Ho trovato fantastico il modo in cui hai parlato della traduzione nell’introduzione alla metodologia di analisi di queste traduzioni. Al primo anno di università, nel programma di lingua inglese, vi erano diversi saggi sulla Teoria della Traduzione, con nomi tra cui Eco, Ortega y Gasset e altri. In sede d’esame mi trovai a discutere con l’insegnante anche dell’opera di Tolkien (allora non ancora in questa traduzione), sottolineando lo stupendo lavoro dell’autore alle spalle, le sue immense conoscenze in ambito linguistico e filologico... La stessa glossopoiesi tolkieniana è qualcosa di indescrivibilmente complesso e affascinante. Grazie, Rick, per le tue considerazioni in merito!
Io sono sostanzialmente d'accordo con te Rick anche perché ho iniziato a seguirti dopo aver ascoltato la tua prima analisi sulla Compagnia dell'anello. Dico questo: non mi piace la traduzione di Fatica, per i motivi che dici tu, ma ne aggiungo un altro. È una traduzione che sembra pensata per trapiantare Tolkien in un filone italiano di letteratura arcaica di gusto vicino a quello di certi accademici. Nella scelta di termini inutilmente arcaici (non aulici, non sono d'accordo con questo aggettivo) e incomprensibili alle masse, c'è un gusto retorico autocompiacente per i toscanismi, ne avevo anche segnati un po' nel testo ma anche felli va benissimo, che non hanno niente a che fare con Tolkien. Qui si è cercato credo di fare di Tolkien una lettura settoriale, strizzando l'occhio al mondo accademico che solo di recente, dopo aver snobbato l'autore per decenni, e specificamente dopo il film, ha cominciato a occuparsene. Le critiche alla traduzione della Alliata sono arrivate soprattutto da una certa parte del mondo accademico e quella parte si è cercato di compiacere. Nella Compagnia dell'Anello però si era scelta la strada di rendere delle macchiette i personaggi (vogliamo parlare di quell'orrore enunciato da Sam, "manducare il meglio fieno"? Ancora mi dà i brividi). Io non so quale ragionamento possa stare dietro la scelta di usare nella stessa frase il verbo manducare, che probabilmente usano solo in centro Italia e forse solo in certi contesti, e una bruttissima, bruttissima forma dialettale romanesca e di pessimo gusto. Qui nasce il problema che l'inglese è essenzialmente inglese, mentre l'italiano è un miscuglio di lingue diverse mutuamente spesso inintelligibili (provate a parlare con un bergamasco). L'unico modo per parlare univocamente a tutti gli italiani è usare un italiano standard scevro di termini locali o localeggianti. Tolkien non usa nel suo testo termini dialettali specifici di alcune città inglesi. Usa spesso un linguaggio un po' sgrammaticato quando parlano gli hobbit, ma l'effetto sul lettore somiglia molto più al manzoniano "noi poverelli certe cose non le si sa" che non a quell'obbrobrio di "er mejo fieno", scritto come andrebbe scritto, "der Samplicio Ghengi". O al raccapricciante "che schifo!" di Frodo o "me li sono sciroppati" di Gandalf. Ricevuta una reazione molto critica su questo primo libro, ci sono due possibilità: o Fatica ha pensato di rettificare in parte il tiro, o, come io credo, ha continuato a pensare che Tolkien e Dante debbano seguire lo stesso schema linguistico e ha continuato con termini desueti centroitaliani ma alzando il tono verso il raggiungimento dello stile del paradiso dantesco. Scelta completamente opinabile perché ci si dimentica che questo di Tolkien non è né un testo accademico, né un testo politico di destra o sinistra, ma è un, anzi il racconto fantasy epico per eccellenza e il suo pubblico deve restare quello dei giovani, che si devono appassionare a elfi, stregoni, hobbit e battaglie contro gli orchi per riuscire a godere del romanzo. "Felli", "manducare", "forestali", "Samplicio" non attirano il grande pubblico a cui è rivolto questo testo nella sua lingua, e voglio proprio vedere ora quanti giovani lettori sogneranno la Terra di Mezzo leggendo un testo che li fa incespicare nella lettura. Un testo che spesso come dice Rick suona male, stride, o non si capisce che significa. Così si toglie ai giovani il piacere di leggere e vivere uno dei più grandi classici di tutti i tempi, e questo è un gran male, ed è una colpa che la Alliata invece non aveva avuto ai suoi tempi.
Ciao Rick !!io ho letto la versione tradotta da Vicky Alliata. Mi sembra che, almeno nelle parti che hai letto in questo video, sia molto piu inerente con il testo inglese, mi piace molto di più! e non ci sono ripetizioni. es lei traduce la parte di Eowyn cosi: "caddè in avanti sul corpo del nemico abbattuto" ma anche tutte le altre traduzioni sono molto piu belle e poetiche secondo me , senza termini troppo sofisticati, dove mi sembra che Ottavio Fatica ne abusi un po troppo!! ciao grazie del video:)
Complimenti!! Una disamina attenta, appassionata, equilibrata e soprattutto onesta. Non so se si possa dire altrettanto del lavoro del Signor Fatica... Il suo amore per l'Opera di Tolkien proprio non riesce a essermi trasmesso.
Quando inviti Fatica da te dici "da appassionati". Ma, se non ricordo male, Fatica ha affermato di non aver mai letto Tolkien prima di fare questa traduzione. Dubito che gli sia venuta la passione storpiandone il testo.
27:32 Mi permetto di far notare che l'assenza di una figura retorica (ad es. una allitterazione) in un determinato punto del testo originale non significa che di per sé l'allatterazione inserita nello stesso punto all'interno del testo di partenza sia una scelta errata. Spesso in questi casi si agisce per compensazione: se non posso rendere un registro o una figura retorica nel segmento testuale in cui sono collocati originariamente (pena "forzare" il testo rendendolo più brutto), li inserisco altrove affinché il risultato complessivo non cambi. È prassi ad esempio con la traduzione dei registri, che tra inglese e italiano si esprimono in modi diversi (in italiano la morfosintassi ha un ruolo maggiore rispetto all'inglese a questo proposito). Nella valutazione dell'appropriatezza, ad esempio, dell'allitterazione si deve perciò tenere di conto di tutto il testo e dell'esperienza collettiva dalla cui lettura ne deriva (concetto accennato del resto poco prima nel video).
Su questo sono d'accordo, infatti le critiche mosse alla Alliata quando si parla di imprecisa adesione al testo sono a mio avviso da rigettare. Una esagerata adesione al testo originale finisce per diventare "traduttese" come si dice in gergo, errore clamoroso al quale si deve prestare enorme attenzione quando si traduce qualcosa. Tuttavia, questa critica rafforza la tesi secondo la quale appunto la Alliata non andrebbe criticata sulla base della aderenza al testo. Al contrario invece Fatica non andrebbe elogiato sulla stessa base. Questo detto, l'allitterazione di Fatica nel punto citato ma anche in altri è apparentemente solo un esercizio retorico perché pleonastica, autoreferenziale, celebrativa non tanto di Tolkien ma del traduttore. Sembra, in generale, che la traduzione sia più una polemica con quanto fatto pregevolmente, sia pure con qualche limite, dalla Alliata; pare avere l'intento di togliere quell'atmosfera di magia globale, epica e sovranazionale che soprattutto l'ultima traduzione riveduta e corretta dalla Società Tolkieniana Italiana aveva chiaramente raggiunto, per buttare Tolkien in mezzo alla tradizione collodiana del romanzo toscano o toscaneggiante. Un esercizio che non rende omaggio al testo e lo allontana dal gusto delle grandi masse a cui dovrebbe essere rivolto
@@Kuseikos Salve Massimo. Non mettevo in discussione le traduzioni di Alliata e Fatica. Non ho mai letto il Signore degli anelli, sono capitato qui per caso. :-) Mi premeva puntualizzare una questione meramente metodologica. Le sue considerazioni mi sembrano condivisibili. Buona giornata
Il motivo principale per cui non solo è lecito ma doveroso giudicare questa traduzione pur non essendo dei traduttori è che, chi lo fa, è un cliente. Un cliente ha il diritto ECCOME di giudicare il prodotto che gli viene propinato. Io non sono un albergatore, non so niente di come si gestisce un hotel. Ma se la camera è una merda, è sporca, buia, ed il servizio è pessimo me ne rendo conto eccome e lo dico eccome. Chi altro lo dovrebbe dire? Per l'oste il proprio vino è sempre buono, è il cliente (la varietà dei clienti) che possono confermare o smentire il parere di chi ci è dentro.
"Cara bompiani, in un libro da 50 euro non si possono trovare refusi..." Ahimè Bompiani non è nuova a queste cose, vogliamo parlare di quando spesi 50 euro per l'edizione illustrata di Alan Lee nell'ormai lontano 2011 (quella con Frodo,Sam e Gollum di fronte al Morannon per intenderci) , per ritrovarmi il capitolo "molti incontri" senza un pezzo?
Ottima analisi, Bompiani non vedrà il mio supporto sin quando non cambierà tutta la traduzione 50anni o no resterà a scaffale, piuttosto mi vado a recuperare qualche edizione di pregio delle vecchie traduzioni! Il difetto principale dell'opera è dovuto al "protegonismo" del traduttore che deve per forza far emergere la sua figura, non è una traduzione in cui traspare amore per l'opera stessa!
Ma c'è una possibilità in futuro di rimettere la vecchia traduzione in commercio? Tutta questa situazione mi ha in qualche modo "costretto" a comprare la versione inglese, perché proprio ora mi è venuta voglia di leggere il Signore degli Anelli. Che sfortuna!
@@TheFiend91-6 Beh, hai avuto... 30 anni (se '91 è il tuo anno di nascita) per leggertelo, hai aspettato finora? Mal te ne incolga... Comunque penso che su internet ne troverai diverse versioni...
@@gabrielesolletico6542 E quindi? A uno non gli può venire di leggere un libro "solo" a 30 anni? Comunque ho visto su internet, e ci sono solo usate, roba da 100 € 😭😭😭😭
@@TheFiend91-6 Ma certo! Anche a me mancano diversi classici della letteratura... ma, visto che hai un'età per cui puoi aver visto al cinema "Il Signore degli Anelli", e visto che questa trilogia cinematografica ha avuto un successo così travolgente da condizionare sia la cinematografia che la letteratura dei successivi 15 anni... beh... mi sembra strano che tu aspetti fino al 2021 per comprarti una copia de "Il Signore degli Anelli" in Italiano! Ma ci sta... certo, ora paghi dazio, perché hanno ritirato la versione in lingua italiana della Alliata...
@@gabrielesolletico6542 Per carità! Ammetto stesso io la "colpa" di aver aspettato a lungo! 😆😆 Però devo ammettere che mi sto trovando molto bene (giustamente) con la versione inglese, nonostante alcuni termini non li conosca. Comunque sì, proprio nel 2021 mi è venuta voglia di leggere i classici! Quando ero piccolo/adolescente non avevo tutta questa gran voglia di leggere ahahah
Voglio farti i complimenti, hai un bellissimo eloquio e un modo molto equilibrato di esporre le tue opinioni (peraltro su argomenti assai interessanti), è un piacere stare ad ascoltarti!
Io non capisco il senso di italianizzare a tutti i costi i nomi propri di persona. Non si poteva lasciare Shelob? Samvise invece che semplicio? Davvero questa cosa per me è inconcepibile
perchè i nomi "originali" in inglese sono anch'essi traduzioni di Tolkien dall'Overstron, la Lingua Comune della Terra di Mezzo. Infatti per esempio Samwise è un nome inglesizzato il cui originale Overstron è Banazir che appunto vuol dire sempliciotto. Quindi quando si fanno delle critiche bisogna farle con un certo criterio e competenza
Beh, Shinji, io non posso fare altro che stare qui ad annaffiare. Però, quanto a te, quanto a quel che non puoi far che tu, per te qualcosa da poter far dovrebbe esserci. Ma non ti costringerà nessuno, pensa da te stesso, decidi da te stesso che cosa tu stesso possa fare. Beh, che tu non abbia rammarichi. Uno si chiama Cannarsi, l'altro Fatica. Nomen Omen !
Avrebbe migliorato la precedente stravolgendola, nel rispetto dei diversi registri dell'opera originale... ma non avrebbe dovuto cambiare ogni nome, e avrebbe dovuto andarci piano con le poesie. Non puoi ignorare una traduzione che é entrata nell'immaginario comune da 50 anni, dopo 6 film e innumerevoli giochi. I toponimi mi fanno rabbia, sono ingiustificati. Lo voglio leggere per la prima volta ma non voglio leggere 1500 pagine così, cercherò la storica a buon mercato.
La sua analisi, Rick, è dura e fella !! Dovrò leggere per forza questa traduzione per poter giudicare e so che, oltre al libro, sarà impervia anche l'esperienza....
quando ho letto 'occhi felli' mi sono fermato un attimo a pensare a cosa potesse voler dire e come ragionamento ho pensato 'felli'-fello---fellone' e infatti il significato stava lì. Però mamma mia. Occhi felli. Gesù cristo manco il mio professore di Dante
boh, non so... io ho la terza media e faccio lo scaricatore di porto ma, leggendo la frase con "felli" (premetto che ho letto diverse volte il libro quindi so dove vada a parare il testo) ho avuto subito ben chiaro cosa si intendesse. Sono altre le cose che non mi vanno giù.
La Bombiani ha perso i diritti sulla prima traduzione e quindi si è ritrovata costretta a non stamparla , anche se voci di corridoio dicono che i diritti erano scaduti da molto prima
Credo si siano sco tirati con la traduttrice Alliata e abbiano dato il lavoro della nuova traduzione di Ottavio Fatica che ha fatto un casino della madonna .
21:22 - 22:06 Fatica ovvero l'Omero di Poggibonsi. Termini come "assisa", "lucea", "felli" o "òmeri" si trovano in traduzioni ottocentesche dell'Iliade e dell'Odissea come quelle di Monti e Pindemonte. Se Fatica avesse voluto scimmiottarli avrebbe dovuto utilizzare "incombea" al posto di "incombeva", "fiera" in luogo di "bestia/creatura", "innanzi" invece di "di fronte" e via dicendo. I continui cambi di registro non solo tra un libro e l'altro ma tra una riga e l'altra rendono illeggibile questa traduzione.
Salve a tutti, grazie per l’interessante recensione. Non ho mai letto l’opera di Tolkien ed ero attirato dalla versione con le illustrazioni spettacolari di Alan Lee, ma ho in casa l’edizione Rusconi, nona edizione 1981, Alliata. Edizione che lessero i miei genitori. Quale pensate dovrei leggere? Grazie di nuovo.
Ti consiglio di leggere prima l’edizione che possiedi così da goderti l’opera alla quale ci siamo ormai abituati, poi se vuoi ampliare l’orizzonti prova questa nuova versione che per mio parere personale come detto anche nel video è un gran passo indietro rispetto a quella dell’Alliata
bisogna anche considerare l epoca in cui è stato scritto il libro (anni '50) quindi certi termini inglesi ora desueti non è detto che lo fossero così tanto allora. Proprio nell ottica del trasmettere le stesse emozioni al lettore italiano ( e del 2020) rispetto a quelle che voleva far suscitare l autore; altrimenti non avrebbe senso una nuova traduzione. Non sono d accordo neppure col voler cambiare i nomi: volente o nolente c è un film ed ha avuto un enorme successo, nella cultura popolare si chiama Shelob e così deve restare.
