Alla fine di ogni spettacolo della PFM, Patrick dispensa racconti, storie e aneddoti ai suoi fan con una generosità rara tra i musicisti affermati, Un'ora e quaranta spesa bene. Grazie
Mai ascoltata una intervista a tale livello. Ho ascoltato i racconti di Patrick con la stessa avidità e piacere con cui ascoltavo quelli della mia adorata Nonna!
Non mi aspettavo che Djivas fosse coì simpatico e alla mano. Complimenti Luca, mi ripeto, questa intervista è un gran colpo, per me Djivas è nell'olimpo dei bassisti italiani.
Incredibile...non suono nessuno strumento, ma ho sempre adorato il basso. Sono rimasto incollato a questo video intervista come rapito da un'energia che con so spiegare. Bellissima esperienza.
Ciao, anche io ho suonato con E. Busnello che era un mostro magico. Poi è venuto a Milano e ha trovato gli Area. È stata una grande esperienza. Take care, Patrick. Ciao
Inebetito ad ascoltare come i bambini fanno con le favole!! Te lo avranno detto già in tanti ma queste interviste sono straordinarie e fanno del bene, molte grazie Luca!
E' straordinario ascoltare le esperienze di vita, da una leggenda vivente come PATRICK DJIVAS . Che intervista meravigliosa ! grazie Luca. Il tuo è un contributo notevole.
Ho iniziato a suonare il basso (in modo molto modesto) grazie a Djivas, mettevo i dischi e rifacevo (...cercavo di rifare) le sue note. Dire che sono innamorato del suo modo di suonare rende poco l'idea, il suo tocco e le sue linee sono di una dolcezza infinita, riesce a toccare note del'anima che solo in pochi riescono ad immaginare. Grazie per l'intervista e grazie a Djivas di esistere.
Quello che dice Patrik a riguardo dell'odore dei bassi Fender è verissimo,avevano un odore caratteristico inconfondibile e persistente.L'odore del primo jazz bass comprato nel 76 riesco ancora a sentirlo se chiudo gli occhi...mentre del Sabre Music Man non ne ricordo l'odore.Questa però era un po una caratteristica di alcuni prodotti Americani,la stessa cosa accadeva per le casse Hi-Fi, ad esempio ricordo ancora l'odore delle prime JBL L-50 che comprai nel 78 e che era diverso da quello delle Altec Lensig. All'epoca non avevamo quasi nulla,si ascoltava musica con i mangianastri,non c'erano tutorial da vedere,in tv passava poca musica e forse questo faceva di noi persone più semplici.Quel profumo forse era quello della felicità,che ci passava accanto, ma non lo sapevamo.Complimenti per l'intervista.
Uno dei video più interessanti che un bassista italiano possa vedere al momento! Conoscenza pura! Col Museo Rosenbach ho suonato prima della Pfm qualche anno fa alla Cavea di Roma: Premiata tanta roba, Patrick immenso ♥️ Grazie Luca per il lavoro che fai!
Quando ho sentito dire da Patrick, che il basso di Jaco era durissimo da suonare, dovuto alla curvatura del manico e action molto alta, mi è subito venuto in mente l’arco di Ulisse, che nessuno era in grado di tendere, e questo è un bel parallelismo se me lo permetti.
Cosa confermata da altri grandi bassisti. Era un legno insuonabile, per loro. Sono jaco lo sapeva fare cantare. Pensate a quanti hanno defrettato il basso come lo ha fatto lui (a cazzo di cane) e poi si sono trovati strumenti da buttare! 😁😁😁
ciao. ho letto ora su wikipedia che anche il basso di Jamerson si era curvato con gli anni. e non aveva mai cambiato le corde per oltre una decade.. storie di altri tempi.!!
Grande personaggio.....parlo da batterista......Grande bassista e grande artista......certo come dice lui...Grande fortuna.....grazie anche al periodo.
Anche Djivas ci ricorda quanto il Mistero delle Voci Bulgare sia una pietra miliare della musica, qualcosa che va oltre i confini nazionali o temporali o di "genere". Per inciso, tutti noi le abbiamo inconsapevolmente conosciute e amate in Pippero degli EELST (c'è in giro un'intervista dove Rocco Tanica spiega l'interminabile lavoro di arrangiamento che c'è dietro). Bellissima intervista, ciao Luca!
