Professore, ormai la seguo da tempo su RUclips e credo che questo tipo di video dove lei parla direttamente al pubblico è molto efficace e istruttivo, questo tipo chiarezza , quantità di nozioni e argomenti da affrontare viene meno quando c'è "open microphone" x tutti, un idea di certo positiva e democratica, ma con un piccolo difetto, secondo il sottoscritto, di perdersi in parole non mirate e spesso pronunciate da individui probabilmente desiderosi di conoscenza ma con nozioni ridottissime se non nulle(e aggiungerei un pizzico di vanità nell' apparire). Parlare con cognizione di causa dovrebbe essere un corso di 12CFU in ogni università italiana. Buon week end Mr Boldrin e grazie🍷
Finalmente un po di riflessione in più dopo l'urgenza dell'attualità. Soprattutto riflessione solitaria, ingrediente indispensabile di un vero intellettuale. Grazie!🙏
Riflessioni logiche equilibrate e quindi condivisibili. Mi chiedo se avremo un élite politica e intellettuale tanto equilibrata e lungimirante da avere un atteggiamento simile a ciò che lei auspica
Prof. questa analisi è ottima! Video come questi sono la ragione per cui vale seguire canali come il suo (...e anche altri bravi sul tubo e su twitch, perché no...). Ma chi ce le dà altrimenti un'analisi così? I programmi sul digitale terrestre 🤣🤣??(perdoni la sviolinata... voglio solo mandarle un feedback positivo; soprattutto per il livello del ragionamento e di analisi, al di là del contenuto stesso...che qualcuno potrebbe non esservi d'accordo - come in tutte le analisi, del resto). Io trovo questa sua analisi molto fondata. Ci sta, eccome. Grazie ancora
Però Michele il fatto è che l'espansione anche soltanto commerciale, culturale e diplomatica che viene portata avanti dalla Cina è già di per sé una minaccia ai valori occidentali nel lungo periodo. E questo tralasciando il fatto che a me sembra estremamente evidente come la Cina voglia risolvere la questione taiwanese ed estremamente probabile che in un futuro non troppo remoto andrà a finire esattamente come lei cerca di farla finire; e tralasciando che quanto accade in Xinjang è assolutamente paragonabile ai pogrom di cui parli a fine video come di un'implicazione di dovere morale verso gli oppressi.
Molto interessante, sono anche abbastanza d'accordo - un approfondimento su Taiwan magari via LiberiOltre sarebbe interessante perchè credo pochi sappiano cosa è realmente successo e quale è la situazione. Credo che ci sia un errore di prospettiva nel valutare i regimi e la loro aggressività. Negli anni della guerra fredda, l'URSS si espandeva e usava il comunismo come scusa per l'espansionismo. Oggi noi vediamo la Cina che è ancora retta dal partito unico comunista e pensiamo che il suo atteggiamento espansionista - soprattutto economico - non possa non portare a volersi espandere con la stessa aggressività della Russia post sovietica.
GIAPPONE - In Epoca Edo (1603-1868) comincia a svilupparsi una classe di commercianti, sia pure con grande fatica: dapprima il commercio è consentito solo con gli olandesi protestanti e i cinesi non cristiani (spagnoli e portoghesi vengono espulsi perché considerati complici dei rivoltosi durante i tumulti del 1636-1638), e ancora nel 1792 fallisce un tentativo russo. Nel 1853-1854 due spedizioni dell'ammiraglio Perry "costringono" il Giappone ad accettare l'approdo di navi statunitensi a Shimoda e Hakodate, e rapidamente analoghe convenzioni vengono siglate con Gran Bretagna, Paesi Bassi, Russia e Francia. Il grande processo di industrializzazione del Giappone andrebbe inquadrato soprattutto nell'Epoca Meji (1868-1912) che corrisponde ad una fase di totale ricostruzione del Giappone piegato da quasi un secolo di catastrofi naturali (l'ultima delle quali il terremoto di Tokyo dell'11 novembre 1855) e fu spinto anche dalla "borghesia" prosperata nel Periodo Edo. CINA - Per quanto riguarda i cinesi ciò che conta è il loro senso del tempo, non molto chiaro agli occidentali che non sono abituati a ragionare in termini di decenni o secoli. Per esempio oggi "made in China" è sinonimo di di scarsa qualità (equivalente del "Made in Japan" degli anni '50), ma fra pochi anni i prodotti cinesi saranno dello stesso livello di quelli di Taiwan, ma con fattori di scala non paragonabili: quanto potrà reggere il sistema economico taiwanese a questa concorrenza? La Cina si riprenderà Taiwan, forse nel 2050 o forse dopo, ma l'avrà. Se consideriamo poi l'andamento demografico in questo arco temporale è anche probabile l'allargamento della Cina sia verso il sud-est asiatico sia a nord verso l'Asia russa (a ovest la vedo più complicata perché tassi analoghi li troviamo non solo in Bangladesh, India e Pakistan, ma anche nei vari *stan dell'Asia sud-occidentale. Chiedo scusa per la lunghezza del commento.
Michele, su Taiwan non si puo dire che e' ambigua... E' uno stato a tutti gli effetti, con una storia molto particolare, unica nel mondo, una bizzarria della storia se vogliamo, ma la Cina (Beijing, CCP...) non amministra il territorio dalla dinastia Qing (1600 d.C.) Taiwan (Formosa) stata anche parte dell'Impero Giapponese, e colonia Spagnola e Olandese (come parte dell'Indonesia). Taipei al momento ha propri confini, esercito, moneta ufficialmente scambiata su tutti i mercati (dollaro Taiwanese) e passaporto riconosciuto da tutti (tranna Cina) che nel rank internazionale si colloca ben piu' sopra a quello Cinese (cosa che crea un mercato nero di passaporti Taiwanesi falsi che valgono anche 100K USD). L'unico vero motivo per cui Nazioni Unite e altri stati (a parte 7, tra cui il Vaticano) non lo riconoscono e' per non farsi nemica la Cina, che minaccia da sempre un'invasione qualora venisse dichiarata l'indipendenza che di fatto esiste gia'. Se Taiwan fosse costretta a far parte della Repubblica Popolare Cinese sarebbe una sciagura al pari dell'Ucraina che viene annessa alla Russia. Per assurdo la Russia avrebbe molto piu' diritto a reclamare la Crimea e forse i cittadini della zona molto meno contrari ad essere considerati Russi, per via del loro recentissimo passato. I Taiwanesi stanno ai Cinesi, come un Giapponese o un Koreano sta a un Cinese, questo dev'essere chiaro.
Il punto è la militarizzazione unita al potere di Xi all'interno del CCP. - Che si sviluppino economicamente è chiaramente un loro diritto. Se non ci sta bene che facciano soft power con la Via della Seta, non abbiamo che da fare loro concorrenza in Africa e altrove. Se vogliono primeggiare tecnologicamente dovremmo giocarcela attirando immigrati skilled e facendo ricerca. Sui diritti umani in Xinjang e HK o altrove purtroppo non possiamo fargli cambiare rotta e l'Afghanistan e l'Iraq dimostrano questo. - Ma il grado con cui si stanno militarizzando è a mio avviso un'altra storia. Nel senso che non si possono sapere mai con certezza le intenzioni che muovono Xi. La militarizzazione è accelerata enormemente da quando c'è lui al potere e sul piano navale procede a ritmi enormi. Si inferisce dalla storia cinese degli ultimi 80 anni che non vogliono la guerra, ma il punto a mio avviso non è quello. Il punto è che, come dimostra l'atteggiamento cinese con l'Australia (sono molti altri i casi in realtà oltre l'Australia, ad es. il Giappone nel 2010 dopo il dissidio su un peschereccio, o la SK nel 2017 per l'installazione del THAAD...) non vi è alcuna remora ad utilizzare coercizione economica per fare pressioni politiche. Il timore è che possano fare lo stesso con strumenti militari in futuro se diverranno la potenza egemone militarmente in Asia. Ci sono svariati analisti militari che non concordano più sull'idea che l'America possa mantenere il vantaggio militare in eterno di fronte al grado con cui si stanno armando i cinesi, anzi tutto il contrario. Le scene che vediamo dall'Ucraina a mio avviso non dovrebbero farci venire in mente che Cina = Russia sul piano militare e che l'America primeggi ad libitum. La massa conta. Il pil cinese è (adesso) 10 volte quello russo. Molte più risorse da investire in difesa.
