tipo di tumore. Viene valutato il rischio concreto e attuale per la sopravvivenza del genitore, della sua capacità di crescere e accudire i figli.
Non ho avuto un disagio così grosso e palese come quello di Marco, ma volevo soffermarmi sul fenomeno bullismo. Io ne ho sofferto soprattutto tra elementari, medie ed inizio superiori e anche se chiedevo aiuto, ho pure fatto i nomi ma nessuno è intervenuto. Io stavo male, tornavo a casa e piangevo perché non capivo perché a me e come a Marco mi facevano la paternale su come sarei dovuta essere
Il ribrezzo, La tristezza e la rabbia di vivere in una società così. Questo programma poteva davvero essere un trampolino di lancio per discorsi profondi e importanti in Prima serata e vedere così poca educazione ed empatia mi fa ricredere in negativo sul genere umano e su coloro che si chiamano amici. Vedere un uomo che lotta ogni giorno contro una Malattia subdola e oscura essere trattato in quel modo, schifato e umiliato davanti tutta Italia fa male e spero abbia fatto male anche alle persone da casa che hanno visto tutto ciò in diretta. Grazie per aver fatto un video su ciò. È necessario sensibilizzare le persone che sembrano avere non i prosciutti sugli occhi ma delle bistecche quando si parla di malattie mentali, che possono essere curate e gestite con l'aiuto di esperti e soprattutto con la vicinanza di chi ci vuole bene. Dobbiamo essere migliori di così, siamo quasi nel 2024 non nel 1400 quando si metteva al rogo chi aveva disturbi mentali. Dobbiamo costruire e sensibilizzare la nostra società non regredire.
🤦♀️
Mi aspettavo che questo video iniziasse con “Non accettate i falsi, esigete sempre e solo videocassette originali Walt Disney Home Video” ❤
Negli anni in cui ho fatto psicoterapia, la mia terapeuta non mi ha mai sgridata o rimproverata! Ma Gegia non solo non può fare la psicologa, non può approcciarsi ad un altro essere umano, dato che manca completamente di empatia e umanità. Sono poi sconvolta di come persone che hanno subito nella loro vita discriminazioni e ingiustizie, siano state le prime a comportarsi allo stesso modo. Quindi, se io vengo bullizzata, emarginata, discriminata, insultata, la mia rivalsa nella vita è fare lo stesso nei confronti di qualcun altro che non c'entra nulla. Logico, no?
Purtroppo è una cosa comune, anche se magari si esprime in altri ambiti della vita. La dinamica del genitore che perpetra sul figlio il comportamento subito in infanzia.
Non riversare sugli altri il proprio disagio è qualcosa che solamente persone equilibrate, in pace con loro stesse, consapevoli ed empatiche sanno fare. Avremmo tutti bisogno di una buona psicoterapia, il mondo sarebbe certamente migliore.
Non si tratta di rivalsa, si tratta di comportamenti aquisiti spesso durante l'infanzia e proprio in famiglia. In quel caso comportarsi allo stesso modo non è una scelta ma una conseguenza. La scelta diventa poi decidere di NON ripetere lo schema interiorizzato.
Non è assolutamente facile, e non è una cosa nella quale si può riuscire da soli...
Chi non vive la depressione non la capisce. È terribile. Spesso la gente sminuisce, tristezza, non fa nulla per cambiare, oh depresso? Lo sono stato anche io... cosa vuoi che sia. Eh no, se l'hai passata non dici così, se l'hai passata solo a sentirla nominare o la vedi sul viso di altre persone, abbassi le orecchie e metti la coda tra le gambe
Ben detto. 👏🏻👏🏻👏🏻
Ma non serve vivere la depressione e capire come ci si sente, per comportarsi da persone civili ed evitare di prendersela con qualcuno che la soffre. Serve essere dei cani maledetti che non hanno mai ricevuto un'educazione.
@@rorydrakon4743 Credo che l'autore del commento faccia riferimento alla difficoltà dell'altro di comprendere appieno il disagio della depressione e il rischio di cadere, con facilità, nel banale, superficiale ("vabbe, tirati su"/"fai qualcosa, parla, non isolarti"/"sforzati").
Ti assicuro che accade, più spesso di quanto possa sembrare, che anche chi ti sta accanto non riesce, non può comprendere quello che ti sta accadendo e di conseguenza se ne distacca a livello emotivo (e a volte anche fisico), sovente per paura (di ferire...di non essere davvero d aiuto...sono diversi i fattori),proprio perché non avendolo vissuto, non comprende e si ritrae. Può succedere...
Ma non è un gesto commesso con cattiveria o egoismo. Ovviamente mi riferisco a persone davvero vicine (familiari, amici strettissimi), non a conoscenti.
Poi c'è l'altra porzione di "gentaglia" : quelle persone che hanno vissuto la sofferenza, a volte anche momenti di depressione, eppure non hanno empatia verso chi li circonda quando questi soffrono...semplicemente perché non gliene importa niente.
Ma Charles Dickens diceva:"Nessun uomo è inutile se riesce ad alleggerire i pesi di un altro uomo".
Ci vuole più sensibilità in questo mondo😊
@@rorydrakon4743 Cmq non mischiare l'intelligenza emotiva con l'educazione: si può essere educati, civili, ma avere una scarsa intelligenza emotiva (che comprende amche l empatia). Sono proprio due campi diversi che chiedono una. "attuazione" differente.
Io ho vissuto sulla mia pelle il bullismo a scuola. Era abbastanza un inferno.
Il resto della mia, classe sapeva, vedeva tutto, ma non diceva né faceva nulla per aiutare gli " oppressi" come me. Ed erano(quasi) tutte persone davvero educate, civili in generale...eppure... Com'è possibile che restassero indifferenti a quel disagio? Bella domanda.
🏡🏡🏡la psicologa dovrebbe essere radiata dall'albo, per chiunque sta pensando di iniziare una terapia: FATELO, i professionisti bravi ci sono e con quelli giusti è una cosa quasi magica. Vi fanno realizzare cose a cui non avreste mai pensato che vi rivoluzionano il modo di pensare, l'atteggiamento e l'umore. Tutto questo in meno di un anno nel mio caso poi
Edit: ho scritto il commento prima di sapere dell'istruttoria, il karma ha un profumo buonissimo
Io ricordo ancora quando facevano le assemblee di classe per parlare male di me ...
