Per me stupendo no ma l'ho trovato un film molto ben fatto e sono contento che tu ti ci sia immersa, come il cinema deve sempre permetterci di fare. Grazie @francescanavarini5755 !
Trovo che la bellezza del film, come poi di tutti i grandi film, stia proprio nel porre tante domande senza dare risposte e prestandosi a molte interpretazioni. Le lacrime di lei ad esempio sono secondo me per l'esplosione di una forte contraddizione che poi è la vita, ossia la sua vita è felice pur essendo una vita che le è in parte un po' capitata e che certamente non so è completamente evoluta come sperava, eppure va bene così ma c'è sempre una sorta di abisso che è il "cosa poteva essere". Comunque complimenti, splendida recensione. Non la conoscevo ma sono felice di seguirla da ora in avanti
Visto ieri : per me é un inno alla razionalità che riesce a sublimare il miraggio. In questo trovo l'interpretazione che la regista fà del romanticismo completamente rivoluzionaria.
Ottima recensione, grazie per la mancanza di pregiudizio e saccenteria così comuni nel panorama della critica cinematografica.. Mi è piaciuto molto che romanticismo e accoglienza fossero declinati anche al maschile , concordo sulla sceneggiatura essenziale ma profonda come elemento forte del film.
Visto questa sera, sono restata interdetta per il finale, non mi aspettavo le sue lacrime e questo mi ha disorientata e un po’ rattristata. Siamo dove dobbiamo/possiamo essere o forse dovremmo/potremmo essere da tutt’altra parte? Quanto sappiamo di quello che siamo e di quello che sentiamo? Forse più semplicemente viviamo come ci riesce… Chi ci vede cosa vede di noi? E noi vediamo noi stessi? Insomma un po’ di domande… Mi sono piaciute molto le voci fuori campo che ipotizzavano chi fossero i 3. Complessivamente però è come se in questo film mi fosse mancato qualcosa che devo ancora riuscire ad acchiappare. Grazie della tua recensione che mi ha fatto venire voglia di andare a vedere questo film.
@adeledg6516 grazie per il tuo passaggio. Con me sfondi una porta aperta. La perfezione è nemica della crescita ed è una valutazione sempre soggettiva. Come è soggettivo definirlo un gioiello, valutazione peraltro del tutto legittima. Forse qui si intende dire - sempre soggettivamente - che le emozioni le ha date e che avrebbe potuto darne di più.
Le lacrime sono per 'quel che poteva essere e non è stato' che, a mio parere, lei ha sempre imputato ad una certa inezia di lui ma, fondamentalmente, si rende conto esser complice la sua altrettanta inezia nel vivere una vita che da bimba sognava piena di ambizioni ma nella realtà, seppur realizzata, meno compiuta (fino a quel momento) di quanto potesse immaginare (chi firma i libri, quindi autore di riconosciuto successo, è il marito...)
Grazie a questo film ho scoperto questo fantastico canale e questa esaustiva recensione. Mi è piaciuta davvero tanto questa analisi. Continuerò a seguirti!
Ti lascia senza fiato 😮 Ho finito ora di guardarlo, la frase che lo recensiva e che avevo letto prima di vederlo diceva "bello da far male", ed è la frase che descrive esattamente il film, bellissimo, a me è piaciuto moltissimo, e solo chi ha provato un amore del genere nella vita può capire 😭😭😭
Grazie delle sue recensioni diverse da qualsiasi altro cinefilo, non ha solamente una spiccata sensibiltà artistica ma anche la capacita di entrare nel cuore dei film, pochi ci arrivano... Past lives andrò a vederlo prossimamente. Mi piacerebbe avere la sua recesione del film "La chimera" di Alice Rohrwacher. Io l'ho visto, un gioiello di regia, una storia molto originale, attori bravissimi...peccato la pessima distribuzione, e l' incapacità tutta italiana di far risaltare le vere eccellezze registiche del bel Paese... mi permetto di dire: altro che Cortellesi!
Buongiorno @angycolombo1917 grazie per il suo passaggio e per le sue parole. Dell'Italia preferisco non parlare ma sono molto contento se La Chimera le è piaciuto. Un abbraccio.
ho vissuto in corea del sud, quindi ho apprezzato molto che la regista non abbia "americanizzato" la storia. la cultura coreana non contempla la "pesantezza" ,la "gravitá, la passione, il rischio, nelle relazioni d'amore....Celine Song è rimasta fedele alle sue radici...in più sembra che questo film sia tratto da una storia autobiografica....e,ancora,, c'é qualcosa nel modo in cui i coreani crescono che non permetterà loro mai di sentirsi completamente a casa in nessun altro posto....
Ecco, è proprio quello che ho pensato e avrei voluto chiedere a chi è vissuto in Corea questa cosa. All’inizio avrei voluto fosse successo di più tra loro perché nella nostra cultura siamo abituati a vedere un certo tipo di amore e contatto ma poi ho pensato che fosse in realtà perfetto così, perché quello è il loro modo di amare ed è la loro cultura. Cioè il fatto che lui non abbia provato io contatto fisico o di riconquistarla o di baciarla durante quei giorni ma si siano limitati a guardarsi e parlare del passato. Questa cosa rispecchia la cultura coreana? Se il film avesse preso una piega diversa con loro che finivano insieme e si innamoravano non sarebbe stato realistico vero? Spero mi risponderai.
Grazie Giovanni per questa recensione. Mi ci ritrovo abbastanza soprattutto la valorizzazione della figura di Arthur, un esempio di accoglimento importante in un mondo di esclusività pericolose. Cristina
Ciao Giovanni, complimenti per la recensione come al solito, sempre bello ascoltarti. Mi è piaciuto sentire come tu abbia vissuto determinati elementi e momenti del film quasi in modo disincantato, drammatico. Gli stessi elementi (InYun su tutti forse) che io ho vissuto con trasporto in senso positivo, romantico. Ma questo lo attribuisco forse all'esperienza (in ambito cinematografico e nella vita ahahah). Per il resto sono completamente d'accordo, io ci ho visto anche una forte volontà di andare a parlare di identità. Identità intesa anche come senso di appartenenza ad un luogo, ad una lingua, ad un modo di vivere (Corea e USA, oriente e occidente). Sulla regia mi trovi parzialmente d'accordo, ho trovato però perfetti i tempi del racconto e determinate scelte di messa in scena. È riuscita secondo me ad essere (come lei del resto) asiatica ma allo stesso tempo americana, e questo le sta garantendo per fortuna il successo su tutti i fronti, quindi le perdono il fatto di non aver osato troppo ahahaha. E comunque io ti voglio sempre bene perché riesci a parlare in questo modo di film che dici non appartenere più o meno ai tuoi generi preferiti ahahaha
Ciao Alessandro, grazie che sei passato di qui. Spero che tu lo abbia recensito, vado a vedere. Per me sono come due fasi. In una devi fare il chirurgo, se no non potrei lavorare sulle sceneggiature e non potrei lavorare con gli attori. La prima domanda per me è sempre funziona o non funziona. Poi c'è la pancia che mi avvisa se la cosa mi piace o no, ma di questo va bene parlare al bar, nella mia forma mentis. I gusti e gli sguardi sono tutti giusti perché sono tutti rivelatori. Anche se l'attenzione alla verità del racconto per me è una priorità difficilmente negoziabile. Perciò il trasporto con cui tu hai vissuto la vicenda per me è perfetto, perché penso sia molto vicino a ciò che ha ispirato il film. La regia mi sembra a modino, cioè che una come lei giri in modo impeccabile è abbastanza il minimo che ci possiamo aspettare. Solo il DOP che avrà avuto in fianco capisci che nella prassi del set di aggiusta qualunque grillo strano. C'è la A24 come casa di produzione, un film sporco non glielo farai mai. poi faccio u salto a sentire se ne hai parlato. Intanto come sempre grazie del sostegno.