- Il QUAD non è di fatto un'alleanza militare come può essere l'AUKUS. Su carta Giappone, India, US e Australia fanno una massa superiore alla Cina, ma su carta. Se dovesse scoppiare un conflitto non c'è alcuna garanzia che tutti e 4 i paesi si muovano congiuntamente tipo NATO. Non propongo alcuna "soluzione" perché a mio avviso non c'è ne una, tranne l'auspicio che gli Stati Uniti riescano ad avere nei decenni a venire un vantaggio militare sulla Cina e forse riescono a creare una counterbalancing coalition nell'Indo Pacifico.
precisiamo sempre che la guerra non è l'obbiettivo a cui dobbiamo tendere, solo attraverso la pace avremmo capacità di progredire eticamente e moralmente
@@enricomassignani Non so se stia semplicemente seguendo l'approccio Americano. Se fosse così allora si tratta di sistemi di valore e preferenze individuali verso un ordine globale in cui la potenza principale sono gli USA e quello in cui la potenza principale è la Cina. Messe sulla bilancia pro e contro dei due scenari, le mie preferenze, ciò in cui credo e i miei bias mi fanno nettamente propendere per il primo scenario. Ma tanto quello che io o noi vogliamo conta men di zero. Sarà il tasso con cui cresceranno i cinesi e il loro sviluppo tecnologico a decidere quanto grandi e potenti diverranno.
"During the 2017 ASEAN Summits in Manila, all four former members led by Abe, Australian Prime Minister Malcolm Turnbull, Indian Prime Minister Narendra Modi, and US President Donald Trump agreed to revive the quadrilateral alliance in order to counter China militarily and diplomatically in the "Indo-Pacific" region, particularly in the South China Sea. Tensions between Quad members and China have led to fears of what was dubbed by some commentators "a new Cold War" in the region.[3][4][5][6][7] In a joint statement in March 2021, "The Spirit of the Quad," the Quad members described "a shared vision for a Free and Open Indo-Pacific," and a "rules-based maritime order in the East and South China seas," which the Quad members state are needed to counter Chinese maritime claims. The Quad pledged to respond to COVID-19,[8] and held a first Quad Plus meeting that included representatives from South Korea, New Zealand, and Vietnam to work on its response to it.[8][9][10]" Il resto son opinioni personali, rispettabilissime ma basate su zero fatti. In ogni caso: il vantaggio militare si mantiene mantenendolo, non aggredendo verbalmente l'altro ogni due per due e cercando di spiegargli come deve regolare le sue faccende interne. It's as simple as that.
@@MicheleBoldrin Si ma infatti non ho scritto che dobbiamo attaccarli verbalmente. Sul vantaggio militare sono d'accordo che si mantiene mantenendolo ma il punto è se gli Stati Uniti lo stanno facendo oppure no, se ci riusciranno oppure no. Comunque nella prima frase credo si sia sbagliato voleva scrivere QUAD al posto di ASEAN.
@@MicheleBoldrin Michele forse abbiamo soltanto opinioni diverse, NON dobbiamo aumentare gli armamenti perché prima o poi li dovremo usare e allora sarà la fine della cazzo di civiltà umana.
Grazie, riflessione interessante. Un obiezione sulla questione taiwanese. A me pare che lo status di Taiwan in quanto stato sovrano non sia ambiguo sotto il profilo del diritto internazionale essendo Formosa un "ente dotato di potestà territoriale, che esercita a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri" (ho saccheggiato la definizione Treccani per praticità). Inoltre fino al 1971 Taipei era membro permanente del consiglio di sicurezza ONU. Infine la condizione di Stato sovrano secondo il diritto internazionale è propria di ogni ente che ne possiede le qualità, non dipende cioè dal riconoscimento da parte di altri enti ma piuttosto dall'effettiva presenza di certe condizioni. Se la Cina "continentale" avesse fondati diritti nelle pretese che avanza su Taiwan perchè non dovrebbe averne di analoghi sulla Mongolia, Corea, Tibet (che in effetti ha annesso 1950), Turkestan orientale (che in effetti occupa. Indipendente nel 1933 e in parte del territorio dal 1944 al 1949), Annam? Il precedente dominio imperiale di queste regioni non è un titolo di diritto alla loro attuale occupazione. Lo fosse l'India potrebbe rivendicare la valle dell'Indo e il delta del Gange... la Turchia potrebbe rivendicare l'intero Medio oriente i Balcani e parte del Nord africa.. Il Marocco la Mauritania.. L'Etiopia Eritrea e Gibuti.. La Russia Ucraina, Paesi Baltici, Bielorussia, repubbliche centroasiatiche, Armenia, Georgia e Azerbaijan (tutti Paesi con una storia recente come Stati indipendenti ben più breve di quella di Taiwan). Anche la tesi di mancanza di ambizioni espansionistiche da parte della Cina non pare del tutto coerente con la circostanza che circa il 30% della superfice del paese sia costituita da territori occupati sopprimendo militarmente la resistenza delle popolazioni autoctone (Xinjiang e Tibet) e sottoposti a sostituzione/pulizia etnica. Questa tesi cozza anche con la politica attuata da Pechino nel gestire le frontiere marittime contese con Vietnam, Filippine, Indonesia, etc. Grazie di nuovo per il video.. sono consapevole della parzialità/del tono polemico di alcune dei punti che ho portato a sostegno della mia replica. Ho un po' forzato perchè trovo davvero poco convincente la tesi secondo cui lo status di Taiwan IN QUANTO STATO SOVRANO dipenderebbe dal riconoscimento di Pechino. Saluti e perdonatemi la lungaggine :) .
E' brutto se abbozzo una seconda obiezione 30 secondi dopo essermi scusato per la lungaggine della prima? Condivido il pragmatismo delle considerazioni che il Prof. sviluppa in conclusione sulla follia di una parziale autarchia italiana giustificata dall'alibi di non commerciare con Paesi antitetici "all'eterogeneo modello" politico culturale "occidentale". Ma lo stesso pragmatismo non suggerisce la ricerca di una pace di compromesso con Mosca (che ha ormai ampiamente dimostrato la sua natura di tigre di carta/di colosso dai piedi d'argilla, di minaccia gestibile) in ragione dei costi verosimilmente rilevantissimi per l'Europa nel caso si cercasse di ottenere una piena sconfitta russa in Ucraina? PS: Non vuole essere una domanda retorica ma la condivisione di dubbi che nutro sulla questione! Grazie!
salve prof, ma a quello che ho visto, c'e' uno schieramento di navi intorno a Taiwan, e ci sono delle esercitazioni militari simili ad una invasione. e' corretto?