Questa chiacchierata non è un'intervista.. va oltre... è l'apertura di uno scrigno in cui si possono ammirare e condividere i tesori di un grande Musicista !!! Grazie Luca
Dire che è uno spettacolo è riduttivo! Un'intervista meravigliosa e di grande ispirazione sicuramente! Poter incontrare di persona un musicista come Patrick Djivas sicuramente rimarrà nel tuo repertorio a vita! Tanta tanta invidia genuina!! 1 ora e 40 minuti di storia musicale! Grazie Luca per tutto quello che fai!!!! Un abbraccio sincero!
STRAORDINARIA intervista, grande Luca e un immenso grazie. Un archivio storico della musica. Hai ragione da fare un libro io lo proporrei anche per QUARK Musica......adesso tutti ad ascoltare le voci bulgare
Comunque un'intervista sola a Djivas non basta: un mese fa l'ho sentito a un incontro, non sapeva di cosa parlare... è andato avanti 2 ore senza fermarsi fra storie di musica, aneddoti e altro... un mito!
Vista tutta d'un fiato, il lunedì è più bello da quando seguo le tue interviste. Grazie per questi momenti che non fanno altro che amplificare la voglia di suonare e la passione per lo strumento.
Senza parole !! STUPENDA intervista, complimenti Luca !! Qui ti sei superato... il tuo religioso silenzio "parlava" davanti a tanta sacrosanta memoria storica musicale/bassistica. Davvero bel racconto: Patrick è di sicuro un icona della musica italiana e non solo, ma anche un Musicista (con la M maiuscola); starei giorni di fila ada scoltarlo raccontare storie di grandi come leo Fender, J Jemerson, Jaco.... storie che finora avevo solo immaginato o letto su libri o rubato in video rari su youtube. Ma sentirle raccontare da lui... in maniera naturale, a volte aneddotica... molto più bello dei più bei documentari. Grazie e complimenti ancora ! Nicola
"Se tu volevi suonare dovevi prendere uno strumento e organizzare qualcosa"...Ora come ora abbiamo tutto ma non siamo capaci di creare un cazzo.Grazie luca per questa intervista che reputo il fiore all'occhiello del tuo lavoro.
ok ora abbiamo tutto. però il lockdown che abbiamo passato , nel bene e nel male, spero ci abbia convinto a fare qualcosa che una volta non avremo messo in preventivo. perlomeno mi auguro che qualcuno lo abbia fatto. personalmente ho ripreso a suonare la chitarra e a leggere libri! nel mio piccolo la mia vita è cambiata.. mai dire mai!
1ora e 40minuti divorati come se fossero niente...sarei stato ad ascoltare per ore e ore...grazie infinite Luca, una delle più interessanti interviste di RUclips...stracomplimenti👏👍😉
Incredibile come nel 2000 cioè quando iniziai a suonare ancora nell'era del pre RUclips in fatto di metodi e didattica sembrava a confronto a ora di non aver nulla specialmente in tecniche avanzate, non mi immagino neanche le difficoltà didattiche dell'epoca di questi musicisti, anche per questo motivo sono quelli che apprezzo di più.... quest'uomo comunque è un pozzo di conoscenza ed esperienza veramente una leggenda vivente, grazie Luca per averci portato questa intervista andrebbe messa in un museo come reperto storico.
Grazie mille Luca!! Bellissima chiacchierata!! Domani me la riguardo! Intanto vado alla ricerca "del mistero delle voci bulgare".Grazie ancora Luca!!A presto.
Già finita ? Dimmi che non è vero ... bellissima! Una lezione di musica, storia e vita . Complimenti Luca e un grazie enorme a Patrick per la sua disponibilità ed essersi aperto così per tutti noi. Andrea
Ribuongiorno Luca! Ti chiedo se non ti dispiace un chiarimento: parlando di Jaco Patrick dice che usava una action altissima... secondo te era un setup per facilitare l’esecuzione di armonici naturali?