E io fuori nel corridoio fuori a piangere ...certe cose non si dimenticano ...
Questo mi ha portato ad avere problemi depressivi
Lui ha chiesto aiuto, mostrando la sua debolezza. E il branco ha preso la palla al balzo per saltargli addosso. Una dinamica già conosciuta nella vita reale, figuriamoci in un gioco che alla fine avrà un vincitore. Quello che mi ha lasciata basita è che Ginevra in puntata ha insinuato che Marco l abbia molestata e la cosa è stata fatta cadere nel nulla. Se è vero è grave, se l ha detto per difendersi è grave uguale.
E comunque io ho tristemente l età per ricordarmi bene sia di Marco che di Uan...per non parlare dei Bee-Hive 😭
Io non mi ricordavo di Marco, ma di Uan e dei Bee Hive decisamente sì!
Non è vera, hanno mostrato le immagini. Ma siccome le stava sulle pa...e....questa Ginevra comunque è stata incommentabile dall'inizio alla fine.
3:28 non diamo a Signorini strane idee perché secondo me non ci penserebbe due volte a mandare Armie al Grande Fratello Vip e vedere chi rimane... intero 🍅🥦
Da persona che ha sofferto di depressione, e sempre vulnerabile ad una ricaduta, ogni minuto di questo video è stata una coltellata al cuore... ho vissuto lo stesso rifiuto e la stessa colpevolizzazione del mio dolore...
Verso i 20 minuti del video hai spiegato cosa è la depressione in maniera esemplare….
Purtroppo la descriverei come “morte nel animo” un qualcosa che fa perdere di significato ogni minimo aspetto positivo nella vita, si ha solo voglia di non esistere per non soffrire, non si vedono soluzioni, ci si isola dal mondo, e purtroppo in molti casi si è molto vicini a pensare che la soluzione sia una sola.
ho vissuto una situazione simile a questo bullismo "benevolo" subito da Marco Bellavia quando ero alle scuole medie/liceo. Purtroppo bisogna imparare a difendersi da questi atteggiamenti, che sono davvero difficili da riconoscere, anche da adulti. E spesso quelli che li mettono in pratica si autoconvincono davvero di volerti solo aiutare.
🤦♀️
Iris, rispondo alla tua domanda: "vedreste il video sul caso Pamela Prati-Mark Caltagirone?".
Penso di parlare non solo a nome mio dicendo che credo sia possibile anche ascoltare 3h di te che leggi il vecchio elenco telefonico della Sip, quindi, per lo meno per quanto mi rigiarda, parla di quel che ti pare, tanto come per ogni notifica di un tuo video, io fermo il mondo che mi circonda e ti ascolto incantata. Grazie
Ho sofferto di depressione per anni, ed è proprio vero ciò che dici sulla paura del fallimento, anche se io più che dire "si evita il fallimento" direi proprio "si evita di vivere", perché la cosa è che provando a fare qualcosa non è sicuro che si fallisca o che il tentativo non vada a buon fine, ma per chi è depresso l'unica cosa prevista è il fallimento e quindi tanto vale non provarci nemmeno, ma questo equivale a inerzia e quindi non vivere.
Io ricordo che un anno non mandai una candidatura per una summer school che mi interessava tantissimo perché ho pensato "e se poi mi prendono?", perché chi è depresso pensa sempre che non si possa permettere nulla nella propria vita.
È stato molto doloroso vedere quelle clip, mi sono potuta permettere di guardarle perché fortunatamente sono guarita grazie alla psicoterapia (marco, marco guardami, psi-co-te-ra-pia) e quindi so separare i traumi, ma se ho sofferto io sentendo certe parole immagino chi ne stia soffrendo in questo momento ed è a inizio cura, non si sta curando per vari motivi, non è proprio simpatico sentire queste cose quindi vogliatevi bene mi raccomando.
Raccolgo la terapia-challenge: mi sono trovata subito bene con la mia terapeuta, è fortuna anche questa, ma comunque il bravo terapeuta non giudica mai e si sente la connessione (dopo qualche seduta, badate, quando si sta molto male anche le parole del terapeuta possono sembrare giudizi, serve un po' di tempo per capire se ci si trova bene). La teoria psicoterapeutica che lei segue è la teoria della nascita, se vi interessa, ma sappiate che comunque non è una setta tutte le teorie funzionano cambia solo il metodo, la teoria della nascita è un'evoluzione della teoria psicoanalitica, comunque psicodinamica. Dopo un breve passaggio per la terapia farmacologica, sempre controllata e senza effetti collaterali, e dopo quasi un anno di terapia non ho più avuto attacchi di panico, e mi sembrava impossibile. Non ci credevo quasi che si potesse vivere senza panico e senza ansia perenne, invece si può guarire raga ve lo assicuro, non vi martoriate, non ci sono step per fare progressi rapidamente, ognuno ha il proprio modo e i propri tempi per guarire, io sono ancora in terapia dopo 3 anni e mezzo e non riesco ancora a smettere, ma so che mi sto avvicinando alla mia autonomia e so che prima o poi arriverà.