@@IlCinemaDentroDiTe La mia recensione esce a minuti ahahah! Sulla A24 effettivamente hai ragione, qualcuno toglierà sempre delle ipotetiche castagne dal fuoco ahahah
Buonasera. Appena visto. Rispetto ai film bellissimi che sono usciti in questo periodo e che ho visto, questo è quello che mi ha convinta di meno seppur ne riconosca la qualità dei dialoghi e di inquadrature perfette, perfette come fotografie da appendere. Questo film ha una cosa però di unico rispetto ad altri film in corsa per gli Oscar, è estremamente soggettivo, non so se riesco a spiegarmi, ma è come se più degli altri, questo film "entri dentro"diversamente, ci tocca di più o di meno a seconda del proprio vissuto, delle scelte che si è fatti nella vita. Di una cosa però sono certa, mi sono innamorata del protagonista😂 Tale bellezza e dolcezza malinconica è difficile da trovare in un uomo.
@angycolombo1917 grazie per il tuo passaggio. Credo che la tua sensazione possa dipendere dal fatto che lei ha girato in modo apparentemente non coreografato (in realtà lo è moltissimo anche il suo film). Sembra di stare in mezzo a loro, tra loro, con questa macchina a mano e a spalla, credo, che continua a usare. La fotografia è "cartolinosa" ma la macchina si muove giovane e sbarazzina. Poi c'è un acting molto realistico cui credi senza fatica, e tutto questo fa molto. Non lo trovi sublime, ma senti che ti tocca perché lei sta vicina alle cose. Ci credo che tu ti sia innamorata di lui, bello e bravo com'è. Se l'invidia fosse febbre sarei ricoverato in codice rosso.
@@IlCinemaDentroDiTe grazie della risposta, sempre molto gentile ed esaustivo. Penso di aver capito cosa voglia dire, la naturalezza dei dialoghi e delle recitazione, uniti ad un determinato modo di girare favoriscono l' immedesimarsi con i protagonisti. Tra parentesi, la scena con la giostra che gira sullo sfondo, e loro che si chiedono perchè in tutti quegli anni si sono sempre cercati o pensati senza vedersi, mi è parsa molto la metafora della vita che scorre,gli eventi che si ripetono o di loro due che come i cavalli della giostra si " inseguono" senza mai trovarsi veramente uniti. Nel pianto finale di lei, ho letto non solo la consapevolezza del dissolversi di una possibile vita diversa con Hae Sung, ma anche il rompersi di un pezzo importante di cordone ombelicale che rappresenta le sue origini, la sua cultura, un diverso modo di vivere e di comportarsi.
@angycolombo1917 ha centrato un punto molto forte del film, che è quello che gli evita di diventare una soap: il fatto che quel pianto non è relativo al suo amore perduto, ma al cordone ombelicale con la propria provenienza. Tagliare quel cordone ombelicale significa riconoscere che noi siamo altro rispetto alla nostra origine. Che la nostra origine non è la nostra unicità ma solo il punto di partenza. Che la gratitudine per le radici non può diventare vincolo e che la mano che ci ha sostenuti e fatti crescere deve essere anche la mano che ci sospinge ad andare. Grazie per il suo passaggio di qui.
Grazie mille per questa recensione, davvero arricchente. È riuscito a chiarire alcuni dubbi che avevo su questo film, che è tanto semplice quanto complesso.
Film che ho sofferto tantissimo. Dopo 40 minuti ero già provato. Probabilmente è troppo "coreano" per me per coglierne le dinamiche sentimenali. La scena del bar, in cui il marito fa il "reggimoccolo" e poi paga pure il conto, l'ho trovata imbarazzante. Non so se volutamente o meno da parte della regista. Le sue recensioni sono comunque sempre interessanti e capaci di dare interessanti chiavi di lettura.
@francescobrasi1804 se guardi nei commenti, c'è già che ha trovato questo film "teribbile". E ci sta. Non escludo che questo film possa invecchiare molto male, cioè che gli si possa scucire questo incanto che oggi sembra in grado di offrire, al cambio delle sensibilità. E sveli una storia con diversi punti critici, se si vuole. Per esempio: bisogna aver tempo e soldi per dei rimpianti oltre oceano. E una maturità forse faticosa per rimanere ancorati a sentimenti di pelle della nostra prima gioventù. Sono tutte perplessità che ci possono stare. Intanto grazie per il tuo spunto.
Ho visto il film e ho rivisto la mia storia con 1 ragazzo giapponese. Esattamente come nel film non si riconosce l'amore,troppo giovani e presi dalle situazioni da vivere..scuola,famiglia.Poi, come nel film capita di risentirsi da molto lontano ma sembra un gioco.Ci si crede forti forse solo perche'si ha 1 marito e si e'felici o forse xke e'passato tantissimo tempo.E invece no. Non e'1 gioco e si soffre. E ci si accorge che si e'rimasti li' e si parla come se il tempo fosse ancora quello. E'stupendo e struggente.
@@IlCinemaDentroDiTe Sono d'accordo. Il mio commento si riferiva alla questione del non riconoscere l'amore per svariate motivazioni sollevata da Angela. Credo fermamente che le cose vanno come devono andare e il pianto finale della protagonista fra braccia del marito può essere certamente interpretato come un rimpianto, forse il lieto fine mancato che tutti si aspettano, ma io ci ho colto la profonda stima, lealtà e amore nei confronti di quest'ultimo. "Dimentichi il piccolo dettaglio che ti amo " lei infatti dice a lui mentre sono a letto per rassicurarlo da tutti i dubbi. Le cose vanno come devono andare.
@m.g.g.1974 sono perfettamente d'accordo con te. A condizione di non derivare da questo una passività autorizzata. Ma è vero anche per me: niente va diversamente da come deve. Il male come il bene. Perché è necessario sentire e conoscere entrambi. Grazie mille per il tuo messaggio.
