Il Lato Oscuro 35: Rockets - il filo tra Canned Heat e Daft Punk
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- Опубликовано: 29 янв 2025
- Il territorio francese ha visto un' elaborazione di alcuni stili musicali che lo ha reso in diversi casi innovativo e interessante.
Non v'è dubbio nell'affermare che il quintetto dei Rockets durante la seconda metà degli anni Settanta abbia rappresentato una realtà originale e talentuosa, che ha lasciato un'impronta storica utile in gran parte anche al sorgere del fenomeno mediatico Daft Punk.
Ancora una volta l'Italia ha avuto ruolo centrale per il loro successo, divenuto poi internazionale.
Montaggio video: Jacopo Dani.
Da un FANATICO 50enne dei ROCKETS che sono,ti ringrazio per aver fatto onore a questo gruppo, che ha lasciato il segno nella storia della Musica 👋🏻👋🏻👋🏻👍🏻👍🏻👍🏻🔝🔝🔝👽👽👽
Aaahhhh, come scordare gli Space e la loro bellissima copertina ed il vinile azzurro trasparente!!
Mi chiamo Damiano dall'altopiano di Asiago....ho 60 anni, ..... innamorato da sem dei rocketz..... scaricavo da giovane, senza patente, in continuazione la batteria della nsu Prinz di mio papà, sotto 30 cm di neve, stereo 8, casette enormi, .. l'album plasteroid in assoluto a parere mio tra i migliori album dei rocketz.....ho fatto l'amore, l mia prima volta ascoltando Astral world......😞però sono venuto troppo in fretta, forse più per l'eccitamento di ascoltare il brano......sono un fisarmonicista, ....suono il liscio ma......per sempre i soli e unici Rocketz..... fino al mio ultima respiro nella mia anima.... grazie a tutti coloro che hanno amato questo gruppo......il mio rammarico purtroppo è quello di non aver mai potuto assistere ad un loro concerto.....😢😢😢😢
Bella videorecensione/storio/discografica. Classe 1975, da bambino nei primi anni 80 i fratelli e le sorelle maggiori ascoltavano gli Scorpions, i Duran, Rod Stewart. E i Rockets: ovviamente questi ultimi facevano ben più presa su noi bambini, io ne ero molto suggestionato.
Bravissimo. Veramente bravo.
Come hai detto tu erano musicisti preparatissimi. Anche il suono era ottimo. Dal secondo o terzo album registrarono, se non sbaglio, allo studio Castello di Carimate. E si sentiva, eccome se si sentiva!
Ottimo video e disanima; aggiungo solo che anche l'album Galaxy è imprescindibile. L'unico "concept album" che, uscito nel 1980, tocca temi alquanto di attualità (ecologia e preservazione del paradiso che è il pianeta Terra) con 40 anni di anticipo. Il testo del Brano "In the galaxy" è eloquente, come tutta la storia raccontata nell'album. Spiace che son sempre stati sottovalutati.
grandi Rockets purtroppo nonostante il successo del periodo argentato sempre sottovalutati
Bellisima recensione.
Bellissimo video e recensioni. Pure io andai all'età di 11/12 anni a Udine a vedere un concerto dei Rockets che uscivano dalle uova (fatali...😁). Cazzo! Che tempi!!! ❤️👋
Mox non so se ti ricordi il video di Music sounds better with you degli Stardust dove suona Thomas Bangalter dei Daft Punk??sembra un po un tributo ai rockets..
Quagliotti dovrebbe fare la sua musica con il suo gruppo SENZA DETURPARE IL BUON NOME DEI ROCKETS!
Ottima disanima... ê davvero curioso perché ai tempi di Plasteroid e Galaxy erano ritenuti un mero prodotto commerciale, circolava voce che il successo avesse interrotto la voglia di farne ed è per questo che i lavori successivi erano, senza dubbio, di livello molto inferiore; ora se ne tessono le lodi. Ritengo che siano stato spunto per molti artisti e che le loro qualità musicali sono indiscutibili! Come sempre, meglio tardi che mai!!!
