Salve Prof. da ex studente di liceo classico non posso che rimanere affascinato dalle sue lezioni. Fortunati i tuoi studenti. Viva la scuola! Spero di incontrarla a Cagliari!
Questo è insegnare! Questo è essere un vero insegnante!!! Imparate voi mediocri che per una vita avete detto "leggiamo da pagina 1 a pagina 20". Saudino 🔝
Oddio sono a mille con questo discorso! Non ho mai studiato filosofia in 30 anni, ma adoro filosofeggiare per assurdo! Lei mi sta facendo appassionare di una disciplina che è complessa, spiega dalle origini (credo) con chiarezza e semplicità anche alle menti meno afferrate in materia! La ringrazio 🌱😊
Vorrei tornare all'università e beccare questo professore. P.S . All'università non sono mai andato ma per le sue lezioni ci andrei . Grazier per il video .
🐢 " Affascinante e' la Filosofia, spiegata da Lei con tanto Amore e Passione e' il Massimo.... Grazie Grazie Grazie...🔥 " Ogni nostro istante non e' mai uguale all'altro e noi non siamo mai gli stessi, da un'istante all'altro, da un tempo all'altro....cit. di Eraclito "Grande" Lo sappiamo tutti che ogni cosa intorno a noi muta costantemente, non solo lo abbiamo sentito dire ma lo abbiamo anche sperimentato. A una osservazione attenta, la realtà dell' impermanenza balza agli occhi di tutti, anche a quelli di un bambino. In teoria e' chiaro, ma in pratica continuiamo a vivere come se fossimo eterni e continuiamo ad attribuire questa qualità anche agli altri e alle cose intorno a noi. L' impermanenza e' definita una delle tre caratteristiche fondamentali dell' esistenza. Come il calore viene considerato la caratteristica intrinseca del fuoco, l'impermanenza (insieme alla sofferenza e al non sé) lo e' nei confronti della vita. Ciò che e' impermanente e' sofferenza perché il cambiamento e'un occasione di sofferenza. Non e' causa di sofferenza ma e' occasione di sofferenza fintantoché c'è ignoranza. L' ignoranza non e' tanto un non sapere quanto un sapere sbagliato, e' un insieme di concetti, conclusioni, giudizi che ci portiamo dietro ma e' anche una mancanza di discernimento, di chiarezza e, contemporaneamente, una presenza di confusione. È uno dei frutti di questa confusione e' l'Incapacità di vedere l' impermanenza, di stare in contatto con questo flusso continuo. L' ignoranza ci porta a instaurare un rapporto con le situazioni, le persone, le cose fondato sull' attaccamento o, a secondo dei casi sull' avversione. Il nostro resistere al cambiamento crea attrito, appesantimento, c'è qualcosa che si solidifica, che pesa, che si chiude. Anziché rimanere aperti al cambiamento, ci chiudiamo, opponiamo resistenza. Viviamo l' impermanenza come un processo di perdita, dove le cose esistono e poi spariscono. E l' ignoranza ci fa vedere solo un aspetto, quello della perdita. Ma il cambiamento e' anche un processo di rinnovamento, nascita e crescita, dove le cose improvvisamente appaiono, crescono fino ad arrivare a maturazione e poi, finiscono. Quando il contadino pianta un chicco di granoturco, spera che diventi una bella pannocchia. Se non ci fosse l'impermanenza non avrebbe nessuna bella pannocchia da sgranocchiare. L'impermanenza e' indispensabile perché le cose vivano. È la vita. Invece di lamentarcene, gridiamo: "Viva l'impermanenza perché grazie a essa tutto e' possibile". Questa nostra resistenza al fluire delle cose, al lasciarle essere, questo nostro volerle tenere sotto controllo , non ha, comunque, una grossa influenza sull' andamento delle cose stesse, non muta più di tanto il corso naturale degli eventi, li appesantisce turbando la naturalezza del fluire delle cose. Dei rami, un tronco, non sono sufficienti ad arrestare definitivamente il procedere naturale dell'acqua di un fiume che, nonostante gli ostacoli, prima o poi sfocia nel mare. Piuttosto che creare ostacoli, possiamo imparare ad assecondare il flusso continuo della vita. È naturale volere le cose come piacciono a noi ma un conto e' osservare i nostri desideri (mi piace, non mi piace) e lasciarli andare, un' altra storia e' volere a tutti i costi che le cose vadano in un certo modo. Quindi, da una parte l'umiltà di accettare di essere parte di un tutto che si evolve secondo delle