Iris ti ringraziamo per la tua pazienza nel riassumere questo sfacelo dell'umana decenza
Ps. Il tuo è diventato il mio canale preferito di tutta youtube ❤️
....io il povero Marco lo capisco...anche perché mi dicevano(e certe volte mi dicono ancora) "smettila di essere triste,sorridi"
Da menare tutti XDDD
il discorso che hai fatto "le persone dovrebbero starti vicino nei momenti di difficoltà e chiedere se vuoi consigli ma non farti la morale" è verissimo. Io ho avuto periodi particolari uno dietro l'altro ma sono riuscita ad andare avanti senza chieder mai l'aiuto a nessuno, amici o psicologi, ma capisco bene che le persone non sono tutte uguali e ognuno è sensibile a modo proprio e ha bisogno di aiuti diversi. Avevo visto qualche clip, ma guardando il video intero e contestualizzato mi vengono i brividi visto che non conoscevo il passato degli altri concorrenti, ma è proprio vero che finché una cosa non la vivi non la capisci (per non parlar del fatto che la depressione non è vista come una malattia ma come 'è solo la tua testa, i tuoi pensieri'), davvero persone imbarazzanti ed è vero anche che avendo passato difficoltà nella vita non ti rendono una persona migliore. Tutto questo mi ha fatto tornare in mente una mia amica che sta molto male al momento e sono la sua unica amica e cerco sempre di confortarla ed esserci, ma ho notato che raccontando questa cosa ad altri miei amici (perché sì, è difficile sia per chi la vive sia per chi ascolta se davvero ci tiene, visto che ci sentiamo quasi impotenti a non poter offrire un aiuto in più e può anche essere stressante, ed è normale cercare nelle altre persone non un conforto ma un confronto, se qualcuno sa dare consigli migliori dei miei) ma loro la vedono come 'una persona che parla solo di problemi e che fossero in me smetterebbero di parlare con qualcuno che si lamenta e basta' e questa cosa mi fa quasi ridere, come se loro non si lamentassero in primis quando succede qualcosa, o come se fosse una perdita di tempo parlarci perché non sia mai poi che mi rovina le giornate e mi chiedo poi.. se un giorno dovessi passare un ennesimo periodo di merda allora non mi sopporterebbero? non mi aiuterebbero perché sarei diventata solo un altra persona che vedono come lamentosa e patetica. Non centra niente la concorrenza, è vero sì che si pensa al proprio tornaconto facendo finta di non sapere ma è tutto egoismo, 'il mio dolore è più importante del tuo', ipocrisia, incoerenza/falsità, e bassezza di certa gente.
Cara Iris, stavolta mi devo purtroppo fermare a 25 minuti dall'inizio perché questo argomento mi fa stare abbastanza male. Ci tenevo solo a ringraziarti moltissimo sempre per l'intelligenza con cui affronti questo tipo di tematiche umane (e le battute, santo cielo, la "puzza di Marco" mi ha fatto ridere per tre minuti consecutivi, aiuto). Mi permetto di aggiungere, molto umilmente, che purtroppo per diverse persone (non così tante, fortunatamente), quando la depressione è circostanziale e ha determinate caratteristiche - e giustamente tu hai specificato che tali esperienze sono estremamente variegate e i tipi di depressione molteplici, quindi non aggiungo niente di nuovo - , la psicoterapia non è d'aiuto; o meglio, riformulo il concetto: la psicoterapia, per quanto sia uno strumento estremamente prezioso ed efficace per la maggioranza delle persone, non è per tutti. Ed è una verità. Lo dico perché in determinati casi, con già tutto che va di merda, da una grande fetta di società che è in una (legittima) fase di amore per la psicoterapia, ci si sente pure incolpati con una delle frasi più crudeli, "se non vai dallo psicologo, non lamentarti, è colpa tua, non fai niente per aiutarti". Quando invece, e non lo ribadirò mai abbastanza, *in specifici casi* ,si ha bisogno di qualcosa di cui la psicoterapia sarebbe soltanto un surrogato a pagamento. Non che in tali casi ci sia da disperare, eh, ma semplicemente la "terapia" si trova in altre cose, in altre risorse.
Tutto qua, ecco, è una considerazione scollegata totalmente dal caso Bellavia e da quanto detto da Iris, era solo per dire (male, lo so, scusatemi, spero si sia capito) che a volte bisogna prestare attenzione ad estendere soluzioni.
Ciao, perché mai non sarebbe d'aiuto la psicoterapia?
@@yumehamham-infocriceti ciao. Non so chi sei ma posso provare a rispondere. Ciò è la mia esperienza. Io sono depresso. Ho tentanto tante volte il suicidio ma non sono mai riuscito nel mio intento. La psicoterapia non è per tutti. Non a tutti aiuta e permette di far star meglio la persona. Io sono andato per tanti anni da psicologi e psichiatri. Ma non sto meglio. Dipende dalla persona. Dal terapeuta. Dalla situazione familiare e sociale. Non dico che non utile la psicoterapia. Lo ha detto anche la peraona a cui tu hai fatto la domanda. Semplicemente la psicoterapia non è utile per tutti. Per alcuni semplicemente non funziona.
@@luciusrapeggia9539 Ciao!
Mi dispiace molto leggere queste parole. Ma è bello che tu abbia chiesto aiuto a una figura professionale.
Certamente, ognuno ha la sua esperienza soggettiva ma io credo, e non lo dico a caso, che un professionista (psicologo/psicoterapeuta/psichiatra) debba essere la soluzione. (ovviamente, il terapeuta non ha la bacchetta magica. Ci vuole anche un minimo sforzo da parte del paziente).
Non può essere altrimenti.
Quale sarebbe una altra soluzione allora? Non esiste neanche, inversamente, che un terapista accetti che il proprio paziente conviva con la depressione. Non esiste. È inaccettabile. Altrimenti si cambia terapista.
Ovviamente, nei casi clinicamente più gravi, la terapia psicologica da sola NON basta. ASSOLUTAMENTE.
E lì entrano in gioco l'onestà e la professionalità del terapista: ammettere che la sola terapia non è sufficiente e che bisogna iniziare il percorso farmacologico, parallelamente.
Ho letto nei commenti di gente che "convive con la depressione" perché la terapia non è stata sufficiente.
Non esiste. Non può esistere. Mi sale solo tanta rabbia. Il terapista è lì per quello, per aiutare.
Ognuno di noi ha il diritto di essere felice come chiunque altro,in qualsiasi condizione.
Non dimentichiamoci che la depressione non è solo un problema psicologico ma anche NEUROLOGICO ,ci sono delle importanti implicazioni genetiche e una disfunzione dei neurotrasmettitori! Molti malati hanno bisogno del sostegno di psicofarmaci e purtroppo per alcuni non è facilissimo trovare il farmaco o il dosaggio giusto. La volontà del paziente c'entra fino a un certo punto, direste a un malato di cancro "apprezzo la tua buona volontà perché ti fai curare" o ad un oncologo " non puoi accettare che il tuo paziente in metastasi muoia di cancro"? Dobbiamo iniziare a parlare di SALUTE MENTALE anche in termini neuropsicologici e non soltanto psicologici...
Giuro che mi è venuto da piangere vedendo questo video, essendomi rivista in lui. Un grande abbraccio a Marco e a tutti quelli che vengono divorati dal tremendo mostro chiamato depressione.
