condivido in pieno il discorso del maestro riguardo la musica. il basso è un "mezzo", così come la chitarra o il piano o qualsiasi altro strumento. per prima cosa bisognerebbe capire e avere confidenza con la "musica"
è il motivo per cui ho ripreso ad andare a lezioni. purtroppo avevo una scarsa base armonica, ma ora ci sto lavorando. un discreto orecchio, come reputo il mio, e tanta passione e conoscenza dello strumento, devono andare di pari-passo con la conoscenza armonica...
bella intervista e grande persona! dicevano che si dava delle arie ma a me non pare propio mi sembra molto schietto e molto chiaro nei modi deve essere bellissimo averlo come maestro
comunque sono sempre un pò restìo ad accettare questo costante collegamento tra tecnica micidiale/abilità di lettura = bassista con talento, mi sembra una cosa un pò (tanto) italiana e soprattutto nel contesto del turnismo. Cioè, Geezer Butler disse che leggere la musica per lui era come leggere il giapponese, e stiamo parlando di uno dei bassisti più rivoluzionari della storia del rock. Ho qualche dubbio che anche Steve Harris non sia proprio un asso nella teoria...
Verissimo tutto,si nota la persona intelligente,saggia,matura anche obbiettiva ed altruista.E comunque bisogna anche dire:W il PB51/53,alias Telecaster(68/72)bass..!!
Complimenti, stai facendo delle interviste interessantissime e le seguo con molto piacere. Quello che dici in chiusura nella seconda parte è molto significativo
Ma dai, io avevo letto non so dove, che è una persona scostante e molto piena di se', però dall'intervista non sembra così, certo si capisce che è una persona molto rigorosa nel suo lavoro, e ci mancherebbe che non lo fosse, e giustamente questo rigore lo pretende anche dai suoi alunni, aspiranti musicisti professionisti e immagino, in quanto io non sono musicista, che la strada di questa professione sia durissima sotto tutti i punti di vista specie in Italia, dove l'arte a volte viene mortificata, paradossale in un paese culla di tanta storia musicale e più in generale culturale. Scusa la digressione Luca :-)
Primo compliimente per la Sua carriera di strumentista e musicista Le volevo fare una domanda:nel caso di un chitarrista classico,quindi con unghie nella mano destra,è possibile conciliare i due strumenti,chitarra e basso elettrico? La ringrazio
@@BassYourLife la ringrazio della gentile risposta, allora o il pollice tra l'altro il miglior dito,o il plettro tra l'altro agli albori del basso elettrico la prima letteratura didattica usava il plettro, distinti saluti.
Inizialmente i primi bassisti erano chitarristi che si adattavano allo strumento, non a caso nei primi Fender Precision il finger rest era posizionato sotto, in modo da poter agganciare le dita rimanenti. Nel corso degli anni la tecnica è evoluta e quindi di conseguenza il tocco del bassista prevede che il punto di attacco sia proprio sotto l’unghia, all’inizio del polpastrello e il movimento è verso il corpo dello strumento e non verso l’alto. Saluti :)
@@BassYourLife di nuovo grazie per l'esaustiva risposta il tocco classico del bassista e mutuato da tocco appoggiato della chitarra classica, senza unghie sporgenti, il bassista odierno sempre meno bassista e più prima donna ( non riferendomi a nessuno in particolare) necessita di 4 distinti tocchi: normale i m con tocco appoggiato, pollice carnoso per suoni gonfi per brani lenti,uso del plettro per azioni brillanti e slap per particolari movimenti e generi,di nuovo grazie.
ciao da questa intervista mi sarei aspettato piu un approfondimento nello specifico maestro -allievo sullo trasmettere il proprio vissuto ,sono d accordo che ci sono persone che nascono con talento, altre non ci nascono e l insegnante in qst caso non e " che conta poco anzi credo che debba avere la capacita" di tirar fuori il talento che c "e" in ogni alunno una specie di GURU diciamo si.. si.. diciamolo UN GURU,....CHE NON E FACILE,
5:26 «Tutti i bassisti del centro-nord Italia sono andati a scuola da Dino [D'Autorio], che è un'istituzione per quanto riguarda il basso». Dal suo metodo d'insegnamento sono venuti fuori nomi [oggi] molto importanti: Paolo Costa, Antonio Petruzzelli, Linda Pinelli, Mariolina Montarone, Luca Visigalli ..