regole universali, e dall'altra l'orgoglio e l'arroganza (generati dall'ignoranza ) di chi vuole a tutti i costi realizzare i propri desideri, senza tenere conto dei diritti degli altri e in contrasto con i principi universali. È evidente che fluire insieme al tutto significa esserne parte integrante e, pertanto goderne. Mentre opporsi, chiudersi, contrarsi per costringere le cose ad andare in una certa direzione ci fa sentire separati da tutto, in un mondo dove, per non soccombere, si e' costretto a prevaricare gli altri in continuazione. Lo stato di minaccia che sperimentiamo ci fa vivere in uno stato di continua tensione e paura. La difficoltà maggiore e che l' impermanenza e' un concetto così semplice, da poter risultare banale, ma,quand' anche venga preso nella dovuta considerazione, e' importante ricordare che non e' il pensiero o la riflessione giusta che " tutto cambia" che ha effetti trasformanti benefici. È l' entrata in circolo, di questa legge nella quale noi viviamo, e' la sua realizzazione che ha a che fare con la non resistenza al cambiamento. Quando questo comincia ad accadere, quando comincia ad entrare in circolo, allora l' idea di attaccarci fortemente a certe cose che cambiano in continuazione, o di avversare, altrettanto fortemente altre cose che cambiano in continuazione, comincia a sembrarci strana. Ci sentiamo meno spinti ad afferrare o a respingere perché vediamo sempre meglio che stiamo in un mondo dove tutto cambia velocemente, quindi gli atteggiamenti possessivi di avidità o di avversione cominciano a perdere di peso e invece aumenta l'attrazione per la semplicità.... Un Carissimo Saluto Prof. ❤️ 🙏
Sto leggendo il suo libro e sto ascoltando i suoi video su youtube e prima di tutto le faccio i complimenti per le sue spiegazioni Professore. Io premetto che non ho mai fatto filosofia ed ho solo letto in passato il Tao te ching appassionandomi al pensiero e al vivere taoista. Leggendo ed ascoltando la vita dei tanti filosofi da Pitagora a Eraclito a Heidegger o Nietzsche, mi dico si che hanno detto e scoperto cose interessanti e rivoluzionarie ma mi domando anche a cosa sono serviti tutti questi pensieri e queste riflessioni se alla fine nella loro vita hanno fatto scelte o azioni assolutamente da condannare? Cioè sbaglio io ad approcciare alla filosofia? Sbaglio io a voler vedere ciò che tutto questo filosofeggiare a portato nella vita di questi uomini? Ripeto premetto che sono veramente ai primissimi giorni di lettura/ascolto ma onestamente sono rimasto estremamente stupito di come sono morti o dalle loro scelte fatte, tipo schierarsi con i nazisti in alcuni casi. Sicuramente immagino che nessun pensiero, approccio o riflessione sia sbagliata soprattutto se parliamo di filosofia, devo dire comunque che non mi aspettavo tutta questa saggezza nel pensiero e poi così poca nelle scelte di vita, questa cosa mi sta spiazzando veramente 😄ovviamente nel tempo magari approfondendo ancora di più i vari filosofi magari saprò darmi una spiegazione e riuscirò a comprendere meglio il tutto. La domanda che vorrei farle però è questa: è normale rimanere un pò confusi (come sta succedendo a me), quando si approccia alla filosofia. Saluti 😁
La genialità del pensiero non ha quasi mai correlazione con la vita di tutti giorni, al contrario molte volte è un evasione ed un sentirsi migliori di quello che si è. Quando Nietzsche teorizza il superuomo, non lo fa soltanto di fronte ad alti presupposti filosofici, ma anche per elevare indirettamente la propria figura (ben lontana dall'essere superuomo). Come disse Lynch in una nota intervista "le idee sono pesci", è il nostro inconscio, più o meno direzionato, a pescare metaforicamente dall'animo. Non avremo mai il completo controllo di quello che pensiamo e, di conseguenza, scriviamo e creiamo perché è il risultato di una serie di fattori, la maggior parte dei quali a noi esterni. Il mio consiglio è dare meno importanza all'aspetto storico della filosofia e cominciare ad interrogarci sulla nostra di vita. Utilizzare quelle parole e quei concetti per scavarci dentro, affinché il nostro inconscio abbia esche sempre migliori per attirare pesci più grandi e gustosi!