Vedo il video dopo un anno dalla pubblicazione. Che tu sia divertente e ironica già lo sapevo, un vero antidoto contro i luoghi comuni. Intelligente. Ma qui hai parlato della depressione. Male che mi affligge da tutta una vita. Va e viene ma un po' come l'herpes è sempre lì pronta a esplodere! Pigra, lagnosa, vittimismo, chiusa ...mi devo sforzare ecc, sono solo alcune delle cose che mi dicono le persone a me vicine. Il fatto è che non vorrei disturbare nessuno. Come Marco! Grazie di cuore perché le tue parole hanno avuto un grande impatto
È la prima volta che mi capita di spezzare un tuo video, emotivamente è stato una botta. Essendomi trovata in una situazione simile, sentire tutte le cattiverie che sono state dette a Marco mi ha fatto davvero male, non nascondo di avere pianto più di una volta.
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🏚 Grande Iris! Penso che un tuo video-essay su Pratiful lo vedremmo in moltissimi per ritornare ai tempi spensierati del 2019 e ascoltare i tuoi spunti di riflessione sulla vicenda (a questo proposito, anche un reportage su Gubbio non guasterebbe!)
Gubbio? 👀
Io ho iniziato a chiedere aiuto già da bambina, ho incontrato per lo più bravi terapeuti, senza sarei persa. La psicoterapia è uno strumento straordinario, non solo mi ha aiutato a superare diversi problemi, ma mi aiuta tuttora a migliorarmi come persona. Per me dovrebbero andarci tutti, dovremmo avere lo psicologo di famiglia così come si fa con il medico 🤩
Perdonami ma l'unico psicologo buono è lo psichiatra che non è psicologo.
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Io faccio parte di quella categoria che, pur tenendosi bene alla larga da queste porcherie mediasettiane, ha comunque captato la notizia e attendevo con estrema ansia il tuo video (grazie per esserti sacrificata per noi, Gesù può solo accompagnare). Da questa squallida vicenda ho tratto due semplici conclusioni: la prima è che c'è questa assurda credenza che chi abbia vissuto delle brutte esperienze (da malattie a bullismo) debba essere scioccamente idealizzato a martire e si fa fatica a credere che da vittima possa diventare carnefice, diciamola tutta, anche i malati di cancro e di HIV possono essere delle carogne; la seconda è che gli esseri umani, che sono comunque animali, nonostante l'evoluzione continuino istintivamente a cercare l'individuo omega, cioè quel soggetto più debole e bersagliato per sedare gli animi ed unire il gruppo. Poi che succede? Ci si indigna, si urla al bullismo ma semplicemente si passa da una vittima all'altra, si smette di prendersela con Marco e si passa ad insultare quelli che lo hanno insultato. E dire che spesso basta solo che una sola persona dica a gran voce BASTA, a volte è necessario così poco, anche perché a volte una persona inizia senza rendersi realmente conto di cosa dice, vede che nessuno la zittisce e si sente giustificata nel continuare. Comunque la depressione fa schifo. Io ne soffro da 20 anni, mi ha rovinato la vita e non c'è stata terapia o farmaco che mi abbia aiutata. Con ciò non voglio dire che sia impossibile uscirne, anzi, chiedere aiuto è fondamentale e si può guarire.
Non avrei potuto scriverlo meglio
A me per il momento non è stato ancora diagnosticato nulla, però sento di avere sintomi simili al disturbo d'ansia e depressione: sono caratterialmente molto chiuso, non riesco mai a concludere un qualsiasi progetto che inizio, sono sempre ipercritico con me stesso (ogni volta che per esempio a lavoro faccio anche il più insignificante degli errori vado quasi in attacco di panico), sento di non valere tanto (anzi direi quasi niente) quanto le persone che mi circondano e soffro di una stanchezza mentale perenne.
Tutto questo credo sia dovuto allo schifo di vita che ho fatto fino a poco tempo fa: bullismo alle elementari (sia da parte dei miei compagni sia da parte delle maestre), che mi portò ad isolarmi completamente durante tutto il periodo delle medie (non spiccicavo mezza parola con nessuno); quando prima di iniziare il liceo mi nacque un barlume di speranza ecco che riniziò il bullismo: per colpa di quattro miei compagni di classe fui isolato da quasi tutta la classe; finito il liceo stesso copione pure a lavoro, sono dovuto scappare da un ristorante perché tutto il resto dello staff fece "comunella" contro di me, come per Marco Bellavia al GF Vip, che peggiorò notevolmente il mio stato d'ansia
Smisi pure di raccontare le cose ai miei genitori perché durante il periodo delle elementari mi dissero che dovevo imparare a difendermi da solo e che per il mio essere molto timido un po' me la cercavo io questa "terra bruciata" intorno a me.
Ho ricevuto talmente tanti calci dalla mia vita che per tantissimi anni davo ragione a queste persone, ma adesso non è più cosi: grazie all'aiuto di uno psicoterapeuta piano piano sto iniziando a capire quanto anch'io sia degno di amore e rispetto.
Fanculo il passato, adesso mi riprendo tutto quello che mi spetta e auguro la stessa cosa a chiunque si trova nella mia stessa situazione ❤️
Mio Dio ma parla di me 😂
Mi dispiace tantissimo per la tua storia. Io non ho subito bullismo fortunatamente, ma molta emarginazione proprio perché introversa, timida e con esigenze diverse dai miei coetanei. Ero una nerd a quei tempi in cui esserlo era da sfigati. Ho vissuto male la mia adolescenza. Purtroppo anche i miei genitori mi abbandonata a me stessa senza darmi gli strumenti per 'difendermi' o 'stare al mondo'. Fin dai 10/11 anni dovetti imparare a gestire da sola i miei bisogni emotivi. Venivo costantemente additata dai miei come una imbranata o buona a niente o sgridata per sciocchezze se: non avevo il carattere di un guerrafondaio, non ero socievole, ero goffa o se non sapevo fare qualcosa (che non avevo mai fatto in vita mia o che nessuno mi aveva insegnato...!!). Certi genitori mettono pressione ai figli e non hanno nemmeno il tempo di stare a sentire i loro bisogni e desideri, non si chiedono nemmeno se ne abbiano...e se lo vengono a sapere ma non rientrano in quella ristretta lista di cose 'in' e 'concrete', verrai condannata alla derisione. Mia madre ha passato gli anni dell'adolescenza a dirmi che ero grassa quando semplicemente ho una struttura corporea formosa...e il mio peccato mortale era quello di essere una ragazzina creativa e sensibile. Due cose che nessuno della mia famiglia ha mai capito o supportato di me. Questo mi ha causato molti problemi 😞
Scusa il pippone, ma credo che siamo in tanti ad avere avuto questi stessi traumi.