Quando noi, da europei, pensiamo al socialismo, la mente va subito al welfare state. Ma in Cina, "socialismo" assume solo un'accezione di controllo diretto del Partito sull'economia, la società, la cultura e tutta la struttura statale. La parola "socialismo" non indica una presenza assistenziale dello stato nella società, ma piuttosto a legittimare la presenza pervasiva del Partito-stato nella società a tutti i livelli. In Cina, tutto deve rispondere al Partito e c'è un membro di partito con delle responsabilità politiche in ospedali, scuole, università, associazioni di volontariato, aziende di stato (che controllano indirettamente l'80% delle aziende cinesi) etc. In Cina, socialismo significa solo che, senza il Partito, lo stato smette di esistere.
31:45 - “che evidenza abbiamo di un loro tentativo di espansione da quei confini negli ultimi 600 anni? Zero” Premesso che, anche se l’affermazione fosse vera, si possono nutrire ragionevoli dubbi che possa dimostrare alcunché rispetto alle (supposte) mire espansionistiche della Cina di oggi, faccio in ogni caso osservare che la storia della Cina durante il periodo Qing (1644-1911) è caratterizzata da guerre di conquista di nuovi territori tradizionalmente non cinesi (le c.d. “Dieci Grandi Campagne”, che includono le guerre contro gli dzungarii e la conseguente annessione del Xinjiang, l’annessione del Tibet (1720), e altre guerre espansionistiche vs Birmania e Vietnam). Risale inoltre al periodo Qing la sinicizzazione (più o meno forzata) di Taiwan, che era rimasta fino ad allora abitata in prevalenza da popolazioni di origine austronesiana. Apprezzerei molto che si correggesse il tiro e che questo argomento non venisse più utilizzato in futuro.
Verissimo. Mentre facevo l'affermazione mi insultavo per l'esagerazione. Avrei dovuto dire 250, che non sono pochi comunque. I Manchu andarono a prendersi le terre ai bordi, tanto inutili allora come ora. Ma e' verissimo: conquistarono il controllo militarmente e decisero di continuare rompendo l'isolamento Ming ed ampliando moltissimo il territorio controllato direttamente. Vi e' ampia convinzione fra gli storici che, precedentemente, quelli occupati venissero considerati "parte dell'impero" comunque e che l'intervento dei Manchu (concentrato in pochi decenni nella seconda meta' del 18esimo secolo) sia stato di tipo opportunistico approfittando delle lotte interne e delle divisoini tribali nelle zone ovest. Le guerre di confine che menzioni sono poca cosa e risultarono in niente. Le grandi annessioni furono Tibet e Xinjiang. Verissimo comunque, durante gli ultimi 600 anni le dimensioni dell'impero son cresciute grazie a quel periodo guerriero. L'argomento a mio avviso comunque rimane valido: nessun paese occidentale si e' fatto neanche lontanamente i cazzi suoi cosi' a lungo e nella cultura cinese non ho mai trovato teorizzati concetti di tipo coloniale o imperiale del tipo "Monroe Doctrine" e simila. Vero che potrebbe essere un puro caso (dalla seconda meta' del 18esimo secolo almeno sono cosi' militarmente inferiori agli europei da non aver maniera di colonizzare alcunche') ma la mia impressione e' che questa sia invece una caratteristica profonda della cultura cinese. Questo NON elimina le loro aspirazioni imperiali, semplicemente le direziona su strade diverse dalla guerra di aggressione. Vanno affrontati su quei terreni, non minacciandoli militarmente.
Italia basta retromarciar solo di meno di cento anni era un paese fascista…. fascista democratico col governo leggitimamente eletto e delegato… quindi lascia stare la Cina, loro ideale era “ le nostre nostre sono le nostre, molla o muore”
Questo però vuol dire che la crescita economica cinese non ha un fine o se lo ha è un fine pacifico. Mi viene difficile da pensare. Credo invece sia più probabile la nascita di un'idea imperialista espansiva o di esportazione culturale (come la nostra nel Medio Oriente e altri parti del mondo).
che diritto avete per dare un giudizio a un altro paese , in che qualita‘? ex nazione fascista? o la running dog del imperatore SAM per invadere gli altri paesi come siria e iran? sieti veramente senza pudore, mi stupite!
@@xupaolo3820 1 non ho dato un giudizio, ho posto un dubbio che ho cercato di argomentare 2 in questo momento la Cina è una dittatura quindi c’è una probabilità maggiore che possa sviluppare una politica estera aggressiva (non che alcune democrazie non ce l’abbiano)
È anche vero che per ora, tranne la questione Taiwan, la Cina non ha dato dimostrazione di politica estera aggressiva, però in quanto dittatura la mia fiducia è poca.
@@gabrielecriscuolo3209 quindi in base alla sua stima, quanta fiducia lei ha che imperialismo USA e militarismo NATO portera‘ intera umanita’ a un futuro migliore( non solo vostro), e in base alla sua stima se un giorno vi pentireste di avere compiuto gli atti vantalici in iraq,siria e afghan e anche Vi dispiacera‘ per gli atti bruttali per le azioni di sfruttare e schiavizzare il popolo Africano ? Pensate che un giorno , il Vostro pacifico e democratico governo restituira’ gli antiquariati di egitto in mueso di Torino al proprio Popolo?
@@gabrielecriscuolo3209 dici agressiva agressiva agressivassima come quella di NATO e di USA? e per te quale agressione e meglio, quello democratico opoure quello autoritario? come mai le prima due guerre mondiali nati in questa grande continenti di civilta e di democrazia , quindi Vostra? e come mai una nazione di pochi anni fa fascista e finora fa parte del militarimo NATO (responsabile di decine guerre negli altri paesi e milioni di vittimi di guerre e decine milioni di profughi), come Italia, ha il coraggio di commentare sull‘altro paese che dato una vera cultura di pace e di civilta‘ in ASIA da piu’ di 2000 anni… ma voi siete oltre arrogante … prima conviene di pensare bene come passare sta-inverno, senno passa da inferno…
@37:47 infatti avrei fatto quella domanda.. ma la spiegazione successiva @38:00 non l'ho capita! e allora chi è invece che "ci" sta attaccando? :: chi siamo "noi" nel "ci"??
39:01 Perdona la mia ignoranza (sono uno studente di filosofia al primo anno e vado a memoria di ciò che ricordo dalla scuola), ma il Giappone non è passato molto velocemente da un sistema pressoché feudale ad uno industrializzato in cui vige il libero mercato?
Direi di no. Commodore Perry arrivo' nel 1853, l'Italia al tempo nemmeno esisteva e quel che esisteva era borbonico-papalino. La modernizzazione del Giappone inizia con il periodo Edo (17th century), ovvero quando l'Italia era avvolta nelle profonde paludi dell'arretratezza signorile. Ah, se a scuola insegnassero la storia del mondo invece che le cretinate sul ratto delle sabine ... non te la prendere, non e' colpa tua ma di chi vi fa lezione.
Buongiorno professore, commento a caldo e forse non abbastanza ragionato ma mi è venuto in mente guardando la live. Non pensa che quando parla di "esportazione di democrazia fallita" da parte degli americani o dei paesi occidentali ci sia una grossa eccezione, ovvero la corea del sud? Non sono una democrazia e un paese prospero anche e grazie all' "esportazione" dei sistemi valoriali occidentali?