Tuttavia l'inglese del Signore degli Anelli non è quello parlato o scritto degli anni Cinquanta. Tolkien era molto critico con l'inglese moderno che reputava arido e poco evocativo per via dell'eccessivo ricorso a phrasal verbs e a "little empty words". Lui stesso fa questo esempio: "helms too they chose" contrapposto al moderno "they also picked up some helmets". ("The Letters of J.R.R. Tolkien", lettera n° 171)
@@Paladine777 assolutamente! la mia voleva essere una nota per dire che il traduttore ne considerare l intenzione dell autore deve,di norma, contestualizzarne anche il periodo storico originale e il conseguente uso della grammatica del tempo. Lo Hobbit ad esempio è volontariamente un racconto di facile lettura, ma è pur sempre stato scritto negli anni 30, se lo traduci devi mantenere la freschezza e l immediatezza originale seppur a discapito della forma originale che ormai ha un secolo
Secondo me, certi termini inglesi desueti non erano così noti neanche agli inglesi stessi, quindi l'ossessione di trovare un equivalente in italiano arcaico, altrettanto sconosciuti, é una pretesa inutile
Ti seguo da tanto anche se saltuariamente. Di solito ti concentri sul tuo punto di vista e vai in quella direzione, cosa che per carità mi piace. Ma questa critica é stata solo in una direzione. Hai detto che non é minimamente ai livelli di Cannarsi, ma non hai mostrato le parti positive di questa traduzione. Perché, per esempio, non hai fatto un confronto con la traduzione precedente anziché mostrare solo le parti che non ti sono piaciute? Non ci credo che ci siano stati solo aspetti negativi...
ciao Rick...amazon Prime mi propone (gratis) la nuova versione de "Il Signore degli Anelli", quella tradotta da Fatica. Ora, partendo dal presupposto che non so nulla, non ho mai letto le altre versioni, non ho mai visto nessun film. Mi consiglieresti comunque di leggere questa tradotta da Fatica o comunque recuperare la vecchia versione dell'Alliata?
La vecchia versione è "storica" e generalmente migliore, dicono in tanti, mentre quella nuova (senza prendere passaggi specifici) ritengo sia quella più "corretta". Personalmente, ho preferito recuperare quella nuova
Io concordo in pieno con quanto detto, mi sono letto la compagnia dell'anello, prima da dare un giudizio, dopo avere sentito le critiche, ho voluto prima leggere e poi dare un commento. Penso che leggero la versione inglese per avere un ulteriore confronto, forse pesa il fatto che mi sono letto l'edizione Rusconi, a cui sono legato.
Dopo questa recensione sono contento di essere riuscito a leggere a mio figlio la vecchia traduzione. Continuo a non capire perché traducono anche i nomi propri.
Perché Tolkien, dopo qualche ripensamemento, chiese che tutti i nomi _in_inglese_ venissero tradotti, e approntò una guida per i traduttori che spiegassero il significato dei nomi.
Fatica ha devastato anche Melville rendendolo molto più che impervio. È stato più semplice leggerlo in originale che seguire la vena poetica/interpretativa del buon Ottavio. Purtroppo il pessimo risultato prevale (nettamente) sulle, forse buone, intenzioni.
Se penso che nei futuri videogiochi de Il Signore degli Anelli non si sentirà più parlare di Raminghi, ma di Forestali, mi esplode il cervello. Quasi quasi è la volta buona che inizio e finisco un gioco in lingua originale.
@Le Great El Foldo no, "forestali" in italiano vuol dire "guardia forestale", ranger in inglese vuol dire "guardia forestale" ma anche "vagabondo, girovago". Quindi se leggo "ranger" posso pensare anche al vagabondo, girovago ma se leggo "forestali" penso solo alla guardia forestale.
@Le Great El Foldo È questione di significato. Perché "forestali" vuole dire SOLO forestali. Se io leggo "forestali" posso pensare SOLO al corpo forestale dello stato. Se io leggo "ranger" posso pensare a "forestali", ma posso pensare anche a "vagabondo". O anche a combattente, volendo.
@Le Great El Foldo Allora, cerco di spiegare più chiaramente possibile cosa intendo dire. Sappiamo che: - "Forestale" in italiano significa "ciò che riguarda le foreste" (quando usato come aggettivo, ad es "scienze forestali") e "membro del corpo forestale dello stato" (quando usato come nome). - "Ranger" in inglese ha un significato più ampio, poiché significa sia l'equivalente nostro di forestale, ma anche "vagabondo" e "combattente, guerriero". E penso che su questo, sia io che te, siamo d'accordo. Ora... Io posso anche concordare quando dici "un anglofono, quando sente ranger, pensa come prima cosa al nostro equivalente di forestale". Io qui, però, faccio un passo in più e dico: un anglofono può pensare come prima cosa al nostro equivalente di forestale, ma quella non è l'unica, l'UNICA, accezione che può dare al termine. Mentre per noi non è così. Io, infatti, anche se ovviamente non faccio statistica, quando sento "forestale" penso come prima cosa al ranger Smith, ma quando sento "ranger" penso come prima cosa al corpo militare dei ranger. Sarà perché sono stato un appassionato di COD, non so. Ripeto, ovviamente non faccio statistica, però questo dimostra che il termine "ranger" è comunque più poliedrico rispetto al suo equivalente italiano.
Caro Rick (mi permetto di darti del tu), bellissimo commento, equilibrato (in un contesto in cui mantenere l'equilibrio è difficile, io personalmente ho dato di matto), ma se posso farti un appunto credo che in certe situazioni il lavoro di fioretto andrebbe sostituito con quello di sciabola (per non arrivare direttamente al bazooka), e andrebbe detto chiaro e tondo senza essere troppo "polite" che questa nuova traduzione ha pochi (pochissimi) aspetti migliorativi e molti (moltissimi) aspetti peggiorativi, ed è un clamoroso (non piccolo) passo indietro. Mille volte meglio la prima versione della precedente traduzione con il suolo inascoltabile "orchetti" che questa roba. La sensazione netta resta quella di un lavoro fatto da una persona molto competente che però si è fatta prendere la mano per arroganza e presunzione, che pur di cercare di ridicolizzare la Alliata (ingiustificabile e incommentabile la presa di posizione pubblica del sig. Fatica: non ti puoi permettere di sparare a zero sul lavoro di altre persone con il sorrisetto da quello "che sa", e poi scrivere degli obbrobri come "inalberato" per "prancing") si è voluto forzatamente allontanare da quanto di buono c'era nella vecchia traduzione (ed era tanto) scadendo nel ridicolo. Tu dici che questa traduzione resterà per i prossimi 40 anni... può darsi. Io personalmente finché campo ad ogni giovane cui vorrò regalare LotR andrò a procurarmi usata la vecchia edizione Rusconi o la prima Bompiani, a costo di mettermi io a trasformare in pdf la mia copia. è vergognoso il fatto che non siano riusciti a trovare un accordo con la vecchia traduttrice per mantenere entrambe le versioni (magari per paura che avrebbe venduto molto di più la vecchia della nuova?) Ai posteri...
Da un punto di vista di marketing è molto probabile che se le copie della nuova traduzione sono e resteranno nettamente inferiori rispetto alle versioni precedenti con la traduzione a cui ormai siamo tutti abituati, prima o poi la Bompiani tornerà indietro. È una casa editrice, e le aziende fanno caso unicamente a questo 💰 Questa versione con la nuova traduzione ha recensioni molto negative, ed ormai è risaputo; se le vendite vanno in calo ed il motivo è risaputo, per interessi economici la casa editrice cercherà di riportare la vecchia traduzione. Minore sono le vendite, minore sono i soldi che entrano. Al contrario, cliente soddisfatto, più soldi. Almeno io voglio essere positivo, sul fatto che un domani possa tornare la vecchia traduzione in una nuova versione. In tal caso sarò tra i primissimi ad acquistarla. E sicuramente tanti altri. Invece questa edizione con la traduzione di Fatica non la toccherò mai, ne in biblioteca ne su Vinted o di seconda mano in generale
Propongo solo un breve elenco di elementi su cui sono in disaccordo o riguardo i quali ho trovato imprecisioni, riservandomi per poi un commento di più ampio respiro. 1. "Felli" condivide la medesima etimologia, proveniente dal francese medievale "fel, felon", di "fell"' inglese: si tratta del medesimo termine che dall'ancien français passa all'italiano e all'inglese, logico dunque il mantenerlo. Va anche ricordato il fatto che, secondo il Tommaseo Bellini, "fello" appare anche in autori posteriori ad Ariosto, come Leopardi, a esempio. Non si tratta dunque di una fantasia, ma di una scelta oculata e attenta, rispettosa del rigore filologico richiesto per una tale impresa (filologico è parola che ahimè ho sentito poco in questo commento, e da filologo quale sono e qual era Tolkien...). 2. Quando viene criticata l'espressione 'cadde sul nemico caduto', si omette di dire che in inglese ciò suona "Éowyn fell forward upon her fallen foe": non solo dunque Fatica riprende correttamente l'allitterazione presente nel testo originale - la quale è anche più estesa - ma ricalca anche la figura etimologica tra "cadere" e "caduto", non si tratta dunque di una ripetizione, come viene detto nel video, ma di un attento lavoro di resa retorico-stilistica. Questo esempio è quantomai malvenuto per illustrare la differenza di esperienza tra un lettore italiano e un lettore inglese, qui la resa è di altissimo livello. 3. Non concordo sulla nozione di 'ri-traduzione': se essa deve riprodurre nel lettore della lingua d'arrivo l'effetto che prova il lettore nella lingua di partenza, non bisogna certo andar a cercare una modernizzazione del linguaggio. Mi spiego. Poiché il divario temporale e linguistico tra la data dell'opera e i lettori cresce continuamente, ciò deve anche avvenire per il lettore italiano. Non avrebbe alcun senso che una traduzione suonasse più 'contemporanea' poiché ciò diminuirebbe il divario tra la lingua scritta e quella del lettore, effetto contrario a ciò che avviene in originale. 4. Approvo molto quello che viene detto sui nomi, mi pare uno dei momenti migliori del video; ogni singola parola espressa trova il mio, benché inutile, plauso. Concludendo quest'analisi, o critica, della critica, devo dire che è sempre piacevole ascoltare i tuoi video, Riccardo, ma purtroppo non concordo per nulla con te in questo caso. Trovo la traduzione di O. Fatica, ovviamente non perfetta, ma nettamente superiore a quella dell'Alliata, rivista da Q. Principe. Sarebbe davvero interessante parlarne assieme!
Su questa nuova traduzione restano dei grossi, grossissimi dubbi, a mio parere: Possiamo provare ad occuparci ad esempio di un "campione di testo": Libro II, Cap. II, "Il consiglio di Elrond": 1) originale ingl: "Birds were singing, and a wholesome peace lay on the land" Alliata: "Gli uccelli cantavano, e tutto era immerso nella calma e nella pace" Fatica: "Cantavano gli uccelli e una pace balsamica si stendeva sulla terra" Va bene, "si stendeva sulla terra" è più fedele all'originale, ma ...pace balsamica?? ( incommentabile, anche prescindendo dall'assenza della virgola dopo uccelli, che rende la frase molto più pesante da leggere: la pausa dopo "singing", invece, nell'originale esiste eccome, ed è mantenuta da Alliata) 2) originale ingl: "the faces that were turned to meet them as they entered were grave" Fatica: "i volti che si girarono al loro ingresso erano seri" ...si girarono verso dove? La costruzione della scena nella mente del lettore viene a mancare, perchè manca "to meet them": cioè, per il lettore inglese è chiaro che tutti si girano verso di loro, per il lettore italiano, no. 3) Fatica così descrive Boromir: "...un uomo alto dal volto bello e nobile, dai capelli scuri, dagli occhi grigi e dall'espressione fiera e severa" Dal...dai...dagli...dall'... è pesante per il lettore italiano, ed è una ripetizione che non compare nell' originale ingl: "...a tall man with a fair and noble face, dark-haired and grey-eyed, proud and stern of glance" 4)resa del passivo: spesso il passivo dona un'aura nobilitante, ad esempio "Cartagine dev'essere distrutta" è di registro più elevato rispetto a "dobbiamo distruggere Cartagine". Ora: "Not all that was spoken and debated in the Council need now be told" diventa per Fatica "Non occorre riferire tutto ciò che dissero e discussero durante il Consiglio": il soggetto non è più la materia di discussione, ma un ipotetico "loro". Lo stile è più BASSO. Anche qualche pagina più avanti, abbiamo: "Then, less willingly than Bilbo, Frodo told of all his dealings with the Ring from the day that it passed into his keeping. Every step of his journey from Hobbiton to the Ford of Bruinen was questioned and considered, and everything that he could recall concerning the Black Riders was examined. At last he sat down again." Il soggetto è SEMPRE Frodo, che racconta. Il periodo è lungo, ma perfettamente scorrevole. Fatica: "Allora Frodo, meno volentieri di Bilbo, raccontò dei rapporti con l'Anello dal giorno che l'aveva ricevuto in custodia. Considerarono e discussero ogni passo del viaggio da Hobbiton al Guado del Bruinen e presero in esame tutto quel che ricordava sul conto dei Cavalieri Neri. Alla fine tornò a sedersi." Il soggetto è Frodo. Poi improvvisamente il soggetto sono "loro", i partecipanti al Consiglio. Alla fine il soggetto è di nuovo Frodo. Questo può apparire pignoleria, ma RENDE PESANTE la lettura, la rende faticosa, appunto. (e qualcosa potrebbe essere detto pure sulla forma con il "che" polivalente, tipico del PARLATO: "il giorno che l'aveva ricevuto in custodia"... "il giorno IN CUI l'aveva ricevuto" era troppo difficile, per un traduttore professionista?) 5)il racconto di Glòin: Quando il nano Glòin racconta dellla partenza di alcuni da Erebor verso Moria, tutta la frase è in inglese, di stampo abbastanza elevato e, se non altro, evocativo: " `It is now many years ago,' said Glóin, `that a shadow of disquiet fell upon our people. Whence it came we did not at first perceive. Words began to be whispered in secret: it was said that we were hemmed in a narrow place, and that greater wealth and splendour would be found in a wider world. Some spoke of Moria: the mighty works of our fathers that are called in our own tongue Khazad-dûm; and they declared that now at last we had the power and numbers to return.'" Vediamo che l'azione è tutta ambientata in un passato molto distante: "many years ago". E I VERBI SONO CONCORDI: "fell", "came", "began", "spoke". In più, si crea una certa impressione di mistero grazie ad un linguaggio abbastanza letterario, o comunque medio-alto: "A shadow of disquiet fell upon our people"... "Words began to be whispered"... "it was said"... Fatica: "'Sono ormai molti anni' disse Glòin 'che un'ombra di apprensione è calata sul nostro popolo. Sulle prime non capivamo da dove venisse. Sussurrate in segreto cominciarono a circolare voci. Si diceva che eravamo costretti in uno spazio angusto e che in un mondo più vasto avremmo trovato maggior ricchezza e magneficenza. Qualcuno tirò in ballo Moria: le opere grandiose dei nostri padri chiamate nella nostra lingua Khazad-dûm, sostenendo che ormai avevamo finalmente la potenza e i numeri per tornarci'" Abbiamo prima passato prossimo, abbastanza recente (è calata) nonostante il "molti anni fa". Poi si passa all'imperfetto (non capivamo) poi si va indietro al passato remoto (cominciarono a circolare). Ora, tutto questo è spaesante per il lettore italiano, che fatica abbastanza a crearsi un'immagine mentale della lontananza nel tempo cui Glòin fa riferimento. A questo (nota personale) si aggiunge "Qualcuno tirò in ballo Moria". "Tirò in ballo"?? Espressione abbastanza colloquiale, che stride col resto del racconto di Glòin, assai elevato, sull'"ombra di apprensione calata sul popolo, e sulle "opere grandiose dei padri". Nell'originale inglese, infatti, abbiamo il molto più neutro "Some spoke of Moria"(che la trad. Alliata segue con "Alcuni parlarono di Moria"). Poche righe più sotto, poi, Fatica fa dire allo stesso Glòin "...Ora però ne abbiamo riparlato con nostalgia, e pur con tema;" Di nuovo elevato e letterario. A questo punto, o si elimina il registro colloquiale ("Qualcuno tirò in ballo Moria") o si elimina "e pur con tema" che sembra uscito da una poesia di Foscolo. Questa schizofrenia stilistica nello stesso personaggio non è plausibile, e NON ESISTE NELL'ORIGINALE. (In più, è davvero deleteria per il processo di immedesimazione dle lettore). Ci sarebbero molti altri punti, e questo è l'esame di POCHE PAGINE della nuova traduzione; ma un commento su RUclips non è la sede più adatta. In ogni caso, buona fortuna con la lettura.
