La psicologia delle dipendenze
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- Опубликовано: 14 окт 2024
- L'evento è organizzato nell'ambito del Progetto Psicologia delle Dipendenze, finalizzato ad offrire una panoramica orientativa delle conoscenze e competenze da svilupparsi da parte degli psicologi che operano o intendono lavorare sulle dipendenze patologiche.
Questo primo incontro presenta le finalità del Progetto finanziato da OPL nell'ambito delle politiche di promozione della occupabilità dei colleghi, e offrirà uno sguardo generale sugli strumenti e tecniche utili per lo psicologo che lavora nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle dipendenze.
Saluti istituzionali:
Laura Parolin, Presidente OPL
Introduce e modera:
Cinzia Sacchelli, Consigliere OPL
Relatori:
Silvia Valadè, psicologa psicoterapeuta, Consigliere OPL
Sandra Basti, psicologa psicoterapeuta, Servizi delle Dipendenze Pavia, FeDerSerD
Cristina Foglio, psicologa psicoterapeuta, SIA Lombardia, U.O. Riabilitazione Dipendenze Ospedale Rivolta d’Adda
Rita Subioli, psicologa psicoterapeuta, SIA Lombardia, Coop. Creare Valore
Giusi Gelmi, psicologa presso ATS Milano Città metropolitana nella UO Promozione Salute, membro Direttivo nazionale della Società Italiana di Psicologia della Salute e presidente direttivo Lombardo della Società Italiana di promozione della salute, collaborazione con DG Welfare Regione Lombardia
Alberto Ghilardi, psicologo psicoterapeuta, Professore Ordinario SSD Psicologia Clinica Università di Brescia, Direttivo Lombardo Società Italiana di Alcologia
In merito a questo video, è possibile pubblicarne qualche estratto su un canale di una associazione che tratta proprio di dipendenze?
Cosa si intende per ricerca se manca il "prodotto"? Su chi viene fatta la ricerca se manca appunto la osservazione, principalmente la persona e soprattutto il dialogo e il confronto psicologico con la persona. Non sarà che si aderisce al paradigma standardizzato di modello psichiatrico, secondo la quale ogni persona deve funzionare rigidamente come indicato nei manuali o secondo i predetti manuali alla persona è diagnosticato un disturbo o una dipendenza.
Bene l'anamnesi personale e familiare, ma la persona deve essere ascoltato e soprattutto essere supportato (e con lui la famiglia) da assistenza territoriale. Tutta roba che il Sistema Sanitario non prevede.
Nel sert che frequentavo si facevano incontri e colloqui con psicologo anche con la famiglia.
Discorsi vaghi e assenti di indicazioni cliniche precise