Bellissimo video. Ho 43 anni e mi appassiono tantissimo a spiegazioni di questo genere. Rimango affascinato dalle spiegazioni matematiche di teoremi, facendomi rifare un tuffo al passato di Liceale. Grazie veramente di cuore. Non vedo l’ora di vedere i tuoi video appena escono. Grazie ancora
Inizio a pensare che esistono anche santi che fanno miracoli nella fisica! Adesso ho conosciuto San Venturi che credo abbia reso possibile anche il carburatore 🙏
cit. "la densita dell'aria è circa mille volte meno dell'acqua", diciamo 800 volte meno, visto che 1000/1.25 = 800 precisi, mi sembra giusto insegnarlo corretamente, detto questo, video molto stimolante, come sempre.
Con la quota la densità dell'aria diminuisce quindi non si possono dare riferimenti precisi. In questi casi è meglio indicare l'ordine di grandezza che è 1000.
complimenti al fisico: l effetto venturi non lo avevo mai compreso nemmeno alle superiori quando il prof. parlava di aumento di velocitá e diminuzione di pressione. l esempio delle due lattine é illuminante anche se non intuitivo. dopo trent anni inizio a pensare che neanche quel professore l avesse capito. saluti
Certo un docente laureato in fisica non l'aveva capito. Mai domandarsi se per caso la trattazione formale e corretta che avrebbe potuto farvi vi avrebbe trovato completamente impreparati. Non avete compreso manco il riassunto che è stato costretto a farvi.
Funzionano così anche i serramenti detti “a giunto aperto” , infatti ho appena girato il video ai miei colleghi più scettici 😂😂😂 Viene spiegato molto meglio e , soprattutto, non ti arrabbi dopo un’ora di tentativi 😂😂😂 Grazie mille ed a presto
La spiegazione migliore è quella data da hogel babinsky nel paper "How do wings work?", Cambridge university. La geometria, data da geometria dell'ala e angolo di incidenza, impone la curvatura delle linee di flusso. Affinché le particelle di aria possano percorrere una traiettoria curva deve esistere una forza centripeta. Questa forza centripeta è un gradiente di pressione ortogonale alla linea di flusso. Di conseguenza, le linee di flusso sul dorso sono curvate dalla geometria cosi che nasca un gradiente di P che la renda più bassa vicino al profilo. Sul ventre viceversa. Di conseguenza, si crea una certa distribuzione di P intorno all'altra, da cui forza aerodinamica, che scomposta restituisce Lift e drag. Ma la vera protagonista della generazione di una forza aerodinamica è la viscosità: se il fluido fosse non viscoso, non seguirebbe il profilo geometrico imposto dall'ala, senza generare quindi lift. Questo è ben descritto da Anderson in "Fundamental of aerodynamics". Come è possibile quindi calcolare la Lift in modo corretto usando la semplificazione di aria inviscida? Perche si applica la condizione al contorno di Kutta, che fissa una certa circolazione intorno al profilo, cioè in altre parole "impone" che le linee di flusso seguano il profilo come se il fluido fosse viscoso, semplicemente descrivendo come sono queste linee di flusso "viscose" al trailing edge. Il principio di Bernoulli non regge perchè funziona per caso ideale isentropico (altrimenti varrebbe solo lungo la stessa linea di flusso). In altre parole, la variazione di velocità lungo le linee di flusso è dato da queste variazioni di P, quindi è una causa, non una conseguenza (Anderson, "fundamental of aerodynamics").
Un buon esempio per rendere l'idea, molto simile a quello dello spruzzatore di vernice. In questo caso é sorprendente come l'aria che dal compressore arriva allo spruzzatore, partendo da una pressione di qualche bar differenziale, abbia, almeno in qualche punto all'interno dello spruzzatore, una pressione statica (?) inferiore rispetto a quella dell'aria all'esterno. Metto un punto interrogativo perché il raccordo che unisce serbatoio di vernice e aria del compressore potrebbe non essere una buona presa per la misura della pressione statica.
A quando un video sulle forze presenti durante un andatura di bolina di una barca a vela? Grazie x le spiegazioni, video sempre molto esaustivi e accattivanti.
Ottima spiegazione, aggiungo inoltre che oltre all'effetto Venturi, anche l'aria che passa sotto l'ala comunque produce una spinta verso l'alto, ed anche l'effetto Coanda che è la particolarità dei fluidi, in questo caso dell'aria di seguire il profilo alare; quando l'aria che passa sopra esce dall'ala, lo fà verso il basso e di conseguenza si genera anche in questo caso una contro spinta verso l'alto. tutte queste forze in gioco fanno si che l'aereo rimanga in volo.
L’effetto Coanda gioca un ruolo minore nella generazione della portanza, siccome essa è osservabile anche considerando teorie non viscose. Ciò che fa la differenza è l’ipotesi del continuo, e la conseguente tendenza del fluido a seguire le superfici solide 👍
Io lo so reduce bull ti mette le ali,🔝😁😁😁scherzando a parte e un bellissimo video,vedendo queste due lattine e,stato più forte di me,comunque credimi amico mio,e veramente un bellissimo video,spero di avere regalato un sorriso a tutti🔝😁😁😁😁
La spiegazione classica, che conoscevo pur avendo dimenticato dopo tanti anni le conoscenze matematiche. Mi ha messo in crisi però la domanda di un ingegnere aeronautico: . Non ho ancora trovato una risposta semplice a questa domanda... in ogni caso complimenti e grazie, questo commento non è una critica.
Se guarda lo stesso aeroplano in volo livellato e poi in volo rovescio, noterà che l'assetto del velivolo è diverso (è maggiore quando vola rovescio e il muso punta decisamente verso l'alto). Il fattore che gioca il ruolo maggiore in questo caso (a parità di profilo) è "l'incidenza" ovvero l'angolo tra la direzione del flusso e la corda media del profilo stesso. Cambiando questo valore cambia completamente il campo di pressione attorno all'ala seguendo però le stesse regole illustrate nel video.
Un sacco di imprecisioni. Le lattine si avvicinano per effetto del recupero di pressione totale al bordo di uscita. E questo è dovuto al teorema di bernoulli, che tiene anche conto dell'effetto venturi.La depressione creata tra le due lattine è l'effetto e non causa del fenomeno. Questo sempre in un sistema ideale a strato limite costante. I tiri ad effetto, tutt'altro fenomeno, sono spiegabili con l'effetto Magnus. Buon video per spiegare semplicemente il funzionamento del tubo di Venturi, ma non sicuramente a spiegare cos'è la portanza di un aereo.
Scusate, ma la portanza è un fenomeno legato alla VISCOSITÀ dell'aria che produce sulla superficie dell'ala un piccolo strato vorticoso detto "strato limite" che induce un rallentamento della velocità sul dorso dell'ala ed un aumento sul ventre dell'ala: solo qui interviene la legge di Bernouilli che, valida lungo i singoli filetti fluidi, spiega l'abbassamento della pressione sul dorso e l'innalzamento sul ventre e dunque la portanza. Il profilo alare è fatto così perché, investito dal flusso di aria e a piccoli angoli di incidenza, produce la più piccola scia vorticosa possibile, la cui dimensione è legata alla resistenza del corpo all'avanzamento. Scia sottile---->minima resistenza "di forma" del corpo all'avanzamento. Scia spessa--->maggiore resistenza all'avanzamento. Poi la resistenza è dovuta anche alla presenza della portanza, ma questo è un altro discorso. Non ha dunque alcun senso cercare di capire se le due particelle che si separano sul bordo di attacco alla fine del profilo arrivino insieme o meno (NON ARRIVANO INSIEME!)
Professore, mi piacerebbe un video su gravità e maree: per me è l'ultima speranza per capire davvero il fenomeno. In ogni caso grazie per questo e gli altri video
@@ValerioPattaro all'origine di tutto c'è la "coesione molecolare" se non erro....la differenza di velocità sulle due facce del profilo è conseguenza dell'"inseguimento" dei "filetti" d'aria...
