oh il bacio a Emanuele. va detto che l'invidia degli itagliani non ha limiti. ora ci sta' litagliano che sostiene che il bacio dato dal fratello cugino tedesco fu dato a se'. cosi' nasce un cane. loro non sono parenti anagrafici, non vivono nello stesso luogo, non fanno lo stesso lavoro, bensi' un lavoro complementare. poi si separano. sono pari livello in senso orizzontale, in cio' sono e saranno gemelli germani. cresceranno ma ciascuno a casa propria. quello che guarda a sinistra sa dell'emanuele, non sa chi sia quello che sostiene di essersi trovato al posto di emanuele. e' una struttura piramidale chiusa. se tu non sai che esiste una cosa, non sai neanche chi sia. semplicemente non sai che esiste quella cosa. e se per te non esiste una cosa, non esistera' mai, perche' non sai che esiste.
Nicola Lagioia, pover'uomo. O è affetto da 'appuntite' cronica ossessiva compulsiva oppure erutta a raffica 'appunto' in sostituzione di parole che non conosce o di pensieri che non sa formulare? Nicola è emulato da quasi tutti i conduttori di Radio Rai 3, dove egli è inopinatamente accolto invece che essere emendato, come molti altri. E questo personaggio osa indicare il degrado altrove!
Osa? Parla di una città come metafora di paralisi. Qualsiasi Romano che non percepisca questo aspetto di Roma è un "povero stronzo" o un "gran cojone". Ossia una di quelle persone col cervello così paralizzato dalla città e dalla antropologia che oggi piuttosto la abita, da non vederla. Per difesa? Per salvarla? Per cecità? Per complesso Edipico nei confronti di questa poltiglia urbana? Molto probabilmente si.
Che vordi' democrazia? Che se po' abita' in una città paralizzata e mortificata proprio pure daaaa a mentalità attuale der Romano, e potella esprime. (segue mano a Cucchiara e espressione der vorto come a di': anvedi sto' cojone che vo' spiega' a democrazia a noi 'antri"co sto commento derca')
oh il bacio a Emanuele. va detto che l'invidia degli itagliani non ha limiti. ora ci sta' litagliano che sostiene che il bacio dato dal fratello cugino tedesco fu dato a se'. cosi' nasce un cane. loro non sono parenti anagrafici, non vivono nello stesso luogo, non fanno lo stesso lavoro, bensi' un lavoro complementare. poi si separano. sono pari livello in senso orizzontale, in cio' sono e saranno gemelli germani. cresceranno ma ciascuno a casa propria. quello che guarda a sinistra sa dell'emanuele, non sa chi sia quello che sostiene di essersi trovato al posto di emanuele. e' una struttura piramidale chiusa. se tu non sai che esiste una cosa, non sai neanche chi sia. semplicemente non sai che esiste quella cosa. e se per te non esiste una cosa, non esistera' mai, perche' non sai che esiste.
ROMA = Impero Esoterico
Nicola Lagioia, pover'uomo. O è affetto da 'appuntite' cronica ossessiva compulsiva oppure erutta a raffica 'appunto' in sostituzione di parole che non conosce o di pensieri che non sa formulare? Nicola è emulato da quasi tutti i conduttori di Radio Rai 3, dove egli è inopinatamente accolto invece che essere emendato, come molti altri. E questo personaggio osa indicare il degrado altrove!
Osa? Parla di una città come metafora di paralisi. Qualsiasi Romano che non percepisca questo aspetto di Roma è un "povero stronzo" o un "gran cojone".
Ossia una di quelle persone col cervello così paralizzato dalla città e dalla antropologia che oggi piuttosto la abita, da non vederla. Per difesa? Per salvarla? Per cecità? Per complesso Edipico nei confronti di questa poltiglia urbana?
Molto probabilmente si.
Nicola Latristezza.
Che commento da "poverostronzo"diremmo qui a Roma.
Prima de spara' sentenze ,fatte spiega' che significa DEMOCRAZIA
Che vordi' democrazia? Che se po' abita' in una città paralizzata e mortificata proprio pure daaaa a mentalità attuale der Romano, e potella esprime.
(segue mano a Cucchiara e espressione der vorto come a di': anvedi sto' cojone che vo' spiega' a democrazia a noi 'antri"co sto commento derca')