Grazie per la sua analisi precisa, raffinata e chiara. Condivido pienamente. Come i suoi personaggi, anche la regista ha sfiorato una storia che poteva scuoterci più profondamente. Ma era molto molto vicina. Se, ad esempio, in Cinema Paradiso abbiamo pianto per tutti i proibiti baci - celebrati anche grazie al grande Morricone (e c'è chi dice che il montaggio del film l'ha fatto Fellini, e io ci credo conoscendo l'orrenda versione originale) penso che qua bastava un unico bacio per accendere un autentico conflitto accumulato fra passato, presente e futuro. Ma la regista non lo ha voluto. Ha sfiorato un bellissimo film esattamente come i suoi personaggi. Sembra quasi che lo abbia fatto per superare una sua personale storia autobiografica avendo lei stessa paura di tirare fuori i sentimenti più struggenti. Era altrettanto vicina a portarci verso un dialogo finale, se non attaverso una scintilla silenziosamente più passionale, attraverso le sue abili parole similmente al mitico e catartico finale di Paris Texas (mentre esteticamente c'erano dei piccoli accenni alla Wenders...). Comunque è riuscita a emozionare, e soprattutto a far riflettere, godendo di un delicato stile convincente e un'ottima recitazione. Se questo è un esordio si sta forse nascendo una grande stella. La seguirò (la regista ma anche le tue recensioni)
@kropchik grazie. Condivido. È un primo film. Vediamo dove va. Non sono un grande fan dei geni precoci. Vediamo che cosa le succede maturando e crescendo. Intanto - con tutti i limiti che ha - ha lavorato benissimo sull'acting, cosa non scontata e per me prioritaria. Grazie per il tuo passaggio!
Grazie per la gentile risposta. Io, invece, di fronte ai promettenti talenti ne sono entusiasta e ottimista. Ma a prescindere, è un ottimo film. Il fatto che eravamo soltanto in tre nella sala mi fa riflettere di più sul futuro del cinema che a quello dei futuri registi.
Grazie per l'analisi e gli spunti di riflessione. Concordo sulle "idealizzazioni", che sono poi proiezioni di noi stessi su qualcuno che riempiamo del nostro senso e desideri. I film narrano storie, e queste storie devono toccarti: altrimenti, sono puro godimento estetico e concettuale, ma la parte emotiva resta muta. A me è capitato con questo film. Io non l'ho proprio "sentito", non è riuscito a coinvolgermi, non ci ho ripensato il giorno dopo, emotivamente mi è passato sopra. Forse, in parte dipende dalla distanza culturale, ma anche dal fatto che non mi rispecchio in Nora. Una "prima della classe" che piange perché, per una volta, è superata dal fidanzatino (anziché essere felice per lui) già mi irrita e delinea un personaggio che, a mio avviso, va poi solo peggiorando: ambiziosa, competitiva, molto avvitata su se stessa e la propria carriera, anche un po' opportunista, se vogliamo. Non mi riesco a identificare. Perciò, neppure il suo pianto finale mi ha toccato: sembrano le classiche "lacrime di coccodrillo". Dall'inizio alla fine, questa ragazza piange su cose che mi risultano estranee: non riesco a empatizzare. Non c'è evoluzione tra la bambina che piangeva per un voto "meno buono del tuo" e la donna che piange per qualcosa che, in fondo, non ha mai davvero voluto: c'è la stessa radice egocentrica, incapace di assumersi delle responsabilità. Forse la mia opinione "occidentale" sarà tranciante, ma io credo che (salvo gravi ostacoli) ognuno sia artefice del proprio destino: non propendo per alibi karmici 😅 Come dici tu, non c'è nessun vero ostacolo alla loro relazione... tranne la loro stessa esitazione. Se davvero vuoi qualcosa, fai il possibile per ottenerla. Se non lo fai, ci sarà un motivo: accettalo e vivi in pace. Hae Sung giunge ad accettarlo, e lo trovo bello, considerato che, tra i due, chi ha amato più profondamente è proprio lui (12 anni dopo, lei stenta a ricordare persino il suo nome), ma lui è più maturo fin da bambino: il suo modo di amare è delicato, pudico, ma traspare, mentre lei resta inespressa, pare interessata solo al suo lavoro... al punto che il marito stesso arriva a nutrire dubbi sui suoi sentimenti. A me è parsa semplicemente la storia di una rinuncia dettata da pura inerzia e assenza di convinzione, che mi ha bloccato una vera partecipazione. Più che "romantica", l'ho trovata "esangue". Se dovessi scegliere una citazione, sarebbe un verso di Bécquer: "dejamos que la espada de la renuncia cayese entre nosotros, lenta como una làgrima". Una lacrima lenta 12 anni. Che mi pare un bel po', per poi piangere ancora su quei fiumi di tempo versato.
@piperita7557 grazie anche per questi pensieri. Sai che secondo me, un film può offrirci anche quello che tu descrivi: una distanza empatica. E persino un giudizio, perché no, siamo fatti così. Cioè, può succedere che non empatizziamo con la o il protagonista ma che godiamo dell'esperienza di averne seguito il cammino. Perché ci dice qualcosa di noi. Ci fa discutere. Perciò forse non sovrapporrei la distanza che sentiamo da un personaggio con il fatto che il film non sia stato un'esperienza per noi.
@@IlCinemaDentroDiTe è vero, hai ragione. Un conto è non empatizzare con un personaggio, un altro è non sentire una vicenda. Ahimè, in questo film, per me sono compresenti entrambi i fattori: un personaggio che non mi dice molto + la storia di una rinuncia dovuta a pura inerzia, che mi dice ancora meno 😅 E' una questione di emozioni. Un personaggio con cui non empatizzi può comunque suscitarti emozioni, anche in negativo... sdegno, avversione, orrore, ogni tipo di emozione è energia: è un seme che viene piantato in te e che ti "lavora dentro". Per citare un film recente su cui ci siamo confrontati, io non mi rispecchio nelle protagoniste di May December, tuttavia mi hanno suscitato emozioni! E' una storia a cui ho partecipato. Nora, invece, non mi ha trasmesso nulla (salvo un fastidio vago e transitorio) 😅 La rammento come una sagoma incolore. Mi hanno toccato di più i personaggi maschili: il marito è un gran bella figura. Ma, evidentemente, non è bastato per sentirmi coinvolta dal film in generale.
@piperita7557 la cosa fondamentale del cinema per come lo vedo io - ma è uguale per la letteratura in generale e credo per le arti figurative in generale - è che ci dà la possibilità di vedere la vita da punti di vista non nostri. Questi viaggi rendono la nostra esperienza del vivere più intensa, più ampia. Come dire, possiamo vivere molte vite in una sola grazie a chi ci racconta altri viaggi. Quindi va sempre bene in un certo senso, anche quando la storia non ci coinvolge. Credo. Grazie per i tuoi scambi!