Bella recensione. Giusto un appunto,; nell'album Another Future oltre a Fabrice Quagliotti, sono ancora presenti Alain Maratrat e Sal Solo. Nel brano " Mme De Bourgeois " interviene anche Alain Groetzinger.
Assistito a 7 concerti, dal 1977 al 1981, quindi formazione originale, credo di detenere un record 🙃
Grande Mox!!! Ti invidio da morire......io di Imperia quel concerto a Sanremo non l'ho visto per il veto di mio padre......ovviamente tutti i miei parenti e amici erano la e nei giorni seguenti mi hanno distrutto con i racconti di quel meraviglioso concerto. Ciao !!!!
Roberto, per ovvie ragioni di tempo non mi sono soffermato sulla descrizione emotiva di quella data magica. La sera precedente erano a Sestri Levante e il biglietto costava 500 lire in meno rispetto a SanRemo, cioè 3500 contro 4000.
Ma rimembro precisamente l'atteggiamento di Christian Le Bartz, che dopo oltre un'ora di esibizione ove a ogni brano seguiva solo un educato applauso del pubblico, prima del gran finale 'On the Road Again', pronuncia letteralmente in italiano perfetto "Io non sono venuto qui per dormire', esortando poi tutta la platea, fino alle ultime file a salire in piedi sulle sedie (come a Venom e Metallica al teatro tenda di Lampugnano nell'84) a rispondere in massa a ogni suo sollecito: .... on the road again / ON THE ROAD AGAIN . Tutti! On the Road Again ON THE ROAD AGAIN !! ... Non ho mai visto i miei vecchi, allora quarantacinquenni, tanto coinvolti...
PUNTATONA Mox! Mi ricordo chiaramente di "Radio Station" fatta "live" in qualche Discoring... i primi che vedevo all'epoca. E sono con te nel tuo parallelo con i Kiss... visti la prima volta, pure loro, "live" in qualche Discoring dell'epoca... avevo dieci anni...erano truccati... era il periodo "paura degli UFO"...sai che mi facevano un po' paura??
Che birro con quegli occhiali!!! Video interessantissimo come al solito. Grande Mox !!
grazie davvero Cant, sei un vero open minded.
@@amerigocecchetto7772 nel 1998 a quindici anni comprai il singolo di sexy boy degli Air, quel pezzo è ipnotico. Sarebbe bello sentirti parlare di loro.
@@canthc ho una dozzina di dischi loro; visti sul palco credo 3 volte... Li ho adorati profondamente: provvederò.
Vi dico il classico segreto di Pulcinella e cioè che il vero cantante dei Rockets era Gerard L'Her. Christian Lebartz ha "recitato" in un solo brano (Genese Future) e la sua presenza era esclusivamente a livello di frontman nei concerti.
Inoltre segnalo che nell'autunno 2021 è uscito il Ghost Album registrato a cavallo tra "Galaxy" e "Pigreco 3,14", intitolato "Alienation" che all'epoca fu rifiutato dalla casa discografica.
Confermo: Rockets del '76, un vero C A P O L A V O R O
E poi On the road again e Plasteroid: bellissimi.
Peccato che dopo Galactica ci fu il crollo qualitativo che li portò all'oblio.
Non ho mai capito perchè: forse le sonorità cambiarono? Oppure cambiò qualcosa in loro...
La discussione è aperta.
PS. In tema di spoettacoli live, si i Kiss, si i Rockets, ma questi erano nulla a co nfronto della divinità Pink Floyd.
Molto bravo, ottima recensione sui Rockets...ultimo album "Alienation" con la formazione classica (del 1981). L 'album che rimase nascosto per 40 anni.
Grazie mille Giuseppe. Naturalmente il Long Playing 'Alienation' (così come le pregevoli ristampe in formato CD) è in mio possesso. Però questo episodio è stato ripreso nel febbraio 2021...
I Rockets li vidi a San Benedetto del Tronto al Cinema All'Aperto: non era un gran locale,
ma faceva molto caldo, avevo 12 anni e non dimentichero' mai il laser ed ad un certo punto
un esplosione di luce che ci fece sobbalzare!