@@kuronekomiya1214 non scusarti, anzi grazie per avermi raccontato la tua storia e mi dispiace davvero tanto che neanche tu abbia avuto il giusto supporto dalla tua famiglia. Spero che ora le cose vadano meglio e che non ti sia lasciata "abbattere" da tutto ciò.
Nonostante quest'altro dispiacere io ho imparato a consolarmi col fatto che se in qualche modo condanno ancora adesso questi atteggiamenti che i miei genitori hanno avuto nei miei confronti in qualche modo vuol dire che sono riuscito a non diventare così, e ciò mi rende orgoglioso perché se un giorno dovessi diventare padre avrò buone possibilità di essere un genitore migliore; a volte non si impara solo dai propri errori, ma anche da quelli degli altri; e sono sicuro che sarà così anche per te ❤️
Mi dispiace tantissimo leggere la tua storia, Matteo. Ho anche io vissuto momenti simili, non tanto a scuola, quanto sul lavoro (anche io in un ristorante, tra l’altro). Spero davvero che il percorso di terapia ti stia aiutando, e che tu non abbia soltanto iniziato a capire che sei degno di rispetto e amore, ma che questa diventi una certezza costante della tua vita, che non scorderai mai più e che non verrà mai più messa in discussione da nessun’altra situazione che vivrai. Ti ringrazio inoltre perché dalle tue parole sto iniziando a pensare che forse uno dei miei fratellini minori abbia subìto emarginazione da parte dei suoi compagni delle elementari, perché anche lui non parlava mai con nessuno… questa tua testimonianza mi ha fatto riflettere sul fatto che forse non era solo timido, ma era a disagio tra i compagni e andava aiutato? 😢 Forse come sorella maggiore avrei dovuto supportarlo di più? Da ora in poi lo farò. Grazie mille, ti mando un grande abbraccio
@@giadagiacherio ti ringrazio davvero tanto per le belle parole, non sai quanto mi faccia piacere leggerle 🙏❤️ per quanto riguarda il tuo fratellino non preoccuparti più di tanto, nella mia carriera scolastica ho avuto diversi compagni altrettanto chiusi che però non tutti sono stati vittima di bullismo come me o altri, dunque non è detto che sia anche il suo caso (glielo auguro davvero 🙏); in ogni caso comunque non pensare che tu abbia sbagliato, già solo il fatto che ti stia preoccupando lascia trasparire che invece tu sia una brava sorella.. per cui se per caso tuo fratello abbia avuto problemi di questo tipo sono sicuro che se avesse voluto parlarne con te è pienamente consapevole che avrebbe trovato una spalla sincera ❤️
Il pianto è anche speranza, mi ha colpito un sacco questa frase, non ci avevo mai pensato. sei sempre fantastica Iris!
Ciao Iris, anch'io potrei esprimermi riguardo il disturbo depressivo, ma mi limito a dire che avrei tanto voluto una persona che mi sostenesse
anche solo con la vicinanza fisica e morale. Ho pianto quando hai spiegato come ci si dovrebbe comportare con una persona affetta da depressione: è quello il modo giusto di approcciarsi. A chi conosce qualcuno che si trova in una situazione simile a quella di Marco Bellavia consiglio di avere molta pazienza, ascoltare e non giudicare (O almeno, accantonare momentaneamente i giudizi). Vi sarà eternamente grata anche solo per l'esserle rimasta accanto. Complimenti Iris, sei una professionista 💟
Spero che Bellavia guardi il tuo video..sei stata molto chiara hai espresso proprio il pensiero di tanti di noi .
🤦♀️
Devo lavorare e mi fai compagnia , grazie Iris , speravo che parlassi di questo ❤️❤️❤️
❤️🔥
Ho vissuto la depressione post parto e sentirtela descrivere in questo modo mi ha fatto venire i brividi! Mi sono commossa perché hai dato voce a dei sentimenti che per tanto tempo non ho saputo descrivere! Ti seguo da tantissimo ma finora non avevo mai commentato! Mi viene solo da dirti grazie di cuore ❤️!!
Grazie Iris come al solito per il tuo impegno nel trattare temi cosi delicati .Personalmente soffro di depressione dai 20 di eta' e come me ,anche mio fratello cerca di combatterla ormai da molto tempo.Ho 27 anni ora e dopo la morte di mia madre , ho avuto una fase di acutizzazione .Ho passato letteralmente 2 anni della mia vita chiusa in casa.Avevo sviluppato una forte ansia sociale, con continui attacchi di panico a volte accompagnati da svenimenti.Mi stavo semplicemente lasciando portare alla deriva dal tempo , non si ha piu' la speranza nell'affrontare la vita e quindi semplicemente ,ti abbandoni.Nessuno a parte la mia famiglia , conosce la mia condizione, perche' al giorno d' oggi le malattie mentali vengono stigmatizzate.Vieni isolato , perche' semplicemente non sei compreso e quindi spaventi , molto spesso .Purtroppo quello che e' accaduto in quel programma (dove di certo gia' i protagonisti non godendo di spiccata intelligenza ed empatia verso certi argomenti)accade ogni giorno, in ogni contesto e ambiente sociale .Sono soltanto grata del fatto che esistano specialisti,che come nel mio caso,sanno guidarti fuori da quel tunnel.E confido nelle nuove generazioni perche' portino a sensibilizzare il piu' possibile questi argomenti .Perche' quando si soffre e si e' malati , non dobbiamo provare vergogna.🏠🏠🏠
La dottoressa Bruzzone in qualche occasione ha detto che negli adulti non si può parlare di bullismo ma di altro. Il mio pensiero in questa occasione è che nonostante si tratti di adulti e anziani, non ho visto adulti, ma tredicenni nei corpi di anziani.