È forse possibile che ci sia un unico IO a cui tutti siamo legati in modo che ognuno si possa riconoscere nell'altro come una parte di se ? Quindi differenti sì per nascita,sesso, luogo, cultura ed esperienze ma legati da un grande IO che ci rende parte integrante di ogni essere vivente
A ha ha ha ha ha ha..😄 perdoni la risata ....😄 è in buona compagnia se non ricordo male..anche Heidegger ha cercato ľautosufficienza.... per non parlare di Nietzsche, cito..."sei una ruota che gira da sé..? Dimostramelo.!"
Ma questo eterno divenire, ha avuto un inizio o da sempre è in corso d'opera permanente? Ha una fine, e quindi un momento di staticità? È un divenire lineare o circolare/ciclico? Boh...
tante volte la stupidità è una qualità, paragone riscontrabbile tra il merluzzo e salmone che si muovono agli opposti, tanto vero è che più invecchi più vedi la giovinezza delle persone nei loro volti coperti da peli bianchi. Chi ha il dono di leggere le piccole movenze semiotiche comportamentali di natura , capisce cosa pensi quando rispondi alle domande dei studenti.
Magari tutti gli alunni avessero un prof di tale calibro!! Amerebbero la filosofia...
le sue lezioni sono OROO PURO.
Un bravura nel diffondere il proprio sapere assurda.
Salve Prof. da ex studente di liceo classico non posso che rimanere affascinato dalle sue lezioni.
Fortunati i tuoi studenti.
Viva la scuola!
Spero di incontrarla a Cagliari!
Sono innamorata di Eraclito...🌺♥️🌹
Questo è insegnare! Questo è essere un vero insegnante!!! Imparate voi mediocri che per una vita avete detto "leggiamo da pagina 1 a pagina 20". Saudino 🔝
Dalla Grecia vivissimi complimenti, Professore!
Oddio sono a mille con questo discorso! Non ho mai studiato filosofia in 30 anni, ma adoro filosofeggiare per assurdo! Lei mi sta facendo appassionare di una disciplina che è complessa, spiega dalle origini (credo) con chiarezza e semplicità anche alle menti meno afferrate in materia! La ringrazio 🌱😊
spiegazione magistrale di Eraclito, son tornato sui banchi
Vorrei tornare all'università e beccare questo professore. P.S . All'università non sono mai andato ma per le sue lezioni ci andrei . Grazier per il video .
E comodo dormire! Grazie prof.per questo RI-Cor-Do. La attendiamo a Cagliari.
Con lei capisco tutto
Lei è un genio😮
grandi sia tu che Eraclito!