Visto ieri, concordo perfettamente con la tua analisi! Bel film ma stessa tua sensazione... Manca qualcosa che possa consacrarlo a gioiellino (...come l'Eternal Sunshine of the Spotless mind a cui fa l'occhiolino citazionale...) Peccato perché poteva essere davvero una perla
@angyangy-rh9zn forse in qualche sala c'è ancora, ma è appena stato tolto e credo vada incontro a quel periodo di assenza che precede le uscite sulle piattaforme. Però sbircia nelle programmazioni delle sale della tua città, non si sa mai.
Carissimo Giovanni, ho apprezzato tantissimo la tua recensione su questo film che ancora oggi, dopo una settimana, riecheggia nei miei pensieri. Mi chiedevo, visto che mi piace molto il tuo modo di analizzare le cose, se ti é possibile pubblicare gli audio dei tuoi video in un podcast. Sarebbe, almeno per me, un modo più semplice per poter fruire dei tuoi contenuti. Grazie
@cricco77 grazie mille per le tue parole. Esiste una serie piccola di podcast Il cinema dentro di te. Penso spesso anche io a riprenderla con le recensioni. È un problema di tempo e di capacità tecnologiche ma ti ringrazio per il suggerimento, che devo considerare.
Trovo le sue recensioni uniche nel panorama cinefilo, così pregnanti ed esaustive; ho visto ieri sera il film e mi trovo d'accordo con la sua analisi; forse, come dice lei, se avessero osato giusto per vedere una zona più drammatica chissà: in sala aspettavamo quel momento ma poi il taxi è arrivato, lui troppo coreano e lei un tipo per lasciare ed avere solo un buon ricordo (come dice sua madre nella bella scena al parco); peccato che non ho gustato pienamente la visione per il 'disturbo da ragazzini' di due coppie d'adulti e così in questa mattina di pioggia (come la minestra riscaldata più buona) rivedo tutti quei momenti di loro due tra destino e volontà d'agire che mi porta a immaginare chi sono per noi queste tre persone, e si ritorna all'inizio del film (tutta un'altra storia, forse...) 👍
@user-dm5ys6ti4z grazie per le sue parole. Sì ogni tanto l'esperienza della sala cinematografica risente dell'ambiente che si crea. Ma bisogna insistere e andarci! A presto.
Visto oggi pomeriggio, e subito corsa a sentire la tua (permettimi il tu) recensione 😊 di cui ti ringrazio! Arthur mi è piaciuto un sacco, sopratutto nell'abbraccio finale. Forse scontato, ma non per me... E il "cosa avrebbe potuto essere" è la storia della mia vita... Se posso chiedere, che canzone è quella che chiude il film nei titoli di coda?
@monicadebiasi4037 grazie del tuo passaggio e della corsa a casa! Dammi assolutamente del tu, invito tutti a farlo ma rispetto il lei se il mio interlocutore lo preferisce. Non so rispondere alla tua domanda ma se vai su youtube e cerchi past lives ost dovresti trovare tutto pezzo per pezzo. Un saluto!
L'hai sentito attutito...ma 1) è autobiografico...quindi vicino al reale. 2) Il rapporto tra di loro è di quando avevano dodici anni in un paese la Corea che è diverso dal nostro soprattutto nell'esternare le emozioni. Di conseguenza il rapporto non si è mai costruito...ma era soltanto idealizzato...su quello che poteva essere. Quindi apprezzo molto quello che ci arriva dalla regista.
@mauriziogiovannini8284 grazie per il tuo commento. Sul punto 2 concordo in pieno. Sul punto 1 sarei più cauto. Non sempre quello che è autobiografico è vicino al reale. E questo non solo nei film, ma anche nei racconti che facciamo di quello che abbiamo vissuto. Discorso lungo ma molto interessante. Sono contento che tu abbia apprezzato e sentito quello che una donna molto promettente ci ha raccontato.
ciao, bella la tua recensione anche se un pò ti "perdevo", come se tu fossi combattuto dal fatto che questo film ti piacesse o meno, il tuo titolo probabilmente ricalca la mia impressione.
@clucia62 sì ci sta tutto. Però proprio perché dal nick credo che tu sia donna ti chiedo: questo significa che nel marito vedi una sorta di momentaneo padre? Grazie per il tuo passaggio.
Per me film stupendo ed emozionante....profondo, il mio film , di sguardi, di silenzi che parlano❤
Per me stupendo no ma l'ho trovato un film molto ben fatto e sono contento che tu ti ci sia immersa, come il cinema deve sempre permetterci di fare. Grazie @francescanavarini5755 !
Trovo che la bellezza del film, come poi di tutti i grandi film, stia proprio nel porre tante domande senza dare risposte e prestandosi a molte interpretazioni. Le lacrime di lei ad esempio sono secondo me per l'esplosione di una forte contraddizione che poi è la vita, ossia la sua vita è felice pur essendo una vita che le è in parte un po' capitata e che certamente non so è completamente evoluta come sperava, eppure va bene così ma c'è sempre una sorta di abisso che è il "cosa poteva essere". Comunque complimenti, splendida recensione. Non la conoscevo ma sono felice di seguirla da ora in avanti
@iliotomeo275 grazie per le tue parole. "L'abisso che è il cosa poteva essere". Non si poteva dire meglio.
Visto ieri : per me é un inno alla razionalità che riesce a sublimare il miraggio. In questo trovo l'interpretazione che la regista fà del romanticismo completamente rivoluzionaria.
@elaspot sono contento che questo film ti sia piaciuto! Grazie per il tuo passaggio.
Ottima recensione, grazie per la mancanza di pregiudizio e saccenteria così comuni nel panorama della critica cinematografica..
Mi è piaciuto molto che romanticismo e accoglienza fossero declinati anche al maschile , concordo sulla sceneggiatura essenziale ma profonda come elemento forte del film.
Grazie di cuore @elianasavalli3457.
Visto questa sera, sono restata interdetta per il finale, non mi aspettavo le sue lacrime e questo mi ha disorientata e un po’ rattristata. Siamo dove dobbiamo/possiamo essere o forse dovremmo/potremmo essere da tutt’altra parte? Quanto sappiamo di quello che siamo e di quello che sentiamo? Forse più semplicemente viviamo come ci riesce… Chi ci vede cosa vede di noi? E noi vediamo noi stessi? Insomma un po’ di domande… Mi sono piaciute molto le voci fuori campo che ipotizzavano chi fossero i 3. Complessivamente però è come se in questo film mi fosse mancato qualcosa che devo ancora riuscire ad acchiappare. Grazie della tua recensione che mi ha fatto venire voglia di andare a vedere questo film.
