Grazie Sara mi fai sentire capita con la tua storia. Mi rispecchio molto in quello che hai detto ma non mi sono mai rivolta a specialisti per capire se in effetti soffro di una qualche depressione patologica. So però che a dicembre ho perso mia mamma dopo 2 anni devastanti di malattia, a febbraio ho perso un bambino. In tutto questo sono rimasta isolata finché non ho cominciato a chiedere scusa se non ero riuscita a concentrarmi sugli altri finché non ho usato le frasi fatte “è la vita” “non sono l’unica ad avere sofferto” “grazie delle vostre attenzioni” allora solo allora qualche mano tesa e sollevata perché ora stavo meglio. Beh la verità è che sto passando uno dei momenti più bui della mia esistenza e sono sola.
Carissima Sara, la depressione è - fra le malattie mentali - quella più sottovalutata. Fortunatamente per le persone, la maggior parte non l’ha mai avuta: e chi non ci è passato non riesce a capire *completamente* cosa vuol dire, che cos’è. Si parla della depressione maior, quella nella quale la fase “ldown” è davvero invalidante. La sensazione che non ci sia una via d’uscita; la sicurezza che la situazione non potrà che peggiorare, qualunque cosa uno faccia o dica, qualunque cosa facciano o dicano le persone che ti vogliono bene e che magari vorrebbero sinceramente aiutarti in qualche modo; la sensazione che niente serva a niente. Scrivo queste cose che dovrebbero dare un’idea di che cos’è la depressione, ma che in realtà servono a poco: chi ci è passato, lo sa già. Chi non ci è passato, non capisce. Il fatto è che, most of the times, la persona depressa ha un aspetto abbastanza normale: non starnutisce, non tossisce, non perde i capelli o zoppica, non è contagioso. Non fa neppure “o pazzo”. Si fatica quindi a credere che sia malato “davvero”. Sara, sono affetto da depressione dal 1995. L’onset è stata una malattia, dalla quale dopo mesi non mi “rassegnavo ad essere guarito”. Per come sono fatto io, un essere razionale, alla fine l’ha risolta un neurologo. Farmaci antidepressivi. Alti, bassi, molti medicinali cambiati. Psichiatri hanno aiutato. Psicologi, purtroppo no. Alla fine impari a conviverci: impari a conoscerti, a “cogliere al volo” i primi segnali dell’arrivo delle crisi e ad intervenire, curarsi. Negli ultimi quindici anni, pare che abbia individuato un farmaco adatto; “coadiuvato” dalla nascita e crescita dei miei due figli, Stefano che ora ha 15 anni ed Emilia che ne ha 11. Io dal 1995 al 2012 ero ancora “figlio”, dopo sono diventato “padre”: discorso lungo, ma mi fermo qui, dicendo che per me è diventato un po’ meno importante il mio ombelico, che passavo a rimirare incessantemente. Cambiando le prospettive, alla fine “senza volerlo” sono stato meglio pure io… Ciononostante, pur con tutto questo, e pur avendo individuato perfettamente gli episodi giovanili che mi causano la malattia: se non avessi i farmaci, starei non male, ma malissimo, in certe fasi. Invece, ti faccio ridere: “sono depresso da così tanto tempo, che mi sembra quasi di stare bene”. Mi sento abbastanza fortunato, perché ho trovato un modus vivendi, ho lunghissimi periodi nei quali sto bene, guardo al prossimo down quasi come il ritorno di un’allergia :-) Sara ovviamente continuerò ad estasiarmi con i tuoi video sulle calze e la lingerie, ci mancherebbe, ma adesso ti voglio più bene. E se possibile mi piaci anche di più 😊😊😊❤
Buon pomeriggio Sara,ti mando il mio abbraccio leggero,ma sincero.Hai detto bene "è piu semplice scappare"sarà egoismo o meccanismo di difesa? non so'darmi ancora una risposta.Momento delicato e tosto per quanto riguarda la mia malattia ,mi sento sola?Si .Ti saluto cara , cerchiamo comunque di sollevare queste nostre tasche piene di sassi,a presto 🤗
Anche la mia mamma sapeva capirmi..aveva avuto una depressione anche lei..mi manca tantissimo..ha saputo raccogliere le mie lacrime,le mie crisi di angoscia e disperazione..mi sento sola .. nessuno può capire,se non ci soffri.. ricordo che una volta la portai fuori di casa, avevo una crisi fortissima..non sapevo nemmeno dove andare..e lei piangendo mi ha detto 'dove andiamo figlia mia..'e piangeva con me..non lo dimenticherò mai..solo lei sapeva capire il mio dolore..
Sara,appena puoi fammi sapere come contattarti x darti il mio numero. Almeno parliamo un po...ti dico solo che,anche se indirettamente,ti capisco molto bene e capisco questo tuo periodo. Scrivimi perfavore.