Super atteso questo video, grazie Iris ❤️
Hai spiegato perfettamente cosa sia la depressione, per quanto non sia uguale per tutti, tu hai reso precisamente l'idea. E' bello che si faccia una sensibilizzazione su questo argomento. grazie 😘
So così bene cosa sia la depressione che nel sentirti descrivere i sintomi in maniera così oculata (mi piacerebbe che chi non ne soffre ascoltasse ed interiorizzasse esattamente le tue parole) che mi è seriamente venuto da piangere all'improvviso. E peggio di essere depressi è esserlo, ma dover fingere che vada tutto bene perchè chi ti circonda, pur volendoti bene e avendo le migliori intenzioni, non riesce a capire che non sei pigro, non stai esagerando, e che non sei ripiegato su te stesso solo perchè non hai voglia di fare nulla. Un abbraccio a chi è nella mia stessa situazione. E grazie per i tuoi video lunghi, li apprezzo moltissimo e amo il tuo modo di descrivere le situazioni, non è così scontato essere in grado di non annoiare MAI.
Ciao Iris, grazie per questo video in quanto mi tocca da vicino l'argomento.
Sei più empatica, sensibile e delicata te della mia psicologa (che mi ricorda quella che giudica male ma in modo benevolo) da un lato capisco chi prende le distanze dalla terapia..non è facile trovare un buon psicoterapeuta..
Vedere le clip del caso di Marco mi fa sempre piangere perché le vivo anche io e sentire che qualcuno prende le difese di Marco e analizza bene i comportamenti dei concorrenti mi da un po' di pace perché vuol dire che allora non sbagliamo sempre noi a relazionarci ma che tante volte sbagliano anche gli altri. Solo che quando sei depresso pensi che tutto il male lo causi tu ed è tutto per colpa tua e questo causa parecchia insicurezza.
Un unico appunto: dubito che Ginevra abbia pianto per i sensi di colpa, la sua disperazione credo sia paragonabile a quella di un ladro che viene colto in flagrante, per poi essere arrestato; non lo fa perché conscio di aver sbagliato e sinceramente pentito, ma in quanto stato beccato e condannato per le sue azioni.
2:02:15 Che poi: la richiesta era chi volete salvare tra i bulli, invece ne fanno uscire solo uno (quando dovevano farne restare solo uno). Inoltre il programma era iniziato davvero da poco: potevano perfettamente fare la sfilata di squalifiche tra tutti i bulli (come avevi suggerito tu) e far entrare altri svippettini. Tanto pure questi non è che siano premi Nobel! Mezzi sconosciuti, ex-famosi e mai-stati-famosi...
Avrebbero fatto un gran figurone!
Grazie mamma e papà che mi avete sempre impedito di guardare il grande fratello, a tratti mi sembrava pure di essere sfigata in confronto alle mie compagne ❤
🏘 A me della vicenda ha colpito soprattutto il significato del ruolo di Gegia. Il concetto base della prassi terapeutica - e che si ripete allo sfinimento già nel corso dei cinque anni universitari - è proprio la sospensione del giudizio, l'approccio alla persona per quella che è, senza porsi in un rapporto "didattico" ma di supporto: accoglienza, ascolto, empatia, rispetto. Non si è alla ricerca di un'etichetta diagnostica ma dell'individuo (che vuol dire proprio "non diviso"), nell'insieme delle sue debolezze e dei suoi punti di forza.
Non si può essere "psicologi" in ogni momento della giornata, questo è fuori discussione, ma è pur vero che certi aspetti basilari della professione dovrebbero essere assunti totalmente da chi la pratica, dovrebbero diventare un modo di vivere e di approcciarsi al prossimo.
Tutto ciò per dire che ho provato molta rabbia e vergogna per tale Gegia (che del percorso ha evidentemente capito ben poco) perché soggetti del genere contribuiscono a fomentare una visione negativa della professione, è andata praticamente a colludere con le credenze dei tantissimi spettatori che vedono la scienza psicologica come "fuffa".
Sarebbe stato molto più professionale ammettere un "Non sono qui in ruolo di psicologa e non posso darti il mio aiuto in questo senso." e offrire un'alternativa del tipo "Posso però starti vicino nel chiedere agli autori di metterti in contatto con un professionista che possa aiutare te e dare istruzioni a noi su come comportarci, dai andiamo in confessionale insieme!". Riassumendo: spero sia radiata dall'Albo perché non solo ha sprecato un'occasione di fare divulgazione (mostrandosi incredibilmente 🏘 impreparata, 🏘 inopportuna, 🏘sgradevole, 🏘 rifiutante, 🏘 giudicante, 🏘 offensiva, 🏘 svilente, 🏘 disregolata, 🏘narcisisticamente tronfia e 🏘mille 🏘altri 🏘aggettivi 🏘simili) ma ha anche causato un danno d'immagine a tutta la categoria ed, indirettamente, allontanato forse definitivamente potenziali utenti scettici/timorosi. 🏘
Nell'esercizio della propria attività professionale e nelle circostanze in cui rappresenta pubblicamente la professione a qualsiasi titolo, lo psicologo è tenuto ad uniformare la propria condotta ai principi del decoro e della dignità professionale.