Però di fatto non è stato esattamente "un'esportazione di democrazia" la Corea del Sud è fondamentalmente debitrice dell'Occidente e l'ha "imitato". E tra l'altro dal lato opposto, supportato da dittature più "soft" tipo la Cina c'è uno dei peggiori regimi al mondo, quello della Corea del Nord
Possiedono solo la forza lavoro e la bassa sensibilità all'impatto ambientale. Le terre rare non sono così rare. Conviene al mondo occidentale farle estrarre ai cinesi.
@@MicheleBoldrin ovvio che può invitare chi vuole, non siamo mica in Cina. Il mio era un semplice suggerimento. Ho scoperto da poco i video Boldrin/Forchielli di qualche anno fa e me li sono guardati credo tutti. Sarebbe interessante per me, e credo anche per altri, un vostro confronto sul tema alla luce dei nuovi avvenimenti, specialmente visto che avete posizioni un po' diverse
Prof, sulla questione Taiwanese non ha fatto una ricostruzione corretta: TAIWAN NON È UNA PROVINCIA SEPARATISTA, e non lo è mai stata. La questione è molto più complessa. Innanzitutto, Taiwan, come stato sovrano, non esiste. Piuttosto, Taiwan è la sede del facto del governo della Repubblica di Cina, che ancora oggi reclama, almeno formalmente l'intero territorio cinese. Tanto è vero che la capitale de jure della Repubblica di Cina è Nanchino. Taiwan non è stata "occupata" dall'esercito della Repubblica di Cina. Ma piuttosto, l'esercito della Repubblica di Cina si è ritirato in uno dei propri territori dopo aver perso la guerra civile sulla Cina continentale. E lì è rimasto. Tra Pechino e Taipei c'è persino stato un accordo formale per sancire il fatto che la Cina sia una ed indivisibile, ma che non ci sia accordo tra le parti su chi ne sia il governo legittimo. Al momento, Taipei reclama l'intera Cina e Pechino fa lo stesso. Almeno a livello formale. Dire che la situazione sia quella del Donbas riduce la complessità della questione e rende impossibile comprenderla sul piano politico e stretgico
@@nxarior l'antiamericanismo di Fabbri semplicemente non esiste, può verificarlo lei stesso nei suoi interventi su Perch podcast o nelle riviste che dirige su cui pubblica articoli di George Friedman
Ammetto di averlo letto e ascoltato poco, solo di recente, ma a volte mi é sembrato che infilasse nel discorso sottili concetti alla “eh, ma gli USA se non avessero fatto così” in analisi dove centrava poco o niente. Non ho un’opinione chiara al riguardo.
@@nxarior secondo me quello. He intendi tu è più che altro una tendenza che anche io ho notato nelle argomentazioni sia di fabbri che del redattore Caracciolo, ovvero l abitudine a fare sembrare le mosse americane un po' improvvisate e poco furbe anche quando non è così e talvolta anche durante questa guerra soprattutto Caracciolo aver dipinto la Russia come un po' più forte di quello che era
@@555trxk Caracciolo é uno sparaminchiate a raffica. Uno che ha detto che “sappiamo cosa vuole la Russia, dobbiamo capire cosa vogliano gli Ucraini con questa guerra”. Eh? La casa e la vita di prima forse??
@@jumboon il fatto che vengano in Italia come turisti non può fare passare in secondo piano le uccisioni di civili Ucraini. Chi parla come te è un idiota
@@francescodraisci6404 вона отримала премію Івана Ільїна Дікхеда 2022 року. їй дадуть два флакони, один із спермою Путіна, яка дуже кремоподібна. Другий флакон містить сечу від Николая Платолановича Панатрушева, набагато більш текучу і смачну. здоров'я
@@raffaeleservillo930 sono consapevole di quello che dici. Michele nel video afferma che bisogna tollerare l'Arabia Saudita o la Cina "perché non ci stanno attaccando" mentre bisogna prendere a calci i russi perché ci stanno attaccando. Ok. Ora, dando per scontato che non ci stanno militarmente attaccando, arrivi te e dici che ci stanno attaccando non militarmente ma "attacca un paese che si muove secondo i principi della democrazia sta aggredendo anche Noi"; secondo questa logica devo credere che chi attacca Yemen, potenzialmente taiwan e nega diritti al curdistsn indipendente stia attaccando me perché attacca un paese democratico. Il pippotto sulla mia libertà su youtube lo vada a fare altrove, grazie.
@@MicheleBoldrin ho citato solo quello che lei ha detto. Ossia di ignorare Cina e Arabia (ci mettiamo dentro quello che fa la Turchia?) perché non ci stanno attaccando. Il suo approccio secondo cui bisogna ignorare questi stati "perche non ci stanno attaccando" lo trovo sbagliato e seguendo la sua logica non dovremmo intervenire in Ucraina perché non è paese nato. Ossia o decidiamo che tutto quanto quello che succede dalla Polonia in poi ci riguarda oppure non ci riguarda, basta decidersi. Purtroppo non faccio il prof universitario e non posso passare la giornata su twitch, quando non lavoro dormo o guardo i suoi video prima di dormire, grazie comunque per l'invito. Quello che beve in diretta birra in piena mattina in ogni caso è lei. PS persone normali ci si da del lei e non del tu. Cordialità e buon lavoro.
Professore, ormai la seguo da tempo su RUclips e credo che questo tipo di video dove lei parla direttamente al pubblico è molto efficace e istruttivo, questo tipo chiarezza , quantità di nozioni e argomenti da affrontare viene meno quando c'è "open microphone" x tutti, un idea di certo positiva e democratica, ma con un piccolo difetto, secondo il sottoscritto, di perdersi in parole non mirate e spesso pronunciate da individui probabilmente desiderosi di conoscenza ma con nozioni ridottissime se non nulle(e aggiungerei un pizzico di vanità nell' apparire). Parlare con cognizione di causa dovrebbe essere un corso di 12CFU in ogni università italiana. Buon week end Mr Boldrin e grazie🍷
finalmente qualcuno che parla della Cina ma senza la solita retorica occidentale che spunta di propaganda,grazie professore.
Finalmente un po di riflessione in più dopo l'urgenza dell'attualità. Soprattutto riflessione solitaria, ingrediente indispensabile di un vero intellettuale. Grazie!🙏
Riflessioni logiche equilibrate e quindi condivisibili. Mi chiedo se avremo un élite politica e intellettuale tanto equilibrata e lungimirante da avere un atteggiamento simile a ciò che lei auspica
Prof. questa analisi è ottima! Video come questi sono la ragione per cui vale seguire canali come il suo (...e anche altri bravi sul tubo e su twitch, perché no...).
Ma chi ce le dà altrimenti un'analisi così? I programmi sul digitale terrestre 🤣🤣??(perdoni la sviolinata... voglio solo mandarle un feedback positivo; soprattutto per il livello del ragionamento e di analisi, al di là del contenuto stesso...che qualcuno potrebbe non esservi d'accordo - come in tutte le analisi, del resto).
Io trovo questa sua analisi molto fondata. Ci sta, eccome. Grazie ancora
io apprezzo queste riflessioni perché sono equilibrate...ti fanno ulteriormente riflettere...
Ottime riflessioni, grazie per averle condivise.
Signor. Boldrin la seguo e ascolto con molto interesse e piacere, alle sue live ed ospiti. Grazie per il suo tempo e impegno. 🤗
Però Michele il fatto è che l'espansione anche soltanto commerciale, culturale e diplomatica che viene portata avanti dalla Cina è già di per sé una minaccia ai valori occidentali nel lungo periodo.