Se l'obbiettivo era attirare nuovi lettori e soprattutto giovani, avranno una bella delusione. Usare il dizionario è una buona cosa, ma leggere un libro con l'enciclopedia termini desueti a fianco ....no. ho letto il signore agli anelli a 13 anni, 27 anni fa... quella è la mi edizione e me la tengo stretta e se mai riusciro' a convicnere mio figlio a leggere il sda, sarà su quel libro. E buona pace la fatica di fatica.
Arrivo in ritardo. La tua è forse l’analisi migliore tra quelle che ho avuto il tempo di ascoltare. Capisco cosa provi e condivido il tuo punto di vista, ineccepibile. Niente, mi tengo stretta la mia edizione 2003 (e pazienza per quella decina di righe mancanti nel capitolo Molti Incontri) e continuo a leggere l’originale.
@@ambro00 mi pare di capire che da quando hanno pubblicato la nuova traduzione quella della Alliata sia diventata introvabile. Online vedevo che il prezzo delle copie usate era salito alle stelle.Fin quando z-library era online ne ho scaricata una copia anche in ebook per sicurezza. Assurdo il fatto che abbiano ritirato dal mercato tutte le copie con la vecchia traduzione, comunque.
Ahahah...FELLI!! Sai dove è stato usato negli ultimi anni? Nella prima traduzione di Harry Potter nel libro la camera dei segreti, esattamente il capitolo il bolide fellone!!
Anche secondo me togliere la traduzione dell'Alliata è stata un po' una "bastardata", ma pare ci fossero delle diatribe tra la casa editrice e la donna... certo è che questa operazione secondo me finisce per sminuire ciò che fece Vittoria Alliata, che a soli 17 anni (e a 10 dall'uscita) si tradusse da sola un'opera come quella di Talkien producendo un risultato sicuramente non perfetto, ma comunque encomibile, un vero e proprio sforzo intellettuale verso il quale bisogna portare non solo rispetto ma che bisogna ringraziare perché fece arrivare in Italia un romanzo che invece, per tipologia e tematiche, conoscendo la società italiana di allora, sarebbe arrivato come mimimo con una decina di anni di ritardo...
A 2 minuti dall'inizio del video, non so perché, mi viene in mente un pensiero, perdonami Alberto Angela: Cleopatra è sopravvalutata. Per il resto, godibilissima e condivisibile critica. È un piacere ascoltare Rick anche solo per la dizione, la forma della comunicazione (mi ricorda Bergonzoni), per non parlare ovviamente del contenuto sostanzioso.
Rick tranquillo,non sei andato assolutamente lungo, 41 minuti che sono scivolati via piacevolmente,ottima analisi,un abbraccio! P.s. ad occhi "felli" mi è tornato subito alla memoria il termine fellone,seguito da marrano,in chiave semicomica ma comunque atta a ricordarne il significato!
Su diverse critiche sono d’accordo (forestali su tutte) ma su Shelob ti sbagli, quella di fatica è in linea con altre traduzioni: Ella-Laraña (Spagna), Laracna (portoghese), Araigne (francese). Come hai buttato lì en passant Aragne è una forma arcaica perfettamente coerente con she-lob. Che tu per tuo gusto non lo possa sentire e preferisca l’originale è legittimo, ma non capisco la critica che ne hai fatto dato che non hai portato nessuna argomentazione... solo che ora ogni volta lo leggerò con un accento veneto fuori luogo (sisghè)
A me la traduzione dei nomi, in generale, inclusa quella dei nomi dei romanzi della Rowling e dei manga giapponesi fa venire l'orticaria e mi puzza lontano un miglio di buffonata da pagliaccio fascista. Mi infastidisce moltissimo la pedanteria con cui francesi e hispanohablantes si ostinano a sostituire con piccoli provincialismi locali i termini internazionali anglosassoni, e le italianizzazioni dei nomi mi danno lo stesso fastidio. Tanto più che ogni volta che si cerca di tradurre un nome, il risultato è sempre qualcosa che puzza di borghetto medioevale e bifolco con pecore al seguito. Non si può sentire né Aragne, né Laracna, né Piton per Snape, né Tassofratto né meno che meno SAMPLICIO. I nomi si lasciano in originale e si fa in modo di essere aperti all'ampio respiro internazionale e globale contro ogni localismo. Questa traduzione invece è talmente settoriale che sembra pensata per circolare solo tra le collinette tra Barberino e Poggibonsi
In generale sono anche d’accordo con te, in particolare sui nomi propri, ma non è così semplice. Ad esempio le case di hogwarts o anche soprannomi tipo wormtongue o luoghi come rivendell io sono per adattarli. Comunque la tua, per quanto radicale e indifferenziata, è una posizione legittima con la quale mi trovo anche affine, soprattutto nella critica dell’effetto provincialismo. Non è questo però che ha detto Rick, che si è limitato a sbeffeggiare un adattamento coerente (e per quanto mi riguarda non necessario ma tra i più riusciti) leggendolo in Veneto. Dai.
@@marcobraca4363 sì, Rick ha detto un'altra cosa ma qui discutiamo e possiamo dire altro rispetto a quello che dice Rick. Sono d'accordo che Rick ha fatto un po' uno sbeffeggiamento dialettale di Aragne ma glielo passo perché ci sono talmente tante traduzioni discutibili (Samplicio!, Brandaino, Boscuro...) che a un certo punto viene da riderci su
@@Kuseikos non sono d’accordo se si parla di “ragionamento e critica” sul lavoro di un professionista che non può replicare e spiegare. Comunque a me samplicio non dispiace affatto nonostante in generale non sono per adattare i nomi, preferivo bosco atro a boscuro, brandaino non la capisco proprio
@@marcobraca4363 è vero che di gusti non ha senso parlare, lo sapevano già gli antichi romani. Ma non capisco come possa piacere Samplicio, che per me è tra i peggiori di tutti i nuovi nomi. Samwise in inglese può essere ricondotto al senso di "poco saggio" o "poco colto", ma questo è un effetto appena sfumato per il lettore medio. Samplicio invece, a parte l'assonanza veramente insopportabile con il vecchio nome Simplicio, peraltro molto localizzato sia nel tempo che nello spazio, ha una connotazione totalmente diversa. Vuole nemmeno troppo velatamente far passare Sam non tanto per un frequentatore di pub inglesi, quale dovrebbe sembrare, ma per un proverbiale sempliciotto all'italiana, un cambio totale di contesto. Trapianta Samwise Gamgee dalla sua naturale collocazione contestuale della tradizione anglosassone ormai ben scolpita nell'immaginario fantasy globalizzato, in una artificiosa ambientazione collodiana che nulla ha a che vedere con Tolkien. Peraltro io Collodi proprio non riesco a sopportarlo, e l'ultimo film con Benigni nelle parti di Geppetto ha reso perfettamente tutto ciò che mi irrita di Pinocchio: Fatica sta di fatto trapiantando il Fantasy epico di ampio respiro globale nel piccolo mondo antico di Collodi quando chiama Sam Samplicio
Penso che per lo “spettatore” medio l’unico problema (che li trigghera male) sia la dissonanza tra i nomi della versione filmica con quelli di questa nuova versione cartacea, un po’ come accadde per Harry Potter. Tuttavia credo che i direttori del doppiaggio siano intelligenti e consapevoli del fatto che ormai siamo abituati e legati ai nomi dati dalle prime traduzione e conseguentemente dai 6 film Jacksoniani, quindi non credo ci saranno particolari modifiche per la serie targata amazon.
Da totalmente estraneo al Signore degli Anelli, negli ultimi giorni ho deciso di acquistare una copia di quest'opera. Tuttavia, prima di compiere una spesa così considerevole, ho eseguito molte ricerche a riguardo dellr varie traduzioni e edizioni italiane nel corso degli anni. Ammetto che avrei anche acquistato la nuova edizione uscita poche giornate fa a cura di Ottavio Fatica, ma in un ottica più ampia ho pensato che avrei fatto molta fatica a parlare con gli appassionati di più vecchia data, soprattutto per quanto riguarda i nomi. Per questo motivo ho fatto ricerche ancora più approfondite e ho acquistato una copia usata dell'edizione del 79 per la traduzione di Vicky Alliata. In definitiva, non credo che questa edizione possa suscitare particolari apprezzamenti dalle nuove generazioni, a maggior ragione in un mondo in cui videogiochi, film e vecchi fan continuano ad usare la vecchia nomenclatura.
Infatti. La "scelta stilistica", al netto delle opinioni personali più o meno argomentate, è oggettivamente lontana dallo SCOPO di una nuova traduzione. Hanno reso buffo e anacronistico un racconto dall'animo moderno e attualissimo.
Legali per chi? Non c'è cambio di editore e dubito che Bompiani abbia preferito perdere i diritti sulla traduzione di Vittoria Alliata. E in ogni caso bastava organizzarsi per tempo, per evitare goffaggini simili, come se se ne fossero accorti dalla sera alla mattina
@@alessandroastolfi6290 Ah ecco, ho approfondito e ho visto che c'è stato un cambio di proprietà in Bompiani che mi ero perso, mi sembrava strano in effetti. Quindi avevano fatto scadere il contratto con Vittoria Alliata per una apparente "svista", per poi offrire un rinnovo al ribasso. Ritiro quanto detto sulla goffaggine, mi pare chiaro ora che è stato fatto di proposito. Che ingenuo a pensare alla buona fede di base...
Ciao Rick, visto questa conclusione, secondo te quale resta l'edizione migliore sia per la traduzione che per i contenuti (quella che rimane più fedele a tolkien). Un saluto ❤️
@@Salvaju29ro95 però su amazon i 3 libri hanno complessivamente 2000 pagine circa, questo libro 1300, sono ben 700 pagine di differenza, sai spiegarmi perchè? ( voglio comprarlo e leggerlo )
50 euro per un testo pieno di refusi e una rilegatura che dopo tre giorni si disfa? Saranno belle le illustrazioni di Alan Lee ma per leggere una traduzione così settoriale e rivolta a una utenza di nicchia non spenderei 50 euro, specialmente se ne abbiamo già spesi 75 per i tre volumi separati. Di cui peraltro mi disferei.
I nomi propri di persone e luoghi, che dopo 50 anni sono diventati iconici nei libri, nei film, nei videogiochi e nell'immaginario di tutte le persone, non vanno cambiati, punto. Si è andati avanti con i paraocchi a forzare questa ricerca della traduzione tecnicamente più corretta senza tenere minimamente conto del contesto socio culturale nella quale vengono inseriti. Forestale ne è solo l'esempio più evidente. Ma è del mestiere questo?
ma le hai lette le appendici? Per dire una roba del genere non penso proprio visto che Tolkien stesso dice di aver tradotto al meglio tutti i nomi dall'Overstron in inglese
@@Palmacry95 cosa? Che c'entra la "traduzione" di un linguaggio di fantasia inventato dall'autore stesso, con l'adattamento in italiano fatto da un soggetto terzo 70 anni dopo?
@@CRSGPR cosa c'entra? stai accusando qualcuno di aver tradotto nella propria lingua dei nomi quando Tolkien ha letteralmente fatto la stessa cosa nella sua opera. Tolkien nel suo immaginario non ha scritto il Signore degli Anelli, ha trovato questi manoscritti e tradotti, tutti TUTTI i nomi presenti sono inglesizzati esattamente come Fatica li ha italianiazzati
@@Palmacry95 evidentemente è un limite mio il non capire con quale logica vengono concepiti certi ragionamenti. Se è Tolkien stesso l'ideatore delle lingue della terra di mezzo, è evidente (e mi sembra assurdo doverlo evidenziare) che poteva attribuire a quelle parole qualunque significato lui volesse, e che lui facesse finta di tradurre le parole che aveva concepito, è un altro paio di maniche. Ora stiamo paragonando l'autore delle opere originali da lui ideate, con un traduttore che aveva il compito di riadattare l'opera in italiano, e che aveva come scopi primari 1- renderlo fruibile alle persone che parlano italiano, e 2- restare il più fedele possibile all'opera così come è stata pensata dall'autore. A ogni lettore poi sta il giudizio se ci sia riuscito oppure no.
La traduzione di "ranger" con "forestale" è al quanto concettualmente riduttiva: il fatto che le guardie forestali dei parchi americani siano chiamati ranger non significa che la traduzione concettuale di "ranger" sia "forestale". I ranger vengono chiamati così per la loro capacità di muoversi in terreni e condizioni difficili. Inoltre sono convinto che Tolkien, da bravo ex soldato della prima guerra mondiale, avesse più in mente il concetto militare di ranger e non la guardia forestale. Tra l'altro Faramir, insieme agli altri ranger dell'Ithilien compie una vera e propria missione da forza speciale, più simile al concetto militare di ranger che non ai guardiaparco.
Viste le tue osservazioni però, forestale è una scelta più felice e comprensibile rispetto a ramingo, che indica un reietto, un esiliato...certo più poetico, più romantico...ma non pertinente
@@andreadox assolutamente no. La Alliata traduce erroneamente ranger con ramingo facendo però riferimento alla condizione vagante e sofferente dei dunedain del nord, forestale invece non c'entra proprio niente: l'unica cosa comune e sapersi muovere in terreni difficili, ma non c'entra niente né come contesto, né come funzione, tanto meno come immaginario...
Mi permetto una tiratina d'orecchie: confondere "libro" e "parte" non va bene. Il Signore degli Anelli è composto da 6 libri (più introduzione, prologo e appendici), ed è stato diviso in tre parti per mere ragioni di costo della carta in inghilterra nel 1954 Dire Il secondo capitolo del secondo libro, indica "Il consiglio di Elrond"
allontanarli. Mi ricordo le conversazioni a scuola con gente che considerava Il signore degli anelli una lettura "difficile"... Unpopular opinion: la traduzione Bompiani era perfetta e non c'era nessun bisogno di proporne una nuova. soprattutto non di questo stampo. Il classico caso che mi fa chiedere "come hanno fatto non rendersi conto che stavano facendo una schifezza?"
@@davideluciani1754 La versione precedente di LOTR veniva considerata troppo "di destra" (vedi prefazione di Zolla), il che risultava insopportabile in certi ambienti progressisti dove vige il pensiero unico. La Bompiani, alla scadenza del contratto con l'Alliata, non l'ha rinnovato ma ha continuato lo stesso a pubblicare la vecchia traduzione guadagnandoci illecitamente e scatenando una battaglia legale con la traduttrice. Ha successivamente affidato la nuova traduzione a Fatica, coadiuvato dai cinque cinesini bolognesi, ritirando dagli scaffali quella della Alliata. La coesistenza di due traduzioni poteva essere un'occasione per lasciare libertà di scelta ai lettori invece è finita come ogni 25 aprile.
"una schifezza", Ottavio Fatica. Ok. Va bene. Ma dai su, ma non viene in mente nemmeno un secondo che si sta esagerando. Sembriamo quei buzzurri ignoranti che criticano quello che non sanno. È Ottavio Fatica. Punto. "Una schifezza"
Io ho letto Il signore degli anelli nella edizione Deluxe Bompiani del 2003, ora vorrei comprare Lo Hobbit nella stessa edizione deluxe Bompiani. E' stata cambiata anche la traduzione de Lo Hobbit in stile Fatica o posso leggerlo serenamente ritrovando gli stessi nomi che conosco? Grazie a chi mi chiarirà questo dubbio! 🙂
Per quanto riguarda fello, in inglese fel e' una parola ancora molto usata: all'interno della saga di Warcraft fel viene usato per tantissimi oggetti/abilita' relativi per esempio alla Burning Legion. In italiano e' stata, secondo me correttamente, tradotto in vil/vile: una scelta infinitamente migliore di fello
"Vile", a parer mio, non è assolutamente una buona traduzione di "fell". "Fell" è un concetto a metà tra "spietato" e "malvagio", con una connotazione letteraria ma non forzatamente aulica. Trovo sia stato reso benissimo nei film con "C'è un'empia voce nell'aria" ("There is a fell voice in the air"). Penso che una buona alternativa possa essere "nefando", termine elevato ma ancora perfettamente comprensibile.
