Bellissima lezione. Tuttavia a volte mi chiedo se la filosofia, il pensiero occidentale, pensando ai grandi pensatori: a Hobes a Hegel, sia veramente libera e non sia invece asservita al potere e funzionale al suo mantenimento..
in questa figura Hegel deve tenere agganciata la coscienza nella storia (Cristo) e confonde creando intenzionalmente un ambiguità di significato, ma la descrizione del cammino dell'autocoscienza che forma il soggetto, tutto interno alla dialettica SIGNORE-SERVO e anche l'autocoscienza dell'uomo di fronte a Dio, si può dire che Hegel riprende Cartesio con l'idea senza causa immanente di Dio; insomma sembra che nel lavoro del SERVO (uomo) ci sia il proprio superamento; non dimentichiamo che Hegel ha studiato teologia; questo meccanismo dialettico a descritto a livello atomico in questo passo è interno a tutta la FdS, muove l'intera FdS verso il sapere assoluto che come dice Bodei e il punto di arrivo alla razionalizzazione completa della realtà, l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità e inizio di un altra storia, non la stessa di prima perché il "tutto" razionale è rappresentato vero, comincia la verità della scienza dove il mondo fenomenico cessa di esistere perché tutto concettualizzato
Temo non si debba confondere la figura dell’autocoscienza signoria-servitù con una dialettica tra due persone o tra due intere classi sociali. Si tratta di una figura dello spirito, Hegel è chiarissimo, lo sdoppiamento è interno alla stessa autocoscienza, non si tratta di una contrapposizione tra due entità trascendenti l’una all’altra. Rileggere il testo. Massimo onore al professore che ho molto amato e al quale siamo tutti debitori, ma dietro la spiegazione si nasconde un messaggio politico anche esplicito, che in Hegel, soprattutto in questo passo, non c’è affatto.
Mi permetto umilmente di suggerirvi le opere di Marco Pellegrino... e' molto vicino al pensiero di Hegel, meccanica quantistica, ..e' allievo di Emanuele Severino e ha studiato dai 16 ai 33 anni ha studiato tutti e 30 i libri di Severino che considera il suo Maestro... critica l' idea del principio di non contraddizione e afferma con le sue tesi che il vero apparire infinto é qui ed ora concretamente davanti a noi. Io, lei, un gatto, una stella, una folata di vento siamo concretamente l' apparire infinitamente finito della Realtà concreta. Noi siamo in realtà la prospettiva in cui la Realtà si rispecchia. Siamo l' Uno. pensiero di Marco Pellegrino é stato da lui stesso appellato come Neohegelismo Cinico-Berkeleyano-Severiniano-Ologrammatico e Pellegrino coniuga anche opere di scienziati quali Julian Barbour il quale tenta di dimostrare ( riflettendo sulle considerazioni di Einstein) che il tempo e lo spazio intesi come assoluti sono delle contestualizzazioni errate Noi siamo un illudersi di non essere l' eternità stessa. Consiglio i suoi libri: " La struttura concreta dell' infinito", "Del tragico Amore", " Matematica dello Spirito " " Le Materie Prime della Coscienza ", " Silenzi e respiri del Destino " e " Illudersi nello Sguardo degli Eterni", " Poesie del tormento nei cerchi di Luce". marcopellegrino.blogspot.com/2011/10/la-struttura-concreta-dellinfinito.html?m=1 marcopellegrino.blogspot.com/2015/06/sullimpossibilita-della-contraddizione-c.html?m=1
Schiavi nella America spagnola? Non sarà l'America portoghese ed inglese? Ti ricordo che gli spagnoli si maritavano con le donne indiane, imvece gli inglesi soltanto si sposavano le donne bianche europee. Queste riflessioni di Barrolomé de las Casas vanno intese secondo il pensiero dell'epoca, quindi sono assai moderne, secondo gli studuosi. Tra gli inglesi pare non ci erano questi teorici sul genere umano.
