Opera - Stelle su di noi "1977"

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  • Опубликовано: 7 окт 2024
  • Pulita e semplice
    con gli occhi grandi, tu
    mi sembri un angelo.
    Quel seno piccolo
    nasconde l'anima
    e c'è da chiedersi:
    Forse tu sei sola
    come me...
    Una corsa e via
    a ballare con te,
    sulla spiaggia con te,
    con la voglia di te...
    Poi nel silenzio mi vuoi
    e stelle su di noi.
    Forse tu sei sola
    come me...
    Questa notte io
    sulla spiaggia con te,
    a sognare con te,
    m'innamoro di te...
    Stretti, abbracciati ora noi
    e innamorati.
    Se ti allontani da me
    ho paura perché
    ho bisogno di te
    poi nel silenzio mi vuoi
    e stelle su di noi.

Комментарии • 12

  • @franjo6676
    @franjo6676 Год назад +39

    Vorrei tanto tornare indietro, e rivivere quei tempi dove si ascoltava la vera musica Italiana, che ancora oggi ti da dei brividi.

  • @AntonioAntico-mi3yb
    @AntonioAntico-mi3yb Год назад +28

    Come si fa a dimenticare certe poesie all'epoca avevo 17 anni

  • @sandrofiorini4978
    @sandrofiorini4978 Год назад +29

    Carezza al ❤️

  • @sergiopaolomercurio2673
    @sergiopaolomercurio2673 Год назад +35

    Le belle canzoni italiane d'amore 👍🌹❤️🎶🇮🇹

  • @giuseppemancusi5993
    @giuseppemancusi5993 3 года назад +37

    Come si fa a non sognare e ricordare quando senti una simile melodia e così belle parole, grazie ai Gens.

  • @giulianacaliani9157
    @giulianacaliani9157 3 года назад +36

    Che canzone dolcissima..❤❤ E via a ballare con teeeee...💚💛❤💖💓💕⭐⭐⭐⭐⭐⭐🌟🌟🌟🌟🌟⭐⭐⭐

  • @dinomorando8398
    @dinomorando8398 3 года назад +41

    I ricordi di un tempo felice affiorano in questa dolcissima canzone/poesia musicata
    Ancora sogno sentendola. Dino 💕💕💕💕💕💕💕💕

  • @giuseppinagrande933
    @giuseppinagrande933 Год назад +5

    Bravo Giuseppe. Gioia
    Tu si che sei un romanticone .....
    Ricordando .... La tua Concetta.....
    Bheeeee penso che un uomo cosiamorevole sia da ricordare con nostalgia spero che lo faccia anche la tua amata Concetta.....