🏠🏡🏠🏡🏠🏡🏠🏡
1:15:04 Io vado alle superiori e avevo molta ansia per verifiche e interrogazioni, ho deciso di andare dallo psicologo scolastico e posso assicurare che è stato mooolto di aiuto, siamo entrati in sintonia e mi ha aiutata con attachi di panico e ansia sociale. Se siete studenti e avete problemi psicologici vi consiglio di andare dallo psicologo scolastico, aiuta molto e utilizzate una risorsa che ci viene proposta gratuitamente a scuola. Iris come sempre i tuoi video sono bellissimi ❤️❤️
è confortante leggere di tante esperienze personali nella sezione commenti, davvero. è come ricevere un grande abbraccio di gruppo. Io non soffro di depressione cronica, ma sto uscendo ora da un periodo depressivo a seguito di una relazione tossica e in generale ho sempre sofferto di disturbi d'ansia e panico. Sono quasi venti anni che alla bisogna ricorro alla psicoterapia e sono contenta che finalmente ci sia uno sdoganamento della stessa. è anche molto importante saper selezionare il proprio psicoterapeuta: ultimamente ero incastrata in una relazione paziente/terapeuta che non andava più avanti, anzi! Ha peggiorato durante la mia relazione la parte di me più dipendente affettiva e grazie al cielo ho capito che era arrivato il momento di cambiare approccio e ambiente. Non sentitevi in colpa se succede questo: come ha dimostrato Gegia, non serve una qualifica per capire che una persona non è sana. Buon percorso a chiunque ne senta il bisogno
Infinita stima per la Volpe, la signora con il megafono e gli sponsor che si dissociano
mi piaci tantissimo ti sto ascoltando nonostante parli di argomenti e di situazioni che non seguo ma ti trovo sia molto professionale che molto delicata nel trattare situazioni delicate
Ginevra è consapevole di aver sbagliato a dire quelle cose, ma non significa che ne sia dispiaciuta. "Piangeva" per far tenerezza al pubblico... peccato che abbia esagerato un po' la reazione e il pubblico lo ha capito
Tutto ciò è davvero agghiacciante, personalmente il video più pesante per me perché ho vissuto su pelle la depressione, fino ad arrivare ad atti pericolosi...non ne parlavo con nessuno perché per anni mi sono sentita dire di essere esagerata, che c'era di peggio e altre cose che mi hanno portata a pensare di essere proprio io il problema dei miei mali. Mi da molta rabbia vedere questi comportamenti, soprattutto da una psicologa....ora da quattro mesi sono in terapia da una psicologa e per fortuna è una persona davvero competente e umana, sa come parlarmi e non farmi sentire in difetto. Una parola sbagliata ad una persona che soffre può portare a gesti finali molto tristi...commento a metà video perché davvero per me è difficile ascoltare queste cose. Comunque grazie Iris per parlarne e spiegare tutto così bene e con umanità❤
1:59:00 Mah, Ginevra era terrorizzata dall'essere al centro dell'arena. Io credo che non solo fosse giusto farla entrare così come hanno fatto, ma sotto sotto quello sì che le avrà fatto capire cosa significa avere TUTTI contro.
É stata un'immagine disturbante : ho visto una persona completamente inerme data in pasto al pubblico
E per quanto lei avesse avuto pocanzi un comportamento abbietto e stato poco ...dignitoso
Io ho veramente sofferto a vedere certe immagini
Ti adoro, una ironia colta , intelligente come nessuno! Non seguo queste trasmissioni di merca ma tu descrivi benissimo situazioni e personaggi
Sei bravissima,sai esporre con grande chiarezza e proprietà di linguaggio.
Mia mamma soffre di depressione, questo video per me è stato difficile da guardare, vedre come hanno trattato Marco mi ha fatto davvero chiudere lo stomaco.
Io raccontai, spronata dal mio ex fidanzato, di parlare con una della mia ex compagnia di amici del mio problema con la madre alcolista. Questa lavorava in un centro dipendenze e mi consigliò di andare in terapia sia io che lei. Così facemmo. Sfiga volle che, prima mia madre ebbe una ricaduta e non ne volle più sentire di venire agli incontri ed ebbe una crisi epilettica (purtroppo soffre di epilessia da quando aveva 3 anni) e finì in terapia intensiva per via delle continue crisi epilettiche... ora è in terapia per attacchi di ansia oltre che epilessia dalla sua neurologa beh che dire amisci. Nel frattempo per motivi A CAZZO DI CANE suddetti soggetti mi fecero mobbing A CASO. Per poi scoprire da terzi che tale tizia (quella che lavora nel centro dipendenze) si lamentava ALLE MIE SPALLE dei problemi, dei miei aggiornamenti sulla situazione, che la mettessi a disagio parlandone piangendo ecc. Grazie gioia così mi hai aggiustato la mia paura di aprirmi verso il prossimo ancora di più... la situazione di Marco la comprendo e mi duole che PURE UNA PSICOLOGA sputi una diagnosi e poi se ne lavi le mani, spero davvero che ne prendano dei provvedimenti SERI queste persone sono PERICOLOSE e manco se ne rendono conto... onore alla tipa, mi pare si chiami Antonella, che si prese la decenza di empatizzare con il povero Marco. Spero pure che lo stesso possa vedere il video e condividerlo 💗
Come migliorare una giornata 😍 grazie Iris ❣️
Bellissima questa video lezione sull'esperimento carcerario di Stanford!
Mi hai fatto sputare un polmone
Grazie mille Iris per tutto quello che fai. Non solo amo la tua parlantina e i contenuti che porti, ma i tuoi video mi fanno sentire meno sola.
P.S. i tuoi “pipponi” piacciono anche al mio fidanzato 😄
Mi sa che anche se fosse un mental coach non potrebbe trattare disturbi mentali, poiché essi possono essere trattati solo mediante psicoterapia. Il mental coach non sarebbe comunque la “figura professionale” indicata.
Eccola! Grazie Iris ❤
Una fantastica compagnia mentre torno a casa ❤️ è sempre un piacere ascoltarti
È veramente patetico quello che è successo. Da anni, ci tengo a sottolineare anni, lotto contro e convivo con i disturbi mentali, tra i quali anche il disturbo depressivo maggiore. Una volta ho perso dieci Kg stando a letto e mangiando una volta al giorno poche manciate di frutta secca, solo per sopravvivere e sotto costrizione tra le altre cose. Tutto questo è scandaloso! Vorrei far passare un singolo giorno a tutti questi bulletti quello che io o persone come me, già stigmatizzate passano (io sono gay, ho un disturbo istrionico, tre DSA, l'ADHD e pure la depressione ricorrente). Vorrei proprio vederli un giorno a vivere la mia via, con una familia che solo recentemente ha iniziato a non essere violenta con me cosa proveremo. S'ammazzerebbero nel giro di dieci minuti probabilmente e ne sarei anche felice, pure tanto!
Ti dico la mia opinione.
Secondo me bisogna dividere il caso Bellavia in TRE distinti momenti, ovvero PRIMA, DURANTE e DOPO la richiesta, in puntata, di Marco di aiutarlo facendo capire a CHIARE LETTERE che lui aveva dei problemi psicologici.
Nella fase del PRIMA ciascun concorrente poteva benissimo pensare che quella di Marco fosse finzione, strategia o addirittura che fosse una talpa della produzione che si muoveva a seconda di ciò che gli chiedevano di fare mediante il segreto del confessionale. In fondo i concorrenti prima di entrare al GFvip passano una visita psicologica e dunque chi si immaginava che i psicologi della produzione avessero poi cannato dando il via libera ad uno che i problemi li aveva veramente seri?