Buongiorno, avrei delle domande sull'applicazione dell'effetto Venturi sulle ali degli aerei perchè non capisco alcuni aspetti della spiegazione (dal minuto 4,22 circa, in poi). Perdoni la mia ignoranza innanzitutto. Il rapporto inverso fra velocità e pressione mi è chiaro, ricordo abbastanza bene sia Beornoulli sia Venturi ma quello che non riesco a capire è l'applicazione sul profilo alare che lei ha disegnato. Nella spiegazione che lei fornisce la differenza delle velocità del fluido da confrontare, al fine di ottenere l'effetto di maggiore pressione nella parte in basso (ventre dell'ala) e minor pressione sulla parte alta (dorso dell'ala), è data proprio dalla differenza dei due percorsi: sul dorso è più veloce (linea blu) e sul ventre è più lenta (linea rossa). In questo modello che lei rappresenta l'ala dovrebbe sollevarsi solo se entranbi i flussi percorrono la superficie dell'ala, perchè solo così si avrebbe una differenza di velocità e di conseguenza una differenza di pressione. Giusto? Se, per ipotesi vi fosse solo il flusso blu, quello sul dorso dell'ala essa non si solleverebbe? E' proprio qui il mio quesito poichè l'ala, da quanto ne so (poco) si solleverebbe anche se fosse lambinta solo sul dorso. Qualcuno potrebbe obiettare: ma come si fa a far scorrere l'aria solo sul dorso dell'ala di un aereo? La mia è solo un'ipotesi però è possibile farlo sperimentalmente col cucchiaio. Se si avvicina un cucchiaio da cucina (tenendolo per l'estremità del manico in modo che sia libero di oscillare) al getto d'acqua dalla parte del dorso (convessa) sarà evidente il risucchio che essa provoca. Il risucchio è dato appunto dalla minor pressione e si manifesta anche se nella parte concava non scorre una goccia d'acqua. Anche nell'esperimento delle lattine il flusso d'aria scorre solo sull'ipotetico dorso ma è meno evidente. Io credo che il flusso d'aria è capace di produre l'effetto di depressione (risucchio, portanza, o come si preferisce chiamare questa manifestazione) sul dorso del profilo convesso indipendentemente da quello che succede nella parte sottostante. Se fino a qui siamo d'accordo ecco la mia domanda: come si applica allora Bernoulli e Venturi al profilo alare? Chiedo: non è che per caso le velocità da confrontare non sono quella sopra e sotto il profilo alare ma quelle delle sezioni sul bordo di entrata e di uscita rispetto a quelle centrali del dorso? Considerando, per semplicità, un profilo piano-convesso invece di uno concavo-convesso, osserviamo solo quello che succede sul dorso dal bordo di entrata fino a quello di uscita: i filetti fluidi dell'aria che entrano passano per una area che è maggiore di quella che trovano in prossimità del punto più alto della gobba per poi ritornare ad un area maggiore sul bordo di uscita. Figurarsi quanto sto dicendo senza disegni o schemi è molto difficile; immaginiamo che queste sezioni appartengano a piani perpendicolari al piano alare e che siano paragonabili ad un tubo che ad un'estremità ha una certa sezione, poi a metà questa sezione è molto più piccola e poi torna a una sezione più grande. L'aria che passa sul dorso del profilo alare in prossimità del punto di attacco è paragonabile a quella che entra nel tubo (grossa sezione), poi questa sezione si restringe fino a circa metà del tubo che paragonata al dorso dell'ala corrisponde all'apice della sua "gobba", infine esce sul bordo di uscita che è paragonabile all'altra estremità del tubo. Spero che la mia domanda sia stata chiara. Senza voler essere critico, ho anch'io dei dubbi che Venturi e Bernoulli spieghino totalmente il volo degli aerei. Forse la portanza ha anche altre cause. Ho letto nei commenti osservazioni che ritengo corrette in merito al volo rovesciato e ai profili biconvessi simmetrici. In questi casi spiegare il volo solo con Venturi e Bernoulli è un pò difficile, ma qualsiasi approfondimento in tal senso sarà molto utile e gradito.
La legge di Bernulli (o effetto Venturi, in riferimento al termine dipendente dalla velocità dell’equazione di Bernulli), non è l’unica responsabile del volo degli aerei, che è un fenomeno estremamente complesso. Non è però vero che esso sia irrilevante. Anzi ha una certa importanza. Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo. Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica. In particolare gli aerei acrobatici sfruttano prevalentemente quest'ultimo effetto.
Interessante dal punto di vista divulgativo. Sotto il profilo microscopico sia l’effetto Venturi che il contributo della variazione di velocità trova spiegazione, anche intuitiva, nella variazione del gradiente del moto caotico degli atomi che da zero diventa non nullo a causa del flusso intervenuto.
No. Gli aerei non volano per il solo effetto Bernoulli(Venturi è un'altra cosa), altrimenti per generare portanza sufficiente i Piper dovrebbero avere la superficie alare di un 737. La portanza è un misto di effetto Bernoulli e di effetto Coanda, prova ne sia il downwash. Si legga i volumi sull'aerodinamica dell'Anderson, ne vale la pena!
Il fenomeno del volo spiegato così è veramente semplice da capire. Cosa ne pensa di fare un video anche sull'effetto coanda? è un fenomeno che richiamano frequentemente su una pubblicità di un aciugacapelli. Grazie del video
Ciao, magari uno dice; cosa mi frega a me di sapere e poi con spiegazioni da prof. matematico di come vola un aereo? Tutti pensano che volano per via dei grandi motori ( turbine) che hanno. Bhe questo dimostra che non sono i soli motori a fare volare un aereo, ma ben si, un calcolo ben preciso di aereodinamica . Bella spiegazione, chiara e semplice. Grazie
Come correttamente riportato da alcuni utenti qui sotto, l'effetto Venturi contribuisce solo in minima parte alla portanza. L'effetto dominante deriva dalla terza legge di Newton: la forza che l'aria esercita sull'ala è la reazione uguale e contraria alla forza che l'ala esercita sull'aria.
Copio e incollo la mia risposta a un altro commento: La legge di Bernulli (o effetto Venturi, in riferimento al termine dipendente dalla velocità dell’equazione di Bernulli), non è l’unica responsabile del volo degli aerei, che è un fenomeno estremamente complesso. Non è però vero che esso sia irrilevante. Anzi ha una certa importanza. Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo. Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica. In particolare gli aerei acrobatici sfruttano prevalentemente quest'ultimo effetto.
Sarebbe più corretto spiegare che gli aerei non volano "solo" per l'effetto venturi indotto dalla sezione del profilo alare, tant'è che ci sono aerei con ali a sezione simmetrica e ci sono aerei che possono volare capovolti. Quello che conta, molto di più dell'effetto venturi, è l'angolo d'incidenza dell'ala rispetto al flusso dell'aria.
Eretico!!!! Sta scritto così su tutti i libri di fisica delle superiori, lo dicono persino i video di iutub, come osi dissentire??? Ce li hai i like per farlo????
L’effetto Venturi è una applicazione del teorema di Bernoulli sulla conservazione dell’energia totale in un fluido (manca l’addendo relativo all’energia potenziale del filetto fluido). Esso (l’effetto Venturi) si somma all’effetto Coanda, causato dalla decelerazione delle molecole di aria a contatto con la superficie dell’ala, per effetto dell’attrito; quindi riducendosi, per attrito, la velocità di queste particelle, insieme alla riduzione provocata dal profilo dell’ala, aumenta la pressione esercitata sull’ala sempre per l’effetto Venturi. Il profilo dell’ala aiuta a ridurre la velocità dell’aria sia per un effetto puramente meccanico (urti aria/ala), sia per l’attrito. In realtà immagino che l’aerodinamica sia molto più complessa di quello che si può intuire. Comunque i video di Pattaro sono sempre molto interessanti e molto stimolanti.
Buongiorno, come ha detto l’aerodinamica è molto complessa… l’effetto Venturi NON è una applicazione del teorema di Bernoulli… sono 2 cose completamente diverse… uno infatti discende dalla conservazione della massa, l’altro da quella dell’energia. La decelerazione delle molecole d’aria è data dalla viscosità, inoltre l’interazione meccanica aria-ala è assolutamente ininfluente dal punto di vista degli urti.
@@empireio7183 premetto (e confesso) di non aver studiato aerodinamica ma i miei studi hanno compreso materie attinenti all’idraulica; quindi ogni mia considerazione potrà avere dei limiti; e questa replica ha il solo scopo di capire qualcosa che probabilmente mi sfugge. Tuttavia partendo dal confronto Bernoulli/Venturi, basta vedere le relative formule per trovarvi l’analogia (o l’uguaglianza). Nella seconda, come ho scritto, manca solo il termine dell’energia potenziale. Inoltre, ma questa è una riflessione da profano, non penso che in un fluido come un gas si possa parlare di conservazione di massa. Per quel che riguarda gli urti, penso che i loro effetti siano determinanti nell’interazione aria/ala. Però mi piacerebbe avere spunti che mi aiutino a capirne di più.
Venturi = Bernulli quando sono trascurabili gli effetti gravitazionali del gas. Ad esempio, nell'ala di un aereo, la differenza di quota tra la parte sotto dell'ala e quella sopra è trascurabile (considerando anche la bassa densità dell'aria).
@@ValerioPattaro Venturi non è uguale a Bernoulli. Il primo descrive la PORTATA (p1v1s1=p2v2s2), Bernoulli invece descrive la PRESSIONE (statica + dinamica) p0=p+0.5pv^2. Venturi spiega come mai abbiamo un aumento di velocità delle particelle nella parte superiore del profilo, Bernoulli ci dice perché abbiamo una minor pressione... ma NON sono la stessa cosa i 2 teoremi... come ho già detto infatti uno discende dalla conservazione della massa (Venturi) e uno dalla conservazione dell'energia (Bernoulli). Per arrivare a Bernoulli dalla conservazione dell'energia basta prendere l'energia cinetica (trascuriamo energia potenziale e le altre forme termiche, sonore etc..), a questa energia cinetica biosgna sommare un lavoro di pressione (pv)... se dividiamo tutti i termini per il volume (pv+0.5mv^2)... otteniamo Bernoulli.
Anche le auto di Formula uno sfruttano l'effetto Venturi, al contrario degli aerei però. Infatti devono rimanere incollate a terra. Però loro hanno un doppio effetto Venturi. Quello degli alettoni, che funzionano al contrario delle ali degli aerei, e quello generato dall'area che passa sotto l'automobile. Infatti se uno nota, quando alle volte vengono sollevate le vetture, sotto cioè tra l'asfalto e la vettura, questa ha una forma che genera un effetto Venturi, favorendo l'aderenza. Poiché l'effetto Venturi verso il suolo si genera quando l'auto avanza frontalmente, durante un incidente se l'auto avanza con il retrotreno può decollare, perché gli alettoni lavorano come un aereo in questa situazione.