E questo tralasciando il fatto che a me sembra estremamente evidente come la Cina voglia risolvere la questione taiwanese ed estremamente probabile che in un futuro non troppo remoto andrà a finire esattamente come lei cerca di farla finire; e tralasciando che quanto accade in Xinjang è assolutamente paragonabile ai pogrom di cui parli a fine video come di un'implicazione di dovere morale verso gli oppressi.
Una riflessione per me utilissima e nodale . Personalmente concordo pienamente . Grazie al Prof. Alla prossima .
Ottimo video Prof. Geraci
Molto interessante, sono anche abbastanza d'accordo - un approfondimento su Taiwan magari via LiberiOltre sarebbe interessante perchè credo pochi sappiano cosa è realmente successo e quale è la situazione.
Credo che ci sia un errore di prospettiva nel valutare i regimi e la loro aggressività. Negli anni della guerra fredda, l'URSS si espandeva e usava il comunismo come scusa per l'espansionismo. Oggi noi vediamo la Cina che è ancora retta dal partito unico comunista e pensiamo che il suo atteggiamento espansionista - soprattutto economico - non possa non portare a volersi espandere con la stessa aggressività della Russia post sovietica.
Rilancio, chi è a Roma e vorrebbe iniziare a creare supporto dal basso?
Grazie Prof, sempre molto molto interessante.
cazzo allora è la chat che la rovina. la spenga sempre prof, questo video è ottimo!
GIAPPONE - In Epoca Edo (1603-1868) comincia a svilupparsi una classe di commercianti, sia pure con grande fatica: dapprima il commercio è consentito solo con gli olandesi protestanti e i cinesi non cristiani (spagnoli e portoghesi vengono espulsi perché considerati complici dei rivoltosi durante i tumulti del 1636-1638), e ancora nel 1792 fallisce un tentativo russo. Nel 1853-1854 due spedizioni dell'ammiraglio Perry "costringono" il Giappone ad accettare l'approdo di navi statunitensi a Shimoda e Hakodate, e rapidamente analoghe convenzioni vengono siglate con Gran Bretagna, Paesi Bassi, Russia e Francia.
Il grande processo di industrializzazione del Giappone andrebbe inquadrato soprattutto nell'Epoca Meji (1868-1912) che corrisponde ad una fase di totale ricostruzione del Giappone piegato da quasi un secolo di catastrofi naturali (l'ultima delle quali il terremoto di Tokyo dell'11 novembre 1855) e fu spinto anche dalla "borghesia" prosperata nel Periodo Edo.
CINA - Per quanto riguarda i cinesi ciò che conta è il loro senso del tempo, non molto chiaro agli occidentali che non sono abituati a ragionare in termini di decenni o secoli. Per esempio oggi "made in China" è sinonimo di di scarsa qualità (equivalente del "Made in Japan" degli anni '50), ma fra pochi anni i prodotti cinesi saranno dello stesso livello di quelli di Taiwan, ma con fattori di scala non paragonabili: quanto potrà reggere il sistema economico taiwanese a questa concorrenza? La Cina si riprenderà Taiwan, forse nel 2050 o forse dopo, ma l'avrà.
Se consideriamo poi l'andamento demografico in questo arco temporale è anche probabile l'allargamento della Cina sia verso il sud-est asiatico sia a nord verso l'Asia russa (a ovest la vedo più complicata perché tassi analoghi li troviamo non solo in Bangladesh, India e Pakistan, ma anche nei vari *stan dell'Asia sud-occidentale.
Chiedo scusa per la lunghezza del commento.
Michele, su Taiwan non si puo dire che e' ambigua... E' uno stato a tutti gli effetti, con una storia molto particolare, unica nel mondo, una bizzarria della storia se vogliamo, ma la Cina (Beijing, CCP...) non amministra il territorio dalla dinastia Qing (1600 d.C.) Taiwan (Formosa) stata anche parte dell'Impero Giapponese, e colonia Spagnola e Olandese (come parte dell'Indonesia). Taipei al momento ha propri confini, esercito, moneta ufficialmente scambiata su tutti i mercati (dollaro Taiwanese) e passaporto riconosciuto da tutti (tranna Cina) che nel rank internazionale si colloca ben piu' sopra a quello Cinese (cosa che crea un mercato nero di passaporti Taiwanesi falsi che valgono anche 100K USD). L'unico vero motivo per cui Nazioni Unite e altri stati (a parte 7, tra cui il Vaticano) non lo riconoscono e' per non farsi nemica la Cina, che minaccia da sempre un'invasione qualora venisse dichiarata l'indipendenza che di fatto esiste gia'. Se Taiwan fosse costretta a far parte della Repubblica Popolare Cinese sarebbe una sciagura al pari dell'Ucraina che viene annessa alla Russia. Per assurdo la Russia avrebbe molto piu' diritto a reclamare la Crimea e forse i cittadini della zona molto meno contrari ad essere considerati Russi, per via del loro recentissimo passato. I Taiwanesi stanno ai Cinesi, come un Giapponese o un Koreano sta a un Cinese, questo dev'essere chiaro.
bellissimo questo video occorrerebbe postarne uno al giorno di questa caratura
Il punto è la militarizzazione unita al potere di Xi all'interno del CCP.
- Che si sviluppino economicamente è chiaramente un loro diritto. Se non ci sta bene che facciano soft power con la Via della Seta, non abbiamo che da fare loro concorrenza in Africa e altrove. Se vogliono primeggiare tecnologicamente dovremmo giocarcela attirando immigrati skilled e facendo ricerca. Sui diritti umani in Xinjang e HK o altrove purtroppo non possiamo fargli cambiare rotta e l'Afghanistan e l'Iraq dimostrano questo.
- Ma il grado con cui si stanno militarizzando è a mio avviso un'altra storia. Nel senso che non si possono sapere mai con certezza le intenzioni che muovono Xi. La militarizzazione è accelerata enormemente da quando c'è lui al potere e sul piano navale procede a ritmi enormi.
Si inferisce dalla storia cinese degli ultimi 80 anni che non vogliono la guerra, ma il punto a mio avviso non è quello. Il punto è che, come dimostra l'atteggiamento cinese con l'Australia (sono molti altri i casi in realtà oltre l'Australia, ad es. il Giappone nel 2010 dopo il dissidio su un peschereccio, o la SK nel 2017 per l'installazione del THAAD...) non vi è alcuna remora ad utilizzare coercizione economica per fare pressioni politiche. Il timore è che possano fare lo stesso con strumenti militari in futuro se diverranno la potenza egemone militarmente in Asia.
Ci sono svariati analisti militari che non concordano più sull'idea che l'America possa mantenere il vantaggio militare in eterno di fronte al grado con cui si stanno armando i cinesi, anzi tutto il contrario.
Le scene che vediamo dall'Ucraina a mio avviso non dovrebbero farci venire in mente che Cina = Russia sul piano militare e che l'America primeggi ad libitum. La massa conta. Il pil cinese è (adesso) 10 volte quello russo. Molte più risorse da investire in difesa.
- Il QUAD non è di fatto un'alleanza militare come può essere l'AUKUS. Su carta Giappone, India, US e Australia fanno una massa superiore alla Cina, ma su carta. Se dovesse scoppiare un conflitto non c'è alcuna garanzia che tutti e 4 i paesi si muovano congiuntamente tipo NATO.