Mi permetto umilmente di suggerirvi le opere di Marco Pellegrino... e' molto vicino al pensiero di Hegel, meccanica quantistica, ..e' allievo di Emanuele Severino e ha studiato dai 16 ai 33 anni ha studiato tutti e 30 i libri di Severino che considera il suo Maestro... critica l' idea del principio di non contraddizione e afferma con le sue tesi che il vero apparire infinto é qui ed ora concretamente davanti a noi. Io, lei, un gatto, una stella, una folata di vento siamo concretamente l' apparire infinitamente finito della Realtà concreta. Noi siamo in realtà la prospettiva in cui la Realtà si rispecchia. Siamo l' Uno. pensiero di Marco Pellegrino é stato da lui stesso appellato come Neohegelismo Cinico-Berkeleyano-Severiniano-Ologrammatico e Pellegrino coniuga anche opere di scienziati quali Julian Barbour il quale tenta di dimostrare ( riflettendo sulle considerazioni di Einstein) che il tempo e lo spazio intesi come assoluti sono delle contestualizzazioni errate Noi siamo un illudersi di non essere l' eternità stessa. Consiglio i suoi libri: " La struttura concreta dell' infinito", "Del tragico Amore", " Matematica dello Spirito " " Le Materie Prime della Coscienza ", " Silenzi e respiri del Destino " e " Illudersi nello Sguardo degli Eterni", " Poesie del tormento nei cerchi di Luce". marcopellegrino.blogspot.com/2011/10/la-struttura-concreta-dellinfinito.html?m=1 marcopellegrino.blogspot.com/2015/06/sullimpossibilita-della-contraddizione-c.html?m=1
@@marlonminetti2097 mille grazie per i tuoi suggerimenti!! Anche se forse per me può essere un po'troppo. Faccio fatica a capire questo tipo di discorsi. Vedremo un po'. Di nuovo tante grazie di cuore
@@hugobertacchini3569 ti consiglio il canale youtube di Marco Pellegrino per capirci meglio. Comunque tranquillo... Anche il bruco fa fatica a rompere il suo " guscio"... la sua crisalide...però poi diventa una bellissima farfalla
Grazie. Bella lezione. Grande chiarezza del prof. Bodei.
Bravissimo grazie per la gratuita' dell'ascolto
Formidabile Remo Bodei
Straordinario Remo Bodei
Bellissima lezione. Tuttavia a volte mi chiedo se la filosofia, il pensiero occidentale, pensando ai grandi pensatori: a Hobes a Hegel, sia veramente libera e non sia invece asservita al potere e funzionale al suo mantenimento..
Molto, molto Bravo 🎨🍄🐞🌺☕️
Un riconoscimento a un grande...
Campane a festa...!!! 🤗☺
0:51 era José Ortega y Gasset
Sembrava anche a me!
in questa figura Hegel deve tenere agganciata la coscienza nella storia (Cristo) e confonde creando intenzionalmente un ambiguità di significato, ma la descrizione del cammino dell'autocoscienza che forma il soggetto, tutto interno alla dialettica SIGNORE-SERVO e anche l'autocoscienza dell'uomo di fronte a Dio, si può dire che Hegel riprende Cartesio con l'idea senza causa immanente di Dio; insomma sembra che nel lavoro del SERVO (uomo) ci sia il proprio superamento; non dimentichiamo che Hegel ha studiato teologia; questo meccanismo dialettico a descritto a livello atomico in questo passo è interno a tutta la FdS, muove l'intera FdS verso il sapere assoluto che come dice Bodei e il punto di arrivo alla razionalizzazione completa della realtà, l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità e inizio di un altra storia, non la stessa di prima perché il "tutto" razionale è rappresentato vero, comincia la verità della scienza dove il mondo fenomenico cessa di esistere perché tutto concettualizzato
Che idea irrispettosa di fare una lezione in un luogo così chiassoso!
Lo spirito a volte è cagnara, campane, vociare...
@@albertocioni7641 lo Spirito parla nel silenzio...ciao
Interessante Bodei
39:35
In effetti quel passaggio mi ha ucciso, e il buon Bodei ha curiosamente insistito nell'usare la N-parola 😱
Temo non si debba confondere la figura dell’autocoscienza signoria-servitù con una dialettica tra due persone o tra due intere classi sociali. Si tratta di una figura dello spirito, Hegel è chiarissimo, lo sdoppiamento è interno alla stessa autocoscienza, non si tratta di una contrapposizione tra due entità trascendenti l’una all’altra. Rileggere il testo. Massimo onore al professore che ho molto amato e al quale siamo tutti debitori, ma dietro la spiegazione si nasconde un messaggio politico anche esplicito, che in Hegel, soprattutto in questo passo, non c’è affatto.