Spiegazione valida anche per le porte che vengono "chiuse dai fantasmi" se lasciate non del tutto aperte in mezzo ad una corrente che, intuitivamente, dovrebbe spalancarle e invece le chiude per questo effetto. Aggiungerei solo che il venimeno è valido solo per fluidi ideali (liquido o eereiformi che non modifocano la propria densità al variare della velocità) e che sono on regime di moto laminare. Precisazione spesso inutile ma talvolta è la soluzione per capire alcune situazioni nelle quali il fenomeno descritto non sembra funzionare.
Bellissimo video direi fantastico.ho visto un signore in TV che soffiava con una pistola ad aria sulla punta di una matita è questa rimaneva sospesa in aria. ..mi piacerebbe capire e rivedere l'esperimento. Ciao
Direi di non spiegare la portanza con l'effetto venturi. La portanza è provocata in larga misura dall'accelerazione della massa d'aria verso il basso. Basta pensare al volo in rovescio. Comunque apprezzo molto questo tipo di divulgazione scientifica.
Io invece sono laureato in ingegneria aerospaziale. La spiegazione del video contiene, ovviamente, delle semplificazioni ma è corretta. Anzi, per essere un video di 8 minuti dedicato a un pubblico di non esperti, direi che è una spiegazione perfetta.
immagina due particelle d'aria vicinissime e che si dividono perchè l'ala le incontra proprio nel punto di mezzo tra parte sopra e parte sotto. Una particella scorrerà lungo il profilo alare superiore e una lungo quello inferiore. Alla fine del profilo alare si reincontreranno nello stesso istante e quindi quella sopra dovrà aver completato il percorso più velocemente. Se così non fosse si genererebbe una depressione alla fine del profilo alare superiore che "risucchierebbe" comunque le particelle d'aria del percorso superiore per farle viaggiare più velocemente.
@@ermaus Ciò che ti è stato detto è una gran cavolata… le particelle sopra il profilo hanno velocità maggiore a causa del teorema di Bernoulli e non si rincontrano di certo alla fine del profilo (anche perché si formano i vortici di estremità). Fonte: laureando in ing. aerospaziale.
@@stefanopicmac hai detto bene…. IMMAGINA…. perché è una gran cavolata ;) Basta con questa storia… LE PARTICELLE NON SI RINCONTRANO ALLA FINE DEL PROFILO!
“l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo.
Il tubo di Venturi crea una depressione dalla velocità Delle particelle di Aria. Ma anche nei liquidi . Un Ala crea Depressione e Pressione in modo Differenziale,simultaneamente,da cui ricaviamo Portanza.
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L'effetto Venturi si manifesta grazie alla particolare forma curvilinea del profilo alare ed all'effetto Coanda che obbliga lo scorrimento dei filetti più interni del flusso d'aria ad aderire alla superficie del dorso del profilo, imprimendone così un accelerazione, a questo punto l'ala si comporta come un tubo di Venturi, e si ha la portanza, cioè quella forza che provoca il sollevamento dell'aereo, senza l'effetto Coanda, non si potrebbe avere l'effetto Venturi.
Non c'è bisogno di scomodare venturi, per spiegare la portanza é sufficiente l effetto coanda che piega il flusso d'aria verso il basso e quindi di fatto "soffia" aria verso il basso, e per il principio di azione e reazione, quello si, si ottiene una spinta verso l'alto
Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo.
2- Così si spiega anche la portanza di un aereo in volo rovescio e quella agente su una tavoletta piana messa con angolo di incidenza piccolo in un flusso di aria (per es. la mano messa piatta ma a piccolo angolo di incidenza fuori dal finestrino dell'auto in moto)
Da quanto sapevo la spiegazione data sul volo degli aerei è parziale, c'è anche il contributo della spinta dell'aria che urta le ali dal basso (tipo mano fuori dal finestrino della macchina) che credo sia particolarmente rilevante e dovrebbe esserci anche il contributo dell'effetto Coanda.
Gli aerei volano in parte grazie anche all'effetto Coanda, il quale tende a far rimanere il flusso aerodinamico aderente al dorso dell'ala. È però scorretto affermare che il volo di un aereo avvenga grazie all'esistenza dell'effetto Coanda. Si ricorda infatti che in condizioni di volo normale l'effetto Coanda incide in maniera negativa sull'aerodinamica generale del velivolo essendo causa di forti attriti.
@@mattiangelodagnese1830 Infatti in questo post si fa notare che la semplice spiegazione con bernoulli, non è plausibile, in quanto si dovrebbero avere dei profili alari enormi, mentre è la movimentazione dell'aria sopra il profilo verso il basso e la sua accelerazione è a determinare la necessaria forza per il sollevamento cioè la portanza, ecco perché l'effetto Coanda è fondamentale.
È chiaro che c'è tutto un discorso sulle curvature dei profili alari e della fusoliera con accelerazioni, Eulero e molto altro. Se siete ingegneri aerospaziali progettisti non vi basta conoscere Bernulli, mi sembra ovvio. Però il principio di base è proprio Bernulli.
Si potrebbe volendo chiamarlo effetto canna di fucile. Piu' e' la velocita', e maggiore e' la compatezza del fluido, e le lattine vengono interessate di meno.
Adesso mi ricordo perchè in fisica avevo sempre 2, è spiegato benissimo e sono riuscito a capire anche io il concetto, ma appena si entra nel dettaglio con formuline e formulette, niente, è come se mi si parlasse in arabo! :P
Caro prof., se avrà modo di leggere questo post troverà una covinzione in controtendenza rispetto a quello che ha mostrato nel video. Non le nascondo che anch'io per molti anni ho sempre saputo che il volo degli aerei era giustificato dalla legge di Bernoulli (in particolare dal cosiddetto effetto Venturi). Questo, fin quando non ho letto un libro (o era un articolo, adesso non ricordo) di Stefano Oss, docente di fisica nel Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento. Il principio di Bernoulli è giustissimo, nessuno lo mette in dubbio. Il problema non è questa legge fisica, è piuttosto come essa venga applicata al fenomeno in questione. La questione è che l’affermazione sopra riportata, secondo la quale l’aria scorre sopra all’ala più velocemente di quella sotto, è vera, ma basata su una considerazione del tutto errata. Molti infatti sostengono che questo avvenga perché la “curvatura” dell’ala conduce a un percorso per l’aria che vi fluisce più lungo sopra all’ala stessa di quello sotto. Siccome l’aria sopra deve ricongiungersi alla fine dell’ala con l’aria sotto, ecco spiegata la differenza di velocità e, a sua volta, quella di pressione. Peccato che l’aria sopra non sia molto interessata a ricongiungersi con l’aria sotto: quando mai una particella di fluido dovrebbe “esprimere” un desiderio di incontrare di nuovo una sua “vecchia amica” abbandonata poco prima? Ecco dunque che l’idea della differenza di pressioni è spiegata con un fatto non vero. Che ci sia la spinta verso l’alto è indiscutibile, certo, ma qui stiamo cercando di spiegare perché ciò avvenga. Senza evocare strani se non impossibili “principi”, come quello del ricongiungimento dell’aria sopra e sotto l’ala. Però, c’è un però. Se è vero che è per colpa della particolare forma “curva” della sezione di un’ala che l’aria scorre più velocemente sopra che sotto, allora è impossibile pensare che un aereo riesca a volare rovesciato. Certo, questo è un fatto che accettiamo senza problemi pensando al volo “normale” di aerei di linea. Ma è indubbio che esistono aerei acrobatici che a testa in giù volano tranquillamente. Secondo il prof. Oss in definitiva l’aeroplano vola secondo il principio per cui volano anche gli elicotterri. E cioè, tramite le ali, spinge aria verso il basso ottenendo, in cambio, spinta verso l’alto. Perché questo avvenga c’è bisogno di andare oltre l’idea di Bernoulli. Si tratta di accorgersi che le ali “strappano” l’aria che le investe mettendola in movimento secondo traiettorie molto complicate che, complessivamente, danno luogo a una “doccia” di fluido verso il basso (tecnicamente nota con il nome di “downwash”). Per capire questi moti complessi Bernoulli non basta, perché bisogna chiamare in causa la tendenza dell’aria a “incollarsi” ai corpi che incontra nel suo moto. Questo fenomeno dipende dalla cosiddetta “viscosità” del fluido: la si può sperimentare semplicemente osservando, per esempio, la stratificazione di un liquido che scorre vicino a un ostacolo solido (l’acqua trascinata vicino a una chiatta che lentamente naviga). È per causa di questa adesione che l’ala è in grado di piegare le masse di aria che sono destinate a fornire, per reazione, la spinta di sostentamento dell’aeroplano. Ho riportato una sintesi dell'articolo non voglio andare oltre per non appesantire la lettura. Sono sicuro che se avrà voglia può ritrovare l'articolo completo. Ciò non toglie nulla, comunque, al lavoro che svolge nel suo canale che leggo sempre molto volentieri. Saluti.