Grazie a te Libera. Le lacrime di lei ci stanno, secondo me. Ma che il film non sia tondo, perfetto, è una cosa che ho sentito molto anche io.
E chi dice che la perfezione dia emozioni? Con tutte le sue “imperfezioni” questo film è un gioiello.
@adeledg6516 grazie per il tuo passaggio. Con me sfondi una porta aperta. La perfezione è nemica della crescita ed è una valutazione sempre soggettiva. Come è soggettivo definirlo un gioiello, valutazione peraltro del tutto legittima. Forse qui si intende dire - sempre soggettivamente - che le emozioni le ha date e che avrebbe potuto darne di più.
Le lacrime sono per 'quel che poteva essere e non è stato' che, a mio parere, lei ha sempre imputato ad una certa inezia di lui ma, fondamentalmente, si rende conto esser complice la sua altrettanta inezia nel vivere una vita che da bimba sognava piena di ambizioni ma nella realtà, seppur realizzata, meno compiuta (fino a quel momento) di quanto potesse immaginare (chi firma i libri, quindi autore di riconosciuto successo, è il marito...)
Sì cioè, posso accettare che un tempo della mia vita sia finito e ciononostante sentirne il dolore. Grazie @Clockwork74
Grazie a questo film ho scoperto questo fantastico canale e questa esaustiva recensione. Mi è piaciuta davvero tanto questa analisi. Continuerò a seguirti!
Grazie @salsp7 mi fa molto piacere.
Ti lascia senza fiato 😮 Ho finito ora di guardarlo, la frase che lo recensiva e che avevo letto prima di vederlo diceva "bello da far male", ed è la frase che descrive esattamente il film, bellissimo, a me è piaciuto moltissimo, e solo chi ha provato un amore del genere nella vita può capire 😭😭😭
@pisteddu159 grazie per il tuo passaggio. Che bello il tuo entusiasmo per questa storia!
Grazie!!! Anche io avrei voluto apprezzare di più la parte finale ... così delicata da i sembrare quasi non completa....
@annamariabasile1584 grazie per il tuo passaggio!
Grazie delle sue recensioni diverse da qualsiasi altro cinefilo, non ha solamente una spiccata sensibiltà artistica ma anche la capacita di entrare nel cuore dei film, pochi ci arrivano...
Past lives andrò a vederlo prossimamente.
Mi piacerebbe avere la sua recesione del film "La chimera" di Alice Rohrwacher.
Io l'ho visto, un gioiello di regia, una storia molto originale, attori bravissimi...peccato la pessima distribuzione, e l' incapacità tutta italiana di far risaltare le vere eccellezze registiche del bel Paese... mi permetto di dire: altro che Cortellesi!
Buongiorno @angycolombo1917 grazie per il suo passaggio e per le sue parole. Dell'Italia preferisco non parlare ma sono molto contento se La Chimera le è piaciuto. Un abbraccio.
anche a me è piaciuto La Chimera. Invece non sono andata a vedere la Cortellesi... ne hanno fatto un caso. Un po' troppo
molto più di una recensione,grazie.
@robertotrezza6745 grazie! Il film aiuta.
Che bella questa recensione, mi sono arrivate (e tornate) tante emozioni del film. 😊
@newmic grazie, mi fai molto felice!
Una recensione che affascina e che si vorrebbe non terminasse mai!
@giovanniborreani1468 grazie! A casa mia non sarebbero tanto d'accordo con te 😀! Sono contento quando un film ci fa parlare insieme.
ho vissuto in corea del sud, quindi ho apprezzato molto che la regista non abbia "americanizzato" la storia. la cultura coreana non contempla
la "pesantezza" ,la "gravitá, la passione, il rischio, nelle relazioni d'amore....Celine Song è rimasta fedele alle sue radici...in più sembra che questo film sia tratto da una storia autobiografica....e,ancora,, c'é qualcosa nel modo in cui i coreani crescono che non permetterà loro mai di sentirsi completamente a casa in nessun altro posto....
@BG-kp2ek grazie. Molto molto interessante quello che dici.
Ecco, è proprio quello che ho pensato e avrei voluto chiedere a chi è vissuto in Corea questa cosa. All’inizio avrei voluto fosse successo di più tra loro perché nella nostra cultura siamo abituati a vedere un certo tipo di amore e contatto ma poi ho pensato che fosse in realtà perfetto così, perché quello è il loro modo di amare ed è la loro cultura. Cioè il fatto che lui non abbia provato io contatto fisico o di riconquistarla o di baciarla durante quei giorni ma si siano limitati a guardarsi e parlare del passato. Questa cosa rispecchia la cultura coreana? Se il film avesse preso una piega diversa con loro che finivano insieme e si innamoravano non sarebbe stato realistico vero? Spero mi risponderai.
Grazie Giovanni per questa recensione. Mi ci ritrovo abbastanza soprattutto la valorizzazione della figura di Arthur, un esempio di accoglimento importante in un mondo di esclusività pericolose. Cristina
@robertopipino8690 grazie di aver posto questa domanda e seguo anche io il dibattito, non sapendo nulla della Corea.
@cristinasironi2039 che bello ritrovarti qui!!!! Grazie del tuo passaggio!
Bravissimo
@lidiarte grazie mille!
Bellissimo film.... mi è piaciuto un sacco.
Evviva!!!!!! Grazie @francescovecchi1024!
Ciao Giovanni, complimenti per la recensione come al solito, sempre bello ascoltarti. Mi è piaciuto sentire come tu abbia vissuto determinati elementi e momenti del film quasi in modo disincantato, drammatico. Gli stessi elementi (InYun su tutti forse) che io ho vissuto con trasporto in senso positivo, romantico. Ma questo lo attribuisco forse all'esperienza (in ambito cinematografico e nella vita ahahah).
Per il resto sono completamente d'accordo, io ci ho visto anche una forte volontà di andare a parlare di identità. Identità intesa anche come senso di appartenenza ad un luogo, ad una lingua, ad un modo di vivere (Corea e USA, oriente e occidente).
Sulla regia mi trovi parzialmente d'accordo, ho trovato però perfetti i tempi del racconto e determinate scelte di messa in scena. È riuscita secondo me ad essere (come lei del resto) asiatica ma allo stesso tempo americana, e questo le sta garantendo per fortuna il successo su tutti i fronti, quindi le perdono il fatto di non aver osato troppo ahahaha.
E comunque io ti voglio sempre bene perché riesci a parlare in questo modo di film che dici non appartenere più o meno ai tuoi generi preferiti ahahaha
Ciao Alessandro, grazie che sei passato di qui. Spero che tu lo abbia recensito, vado a vedere. Per me sono come due fasi. In una devi fare il chirurgo, se no non potrei lavorare sulle sceneggiature e non potrei lavorare con gli attori. La prima domanda per me è sempre funziona o non funziona.