L'ho rivista ancora, no, veramente un capolavoro!!! Luca non è che magari più in là ci potrà essere una Intervista a Patrick Djivas number two??? 👍👍👍 Magari in cui, come segnalato da un ragazzo in un commenti, più incentrata su di lui come musicista, come tecnica, strumentazione e trucchi del mestiere vari 😉
Per lui ho comprato il mio Music Man nell 78. L’ho fatto fret less e c’è l’ho ancora. Un amico l’ha visto suonare con quel basso con PFM. Quando e tornato dall’ concerto mi ha detto compra uno!
Patrick è un grande! All'apparenza schivo ma in realtà... avevo 16 anni quando a Castrolibero in Calabria giocai a ⚽ con lui e Vittorio Cosma (new entry nell'86) in piazza mentre Calloni rullava da paura sui tamburi e Mussida scrollava la testa perché non riusciva a fare i suoni. FANTASTICO
Luca andrebbe fatta una biografia di Patrick affinchè un giorno non vadano persi tutti questi magnifici anedditi e racconti... e chissà quanti ne avrà saltati! È incredibile ascoltare il punto di vista di una persona che ha vissuto con tali geni della musica... Quando purtroppo un giorno molto lontano Patrick non sarà più con noi, con lui se ne andranno centinaia di storie, fatti e relazioni che nessuno sino ad oggi conosce. Per fortuna, adesso, almeno un decimo di questi racconti li conosciamo anche noi. Grazie Luca per questa testimonianza storica che hai portato sul canale!
Così breve questa intervista? Lo avrei ascoltato per altre tre ore. Fantastico monologo e non c'era bisogno di fare domande. Mi è rimasto il sorriso in faccia per 2 ore talmente mi ha catturato e divertito. Grazie Luca.
Ciao luca devo dire che è uno dei video più affascinanti che abbia visto ultimamente. Non posso definirla un intervista, perché ti ho visto piuttosto “rapito” dal personaggio, d’altro canto chi non lo sarebbe stato!😊 la storia di leo fender è addirittura da farci un film 🎥. Bravo
Salutami Parick , abbiamo passato una bella serata a chiacchierare 7 anni fa a Vallo della Lucania. ssono tutti delle bravissime persone Mussida è un grande , sono musicisti giganteschi ma parlano senza spocchia , ci scherzavamo e raccontavamo storie come se ci fossimo sempre frequentati .
Una personalità estremamente forte, inutile ribadirlo, altrimenti non si spiegherebbe come fa a raccontare in questo modo così descrittivo eventi accaduti decine di anni fa, episodi avvenuti in presenza di icone sacre della musica bassistica. Pastorius, Leo Fender, JJ.... roba da farsi il segno della croce prima di nominarli!!! Luca vedo con piacere che la bassfamily continua a crescere ti auguro di raggiungere innumerevoli traguardi, lo meriti come nessun altro. Peppe
Ah ah ha incominciato piu o meno come ho incominciato io . Io ho comprato il basso e un ampli perché nella band che stavo mettendo su (dove io avrei dovuto cantare) mancava il basso elettrico. Ho incominciato a suonare a 20 anni suonavo tutto io giorno e tutti giorni in una settimana da quando ho comprato il basso ho imparato la mia prima canzone (fare l'amore di Mietta)!!! Da allora sono passati 20 anni!!!
Una testimonianza preziosissima!!!! Posso testimoniare sulla sua amicizia con Jaco raccontando un mio aneddoto! Al concerto dei W.R 25 ottobre 1980 al Palalido ero seduto nelle prime file vicino a Patrick, durante Madagascar Jaco lo vide, il suo volto si illuminò, vidi tra di loro un cenno di saluto e Jaco mentre suonava i temi all'unisono con Zawinul gli parlava.....se ascoltate la registrazione del brano che ho postato ad un certo punto sentite la mia voce che dice al mio amico Faccio :"...sta parlando con Djivas"!!! Che ricordi!!!
e già in Pippero si sentono dei glissati corali che hanno dell'incredibile.. comunque, dimenticavo di farti i complimenti per il canale e per il fatto che non sei per niente invasivo come intervistatore, lasci che gli artisti si raccontino da soli. In gioventù ho collaborato per due anni con la rivista Chitarre, ed intervistando John Scofield venni ripreso dal medesimo perché parlavo troppo veloce (come per dire: "Mi vuoi impressionare col tuo inglese? Ma fammi il piacere..) e facevo troppe domande.. le interviste lo annoiavano, a lui piaceva raccontare storie.