Grazie per il commento. Lo so che il discorso del ricongiungimento è falso, infatti nel video non lo dico. In effetti avrei dovuto approfondire di più. Copio e incollo una risposta che ho scritto alcuni mesi fa a un commento simile al tuo: La legge di Bernulli (o effetto Venturi, in riferimento al termine dipendente dalla velocità dell’equazione di Bernulli), non è l’unica responsabile del volo degli aerei, che è un fenomeno estremamente complesso. Non è però vero che esso sia irrilevante. Anzi ha una certa importanza. Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo. Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica. In particolare gli aerei acrobatici sfruttano prevalentemente quest'ultimo effetto.
Io l'avevo sempre dimostrato con il cucchiaino che mettendo la parte convessa a contatto con il flusso di acqua di un rubinetto, viene risucchiato. Questa delle lattine mi sembra più bella e significativa.
Quello del cucchiaio a contatto con il flusso d'acqua, è proprio l'effetto Coanda, il flusso non schizza, ossia non si allontana dalla superficie, ma tende ad aderirne perfettamente.
@@francesco18018 Lo chiami come vuole, ma il flusso d'acqua aderisce alla superficie proprio per la depressione che il flusso crea, tanto che il cucchiaino viene risucchiato dentro il flusso.
@@leonardopirrone8955 Infatti imprimendone in accelerazione verso il basso alla massa d'aria sovrastante si ottiene una depressione ed il risucchio verso l'alto, questo effetto prende il nome dal suo scopritore, che progetto è fece volare alcuni aerei, era un ingegnere rumeno e si chiamava Coanda.
“l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo. Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica.
Interessante complimenti. Interessante anche se lei ricorda come si ottiene il vento tale da creare portanza. L'aria compressa che incendiata da una spinta alle turbine da generare un vento tale. Come per gli elicotteri e le centrali termoelettriche a gas..... Finché ce l'avremo 😂😂
@@valespaker2250 l'aria che esce dalle turbine degli aerei, per avere portanza, quella che fa girare l'eliche degli elicotteri, e quella che fa girare gli alternatori nelle centrali elettriche a gas,, è interessante come l'aria compressa ed incendiata generi tanta potenza.
@@giannineve molto approssimativo come discorso, ma ci sta. Volevo farti notare come la turbina non generi il “vento”. Genera la spinta. Il “vento” si crea dal fatto che l’aereo avanza ad alta velocità.
@@valespaker2250 grazie, della risposta. Spostando un po l'asse del discorso, credo che il futuro della transizione energetica stia nell'idrogeno . Batterie, eolico e solare, sono giocattoli costosi ed inutili.
Dopo questo video, da appassionato di F1 ti chiedo di spiegare il perché del saltellamento delle vetture di quest’anno che creando non pochi grattacapi a fior fiore di ingegneri
I canali venturi sotto le auto servono ad accelerare il flusso in modo da creare deportanza, ovvero spinta verso il basso. Più la macchina va veloce, maggiore sarà l'effetto venturi sul fondo vettura e dunque maggiore sarà la deportanza generata dal fondo. Il problema nasce ad alte velocità, quando l'effetto venturi aumenta di intensità e la vettura si schiaccia troppo a terra, andando ad "ostruire" il passaggio dell'aria nei canali venturi. Di conseguenza il fondo smette imporovvisamente di generare deportanza e la vettura si alza da terra; dopodiché, a catena, sollevandosi l'auto il flusso nei canali venturi torna a regime, crea deportanza, l'auto si schiaccia a terra e così via. È una sorta di stallo improvviso del fondo vettura in parole semplici
Molto interessante . Su Marte un aereo non potrebbe volare? Ricordo effetto Venturi fra due lastre vicinissime per spiegare credo espansione Universo? Era su Le Scienze di molti anni fa che allora era davvero il top
Su Marte la pressione è un centesimo di quella terrestre. Gli aerei arrivano a 10 km di quota dove l'atmosfera è il 25% di quella a terra quindi penso di no.
Di recente hanno inviato un "piccolo elicottero" su Marte, Ingenuity ("Ingegno"), che è riuscito a volare. Aerei ed elicotteri funzionano sempre utilizzando la portanza, ma negli aerei questa è prodotta dal movimento dell'aereo, negli elicotteri dal movimento del rotore (le pale sono come delle piccole ali). Teoricamente si potrebbe realizzare un "aereo marziano" che tenga conto delle particolari condizioni di quel pianeta (minor pressione dell'atmosfera vuol dire anche minore resistenza, minor resistenza a parità di spinta vuol dire maggior velocità raggiungibile - e la portanza cresce con la velocità -, la minore accelerazione di gravità richiede meno forza per sollevare la stessa massa, l'assenza di ossigeno nell'atmosfera richiederà dei motori come quelli dei razzi, ecc.); magari risulterà un aereo dalla forma "strana" rispetto a quelli terrestri (ali enormi per un veicolo tutto sommato piccolino e dalla capacità di carico ridotta, con la necessità di piste chilometriche per raggiungere alte velocità al decollo), ma non si può escludere che sia fattibile.
Copio e incollo la mia risposta a un altro commento: La legge di Bernulli (o effetto Venturi, in riferimento al termine dipendente dalla velocità dell’equazione di Bernulli), non è l’unica responsabile del volo degli aerei, che è un fenomeno estremamente complesso. Non è però vero che esso sia irrilevante. Anzi ha una certa importanza. Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo. Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica. In particolare gli aerei acrobatici sfruttano prevalentemente quest'ultimo effetto.
Chiaro come sempre! Da vecchio ing Aeronautico avrei preferito un video un po' più lungo in cui mostravi che per l'aria, a velocità moderate e trascurando l'attrito la formula di Bernoulli non esprime altro che la conservazione dell'energia. Un m3 d'aria ha massa "ro" e quindi a velocità V ha l'energia cinetica 1/2*ro*V2, il lavoro fatto su un m3 d'aria è N*m/m3 ossia N/m2 cioè P che quindi rappresenta l'energia "elastica" immessa nel gas; quindi P+1/2*ro*V2 rappresenta l'energia totale dell'aria che è costante: cioè se cresce l'una decresce l'altra come altezza e velocità in un pendolo. P.S. mi pare che non hai ancora avuto tempo o voglia di leggere un po' di "Onlyspacetime" peccato ma non dispero, saluti
Molto chiaro ed affascinante. Forse mi è sfuggito, ma mi pare non sia stata data alcuna spiegazione sul "perché" l aria che percorre la parte superiore del profilo alare accelera rispetto alla rispettiva che, separata dal bordo d entrata, percorre il bordo inferiore del profilo alare. Forse Bernoulli potrebbe aiutare? Potrei sicuramente sbagliare.... La forma particolare del profilo genera questo cambiamento di velocità tra la parte superiore e inferiore mentre avanza nel fluido aria....
Esatto è la forma del profilo che fa aumentare la velocità dell'aria nella parte superiore dell'aria.Anche l'angolo d'incidenza con cui l'aria impatta sull'ala incide.
Nota personale ore 12:55" approdo a questo canale.. tempo di vedere il video a 1,5x ..e mi registro. Data 8-8-2022 =Numerologico 8-16-22 (o tutto o niente ..la materia increata.)
La cosa che trovo incredibile è come abbiamo in fisica dei modelli molto precisi che spiegano fenomeni quantomeccanici, mentre abbiamo ancora dei dubbi enormi su quali modelli usare per fenomeni macroscopici come il volo degli aerei! In realtà ha senso: è molto più facile capire come si comporti un singolo elettrone quando interagisce con un campo che non miliardi e miliardi di molecole d'aria in moto caotico quando interagiscono con una superficie alare. Eh sì potenzialmente si può risolvere con un metodo agli elementi finiti, ma come si fa a conoscere tutte le condizioni al contorno? C'è ancora così tanto da imparare e da scoprire, ciò è sia frustrante quanto incoraggiante.
non ho ben intuito/capito come fa la velocità ad aumentare sul profilo superiore dell'ala se la velocità dell'aereo è costante, forse perché la lunghezza del profilo superiore è maggiore di quella della linea di profilo inferiore, quindi a parità di tempo (es. un secondo) abbiamo dalla formula V = mt/sec vediamo che aumentando lo spazio della linea superiore aumenta di conseguenza la velocità, quindi il profilo inferiore sarà meno di un metro rispetto a quello superiore, ammesso sia di un mt...quello che mi fa venire il dubbio è : la velocità sotto ala è uguale a quella dell'aereo ? - grazie -
Si può affermare che le macchine di F1 lavorano al contrario delle ali di un aereo?Sopra gli alettoni c’è meno velocità,quindi più pressione e questo permette alle auto di restare attaccate al suolo?
Nelle macchine di formula uno il profilo alare è invertito, pertanto si ha un effetto detto appunto di deportanza che tende a far aderire il veicolo al suolo, migliorando l'aderenza in curva.
Si esatto, ma anche una macchina da drag Race che forse ti sarà capitato di vedere, a volte raggiungono velocità talmente elevate che se per sbaglio aumentano l'angolo d'attacco, o per microscopiche imperfezioni della pista o per altro, rischiano di "decollare" generando portanza con la parte sottostante del veicolo, però avendo il centro di pressione e il centro di gravità disposti in modo instabile, una volta che la macchina aumenta l'angolo d'attacco, tenderà a picchiare verso l'alto, aumentando sempre di più l'angolo d'attacco e la portanza, per sollevare anche il veicolo da terra per pochi secondi finché l'attrito non la fa rallentare a una velocità alla quale la portanza generata non è più sufficiente a mantenerla in aria.
