Le pietre parlano - "La Chiesa viene alla luce"

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  • Опубликовано: 3 окт 2021
  • Con l’imperatore Adriano l’impero romano vive un periodo di pace, i confini vengono consolidati, l’amministrazione romana spinge i tanti popoli che abitano i territori dell’impero ad integrarsi. Così anche i culti non leciti, come il cristianesimo, vengono di fatto tollerati, purché non creino problemi di ordine pubblico. Per questo la Chiesa di Roma in quel periodo, con Papa Aniceto, si trova ad occuparsi di più delle nascenti eresie, che delle persecuzioni imperiali. Ma questo periodo di pace relativa è destinato a finire. Sotto Marco Aurelio ricominciano le pressioni dei barbari sui confini, e le legioni attraversando i territori dell’impero per andare a difenderli, diffondono una terribile peste tra le popolazioni urbane. Alla luce di quanto sta avvenendo, i cristiani ricominciano, allora, ad essere considerati nemici dello stato per il loro rifiuto di compiere sacrifici agli dei di Roma, attirandone l’ira. L’imperatore Marco Aurelio - un raffinato filosofo- riceve le lettere di un altro filosofo, Giustino, giunto a Roma per dimostrare la razionalità del cristianesimo e la sua perfetta compatibilità con i valori di fondo dell’impero romano. Ma il dialogo non porterà ad una comprensione e Giustino finirà martirizzato insieme ai suoi discepoli e per questo proclamato poi Santo dalla Chiesa. La sua testimonianza resta fondamentale nella storia della Chiesa: a lui si deve la più antica e commovente descrizione dei Sacramenti che venivano celebrati dalla comunità cristiana, che, allora, si riuniva nelle case e non ancora nelle chiese.
    In seguito, quando a Roma arriverà la dinastia dei Severi, la Chiesa vivrà un periodo di relativa tranquillità e ne approfitterà per costruire l’embrione della sua organizzazione. Un papa geniale, San Callisto, istruirà il primo cimitero pubblico dei cristiani, che ancora oggi porta il suo nome, e che diventerà una sorta di luogo di preghiera e di riunione per la comunità. Ma anche San Callisto verrà ucciso a Roma durante i tumulti seguiti alla deposizione dell’imperatore ragazzino Eliogabalo, devolto al culto del dio sole.
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    Giunto alla terza edizione, il programma racconta la Roma dei cristiani del terzo secolo.
    Prosegue dunque il racconto della storia della Chiesa di Roma ai tempi dell’impero romano, attraverso il viaggio nei luoghi che conservano la memoria dei fatti, tra archeologia, arte e memoria devozionale.
    In tre puntate, i drammatici ed eroici fatti del terzo secolo dell’era cristiana. Da una parte la Chiesa non riesce più a stare nascosta: per sua natura tende ad emergere e portare alla luce la sua testimonianza, approfittando dei momenti di relativa tolleranza da parte di chi amministra il potere. Dall’altra la persecuzione dello stato romano cessa di essere episodica e si fa via via sistematica e organizzata, colpendo non più i singoli cristiani, come era in principio, ma proprio la Chiesa come comunità, come organizzazione e come gerarchia.
    Il martirio dei Papi, dei presbiteri, dei diaconi e delle donne e degli uomini della comunità, porterà alla fine del secolo un imperatore, Costantino, a convertirsi e ad ammettere e riconoscere, nel 313 D.C., il culto cristiano tra quelli leciti, dopo più di tre secoli di persecuzioni, torture ed esecuzioni capitali. Da quel momento il cristianesimo diverrà presto la religione prevalente in ogni parte dell’impero.
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