Oh yeah, in "Italyan, Rum Casusu Çikti", dove appunto c'è "Pippero", che per la melodia si ispirava proprio ad un brano delle Voci Bulgare, quindi ottima occasione per invitarle. Tra l'altro "pippero" è un sostantivo bulgaro, che significa "peperone".. Intervengono anche in "Urna", "Cartoni animati giapponesi" e "Servi della gleba", hanno uno stile inconfondibile, difficile non riconoscerle, anche dopo un solo ascolto.
@@squalenberger esatto Andrea, formidabili... Permettermi di correggerti su una sottigliezza: Pipppero è con tre P, dettaglio da non trascurare :D Ruotiamo le dita e uniamo le falangi!
Una delle più belle interviste ascoltate negli ultimi anni.
Grazie mille 🙏🏻
Molto interessante, appassionante. Per lui ho comprato il mio Music Man nel 78 e l’ho fatto fret less. Ce l’ho ancora.
e hai fatto bene :)
Alla fine di ogni spettacolo della PFM, Patrick dispensa racconti, storie e aneddoti ai suoi fan con una generosità rara tra i musicisti affermati, Un'ora e quaranta spesa bene. Grazie
Grazie a te Giovanni per il commento :)
Questa intervista è un documento storico.
Mi è servita più questa intervista che 2 anni di lezioni.... Grazie Luca e grazie al Maestro Patrick
Mai ascoltata una intervista a tale livello. Ho ascoltato i racconti di Patrick con la stessa avidità e piacere con cui ascoltavo quelli della mia adorata Nonna!
Non mi aspettavo che Djivas fosse coì simpatico e alla mano. Complimenti Luca, mi ripeto, questa intervista è un gran colpo, per me Djivas è nell'olimpo dei bassisti italiani.
Incredibile...non suono nessuno strumento, ma ho sempre adorato il basso. Sono rimasto incollato a questo video intervista come rapito da un'energia che con so spiegare. Bellissima esperienza.
Grazie mille 🙏🏻
Sentir parlare Patrick del suo passato è sempre un grandissimo piacere. Lavorarci assieme è senza dubbio una svolta e una crescita continua.
Ciao, anche io ho suonato con E. Busnello che era un mostro magico. Poi è venuto a Milano e ha trovato gli Area. È stata una grande esperienza. Take care, Patrick. Ciao
Inebetito ad ascoltare come i bambini fanno con le favole!! Te lo avranno detto già in tanti ma queste interviste sono straordinarie e fanno del bene, molte grazie Luca!
Grazie a te per il commento 🙏🏻
Patrick ha vissuto in prima persona quello che per noi è la storia del basso elettrico, è il suo racconto emoziona , grazie Luca.
E' straordinario ascoltare le esperienze di vita, da una leggenda vivente come PATRICK DJIVAS . Che intervista meravigliosa ! grazie Luca. Il tuo è un contributo notevole.
Ho iniziato a suonare il basso (in modo molto modesto) grazie a Djivas, mettevo i dischi e rifacevo (...cercavo di rifare) le sue note. Dire che sono innamorato del suo modo di suonare rende poco l'idea, il suo tocco e le sue linee sono di una dolcezza infinita, riesce a toccare note del'anima che solo in pochi riescono ad immaginare. Grazie per l'intervista e grazie a Djivas di esistere.
non si ferma più, che piacere sentirlo. grande Patrick e bravo Luca
Te lo scrivo anche qua. Questa intervista è veramente un gioiello, un vero e proprio capolavoro. Grazie Luca
Quello che dice Patrik a riguardo dell'odore dei bassi Fender è verissimo,avevano un odore caratteristico inconfondibile e persistente.L'odore del primo jazz bass comprato nel 76 riesco ancora a sentirlo se chiudo gli occhi...mentre del Sabre Music Man non ne ricordo l'odore.Questa però era un po una caratteristica di alcuni prodotti Americani,la stessa cosa accadeva per le casse Hi-Fi, ad esempio ricordo ancora l'odore delle prime JBL L-50 che comprai nel 78 e che era diverso da quello delle Altec Lensig. All'epoca non avevamo quasi nulla,si ascoltava musica con i mangianastri,non c'erano tutorial da vedere,in tv passava poca musica e forse questo faceva di noi persone più semplici.Quel profumo forse era quello della felicità,che ci passava accanto, ma non lo sapevamo.Complimenti per l'intervista.