Mi spiace ma qui si sta perpetuando ancora una volta una spiegazione non corretta, ma non è una sorpresa perchè questa spiegazione è ovunque. Ci sono un paio di punti che ne dimostrano la fallacia: come mai gli aerei possono volare anche rovesciati? come mai alcuni aerei hanno un profilo alare simmetrico, eppure volano lo stesso? Ha molto più senso la spiegazione che ne fa Nick Lucid sul canale Science Asylum, ovvero: l'ala genera portanza a causa della conservazione del momento del sistema formato dall' ala e dalle particelle d'aria che ci vanno a sbattere. Più o meno come quando tenete una mano fuori dal finestrino dell'auto, se la inclinate un pò, vi viene spinta verso l'altro.
La legge di Bernulli (o effetto Venturi, in riferimento al termine dipendente dalla velocità dell’equazione di Bernulli), non è l’unica responsabile del volo degli aerei, che è un fenomeno estremamente complesso. Non è però vero che esso sia irrilevante. Anzi ha una certa importanza. Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo. Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica. In particolare gli aerei acrobatici sfruttano prevalentemente quest'ultimo effetto.
Boh, continuo a pensare che è semplicemente la forza del getto d'aria che solleva l'ala, ce ne accorgiamo mettendo la mano fuori dal finestrino in auto ad una certa velocità, non sentiamo una forza che ci attira su ma una che spinge la mano dal basso. Se fosse una questione di pressione, come la mettiamo con le eliche in acqua, visto che quest'ultima è incomprimibile?
E pensare che tutte queste formule e teorie sono state sviluppate quando non c'era tutta la tecnologia e la conoscenza odierna che noi riteniamo indispensabile.
Interessante spiegazione di quello che si trova su un qualsiasi libro delle superiori e che comunque non è minimamente sufficiente a mantenere un aereo in volo. Credo che sia a tratti scandaloso continuare a riproporre la menata del profilo alare e della portanza ignorando bellamente la spinta di Archimede. Però va bene così, piace a un sacco di persone.
@@ValerioPattaro scusa, hai ragione, l'aria non può sostenere l'aereo con la spinta di Archimede perché il ferro è più denso dell'aria. Quindi le barche galleggiano perché il ferro è meno denso dell'acqua? Tra tutte le risposte che potevi darmi mi sembra tu abbia scelto la più debole.
Se la nave di ferro fosse piena d'acqua non galleggerebbe grazie alla spinta dell'acqua. L'aereo è pieno d'aria e non galeggia grazie alla spinta dell'aria. Più precisamente, tenendo conto del volume interno, la nave ha una densità media minore dell'acqua, cosa che non capita per l'aereo. In conclusione mongolfiere e dirigibili si alzano per la spinta di archimede, sicuramente non aerei ed elicotteri.
“Semplice” ma straordinariamente affascinante!! Bravo!!
ti scopro solo ora.... eccezionale. Coinvolgimento totale...Grazie !
Bellissimo video. Ho 43 anni e mi appassiono tantissimo a spiegazioni di questo genere. Rimango affascinato dalle spiegazioni matematiche di teoremi, facendomi rifare un tuffo al passato di Liceale. Grazie veramente di cuore. Non vedo l’ora di vedere i tuoi video appena escono. Grazie ancora
Grande Valerio,bello anche vederti in un video💪♥️💯
Grazie, geniale e al tempo stesso semplice la prova empirica.
Ottima la spiegazione
Inizio a pensare che esistono anche santi che fanno miracoli nella fisica!
Adesso ho conosciuto San Venturi che credo abbia reso possibile anche il carburatore 🙏
Ho provato piacere ad ascoltarti. Hai citato -Pascal/Newton /Venturi etc.- La chiarezza è la Tua forza. Grazie
cit. "la densita dell'aria è circa mille volte meno dell'acqua", diciamo 800 volte meno,
visto che 1000/1.25 = 800 precisi, mi sembra giusto insegnarlo corretamente, detto questo, video molto stimolante, come sempre.
Con la quota la densità dell'aria diminuisce quindi non si possono dare riferimenti precisi.
In questi casi è meglio indicare l'ordine di grandezza che è 1000.
Bellissima spiegazione complimenti. Ho riprodotto l'esperimento delle lattine lasciando letteralmente increduli i miei bambini. Grazie
Alla faccia della spiegazione !!!!!!!! Super complimenti !!!!
Argomento e Spiegazione Davvero Molto Interessanti!!!! Grazie Professore!!! Un saluto dal basso Piemonte!!!!
Complimenti, sempre molto chiaro, argomento interessante che apre tante questioni/argomenti che sarebbe interessare affrontare. like assicurato.
Bellissimo video! Complimenti!
Fattoooo!!! ho divertito tutta la famiglia!!! Ad un certo punto scontrandosi hanno anche suonato
complimenti al fisico: l effetto venturi non lo avevo mai compreso nemmeno alle superiori quando il prof. parlava di aumento di velocitá e diminuzione di pressione.
l esempio delle due lattine é illuminante anche se non intuitivo.
dopo trent anni inizio a pensare che neanche quel professore l avesse capito.
saluti
Certo un docente laureato in fisica non l'aveva capito. Mai domandarsi se per caso la trattazione formale e corretta che avrebbe potuto farvi vi avrebbe trovato completamente impreparati. Non avete compreso manco il riassunto che è stato costretto a farvi.
@@marcomoraschi3972 con chi ce l hai marcolino?????
la battuta era ironica: solo tu non l hai compreso
stai sereno
@@mariomario-dk2gd ma sì, hai ragione. Ero un po' nervosetto.
@@marcomoraschi3972 ok
saluti
spiegazione sempre chiarissima ed impeccabile. Complimenti. Queste cose le avevo studiate anche all'università ma non in un modo così semplice
Ottima spiegazione! Complimenti!
Ottima lezione :) Grazie!! :)
Funzionano così anche i serramenti detti “a giunto aperto” , infatti ho appena girato il video ai miei colleghi più scettici 😂😂😂
Viene spiegato molto meglio e , soprattutto, non ti arrabbi dopo un’ora di tentativi 😂😂😂
Grazie mille ed a presto
Bellissimo ed interessantissimo come sempre, e come sempre dimostrazioni e spiegazioni che difficilmente capitano a scuola. Complimenti ancora!
Spiegazioni tutte sbagliate peró
Grazie Valerio. Chiarissimo.
Grazie mille ottima spiegazione
Ottimo. Grazie!
Complimenti per l'accuratezza degli argomenti unita alla semplicità con cui li spieghi
Ottimo video, stasera ho imparato qualcosa.
La spiegazione migliore è quella data da hogel babinsky nel paper "How do wings work?", Cambridge university. La geometria, data da geometria dell'ala e angolo di incidenza, impone la curvatura delle linee di flusso. Affinché le particelle di aria possano percorrere una traiettoria curva deve esistere una forza centripeta. Questa forza centripeta è un gradiente di pressione ortogonale alla linea di flusso. Di conseguenza, le linee di flusso sul dorso sono curvate dalla geometria cosi che nasca un gradiente di P che la renda più bassa vicino al profilo. Sul ventre viceversa. Di conseguenza, si crea una certa distribuzione di P intorno all'altra, da cui forza aerodinamica, che scomposta restituisce Lift e drag. Ma la vera protagonista della generazione di una forza aerodinamica è la viscosità: se il fluido fosse non viscoso, non seguirebbe il profilo geometrico imposto dall'ala, senza generare quindi lift. Questo è ben descritto da Anderson in "Fundamental of aerodynamics". Come è possibile quindi calcolare la Lift in modo corretto usando la semplificazione di aria inviscida? Perche si applica la condizione al contorno di Kutta, che fissa una certa circolazione intorno al profilo, cioè in altre parole "impone" che le linee di flusso seguano il profilo come se il fluido fosse viscoso, semplicemente descrivendo come sono queste linee di flusso "viscose" al trailing edge.
Il principio di Bernoulli non regge perchè funziona per caso ideale isentropico (altrimenti varrebbe solo lungo la stessa linea di flusso).
In altre parole, la variazione di velocità lungo le linee di flusso è dato da queste variazioni di P, quindi è una causa, non una conseguenza (Anderson, "fundamental of aerodynamics").
complimenti come sempre per il video.
Un buon esempio per rendere l'idea, molto simile a quello dello spruzzatore di vernice. In questo caso é sorprendente come l'aria che dal compressore arriva allo spruzzatore, partendo da una pressione di qualche bar differenziale, abbia, almeno in qualche punto all'interno dello spruzzatore, una pressione statica (?) inferiore rispetto a quella dell'aria all'esterno.
Metto un punto interrogativo perché il raccordo che unisce serbatoio di vernice e aria del compressore potrebbe non essere una buona presa per la misura della pressione statica.
....e io che mi ero rassegnato a dover imparare a parlare corsivo!!!! Fortuna ci sono anche persone serie e capaci su youtube!! Grazie!
A te
A quando un video sulle forze presenti durante un andatura di bolina di una barca a vela? Grazie x le spiegazioni, video sempre molto esaustivi e accattivanti.