Prima dello spettacolo furono visti nel Luna Park adiacente, molti li guardavano strano
per via delle pelate (a quei tempi i pelati non erano molto diffusi e tantomeno di moda),
nessuno sapeva che erano i Rockets, e quando da un autoscontro con amplificatori
da 20.000 W misero Galactica, scattarono a ridere: io sapevo che erano i Rockets,
ma erano dei giganti, non mi avvicinai nemmeno a loro, a differenza del povero Rino Gaetano,
che mi pagò anche la pizza...
Ringraziando Gianni Pedretti per le corrette specificazioni/aggiunte nel suo commento, colgo occasione per rettificare un altro paio di dettagli 'temporali' nel mio flusso, relative alla discografia dei Rockets:
la raccolta italiana "Sound of the Future" è cronologicamente successiva alla pubblicazione del secondo album 'On the Road Again'; il 45 giri di 'Radio Station/Star Vision', mostrato nel video è in realtà estratto dal LP 'Atomic', quindi del 1982.... non '81. Infine, riguardo il primo omonimo album, nella velocità della descrizione, affermo che i cantati siano al 50% in lingua inglese. Le tracce sono invece in francese, ad eccezione delle sole 'Future Woman' ...
Incredibile come certe raccolte pseudo-economiche all'epoca come "Sound Future" (linea economica "Bazar") contenesse alcune chicche importantissime!!!
Viva il lato oscuro!
Ciao, il numero di Raro! Che mostri, bellissimo, è roba vecchia o esce ancora in edicola-
Io lo comprai per almeno quattro anni anche se non si trovava sempre.
Grazie a quel giornale scoprii i Jethro Tull, grazie ad un bellissimo articolo che divorai:
però dovetti aspettare internet e lo share per gli LP che qui dove vivo io non si trovavano...
Bei dischi quelli dei Rockets.
Sono daccordo i Rockets avrebbero meritato di più...
Grande Mox
...e nella nuova formazione,e relativo cambo nome non é solo la S a sparire (sostituita con una Z) ma é anche la C a "venire meno" ;) (ROKETZ)
Trovo una grande affinità anche tra il brano "Space Rock" (dei Rockets) e la celeberrima "Around the world" (Daft Punk). In pratica è lo stesso brano con sonorità molto simili a distanza di vent'anni.
Oltre ai Rockets, sempre prodotti da Claude Lemoine, e sempre agli inizi degli anni 80, i Visitors, caratterizzati da costumi simil spaziali bianchi. Vi consiglio di riscoprirli. Meno elettronici e più rock. Sicuramente da ventire la title track V.I.S.I.T.O.R.S.
in verità possiedo ben due copie del primo lavoro dei VISITORS, in versioni diverse...
@@massimilianocristadoro4800 cavolo, io ho solo Visitors, qual'e' l'altro?
@@Novha68 ...perdona la risposta tardiva. Un'edizione promozionale che vede sulla prima facciata un medley mixato di quasi tutti i brani e sulla seconda 'Joyo can you hear' (parte 1 e parte 2).
il n. di catalogo è RKL15052. Sul fronte della copertina in alto a sinistra c'è un piccolo logo dei Rockets; in alto a destra la scritta in maiuscolo : ARRIVANO!!! IL CONTAGIO E' IMMINENTE L'INVASIONE COMINCIA
i Rockets sono solamente fino con Christian Le Bartz. il resto e' fuffa....
... e non hai parlato delle grafiche! Da dove hanno preso i gruppi desert?? Copertina di Atomic...copertina di Dopesmoker... FANTASTICI!
verissimo Franz... in questi fugaci stimoli all'ascolto che provo a offrire sono sempre di più le 'questioni' omesse, rispetto a quelle descritte. ma i commenti e il sacrosanto 'dibattito' occorrono a questo.
L'illustratore ufficiale dei Rockets da "Galaxy" ad "Atomic" compreso era il pittore polacco Wojtek Siudmak.