Bellissima intervista. Io resterei ore e ore ad ascoltarlo. Grande Bassista e grande musicista.
Uno dei video più interessanti che un bassista italiano possa vedere al momento! Conoscenza pura!
Col Museo Rosenbach ho suonato prima della Pfm qualche anno fa alla Cavea di Roma: Premiata tanta roba, Patrick immenso ♥️
Grazie Luca per il lavoro che fai!
Intervista fantastica! Djivas è un vero mito, ne ha viste e fatte di tutti i colori.
Quando ho sentito dire da Patrick, che il basso di Jaco era durissimo da suonare, dovuto alla curvatura del manico e action molto alta, mi è subito venuto in mente l’arco di Ulisse, che nessuno era in grado di tendere, e questo è un bel parallelismo se me lo permetti.
Bellissimo, affascinante paragone. Non ce ne potrebbe essere uno più calzante. E tutti gli altri bassisti sono dei poveri Proci... ;-)
yepheth, basta che non facciano la stessa triste fine, ciao 😉
Cosa confermata da altri grandi bassisti. Era un legno insuonabile, per loro. Sono jaco lo sapeva fare cantare.
Pensate a quanti hanno defrettato il basso come lo ha fatto lui (a cazzo di cane) e poi si sono trovati strumenti da buttare! 😁😁😁
action alta = piu sustain e armoniche! ma duro da suonare o.o
ciao. ho letto ora su wikipedia che anche il basso di Jamerson si era curvato con gli anni. e non aveva mai cambiato le corde per oltre una decade.. storie di altri tempi.!!
l'intervista più intensa e profonda che hai fatto sul vivere la musica! grande Patrick
Grande personaggio.....parlo da batterista......Grande bassista e grande artista......certo come dice lui...Grande fortuna.....grazie anche al periodo.
Penso che potrei andare avanti ad ascoltarlo per ore.. grande intervista, complimenti!
Wow!!! che spettacolo!! complimenti e grande Patrick!!
Intervista molto interessante e godibile. Bravo.
Grazie mille 🙏🏻
Grazie di cuore Luca per questo regalo che ci hai fatto! Sei un grande!
Anche Djivas ci ricorda quanto il Mistero delle Voci Bulgare sia una pietra miliare della musica, qualcosa che va oltre i confini nazionali o temporali o di "genere". Per inciso, tutti noi le abbiamo inconsapevolmente conosciute e amate in Pippero degli EELST (c'è in giro un'intervista dove Rocco Tanica spiega l'interminabile lavoro di arrangiamento che c'è dietro). Bellissima intervista, ciao Luca!
Grazie mille 🙏🏻
forse la migliore intervista! è bellissimo ascoltare questa Leggenda e le sue incredibili storie!
Non riesco a smettere di guardarlo. Che Maestro di musica e ..di vita!
Questa chiacchierata non è un'intervista.. va oltre... è l'apertura di uno scrigno in cui si possono ammirare e condividere i tesori di un grande Musicista !!! Grazie Luca
Un tesoro di intervista, grazie Luca e grazie a Patrick!
una delle interviste piu Gustose che abbia mai sentito! complimenti!
Grazie mille 🙏🏻
Video di una preziosità unica! Grazie 1000!
Bellissima intervista!!! Grazie!!! Non conoscevo Patrick Djivas dal punto di vista umano...Bella Persona...
Grazie a te per il commento :)
Dire che è uno spettacolo è riduttivo! Un'intervista meravigliosa e di grande ispirazione sicuramente! Poter incontrare di persona un musicista come Patrick Djivas sicuramente rimarrà nel tuo repertorio a vita! Tanta tanta invidia genuina!! 1 ora e 40 minuti di storia musicale! Grazie Luca per tutto quello che fai!!!! Un abbraccio sincero!