Poi c'è la pancia che mi avvisa se la cosa mi piace o no, ma di questo va bene parlare al bar, nella mia forma mentis.
I gusti e gli sguardi sono tutti giusti perché sono tutti rivelatori. Anche se l'attenzione alla verità del racconto per me è una priorità difficilmente negoziabile.
Perciò il trasporto con cui tu hai vissuto la vicenda per me è perfetto, perché penso sia molto vicino a ciò che ha ispirato il film. La regia mi sembra a modino, cioè che una come lei giri in modo impeccabile è abbastanza il minimo che ci possiamo aspettare. Solo il DOP che avrà avuto in fianco capisci che nella prassi del set di aggiusta qualunque grillo strano. C'è la A24 come casa di produzione, un film sporco non glielo farai mai.
poi faccio u salto a sentire se ne hai parlato. Intanto come sempre grazie del sostegno.
@@IlCinemaDentroDiTe La mia recensione esce a minuti ahahah! Sulla A24 effettivamente hai ragione, qualcuno toglierà sempre delle ipotetiche castagne dal fuoco ahahah
Grazie per queste recensioni.
Grazie a te @paolo5861
Buonasera. Appena visto. Rispetto ai film bellissimi che sono usciti in questo periodo e che ho visto, questo è quello che mi ha convinta di meno seppur ne riconosca la qualità dei dialoghi e di inquadrature perfette, perfette come fotografie da appendere.
Questo film ha una cosa però di unico rispetto ad altri film in corsa per gli Oscar, è estremamente soggettivo, non so se riesco a spiegarmi, ma è come se più degli altri, questo film "entri dentro"diversamente, ci tocca di più o di meno a seconda del proprio vissuto, delle scelte che si è fatti nella vita.
Di una cosa però sono certa, mi sono innamorata del protagonista😂 Tale bellezza e dolcezza malinconica è difficile da trovare in un uomo.
@angycolombo1917 grazie per il tuo passaggio. Credo che la tua sensazione possa dipendere dal fatto che lei ha girato in modo apparentemente non coreografato (in realtà lo è moltissimo anche il suo film). Sembra di stare in mezzo a loro, tra loro, con questa macchina a mano e a spalla, credo, che continua a usare. La fotografia è "cartolinosa" ma la macchina si muove giovane e sbarazzina. Poi c'è un acting molto realistico cui credi senza fatica, e tutto questo fa molto. Non lo trovi sublime, ma senti che ti tocca perché lei sta vicina alle cose. Ci credo che tu ti sia innamorata di lui, bello e bravo com'è. Se l'invidia fosse febbre sarei ricoverato in codice rosso.
@@IlCinemaDentroDiTe grazie della risposta, sempre molto gentile ed esaustivo.
Penso di aver capito cosa voglia dire, la naturalezza dei dialoghi e delle recitazione, uniti ad un determinato modo di girare favoriscono l' immedesimarsi con i protagonisti.
Tra parentesi, la scena con la giostra che gira sullo sfondo, e loro che si chiedono perchè in tutti quegli anni si sono sempre cercati o pensati senza vedersi, mi è parsa molto la metafora della vita che scorre,gli eventi che si ripetono o di loro due che come i cavalli della giostra si " inseguono" senza mai trovarsi veramente uniti.
Nel pianto finale di lei, ho letto non solo la consapevolezza del dissolversi di una possibile vita diversa con Hae Sung, ma anche il rompersi di un pezzo importante di cordone ombelicale che rappresenta le sue origini, la sua cultura, un diverso modo di vivere e di comportarsi.
@angycolombo1917 ha centrato un punto molto forte del film, che è quello che gli evita di diventare una soap: il fatto che quel pianto non è relativo al suo amore perduto, ma al cordone ombelicale con la propria provenienza. Tagliare quel cordone ombelicale significa riconoscere che noi siamo altro rispetto alla nostra origine. Che la nostra origine non è la nostra unicità ma solo il punto di partenza. Che la gratitudine per le radici non può diventare vincolo e che la mano che ci ha sostenuti e fatti crescere deve essere anche la mano che ci sospinge ad andare. Grazie per il suo passaggio di qui.
Grazie mille per questa recensione, davvero arricchente. È riuscito a chiarire alcuni dubbi che avevo su questo film, che è tanto semplice quanto complesso.
@claudiaemme2703 grazie a lei.
Grazie per la profonda recensione
@patriziagaido2159 grazie a te per il tuo passaggio.
Splendida recensione !
@user-gy1vt2yg8h grazie di cuore!
Film che ho sofferto tantissimo. Dopo 40 minuti ero già provato. Probabilmente è troppo "coreano" per me per coglierne le dinamiche sentimenali.
La scena del bar, in cui il marito fa il "reggimoccolo" e poi paga pure il conto, l'ho trovata imbarazzante. Non so se volutamente o meno da parte della regista.
Le sue recensioni sono comunque sempre interessanti e capaci di dare interessanti chiavi di lettura.
@francescobrasi1804 se guardi nei commenti, c'è già che ha trovato questo film "teribbile". E ci sta. Non escludo che questo film possa invecchiare molto male, cioè che gli si possa scucire questo incanto che oggi sembra in grado di offrire, al cambio delle sensibilità. E sveli una storia con diversi punti critici, se si vuole. Per esempio: bisogna aver tempo e soldi per dei rimpianti oltre oceano. E una maturità forse faticosa per rimanere ancorati a sentimenti di pelle della nostra prima gioventù. Sono tutte perplessità che ci possono stare. Intanto grazie per il tuo spunto.
Ho visto il film e ho rivisto la mia storia con 1 ragazzo giapponese. Esattamente come nel film non si riconosce l'amore,troppo giovani e presi dalle situazioni da vivere..scuola,famiglia.Poi, come nel film capita di risentirsi da molto lontano ma sembra un gioco.Ci si crede forti forse solo perche'si ha 1 marito e si e'felici o forse xke e'passato tantissimo tempo.E invece no. Non e'1 gioco e si soffre. E ci si accorge che si e'rimasti li' e si parla come se il tempo fosse ancora quello. E'stupendo e struggente.
@angeladiprima, che altro dire. Grazie di questo racconto.
E cosa ci dice che quello stesso meraviglioso amore rimanesse tale una volta vissuto?
@m.g.g.1974 assolutamente nulla. E non saperlo è l'unica condizione per viverlo, credo.
@@IlCinemaDentroDiTe Sono d'accordo. Il mio commento si riferiva alla questione del non riconoscere l'amore per svariate motivazioni sollevata da Angela. Credo fermamente che le cose vanno come devono andare e il pianto finale della protagonista fra braccia del marito può essere certamente interpretato come un rimpianto, forse il lieto fine mancato che tutti si aspettano, ma io ci ho colto la profonda stima, lealtà e amore nei confronti di quest'ultimo. "Dimentichi il piccolo dettaglio che ti amo " lei infatti dice a lui mentre sono a letto per rassicurarlo da tutti i dubbi. Le cose vanno come devono andare.