  • @hydor-vox
    @hydor-vox 4 года назад +15

    1/2
    Il *Complesso degli OPERA* fa il suo esordio sulla scena musicale italiana nel 1975. Il nucleo della band è composto da *Giacomo Mantineo* (chitarra), *Pino Allegra* (c. basso), *Vincenzo Maccagnani* (batteria) capitanati da *Filiberto “William” Ricciardi* (voce, pianoforte, sinth) reduce del _complesso dei Gens._ Alcune fonti attribuiscono al complesso degli Opera un brano dal titolo “Innamorati” del quale, però, non vi è traccia del disco. Pertanto si può affermare che l’esordio discografico della band avvenga con questa canzone: «Donna di chi ?! Io non lo so. Di tutti o mia: di chi tu sei !? Dimmi per chi nasconderai la dolce via, donna di chi». Questo brano, che occupa la facciata “A” del primo disco della band, si intitola *Donna di chi.* Il testo porta la firma di Daniele Pace (1935‐1985), il quale adagia i versi sulla musica composta da Filiberto Ricciardi, che nel quartetto ricopre il ruolo di pianista e di cantante solista. Ruolo ‐ quest’ultimo ‐ che veste alla perfezione. Peraltro *Donna di chi* è un brano in tonalità di Mi maggiore (inusuale per una voce maschile), con un disegno melodico a intervalli “regolari” su una ritmica “larga” che richiama le arie d’opera (🤔). Tuttavia è nel ritornello del brano del lato b, *Se tu se mai* (musica e testo di Filiberto Ricciardi) che _Danilo Vaona_ (orchestratore / arrangiatore di entrambi i brani) da il meglio di sé: «Forse nel silenzio della sera vorrei fermarti, ma ormai vedo che nell’ombra ti allontani da me; mi chiedo perché. Già c’è più silenzio intorno». La musica si muove su una ritmica lievemente _bluesy_ che poggia su un sostrato armonico di tutto rispetto con un disegno di archi elaborato con eleganza e maestria. ★ 1976. *L’ho persa ancora.* «Noi parliamo dell'amore quando non c'è più / Ogni foglia che perdevi era una virtù / Poi d'un tratto lungo i viali della poesia / Ti ricordi che non sei più mia E noi / noi parliamo dell'amore quando non c'è più / Senza sprechi di pudore come lo vuoi tu / Sai voltare il tuo cuscino per l'eternità / Tanto un giorno viene e l'altro va». La musica del brano è una composizione di Ricciardi mentre il testo lo hanno scritto Oscar Avogadro (1951‐2010) e Daniele Pace (1935‐1985), due tra gli autori tra i più prolifici della canzone italiana degli anni settanta del novecento. Il brano non spicca per originalità e cerca di bissare il successo del precedente. Anche qui si sente il tocco di Danilo Vaona. ★ A differenza dei primi due (stampati dalla CGD su catalogo CBS) il terzo disco viene pubblicato nel 1976 dalla EMI. La musica è stata composta dal maestro Ricciardi. «Lei bambina lei signora lei innocenza dell’aurora, lei stupore della sera, lei malinconia lontana..» sono i versi del ritornello del lato “a” (che richiama di striscio “Gioco di bimba” de Le Orme) e il quartetto cura anche gli arrangiamenti. Cara (lato b) conferma lo stile della band in cui il timbro vocale e l’approccio compositivo di Ricciardi sono ormai consacrati a marchio sonoro inequivocabile. Tuttavia se il brano apre con premesse ambiziose («Ed ecco che mi immagino il giorno che mi mancherai nell’anima...») il ritornello _spegne_ la canzone in uno slow alquanto scontato: «Perché dentro di me nasce e muore, amore mio, incerto questo addio più fragile di me» con tanto di chitarra solista finale. ★ 1977. Ancora un trapasso di etichetta. Se con la Durium il complesso degli Opera trova un po’ di stabilità contrattuale, la qualità delle canzoni rimane bassa. *Stelle su di noi* è il quarto disco 45 rpm della band. Un brano senza infamia e senza lode che apre con una introduzione di organo sullo stile dei Procol Harum. Brano che partecipa al festivalbar rimanendo intrappolato tra le pieghe dell’indifferenza. Molto meglio il lato “b” dal titolo *Cucciolo:* «Sembravi un cucciolo indifeso quando più forte ritornavi nei pensieri miei, quando il tuo corpo ancora acerbo mi mostravi e nel silenzio un po’ tremando ti spogliavi». Ormai il maestro Ricciardi tira dritto e la band assolve il compito di arrangiare i brani facendo a meno dell’orchestra. ★ 1978. Appare l’articolo determinativo davanti al nome della band. *Aria Acqua Terra e Fuoco* odora di rock progressive ma se le intenzioni sono queste l’operazione riesce obliqua. Il lato “a” *Re Salomone,* richiama “Alla fiera dell’est” di Branduardi.