Mi permetto umilmente di suggerirvi le opere di Marco Pellegrino... e' molto vicino al pensiero di Hegel, meccanica quantistica, ..e' allievo di Emanuele Severino e ha studiato dai 16 ai 33 anni ha studiato tutti e 30 i libri di Severino che considera il suo Maestro... critica l' idea del principio di non contraddizione e afferma con le sue tesi che il vero apparire infinto é qui ed ora concretamente davanti a noi. Io, lei, un gatto, una stella, una folata di vento siamo concretamente l' apparire infinitamente finito della Realtà concreta. Noi siamo in realtà la prospettiva in cui la Realtà si rispecchia. Siamo l' Uno. pensiero di Marco Pellegrino é stato da lui stesso appellato come Neohegelismo Cinico-Berkeleyano-Severiniano-Ologrammatico e Pellegrino coniuga anche opere di scienziati quali Julian Barbour il quale tenta di dimostrare ( riflettendo sulle considerazioni di Einstein) che il tempo e lo spazio intesi come assoluti sono delle contestualizzazioni errate
Noi siamo un illudersi di non essere l' eternità stessa. Consiglio i suoi libri: " La struttura concreta dell' infinito", "Del tragico Amore", " Matematica dello Spirito " " Le Materie Prime della Coscienza ", " Silenzi e respiri del Destino " e " Illudersi nello Sguardo degli Eterni", " Poesie del tormento nei cerchi di Luce".
marcopellegrino.blogspot.com/2011/10/la-struttura-concreta-dellinfinito.html?m=1
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minuto 37 sto male
Schiavi nella America spagnola? Non sarà l'America portoghese ed inglese?
Ti ricordo che gli spagnoli si maritavano con le donne indiane, imvece gli inglesi soltanto si sposavano le donne bianche europee. Queste riflessioni di Barrolomé de las Casas vanno intese secondo il pensiero dell'epoca, quindi sono assai moderne, secondo gli studuosi. Tra gli inglesi pare non ci erano questi teorici sul genere umano.
Straordinario. Ma che palle sti cazzi di campanate!!! Mamma mia l'Italia!!!
Mi permetto umilmente di suggerirvi le opere di Marco Pellegrino... e' molto vicino al pensiero di Hegel, meccanica quantistica, ..e' allievo di Emanuele Severino e ha studiato dai 16 ai 33 anni ha studiato tutti e 30 i libri di Severino che considera il suo Maestro... critica l' idea del principio di non contraddizione e afferma con le sue tesi che il vero apparire infinto é qui ed ora concretamente davanti a noi. Io, lei, un gatto, una stella, una folata di vento siamo concretamente l' apparire infinitamente finito della Realtà concreta. Noi siamo in realtà la prospettiva in cui la Realtà si rispecchia. Siamo l' Uno. pensiero di Marco Pellegrino é stato da lui stesso appellato come Neohegelismo Cinico-Berkeleyano-Severiniano-Ologrammatico e Pellegrino coniuga anche opere di scienziati quali Julian Barbour il quale tenta di dimostrare ( riflettendo sulle considerazioni di Einstein) che il tempo e lo spazio intesi come assoluti sono delle contestualizzazioni errate
Noi siamo un illudersi di non essere l' eternità stessa. Consiglio i suoi libri: " La struttura concreta dell' infinito", "Del tragico Amore", " Matematica dello Spirito " " Le Materie Prime della Coscienza ", " Silenzi e respiri del Destino " e " Illudersi nello Sguardo degli Eterni", " Poesie del tormento nei cerchi di Luce".
marcopellegrino.blogspot.com/2011/10/la-struttura-concreta-dellinfinito.html?m=1
marcopellegrino.blogspot.com/2015/06/sullimpossibilita-della-contraddizione-c.html?m=1
@@marlonminetti2097 mille grazie per i tuoi suggerimenti!! Anche se forse per me può essere un po'troppo. Faccio fatica a capire questo tipo di discorsi. Vedremo un po'. Di nuovo tante grazie di cuore
@@hugobertacchini3569 ti consiglio il canale youtube di Marco Pellegrino per capirci meglio. Comunque tranquillo... Anche il bruco fa fatica a rompere il suo " guscio"... la sua crisalide...però poi diventa una bellissima farfalla
Troppe parentesi. Meglio Cacciari.