Ottima spiegazione, aggiungo inoltre che oltre all'effetto Venturi, anche l'aria che passa sotto l'ala comunque produce una spinta verso l'alto, ed anche l'effetto Coanda che è la particolarità dei fluidi, in questo caso dell'aria di seguire il profilo alare; quando l'aria che passa sopra esce dall'ala, lo fà verso il basso e di conseguenza si genera anche in questo caso una contro spinta verso l'alto. tutte queste forze in gioco fanno si che l'aereo rimanga in volo.
L’effetto Coanda gioca un ruolo minore nella generazione della portanza, siccome essa è osservabile anche considerando teorie non viscose. Ciò che fa la differenza è l’ipotesi del continuo, e la conseguente tendenza del fluido a seguire le superfici solide 👍
Io lo so reduce bull ti mette le ali,🔝😁😁😁scherzando a parte e un bellissimo video,vedendo queste due lattine e,stato più forte di me,comunque credimi amico mio,e veramente un bellissimo video,spero di avere regalato un sorriso a tutti🔝😁😁😁😁
È pepsi
@@ValerioPattaro sempre un eccellente bibita😁😁😁comunque ancora complimenti per il video,ben spiegato veramente bello
La spiegazione classica, che conoscevo pur avendo dimenticato dopo tanti anni le conoscenze matematiche. Mi ha messo in crisi però la domanda di un ingegnere aeronautico: . Non ho ancora trovato una risposta semplice a questa domanda... in ogni caso complimenti e grazie, questo commento non è una critica.
Se guarda lo stesso aeroplano in volo livellato e poi in volo rovescio, noterà che l'assetto del velivolo è diverso (è maggiore quando vola rovescio e il muso punta decisamente verso l'alto). Il fattore che gioca il ruolo maggiore in questo caso (a parità di profilo) è "l'incidenza" ovvero l'angolo tra la direzione del flusso e la corda media del profilo stesso. Cambiando questo valore cambia completamente il campo di pressione attorno all'ala seguendo però le stesse regole illustrate nel video.
Un sacco di imprecisioni.
Le lattine si avvicinano per effetto del recupero di pressione totale al bordo di uscita. E questo è dovuto al teorema di bernoulli, che tiene anche conto dell'effetto venturi.La depressione creata tra le due lattine è l'effetto e non causa del fenomeno. Questo sempre in un sistema ideale a strato limite costante.
I tiri ad effetto, tutt'altro fenomeno, sono spiegabili con l'effetto Magnus.
Buon video per spiegare semplicemente il funzionamento del tubo di Venturi, ma non sicuramente a spiegare cos'è la portanza di un aereo.
Scusate, ma la portanza è un fenomeno legato alla VISCOSITÀ dell'aria che produce sulla superficie dell'ala un piccolo strato vorticoso detto "strato limite" che induce un rallentamento della velocità sul dorso dell'ala ed un aumento sul ventre dell'ala: solo qui interviene la legge di Bernouilli che, valida lungo i singoli filetti fluidi, spiega l'abbassamento della pressione sul dorso e l'innalzamento sul ventre e dunque la portanza.
Il profilo alare è fatto così perché, investito dal flusso di aria e a piccoli angoli di incidenza, produce la più piccola scia vorticosa possibile, la cui dimensione è legata alla resistenza del corpo all'avanzamento.
Scia sottile---->minima resistenza "di forma" del corpo all'avanzamento.
Scia spessa--->maggiore resistenza all'avanzamento.
Poi la resistenza è dovuta anche alla presenza della portanza, ma questo è un altro discorso.
Non ha dunque alcun senso cercare di capire se le due particelle che si separano sul bordo di attacco alla fine del profilo arrivino insieme o meno (NON ARRIVANO INSIEME!)
Professore, mi piacerebbe un video su gravità e maree: per me è l'ultima speranza per capire davvero il fenomeno. In ogni caso grazie per questo e gli altri video
Intendevo farlo
@@ValerioPattaro Splendido!
@@ValerioPattaro
all'origine di tutto c'è la "coesione molecolare" se non erro....la differenza di velocità sulle due facce del profilo è conseguenza dell'"inseguimento" dei "filetti" d'aria...
Complimenti 😊 Spiegazione fatta in modo semplice e chiaro
Buongiorno, avrei delle domande sull'applicazione dell'effetto Venturi sulle ali degli aerei perchè non capisco alcuni aspetti della spiegazione (dal minuto 4,22 circa, in poi).
Perdoni la mia ignoranza innanzitutto.
Il rapporto inverso fra velocità e pressione mi è chiaro, ricordo abbastanza bene sia Beornoulli sia Venturi ma quello che non riesco a capire è l'applicazione sul profilo alare che lei ha disegnato.
Nella spiegazione che lei fornisce la differenza delle velocità del fluido da confrontare, al fine di ottenere l'effetto di maggiore pressione nella parte in basso (ventre dell'ala) e minor pressione sulla parte alta (dorso dell'ala), è data proprio dalla differenza dei due percorsi: sul dorso è più veloce (linea blu) e sul ventre è più lenta (linea rossa).
In questo modello che lei rappresenta l'ala dovrebbe sollevarsi solo se entranbi i flussi percorrono la superficie dell'ala, perchè solo così si avrebbe una differenza di velocità e di conseguenza una differenza di pressione. Giusto?
Se, per ipotesi vi fosse solo il flusso blu, quello sul dorso dell'ala essa non si solleverebbe?
E' proprio qui il mio quesito poichè l'ala, da quanto ne so (poco) si solleverebbe anche se fosse lambinta solo sul dorso.
Qualcuno potrebbe obiettare: ma come si fa a far scorrere l'aria solo sul dorso dell'ala di un aereo? La mia è solo un'ipotesi però è possibile farlo sperimentalmente col cucchiaio.
Se si avvicina un cucchiaio da cucina (tenendolo per l'estremità del manico in modo che sia libero di oscillare) al getto d'acqua dalla parte del dorso (convessa) sarà evidente il risucchio che essa provoca. Il risucchio è dato appunto dalla minor pressione e si manifesta anche se nella parte concava non scorre una goccia d'acqua. Anche nell'esperimento delle lattine il flusso d'aria scorre solo sull'ipotetico dorso ma è meno evidente.
Io credo che il flusso d'aria è capace di produre l'effetto di depressione (risucchio, portanza, o come si preferisce chiamare questa manifestazione) sul dorso del profilo convesso indipendentemente da quello che succede nella parte sottostante.
Se fino a qui siamo d'accordo ecco la mia domanda: come si applica allora Bernoulli e Venturi al profilo alare?
Chiedo: non è che per caso le velocità da confrontare non sono quella sopra e sotto il profilo alare ma quelle delle sezioni sul bordo di entrata e di uscita rispetto a quelle centrali del dorso?
Considerando, per semplicità, un profilo piano-convesso invece di uno concavo-convesso, osserviamo solo quello che succede sul dorso dal bordo di entrata fino a quello di uscita: i filetti fluidi dell'aria che entrano passano per una area che è maggiore di quella che trovano in prossimità del punto più alto della gobba per poi ritornare ad un area maggiore sul bordo di uscita.
Figurarsi quanto sto dicendo senza disegni o schemi è molto difficile; immaginiamo che queste sezioni appartengano a piani perpendicolari al piano alare e che siano paragonabili ad un tubo che ad un'estremità ha una certa sezione, poi a metà questa sezione è molto più piccola e poi torna a una sezione più grande.
L'aria che passa sul dorso del profilo alare in prossimità del punto di attacco è paragonabile a quella che entra nel tubo (grossa sezione), poi questa sezione si restringe fino a circa metà del tubo che paragonata al dorso dell'ala corrisponde all'apice della sua "gobba", infine esce sul bordo di uscita che è paragonabile all'altra estremità del tubo.
Spero che la mia domanda sia stata chiara.
Senza voler essere critico, ho anch'io dei dubbi che Venturi e Bernoulli spieghino totalmente il volo degli aerei. Forse la portanza ha anche altre cause. Ho letto nei commenti osservazioni che ritengo corrette in merito al volo rovesciato e ai profili biconvessi simmetrici. In questi casi spiegare il volo solo con Venturi e Bernoulli è un pò difficile, ma qualsiasi approfondimento in tal senso sarà molto utile e gradito.
La legge di Bernulli (o effetto Venturi, in riferimento al termine dipendente dalla velocità dell’equazione di Bernulli), non è l’unica responsabile del volo degli aerei, che è un fenomeno estremamente complesso.
Non è però vero che esso sia irrilevante. Anzi ha una certa importanza.
Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo.
Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica.
In particolare gli aerei acrobatici sfruttano prevalentemente quest'ultimo effetto.
@@ValerioPattaro grazie per la risposta
Interessante dal punto di vista divulgativo. Sotto il profilo microscopico sia l’effetto Venturi che il contributo della variazione di velocità trova spiegazione, anche intuitiva, nella variazione del gradiente del moto caotico degli atomi che da zero diventa non nullo a causa del flusso intervenuto.
No. Gli aerei non volano per il solo effetto Bernoulli(Venturi è un'altra cosa), altrimenti per generare portanza sufficiente i Piper dovrebbero avere la superficie alare di un 737. La portanza è un misto di effetto Bernoulli e di effetto Coanda, prova ne sia il downwash. Si legga i volumi sull'aerodinamica dell'Anderson, ne vale la pena!