Non propongo alcuna "soluzione" perché a mio avviso non c'è ne una, tranne l'auspicio che gli Stati Uniti riescano ad avere nei decenni a venire un vantaggio militare sulla Cina e forse riescono a creare una counterbalancing coalition nell'Indo Pacifico.
precisiamo sempre che la guerra non è l'obbiettivo a cui dobbiamo tendere, solo attraverso la pace avremmo capacità di progredire eticamente e moralmente
@@enricomassignani Non so se stia semplicemente seguendo l'approccio Americano. Se fosse così allora si tratta di sistemi di valore e preferenze individuali verso un ordine globale in cui la potenza principale sono gli USA e quello in cui la potenza principale è la Cina.
Messe sulla bilancia pro e contro dei due scenari, le mie preferenze, ciò in cui credo e i miei bias mi fanno nettamente propendere per il primo scenario.
Ma tanto quello che io o noi vogliamo conta men di zero.
Sarà il tasso con cui cresceranno i cinesi e il loro sviluppo tecnologico a decidere quanto grandi e potenti diverranno.
"During the 2017 ASEAN Summits in Manila, all four former members led by Abe, Australian Prime Minister Malcolm Turnbull, Indian Prime Minister Narendra Modi, and US President Donald Trump agreed to revive the quadrilateral alliance in order to counter China militarily and diplomatically in the "Indo-Pacific" region, particularly in the South China Sea. Tensions between Quad members and China have led to fears of what was dubbed by some commentators "a new Cold War" in the region.[3][4][5][6][7]
In a joint statement in March 2021, "The Spirit of the Quad," the Quad members described "a shared vision for a Free and Open Indo-Pacific," and a "rules-based maritime order in the East and South China seas," which the Quad members state are needed to counter Chinese maritime claims. The Quad pledged to respond to COVID-19,[8] and held a first Quad Plus meeting that included representatives from South Korea, New Zealand, and Vietnam to work on its response to it.[8][9][10]"
Il resto son opinioni personali, rispettabilissime ma basate su zero fatti. In ogni caso: il vantaggio militare si mantiene mantenendolo, non aggredendo verbalmente l'altro ogni due per due e cercando di spiegargli come deve regolare le sue faccende interne. It's as simple as that.
@@MicheleBoldrin Si ma infatti non ho scritto che dobbiamo attaccarli verbalmente. Sul vantaggio militare sono d'accordo che si mantiene mantenendolo ma il punto è se gli Stati Uniti lo stanno facendo oppure no, se ci riusciranno oppure no.
Comunque nella prima frase credo si sia sbagliato voleva scrivere QUAD al posto di ASEAN.
@@MicheleBoldrin Michele forse abbiamo soltanto opinioni diverse, NON dobbiamo aumentare gli armamenti perché prima o poi li dovremo usare e allora sarà la fine della cazzo di civiltà umana.
Grazie, riflessione interessante.
Un obiezione sulla questione taiwanese. A me pare che lo status di Taiwan in quanto stato sovrano non sia ambiguo sotto il profilo del diritto internazionale essendo Formosa un "ente dotato di potestà territoriale, che esercita a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri" (ho saccheggiato la definizione Treccani per praticità). Inoltre fino al 1971 Taipei era membro permanente del consiglio di sicurezza ONU. Infine la condizione di Stato sovrano secondo il diritto internazionale è propria di ogni ente che ne possiede le qualità, non dipende cioè dal riconoscimento da parte di altri enti ma piuttosto dall'effettiva presenza di certe condizioni.
Se la Cina "continentale" avesse fondati diritti nelle pretese che avanza su Taiwan perchè non dovrebbe averne di analoghi sulla Mongolia, Corea, Tibet (che in effetti ha annesso 1950), Turkestan orientale (che in effetti occupa. Indipendente nel 1933 e in parte del territorio dal 1944 al 1949), Annam? Il precedente dominio imperiale di queste regioni non è un titolo di diritto alla loro attuale occupazione. Lo fosse l'India potrebbe rivendicare la valle dell'Indo e il delta del Gange... la Turchia potrebbe rivendicare l'intero Medio oriente i Balcani e parte del Nord africa.. Il Marocco la Mauritania.. L'Etiopia Eritrea e Gibuti.. La Russia Ucraina, Paesi Baltici, Bielorussia, repubbliche centroasiatiche, Armenia, Georgia e Azerbaijan (tutti Paesi con una storia recente come Stati indipendenti ben più breve di quella di Taiwan).
Anche la tesi di mancanza di ambizioni espansionistiche da parte della Cina non pare del tutto coerente con la circostanza che circa il 30% della superfice del paese sia costituita da territori occupati sopprimendo militarmente la resistenza delle popolazioni autoctone (Xinjiang e Tibet) e sottoposti a sostituzione/pulizia etnica. Questa tesi cozza anche con la politica attuata da Pechino nel gestire le frontiere marittime contese con Vietnam, Filippine, Indonesia, etc.
Grazie di nuovo per il video.. sono consapevole della parzialità/del tono polemico di alcune dei punti che ho portato a sostegno della mia replica. Ho un po' forzato perchè trovo davvero poco convincente la tesi secondo cui lo status di Taiwan IN QUANTO STATO SOVRANO dipenderebbe dal riconoscimento di Pechino. Saluti e perdonatemi la lungaggine :) .
E' brutto se abbozzo una seconda obiezione 30 secondi dopo essermi scusato per la lungaggine della prima?
Condivido il pragmatismo delle considerazioni che il Prof. sviluppa in conclusione sulla follia di una parziale autarchia italiana giustificata dall'alibi di non commerciare con Paesi antitetici "all'eterogeneo modello" politico culturale "occidentale". Ma lo stesso pragmatismo non suggerisce la ricerca di una pace di compromesso con Mosca (che ha ormai ampiamente dimostrato la sua natura di tigre di carta/di colosso dai piedi d'argilla, di minaccia gestibile) in ragione dei costi verosimilmente rilevantissimi per l'Europa nel caso si cercasse di ottenere una piena sconfitta russa in Ucraina?
PS: Non vuole essere una domanda retorica ma la condivisione di dubbi che nutro sulla questione! Grazie!
@@mavrom4537 Hai ragione sono stato un po' verboso.. però tra le tante cose che ho scritto non mi pare ci fosse "bombardare Xi".
molto interessante . Grazie.
salve prof, ma a quello che ho visto, c'e' uno schieramento di navi intorno a Taiwan, e ci sono delle esercitazioni militari simili ad una invasione. e' corretto?
Se i russi avessero la pelle poco, poco più scura o gli occhi poco, poco più diversi, chissà l’isterìa…
@@ShienChannel, hahahahahahahahaha, sì forse hai ragione. Però va detto: gli ucraini non sono pericolosi.
Quando noi, da europei, pensiamo al socialismo, la mente va subito al welfare state. Ma in Cina, "socialismo" assume solo un'accezione di controllo diretto del Partito sull'economia, la società, la cultura e tutta la struttura statale.
La parola "socialismo" non indica una presenza assistenziale dello stato nella società, ma piuttosto a legittimare la presenza pervasiva del Partito-stato nella società a tutti i livelli. In Cina, tutto deve rispondere al Partito e c'è un membro di partito con delle responsabilità politiche in ospedali, scuole, università, associazioni di volontariato, aziende di stato (che controllano indirettamente l'80% delle aziende cinesi) etc.
