MET | I Burattini | LIS

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  • Опубликовано: 5 ноя 2024
  • Il Met conserva una preziosa collezione di burattini appartenuti alla famiglia Salici-Stignani, burattinai attivi tra fine Ottocento e prima metà del Novecento, donati a Santarcangelo da Tinin Mantegazza negli anni ’90 del secolo scorso.
    La collezione è costituita prevalentemente dalle cosiddette burattette, che rappresentano un anello di congiunzione tra burattini e marionette.
    Si tratta di fantocci alti circa 70 cm, che pesano circa 2 chili, i quali vengono mossi dal basso come i burattini, ma che hanno le gambe come le marionette e quindi manovrati con stecche di ferro e non con la mano infilata all’interno.
    In questo modo l’artista interpreta da solo tutti i ruoli e deve saper recitare con parecchie voci differenti dal basso al falsetto, entrando e uscendo dai personaggi con grande rapidità.
    Oltre alle burattette, la collezione comprende numerosi fondali scenografici, cartonaggi, attrezzature, oggetti, e oltre trecento vestitini, appartenuti sempre alla Famiglia Salici-Stignani, realizzati con stoffe pregiate e grandissima attenzione ai particolari, affinchè i fantocci potessero recitare parti diverse.
    Gli spettacoli messi in scena con le burattette hanno luogo di solito nelle piazze, e si servono anche dei burattini per creare una tecnica mista tra drammi e melodrammi e commedia dell’arte.
    Non è semplice manovrare questi fantocci pesanti, serve molta forza muscolare e polmonare per muoverli e contemporaneamente dare loro voce; poche persone hanno praticato questo mestiere, da ultimo l’artista Renzo Salici, attivo soprattutto a Venezia e nei dintorni.

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