🐢 " Affascinante e' la Filosofia, spiegata da Lei con tanto Amore e Passione e' il Massimo.... Grazie Grazie Grazie...🔥 " Ogni nostro istante non e' mai uguale all'altro e noi non siamo mai gli stessi, da un'istante all'altro, da un tempo all'altro....cit. di Eraclito "Grande" Lo sappiamo tutti che ogni cosa intorno a noi muta costantemente, non solo lo abbiamo sentito dire ma lo abbiamo anche sperimentato. A una osservazione attenta, la realtà dell' impermanenza balza agli occhi di tutti, anche a quelli di un bambino. In teoria e' chiaro, ma in pratica continuiamo a vivere come se fossimo eterni e continuiamo ad attribuire questa qualità anche agli altri e alle cose intorno a noi. L' impermanenza e' definita una delle tre caratteristiche fondamentali dell' esistenza. Come il calore viene considerato la caratteristica intrinseca del fuoco, l'impermanenza (insieme alla sofferenza e al non sé) lo e' nei confronti della vita. Ciò che e' impermanente e' sofferenza perché il cambiamento e'un occasione di sofferenza. Non e' causa di sofferenza ma e' occasione di sofferenza fintantoché c'è ignoranza. L' ignoranza non e' tanto un non sapere quanto un sapere sbagliato, e' un insieme di concetti, conclusioni, giudizi che ci portiamo dietro ma e' anche una mancanza di discernimento, di chiarezza e, contemporaneamente, una presenza di confusione. È uno dei frutti di questa confusione e' l'Incapacità di vedere l' impermanenza, di stare in contatto con questo flusso continuo. L' ignoranza ci porta a instaurare un rapporto con le situazioni, le persone, le cose fondato sull' attaccamento o, a secondo dei casi sull' avversione. Il nostro resistere al cambiamento crea attrito, appesantimento, c'è qualcosa che si solidifica, che pesa, che si chiude. Anziché rimanere aperti al cambiamento, ci chiudiamo, opponiamo resistenza. Viviamo l' impermanenza come un processo di perdita, dove le cose esistono e poi spariscono. E l' ignoranza ci fa vedere solo un aspetto, quello della perdita. Ma il cambiamento e' anche un processo di rinnovamento, nascita e crescita, dove le cose improvvisamente appaiono, crescono fino ad arrivare a maturazione e poi, finiscono. Quando il contadino pianta un chicco di granoturco, spera che diventi una bella pannocchia. Se non ci fosse l'impermanenza non avrebbe nessuna bella pannocchia da sgranocchiare. L'impermanenza e' indispensabile perché le cose vivano. È la vita. Invece di lamentarcene, gridiamo: "Viva l'impermanenza perché grazie a essa tutto e' possibile". Questa nostra resistenza al fluire delle cose, al lasciarle essere, questo nostro volerle tenere sotto controllo , non ha, comunque, una grossa influenza sull' andamento delle cose stesse, non muta più di tanto il corso naturale degli eventi, li appesantisce turbando la naturalezza del fluire delle cose. Dei rami, un tronco, non sono sufficienti ad arrestare definitivamente il procedere naturale dell'acqua di un fiume che, nonostante gli ostacoli, prima o poi sfocia nel mare. Piuttosto che creare ostacoli, possiamo imparare ad assecondare il flusso continuo della vita. È naturale volere le cose come piacciono a noi ma un conto e' osservare i nostri desideri (mi piace, non mi piace) e lasciarli andare, un' altra storia e' volere a tutti i costi che le cose vadano in un certo modo. Quindi, da una parte l'umiltà di accettare di essere parte di un tutto che si evolve secondo delle regole universali, e dall'altra l'orgoglio e l'arroganza (generati dall'ignoranza ) di chi vuole a tutti i costi realizzare i propri desideri, senza tenere conto dei diritti degli altri e in contrasto con i principi universali. È evidente che fluire insieme al tutto significa esserne parte integrante e, pertanto goderne. Mentre opporsi, chiudersi, contrarsi per costringere le cose ad andare in una certa direzione ci fa sentire separati da tutto, in un mondo dove, per non soccombere, si