Il problema è quando il metodo di selezione non serve a valutare le persone, ma è lasciato più al caso e alla fortuna, che scatta un senso di impotenza. L'unica risposta è diventata, a detta da moltissime persone anche che ce l'hanno fatta, fai tanti concorsi così prima o poi la fortuna gira nel modo giusto. Ma è davvero l'unico modo di selezionare questo? Anche gli orali ormai sono degli scritti cammuffati. Scelgono le domande casualmente, ma non le scrivono in modo equo. Quindi se ti capita quella facile passi. Anche una sola su tre difficile e non passi. Io non ho problemi a capire l'esigenza di una classifica. Non accetto che si faccia fare una "corsa" così faticosa e quasi impossibile, a tantissime persone, per poi fermale prima del traguardo solo per un fatto di fortuna. Questa è incompetenza circa la selezione e assenza di empatia umana.
Ciao Andrea! Capisco benissimo la frustrazione e il senso di impotenza. Io non penso che sia proprio così. Può assolutamente capitare di perdere il concorso perché ci sono tantissimi fattori in gioco e questo spesso non dice nulla di chi sei e del lavoro che hai fatto: magari non era l'anno giusto e c'era una commissione non interessata a quel tema. Tanto spesso però la questione è legata al fatto che non si sono acquisiti quegli strumenti che ci possono aiutare a scrivere un buon progetto.. Nessuno nasce imparato in questo senso ed essere seguiti fa la differenza. Io penso che con la giusta preparazione ed essendo appunto seguiti il concorso si possa passare e questa è l'esperienza non solo mia, ma anche di tante colleghi che magari non sono entrati al primo colpo, ma che hanno imparato da quella occasione e nel tempo sono riuscite a realizzare questo obiettivo. Detto questo la sfortuna a volte si mette in mezzo, però non credo che gli elementi determinanti siano sempre e solo casuali. Sei stai provando ad entrare in un dottorato ti abbraccio e tifo per te. Sono CERTA che arriverà il tuo momento! MAI MAI MAI DEMORDERE!!!
Ti rigiro la domanda: Scusami ma ti sembra verosimile che una persona non abbia mai sbagliato, non sia mai caduta, non abbia mai fallito in vita sua? Ti rispondo anche: no. Perché siamo esserti umani e la fragilità, la vulnerabilità, il dolore, la sofferenza e il fallimento fanno parte della vita di tutti. Chi dice il contrario e racconta una vita perfetta MENTE. Purtroppo questi hanno popolato molto la mia vita, ma visto che essere umani è la nostra condizione, ciò che ci rimane è imparare a reagire. Sono caduta? Certamente. Ho fallito? Molte volte. Il “alla fine ce l’ho sempre fatta” vuol dire che dopo ogni singola caduta mi sono alzata (alcune volte da sola, altre ho capito che mi dovevo fare aiutare), mi sono rimboccata le maniche, mi sono data da fare e ci ho riprovato. Alla fine del processo, dopo tanta fatica e spesso dopo molte lacrime ce l’ho fatta. Questo era il messaggio che volevo dare: ce la puoi fare. Farà male, ma questo non dice tutto..
Il problema è quando il metodo di selezione non serve a valutare le persone, ma è lasciato più al caso e alla fortuna, che scatta un senso di impotenza. L'unica risposta è diventata, a detta da moltissime persone anche che ce l'hanno fatta, fai tanti concorsi così prima o poi la fortuna gira nel modo giusto. Ma è davvero l'unico modo di selezionare questo? Anche gli orali ormai sono degli scritti cammuffati. Scelgono le domande casualmente, ma non le scrivono in modo equo. Quindi se ti capita quella facile passi. Anche una sola su tre difficile e non passi. Io non ho problemi a capire l'esigenza di una classifica. Non accetto che si faccia fare una "corsa" così faticosa e quasi impossibile, a tantissime persone, per poi fermale prima del traguardo solo per un fatto di fortuna. Questa è incompetenza circa la selezione e assenza di empatia umana.
Ciao Andrea! Capisco benissimo la frustrazione e il senso di impotenza. Io non penso che sia proprio così. Può assolutamente capitare di perdere il concorso perché ci sono tantissimi fattori in gioco e questo spesso non dice nulla di chi sei e del lavoro che hai fatto: magari non era l'anno giusto e c'era una commissione non interessata a quel tema. Tanto spesso però la questione è legata al fatto che non si sono acquisiti quegli strumenti che ci possono aiutare a scrivere un buon progetto.. Nessuno nasce imparato in questo senso ed essere seguiti fa la differenza. Io penso che con la giusta preparazione ed essendo appunto seguiti il concorso si possa passare e questa è l'esperienza non solo mia, ma anche di tante colleghi che magari non sono entrati al primo colpo, ma che hanno imparato da quella occasione e nel tempo sono riuscite a realizzare questo obiettivo. Detto questo la sfortuna a volte si mette in mezzo, però non credo che gli elementi determinanti siano sempre e solo casuali. Sei stai provando ad entrare in un dottorato ti abbraccio e tifo per te. Sono CERTA che arriverà il tuo momento! MAI MAI MAI DEMORDERE!!!
Scusami se non hai mai fallito perché pensi di sapere come superare una situazione difficili?
Ti rigiro la domanda: Scusami ma ti sembra verosimile che una persona non abbia mai sbagliato, non sia mai caduta, non abbia mai fallito in vita sua?
Ti rispondo anche: no. Perché siamo esserti umani e la fragilità, la vulnerabilità, il dolore, la sofferenza e il fallimento fanno parte della vita di tutti. Chi dice il contrario e racconta una vita perfetta MENTE. Purtroppo questi hanno popolato molto la mia vita, ma visto che essere umani è la nostra condizione, ciò che ci rimane è imparare a reagire. Sono caduta? Certamente. Ho fallito? Molte volte. Il “alla fine ce l’ho sempre fatta” vuol dire che dopo ogni singola caduta mi sono alzata (alcune volte da sola, altre ho capito che mi dovevo fare aiutare), mi sono rimboccata le maniche, mi sono data da fare e ci ho riprovato. Alla fine del processo, dopo tanta fatica e spesso dopo molte lacrime ce l’ho fatta. Questo era il messaggio che volevo dare: ce la puoi fare. Farà male, ma questo non dice tutto..
Mangiando gelato e pensando a come farò per iniziare a scrivere le prime righe della tesi 🙃😅😫
Approvo questo metodo.. Anche se alla fine l’unico modo è scriverle davvero quelle righe. Forza forza che sei alla fine!! 🤗