Festa di Sant' Agata 2024 - 3 febbraio
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- Опубликовано: 12 сен 2024
- "Inno a S. Agata" 1886 del giovane ventiseienne Francesco P. Frontini
Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa -
- "Questa terra fortunata, consacrata dal tuo Sangue..."
francescopaolo...
Questa terra fortunata
consacrata dal tuo sangue
a e invitta, a te beata
scioglie l'inno trionfal.
Cittadini alzate il canto
alla intrepida virago
qui riposa il corpo santo,
questa è l'ara sua immortal.
II- Preghiera
Dal trono di gloria
o invitta guerriera:
ascolta fra i cantici
la nostra preghiera.
Ci salva pietosa
da tutti i flagelli
fa dono alla patria,
di giorni più belli.
La fede ravviva
la speme, l'amore,
fedeli o gran Diva
ci rendi al Signor.
All'illustre possente Patrona
Cittadini! Risuoni l'evviva
lieta echeggi la nostra canzone
e n'esulti la sponda giuliva.
Dai perigli salvò i mesti figli,
dalla peste Catania salvò.
Evviva.
Cittadini! Corone di alloro
al suo altare rechiamo festosi!
Desti il suono dell'inno canoro,
gli echi ascosi degli astri amorosi.
Dalle sfere le nostre preghiere ella accolse
la Patria esultò
francescopaolo...
frontini.alterv...
Musicista (Catania 1860-Catania, 26 luglio 1939).
Fu di vasta e profonda cultura, di vena ricca e varia.
Da suo padre, Martino, anche lui compositore che ebbe in Sicilia una certa rinomanza, apprese le prime nozioni Francesco Paolo, precocissimo: a tredici anni esordì in un pubblico concerto di violino.
Poi imparò il pianoforte, l'armonia, il contrappunto; la sua prima composizione fu eseguita nella cattedrale di Catania, quando egli aveva quindici anni.
Fra le sue opere vengono ricordate: Nella, Sansone, Aleramo. Malia, II falconiere, Fatalità. E inoltre: Eco della Sicilia (50 canti siciliani), Medio Evo, Natale siciliano (schizzi dal vero), due quartetti, una Messa di requiem, i Canti religiosi del popolo Siciliano e vari altri lavori sinfonici, nonchè Piccolo montanaro e la famosa Serenata araba.
La critica gli fu larga di plauso, i sovrani di onorificenze.
Ecco, per esempio, il giudizio di un critico anonimo ma attento: « io non vi so dire se F. P. Frontini sia un genio o un super-uomo: ma quando un cervello e così produttivo e fecondo, ha diritto all'ammirazione del pubblico intellettuale ».
Nel 1879 cavaliere della Corona d'ltalia, nel 1906 cavaliere ufficiale; al proprio nome non anteponeva il titolo di maestro ma quello di cav. uff., secondo la voga del primo Novecento. Dedicò una melodia alla regina madre, che gli donò un gioiello con iniziali: egli ne andava fiero. Nei primi del secolo la sua figura longilinea e ispirata, i suoi baffi e la sua barba, la sua « inglesina » a pallini sul colletto inamidato e il suo cappello nero, alto a larghe tese, furono famosi, crearono una moda, la moda dell'artista di classe.