STRAORDINARIA intervista, grande Luca e un immenso grazie. Un archivio storico della musica. Hai ragione da fare un libro io lo proporrei anche per QUARK Musica......adesso tutti ad ascoltare le voci bulgare
Intervista bellissima!!! Grazie Luca per questo contributo!
Comunque un'intervista sola a Djivas non basta: un mese fa l'ho sentito a un incontro, non sapeva di cosa parlare... è andato avanti 2 ore senza fermarsi fra storie di musica, aneddoti e altro... un mito!
Vista tutta d'un fiato, il lunedì è più bello da quando seguo le tue interviste. Grazie per questi momenti che non fanno altro che amplificare la voglia di suonare e la passione per lo strumento.
Un vero gigante e le sue incredibili storie. Grazie.
Mmmamma mia , aperto e messo in pausa .. aspetto un pelo fresco e mi ci butto a capofitto!!
grazie Luca!
Grande Luca come sempre...non volevo che finisse più questa intervista......
Intervista assolutamente sublime, che personaggio!
Senza parole !! STUPENDA intervista, complimenti Luca !! Qui ti sei superato... il tuo religioso silenzio "parlava" davanti a tanta sacrosanta memoria storica musicale/bassistica. Davvero bel racconto: Patrick è di sicuro un icona della musica italiana e non solo, ma anche un Musicista (con la M maiuscola); starei giorni di fila ada scoltarlo raccontare storie di grandi come leo Fender, J Jemerson, Jaco.... storie che finora avevo solo immaginato o letto su libri o rubato in video rari su youtube. Ma sentirle raccontare da lui... in maniera naturale, a volte aneddotica... molto più bello dei più bei documentari. Grazie e complimenti ancora ! Nicola
ma che figata questa intervista! hai fatto fare un terno a tutti gli appassionati! ..grazie Luca e sopratutto grazie Djivas!!
Bellllllissssima! Grande Patrick pure simpatico bravo Luca 😀
"Se tu volevi suonare dovevi prendere uno strumento e organizzare qualcosa"...Ora come ora abbiamo tutto ma non siamo capaci di creare un cazzo.Grazie luca per questa intervista che reputo il fiore all'occhiello del tuo lavoro.
ok ora abbiamo tutto. però il lockdown che abbiamo passato , nel bene e nel male, spero ci abbia convinto a fare qualcosa che una volta non avremo messo in preventivo. perlomeno mi auguro che qualcuno lo abbia fatto. personalmente ho ripreso a suonare la chitarra e a leggere libri! nel mio piccolo la mia vita è cambiata.. mai dire mai!
Visto live a Roccella Ionica lo scorso 8 Luglio. Un grande! Grazie Luca per avercelo fatto conoscere meglio!
meravigliose esperienze invidiabili di chi ha veramente vissuto la musica a 360 gradi ... ottimo lavoro Luca
DJIVAS me lo ricordo sul primo lavoro area ..........magistrale .......poi con pfm ancora piu' personale ----Grande !!
bellissima chiaccherata piena di storie e aneddoti ...grande Djivas....
La piu bella intervista che hai fatto, guardato già due volte!
1ora e 40minuti divorati come se fossero niente...sarei stato ad ascoltare per ore e ore...grazie infinite Luca, una delle più interessanti interviste di RUclips...stracomplimenti👏👍😉
Senza parole. Grazie Luca e grazie a Patrick Djvas per queste perle. Grazie di cuore.
Incredibile come nel 2000 cioè quando iniziai a suonare ancora nell'era del pre RUclips in fatto di metodi e didattica sembrava a confronto a ora di non aver nulla specialmente in tecniche avanzate, non mi immagino neanche le difficoltà didattiche dell'epoca di questi musicisti, anche per questo motivo sono quelli che apprezzo di più.... quest'uomo comunque è un pozzo di conoscenza ed esperienza veramente una leggenda vivente, grazie Luca per averci portato questa intervista andrebbe messa in un museo come reperto storico.
Grazie mille Luca!! Bellissima chiacchierata!! Domani me la riguardo! Intanto vado alla ricerca "del mistero delle voci bulgare".Grazie ancora Luca!!A presto.