Nella fase del DURANTE (che va dalla richiesta di aiuto fino al suo ritiro) sono stati in pochi a tendergli una mano...Antonella è quella che si è avvicinata di più...certo, potrebbe anche essere che, ascoltando la frase della Bruganelli che in diretta aveva dichiarato che "Marco adesso si sarebbe ritrovato il branco contro o qualcuno a tendergli una mano", sia stata la più lesta a capire in che modo bisognasse cavalcare l'onda ma osservandola nel "prima, durante e dopo" posso tranquillamente affermare che Antonella ha voluto veramente aiutare Marco senza secondi fini.
Nella fase del DOPO (dopo il suo ritiro e dopo i rimproveri di Signorini e le varie squalifiche) abbiamo purtroppo compreso come certi concorrenti non han capito nà beata minchia del caso Bellavia visto che diversi di loro hanno continuato imperterriti a fregarsene di Marco (vedi Gegia), a non ammettere le proprie colpe (vedi Charlie) o addirittura a cambiare bersaglio da bullizzare (adesso tocca a NIKITA essere bullizzata principalmente da Wilma ed Eleonoire ovvero due di quelle che avevano detto cose brutte su Marco e che sarebbero dovute essere squalificate insieme a Ginevra e Ciacci nella stessa puntata ma che invece hanno goduto di una immunità della produzione che li ha risparmiate mentre la Patrizia, rea solo di una frase infelice, è stata spedita al televoto perso da Ciacci)
Eleonoire oltre a parlare male di lei alle spalle la accusa di portare jella, malocchio...nell'ultimo episodio Daniele si era scottato con l'olio ed Eleonoire gli dice che è colpa di Nikita che porta iella; Wilma le ha riversato addosso le peggiori cose tra cui: la pesto, le darei un cazzotto, fa schifo,è stronza, ha la demenza giovanile e tanto altro.
Insomma...qui si sta andando OLTRE il gioco.
Tra l'altro anche la Cristina40, prima di venir spedita a casa dal pubblico votanto, ha detto le peggiori cose su Nikita senza nessuna ragione apparente ma solo motivata da un odio profondo che provava per la giovane ragazza.
La 40, dopo la puntata del caso Bellavia aveva dichiarato: è stata una puntata da dimenticare.
Nikita invece la corregge dicendole: ed invece è da ricordare perchè così possiamo imparare dai nostri errori e non ripeterli (o una frase simile).
Ed invece certi concorrenti dal caso Marco non hanno imparato nulla continuando così a versare veleno alla vittima successiva.
E meno male che esiste un gruppo di 'psicologi' che valuti i concorrenti prima dell'inizio della trasmissione. A me sembrano tutti degli squilibrati.
Gegia è un mostro e lo ha dimostrato in molte occasioni in tv e questa del Grande Fratello è solo la ciliegina sulla torta che dimostra la brutta persona che è.
Grandissimo lavoro
Complimenti
Quando hai spiegato che cosa comporta la depressione, soprattutto quando hai detto che la depressione porta la persona a non "agire" nella vita e a bloccarsi per paura di fallire, che tutto questo porta alla "stizza" di chi ti è accanto, mi sono rivista negli ultimi 5 anni della mia vita.
Mi sono decisa a chiedere aiuto ad una professionista solo quest'anno, dopo un lungo percorso introspettivo e spronata e supportata moltissimo dal mio compagno. Adesso va decisamente meglio, mi sto sollevando, ce n'è di strada da fare, certo, ma il supporto psicologico è vitale! Essere bullizzati in questo modo è di una bassezza inimmaginabile. Spero che a questo punto il karma faccia il suo corso con tutti questi casi umani! Forza Marco! Egregia Iris! Brava! Come sempre!❤
Ciao Iris, sono arrivata quasi alla seconda ora di video e mi sono presa un minuto di pausa per farti i complimenti per come hai trattato questo argomento e per come tratti tutti gli argomenti in generale (ovvero con ironia, accuratezza, intelligenza e tatto). Non pensavo che avresti trattato anche questo caso, ma grazie per averlo fatto :)
Aspettavo questo video, perché adoro ascoltare il tuo punto di vista.. grazie ❤️
❤️
Ho pianto guardando questo video. Grazie Iris, non sai quanto ❤️
Non sapevo di questa storia e come sempre il tuo racconto è accuratissimo. Mi chiedo solo come facciano queste "persone" a non sentirsi dei vermi dopo essersi comportate così, come facciano a guardarsi allo specchio e a dormire tranquille. Quando si crede di essere andati avanti, di aver estirpato l'indifferenza, ecco che si torna all'età della pietra in cui non c'è spazio per i deboli, che vanno lasciati indietro. Anche perché ormai con gli algoritmi social tutti vediamo contenuti di gente che la pensa come noi e ci convinciamo che sia il mondo vero, ma la realtà è ben diversa, e decisamente più triste.
Quanto mi piacerebbe che tutti i bulli si rendano conto del loro essere vermi e smettano di esserlo
Io non ho mai guardato il grande fratello vip e adesso so che ho fatto bene. Che gente... Più che vip, sono vipere. Comunque grazie per il tuo lavoro, mi sembri estremamente competente, oltre che molto divertente.
Dovrebbero farglielo vederre aa tutti i partecipanti questo video. Grande Iris!
E' la prima volta che vedo un tuo video e devo dire che sei al tempo stesso divertentissima, ironica, intelligente e acuta nelle tue analisi. Complimenti!!!
Guardare questo video è stato come salire sulle montagne russe; per fortuna la tua simpatia ha alleggerito l’immensa tristezza che ho provato per Marco!
Che analisi Iris. Ci hai preso in pieno. Mammamia che storiaccia.
Sei troppo brava! Mamma mia! Continua così. 👏🏽👏🏽👏🏽🔝oltre che super simpatica. Dovresti avere più iscritti. Un saluto
Io sto provando a seguire il video (sono ai primi minuti) ma mi distraggo in continuazione a guardare il tuo cagnolino... Ma quanto é tenero❤️. Un abbraccio ☺️