@m.g.g.1974 sono perfettamente d'accordo con te. A condizione di non derivare da questo una passività autorizzata. Ma è vero anche per me: niente va diversamente da come deve. Il male come il bene. Perché è necessario sentire e conoscere entrambi. Grazie mille per il tuo messaggio.
Grazie per la sua analisi precisa, raffinata e chiara. Condivido pienamente.
Come i suoi personaggi, anche la regista ha sfiorato una storia che poteva scuoterci più profondamente. Ma era molto molto vicina. Se, ad esempio, in Cinema Paradiso abbiamo pianto per tutti i proibiti baci - celebrati anche grazie al grande Morricone (e c'è chi dice che il montaggio del film l'ha fatto Fellini, e io ci credo conoscendo l'orrenda versione originale) penso che qua bastava un unico bacio per accendere un autentico conflitto accumulato fra passato, presente e futuro. Ma la regista non lo ha voluto. Ha sfiorato un bellissimo film esattamente come i suoi personaggi. Sembra quasi che lo abbia fatto per superare una sua personale storia autobiografica avendo lei stessa paura di tirare fuori i sentimenti più struggenti.
Era altrettanto vicina a portarci verso un dialogo finale, se non attaverso una scintilla silenziosamente più passionale, attraverso le sue abili parole similmente al mitico e catartico finale di Paris Texas (mentre esteticamente c'erano dei piccoli accenni alla Wenders...).
Comunque è riuscita a emozionare, e soprattutto a far riflettere, godendo di un delicato stile convincente e un'ottima recitazione.
Se questo è un esordio si sta forse nascendo una grande stella.
La seguirò (la regista ma anche le tue recensioni)
@kropchik grazie. Condivido. È un primo film. Vediamo dove va. Non sono un grande fan dei geni precoci. Vediamo che cosa le succede maturando e crescendo. Intanto - con tutti i limiti che ha - ha lavorato benissimo sull'acting, cosa non scontata e per me prioritaria. Grazie per il tuo passaggio!
Grazie per la gentile risposta. Io, invece, di fronte ai promettenti talenti ne sono entusiasta e ottimista.
Ma a prescindere, è un ottimo film. Il fatto che eravamo soltanto in tre nella sala mi fa riflettere di più sul futuro del cinema che a quello dei futuri registi.
Solo in tre? Pessima notizia...
complimenti per la recensione davvero perfetta
Grazie @lacasalingadisaphira5911 !
A te è piaciuto?
ottima analisi
@francescaliccardi grazie mille.
Grazie per l'analisi e gli spunti di riflessione. Concordo sulle "idealizzazioni", che sono poi proiezioni di noi stessi su qualcuno che riempiamo del nostro senso e desideri.
I film narrano storie, e queste storie devono toccarti: altrimenti, sono puro godimento estetico e concettuale, ma la parte emotiva resta muta. A me è capitato con questo film. Io non l'ho proprio "sentito", non è riuscito a coinvolgermi, non ci ho ripensato il giorno dopo, emotivamente mi è passato sopra. Forse, in parte dipende dalla distanza culturale, ma anche dal fatto che non mi rispecchio in Nora. Una "prima della classe" che piange perché, per una volta, è superata dal fidanzatino (anziché essere felice per lui) già mi irrita e delinea un personaggio che, a mio avviso, va poi solo peggiorando: ambiziosa, competitiva, molto avvitata su se stessa e la propria carriera, anche un po' opportunista, se vogliamo. Non mi riesco a identificare. Perciò, neppure il suo pianto finale mi ha toccato: sembrano le classiche "lacrime di coccodrillo". Dall'inizio alla fine, questa ragazza piange su cose che mi risultano estranee: non riesco a empatizzare. Non c'è evoluzione tra la bambina che piangeva per un voto "meno buono del tuo" e la donna che piange per qualcosa che, in fondo, non ha mai davvero voluto: c'è la stessa radice egocentrica, incapace di assumersi delle responsabilità. Forse la mia opinione "occidentale" sarà tranciante, ma io credo che (salvo gravi ostacoli) ognuno sia artefice del proprio destino: non propendo per alibi karmici 😅 Come dici tu, non c'è nessun vero ostacolo alla loro relazione... tranne la loro stessa esitazione. Se davvero vuoi qualcosa, fai il possibile per ottenerla. Se non lo fai, ci sarà un motivo: accettalo e vivi in pace. Hae Sung giunge ad accettarlo, e lo trovo bello, considerato che, tra i due, chi ha amato più profondamente è proprio lui (12 anni dopo, lei stenta a ricordare persino il suo nome), ma lui è più maturo fin da bambino: il suo modo di amare è delicato, pudico, ma traspare, mentre lei resta inespressa, pare interessata solo al suo lavoro... al punto che il marito stesso arriva a nutrire dubbi sui suoi sentimenti.
A me è parsa semplicemente la storia di una rinuncia dettata da pura inerzia e assenza di convinzione, che mi ha bloccato una vera partecipazione. Più che "romantica", l'ho trovata "esangue". Se dovessi scegliere una citazione, sarebbe un verso di Bécquer: "dejamos que la espada de la renuncia cayese entre nosotros, lenta como una làgrima". Una lacrima lenta 12 anni. Che mi pare un bel po', per poi piangere ancora su quei fiumi di tempo versato.
@piperita7557 grazie anche per questi pensieri. Sai che secondo me, un film può offrirci anche quello che tu descrivi: una distanza empatica. E persino un giudizio, perché no, siamo fatti così. Cioè, può succedere che non empatizziamo con la o il protagonista ma che godiamo dell'esperienza di averne seguito il cammino. Perché ci dice qualcosa di noi. Ci fa discutere. Perciò forse non sovrapporrei la distanza che sentiamo da un personaggio con il fatto che il film non sia stato un'esperienza per noi.
@@IlCinemaDentroDiTe è vero, hai ragione. Un conto è non empatizzare con un personaggio, un altro è non sentire una vicenda. Ahimè, in questo film, per me sono compresenti entrambi i fattori: un personaggio che non mi dice molto + la storia di una rinuncia dovuta a pura inerzia, che mi dice ancora meno 😅 E' una questione di emozioni. Un personaggio con cui non empatizzi può comunque suscitarti emozioni, anche in negativo... sdegno, avversione, orrore, ogni tipo di emozione è energia: è un seme che viene piantato in te e che ti "lavora dentro". Per citare un film recente su cui ci siamo confrontati, io non mi rispecchio nelle protagoniste di May December, tuttavia mi hanno suscitato emozioni! E' una storia a cui ho partecipato. Nora, invece, non mi ha trasmesso nulla (salvo un fastidio vago e transitorio) 😅 La rammento come una sagoma incolore. Mi hanno toccato di più i personaggi maschili: il marito è un gran bella figura. Ma, evidentemente, non è bastato per sentirmi coinvolta dal film in generale.