Il fenomeno del volo spiegato così è veramente semplice da capire.
Cosa ne pensa di fare un video anche sull'effetto coanda? è un fenomeno che richiamano frequentemente su una pubblicità di un aciugacapelli.
Grazie del video
Grazie, molto utile
SuperLIKE come al solito.
Grazie.
Ps: suggerisco di approfondire la questione volo degli aerei anche con l'effetto Coanda.
Ciao, magari uno dice; cosa mi frega a me di sapere e poi con spiegazioni da prof. matematico di come vola un aereo? Tutti pensano che volano per via dei grandi motori ( turbine) che hanno. Bhe questo dimostra che non sono i soli motori a fare volare un aereo, ma ben si, un calcolo ben preciso di aereodinamica . Bella spiegazione, chiara e semplice. Grazie
Come correttamente riportato da alcuni utenti qui sotto, l'effetto Venturi contribuisce solo in minima parte alla portanza. L'effetto dominante deriva dalla terza legge di Newton: la forza che l'aria esercita sull'ala è la reazione uguale e contraria alla forza che l'ala esercita sull'aria.
l'effetto Venturi non c'entra NIENTE con la portanza di un'ala
Copio e incollo la mia risposta a un altro commento:
La legge di Bernulli (o effetto Venturi, in riferimento al termine dipendente dalla velocità dell’equazione di Bernulli), non è l’unica responsabile del volo degli aerei, che è un fenomeno estremamente complesso.
Non è però vero che esso sia irrilevante. Anzi ha una certa importanza.
Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo.
Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica.
In particolare gli aerei acrobatici sfruttano prevalentemente quest'ultimo effetto.
Sarebbe più corretto spiegare che gli aerei non volano "solo" per l'effetto venturi indotto dalla sezione del profilo alare, tant'è che ci sono aerei con ali a sezione simmetrica e ci sono aerei che possono volare capovolti.
Quello che conta, molto di più dell'effetto venturi, è l'angolo d'incidenza dell'ala rispetto al flusso dell'aria.
Eretico!!!! Sta scritto così su tutti i libri di fisica delle superiori, lo dicono persino i video di iutub, come osi dissentire??? Ce li hai i like per farlo????
L’effetto Venturi è una applicazione del teorema di Bernoulli sulla conservazione dell’energia totale in un fluido (manca l’addendo relativo all’energia potenziale del filetto fluido). Esso (l’effetto Venturi) si somma all’effetto Coanda, causato dalla decelerazione delle molecole di aria a contatto con la superficie dell’ala, per effetto dell’attrito; quindi riducendosi, per attrito, la velocità di queste particelle, insieme alla riduzione provocata dal profilo dell’ala, aumenta la pressione esercitata sull’ala sempre per l’effetto Venturi. Il profilo dell’ala aiuta a ridurre la velocità dell’aria sia per un effetto puramente meccanico (urti aria/ala), sia per l’attrito. In realtà immagino che l’aerodinamica sia molto più complessa di quello che si può intuire. Comunque i video di Pattaro sono sempre molto interessanti e molto stimolanti.
Buongiorno, come ha detto l’aerodinamica è molto complessa… l’effetto Venturi NON è una applicazione del teorema di Bernoulli… sono 2 cose completamente diverse… uno infatti discende dalla conservazione della massa, l’altro da quella dell’energia. La decelerazione delle molecole d’aria è data dalla viscosità, inoltre l’interazione meccanica aria-ala è assolutamente ininfluente dal punto di vista degli urti.
@@empireio7183 premetto (e confesso) di non aver studiato aerodinamica ma i miei studi hanno compreso materie attinenti all’idraulica; quindi ogni mia considerazione potrà avere dei limiti; e questa replica ha il solo scopo di capire qualcosa che probabilmente mi sfugge. Tuttavia partendo dal confronto Bernoulli/Venturi, basta vedere le relative formule per trovarvi l’analogia (o l’uguaglianza). Nella seconda, come ho scritto, manca solo il termine dell’energia potenziale. Inoltre, ma questa è una riflessione da profano, non penso che in un fluido come un gas si possa parlare di conservazione di massa. Per quel che riguarda gli urti, penso che i loro effetti siano determinanti nell’interazione aria/ala. Però mi piacerebbe avere spunti che mi aiutino a capirne di più.
Venturi = Bernulli quando sono trascurabili gli effetti gravitazionali del gas.
Ad esempio, nell'ala di un aereo, la differenza di quota tra la parte sotto dell'ala e quella sopra è trascurabile (considerando anche la bassa densità dell'aria).
@@ValerioPattaro infatti nella formula di Venturi non compare il termine relativo all’energia potenziale. Grazie per la precisazione! 👍
@@ValerioPattaro Venturi non è uguale a Bernoulli. Il primo descrive la PORTATA (p1v1s1=p2v2s2), Bernoulli invece descrive la PRESSIONE (statica + dinamica) p0=p+0.5pv^2.
Venturi spiega come mai abbiamo un aumento di velocità delle particelle nella parte superiore del profilo, Bernoulli ci dice perché abbiamo una minor pressione... ma NON sono la stessa cosa i 2 teoremi... come ho già detto infatti uno discende dalla conservazione della massa (Venturi) e uno dalla conservazione dell'energia (Bernoulli).
Per arrivare a Bernoulli dalla conservazione dell'energia basta prendere l'energia cinetica (trascuriamo energia potenziale e le altre forme termiche, sonore etc..), a questa energia cinetica biosgna sommare un lavoro di pressione (pv)... se dividiamo tutti i termini per il volume (pv+0.5mv^2)... otteniamo Bernoulli.
Anche le auto di Formula uno sfruttano l'effetto Venturi, al contrario degli aerei però. Infatti devono rimanere incollate a terra. Però loro hanno un doppio effetto Venturi. Quello degli alettoni, che funzionano al contrario delle ali degli aerei, e quello generato dall'area che passa sotto l'automobile. Infatti se uno nota, quando alle volte vengono sollevate le vetture, sotto cioè tra l'asfalto e la vettura, questa ha una forma che genera un effetto Venturi, favorendo l'aderenza. Poiché l'effetto Venturi verso il suolo si genera quando l'auto avanza frontalmente, durante un incidente se l'auto avanza con il retrotreno può decollare, perché gli alettoni lavorano come un aereo in questa situazione.
Spiegazione valida anche per le porte che vengono "chiuse dai fantasmi" se lasciate non del tutto aperte in mezzo ad una corrente che, intuitivamente, dovrebbe spalancarle e invece le chiude per questo effetto.
Aggiungerei solo che il venimeno è valido solo per fluidi ideali (liquido o eereiformi che non modifocano la propria densità al variare della velocità) e che sono on regime di moto laminare.
Precisazione spesso inutile ma talvolta è la soluzione per capire alcune situazioni nelle quali il fenomeno descritto non sembra funzionare.
Bellissimo video direi fantastico.ho visto un signore in TV che soffiava con una pistola ad aria sulla punta di una matita è questa rimaneva sospesa in aria. ..mi piacerebbe capire e rivedere l'esperimento. Ciao
Puoi farlo con un asciugacapelli e una pallina da ping pong
Che figo!
Direi di non spiegare la portanza con l'effetto venturi. La portanza è provocata in larga misura dall'accelerazione della massa d'aria verso il basso. Basta pensare al volo in rovescio. Comunque apprezzo molto questo tipo di divulgazione scientifica.
@BOMBER weld Certo, hai ragione!!! Vuoi mettere come è meglio restare ignoranti come capre!!!! 🤣
@BOMBER weld commento degno di chi ha pochi neuroni e pure malfunzionanti
La spiegazione del video è sostanzialmente corretta.
@BOMBER weld e non cielo dikonooooo
@BOMBER weld certe volte basta leggere i commenti su RUclips per farsi 4 risate 🤣
figata come sempre, ma giusto per curiosità, qual'è la tua preparazione scolastica/universitaria?
Sono laureato in fisica
Io invece sono laureato in ingegneria aerospaziale. La spiegazione del video contiene, ovviamente, delle semplificazioni ma è corretta.
Anzi, per essere un video di 8 minuti dedicato a un pubblico di non esperti, direi che è una spiegazione perfetta.
Bell'esempio....ho lavorato 35 anni in galleria del vento....un saluto
ottimo video.
a questo punto dovresti completare il video spiegando perché l'aria sopra l'ala va più veloce dell'aria sotto l'ala. grazie.
immagina due particelle d'aria vicinissime e che si dividono perchè l'ala le incontra proprio nel punto di mezzo tra parte sopra e parte sotto. Una particella scorrerà lungo il profilo alare superiore e una lungo quello inferiore. Alla fine del profilo alare si reincontreranno nello stesso istante e quindi quella sopra dovrà aver completato il percorso più velocemente. Se così non fosse si genererebbe una depressione alla fine del profilo alare superiore che "risucchierebbe" comunque le particelle d'aria del percorso superiore per farle viaggiare più velocemente.
@@stefanopicmac grazie
@@ermaus Ciò che ti è stato detto è una gran cavolata… le particelle sopra il profilo hanno velocità maggiore a causa del teorema di Bernoulli e non si rincontrano di certo alla fine del profilo (anche perché si formano i vortici di estremità).