LUCA, PUOI FARE UN VIDEO IN CUI SI PARLA, E SPIEGHI, COME OGNUNO DI NOI PUO' FAR SI CHE LA GENTE RISPETTI DI PIU' IL MERAVIGLIOSO MESTIERE DEL MUSICISTA (QUASI PRIVO DI TUTELE LEGALI)? E SOPRATTUTTO, COME POTREBBE ESSERE POSSIBILE RENDERE PIU' NOTO E FAR PASSARE IL CONCETTO CHE E' UN LAVORO A TUTTI GLI EFFETTI?
7 anni miglior bassista italiano nei campi pop/rock/fusion.... Dal 1985 al 1992.... Bah.... È evidente che io debba documentarmi sulla produzione ROCK e FUSION in Italia durante quegli anni....
beh, l'ha detto... ribelli, banco, new trolls... se pensi che nei ribelli ha cantato stratos, che poi formerà gli area (primo bassista patrick djivas, poi passato alla pfm)...
Grandissimo uomo e musicista!
Vero :)
Intervista meravigliosa di un musicista straordinario. Grazie.
Grandiose interviste, utilissime, ottime per capire come districarsi nel mondo della musica.
+Realife Grazie mille! :)
bella intervista luca! solo ascoltando questi maestri si acquisisce un gran bagaglio culturale
Sono assolutamente d'accordo ^_^
Grazie per queste splendide interviste!
Questa è vera didattica, ad alto livello.
+1970pierino Grazie mille!
Grandissimo Dino, bella intervista, un uomo un mito...... Jedi
condivido in pieno il discorso del maestro riguardo la musica. il basso è un "mezzo", così come la chitarra o il piano o qualsiasi altro strumento. per prima cosa bisognerebbe capire e avere confidenza con la "musica"
è il motivo per cui ho ripreso ad andare a lezioni. purtroppo avevo una scarsa base armonica, ma ora ci sto lavorando. un discreto orecchio, come reputo il mio, e tanta passione e conoscenza dello strumento, devono andare di pari-passo con la conoscenza armonica...
bella intervista e grande persona! dicevano che si dava delle arie ma a me non pare propio mi sembra molto schietto e molto chiaro nei modi deve essere bellissimo averlo come maestro
comunque sono sempre un pò restìo ad accettare questo costante collegamento tra tecnica micidiale/abilità di lettura = bassista con talento, mi sembra una cosa un pò (tanto) italiana e soprattutto nel contesto del turnismo. Cioè, Geezer Butler disse che leggere la musica per lui era come leggere il giapponese, e stiamo parlando di uno dei bassisti più rivoluzionari della storia del rock. Ho qualche dubbio che anche Steve Harris non sia proprio un asso nella teoria...
Verissimo tutto,si nota la persona intelligente,saggia,matura anche obbiettiva ed altruista.E comunque bisogna anche dire:W il PB51/53,alias Telecaster(68/72)bass..!!
❤️🎸
Il grande Dino D'Autorio, grande colpo Luca :-)
Quanto rispetto!!
Complimenti, stai facendo delle interviste interessantissime e le seguo con molto piacere. Quello che dici in chiusura nella seconda parte è molto significativo
Mi è venuta voglia di studiare a sentire i preziosi consigli del Maestro D'Autorio!
