Accostarci a Cristo ci restituisce vita - don Paolo Quattrone

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  • Опубликовано: 28 июн 2024
  • Commento di don Paolo Quattrone - sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Hône e Bard.
    Domenica 30 giugno
    Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Sono parole che troviamo all’inizio della prima lettura tratta dal libro della Sapienza, esse ci rincuorano perché ricordano che il male non proviene da Dio come a volte possiamo pensare tanto più quando viviamo momenti critici e si ha la netta sensazione che ci abbia dimenticati o peggio puniti e viene spontaneo esclamare: “Ma che male ho fatto per meritare questo?”. La morte e il male nelle loro disparate forme esistono, spesso dipendono da scelte sbagliate dell’uomo altre volte non hanno spiegazione e per questa ragione riteniamo che ne sia Dio il responsabile. In più quando siamo nella prova si aggiungono due sofferenze: un senso di abbandono e l’impressione che non vi sarà mai una fine né una via d’uscita. I due miracoli descritti nel Vangelo hanno qualcosa in comune: la vita che sembra sfuggire e svanire. Un padre Giairo, si getta ai piedi di Gesù e lo supplica di guarire la figlia che sta morendo e Lui la salva e una donna che da anni soffriva di perdite di sangue decide di toccare di nascosto il mantello di Gesù guarendo. Accostarci a Cristo ci restituisce vita. Mi colpisce un particolare che l’evangelista sottolinea quando racconta della guarigione della donna: subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. Il sangue rappresenta la vita, perderlo simboleggia la nostra esistenza che si perde in rivoli inutili o peggio non sani, si dissipa, si consuma malamente, prende un andazzo sbagliato, negativo, non è generativa o peggio distruttiva ma dobbiamo sapere che questo ciclo si può interrompere se ci accostiamo a Dio, se ritorniamo a Lui. La bambina di Giairo è in fin di vita e poco dopo muore, quante volte siamo morti dentro, spenti, depressi, delusi, atterrati ma se ci accostiamo a Dio la vita può ripartire, ci si rialza, ci si incammina su nuove strade, si ritrova un senso e una direzione. Un ulteriore elemento a mio avviso accomuna i due episodi: la donna non vuole disturbare Gesù e decide di toccare il suo mantello di nascosto mentre quando dalla casa di Giairo vengono ad avvisarlo che la figlia è deceduta la gente gli dice: “Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?”. Quante volte pensiamo di essere messi talmente male a tal punto da non voler disturbare Dio, ci riteniamo indegni o crediamo che sia inutile scomodarlo, atre volte lo riteniamo responsabile di ciò che stiamo vivendo perciò meglio lasciarlo stare. Gesù risponde così a Giairo: “Non temere, soltanto abbi fede!” e alla donna: “Figlia, la tua fede ti ha salvata”. I due miracoli non devono spingerci alla ricerca dell’evento straordinario, di soluzioni facili, di una fede magica ma ci fanno capire che quando per mille ragioni avvertiamo il peso del male, se ci accostiamo a Dio in noi torna a scorrere la vita, la salvezza, la gioia, la pace, il perdono. Quando siamo nella prova, nella malattia, nella disperazione, nel lutto, in piena crisi e non sappiamo da che parte andare non facciamoci prendere dal panico, peggio dallo sconforto o dalla rabbia verso Dio anche se in un primo momento può anche essere comprensibile, non cadiamo nella tentazione di pensare che il Signore non vada disturbato perché occupato in questioni più urgenti o perché non siamo degno del suo sguardo. Dio lo si può e lo si deve disturbare e scomodare a tutte le ore, qualsiasi cosa stia vivendo senza alcuna soggezione, Lui è sempre reperibile e disponibile, dobbiamo solo interpellarlo. A volte possiamo cedere alla tentazione di sentirci come pedine, lasciati in balìa di noi stessi, del caso e degli eventi dove Dio è Qualcuno da non importunare, uno spettatore o peggio nascosto dietro ad un muro invalicabile invece Lui va avvicinato, disturbato e coinvolto solo così scopriremo che c’è e che non esiste situazione dalla quale non ci possa risollevare e riportare in vita.

Комментарии • 3

  • @annasorci8002
    @annasorci8002 Месяц назад

    Gesù ho bisogno di te, confido in Te, 🙏 grazie don Paolo 🙏 Santa notte

  • @paolamariascacco6741
    @paolamariascacco6741 Месяц назад +2

    Gesù ti prego tocca la mia anima e il mio orecchio malato❤

  • @user-do3xg4mj6r
    @user-do3xg4mj6r Месяц назад

    Grazie Gesù perché mi ami tanto, io con umiltà confido in Te. La tua Parola sia il mio balsamo, la mia forza, la mia salvezza. Grazie don Paolo dalla Puglia fino alla Valle d'Aosta