e' costretto a prevaricare gli altri in continuazione. Lo stato di minaccia che sperimentiamo ci fa vivere in uno stato di continua tensione e paura. La difficoltà maggiore e che l' impermanenza e' un concetto così semplice, da poter risultare banale, ma,quand' anche venga preso nella dovuta considerazione, e' importante ricordare che non e' il pensiero o la riflessione giusta che " tutto cambia" che ha effetti trasformanti benefici. È l' entrata in circolo, di questa legge nella quale noi viviamo, e' la sua realizzazione che ha a che fare con la non resistenza al cambiamento. Quando questo comincia ad accadere, quando comincia ad entrare in circolo, allora l' idea di attaccarci fortemente a certe cose che cambiano in continuazione, o di avversare, altrettanto fortemente altre cose che cambiano in continuazione, comincia a sembrarci strana. Ci sentiamo meno spinti ad afferrare o a respingere perché vediamo sempre meglio che stiamo in un mondo dove tutto cambia velocemente, quindi gli atteggiamenti possessivi di avidità o di avversione cominciano a perdere di peso e invece aumenta l'attrazione per la semplicità.... Un Carissimo Saluto Prof. ❤️ 🙏
.....la difficoltà maggiore è che. .....
Che meraviglia prof. Grazie assai
che bello ascoltarla Prof.! grazie di cuore, continuerò a seguirla 👏😊
bellissima lezione aveva ragione eraclito uno vale diecimila
La verità costa fatica 👏👏
Bravo c è troppa confusione la verità non fa dormire
La più grande nemica del UMANITÀ e LINGNORANZA!!!!
ben detto l'ingnoranza è una brutta pandemia
è l'ignoranza. non e
L'oscuro signore di Efeso ci direbbe oggi: "Svegliatevi, dormienti che non siete altro !!! "
Sto leggendo il suo libro e sto ascoltando i suoi video su youtube e prima di tutto le faccio i complimenti per le sue spiegazioni Professore. Io premetto che non ho mai fatto filosofia ed ho solo letto in passato il Tao te ching appassionandomi al pensiero e al vivere taoista.
Leggendo ed ascoltando la vita dei tanti filosofi da Pitagora a Eraclito a Heidegger o Nietzsche, mi dico si che hanno detto e scoperto cose interessanti e rivoluzionarie ma mi domando anche a cosa sono serviti tutti questi pensieri e queste riflessioni se alla fine nella loro vita hanno fatto scelte o azioni assolutamente da condannare? Cioè sbaglio io ad approcciare alla filosofia? Sbaglio io a voler vedere ciò che tutto questo filosofeggiare a portato nella vita di questi uomini? Ripeto premetto che sono veramente ai primissimi giorni di lettura/ascolto ma onestamente sono rimasto estremamente stupito di come sono morti o dalle loro scelte fatte, tipo schierarsi con i nazisti in alcuni casi. Sicuramente immagino che nessun pensiero, approccio o riflessione sia sbagliata soprattutto se parliamo di filosofia, devo dire comunque che non mi aspettavo tutta questa saggezza nel pensiero e poi così poca nelle scelte di vita, questa cosa mi sta spiazzando veramente 😄ovviamente nel tempo magari approfondendo ancora di più i vari filosofi magari saprò darmi una spiegazione e riuscirò a comprendere meglio il tutto. La domanda che vorrei farle però è questa: è normale rimanere un pò confusi (come sta succedendo a me), quando si approccia alla filosofia. Saluti 😁
La genialità del pensiero non ha quasi mai correlazione con la vita di tutti giorni, al contrario molte volte è un evasione ed un sentirsi migliori di quello che si è. Quando Nietzsche teorizza il superuomo, non lo fa soltanto di fronte ad alti presupposti filosofici, ma anche per elevare indirettamente la propria figura (ben lontana dall'essere superuomo). Come disse Lynch in una nota intervista "le idee sono pesci", è il nostro inconscio, più o meno direzionato, a pescare metaforicamente dall'animo. Non avremo mai il completo controllo di quello che pensiamo e, di conseguenza, scriviamo e creiamo perché è il risultato di una serie di fattori, la maggior parte dei quali a noi esterni.
