Ciò che conta è che io sia con Te! - don Paolo Quattrone
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- Опубликовано: 9 июл 2024
- Commento di don Paolo Quattrone - sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Hône e Bard.
Giovedì 11 luglio
Vado avanti illustrandoci altri due nemici della preghiera:
1. L’ansia da prestazione. La viviamo in tante dimensioni della nostra esistenza e la troviamo anche nella preghiera. È credere che pregare sia dimostrare a Dio quanto sono bravo/a perciò tutto dev’essere fatto in modo impeccabile e così non mi godo il momento, ne smarrisco il senso, non si tratta di conquistare l’amore di Dio ma di goderlo, gustarlo, assaporarlo. Il demonio ci fa rincorrere la perfezione per sfiancarci, per scoraggiarci, per farci sentire delle nullità. Nessun perfezionismo nella preghiera, si tratta solo di fare le cose bene, con cura, con il cuore e con la mente dove conta però non è dimostrare a Dio chissà cosa ma ciò che conta è incontrarlo, stare con Lui un po’ di tempo.
Sulla scia di questo nemico ne troviamo uno simile che intitolo così:
2. Puri e duri: è pensare che la preghiera abbia valore solo se non mi distraggo. Chi non si distrae mai? Solo Dio! Per quanto sia giusto creare un clima di concentrazione, di calma, evitare disattenzioni inutili rimane il fatto che quando ci si mette in preghiera la mente si rilassa e spesso si affacciano pensieri di ogni tipo. Penso che l’abbiate esperimentato più volte: inizia pregare e tac, ecco che ti viene alla mente qualcosa che hai dimenticato di fare nella giornata. Vuoi ricordarti cosa hai dimenticato di fare? Questo accade perché la mente si rilassa, e questo è uno degli aspetti positivi della preghiera, e di conseguenza vengono a galla pensieri e dimenticanze. Quando preghiamo facciamo tutto ciò che è possibile per concentrarci ma dobbiamo avere anche l’umiltà di sapere che non siamo divini e nemmeno angeli e di conseguenza possono affacciarsi distrazioni e pensieri di ogni tipo, quando accade questo non giudichiamoci, non scomponiamoci ma diciamo un Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo e ringraziamo Dio che ci sta ricordando che non siamo perfetti. Non scandalizziamoci e non giudichiamoci quando vediamo le distrazioni e i pensieri affacciarsi sennò siamo già finiti nella trappola del demonio che ci suscita questi pensieri: “ma non ti vergogni? Ma che cristiano sei? Piuttosto che pregare così lascia perdere!”. Invece bisogna tirare dritti e continuare a pregare dicendo a Dio: “prendimi così come sono anche con le mie distrazioni, ciò che conta è che io sia con Te!”.
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Grazie padre Paolo le sue parole che vanno dritte al cuore
Grazie padre Paolo lei è il filo diretto con Dio grazie x gli insegnamenti che mi da ❤
Padre Paolo la seguo da un po', la ringrazio perché le sue parole entrano dritte al cuore, e mi danno dei suggerimenti importanti, grazie. Pace e bene🙏🏻
Grazie don Paolo, santa notte 🙏🙏🙏
Grazie Don Paolo❤️
Quanto è tutto vero quello che hai detto Don Paolo.
Grazie a questo audio, ora ho una diversa e nuova consapevolezza del mio modo di pregare. Che Dio ti benedica
É vero d. Paolo
Mi rendo conto sempre di più che siamo tutti uguali nei pensieri nelle distrazioni quando preghiamo
Grazie mille ❤
Carissimo don Paolo è come se tu avessi letto nel mio cuore, parola per parola. Mi son vista in tutto 🙏
Grazie Padre.
Grazie di cuore don Paolo
È vero don Paolo a volte anche durante l'adorazione mi distraggo e dopo mi sento in colpa e grazie a voi per questa riflessione 🙏❤️
A me capita addirittura di addormentarmi mentre dico il rosario😢