Riguardo alla versione della Alliata, fu la stessa traduttrice a pretenderne il ritiro dal mercato dopo dissapori con la casa editrice, che si era invece offerta di continuare a pubblicarla. Certo si tratta di una grossa perdita per il panorama culturale tolkeniano in Italia. Cmq a me la traduzione di Fatica piace :)
E' l'epoca della produzione a basso costo, delle cineserie, dell'obsolescenza programmata. Che ci si deve aspettare? Anche Armani non è più Armani, per dire. E' il tramonto di un'epoca, di una civiltà, delle epopee cattoliche (come il Signore...). Evviva!
Esatto, è l'epoca del basso costo, delle cineserie, della quantità al posto della qualità. Quindi, si apprezzi doppiamente che questa traduzione sia stata data a Ottavio Fatica, al posto che a un sacco di altri che non hanno idea di cosa trattano. È Fatica. Non scherziamo su.
La Alliata ha denunciato per diffamazione Fatica in seguito a delle sue dichiarazioni su presunti 500 errori a pagina, ne è nato u parapiglia legale anche con l'editore Bompiani e la Alliata ha deciso di ritirare la sua versione.
E Fatica ha ragione, una lettura parallela fra le due traduzioni e l'originale rivela una quantità allarmante di errori nell'Alliata, con persino pesanti aggiunte della traduttrice. La nostalgia, l'attaccamento tipico degli italiani alle cose del passato e comunque la mancanza di una formazione in traduzione letteraria vi fodera però gli occhi di prosciutto 🙂
@@kjrli498 No, la verità è che la nuova traduzione, con la scusa della fedeltà all'originale ha lo scopo di annullare la comprensione del messaggio metaletterario originale Tolkieniano e inoltre frustra la bellezza dell'italiano.
Boh a me pare che ci sia tanta presunzione da parte di molti. Non ci credo che tutti siano in grado di leggere in lingua originale un'opera così mastodontica e poi di tradurla. Penso che dietro ci voglia tanto tanto ma tanto studio poi un'ottima conoscenza della lingua inglese ma anche di quella italiana . Io mi leggo il libro e son contento che sia stato tradotto altrimenti in originale non ce l'avrei mai fatta.
Lo sto leggendo ora… nel primo libro Sam prima di partire si congeda dal barile di birra. E tre paragrafi dopo parte “a tutta birra”. E questo un editor non lo stronca immediatamente? Non son proprio le basi dell’editing? Ma per dirne una soltanto. Ah, “parlava con noncuranza” usato due volte in due pagine. Una volta riferito a Gandalf e una Frodo. Stati d’animo diversi, caratteri diversi e stessa espressione. Non si fa.
Tra la traduzione di Fatica e quella precedente ,a chi non avesse mai letto il signore degli anelli ammettendo che possa trovare entrambe quale consiglieresti?
Ovviamente quella vecchia. Più bella, più coerente, più musicale, senza scelte lessicali e adattamento che fanno sanguinare le orecchie ed annientano l'immersione. Però l'esperienza piena è l'originale inglese. Se dovessi dare un voto : originale inglese 10 su 10. Traduzione Alliata/Principe: 9 su 10. Traduzione Fatica : 7 su 10.
molto corretto e obiettivo. ho anche quell'edizione, bella ma sa di fragile..mi costringono a foderare i testi di cui faccio più uso con la carta trasparente, sai, come si faceva alle elementari😁
Per fortuna non hanno tradotto Baggins.. sarebbe diventato Frodo Saccoccia altrimenti.. in Spagna infatti lo hanno tradotto.. e Bolsón non si può sentire..
Vittoria Alliata nella sua primissima traduzione de "La Compagnia dell'Anello" pubblicata da Astrolabio nel 1967 tradusse, infatti, Frodo Baggins in "Frodo Sacconi"; fortunatamente venne revisionata da Quirino Principe, altrimenti avremmo trovato anche un "Felice Brandibucco" o un Borsi-Sacconi (Sackville-Baggins) che non ci avrebbero sicuramente fatto storcere il naso sulla nuova traduzione di Ottavio Fatica, o almeno non più di tanto.
Secondo me Rick in questo video (ma di più in quello precedente di qualche anno fa) ti sei fatto prendere troppo dall'emotività e dall'affetto per il testo che hai letto e che conosci (e su cui hai costruito anche i tuoi ricordi); è umano (e lo riconosci tu stesso nel video), ognuno di noi preferisce sempre la "prima versione" di qualcosa che ha vissuto intensamente (ad esempio in musica non è raro che preferiamo generalmente sempre la "prima esecuzione" attraverso cui abbiamo conosciuto quell'opera). Tuttavia il lavoro del traduttore è un lavoro specialistico e non ci si improvvisa (come anche tu hai riconosciuto); Ottavio Fatica è un professionista (anche premiato) e ha svolto un lavoro filologico, da professionista quale è; il "gusto" qui è veramente soggettivo. La poesia dell'Anello ad esempio è molto più fedele nella traduzione di Fatica (che rende gli endecasillabi e cambia il ritmo nei punti dove lo stello Tolkien lo aveva cambiato) mentre l'Alliata rende la poesia con il doppio ottonario tutto regolare che uniforma tutto; certo, noi che siamo cresciuti con questi versi ci sembrano più "rozzi" quelli di Fatica, ma sono molto più aderenti e rendono di più il testo originale. Il problema è che la traduzione di Fatica è uscita dopo quella dell'Alliata; se fosse avvenuto il contrario, oggi criticheremmo la traduzione di quest'ultima, perché purtroppo quando ci leghiamo emotivamente a un testo con cui siamo cresciuti tutto ciò che è successivo ci risulterà "brutto" (ma ripeto: è umano). In questo video non ho trovato dei veri argomenti ma al massimo spunti di riflessione: è che Rick non sei un filologo né uno studioso della lingua inglese (non basta masticare l'inglese, lo studio della lingua è un lavoraccio!), quindi avrei preferito magari un confronto con un traduttore professionista con cui costruire un dialogo, mentre questo video rimane più un tuo commento di gusto sulla base delle tue preferenze maturate in quanto lettore, che però non trovo davvero argomentate da un punto di vista tecnico (come è normale in quanto, come riconosci anche tu, sei solo un lettore). Per dire, in riferimento ai cambi di registro, spesso dici "x è troppo...", ma rimane un commento gettato lì, senza entrare nel merito (quel "troppo" rimane una cosa detta senza una vera argomentazione). La traduzione dell'Alliata appiattisce tutto il registro a livello medio-alto (in una visione epico-cavalleresca del SdA dove non c'è spazio per il linguaggio sgrammaticato del "volgo") mentre Fatica restituisce l'ampia variazione dei registri linguistici usati da Tolkien. Per te sono troppo marcati? Ma meglio così rispetto a perdersi completamente le variazioni totalmente assenti nel testo dell'Alliata. In generale non capisco bene come tu possa davvero considerare valido il tuo giudizio sulla percezione della variazione di registro nell'originale inglese non essendo madrelingua inglese (perdonami, ma ripeto: saper masticare l'inglese non significa aver maturato una sensibilità alla lingua stessa che può essere frutto di analisi e studio, io infatti non ce l'ho). Gli esempi che riporti (come "lucea", "omeri" o "felli") non li trovo così disturbanti, come i "buchi scuri" che ritieni "fuori musica": ma perché? Quella frase non mi sembra affatto male. Dai per scontato che la tua percezione sia una percezione condivisa; ma in generale sono i tuoi "non va bene" e "suona male" basati su semplice gusto a non essere proprio il massimo. Il testo di Fatica è impervio? Molti lo dicono dell'Alliata, quindi per me rimane tutto un parlare di semplice gusti alla fine. In generale mi sembra che vuoi non farti piacere il testo, scusami ma è una mia impressione. Spero comunque che in futuro tu possa fare una nuova live invitando qualche traduttore o studioso di lingua inglese, quello sarebbe davvero stimolante! Detto questo, grazie comunque per gli spunti forniti nel video! P.S.: Shelob, da She-lob, ragno femmina ("lob" è un termine arcaico per "ragno"), che tradotta con un termine arcaico italiano "aragna" mostra un sapiente lavoro di traduzione basato sull'etimologia. Può non piacere ma non è sbagliata, anzi. Cerchiamo quindi di apprezzare il lavoro di chi davvero studia e si impegna nel suo mestiere, lasciando da parte i semplici giudizi di gusto maturati sulla semplice "abitudine".
Però a me sembra che lui di esempi ne abbia fatti una marea, e tu stai soltanto dicendo "sei nostalgico, Fatica é un professionista, ed ha ragione per partito preso", quando invece gli esempi sono moltissimi di Fatica che non solo lavora male, ma fa proprio quello chr rimprovera alla Alliata, cioé se ne frega del testo e traduce in modo un po' scrauso, oltretutto straniante (se sto leggendo un testo, deve essere scorrevole, non mi devo interrompere a pensare "ma che cazzo...?")
Mio Dio, tradurre i nomi... Io ho un'edizione annotata de "Lo Hobbit", in cui spiegano bene, in una nota a piè di pagine, PERCHÈ Baggins è Baggins, e perché Sackville-Baggins è Sackville-Baggins... lo leggi una volta, sorridi, e poi vai avanti a leggere Baggins e Sackville-Baggins per tutto il libro.
Stavo per comprarlo poi ho pensato chissà cosa ne pensa il buon Rick Dufer, fortuna che ho aspettato, sarei impazzito durante la lettura già prima di Aracne..
Compralo fidati, non stare ad ascoltare gli altri ma vivile sulla tua pelle le cose. Anch’io avevo dubbi ma ti dirò che trovo la nuova traduzione molto più scorrevole della vecchia, sicuramente più vicina allo stile originario di Tolkien. L’unica cosa che può creare qualche fastidio sono i nomi, non perché sono sbagliati ma per questione di abitudine. Se la nuova traduzione fosse stata la vecchia e viceversa ci saremmo lamentati ugualmente perché ci saremmo abituati ai nomi di Fatica.
Il signore degli anelli è stato scritto tutto insieme, in quindici anni certo, ma tutto insieme. La divisione in 3 volumi come hai detto 3 stata una decisione della casa editrice inglese. È un errore che purtroppo in qualche modo rende nullo tutto il discorso sul tono diverso nei tre libri. L'analisi perde quindi di valore, perché credo che il cambio di tono sia dovuto più a "errore umano" che a un vero e proprio cambio studiato da Tolkien, come poi è anche accaduto ne Lo Hobbit. (Con errore umano intendo che il linguaggio si è evoluto in base al contesto al di fuori di ciò che voleva l autore, distaccandosi anche dallo stile iniziale). Quindi credo che la domanda giusta sia: deve il traduttore correggere quello che può essere un errore o una svista dovuta al lungo periodo nella quale l opera è stata redatta o deve lasciare un cambio di tono preservando anche le sviste delle opere originali? In questo caso, non è stato mantenuto è stato anche enfatizzato. Bisognerebbe sapere se è stata una scelta fatta con coscienza e con criterio o puramente casuale e le mie sono solo congetture.
Veramente nel video si dice esattamente il contrario, ovvero che le tre parti dell'opera sono omogenee tra loro nell'originale inglese, mentre il traduttore impone artificiosamente dei cambi di registro tra i tre "libri" non presenti in origine: non è la Divina Commedia dove l'elevarsi della lingua coincide con l'elevarsi verso il cielo, il lettore affronta il viaggio di Frodo e compagni, ma la lingua no, resta statica e cambia solo in relazione a chi parla e in quale parte della terra di mezzo. Il problema è che il traduttore (Fatica) ha aggiunto dei notevoli cambi stilistici tra i libri che sono andati ad inficiare l'omogeneità del testo originario.
Sia Gualtiero Cannarsi che Ottavio Fatica hanno deciso di trasformare il loro cognome in uno stile di lavoro
Nomen omen
BAAASTAAA offendere Cannarsi, baaastaaa! Portate il dovuto rispetto al pozzo di conoscenza della cultura giapponese che è il buon Gualtiero.
Ti voglio bene ahahah
@@gabrielesolletico6542 lo sarà ma è un pessimo traduttore
@@fingolfin369 Ma non è neanche un traduttore. Si fa tradurre i testi da un giapponese, lui adatta i dialoghi.
Ottavio Fatica ufficialmente invitato ai Cogito Studios
Greve
Ce so i link
Sono d'accordo!
Ma questa è una cosa gravissima!
Sono molto soddisfatto di questa live
Ho trovato fantastico il modo in cui hai parlato della traduzione nell’introduzione alla metodologia di analisi di queste traduzioni.
Al primo anno di università, nel programma di lingua inglese, vi erano diversi saggi sulla Teoria della Traduzione, con nomi tra cui Eco, Ortega y Gasset e altri. In sede d’esame mi trovai a discutere con l’insegnante anche dell’opera di Tolkien (allora non ancora in questa traduzione), sottolineando lo stupendo lavoro dell’autore alle spalle, le sue immense conoscenze in ambito linguistico e filologico...
La stessa glossopoiesi tolkieniana è qualcosa di indescrivibilmente complesso e affascinante.
Grazie, Rick, per le tue considerazioni in merito!
Io sono sostanzialmente d'accordo con te Rick anche perché ho iniziato a seguirti dopo aver ascoltato la tua prima analisi sulla Compagnia dell'anello.
Dico questo: non mi piace la traduzione di Fatica, per i motivi che dici tu, ma ne aggiungo un altro. È una traduzione che sembra pensata per trapiantare Tolkien in un filone italiano di letteratura arcaica di gusto vicino a quello di certi accademici. Nella scelta di termini inutilmente arcaici (non aulici, non sono d'accordo con questo aggettivo) e incomprensibili alle masse, c'è un gusto retorico autocompiacente per i toscanismi, ne avevo anche segnati un po' nel testo ma anche felli va benissimo, che non hanno niente a che fare con Tolkien. Qui si è cercato credo di fare di Tolkien una lettura settoriale, strizzando l'occhio al mondo accademico che solo di recente, dopo aver snobbato l'autore per decenni, e specificamente dopo il film, ha cominciato a occuparsene. Le critiche alla traduzione della Alliata sono arrivate soprattutto da una certa parte del mondo accademico e quella parte si è cercato di compiacere. Nella Compagnia dell'Anello però si era scelta la strada di rendere delle macchiette i personaggi (vogliamo parlare di quell'orrore enunciato da Sam, "manducare il meglio fieno"? Ancora mi dà i brividi). Io non so quale ragionamento possa stare dietro la scelta di usare nella stessa frase il verbo manducare, che probabilmente usano solo in centro Italia e forse solo in certi contesti, e una bruttissima, bruttissima forma dialettale romanesca e di pessimo gusto. Qui nasce il problema che l'inglese è essenzialmente inglese, mentre l'italiano è un miscuglio di lingue diverse mutuamente spesso inintelligibili (provate a parlare con un bergamasco). L'unico modo per parlare univocamente a tutti gli italiani è usare un italiano standard scevro di termini locali o localeggianti. Tolkien non usa nel suo testo termini dialettali specifici di alcune città inglesi. Usa spesso un linguaggio un po' sgrammaticato quando parlano gli hobbit, ma l'effetto sul lettore somiglia molto più al manzoniano "noi poverelli certe cose non le si sa" che non a quell'obbrobrio di "er mejo fieno", scritto come andrebbe scritto, "der Samplicio Ghengi". O al raccapricciante "che schifo!" di Frodo o "me li sono sciroppati" di Gandalf.
