1. Lo scetticismo
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- Опубликовано: 21 июл 2024
- Lo scetticismo è diverso dalle altre filosofie ellenistiche che abbiamo visto insieme. Ti ricordi, ad esempio, che per gli epicurei la canonica è il criterio di verità? Secondo lo scetticismo, invece, l'uomo non può accedere alla verità ultima delle cose. La vera intelligenza e la più alta forma di saggezza consistono nell’accettare che non si può arrivare alla verità assoluta, poiché ci sono filosofie e teologie molto diverse tra di loro.
Da che cosa deriva lo scetticismo? Secondo la critica moderna il fondatore dello scetticismo, Pirrone, ha avuto dei legami con alcuni saggi dell’India, chiamati “gimnosofisti”.
I gimnosofisti giravano seminudi, invitando gli uomini ad essere come il vero sapiente, ossia imperturbabili di fronte alle cose del mondo. Tuttavia, la corrente scettica è stata influenzata anche dai sofisti e da alcuni aspetti del socratismo. Ti ricordi i sofisti? Essi erano molto colpiti dal fatto che esistono varietà diverse di “visioni sul mondo”. Anche gli scettici sono molto costernati di fronte a queste varietà di opinioni diverse. Per gli stoici e per gli epicurei la propria visione sulla spiegazione dell’universo era quella giusta. Ti ricordi che per gli stoici l'universo ha un ordine razionale, necessario, perfetto e immutabile e si identifica con Dio? Per gli epicurei, invece, l’universo si organizza grazie al movimento degli atomi. Per gli stoici e per gli epicurei la felicità e la serenità dipendevano proprio da queste spiegazioni sull'universo. Per gli scettici, invece, l'unico modo per raggiungere davvero la tranquillità d'animo consiste nel riconoscere che tutte queste dottrine sono ugualmente fallaci, ossia non si può arrivare ad una verità assoluta.
Per questo motivo, il nome scetticismo deriva da sképis, cioè “indagine”, “dubbio”, “ricerca”. La vera quiete la si raggiunge non accettando per vera una dottrina, ma rifiutando tutte le dottrine. Come per le altre scuole ellenistiche, la filosofia anche per gli scettici ha un fine pratico, che consiste nell’ottenimento della pace interiore. Ti ricordi? Per gli epicurei il fine pratico della filosofia era il raggiungimento della felicità e liberare gli uomini dai timori. Per gli stoici, invece, era portare i sapienti a raggiungere l’apatia, ossia liberarsi dalle emozioni, considerate dannose per gli uomini.
Per gli scettici, invece, il fine pratico della filosofia è quello di portare gli uomini ad ottenere la pace interiore, che si può raggiungere solo con la critica delle “vane ciance” dei dogmatici, cioè coloro che ritengono di pronunciarsi su vere verità, come i seguaci delle dottrine precedenti. Per questo motivo, lo scetticismo si dedica alla distruzione delle dottrine precedenti, in particolare quella stoica ed epicurea.
Però bisogna fare attenzione a non “banalizzare” lo scetticismo come una semplice dottrina che mette in discussione la verità di tutto ciò che esiste e di conseguenza nega la validità di qualunque criterio di condotta.
Gli scettici non negano la verità dei fenomeni, ma le teorie su di essi, cioè la pretesa filosofica che hanno avuto le dottrine precedenti di spiegare la natura profonda dei fenomeni. Per gli scettici non è la presenza dei fenomeni ad essere in discussione, ma il loro “come”, cioè la conoscibilità del loro genuino modo di essere. Ad esempio, è ovvio che esistono gli uomini e le donne e le loro menti, ma rimane un enigma che cosa siano realmente gli uomini e le donne o la loro mente.
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A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica.
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I filosofi scettici vengono considerati come “figure minori” nella storia della filosofia greca, ma erano dei personaggi a dir poco straordinari. Ad esempio, Pirrone di Elide, uno dei massimi esponenti, nonché il fondatore del movimento, partecipò alla spedizione militare di Alessandro Magno in Oriente, giungendo in India dove venne a contatto con il modo di vita dei “gimnosofisti" (i “sapienti nudi"), un modello che potrebbe aver influenzato il suo modo di concepire la filosofia. Pirrone sosteneva che, così come i sensi ci ingannano quando il remo immerso in acqua ci appare spezzato, chi può dire che non ci ingannino sempre? Il rifiuto di accettare tutto ciò che ci viene trasmesso dai sensi, contribuì a denominare con il termine “scetticismo” la scuola di pensiero iniziata da Pirrone. Si narra che Pirrone si facesse investire dai carri e mordere dai cani di sua spontanea volontà, ragionando così: "chi mi dice che sia un male? I sensi, ma essi così come mi ingannano con il remo immerso in acqua possono ingannarmi sempre". Pare che gli amici chiedessero a Pirrone, dal momento che si faceva mettere sotto dai carri e mordere dai cani: "perché non ti uccidi?", e lui rispose: "perché non so se sia un bene o no". Costui aveva capito tutto della vita quasi 2400 anni fa...
Eccomi sono io, ero scettico e non lo sapevo.
bravissima
Scetticismo verso la materia e dubbio del solipsismo?
Precursori di Kant?
A questo punto ad esempio in ambito religioso, che differenza c’è tra scetticismo e agnosticismo?
Beh l’agnosticismo sostiene che potenzialmente (pur volendo con diversi gradi di probabilità) tutte le teorie/religioni potrebbero essere vere, mentre lo scetticismo sostiene che la Verità è inconoscibile e dunque nessuna religione/teoria dice il vero
Farai altri video?
Si farò tutta la filosofia. Da adesso le uscite saranno di 4 video a settimana per accelerare le uscite: 2 video il lunedì e 2 il venerdì alle 18.