Grazie Sara mi fai sentire capita con la tua storia. Mi rispecchio molto in quello che hai detto ma non mi sono mai rivolta a specialisti per capire se in effetti soffro di una qualche depressione patologica. So però che a dicembre ho perso mia mamma dopo 2 anni devastanti di malattia, a febbraio ho perso un bambino. In tutto questo sono rimasta isolata finché non ho cominciato a chiedere scusa se non ero riuscita a concentrarmi sugli altri finché non ho usato le frasi fatte “è la vita” “non sono l’unica ad avere sofferto” “grazie delle vostre attenzioni” allora solo allora qualche mano tesa e sollevata perché ora stavo meglio. Beh la verità è che sto passando uno dei momenti più bui della mia esistenza e sono sola.
Io ci sono ❤️
❤❤❤❤❤❤❤❤❤Dios tebendiga Reina triunfadora Dios esta contigo y te ayuda Dios alivie tus penas yo se de esas experience animo animo🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏
Grazie
Carissima Sara, la depressione è - fra le malattie mentali - quella più sottovalutata. Fortunatamente per le persone, la maggior parte non l’ha mai avuta: e chi non ci è passato non riesce a capire *completamente* cosa vuol dire, che cos’è. Si parla della depressione maior, quella nella quale la fase “ldown” è davvero invalidante.
La sensazione che non ci sia una via d’uscita; la sicurezza che la situazione non potrà che peggiorare, qualunque cosa uno faccia o dica, qualunque cosa facciano o dicano le persone che ti vogliono bene e che magari vorrebbero sinceramente aiutarti in qualche modo; la sensazione che niente serva a niente. Scrivo queste cose che dovrebbero dare un’idea di che cos’è la depressione, ma che in realtà servono a poco: chi ci è passato, lo sa già. Chi non ci è passato, non capisce.
Il fatto è che, most of the times, la persona depressa ha un aspetto abbastanza normale: non starnutisce, non tossisce, non perde i capelli o zoppica, non è contagioso. Non fa neppure “o pazzo”. Si fatica quindi a credere che sia malato “davvero”.
Sara, sono affetto da depressione dal 1995. L’onset è stata una malattia, dalla quale dopo mesi non mi “rassegnavo ad essere guarito”. Per come sono fatto io, un essere razionale, alla fine l’ha risolta un neurologo. Farmaci antidepressivi. Alti, bassi, molti medicinali cambiati. Psichiatri hanno aiutato. Psicologi, purtroppo no. Alla fine impari a conviverci: impari a conoscerti, a “cogliere al volo” i primi segnali dell’arrivo delle crisi e ad intervenire, curarsi. Negli ultimi quindici anni, pare che abbia individuato un farmaco adatto; “coadiuvato” dalla nascita e crescita dei miei due figli, Stefano che ora ha 15 anni ed Emilia che ne ha 11. Io dal 1995 al 2012 ero ancora “figlio”, dopo sono diventato “padre”: discorso lungo, ma mi fermo qui, dicendo che per me è diventato un po’ meno importante il mio ombelico, che passavo a rimirare incessantemente. Cambiando le prospettive, alla fine “senza volerlo” sono stato meglio pure io…
Ciononostante, pur con tutto questo, e pur avendo individuato perfettamente gli episodi giovanili che mi causano la malattia: se non avessi i farmaci, starei non male, ma malissimo, in certe fasi.
Invece, ti faccio ridere: “sono depresso da così tanto tempo, che mi sembra quasi di stare bene”. Mi sento abbastanza fortunato, perché ho trovato un modus vivendi, ho lunghissimi periodi nei quali sto bene, guardo al prossimo down quasi come il ritorno di un’allergia :-)
Sara ovviamente continuerò ad estasiarmi con i tuoi video sulle calze e la lingerie, ci mancherebbe, ma adesso ti voglio più bene. E se possibile mi piaci anche di più 😊😊😊❤
Grazie di cuore
Buon pomeriggio Sara,ti mando il mio abbraccio leggero,ma sincero.Hai detto bene "è piu semplice scappare"sarà egoismo o meccanismo di difesa? non so'darmi ancora una risposta.Momento delicato e tosto per quanto riguarda la mia malattia ,mi sento sola?Si .Ti saluto cara , cerchiamo comunque di sollevare queste nostre tasche piene di sassi,a presto 🤗
Un abbraccio
Anche la mia mamma sapeva capirmi..aveva avuto una depressione anche lei..mi manca tantissimo..ha saputo raccogliere le mie lacrime,le mie crisi di angoscia e disperazione..mi sento sola .. nessuno può capire,se non ci soffri.. ricordo che una volta la portai fuori di casa, avevo una crisi fortissima..non sapevo nemmeno dove andare..e lei piangendo mi ha detto 'dove andiamo figlia mia..'e piangeva con me..non lo dimenticherò mai..solo lei sapeva capire il mio dolore..
Ti sono vicina
❤
Sara....i love you !💋💋💋🌹
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Sara,appena puoi fammi sapere come contattarti x darti il mio numero. Almeno parliamo un po...ti dico solo che,anche se indirettamente,ti capisco molto bene e capisco questo tuo periodo. Scrivimi perfavore.
Ciao Luana ti lascio una mail sarafrancybeauty@gmail.com