Ricevuta una reazione molto critica su questo primo libro, ci sono due possibilità: o Fatica ha pensato di rettificare in parte il tiro, o, come io credo, ha continuato a pensare che Tolkien e Dante debbano seguire lo stesso schema linguistico e ha continuato con termini desueti centroitaliani ma alzando il tono verso il raggiungimento dello stile del paradiso dantesco. Scelta completamente opinabile perché ci si dimentica che questo di Tolkien non è né un testo accademico, né un testo politico di destra o sinistra, ma è un, anzi il racconto fantasy epico per eccellenza e il suo pubblico deve restare quello dei giovani, che si devono appassionare a elfi, stregoni, hobbit e battaglie contro gli orchi per riuscire a godere del romanzo. "Felli", "manducare", "forestali", "Samplicio" non attirano il grande pubblico a cui è rivolto questo testo nella sua lingua, e voglio proprio vedere ora quanti giovani lettori sogneranno la Terra di Mezzo leggendo un testo che li fa incespicare nella lettura. Un testo che spesso come dice Rick suona male, stride, o non si capisce che significa.
Così si toglie ai giovani il piacere di leggere e vivere uno dei più grandi classici di tutti i tempi, e questo è un gran male, ed è una colpa che la Alliata invece non aveva avuto ai suoi tempi.
Ciao Rick !!io ho letto la versione tradotta da Vicky Alliata. Mi sembra che, almeno nelle parti che hai letto in questo video, sia molto piu inerente con il testo inglese, mi piace molto di più! e non ci sono ripetizioni. es lei traduce la parte di Eowyn cosi: "caddè in avanti sul corpo del nemico abbattuto" ma anche tutte le altre traduzioni sono molto piu belle e poetiche secondo me , senza termini troppo sofisticati, dove mi sembra che Ottavio Fatica ne abusi un po troppo!! ciao grazie del video:)
Complimenti!!
Una disamina attenta, appassionata, equilibrata e soprattutto onesta.
Non so se si possa dire altrettanto del lavoro del Signor Fatica...
Il suo amore per l'Opera di Tolkien proprio non riesce a essermi trasmesso.
Quando inviti Fatica da te dici "da appassionati". Ma, se non ricordo male, Fatica ha affermato di non aver mai letto Tolkien prima di fare questa traduzione. Dubito che gli sia venuta la passione storpiandone il testo.
Esatta
27:32 Mi permetto di far notare che l'assenza di una figura retorica (ad es. una allitterazione) in un determinato punto del testo originale non significa che di per sé l'allatterazione inserita nello stesso punto all'interno del testo di partenza sia una scelta errata. Spesso in questi casi si agisce per compensazione: se non posso rendere un registro o una figura retorica nel segmento testuale in cui sono collocati originariamente (pena "forzare" il testo rendendolo più brutto), li inserisco altrove affinché il risultato complessivo non cambi. È prassi ad esempio con la traduzione dei registri, che tra inglese e italiano si esprimono in modi diversi (in italiano la morfosintassi ha un ruolo maggiore rispetto all'inglese a questo proposito). Nella valutazione dell'appropriatezza, ad esempio, dell'allitterazione si deve perciò tenere di conto di tutto il testo e dell'esperienza collettiva dalla cui lettura ne deriva (concetto accennato del resto poco prima nel video).
Su questo sono d'accordo, infatti le critiche mosse alla Alliata quando si parla di imprecisa adesione al testo sono a mio avviso da rigettare. Una esagerata adesione al testo originale finisce per diventare "traduttese" come si dice in gergo, errore clamoroso al quale si deve prestare enorme attenzione quando si traduce qualcosa.
Tuttavia, questa critica rafforza la tesi secondo la quale appunto la Alliata non andrebbe criticata sulla base della aderenza al testo. Al contrario invece Fatica non andrebbe elogiato sulla stessa base. Questo detto, l'allitterazione di Fatica nel punto citato ma anche in altri è apparentemente solo un esercizio retorico perché pleonastica, autoreferenziale, celebrativa non tanto di Tolkien ma del traduttore. Sembra, in generale, che la traduzione sia più una polemica con quanto fatto pregevolmente, sia pure con qualche limite, dalla Alliata; pare avere l'intento di togliere quell'atmosfera di magia globale, epica e sovranazionale che soprattutto l'ultima traduzione riveduta e corretta dalla Società Tolkieniana Italiana aveva chiaramente raggiunto, per buttare Tolkien in mezzo alla tradizione collodiana del romanzo toscano o toscaneggiante. Un esercizio che non rende omaggio al testo e lo allontana dal gusto delle grandi masse a cui dovrebbe essere rivolto
@@Kuseikos Salve Massimo. Non mettevo in discussione le traduzioni di Alliata e Fatica. Non ho mai letto il Signore degli anelli, sono capitato qui per caso. :-) Mi premeva puntualizzare una questione meramente metodologica. Le sue considerazioni mi sembrano condivisibili. Buona giornata
@@lorenzopenta4523 allora mi permetto di suggerirti di leggerlo in inglese se possibile, ne vale la pena sicuramente!
@@Kuseikos Ci proverò non appena avrò un po' di requie. :-)
Il motivo principale per cui non solo è lecito ma doveroso giudicare questa traduzione pur non essendo dei traduttori è che, chi lo fa, è un cliente.
Un cliente ha il diritto ECCOME di giudicare il prodotto che gli viene propinato.
Io non sono un albergatore, non so niente di come si gestisce un hotel.
Ma se la camera è una merda, è sporca, buia, ed il servizio è pessimo me ne rendo conto eccome e lo dico eccome.
Chi altro lo dovrebbe dire?
Per l'oste il proprio vino è sempre buono, è il cliente (la varietà dei clienti) che possono confermare o smentire il parere di chi ci è dentro.
"Cara bompiani, in un libro da 50 euro non si possono trovare refusi..."
Ahimè Bompiani non è nuova a queste cose, vogliamo parlare di quando spesi 50 euro per l'edizione illustrata di Alan Lee nell'ormai lontano 2011 (quella con Frodo,Sam e Gollum di fronte al Morannon per intenderci) , per ritrovarmi il capitolo "molti incontri" senza un pezzo?
Ottima analisi, Bompiani non vedrà il mio supporto sin quando non cambierà tutta la traduzione 50anni o no resterà a scaffale, piuttosto mi vado a recuperare qualche edizione di pregio delle vecchie traduzioni! Il difetto principale dell'opera è dovuto al "protegonismo" del traduttore che deve per forza far emergere la sua figura, non è una traduzione in cui traspare amore per l'opera stessa!
Ma c'è una possibilità in futuro di rimettere la vecchia traduzione in commercio? Tutta questa situazione mi ha in qualche modo "costretto" a comprare la versione inglese, perché proprio ora mi è venuta voglia di leggere il Signore degli Anelli. Che sfortuna!
@@TheFiend91-6 Beh, hai avuto... 30 anni (se '91 è il tuo anno di nascita) per leggertelo, hai aspettato finora? Mal te ne incolga...
Comunque penso che su internet ne troverai diverse versioni...
@@gabrielesolletico6542 E quindi? A uno non gli può venire di leggere un libro "solo" a 30 anni? Comunque ho visto su internet, e ci sono solo usate, roba da 100 € 😭😭😭😭
@@TheFiend91-6 Ma certo! Anche a me mancano diversi classici della letteratura... ma, visto che hai un'età per cui puoi aver visto al cinema "Il Signore degli Anelli", e visto che questa trilogia cinematografica ha avuto un successo così travolgente da condizionare sia la cinematografia che la letteratura dei successivi 15 anni... beh... mi sembra strano che tu aspetti fino al 2021 per comprarti una copia de "Il Signore degli Anelli" in Italiano! Ma ci sta... certo, ora paghi dazio, perché hanno ritirato la versione in lingua italiana della Alliata...
@@gabrielesolletico6542 Per carità! Ammetto stesso io la "colpa" di aver aspettato a lungo! 😆😆 Però devo ammettere che mi sto trovando molto bene (giustamente) con la versione inglese, nonostante alcuni termini non li conosca. Comunque sì, proprio nel 2021 mi è venuta voglia di leggere i classici! Quando ero piccolo/adolescente non avevo tutta questa gran voglia di leggere ahahah
A RICK!!! Io però devo studià! E tu me metti sto video. Io te vojo bene però non se fa così.
Voglio farti i complimenti, hai un bellissimo eloquio e un modo molto equilibrato di esporre le tue opinioni (peraltro su argomenti assai interessanti), è un piacere stare ad ascoltarti!
Io non capisco il senso di italianizzare a tutti i costi i nomi propri di persona. Non si poteva lasciare Shelob? Samvise invece che semplicio? Davvero questa cosa per me è inconcepibile
perchè i nomi "originali" in inglese sono anch'essi traduzioni di Tolkien dall'Overstron, la Lingua Comune della Terra di Mezzo. Infatti per esempio Samwise è un nome inglesizzato il cui originale Overstron è Banazir che appunto vuol dire sempliciotto. Quindi quando si fanno delle critiche bisogna farle con un certo criterio e competenza
@@Palmacry95 ma non vengono tradotti TUTTI i nomi! Aragorn, Legolas, Boromir, ecc, non vengono mica tradotti! Ed allora perché? Qual é il criterio?
Perchè Shelob è l'unione delle parole inglesi "She" e "Lob": Ragno femmina. Quindi Fatica ha deciso di tradurlo.
Qual è l’intervista a Fatica a cui fa riferimento?
Beh, Shinji, io non posso fare altro che stare qui ad annaffiare. Però, quanto a te, quanto a quel che non puoi far che tu, per te qualcosa da poter far dovrebbe esserci. Ma non ti costringerà nessuno, pensa da te stesso, decidi da te stesso che cosa tu stesso possa fare. Beh, che tu non abbia rammarichi. Uno si chiama Cannarsi, l'altro Fatica. Nomen Omen !
Non toccatemi Gualtierino.
Avrebbe migliorato la precedente stravolgendola, nel rispetto dei diversi registri dell'opera originale... ma non avrebbe dovuto cambiare ogni nome, e avrebbe dovuto andarci piano con le poesie. Non puoi ignorare una traduzione che é entrata nell'immaginario comune da 50 anni, dopo 6 film e innumerevoli giochi.
I toponimi mi fanno rabbia, sono ingiustificati. Lo voglio leggere per la prima volta ma non voglio leggere 1500 pagine così, cercherò la storica a buon mercato.
La sua analisi, Rick, è dura e fella !!
Dovrò leggere per forza questa traduzione per poter giudicare e so che, oltre al libro, sarà impervia anche l'esperienza....
Il problema sorge principalmente per chi ha già letto Tolkien. La mia sensazione è stata di spaesamento per la traduzione diversa di nomi e di luoghi.
Da nuovo lettore, ho apprezzato molto la traduzione di fatica. Per i lettori di vecchia data, chiaramente, è molto diverso, ma non la trovo così male
Da un po' mi ero ripromesso di leggere LotR e Hobbit in lingua originale.
Mi hai convinto.
quando ho letto 'occhi felli' mi sono fermato un attimo a pensare a cosa potesse voler dire e come ragionamento ho pensato 'felli'-fello---fellone' e infatti il significato stava lì. Però mamma mia. Occhi felli. Gesù cristo manco il mio professore di Dante
boh, non so... io ho la terza media e faccio lo scaricatore di porto ma, leggendo la frase con "felli" (premetto che ho letto diverse volte il libro quindi so dove vada a parare il testo) ho avuto subito ben chiaro cosa si intendesse. Sono altre le cose che non mi vanno giù.
La Bombiani ha perso i diritti sulla prima traduzione e quindi si è ritrovata costretta a non stamparla , anche se voci di corridoio dicono che i diritti erano scaduti da molto prima
Credo si siano sco tirati con la traduttrice Alliata e abbiano dato il lavoro della nuova traduzione di Ottavio Fatica che ha fatto un casino della madonna .
ciao Rick, certo che i forestali nell'immaginario comune sono molto forti, tipo il finale di Boris ;-)
21:22 - 22:06 Fatica ovvero l'Omero di Poggibonsi.
Termini come "assisa", "lucea", "felli" o "òmeri" si trovano in traduzioni ottocentesche dell'Iliade e dell'Odissea come quelle di Monti e Pindemonte. Se Fatica avesse voluto scimmiottarli avrebbe dovuto utilizzare "incombea" al posto di "incombeva", "fiera" in luogo di "bestia/creatura", "innanzi" invece di "di fronte" e via dicendo. I continui cambi di registro non solo tra un libro e l'altro ma tra una riga e l'altra rendono illeggibile questa traduzione.
Ce lo leggi tutto con la voce di Balasso, Rick? :D
Sondaggio?
Salve a tutti, grazie per l’interessante recensione. Non ho mai letto l’opera di Tolkien ed ero attirato dalla versione con le illustrazioni spettacolari di Alan Lee, ma ho in casa l’edizione Rusconi, nona edizione 1981, Alliata. Edizione che lessero i miei genitori. Quale pensate dovrei leggere? Grazie di nuovo.
Ti consiglio di leggere prima l’edizione che possiedi così da goderti l’opera alla quale ci siamo ormai abituati, poi se vuoi ampliare l’orizzonti prova questa nuova versione che per mio parere personale come detto anche nel video è un gran passo indietro rispetto a quella dell’Alliata
@@nicolobernardinello2241 vorrai dire un passo lungo indietro 🤣
bisogna anche considerare l epoca in cui è stato scritto il libro (anni '50) quindi certi termini inglesi ora desueti non è detto che lo fossero così tanto allora. Proprio nell ottica del trasmettere le stesse emozioni al lettore italiano ( e del 2020) rispetto a quelle che voleva far suscitare l autore; altrimenti non avrebbe senso una nuova traduzione. Non sono d accordo neppure col voler cambiare i nomi: volente o nolente c è un film ed ha avuto un enorme successo, nella cultura popolare si chiama Shelob e così deve restare.
Tuttavia l'inglese del Signore degli Anelli non è quello parlato o scritto degli anni Cinquanta. Tolkien era molto critico con l'inglese moderno che reputava arido e poco evocativo per via dell'eccessivo ricorso a phrasal verbs e a "little empty words". Lui stesso fa questo esempio: "helms too they chose" contrapposto al moderno "they also picked up some helmets". ("The Letters of J.R.R. Tolkien", lettera n° 171)
@@Paladine777 assolutamente! la mia voleva essere una nota per dire che il traduttore ne considerare l intenzione dell autore deve,di norma, contestualizzarne anche il periodo storico originale e il conseguente uso della grammatica del tempo. Lo Hobbit ad esempio è volontariamente un racconto di facile lettura, ma è pur sempre stato scritto negli anni 30, se lo traduci devi mantenere la freschezza e l immediatezza originale seppur a discapito della forma originale che ormai ha un secolo
Secondo me, certi termini inglesi desueti non erano così noti neanche agli inglesi stessi, quindi l'ossessione di trovare un equivalente in italiano arcaico, altrettanto sconosciuti, é una pretesa inutile
Ti seguo da tanto anche se saltuariamente. Di solito ti concentri sul tuo punto di vista e vai in quella direzione, cosa che per carità mi piace. Ma questa critica é stata solo in una direzione. Hai detto che non é minimamente ai livelli di Cannarsi, ma non hai mostrato le parti positive di questa traduzione. Perché, per esempio, non hai fatto un confronto con la traduzione precedente anziché mostrare solo le parti che non ti sono piaciute? Non ci credo che ci siano stati solo aspetti negativi...
La trilogia del signore degli anelli tradotta da Ottavio fatica è... Completata. Ero convinto tu dicessi "una cagata pazzesca" ma ok 🤣
Interessante analisi. Una domanda: che ne pensi invece della traduzione del Silmarillion?
ciao Rick...amazon Prime mi propone (gratis) la nuova versione de "Il Signore degli Anelli", quella tradotta da Fatica. Ora, partendo dal presupposto che non so nulla, non ho mai letto le altre versioni, non ho mai visto nessun film. Mi consiglieresti comunque di leggere questa tradotta da Fatica o comunque recuperare la vecchia versione dell'Alliata?
La vecchia versione è "storica" e generalmente migliore, dicono in tanti, mentre quella nuova (senza prendere passaggi specifici) ritengo sia quella più "corretta". Personalmente, ho preferito recuperare quella nuova
@@mr.wooper6605 grazie! 😊
Io concordo in pieno con quanto detto, mi sono letto la compagnia dell'anello, prima da dare un giudizio, dopo avere sentito le critiche, ho voluto prima leggere e poi dare un commento. Penso che leggero la versione inglese per avere un ulteriore confronto, forse pesa il fatto che mi sono letto l'edizione Rusconi, a cui sono legato.