  • @hydor-vox
    @hydor-vox 4 года назад +12

    2/2
    ★ 1979. XXIX edizione del festival della canzone italiana. *Il diario dei segreti,* lato “a” del sesto disco della band, partecipa al concorso “piazzandosi” fuori dalla classifica. La musica del brano porta la firma di _Giuseppe Adorno_ mentre il testo è di _Claudio Daiano;_ gli arrangiamenti sono di Pinuccio Pirazzoli. Bella la copertina del disco in cui, per la prima volta, non appaiono i musicisti del complesso. La voce del maestro Ricciardi risulta inconfondibile e, sebbene la canzone non esca dai canoni del Sanremo‐sound, *Gli Opera* marchiano ancora una volta con il loro sound uno stile pop melodico di maniera che pian piano comincia a sfaldarsi. Il retro del disco è *1000 anni di luce,* un brano di Ricciardi intriso di simil‐progressive. ★ *Volare mai,* settimo disco della band. Sulla copertina riappaiono i musicisti del complesso ma dei quattro che formavano il nucleo precedente l’unico che si riconosce è William Ricciardi (il primo da destra). Il bassista Jmmy Mantineo è stato sostituito da *Antonello Barillà* mentre il chitarrista Pino Allegra ha lasciato il posto a *Carlo Simone.* Poi vi è un quarto elemento: *Mario Volanti* (il primo da sinistra; di lì a qualche tempo fonderà Radio Italia SMI). Il sound della band si è dissipato per rifondersi nei suoni tipici dei tardi anni settanta. La voce di Ricciardi si perde nella coralità. Sul lato “b” Vecchio mercante, un brano che risente (di nuovo!) delle atmosfere simil‐progressive ma che stride alquanto con quello del lato “a”. Che dire: la band ha perso i connotati degli esordi. ★ 1980. Ottavo disco della band. Ultimo con la Durium. *Lascia che sia* porta la firma di _Antonello Barillà_ per la musica e di _Cristiano Minellono_ per il testo. Sulla facciata “b” *Senti,* brano dei medesimi autori del lato “a”. Il sound è tutto nella copertina del disco, in cui appare il logo del complesso tra l’arcobaleno le nuvole e i gabbiani con le ali spiegate. Della voce di Ricciardi non vi è più traccia giacché non fa più parte del complesso. Adesso il ruolo di voce solista è stato rilevato da _Mario Volanti_ ★ 1981. *Guerriero.* Sulla copertina appaiono cinque musicisti (il batterista Maccagnani è stato sostituito da *Giuseppe Adorno* anch’egli nella copertina). Della formazione degli esordi, non è rimasto più nessuno. Con questa canzone la band partecipa al festival della canzone italiana XXXI edizione. Il brano non si classifica. Sul retro del disco la canzone dal titolo *Con lei* (musiche e testi di Antonello Barillà): «Io sono qui mi sembra un secolo; sto aspettando e non arrivi più. In mezzo ai tram, in mezzo al traffico mi guardo intorno e cerco te». Il sound è figlio del suo tempo e strizza l’occhio a un rock di plastica che, tuttavia, non inganna nessuno. ★ Il penultimo disco di questa formazione si intitola *Guai.* Sulla copertina appare il nome della band con in basso a destra i titoli delle canzoni. Lato “a”: «Guai che ci ronzano in testa. Ehi, pure lei si guasta; forse spingendo ripartirà». Sul lato “b” *La luce del mattino:* «Luce del mattino dammi la speranza entra in questa stanza. Prendimi per mano dimmi piano piano qual è la mia strada». ★ 1984. L'ultimo disco 45 rpm vede il Complesso degli Opera stabilizzarsi in un quartetto composto da *Mario Volanti* (voce solista, pianoforte, sinth), *Vanni Comotti* (batteria), *Mario Lambiase* (chitarra) e *Piero Pasini* (c. basso). Sulla copertina del disco i quattro componenti del complesso appaiono ritratti sulla panchina di un parco. Con questa formazione la band rilascia il 45 rpm dal titolo *Getta la maschera:* «Getta la maschera qui, non far quegli occhi cattivi, lo so che è un po' colpa mia che non dovevo andar via adesso sono ai tuoi piedi». Sul lato "b" *Sabbia.* ✦ Si conclude qui il percorso discografico di un _ensemble_ che, agli esordi, aveva le carte in regola per ritagliarsi un posto nel panorama musicale italiano. Caso non unico e neppure raro che conferma il principio di Edgar Morin che asserisce che «il tutto è maggiore della somma delle parti». Principio applicabile _in todo_ a un sodalizio artistico nella fattispecie di quello del complesso vocale-strumentale. ✦ Non è dato sapere con certezza se e per quanto tempo ancora il complesso degli Opera abbia continuato l’attività concertistica dopo il 1984. ✦ Hydor Vox desidera ringraziare Jack Beatrici, titolare dell'omonimo canale RUclips, per aver realizzato e unificato la discografia di questa band che troverete qui ➡️ ruclips.net/video/wCh0lICXM5U/видео.html

    • @dinobartolini4724
      @dinobartolini4724 3 года назад +6

      grazie per tutte queste notizie ,molto esaustivo .....un complesso che mi e' rimasto nel cuore

  • @giuseppegioia33
    @giuseppegioia33 3 года назад +5

    Come posso dimenticarti amore mio concetta Mascia ti amo ancora mi vengono ancora forti palpitazioni