Ma dai, io avevo letto non so dove, che è una persona scostante e molto piena di se', però dall'intervista non sembra così, certo si capisce che è una persona molto rigorosa nel suo lavoro, e ci mancherebbe che non lo fosse, e giustamente questo rigore lo pretende anche dai suoi alunni, aspiranti musicisti professionisti e immagino, in quanto io non sono musicista, che la strada di questa professione sia durissima sotto tutti i punti di vista specie in Italia, dove l'arte a volte viene mortificata, paradossale in un paese culla di tanta storia musicale e più in generale culturale. Scusa la digressione Luca :-)
Bella intervista. Ho visto la 2a parte su fb e ora questa 1a parte. Non sapevo che era abruzzese.
Primo compliimente per la Sua carriera di strumentista e musicista Le volevo fare una domanda:nel caso di un chitarrista classico,quindi con unghie nella mano destra,è possibile conciliare i due strumenti,chitarra e basso elettrico? La ringrazio
Teoricamente no. L’attacco del dito della mano destra sulla corda della basso è molto importante e la presenza dell’unghia deteriora il suono.
@@BassYourLife la ringrazio della gentile risposta, allora o il pollice tra l'altro il miglior dito,o il plettro tra l'altro agli albori del basso elettrico la prima letteratura didattica usava il plettro, distinti saluti.
Inizialmente i primi bassisti erano chitarristi che si adattavano allo strumento, non a caso nei primi Fender Precision il finger rest era posizionato sotto, in modo da poter agganciare le dita rimanenti. Nel corso degli anni la tecnica è evoluta e quindi di conseguenza il tocco del bassista prevede che il punto di attacco sia proprio sotto l’unghia, all’inizio del polpastrello e il movimento è verso il corpo dello strumento e non verso l’alto. Saluti :)
@@BassYourLife di nuovo grazie per l'esaustiva risposta il tocco classico del bassista e mutuato da tocco appoggiato della chitarra classica, senza unghie sporgenti, il bassista odierno sempre meno bassista e più prima donna ( non riferendomi a nessuno in particolare) necessita di 4 distinti tocchi: normale i m con tocco appoggiato, pollice carnoso per suoni gonfi per brani lenti,uso del plettro per azioni brillanti e slap per particolari movimenti e generi,di nuovo grazie.
ciao da questa intervista mi sarei aspettato piu un approfondimento nello specifico maestro -allievo sullo trasmettere il proprio vissuto ,sono d accordo che ci sono persone che nascono con talento, altre non ci nascono e l insegnante in qst caso non e " che conta poco anzi credo che debba avere la capacita" di tirar fuori il talento che c "e" in ogni alunno una specie di GURU diciamo si.. si.. diciamolo UN GURU,....CHE NON E FACILE,
5:26 «Tutti i bassisti del centro-nord Italia sono andati a scuola da Dino [D'Autorio], che è un'istituzione per quanto riguarda il basso». Dal suo metodo d'insegnamento sono venuti fuori nomi [oggi] molto importanti: Paolo Costa, Antonio Petruzzelli, Linda Pinelli, Mariolina Montarone, Luca Visigalli ..
LUCA, PUOI FARE UN VIDEO IN CUI SI PARLA, E SPIEGHI, COME OGNUNO DI NOI PUO' FAR SI CHE LA GENTE RISPETTI DI PIU' IL MERAVIGLIOSO MESTIERE DEL MUSICISTA (QUASI PRIVO DI TUTELE LEGALI)? E SOPRATTUTTO, COME POTREBBE ESSERE POSSIBILE RENDERE PIU' NOTO E FAR PASSARE IL CONCETTO CHE E' UN LAVORO A TUTTI GLI EFFETTI?
+Realife Ci vorrebbe un miracolo non basta un semplice video :D
Gia', ma cominciare a parlarne non sarebbe male!
7 anni miglior bassista italiano nei campi pop/rock/fusion....
Dal 1985 al 1992....
Bah....
È evidente che io debba documentarmi sulla produzione ROCK e FUSION in Italia durante quegli anni....
beh, l'ha detto... ribelli, banco, new trolls... se pensi che nei ribelli ha cantato stratos, che poi formerà gli area (primo bassista patrick djivas, poi passato alla pfm)...