Dopo questa recensione sono contento di essere riuscito a leggere a mio figlio la vecchia traduzione. Continuo a non capire perché traducono anche i nomi propri.
Proprio perché i nomi propri hanno un significato che si è voluto provare a riproporre in Italiano.
Perché Tolkien, dopo qualche ripensamemento, chiese che tutti i nomi _in_inglese_ venissero tradotti, e approntò una guida per i traduttori che spiegassero il significato dei nomi.
Fatica ha devastato anche Melville rendendolo molto più che impervio.
È stato più semplice leggerlo in originale che seguire la vena poetica/interpretativa del buon Ottavio.
Purtroppo il pessimo risultato prevale (nettamente) sulle, forse buone, intenzioni.
Capitolo I: Morgane.
Se penso che nei futuri videogiochi de Il Signore degli Anelli non si sentirà più parlare di Raminghi, ma di Forestali, mi esplode il cervello. Quasi quasi è la volta buona che inizio e finisco un gioco in lingua originale.
@Le Great El Foldo ma proprio no. Il termine "ranger" non è usato col significato di "corpo forestale", bensì di "vagabondo, errante".
@Le Great El Foldo no, "forestali" in italiano vuol dire "guardia forestale", ranger in inglese vuol dire "guardia forestale" ma anche "vagabondo, girovago". Quindi se leggo "ranger" posso pensare anche al vagabondo, girovago ma se leggo "forestali" penso solo alla guardia forestale.
@Le Great El Foldo non importa che sia desueto, ma ha anche quel significato. Che il termine italiano "forestali" non possiede. Tutto qui.
@Le Great El Foldo È questione di significato. Perché "forestali" vuole dire SOLO forestali.
Se io leggo "forestali" posso pensare SOLO al corpo forestale dello stato.
Se io leggo "ranger" posso pensare a "forestali", ma posso pensare anche a "vagabondo". O anche a combattente, volendo.
@Le Great El Foldo Allora, cerco di spiegare più chiaramente possibile cosa intendo dire.
Sappiamo che:
- "Forestale" in italiano significa "ciò che riguarda le foreste" (quando usato come aggettivo, ad es "scienze forestali") e "membro del corpo forestale dello stato" (quando usato come nome).
- "Ranger" in inglese ha un significato più ampio, poiché significa sia l'equivalente nostro di forestale, ma anche "vagabondo" e "combattente, guerriero".
E penso che su questo, sia io che te, siamo d'accordo.
Ora... Io posso anche concordare quando dici "un anglofono, quando sente ranger, pensa come prima cosa al nostro equivalente di forestale".
Io qui, però, faccio un passo in più e dico: un anglofono può pensare come prima cosa al nostro equivalente di forestale, ma quella non è l'unica, l'UNICA, accezione che può dare al termine. Mentre per noi non è così.
Io, infatti, anche se ovviamente non faccio statistica, quando sento "forestale" penso come prima cosa al ranger Smith, ma quando sento "ranger" penso come prima cosa al corpo militare dei ranger. Sarà perché sono stato un appassionato di COD, non so. Ripeto, ovviamente non faccio statistica, però questo dimostra che il termine "ranger" è comunque più poliedrico rispetto al suo equivalente italiano.
quindi quale dovrei acquistare, qual è secondo voi la migliore?
Caro Rick (mi permetto di darti del tu), bellissimo commento, equilibrato (in un contesto in cui mantenere l'equilibrio è difficile, io personalmente ho dato di matto), ma se posso farti un appunto credo che in certe situazioni il lavoro di fioretto andrebbe sostituito con quello di sciabola (per non arrivare direttamente al bazooka), e andrebbe detto chiaro e tondo senza essere troppo "polite" che questa nuova traduzione ha pochi (pochissimi) aspetti migliorativi e molti (moltissimi) aspetti peggiorativi, ed è un clamoroso (non piccolo) passo indietro. Mille volte meglio la prima versione della precedente traduzione con il suolo inascoltabile "orchetti" che questa roba.
La sensazione netta resta quella di un lavoro fatto da una persona molto competente che però si è fatta prendere la mano per arroganza e presunzione, che pur di cercare di ridicolizzare la Alliata (ingiustificabile e incommentabile la presa di posizione pubblica del sig. Fatica: non ti puoi permettere di sparare a zero sul lavoro di altre persone con il sorrisetto da quello "che sa", e poi scrivere degli obbrobri come "inalberato" per "prancing") si è voluto forzatamente allontanare da quanto di buono c'era nella vecchia traduzione (ed era tanto) scadendo nel ridicolo.
Tu dici che questa traduzione resterà per i prossimi 40 anni... può darsi. Io personalmente finché campo ad ogni giovane cui vorrò regalare LotR andrò a procurarmi usata la vecchia edizione Rusconi o la prima Bompiani, a costo di mettermi io a trasformare in pdf la mia copia. è vergognoso il fatto che non siano riusciti a trovare un accordo con la vecchia traduttrice per mantenere entrambe le versioni (magari per paura che avrebbe venduto molto di più la vecchia della nuova?)
Ai posteri...
Da un punto di vista di marketing è molto probabile che se le copie della nuova traduzione sono e resteranno nettamente inferiori rispetto alle versioni precedenti con la traduzione a cui ormai siamo tutti abituati, prima o poi la Bompiani tornerà indietro. È una casa editrice, e le aziende fanno caso unicamente a questo 💰
Questa versione con la nuova traduzione ha recensioni molto negative, ed ormai è risaputo; se le vendite vanno in calo ed il motivo è risaputo, per interessi economici la casa editrice cercherà di riportare la vecchia traduzione. Minore sono le vendite, minore sono i soldi che entrano. Al contrario, cliente soddisfatto, più soldi. Almeno io voglio essere positivo, sul fatto che un domani possa tornare la vecchia traduzione in una nuova versione. In tal caso sarò tra i primissimi ad acquistarla. E sicuramente tanti altri. Invece questa edizione con la traduzione di Fatica non la toccherò mai, ne in biblioteca ne su Vinted o di seconda mano in generale
Propongo solo un breve elenco di elementi su cui sono in disaccordo o riguardo i quali ho trovato imprecisioni, riservandomi per poi un commento di più ampio respiro.
1. "Felli" condivide la medesima etimologia, proveniente dal francese medievale "fel, felon", di "fell"' inglese: si tratta del medesimo termine che dall'ancien français passa all'italiano e all'inglese, logico dunque il mantenerlo. Va anche ricordato il fatto che, secondo il Tommaseo Bellini, "fello" appare anche in autori posteriori ad Ariosto, come Leopardi, a esempio. Non si tratta dunque di una fantasia, ma di una scelta oculata e attenta, rispettosa del rigore filologico richiesto per una tale impresa (filologico è parola che ahimè ho sentito poco in questo commento, e da filologo quale sono e qual era Tolkien...).
2. Quando viene criticata l'espressione 'cadde sul nemico caduto', si omette di dire che in inglese ciò suona "Éowyn fell forward upon her fallen foe": non solo dunque Fatica riprende correttamente l'allitterazione presente nel testo originale - la quale è anche più estesa - ma ricalca anche la figura etimologica tra "cadere" e "caduto", non si tratta dunque di una ripetizione, come viene detto nel video, ma di un attento lavoro di resa retorico-stilistica. Questo esempio è quantomai malvenuto per illustrare la differenza di esperienza tra un lettore italiano e un lettore inglese, qui la resa è di altissimo livello.
3. Non concordo sulla nozione di 'ri-traduzione': se essa deve riprodurre nel lettore della lingua d'arrivo l'effetto che prova il lettore nella lingua di partenza, non bisogna certo andar a cercare una modernizzazione del linguaggio. Mi spiego. Poiché il divario temporale e linguistico tra la data dell'opera e i lettori cresce continuamente, ciò deve anche avvenire per il lettore italiano. Non avrebbe alcun senso che una traduzione suonasse più 'contemporanea' poiché ciò diminuirebbe il divario tra la lingua scritta e quella del lettore, effetto contrario a ciò che avviene in originale.
4. Approvo molto quello che viene detto sui nomi, mi pare uno dei momenti migliori del video; ogni singola parola espressa trova il mio, benché inutile, plauso.
Concludendo quest'analisi, o critica, della critica, devo dire che è sempre piacevole ascoltare i tuoi video, Riccardo, ma purtroppo non concordo per nulla con te in questo caso. Trovo la traduzione di O. Fatica, ovviamente non perfetta, ma nettamente superiore a quella dell'Alliata, rivista da Q. Principe.
Sarebbe davvero interessante parlarne assieme!
condivido in pieno
Su questa nuova traduzione restano dei grossi, grossissimi dubbi, a mio parere:
Possiamo provare ad occuparci ad esempio di un "campione di testo":
Libro II, Cap. II, "Il consiglio di Elrond":
1) originale ingl:
"Birds were singing, and a wholesome peace lay on the land"
Alliata:
"Gli uccelli cantavano, e tutto era immerso nella calma e nella pace"
Fatica:
"Cantavano gli uccelli e una pace balsamica si stendeva sulla terra"
Va bene, "si stendeva sulla terra" è più fedele all'originale, ma ...pace balsamica?? ( incommentabile, anche prescindendo dall'assenza della virgola dopo uccelli, che rende la frase molto più pesante da leggere: la pausa dopo "singing", invece, nell'originale esiste eccome, ed è mantenuta da Alliata)
2) originale ingl:
"the faces that were turned to meet them as they entered were grave"
Fatica:
"i volti che si girarono al loro ingresso erano seri"
...si girarono verso dove? La costruzione della scena nella mente del lettore viene a mancare, perchè manca "to meet them": cioè, per il lettore inglese è chiaro che tutti si girano verso di loro, per il lettore italiano, no.
3) Fatica così descrive Boromir:
"...un uomo alto dal volto bello e nobile, dai capelli scuri, dagli occhi grigi e dall'espressione fiera e severa"
Dal...dai...dagli...dall'... è pesante per il lettore italiano, ed è una ripetizione che non compare nell' originale ingl:
"...a tall man with a fair and noble face, dark-haired and grey-eyed, proud and stern of glance"
4)resa del passivo:
spesso il passivo dona un'aura nobilitante, ad esempio "Cartagine dev'essere distrutta" è di registro più elevato rispetto a "dobbiamo distruggere Cartagine".
Ora:
"Not all that was spoken and debated in the Council need now be told" diventa per Fatica "Non occorre riferire tutto ciò che dissero e discussero durante il Consiglio": il soggetto non è più la materia di discussione, ma un ipotetico "loro". Lo stile è più BASSO.
Anche qualche pagina più avanti, abbiamo:
"Then, less willingly than Bilbo, Frodo told of all his dealings with the Ring from the day that it passed into his keeping. Every step of his journey from Hobbiton to the Ford of Bruinen was questioned and considered, and everything that he could recall concerning the Black Riders was examined. At last he sat down again."
Il soggetto è SEMPRE Frodo, che racconta. Il periodo è lungo, ma perfettamente scorrevole.
Fatica:
"Allora Frodo, meno volentieri di Bilbo, raccontò dei rapporti con l'Anello dal giorno che l'aveva ricevuto in custodia. Considerarono e discussero ogni passo del viaggio da Hobbiton al Guado del Bruinen e presero in esame tutto quel che ricordava sul conto dei Cavalieri Neri. Alla fine tornò a sedersi."
Il soggetto è Frodo. Poi improvvisamente il soggetto sono "loro", i partecipanti al Consiglio. Alla fine il soggetto è di nuovo Frodo. Questo può apparire pignoleria, ma RENDE PESANTE la lettura, la rende faticosa, appunto.
(e qualcosa potrebbe essere detto pure sulla forma con il "che" polivalente, tipico del PARLATO: "il giorno che l'aveva ricevuto in custodia"... "il giorno IN CUI l'aveva ricevuto" era troppo difficile, per un traduttore professionista?)
5)il racconto di Glòin:
Quando il nano Glòin racconta dellla partenza di alcuni da Erebor verso Moria, tutta la frase è in inglese, di stampo abbastanza elevato e, se non altro, evocativo:
" `It is now many years ago,' said Glóin, `that a shadow of disquiet fell upon our people. Whence it came we did not at first perceive. Words began to be whispered in secret: it was said that we were hemmed in a narrow place, and that greater wealth and splendour would be found in a wider world. Some spoke of Moria: the mighty works of our fathers that are called in our own tongue Khazad-dûm; and they declared that now at last we had the power and numbers to return.'"
Vediamo che l'azione è tutta ambientata in un passato molto distante: "many years ago". E I VERBI SONO CONCORDI: "fell", "came", "began", "spoke". In più, si crea una certa impressione di mistero grazie ad un linguaggio abbastanza letterario, o comunque medio-alto: "A shadow of disquiet fell upon our people"... "Words began to be whispered"... "it was said"...
Fatica:
"'Sono ormai molti anni' disse Glòin 'che un'ombra di apprensione è calata sul nostro popolo. Sulle prime non capivamo da dove venisse. Sussurrate in segreto cominciarono a circolare voci. Si diceva che eravamo costretti in uno spazio angusto e che in un mondo più vasto avremmo trovato maggior ricchezza e magneficenza. Qualcuno tirò in ballo Moria: le opere grandiose dei nostri padri chiamate nella nostra lingua Khazad-dûm, sostenendo che ormai avevamo finalmente la potenza e i numeri per tornarci'"
Abbiamo prima passato prossimo, abbastanza recente (è calata) nonostante il "molti anni fa". Poi si passa all'imperfetto (non capivamo) poi si va indietro al passato remoto (cominciarono a circolare). Ora, tutto questo è spaesante per il lettore italiano, che fatica abbastanza a crearsi un'immagine mentale della lontananza nel tempo cui Glòin fa riferimento. A questo (nota personale) si aggiunge "Qualcuno tirò in ballo Moria". "Tirò in ballo"?? Espressione abbastanza colloquiale, che stride col resto del racconto di Glòin, assai elevato, sull'"ombra di apprensione calata sul popolo, e sulle "opere grandiose dei padri". Nell'originale inglese, infatti, abbiamo il molto più neutro "Some spoke of Moria"(che la trad. Alliata segue con "Alcuni parlarono di Moria").
Poche righe più sotto, poi, Fatica fa dire allo stesso Glòin "...Ora però ne abbiamo riparlato con nostalgia, e pur con tema;" Di nuovo elevato e letterario. A questo punto, o si elimina il registro colloquiale ("Qualcuno tirò in ballo Moria") o si elimina "e pur con tema" che sembra uscito da una poesia di Foscolo. Questa schizofrenia stilistica nello stesso personaggio non è plausibile, e NON ESISTE NELL'ORIGINALE. (In più, è davvero deleteria per il processo di immedesimazione dle lettore).
Ci sarebbero molti altri punti, e questo è l'esame di POCHE PAGINE della nuova traduzione; ma un commento su RUclips non è la sede più adatta.
In ogni caso, buona fortuna con la lettura.
Se l'obbiettivo era attirare nuovi lettori e soprattutto giovani, avranno una bella delusione. Usare il dizionario è una buona cosa, ma leggere un libro con l'enciclopedia termini desueti a fianco ....no. ho letto il signore agli anelli a 13 anni, 27 anni fa... quella è la mi edizione e me la tengo stretta e se mai riusciro' a convicnere mio figlio a leggere il sda, sarà su quel libro. E buona pace la fatica di fatica.
Arrivo in ritardo. La tua è forse l’analisi migliore tra quelle che ho avuto il tempo di ascoltare. Capisco cosa provi e condivido il tuo punto di vista, ineccepibile. Niente, mi tengo stretta la mia edizione 2003 (e pazienza per quella decina di righe mancanti nel capitolo Molti Incontri) e continuo a leggere l’originale.