Già finita ?
Dimmi che non è vero ... bellissima!
Una lezione di musica, storia e vita .
Complimenti Luca e un grazie enorme a Patrick per la sua disponibilità ed essersi aperto così per tutti noi.
Andrea
Ribuongiorno Luca!
Ti chiedo se non ti dispiace un chiarimento: parlando di Jaco Patrick dice che usava una action altissima... secondo te era un setup per facilitare l’esecuzione di armonici naturali?
Sicuramente aumenta il sustain, per quanto riguarda gli armonici dovrei fare dei test :)
Grazie Luca che testimonianza preziosa!!!!
Bellissima!!!... Grazie, Luca...
Un Grande !
❤️🎸
L'ho rivista ancora, no, veramente un capolavoro!!! Luca non è che magari più in là ci potrà essere una Intervista a Patrick Djivas number two??? 👍👍👍 Magari in cui, come segnalato da un ragazzo in un commenti, più incentrata su di lui come musicista, come tecnica, strumentazione e trucchi del mestiere vari 😉
Se c'è l apossibilità, molto volentieri :)
Racconti meravigliosi, grazie!!
Intervista meravigliosa. Grazie.
La migliore intervista a mio giudizio che hai fatto!
Personaggio incredible 👍💪✌️👏👏👏🔝
Grazie mille Luca per questa bellissima intervista :)
Per lui ho comprato il mio Music Man nell 78. L’ho fatto fret less e c’è l’ho ancora. Un amico l’ha visto suonare con quel basso con PFM. Quando e tornato dall’ concerto mi ha detto compra uno!
Hai fatto bene :)
Patrick è un grande! All'apparenza schivo ma in realtà... avevo 16 anni quando a Castrolibero in Calabria giocai a ⚽ con lui e Vittorio Cosma (new entry nell'86) in piazza mentre Calloni rullava da paura sui tamburi e Mussida scrollava la testa perché non riusciva a fare i suoni. FANTASTICO
Luca andrebbe fatta una biografia di Patrick affinchè un giorno non vadano persi tutti questi magnifici anedditi e racconti... e chissà quanti ne avrà saltati! È incredibile ascoltare il punto di vista di una persona che ha vissuto con tali geni della musica... Quando purtroppo un giorno molto lontano Patrick non sarà più con noi, con lui se ne andranno centinaia di storie, fatti e relazioni che nessuno sino ad oggi conosce. Per fortuna, adesso, almeno un decimo di questi racconti li conosciamo anche noi. Grazie Luca per questa testimonianza storica che hai portato sul canale!
Bellissima intervista complimenti veramente!!
Così breve questa intervista? Lo avrei ascoltato per altre tre ore. Fantastico monologo e non c'era bisogno di fare domande. Mi è rimasto il sorriso in faccia per 2 ore talmente mi ha catturato e divertito. Grazie Luca.
Sottoscrivo, capolavoro. Bravo Luca. Spero tu possa trovare un finanziatore. Altrimenti allestiamo una cooperativa culturale..
Ecco a cosa dovrebbe servire veramente il web. Trasmettere cosi tanta informazione, bellezza e umanita'. Grazie Luca.
Ciao luca devo dire che è uno dei video più affascinanti che abbia visto ultimamente. Non posso definirla un intervista, perché ti ho visto piuttosto “rapito” dal personaggio, d’altro canto chi non lo sarebbe stato!😊 la storia di leo fender è addirittura da farci un film 🎥. Bravo
Grande Patrick! Un mostro.
Fantastico
🙌🏻🎸
Voto 10, un viaggio dal 1951 ad oggi nel mondo del basso. Complimenti e, soprattutto, grazie.
Grazie Luca!
Bellissima intervista, grazie.
Grazie a te :)
Stupenda testimonianza, grazie davvero Luca 😀👍🏻
bellissima intervista. Complimenti
Grazie mille 🙏🏻
La parte su Eddie Busnello, un grazie a Patrick anche per il ricordo di un musicista straordinario purtroppo dimenticato.
Leggenda vivente, grandissimo!