In Cina, socialismo significa solo che, senza il Partito, lo stato smette di esistere.
infatti da noi socialismo e socialdemocrazia siano sinonimi
31:45 - “che evidenza abbiamo di un loro tentativo di espansione da quei confini negli ultimi 600 anni? Zero”
Premesso che, anche se l’affermazione fosse vera, si possono nutrire ragionevoli dubbi che possa dimostrare alcunché rispetto alle (supposte) mire espansionistiche della Cina di oggi, faccio in ogni caso osservare che la storia della Cina durante il periodo Qing (1644-1911) è caratterizzata da guerre di conquista di nuovi territori tradizionalmente non cinesi (le c.d. “Dieci Grandi Campagne”, che includono le guerre contro gli dzungarii e la conseguente annessione del Xinjiang, l’annessione del Tibet (1720), e altre guerre espansionistiche vs Birmania e Vietnam). Risale inoltre al periodo Qing la sinicizzazione (più o meno forzata) di Taiwan, che era rimasta fino ad allora abitata in prevalenza da popolazioni di origine austronesiana.
Apprezzerei molto che si correggesse il tiro e che questo argomento non venisse più utilizzato in futuro.
Verissimo. Mentre facevo l'affermazione mi insultavo per l'esagerazione. Avrei dovuto dire 250, che non sono pochi comunque.
I Manchu andarono a prendersi le terre ai bordi, tanto inutili allora come ora. Ma e' verissimo: conquistarono il controllo militarmente e decisero di continuare rompendo l'isolamento Ming ed ampliando moltissimo il territorio controllato direttamente. Vi e' ampia convinzione fra gli storici che, precedentemente, quelli occupati venissero considerati "parte dell'impero" comunque e che l'intervento dei Manchu (concentrato in pochi decenni nella seconda meta' del 18esimo secolo) sia stato di tipo opportunistico approfittando delle lotte interne e delle divisoini tribali nelle zone ovest. Le guerre di confine che menzioni sono poca cosa e risultarono in niente. Le grandi annessioni furono Tibet e Xinjiang. Verissimo comunque, durante gli ultimi 600 anni le dimensioni dell'impero son cresciute grazie a quel periodo guerriero.
L'argomento a mio avviso comunque rimane valido: nessun paese occidentale si e' fatto neanche lontanamente i cazzi suoi cosi' a lungo e nella cultura cinese non ho mai trovato teorizzati concetti di tipo coloniale o imperiale del tipo "Monroe Doctrine" e simila.
Vero che potrebbe essere un puro caso (dalla seconda meta' del 18esimo secolo almeno sono cosi' militarmente inferiori agli europei da non aver maniera di colonizzare alcunche') ma la mia impressione e' che questa sia invece una caratteristica profonda della cultura cinese.
Questo NON elimina le loro aspirazioni imperiali, semplicemente le direziona su strade diverse dalla guerra di aggressione. Vanno affrontati su quei terreni, non minacciandoli militarmente.
Italia basta retromarciar solo di meno di cento anni era un paese fascista…. fascista democratico col governo leggitimamente eletto e delegato… quindi lascia stare la Cina, loro ideale era “ le nostre nostre sono le nostre, molla o muore”
I miei amici cinesi mi ricordano sempre la rivolta dei boxer e la partecipazione italiana. A questo proposito, l'ultimo libro di Madaro è illuminante.
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Grazie Prof.
Bel tema. Da approfondire con Vittorio Emanuele Parsi!
Questo però vuol dire che la crescita economica cinese non ha un fine o se lo ha è un fine pacifico. Mi viene difficile da pensare. Credo invece sia più probabile la nascita di un'idea imperialista espansiva o di esportazione culturale (come la nostra nel Medio Oriente e altri parti del mondo).
che diritto avete per dare un giudizio a un altro paese , in che qualita‘? ex nazione fascista? o la running dog del imperatore SAM per invadere gli altri paesi come siria e iran? sieti veramente senza pudore, mi stupite!
@@xupaolo3820 1 non ho dato un giudizio, ho posto un dubbio che ho cercato di argomentare 2 in questo momento la Cina è una dittatura quindi c’è una probabilità maggiore che possa sviluppare una politica estera aggressiva (non che alcune democrazie non ce l’abbiano)
È anche vero che per ora, tranne la questione Taiwan, la Cina non ha dato dimostrazione di politica estera aggressiva, però in quanto dittatura la mia fiducia è poca.
@@gabrielecriscuolo3209 quindi in base alla sua stima, quanta fiducia lei ha che imperialismo USA e militarismo NATO portera‘ intera umanita’ a un futuro migliore( non solo vostro), e in base alla sua stima se un giorno vi pentireste di avere compiuto gli atti vantalici in iraq,siria e afghan e anche Vi dispiacera‘ per gli atti bruttali per le azioni di sfruttare e schiavizzare il popolo Africano ? Pensate che un giorno , il Vostro pacifico e democratico governo restituira’ gli antiquariati di egitto in mueso di Torino al proprio Popolo?
@@gabrielecriscuolo3209 dici agressiva agressiva agressivassima come quella di NATO e di USA? e per te quale agressione e meglio, quello democratico opoure quello autoritario? come mai le prima due guerre mondiali nati in questa grande continenti di civilta e di democrazia , quindi Vostra? e come mai una nazione di pochi anni fa fascista e finora fa parte del militarimo NATO (responsabile di decine guerre negli altri paesi e milioni di vittimi di guerre e decine milioni di profughi), come Italia, ha il coraggio di commentare sull‘altro paese che dato una vera cultura di pace e di civilta‘ in ASIA da piu’ di 2000 anni… ma voi siete oltre arrogante … prima conviene di pensare bene come passare sta-inverno, senno passa da inferno…
Per una volta concordo con Boldrin Alleluia.
@37:47 infatti avrei fatto quella domanda.. ma la spiegazione successiva @38:00 non l'ho capita! e allora chi è invece che "ci" sta attaccando? :: chi siamo "noi" nel "ci"??
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Buono e giusto
39:01 Perdona la mia ignoranza (sono uno studente di filosofia al primo anno e vado a memoria di ciò che ricordo dalla scuola), ma il Giappone non è passato molto velocemente da un sistema pressoché feudale ad uno industrializzato in cui vige il libero mercato?
Direi di no. Commodore Perry arrivo' nel 1853, l'Italia al tempo nemmeno esisteva e quel che esisteva era borbonico-papalino. La modernizzazione del Giappone inizia con il periodo Edo (17th century), ovvero quando l'Italia era avvolta nelle profonde paludi dell'arretratezza signorile.
Ah, se a scuola insegnassero la storia del mondo invece che le cretinate sul ratto delle sabine ... non te la prendere, non e' colpa tua ma di chi vi fa lezione.
Michele potresti consigliarmi qualche libro che tratta la politica estera USA?
Buongiorno professore, commento a caldo e forse non abbastanza ragionato ma mi è venuto in mente guardando la live. Non pensa che quando parla di "esportazione di democrazia fallita" da parte degli americani o dei paesi occidentali ci sia una grossa eccezione, ovvero la corea del sud? Non sono una democrazia e un paese prospero anche e grazie all' "esportazione" dei sistemi valoriali occidentali?
Però di fatto non è stato esattamente "un'esportazione di democrazia" la Corea del Sud è fondamentalmente debitrice dell'Occidente e l'ha "imitato". E tra l'altro dal lato opposto, supportato da dittature più "soft" tipo la Cina c'è uno dei peggiori regimi al mondo, quello della Corea del Nord
Ma anche il Giappone se è per questo; che peraltro è stato storicamente un paese autocratico tanto quanto la Cina.
E in fin dei conti, almeno per il momento, anche l'Iraq.