Beato te che hai quella del 2003,io la cercavo ma non la trovo(se no a prezzi folli)
@@ambro00 mi pare di capire che da quando hanno pubblicato la nuova traduzione quella della Alliata sia diventata introvabile. Online vedevo che il prezzo delle copie usate era salito alle stelle.Fin quando z-library era online ne ho scaricata una copia anche in ebook per sicurezza. Assurdo il fatto che abbiano ritirato dal mercato tutte le copie con la vecchia traduzione, comunque.
Io ne ho una degli anni 90 della Rusconi con mappa, bellissima
Ahahah...FELLI!!
Sai dove è stato usato negli ultimi anni?
Nella prima traduzione di Harry Potter nel libro la camera dei segreti, esattamente il capitolo il bolide fellone!!
Anche secondo me togliere la traduzione dell'Alliata è stata un po' una "bastardata", ma pare ci fossero delle diatribe tra la casa editrice e la donna... certo è che questa operazione secondo me finisce per sminuire ciò che fece Vittoria Alliata, che a soli 17 anni (e a 10 dall'uscita) si tradusse da sola un'opera come quella di Talkien producendo un risultato sicuramente non perfetto, ma comunque encomibile, un vero e proprio sforzo intellettuale verso il quale bisogna portare non solo rispetto ma che bisogna ringraziare perché fece arrivare in Italia un romanzo che invece, per tipologia e tematiche, conoscendo la società italiana di allora, sarebbe arrivato come mimimo con una decina di anni di ritardo...
C'è un'intervista molto interessante a Vittoria Alliata su spreaker da parte di "la voce di Arda".
Il ritiro della precedente traduzione è stato imposto della Alliata a Bompiani.
A 2 minuti dall'inizio del video, non so perché, mi viene in mente un pensiero, perdonami Alberto Angela: Cleopatra è sopravvalutata. Per il resto, godibilissima e condivisibile critica. È un piacere ascoltare Rick anche solo per la dizione, la forma della comunicazione (mi ricorda Bergonzoni), per non parlare ovviamente del contenuto sostanzioso.
"Certamente... era un uomo con una grande vena sadica."
Ma questa versione non é fatta per essere piu accessibile rispetto alla precedente? A me sembra molto piu scorrevole la versione tradizionale.
È fatta per far lavorare quel pallone gonfiato di Fatica...
Vero, appena hai letto buchi scuri mi è suonato subito strano.
Rick tranquillo,non sei andato assolutamente lungo, 41 minuti che sono scivolati via piacevolmente,ottima analisi,un abbraccio!
P.s. ad occhi "felli" mi è tornato subito alla memoria il termine fellone,seguito da marrano,in chiave semicomica ma comunque atta a ricordarne il significato!
Su diverse critiche sono d’accordo (forestali su tutte) ma su Shelob ti sbagli, quella di fatica è in linea con altre traduzioni: Ella-Laraña (Spagna), Laracna (portoghese), Araigne (francese). Come hai buttato lì en passant Aragne è una forma arcaica perfettamente coerente con she-lob. Che tu per tuo gusto non lo possa sentire e preferisca l’originale è legittimo, ma non capisco la critica che ne hai fatto dato che non hai portato nessuna argomentazione... solo che ora ogni volta lo leggerò con un accento veneto fuori luogo (sisghè)
A me la traduzione dei nomi, in generale, inclusa quella dei nomi dei romanzi della Rowling e dei manga giapponesi fa venire l'orticaria e mi puzza lontano un miglio di buffonata da pagliaccio fascista. Mi infastidisce moltissimo la pedanteria con cui francesi e hispanohablantes si ostinano a sostituire con piccoli provincialismi locali i termini internazionali anglosassoni, e le italianizzazioni dei nomi mi danno lo stesso fastidio. Tanto più che ogni volta che si cerca di tradurre un nome, il risultato è sempre qualcosa che puzza di borghetto medioevale e bifolco con pecore al seguito. Non si può sentire né Aragne, né Laracna, né Piton per Snape, né Tassofratto né meno che meno SAMPLICIO. I nomi si lasciano in originale e si fa in modo di essere aperti all'ampio respiro internazionale e globale contro ogni localismo.
Questa traduzione invece è talmente settoriale che sembra pensata per circolare solo tra le collinette tra Barberino e Poggibonsi
In generale sono anche d’accordo con te, in particolare sui nomi propri, ma non è così semplice. Ad esempio le case di hogwarts o anche soprannomi tipo wormtongue o luoghi come rivendell io sono per adattarli. Comunque la tua, per quanto radicale e indifferenziata, è una posizione legittima con la quale mi trovo anche affine, soprattutto nella critica dell’effetto provincialismo. Non è questo però che ha detto Rick, che si è limitato a sbeffeggiare un adattamento coerente (e per quanto mi riguarda non necessario ma tra i più riusciti) leggendolo in Veneto. Dai.
@@marcobraca4363 sì, Rick ha detto un'altra cosa ma qui discutiamo e possiamo dire altro rispetto a quello che dice Rick. Sono d'accordo che Rick ha fatto un po' uno sbeffeggiamento dialettale di Aragne ma glielo passo perché ci sono talmente tante traduzioni discutibili (Samplicio!, Brandaino, Boscuro...) che a un certo punto viene da riderci su
@@Kuseikos non sono d’accordo se si parla di “ragionamento e critica” sul lavoro di un professionista che non può replicare e spiegare. Comunque a me samplicio non dispiace affatto nonostante in generale non sono per adattare i nomi, preferivo bosco atro a boscuro, brandaino non la capisco proprio
@@marcobraca4363 è vero che di gusti non ha senso parlare, lo sapevano già gli antichi romani. Ma non capisco come possa piacere Samplicio, che per me è tra i peggiori di tutti i nuovi nomi. Samwise in inglese può essere ricondotto al senso di "poco saggio" o "poco colto", ma questo è un effetto appena sfumato per il lettore medio. Samplicio invece, a parte l'assonanza veramente insopportabile con il vecchio nome Simplicio, peraltro molto localizzato sia nel tempo che nello spazio, ha una connotazione totalmente diversa. Vuole nemmeno troppo velatamente far passare Sam non tanto per un frequentatore di pub inglesi, quale dovrebbe sembrare, ma per un proverbiale sempliciotto all'italiana, un cambio totale di contesto. Trapianta Samwise Gamgee dalla sua naturale collocazione contestuale della tradizione anglosassone ormai ben scolpita nell'immaginario fantasy globalizzato, in una artificiosa ambientazione collodiana che nulla ha a che vedere con Tolkien. Peraltro io Collodi proprio non riesco a sopportarlo, e l'ultimo film con Benigni nelle parti di Geppetto ha reso perfettamente tutto ciò che mi irrita di Pinocchio: Fatica sta di fatto trapiantando il Fantasy epico di ampio respiro globale nel piccolo mondo antico di Collodi quando chiama Sam Samplicio
Da traduttore apprezzo e ringrazio
Bellissimo video!Me lo recupererò a breve se riesco!!
Dove posso trovare la versione tradotta da Alliata ? Che sinceramente mi dispiace ma la forestale la lascio a fatica
Devi cercare usato, tipo ebay e subito
Penso che per lo “spettatore” medio l’unico problema (che li trigghera male) sia la dissonanza tra i nomi della versione filmica con quelli di questa nuova versione cartacea, un po’ come accadde per Harry Potter. Tuttavia credo che i direttori del doppiaggio siano intelligenti e consapevoli del fatto che ormai siamo abituati e legati ai nomi dati dalle prime traduzione e conseguentemente dai 6 film Jacksoniani, quindi non credo ci saranno particolari modifiche per la serie targata amazon.
Concordo pienamente con te,
- sono molto curioso di come ha tradotto il Capitolo 7 - nella casa di Tom Bombadill -
Ma è ovvio che felli sia la prima persona singolare del passato remoto di fall....no, aspetta...quello è inglese...
Da totalmente estraneo al Signore degli Anelli, negli ultimi giorni ho deciso di acquistare una copia di quest'opera. Tuttavia, prima di compiere una spesa così considerevole, ho eseguito molte ricerche a riguardo dellr varie traduzioni e edizioni italiane nel corso degli anni. Ammetto che avrei anche acquistato la nuova edizione uscita poche giornate fa a cura di Ottavio Fatica, ma in un ottica più ampia ho pensato che avrei fatto molta fatica a parlare con gli appassionati di più vecchia data, soprattutto per quanto riguarda i nomi. Per questo motivo ho fatto ricerche ancora più approfondite e ho acquistato una copia usata dell'edizione del 79 per la traduzione di Vicky Alliata. In definitiva, non credo che questa edizione possa suscitare particolari apprezzamenti dalle nuove generazioni, a maggior ragione in un mondo in cui videogiochi, film e vecchi fan continuano ad usare la vecchia nomenclatura.
Infatti. La "scelta stilistica", al netto delle opinioni personali più o meno argomentate, è oggettivamente lontana dallo SCOPO di una nuova traduzione. Hanno reso buffo e anacronistico un racconto dall'animo moderno e attualissimo.
Sono d'accordo sul fatto che non sia stato bello ritirare le copie della precedente traduzione, temo però che fosse inevitabile per motivi legali
Legali per chi? Non c'è cambio di editore e dubito che Bompiani abbia preferito perdere i diritti sulla traduzione di Vittoria Alliata. E in ogni caso bastava organizzarsi per tempo, per evitare goffaggini simili, come se se ne fossero accorti dalla sera alla mattina
@@Glihihi c'era una causa dell'Alliata contro Bompiani da tempo
@@alessandroastolfi6290 Ah ecco, ho approfondito e ho visto che c'è stato un cambio di proprietà in Bompiani che mi ero perso, mi sembrava strano in effetti. Quindi avevano fatto scadere il contratto con Vittoria Alliata per una apparente "svista", per poi offrire un rinnovo al ribasso. Ritiro quanto detto sulla goffaggine, mi pare chiaro ora che è stato fatto di proposito. Che ingenuo a pensare alla buona fede di base...
Ciao Rick, visto questa conclusione, secondo te quale resta l'edizione migliore sia per la traduzione che per i contenuti (quella che rimane più fedele a tolkien). Un saluto ❤️
Ma da una roba dove c'è di mezzo di wu Ming o come cavolo si scrive ma cosa vi aspettavate? Per me l"hanno fatto apposta di fare sta cagata
Esistono edizioni contenenti sia tradotto che in originale nella pagina di fianco?
1200 pagine con testo a fronte diventano 2400. Un po' poco pratico.
"Rick fai un Balosso DAPAURA" semicit
Ma dunque nel libro che hai messo in descrizione sono presenti tutti e 3 i volumi del signore degli anelli?
Si
Costa 47 euro, ci mancherebbe
@@Salvaju29ro95 ah okok, infatti spender 150€ per i 3 libri mi sembrava una cosa fuori dal mondo ahahaha
@@Salvaju29ro95 però su amazon i 3 libri hanno complessivamente 2000 pagine circa, questo libro 1300, sono ben 700 pagine di differenza, sai spiegarmi perchè? ( voglio comprarlo e leggerlo )
Ma linguaggio aulico simile alla traduzione di F. Saba Sardi del Silmarillion? Sono indeciso se acquistare o no questa nuova edizione
50 euro per un testo pieno di refusi e una rilegatura che dopo tre giorni si disfa? Saranno belle le illustrazioni di Alan Lee ma per leggere una traduzione così settoriale e rivolta a una utenza di nicchia non spenderei 50 euro, specialmente se ne abbiamo già spesi 75 per i tre volumi separati. Di cui peraltro mi disferei.
@@Kuseikos 10 euro e te li prendo tutti e tre se te ne disfi.
29:30 mi sono venute le convulsioni dalle risate
Ahahaaahh!
ora sono curioso di sapere com'era la prima versione della canzone che canta Bombadill alla sua prima apparizione
Ma quindi le copie della traduzione precedente ancora invendute che fine hanno fatto?
I nomi propri di persone e luoghi, che dopo 50 anni sono diventati iconici nei libri, nei film, nei videogiochi e nell'immaginario di tutte le persone, non vanno cambiati, punto. Si è andati avanti con i paraocchi a forzare questa ricerca della traduzione tecnicamente più corretta senza tenere minimamente conto del contesto socio culturale nella quale vengono inseriti. Forestale ne è solo l'esempio più evidente. Ma è del mestiere questo?
I forestali della campania...
ma le hai lette le appendici? Per dire una roba del genere non penso proprio visto che Tolkien stesso dice di aver tradotto al meglio tutti i nomi dall'Overstron in inglese
@@Palmacry95 cosa? Che c'entra la "traduzione" di un linguaggio di fantasia inventato dall'autore stesso, con l'adattamento in italiano fatto da un soggetto terzo 70 anni dopo?
@@CRSGPR cosa c'entra? stai accusando qualcuno di aver tradotto nella propria lingua dei nomi quando Tolkien ha letteralmente fatto la stessa cosa nella sua opera. Tolkien nel suo immaginario non ha scritto il Signore degli Anelli, ha trovato questi manoscritti e tradotti, tutti TUTTI i nomi presenti sono inglesizzati esattamente come Fatica li ha italianiazzati
@@Palmacry95 evidentemente è un limite mio il non capire con quale logica vengono concepiti certi ragionamenti.
Se è Tolkien stesso l'ideatore delle lingue della terra di mezzo, è evidente (e mi sembra assurdo doverlo evidenziare) che poteva attribuire a quelle parole qualunque significato lui volesse, e che lui facesse finta di tradurre le parole che aveva concepito, è un altro paio di maniche.
Ora stiamo paragonando l'autore delle opere originali da lui ideate, con un traduttore che aveva il compito di riadattare l'opera in italiano, e che aveva come scopi primari 1- renderlo fruibile alle persone che parlano italiano, e 2- restare il più fedele possibile all'opera così come è stata pensata dall'autore.
A ogni lettore poi sta il giudizio se ci sia riuscito oppure no.
Recupero solo ora, bellissimo ed interessante video. Sottovalutatissima l'imitazione di Balasso
La traduzione di "ranger" con "forestale" è al quanto concettualmente riduttiva: il fatto che le guardie forestali dei parchi americani siano chiamati ranger non significa che la traduzione concettuale di "ranger" sia "forestale". I ranger vengono chiamati così per la loro capacità di muoversi in terreni e condizioni difficili. Inoltre sono convinto che Tolkien, da bravo ex soldato della prima guerra mondiale, avesse più in mente il concetto militare di ranger e non la guardia forestale. Tra l'altro Faramir, insieme agli altri ranger dell'Ithilien compie una vera e propria missione da forza speciale, più simile al concetto militare di ranger che non ai guardiaparco.
Viste le tue osservazioni però, forestale è una scelta più felice e comprensibile rispetto a ramingo, che indica un reietto, un esiliato...certo più poetico, più romantico...ma non pertinente
@@andreadox assolutamente no. La Alliata traduce erroneamente ranger con ramingo facendo però riferimento alla condizione vagante e sofferente dei dunedain del nord, forestale invece non c'entra proprio niente: l'unica cosa comune e sapersi muovere in terreni difficili, ma non c'entra niente né come contesto, né come funzione, tanto meno come immaginario...
@@d1234asconoscono gli Hobbit e stanno in quelle zone, sono più forestali che raminghi dai
Mi permetto una tiratina d'orecchie: confondere "libro" e "parte" non va bene.
Il Signore degli Anelli è composto da 6 libri (più introduzione, prologo e appendici), ed è stato diviso in tre parti per mere ragioni di costo della carta in inghilterra nel 1954
Dire Il secondo capitolo del secondo libro, indica "Il consiglio di Elrond"
I tolkeniani arriveranno a mettere i versetti al SDA
@@Roverandom26 Ma ha ragione Norbert Spina... Il Signore degli Anelli è diviso in 6 libri, come l'Eneide...
@@gabrielesolletico6542 L'Eneide è di 12 libri raga
🤓
allontanarli. Mi ricordo le conversazioni a scuola con gente che considerava Il signore degli anelli una lettura "difficile"...
