Parmenide: gli attributi dell'essere e la terza via.
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- Опубликовано: 29 сен 2024
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Parmenide ci ha portato dritti dritti al monoteismo...
marcoalbani sì...
Perché?
Si ma ad un dio che essendo appunto Verità non ha alcun rapporto con gli enti di questo mondo. Per Aristotele è pensiero di pensiero, solo che per lui è causa finale che muove tutto essendo motore immobile. Io penso che non sia nemmeno questo perché sarebbe comunque una relazione, cosa che l'essere o la verità non può avere.
Prof può fare un video anche su Zenone?
roberto cacciapuoti a breve
Grazie Professore. Sto leggendo il testo da Lei consigliato 'Filosofia per tutti'. La metafisica però richiede molta attenzione. Meno male che posso integrare con le Sue lezioni!
ascoltando la diatriba fra Parmenide ed Eraclito, potrei azzardare che siano pure i precursori rispettivamente dell'elaborazione digitale e di quella analogica.
ma la salvatore nell'interrogazione mi ha detto su perché non ho detto 'il non essere non può in alcun modo essere'
Geniale Parmenide, sublime la spiegazione. Questa lezione è una macchina del tempo che ci riporta ad Elea al cospetto del maestro della metafisica. E dopo di lui nulla sarà come prima.
Si,la necessità esistenziale,individuale di "essere" ,non può essere meno importante della " vanità" ,alla ricerca dell' essere " ..per capire se " È" e se questo lo renderà immortale.
....ma chi era "Dio" per Parmenide, l'Essere (il divenire) o Dio (che é) ? E dove era "Dio", nel Mondo o fuori dal Mondo ?...........era il Divo del Mondo ?
Caro prof. Saudino, intanto grazie per i filmati che registra e che ho cominciato a seguire dall'inizio dell'estate appena trascorsa. Come le accennavo in un post precedente, poiché mi sono rimesso a studiare la filosofia da autodidatta, mi aiutano a tracciare una panoramica complessiva che altrimenti mi risulterebbe particolarmente complessa. Ho ascoltato con attenzione tutti i video da lei pubblicati dall'inizio del nuovo anno scolastico. A proposito di quest'ultima lezione su Parmenide, di fronte alla contraddizione (forse siamo di fronte ad un'aporia? ) tra l'essere parmenideo e il mondo del divenire che, a rigor di logica dovrebbe essere considerato "non essere", mi permetto di segnalare un'altra soluzione proposta da Severino che porta a conclusioni estremamente interessanti. Mi riferisco alla messa in discussione della tradizionale visione del divenire degli essenti come provenienti dal nulla e rientranti nel nulla. Mi piacerebbe se potesse accennare qualcosa, anche per l'attualità delle conseguenze di una simile concezione, che si sposano sorprendentemente con alcune conclusioni della relatività di Einstein. Capisco, però, che i ritmi imposti dai programmi scolastici potrebbero rendere inopportuna tale digressione. In ogni caso, le rinnovo l'apprezzamento per quanto sta facendo. Un saluto e a presto
Anche io attendo la risposta
Per me è valida la tesi dei neoparmenidei italiani, Sasso e Visentin che, su posizioni leggermente diverse tra loro, ci parlano di Verità e Opinione. Dove la Verità ha le caratteristiche dell'essere parmenideo e l'Opinione che in quanto accadimento, evento, divenire non può essere negata in quanto accade e in quanto poi negata sarebbe comunque ontologizzata. Tra Verità e Opinione non vi è rapporto, relazione. La Verità è perfetta autosufficiente completa in sè e non può avere relazione con alcunché se non con se stessa. Insomma è l'Essere parmenideo ( non ha limiti però) è Dio ( ciò che dovrebbe essere un dio se esistesse).Il nostro mondo è quello dell'opinione e non ha nulla a che fare con la verità...altrimenti la verità non sarebbe più verità...perché ciò sarebbe aporetico, contradditorio. La Verità è Verità ed è inaccessibile al mondo dell'Opinione e non vi è relazione tra i due mondi, né un percorso che dall'una porta all'altra perché tutto ciò sarebbe di nuovo contraddittorio . Né, come credo affermi Severino, il divenire sarebbe da sempre contenuto nella Verità. Certo è che Parmenide rimane il primo grande filosofo e che ancora non si è trovata una risposta soddisfacente al problema da lui posto. e che non vi è stato nessun parricidio vero da parte di parte di Platone, che lo chiama "venerando e terribile". Consiglierei due libri, per chi fosse interessato, di Gennaro Sasso : "La verità e l'opinione" e "Il logo, la morte". Spero di aver interpretato correttamente il suo pensiero. Se ciò non fosse me ne scuso.
@@giannisinigaglia9045 Quindi non c'è alcuna relazione tra l'essere parmenideo ed il nostro mondo illusorio?
@@NoName-nd9xw nessuna relazione. Il nostro mondo è solo opinione e non Verità. Parliamo di Verità e non delle verità fattuali del nostro mondo ( tipo : se metto la mano nell'acqua bollente mi ustiono). La Verità è un'altra cosa e non ha rapporto con il mondo e con il divenire ma contiene solo se stessa.
Quindi l essere descritto da parmenide sarebbe un "entità divina"?
È l'essere puro che non può che essere
È logica
In più ha le caratteristiche che attribuiamo a Dio, intendendo con Dio proprio l'essere è e che non può non essere
@@MatteoSaudino grazie, domani sono interrogato
@@tacchino_induttivista fammi sapere
W
grande!!!!!!!!
Grazie ancora prof!!!! Da parte mia e di mio figlio Francesco che frequenta il terzo liceo scientifico e si sta accostando, con grande entusiasmo, alla filosofia.... Posso affermarlo con grande sincerità: " il merito é anche Suo!".... Anche la professoressa, del resto, incoraggia la consultazione del Suo libro e la visione dei Suoi filmati....👏👏👏
Buongiorno professore, farà un video su M.Heidegger?
Derek Van quest'anno sì
Sì, quest'anno lo farò.
Nell' "assurdità" di Parmenide inizia l'affascinante viaggio filosofico della metafisica. Che meraviglia a pensare che questi ragionamenti venivano fatti 2500 anni fa.....