@@alessandronavone6731 il Giappone ha preso una randellate sui denti e una bomba atomica in faccia...
No. Di certo non "esportati" invadendoli. Piuttosto difendendoli. I coreani, poi, si offenderebbero se ti sentissero :)
Si
Come fai ad osteggiare e a chiudere con chi possiede oltre l'80% delle risorse minerarie utili alle moderne tecnologie elettroniche?
Ma no ma no. Che non è vero
Possiedono solo la forza lavoro e la bassa sensibilità all'impatto ambientale. Le terre rare non sono così rare. Conviene al mondo occidentale farle estrarre ai cinesi.
bel video
A che punto siamo con la tutela dei brevetti e dei marchi esteri in Cina ?
Ottimo purtroppo
ruclips.net/video/ukxE99DqP_k/видео.html
Questa fonte, se non sbaglio indiana, quindi non so quanto affidabile, sembra pensarla diversamente
Magari mi sbaglio, nessuno e' perfetto.
Pero' possiamo fare una scommessa: entro che data invadono Taiwan, i cinesi? Quanto mettiamo sul piatto?
Poteva invitare Forchielli sul tema Cina
Potevo ma non dovevo ... Sai com'è, la libertà individuale. Avrei potuto invitare mille persone esperte di Cina, quindi?
Il Fork e il Prof. la coppia meglio assortita sull'argomento Cina.... imbattibile
@@MicheleBoldrin ovvio che può invitare chi vuole, non siamo mica in Cina. Il mio era un semplice suggerimento. Ho scoperto da poco i video Boldrin/Forchielli di qualche anno fa e me li sono guardati credo tutti. Sarebbe interessante per me, e credo anche per altri, un vostro confronto sul tema alla luce dei nuovi avvenimenti, specialmente visto che avete posizioni un po' diverse
ci vedo molto popper in queste riflessioni
Però cosa pensa dell'idea cinese di modificare i confini marittimi nel mar cinese meridionale ? Non è un imperialismo militare anche quello ?
www.cfr.org/global-conflict-tracker/conflict/territorial-disputes-south-china-sea
Che non e' cosa nuova e Xi continua politiche antiche.
Prof, sulla questione Taiwanese non ha fatto una ricostruzione corretta: TAIWAN NON È UNA PROVINCIA SEPARATISTA, e non lo è mai stata. La questione è molto più complessa.
Innanzitutto, Taiwan, come stato sovrano, non esiste. Piuttosto, Taiwan è la sede del facto del governo della Repubblica di Cina, che ancora oggi reclama, almeno formalmente l'intero territorio cinese. Tanto è vero che la capitale de jure della Repubblica di Cina è Nanchino.
Taiwan non è stata "occupata" dall'esercito della Repubblica di Cina. Ma piuttosto, l'esercito della Repubblica di Cina si è ritirato in uno dei propri territori dopo aver perso la guerra civile sulla Cina continentale. E lì è rimasto.
Tra Pechino e Taipei c'è persino stato un accordo formale per sancire il fatto che la Cina sia una ed indivisibile, ma che non ci sia accordo tra le parti su chi ne sia il governo legittimo.
Al momento, Taipei reclama l'intera Cina e Pechino fa lo stesso. Almeno a livello formale. Dire che la situazione sia quella del Donbas riduce la complessità della questione e rende impossibile comprenderla sul piano politico e stretgico
Che ci creda o no, lei e Fabbri esprimete concetti in larga parte sovrapponibili
Tolto l’antiamericanismo, latente ma non troppo, di Fabbri sembra così anche a me.
@@nxarior l'antiamericanismo di Fabbri semplicemente non esiste, può verificarlo lei stesso nei suoi interventi su Perch podcast o nelle riviste che dirige su cui pubblica articoli di George Friedman
Ammetto di averlo letto e ascoltato poco, solo di recente, ma a volte mi é sembrato che infilasse nel discorso sottili concetti alla “eh, ma gli USA se non avessero fatto così” in analisi dove centrava poco o niente. Non ho un’opinione chiara al riguardo.
@@nxarior secondo me quello. He intendi tu è più che altro una tendenza che anche io ho notato nelle argomentazioni sia di fabbri che del redattore Caracciolo, ovvero l abitudine a fare sembrare le mosse americane un po' improvvisate e poco furbe anche quando non è così e talvolta anche durante questa guerra soprattutto Caracciolo aver dipinto la Russia come un po' più forte di quello che era
@@555trxk Caracciolo é uno sparaminchiate a raffica. Uno che ha detto che “sappiamo cosa vuole la Russia, dobbiamo capire cosa vogliano gli Ucraini con questa guerra”.
Eh? La casa e la vita di prima forse??
Ma la Russia ci aggredisce? Forse a Rimini.... chissà.
Come mai proprio Rimini? Se posso chiedere
Sarebbe importante per me saperlo
@@HeyAlessio il primo posto turistico con spiaggia dove I katttivisssimi russi venivano in vacanza che mi è venuto in mente.
@@jumboon il fatto che vengano in Italia come turisti non può fare passare in secondo piano le uccisioni di civili Ucraini. Chi parla come te è un idiota
@@fabiomedda36 HAHAHA😂 GRAZIE PER IL COMPLIMENTO!!!!
Dai prof ma fatti una chiacchierata - aggiornata - con Forchielli sulla Cina, come qualche anno fa!
Rispondo al titolo:
Sì, tra qualke anno
La Russia ci ha attaccati? Quando scusi?
2022 02 24
@@apgspalmaapgspalma1768 l'Ucraina è entrata in UE o in NATO quindi. Chiedo scusa se mi era sfuggito
@@francescodraisci6404 вона отримала премію Івана Ільїна Дікхеда 2022 року. їй дадуть два флакони, один із спермою Путіна, яка дуже кремоподібна.
Другий флакон містить сечу від Николая Платолановича Панатрушева, набагато більш текучу і смачну. здоров'я
@@raffaeleservillo930 sono consapevole di quello che dici. Michele nel video afferma che bisogna tollerare l'Arabia Saudita o la Cina "perché non ci stanno attaccando" mentre bisogna prendere a calci i russi perché ci stanno attaccando. Ok.
Ora, dando per scontato che non ci stanno militarmente attaccando, arrivi te e dici che ci stanno attaccando non militarmente ma "attacca un paese che si muove secondo i principi della democrazia sta aggredendo anche Noi"; secondo questa logica devo credere che chi attacca Yemen, potenzialmente taiwan e nega diritti al curdistsn indipendente stia attaccando me perché attacca un paese democratico.
Il pippotto sulla mia libertà su youtube lo vada a fare altrove, grazie.
@@MicheleBoldrin ho citato solo quello che lei ha detto. Ossia di ignorare Cina e Arabia (ci mettiamo dentro quello che fa la Turchia?) perché non ci stanno attaccando.
Il suo approccio secondo cui bisogna ignorare questi stati "perche non ci stanno attaccando" lo trovo sbagliato e seguendo la sua logica non dovremmo intervenire in Ucraina perché non è paese nato. Ossia o decidiamo che tutto quanto quello che succede dalla Polonia in poi ci riguarda oppure non ci riguarda, basta decidersi.
Purtroppo non faccio il prof universitario e non posso passare la giornata su twitch, quando non lavoro dormo o guardo i suoi video prima di dormire, grazie comunque per l'invito.
Quello che beve in diretta birra in piena mattina in ogni caso è lei.
PS persone normali ci si da del lei e non del tu.
Cordialità e buon lavoro.