@piperita7557 la cosa fondamentale del cinema per come lo vedo io - ma è uguale per la letteratura in generale e credo per le arti figurative in generale - è che ci dà la possibilità di vedere la vita da punti di vista non nostri. Questi viaggi rendono la nostra esperienza del vivere più intensa, più ampia. Come dire, possiamo vivere molte vite in una sola grazie a chi ci racconta altri viaggi. Quindi va sempre bene in un certo senso, anche quando la storia non ci coinvolge. Credo. Grazie per i tuoi scambi!
Visto ieri, concordo perfettamente con la tua analisi!
Bel film ma stessa tua sensazione... Manca qualcosa che possa consacrarlo a gioiellino (...come l'Eternal Sunshine of the Spotless mind a cui fa l'occhiolino citazionale...)
Peccato perché poteva essere davvero una perla
@Clockwork74 è il suo primo da regista. Non è una brutta partenza. Vediamo come evolve. Grazie del tuo passaggio!
Dove posso vedere questo film?
@angyangy-rh9zn forse in qualche sala c'è ancora, ma è appena stato tolto e credo vada incontro a quel periodo di assenza che precede le uscite sulle piattaforme. Però sbircia nelle programmazioni delle sale della tua città, non si sa mai.
Carissimo Giovanni,
ho apprezzato tantissimo la tua recensione su questo film che ancora oggi, dopo una settimana, riecheggia nei miei pensieri.
Mi chiedevo, visto che mi piace molto il tuo modo di analizzare le cose, se ti é possibile pubblicare gli audio dei tuoi video in un podcast.
Sarebbe, almeno per me, un modo più semplice per poter fruire dei tuoi contenuti.
Grazie
@cricco77 grazie mille per le tue parole. Esiste una serie piccola di podcast Il cinema dentro di te. Penso spesso anche io a riprenderla con le recensioni. È un problema di tempo e di capacità tecnologiche ma ti ringrazio per il suggerimento, che devo considerare.
Trovo le sue recensioni uniche nel panorama cinefilo, così pregnanti ed esaustive; ho visto ieri sera il film e mi trovo d'accordo con la sua analisi; forse, come dice lei, se avessero osato giusto per vedere una zona più drammatica chissà: in sala aspettavamo quel momento ma poi il taxi è arrivato, lui troppo coreano e lei un tipo per lasciare ed avere solo un buon ricordo (come dice sua madre nella bella scena al parco); peccato che non ho gustato pienamente la visione per il 'disturbo da ragazzini' di due coppie d'adulti e così in questa mattina di pioggia (come la minestra riscaldata più buona) rivedo tutti quei momenti di loro due tra destino e volontà d'agire che mi porta a immaginare chi sono per noi queste tre persone, e si ritorna all'inizio del film (tutta un'altra storia, forse...) 👍
@user-dm5ys6ti4z grazie per le sue parole. Sì ogni tanto l'esperienza della sala cinematografica risente dell'ambiente che si crea. Ma bisogna insistere e andarci! A presto.
Visto oggi pomeriggio, e subito corsa a sentire la tua (permettimi il tu) recensione 😊 di cui ti ringrazio!
Arthur mi è piaciuto un sacco, sopratutto nell'abbraccio finale. Forse scontato, ma non per me...
E il "cosa avrebbe potuto essere" è la storia della mia vita...
Se posso chiedere, che canzone è quella che chiude il film nei titoli di coda?
@monicadebiasi4037 grazie del tuo passaggio e della corsa a casa!
Dammi assolutamente del tu, invito tutti a farlo ma rispetto il lei se il mio interlocutore lo preferisce.
Non so rispondere alla tua domanda ma se vai su youtube e cerchi past lives ost dovresti trovare tutto pezzo per pezzo. Un saluto!
Grazie Giovanni!
@@IlCinemaDentroDiTe grazie Giovanni!
@monicadb1413 grazie a te.
L'hai sentito attutito...ma 1) è autobiografico...quindi vicino al reale. 2) Il rapporto tra di loro è di quando avevano dodici anni in un paese la Corea che è diverso dal nostro soprattutto nell'esternare le emozioni. Di conseguenza il rapporto non si è mai costruito...ma era soltanto idealizzato...su quello che poteva essere. Quindi apprezzo molto quello che ci arriva dalla regista.
@mauriziogiovannini8284 grazie per il tuo commento. Sul punto 2 concordo in pieno. Sul punto 1 sarei più cauto. Non sempre quello che è autobiografico è vicino al reale. E questo non solo nei film, ma anche nei racconti che facciamo di quello che abbiamo vissuto. Discorso lungo ma molto interessante. Sono contento che tu abbia apprezzato e sentito quello che una donna molto promettente ci ha raccontato.
ciao, bella la tua recensione anche se un pò ti "perdevo", come se tu fossi combattuto dal fatto che questo film ti piacesse o meno, il tuo titolo probabilmente ricalca la mia impressione.
@laurap.5956 Non è il mio tipo di film ma riconosco l'ampiezza e la profondità del pensiero che ha. Grazie per il tuo messaggio.
Mi ha fatto pensare alla canzone che Jeanne Moreau canta in Jules et Jim di Truffaut, con un finale diverso
@antonellinabruni6540 ma sai che anche a me era venuto in mente Jules et Jim!
ottima recensione
Grazie @SgaragagghU. A te è piaciuto?
@@IlCinemaDentroDiTe non molto... perché non ero riuscito a comprendere...
A molti non è piaciuto eccessivamente, comunque. Io stesso non sono impazzito, ma lo trovo un buon lavoro di sceneggiatura. Grazie @SgaragagghU
Sting cantava ‘ if you love somebody,set him free’…
Vero, @enricaferro5417. E difficile. Grazie.
Teribbile.. sto' film
Ah ah ah ah !!! E ci sta! Non sei la prima persona cui lo sento dire.
Ma non è che l'esselunga ha copiato la pubblicità della "noce" da questo film? (i pubblicitari sono tremendi!)
Ah ah ah ah ah !!! Grande @Ale-hs3gz !
Nel pianto finale ci vedo il ritorno ad essere una bambina di 12 anni bisognosa di coccole.
@clucia62 sì ci sta tutto. Però proprio perché dal nick credo che tu sia donna ti chiedo: questo significa che nel marito vedi una sorta di momentaneo padre? Grazie per il tuo passaggio.
@@IlCinemaDentroDiTe sono un uomo
@clucia62 chissà perché non mi han mai risposto quando ho mandato il cv all'F.B.I. :-D Scusami!