Il mio consiglio è dare meno importanza all'aspetto storico della filosofia e cominciare ad interrogarci sulla nostra di vita. Utilizzare quelle parole e quei concetti per scavarci dentro, affinché il nostro inconscio abbia esche sempre migliori per attirare pesci più grandi e gustosi!
Eraclito..sempre attuale.
Ci sono diverse scuole di filosofia ( ci sono pure i SOFISTI con tante VERITÀ!!!! La VERITÀ e UNA ed e questa che deve cercare il vero filosofi!!!!
la Verità è una.....
Grazie 🙏🙏
domanda: i due dislike sono di allievi bocciati?
Ora 4, tra i tanti altri 10 000
Eraclito.... illuminante....
Grazie prof.!!
Buongiorno.🌄
grazie mille prof!! complimenti
Bellissima lezione prof.!
giuro sei il top
"Da mortale vivo la mia morte e da immortale assisto alla morte del mortale"
Sempre TOP
Numero 1 complimenti!!!
È forse possibile che ci sia un unico IO a cui tutti siamo legati in modo che ognuno si possa riconoscere nell'altro come una parte di se ? Quindi differenti sì per nascita,sesso, luogo, cultura ed esperienze ma legati da un grande IO che ci rende parte integrante di ogni essere vivente
Grazie.
❤❤
La verità va cercata
Fantastico
grazie mille.
Da brividi
Quanto aveva ragione Eraclito...pensiero tuttora attuale.... purtroppo...
Ottima spiegazione
A ha ha ha ha ha ha..😄 perdoni la risata ....😄 è in buona compagnia se non ricordo male..anche Heidegger ha cercato ľautosufficienza.... per non parlare di Nietzsche, cito..."sei una ruota che gira da sé..? Dimostramelo.!"
lezione molto avvincente
sveglio ma non sveglio 😅nella parte dove mangia le radici
prof che libro usa?
ma sono anelli o elastici?
😂 Anelli
Le domande fondamentali dell'uomo
Lei si che è uno sveglio
Interessante la visione di Eraclito che è spesso sovrapponibile a quella di Lao Tsu
A volte dorme di più lo sveglio che il dormiemte ?
Per Eraclito, lo sveglio non dorme, è sveglio
dormiente
Matteo per cortesia mi dici dove hai comprato quel bel maglione...
👏👏
Fatto oggi a scuola
E osserviamo le stelle...anche quelle che non ci sono più...
il mio nicola di ieri aveva capito la lezione, ma quello di oggi l'ha dimenticata, puo' interrogare in un'altro giorno?
Nella copertina sembra che tu ti sia addormentato
Trap vivente prof🤲🤲
Ma questo eterno divenire, ha avuto un inizio o da sempre è in corso d'opera permanente? Ha una fine, e quindi un momento di staticità? È un divenire lineare o circolare/ciclico? Boh...
Ciclico, sempre continuo
👏🏻🌷
😘😘😘
Perché si parla furante la lezione?
tante volte la stupidità è una qualità, paragone riscontrabbile tra il merluzzo e salmone che si muovono agli opposti, tanto vero è che più invecchi più vedi la giovinezza delle persone nei loro volti coperti da peli bianchi. Chi ha il dono di leggere le piccole movenze semiotiche comportamentali di natura , capisce cosa pensi quando rispondi alle domande dei studenti.
Lezioni orgasmanti
Eraclito mi fa eccitare 😂
Noè lo stesso fiume certo ma nei laghi?
Ma allora la nostra identità è una figura temporanea, tanto concreta quanto sfuggente, è difficile essere
Ciao
Bé... Senza "Forse"❗
non conta la doxa ma l'episteme
Spiegato egregiamente