AQUILONIA (gia' Carbonara - Irpinia d'Oriente) - TOUR DEL PAESE - LA CIVILTA' CONTADINA CHE RESISTE

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  • Опубликовано: 1 окт 2024
  • La cittadina ha cambiato nome più volte durante la sua storia. Di origine medievale, si chiamava Carbonara, forse non, come la vulgata riferisce, per via dell'attività principale degli abitanti che sarebbe stata la produzione del carbone vegetale, ma probabilmente per la presenza nel suo territorio di particolari pietre che contenevano petrolio e che bruciavano con fiamma viva come carboni. Ancora oggi tali minerali si trovano nella contrada detta "Sassano". Assunse il nome di Aquilonia dopo l'Unità d'Italia, nel 1861, per volontà politica dell'amministrazione liberale del tempo. Nel 1860, infatti, il paese di Carbonara conobbe una cruenta sommossa popolare filoborbonica contro l'Unità italiana che culminò con l'uccisione di nove persone e nel 1861 venne conquistata dai briganti di Carmine Crocco. Per cancellare la macchia antiunitaria della storia del piccolo centro irpino, si chiese e si ottenne di cambiare nome al paese. Il centro assunse allora quello di "Aquilonia" in omaggio alla tradizione erudita locale che, sulla base di alcune ipotesi del XVI secolo, identificava con il piccolo centro di Carbonara l'antica città dei Sanniti che oppose l'ultima resistenza all'espansione romana nel Sud Italia, citata da Tito Livio nella sua opera. Una recente iniziativa degli amministratori ha ricordato il nome originario e storico del paese facendo inserire nello stemma civico la scritta Olim mihi fuit nomen Carbonara. Dopo il terremoto del Vulture del 23 luglio 1930, il paese è stato completamente ricostruito in un luogo più alto rispetto alla locazione originale. Il vecchio centro abitato è stato definitivamente abbandonato nel dopoguerra. Oggi restano poche rovine, oggetto di studio e di recupero. Di grande interesse è la visita al locale Museo Etnografico, che raccoglie migliaia di oggetti della millenaria civiltà contadina dell'Appennino organizzati in un percorso espositivo che ricostruisce perfettamente tutti gli ambienti domestici e di lavoro.Il Parco archeologico,con i resti della vecchia Carbonara, memoria storica di tutti gli Aquiloniesi, presenta intatto l'originario tracciato urbano; all'interno del Parco vi è il Museo delle Città Itineranti, a formare un tutt'uno nel percorso culturale che la locale Associazione per la Gestione del Museo Etnografico "Beniamino Tartaglia" offre al visitatore. Nelle sue vicinanze è situata la Abbazia di san Vito, di età altomedievale. Nei pressi dell'Abbazia troneggia una quercia plurisecolare detta "quercia di S. Vito", uno dei cento alberi più vecchi della Regione Campania. Di notevole interesse naturalistico, a ca. 3 km dal centro abitato, vi è il lago artificiale Aquilaverde, creato dalla diga San Pietro, così chiamato perché compreso nei territori di Aquilonia, Monteverde e Lacedonia. Importanti la flora e la fauna tipicamente acquatica nonché una ricca varietà di pesci d'acqua dolce: trote, persici, cavedani, arborelle, anguille.Anche se il turismo non è ancora molto sviluppato pian piano sta diventando parte integrante dell'economia aquiloniese, difatti sul territorio insistono - alberghi - Ristoranti e Agriturismi. Prevalentemente il turismo ad Aquilonia è di carattere estivo ma nel corso del tempo, anche se ancora con numeri non paragonabili alle zone turistiche vere e proprie, si stanno intesificando le presenze anche durante l'anno. Infatti durante l'anno vengono organizzate manifestazioni di ogni genere: culturali, sociali e sportive, non mancano appuntamenti estivi tra cui il più importante è sicuramente LA NOTTE DEL GRANO che si tiene durante il mese di Agosto, il PALIO DELLE CONTRADE (con la famosa corse delle carrozze). Festa del Santo Patrono (SAN VITO MARTIRE) 14 - 15 - 16 giugno (Fiera - Riti Religiosi - Concerti)senonhotenomadilamiaterraminghicantareedamore
    Paesi d'Irpinia - AQUILONIA ( gia' Carbonara ) - TOUR COMPLETO - Circolo del Viaggiatore Lioni -

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