Unpopular opinion: la traduzione Bompiani era perfetta e non c'era nessun bisogno di proporne una nuova. soprattutto non di questo stampo. Il classico caso che mi fa chiedere "come hanno fatto non rendersi conto che stavano facendo una schifezza?"
Perché l'intento era imporre la propria versione di LOTR come la sola e la giusta. Si tratta in primo luogo di un'operazione politica.
@@Paladine777 che intendi?
@@davideluciani1754 La versione precedente di LOTR veniva considerata troppo "di destra" (vedi prefazione di Zolla), il che risultava insopportabile in certi ambienti progressisti dove vige il pensiero unico. La Bompiani, alla scadenza del contratto con l'Alliata, non l'ha rinnovato ma ha continuato lo stesso a pubblicare la vecchia traduzione guadagnandoci illecitamente e scatenando una battaglia legale con la traduttrice. Ha successivamente affidato la nuova traduzione a Fatica, coadiuvato dai cinque cinesini bolognesi, ritirando dagli scaffali quella della Alliata. La coesistenza di due traduzioni poteva essere un'occasione per lasciare libertà di scelta ai lettori invece è finita come ogni 25 aprile.
"una schifezza", Ottavio Fatica. Ok. Va bene.
Ma dai su, ma non viene in mente nemmeno un secondo che si sta esagerando. Sembriamo quei buzzurri ignoranti che criticano quello che non sanno.
È Ottavio Fatica. Punto. "Una schifezza"
Fun fact: la forestale non esiste più.
Quando per curiosità ho ascoltato uno sketch di Natalino Balasso ho pensato oddio questo tizio sta imitando Rick che imita Natalino Balasso
Io ritengo Fatica un ottimo traduttore. Ne consegue, quindi, che lo ha fatto apposta.
E questo é ancora peggiore, quindi
Io ho letto Il signore degli anelli nella edizione Deluxe Bompiani del 2003, ora vorrei comprare Lo Hobbit nella stessa edizione deluxe Bompiani. E' stata cambiata anche la traduzione de Lo Hobbit in stile Fatica o posso leggerlo serenamente ritrovando gli stessi nomi che conosco? Grazie a chi mi chiarirà questo dubbio! 🙂
Domanda, ma la versione divisa in 3 volumi con copertina rigida è illustrata?
No
No, solo quella rilegata (maluccio) in volume unico
Ps. La versione in volume unico illustrata da Alan Lee c'è anche in originale
Per quanto riguarda fello, in inglese fel e' una parola ancora molto usata: all'interno della saga di Warcraft fel viene usato per tantissimi oggetti/abilita' relativi per esempio alla Burning Legion. In italiano e' stata, secondo me correttamente, tradotto in vil/vile: una scelta infinitamente migliore di fello
vero, la magia vile, la felmagic
"Vile", a parer mio, non è assolutamente una buona traduzione di "fell". "Fell" è un concetto a metà tra "spietato" e "malvagio", con una connotazione letteraria ma non forzatamente aulica. Trovo sia stato reso benissimo nei film con "C'è un'empia voce nell'aria" ("There is a fell voice in the air"). Penso che una buona alternativa possa essere "nefando", termine elevato ma ancora perfettamente comprensibile.
oh mio l'imitazione di balasso è stata top class
Vero! Ahahahahahahah!!
Hai assorbito un po' di Mercadini, qui a tratti lo ricordi
La critica ai nomi é forte. Non si puó sentire cavallino inalberato per il prancing pony come neanche forestali.
Seguendoti solo su RUclips un po' mi dispiace apprendere di un format solo per twitch
Nessuno:
Rick e l'imperatore cuzco: "Ehy! Mi hai rotto il ritmo!"
Riguardo alla versione della Alliata, fu la stessa traduttrice a pretenderne il ritiro dal mercato dopo dissapori con la casa editrice, che si era invece offerta di continuare a pubblicarla. Certo si tratta di una grossa perdita per il panorama culturale tolkeniano in Italia. Cmq a me la traduzione di Fatica piace :)
E' l'epoca della produzione a basso costo, delle cineserie, dell'obsolescenza programmata. Che ci si deve aspettare? Anche Armani non è più Armani, per dire. E' il tramonto di un'epoca, di una civiltà, delle epopee cattoliche (come il Signore...). Evviva!
Esatto, è l'epoca del basso costo, delle cineserie, della quantità al posto della qualità.
Quindi, si apprezzi doppiamente che questa traduzione sia stata data a Ottavio Fatica, al posto che a un sacco di altri che non hanno idea di cosa trattano.
È Fatica. Non scherziamo su.
@@calendula95 è lavoro, pur sempre, che all'etimo significa fatica. Ahah
La Alliata ha denunciato per diffamazione Fatica in seguito a delle sue dichiarazioni su presunti 500 errori a pagina, ne è nato u parapiglia legale anche con l'editore Bompiani e la Alliata ha deciso di ritirare la sua versione.
Meno male che ne ho già due copie a casa...
E Fatica ha ragione, una lettura parallela fra le due traduzioni e l'originale rivela una quantità allarmante di errori nell'Alliata, con persino pesanti aggiunte della traduttrice. La nostalgia, l'attaccamento tipico degli italiani alle cose del passato e comunque la mancanza di una formazione in traduzione letteraria vi fodera però gli occhi di prosciutto 🙂
@@kjrli498 No, la verità è che la nuova traduzione, con la scusa della fedeltà all'originale ha lo scopo di annullare la comprensione del messaggio metaletterario originale Tolkieniano e inoltre frustra la bellezza dell'italiano.
Boh a me pare che ci sia tanta presunzione da parte di molti. Non ci credo che tutti siano in grado di leggere in lingua originale un'opera così mastodontica e poi di tradurla. Penso che dietro ci voglia tanto tanto ma tanto studio poi un'ottima conoscenza della lingua inglese ma anche di quella italiana . Io mi leggo il libro e son contento che sia stato tradotto altrimenti in originale non ce l'avrei mai fatta.
c'è ancora la live sullle due torri su youtube
Bel video, preciso, chiaro, fatto con competenza.
Rick hai letto che dal 2023 tornerà in vendita la traduzione della Alliata?
Purtroppo non è così
Dovresti imitare Balasso più spesso, mi hai ucciso
Anche a me!!!!
Lo sto leggendo ora… nel primo libro Sam prima di partire si congeda dal barile di birra. E tre paragrafi dopo parte “a tutta birra”.
E questo un editor non lo stronca immediatamente? Non son proprio le basi dell’editing? Ma per dirne una soltanto.
Ah, “parlava con noncuranza” usato due volte in due pagine. Una volta riferito a Gandalf e una Frodo. Stati d’animo diversi, caratteri diversi e stessa espressione. Non si fa.
Tra la traduzione di Fatica e quella precedente ,a chi non avesse mai letto il signore degli anelli ammettendo che possa trovare entrambe quale consiglieresti?
Ovviamente quella vecchia. Più bella, più coerente, più musicale, senza scelte lessicali e adattamento che fanno sanguinare le orecchie ed annientano l'immersione. Però l'esperienza piena è l'originale inglese. Se dovessi dare un voto : originale inglese 10 su 10. Traduzione Alliata/Principe: 9 su 10. Traduzione Fatica : 7 su 10.
Assolutamente quella più vecchia
Io consiglierei quella nuova onestamente
molto corretto e obiettivo.
ho anche quell'edizione, bella ma sa di fragile..mi costringono a foderare i testi di cui faccio più uso con la carta trasparente, sai, come si faceva alle elementari😁
Per fortuna non hanno tradotto Baggins.. sarebbe diventato Frodo Saccoccia altrimenti.. in Spagna infatti lo hanno tradotto.. e Bolsón non si può sentire..
Vittoria Alliata nella sua primissima traduzione de "La Compagnia dell'Anello" pubblicata da Astrolabio nel 1967 tradusse, infatti, Frodo Baggins in "Frodo Sacconi"; fortunatamente venne revisionata da Quirino Principe, altrimenti avremmo trovato anche un "Felice Brandibucco" o un Borsi-Sacconi (Sackville-Baggins) che non ci avrebbero sicuramente fatto storcere il naso sulla nuova traduzione di Ottavio Fatica, o almeno non più di tanto.
Secondo me Rick in questo video (ma di più in quello precedente di qualche anno fa) ti sei fatto prendere troppo dall'emotività e dall'affetto per il testo che hai letto e che conosci (e su cui hai costruito anche i tuoi ricordi); è umano (e lo riconosci tu stesso nel video), ognuno di noi preferisce sempre la "prima versione" di qualcosa che ha vissuto intensamente (ad esempio in musica non è raro che preferiamo generalmente sempre la "prima esecuzione" attraverso cui abbiamo conosciuto quell'opera). Tuttavia il lavoro del traduttore è un lavoro specialistico e non ci si improvvisa (come anche tu hai riconosciuto); Ottavio Fatica è un professionista (anche premiato) e ha svolto un lavoro filologico, da professionista quale è; il "gusto" qui è veramente soggettivo.
La poesia dell'Anello ad esempio è molto più fedele nella traduzione di Fatica (che rende gli endecasillabi e cambia il ritmo nei punti dove lo stello Tolkien lo aveva cambiato) mentre l'Alliata rende la poesia con il doppio ottonario tutto regolare che uniforma tutto; certo, noi che siamo cresciuti con questi versi ci sembrano più "rozzi" quelli di Fatica, ma sono molto più aderenti e rendono di più il testo originale.
Il problema è che la traduzione di Fatica è uscita dopo quella dell'Alliata; se fosse avvenuto il contrario, oggi criticheremmo la traduzione di quest'ultima, perché purtroppo quando ci leghiamo emotivamente a un testo con cui siamo cresciuti tutto ciò che è successivo ci risulterà "brutto" (ma ripeto: è umano).
In questo video non ho trovato dei veri argomenti ma al massimo spunti di riflessione: è che Rick non sei un filologo né uno studioso della lingua inglese (non basta masticare l'inglese, lo studio della lingua è un lavoraccio!), quindi avrei preferito magari un confronto con un traduttore professionista con cui costruire un dialogo, mentre questo video rimane più un tuo commento di gusto sulla base delle tue preferenze maturate in quanto lettore, che però non trovo davvero argomentate da un punto di vista tecnico (come è normale in quanto, come riconosci anche tu, sei solo un lettore). Per dire, in riferimento ai cambi di registro, spesso dici "x è troppo...", ma rimane un commento gettato lì, senza entrare nel merito (quel "troppo" rimane una cosa detta senza una vera argomentazione). La traduzione dell'Alliata appiattisce tutto il registro a livello medio-alto (in una visione epico-cavalleresca del SdA dove non c'è spazio per il linguaggio sgrammaticato del "volgo") mentre Fatica restituisce l'ampia variazione dei registri linguistici usati da Tolkien. Per te sono troppo marcati? Ma meglio così rispetto a perdersi completamente le variazioni totalmente assenti nel testo dell'Alliata. In generale non capisco bene come tu possa davvero considerare valido il tuo giudizio sulla percezione della variazione di registro nell'originale inglese non essendo madrelingua inglese (perdonami, ma ripeto: saper masticare l'inglese non significa aver maturato una sensibilità alla lingua stessa che può essere frutto di analisi e studio, io infatti non ce l'ho). Gli esempi che riporti (come "lucea", "omeri" o "felli") non li trovo così disturbanti, come i "buchi scuri" che ritieni "fuori musica": ma perché? Quella frase non mi sembra affatto male. Dai per scontato che la tua percezione sia una percezione condivisa; ma in generale sono i tuoi "non va bene" e "suona male" basati su semplice gusto a non essere proprio il massimo. Il testo di Fatica è impervio? Molti lo dicono dell'Alliata, quindi per me rimane tutto un parlare di semplice gusti alla fine.
In generale mi sembra che vuoi non farti piacere il testo, scusami ma è una mia impressione. Spero comunque che in futuro tu possa fare una nuova live invitando qualche traduttore o studioso di lingua inglese, quello sarebbe davvero stimolante! Detto questo, grazie comunque per gli spunti forniti nel video!
P.S.: Shelob, da She-lob, ragno femmina ("lob" è un termine arcaico per "ragno"), che tradotta con un termine arcaico italiano "aragna" mostra un sapiente lavoro di traduzione basato sull'etimologia. Può non piacere ma non è sbagliata, anzi. Cerchiamo quindi di apprezzare il lavoro di chi davvero studia e si impegna nel suo mestiere, lasciando da parte i semplici giudizi di gusto maturati sulla semplice "abitudine".
Però a me sembra che lui di esempi ne abbia fatti una marea, e tu stai soltanto dicendo "sei nostalgico, Fatica é un professionista, ed ha ragione per partito preso", quando invece gli esempi sono moltissimi di Fatica che non solo lavora male, ma fa proprio quello chr rimprovera alla Alliata, cioé se ne frega del testo e traduce in modo un po' scrauso, oltretutto straniante (se sto leggendo un testo, deve essere scorrevole, non mi devo interrompere a pensare "ma che cazzo...?")
Una grande forza che no si può fermare.
Mio Dio, tradurre i nomi...
Io ho un'edizione annotata de "Lo Hobbit", in cui spiegano bene, in una nota a piè di pagine, PERCHÈ Baggins è Baggins, e perché Sackville-Baggins è Sackville-Baggins... lo leggi una volta, sorridi, e poi vai avanti a leggere Baggins e Sackville-Baggins per tutto il libro.
Ho appena finito la traduzione Alliata e sono completamente d'accordo con te !
Vabbe comunque occhi felli bastava aver visto peter pan della disney dove l aggettivo fellone viene più volte ripetuto.
Stavo per comprarlo poi ho pensato chissà cosa ne pensa il buon Rick Dufer, fortuna che ho aspettato, sarei impazzito durante la lettura già prima di Aracne..
Compralo fidati, non stare ad ascoltare gli altri ma vivile sulla tua pelle le cose. Anch’io avevo dubbi ma ti dirò che trovo la nuova traduzione molto più scorrevole della vecchia, sicuramente più vicina allo stile originario di Tolkien. L’unica cosa che può creare qualche fastidio sono i nomi, non perché sono sbagliati ma per questione di abitudine. Se la nuova traduzione fosse stata la vecchia e viceversa ci saremmo lamentati ugualmente perché ci saremmo abituati ai nomi di Fatica.
Il signore degli anelli è stato scritto tutto insieme, in quindici anni certo, ma tutto insieme. La divisione in 3 volumi come hai detto 3 stata una decisione della casa editrice inglese. È un errore che purtroppo in qualche modo rende nullo tutto il discorso sul tono diverso nei tre libri. L'analisi perde quindi di valore, perché credo che il cambio di tono sia dovuto più a "errore umano" che a un vero e proprio cambio studiato da Tolkien, come poi è anche accaduto ne Lo Hobbit. (Con errore umano intendo che il linguaggio si è evoluto in base al contesto al di fuori di ciò che voleva l autore, distaccandosi anche dallo stile iniziale). Quindi credo che la domanda giusta sia: deve il traduttore correggere quello che può essere un errore o una svista dovuta al lungo periodo nella quale l opera è stata redatta o deve lasciare un cambio di tono preservando anche le sviste delle opere originali? In questo caso, non è stato mantenuto è stato anche enfatizzato. Bisognerebbe sapere se è stata una scelta fatta con coscienza e con criterio o puramente casuale e le mie sono solo congetture.
Veramente nel video si dice esattamente il contrario, ovvero che le tre parti dell'opera sono omogenee tra loro nell'originale inglese, mentre il traduttore impone artificiosamente dei cambi di registro tra i tre "libri" non presenti in origine: non è la Divina Commedia dove l'elevarsi della lingua coincide con l'elevarsi verso il cielo, il lettore affronta il viaggio di Frodo e compagni, ma la lingua no, resta statica e cambia solo in relazione a chi parla e in quale parte della terra di mezzo. Il problema è che il traduttore (Fatica) ha aggiunto dei notevoli cambi stilistici tra i libri che sono andati ad inficiare l'omogeneità del testo originario.
Enfio come termine è bello, nel mio dialetto è "infià" hahaha
Io mi tengo la mia versione che varra sempre di più