🎸🔥🙌🏻
Salutami Parick , abbiamo passato una bella serata a chiacchierare 7 anni fa a Vallo della Lucania.
ssono tutti delle bravissime persone Mussida è un grande , sono musicisti giganteschi ma parlano senza spocchia , ci scherzavamo e raccontavamo storie come se ci fossimo sempre frequentati .
Questo è un Signor "Bassista"!
Wow!!!! Grazie Luca ;)
Bellissima Luca,la più bella e interessante, delle tue, che ho visto! E Grande Djivas
Una delle migliori interviste ❤un pezzo di storia che starei a sentire ore su ore
ma che spettacolo!
Troppo troppo bella
Luca queste interviste danno dipendenza....😀 bravo
Favoloso, 1 ora e 40 che vola: l’avrei ascoltato parlare per altre 2 ore! Grazie Luca e... a quando l’intervista a Tavolazzi?! 🙂
Non appena riusciamo a vederci :)
MITO OK GRAZIEEEEEE SII SEMPREEEE
Una personalità estremamente forte, inutile ribadirlo, altrimenti non si spiegherebbe come fa a raccontare in questo modo così descrittivo eventi accaduti decine di anni fa, episodi avvenuti in presenza di icone sacre della musica bassistica. Pastorius, Leo Fender, JJ.... roba da farsi il segno della croce prima di nominarli!!!
Luca vedo con piacere che la bassfamily continua a crescere ti auguro di raggiungere innumerevoli traguardi, lo meriti come nessun altro.
Peppe
Ah ah ha incominciato piu o meno come ho incominciato io .
Io ho comprato il basso e un ampli perché nella band che stavo mettendo su (dove io avrei dovuto cantare) mancava il basso elettrico.
Ho incominciato a suonare a 20 anni suonavo tutto io giorno e tutti giorni in una settimana da quando ho comprato il basso ho imparato la mia prima canzone (fare l'amore di Mietta)!!! Da allora sono passati 20 anni!!!
Mamma mia che intervista pazzesca..
Una testimonianza preziosissima!!!! Posso testimoniare sulla sua amicizia con Jaco raccontando un mio aneddoto! Al concerto dei W.R 25 ottobre 1980 al Palalido ero seduto nelle prime file vicino a Patrick, durante Madagascar Jaco lo vide, il suo volto si illuminò, vidi tra di loro un cenno di saluto e Jaco mentre suonava i temi all'unisono con Zawinul gli parlava.....se ascoltate la registrazione del brano che ho postato ad un certo punto sentite la mia voce che dice al mio amico Faccio :"...sta parlando con Djivas"!!! Che ricordi!!!
Bellissimo!
Grande luca come sempre
I sure wish this had subtitles or interpretation!
Questo monologo dovrebbe essere protetto dall'unesco come patrimonio dell'umanità
A proposito del Mistero Delle Voci Bulgare, indimenticabile la loro collaborazione con Elio e le Storie Tese!
e già in Pippero si sentono dei glissati corali che hanno dell'incredibile.. comunque, dimenticavo di farti i complimenti per il canale e per il fatto che non sei per niente invasivo come intervistatore, lasci che gli artisti si raccontino da soli. In gioventù ho collaborato per due anni con la rivista Chitarre, ed intervistando John Scofield venni ripreso dal medesimo perché parlavo troppo veloce (come per dire: "Mi vuoi impressionare col tuo inglese? Ma fammi il piacere..) e facevo troppe domande.. le interviste lo annoiavano, a lui piaceva raccontare storie.
Grazie mille lo apprezzo molto!
Ehilà, non sapevo della collaborazione con Elio e le Storie Obese.
Oh yeah, in "Italyan, Rum Casusu Çikti", dove appunto c'è "Pippero", che per la melodia si ispirava proprio ad un brano delle Voci Bulgare, quindi ottima occasione per invitarle. Tra l'altro "pippero" è un sostantivo bulgaro, che significa "peperone".. Intervengono anche in "Urna", "Cartoni animati giapponesi" e "Servi della gleba", hanno uno stile inconfondibile, difficile non riconoscerle, anche dopo un solo ascolto.
@@squalenberger esatto Andrea, formidabili... Permettermi di correggerti su una sottigliezza: Pipppero è con tre P, dettaglio da non trascurare :D
Ruotiamo le dita e uniamo le falangi!