Fonte: laureando in ing. aerospaziale.
@@stefanopicmac hai detto bene…. IMMAGINA…. perché è una gran cavolata ;)
Basta con questa storia… LE PARTICELLE NON SI RINCONTRANO ALLA FINE DEL PROFILO!
@@empireio7183 grazie
BRAVOS ! Gli aerei volano per effeto Coanda ! N.B. Henri Coanda ingenere rumeno , 1910 .
“l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo.
Classico esempio di U.C.A.S. Ufficio Complicazioni Affari Semplici!
Il tubo di Venturi crea una depressione dalla velocità Delle particelle di Aria. Ma anche nei liquidi . Un Ala crea Depressione e Pressione in modo Differenziale,simultaneamente,da cui ricaviamo Portanza.
Propagazione degli errori di misura ruclips.net/video/ETNrWU3BJp0/видео.html
VETTORI
Vettori e calcolo vettoriale ruclips.net/video/nqc76hcb1jE/видео.html
Altri video sui vettori:
Somma vettoriale - ruclips.net/video/RKHU38sX24E/видео.html
Somma vettoriale col teorema di Carnot - ruclips.net/video/wyde22W-diE/видео.html
Differenza di vettori: metodo rapido - ruclips.net/video/zALASF_d1T4/видео.html
Prodotto scalare - ruclips.net/video/qZxxU0CrNKY/видео.html
Angolo tra due vettori - ruclips.net/video/qiCP89Kxw6w/видео.html
Prodotto vettoriale - ruclips.net/video/crYIHY00XZo/видео.html
Prodotto misto - ruclips.net/video/fuMD_PnNkPU/видео.html
Vettori - Esercizio 1 ruclips.net/video/uHPxiYsrH5E/видео.html
FORZE E EQUILIBRIO DEL PUNTO MATERIALE
Piano inclinato e forza peso (primo video che ho fatto) ruclips.net/video/NCiLHRn2p1o/видео.html
Equilibrio del punto materiale - Es 1 (tensione del filo) ruclips.net/video/JwwSlB185ZU/видео.html
Equilibrio del punto materiale - Es 2 (Piano inclinato con Attrito) ruclips.net/video/l79HX4BamkI/видео.html
EQUILIBRIO DEL CORPO RIGIDO E DINAMICA ROTAZIONALE
Coppia di forze e momento della forza ruclips.net/video/1eEfJPASgig/видео.html
Equilibrio del corpo rigido - problema 1 ruclips.net/video/DFm_PnT0YFI/видео.html
Equilibrio del corpo rigido - problema 2 ruclips.net/video/hPdIBVTOyhk/видео.html
Equilibrio del corpo rigido - problema 3 ruclips.net/video/ik0tGedkY98/видео.html
Equilibrio del corpo rigido - problema 4 ruclips.net/video/eqRKkt10CLo/видео.html
Equilibrio del corpo rigido - problema 5 ruclips.net/video/0sUCgvv-76c/видео.html
MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO
Moto di caduta con e senza attrito ruclips.net/video/JI50EV_1tVQ/видео.html
Problema 1 ruclips.net/video/cIH5oQPXyeI/видео.html
Problema 2 ruclips.net/video/Dr3sPAkrKeg/видео.html
Problema 3 ruclips.net/video/DXnZ1iWJeyw/видео.html
Problema 4 ruclips.net/video/wwxXDL9ctBc/видео.html
Problema 5 ruclips.net/video/EQJQ-29Kt1w/видео.html
Problema 6 ruclips.net/video/yxdjxqZ4_D8/видео.html
Grafico velocità tempo e calcolo accelerazione ruclips.net/video/ZzoTiJ2HslA/видео.html
Cinematica con elementi di trigonometria ruclips.net/video/x0pGlxI8biY/видео.html
Moto parabolico - Lancio orizzontale ruclips.net/video/XEor61D0Pgw/видео.html
Moto parabolico - Lancio obliquo ruclips.net/video/9hqlw2t2CIU/видео.html
Pendolo semplice - giochiamo col simulatore ruclips.net/video/MxzsplDnwG4/видео.html
Pendolo semplice, dimostrazione teorica ruclips.net/video/0yjwXXMTWog/видео.html
DINAMICA
Esercizio 1 ruclips.net/video/BE43oaxN2tE/видео.html
Esercizio 2 ruclips.net/video/TSrPM83NCJw/видео.html
Esercizio 3 (Macchina di Atwood) ruclips.net/video/ORLJq3FuuVc/видео.html
Esercizio 4 (giro della morte) ruclips.net/video/cE3nmQukwRo/видео.html
ENERGIA MECCANICA
Energia cinetica, potenziale, termica. Conservazione dell'energia ruclips.net/video/B_i9hcbnZQg/видео.html
Missioni Apollo e conservazione dell'energia ruclips.net/video/gimIJNbLWvs/видео.html
Esercizio sul LAVORO ruclips.net/video/jLeXAi9DQv4/видео.html
Lavoro ed energia - Compressione della molla ruclips.net/video/4TjhK2ELUbs/видео.html
Urti e quantità di moto - Problema 1 ruclips.net/video/OjZ6WIST2sE/видео.html
Urti e quantità di moto - Problema 2 ruclips.net/video/SsC4FFW45Fo/видео.html
Sistemi a massa variabile (Calcolo differenziale applicato alla fisica) ruclips.net/video/xJ1uzb8vVVE/видео.html
DINAMICA ROTAZIONALE
Moto circolare uniforme ruclips.net/video/7yGuJcPyraY/видео.html
Momento di inerzia e energia cinetica rotazionale ruclips.net/video/dk3bhpxiNcI/видео.html
Conservazione dell’energia nella caduta con rotolamento ruclips.net/video/fVtIrSnRgFI/видео.html
Momento della forza (in forma vettoriale) ruclips.net/video/9bgAenFBEl4/видео.html
Momento angolare (in forma vettoriale) ruclips.net/video/B6N5h8FWLAQ/видео.html
Momento angolare del corpo rigido ruclips.net/video/F3P5mxGaa_k/видео.html
Un diverso approccio al momento angolare (facoltativo) ruclips.net/video/qCeAPfLqH5k/видео.html
Conservazione del momento angolare ruclips.net/video/etaW9j1H9S4/видео.html
Teorema dell’asse intermedio ruclips.net/video/CJCpC8zfChY/видео.html
FLUIDI
Pressione atmosferica e legge di Stevino ruclips.net/video/wJnmpCgO3DU/видео.html
Forza di Archimede (con esperimento di Cristoforetti) ruclips.net/video/ftXf4yLbctg/видео.html
Galleggiamento e terzo principio della dinamica ruclips.net/video/bBulkoymnj4/видео.html
Fusione del ghiaccio e forza di Archimede ruclips.net/video/ny-VPAi-_Qc/видео.html
Effetto Venturi ruclips.net/video/hovNZRV1a9A/видео.html
GRAVITAZIONE
La grande unificazione di Newton ruclips.net/video/pwpWm5VdJRo/видео.html
Esercizio (calcolare la massa del Sole) ruclips.net/video/7yB2h5Nlgfs/видео.html
Periodo orbitale (dimostrazione terza legge Keplero) ruclips.net/video/LY6-AIOcXME/видео.html
La Marea, uno dei fenomeni più conosciuti e meno compresi ruclips.net/video/Dhj5d8m6tQI/видео.html
Teorema di Gauss per il campo gravitazionale ruclips.net/video/qwm1tUTFQH4/видео.html
Maturità 2024 - Coniche e Astronomia - QUESITO 7 ruclips.net/video/JDYxGhcxXRA/видео.html
L'effetto Venturi si manifesta grazie alla particolare forma curvilinea del profilo alare ed all'effetto Coanda che obbliga lo scorrimento dei filetti più interni del flusso d'aria ad aderire alla superficie del dorso del profilo, imprimendone così un accelerazione, a questo punto l'ala si comporta come un tubo di Venturi, e si ha la portanza, cioè quella forza che provoca il sollevamento dell'aereo, senza l'effetto Coanda, non si potrebbe avere l'effetto Venturi.
Non c'è bisogno di scomodare venturi, per spiegare la portanza é sufficiente l effetto coanda che piega il flusso d'aria verso il basso e quindi di fatto "soffia" aria verso il basso, e per il principio di azione e reazione, quello si, si ottiene una spinta verso l'alto
@@ziobleed no
@@ziobleed no, l'effetto coanda non sarebbe sufficiente da solo
All'origine di tutto c'è la "coesione molecolare"
Perdoni l'ignoranza, nel volo come entrano in gioco l'effetto coanda e i flussi laminari ? Fanno parte tutti di uno stesso argomento?
Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo.
2- Così si spiega anche la portanza di un aereo in volo rovescio e quella agente su una tavoletta piana messa con angolo di incidenza piccolo in un flusso di aria (per es. la mano messa piatta ma a piccolo angolo di incidenza fuori dal finestrino dell'auto in moto)
Da quanto sapevo la spiegazione data sul volo degli aerei è parziale, c'è anche il contributo della spinta dell'aria che urta le ali dal basso (tipo mano fuori dal finestrino della macchina) che credo sia particolarmente rilevante e dovrebbe esserci anche il contributo dell'effetto Coanda.
Gli aerei volano in parte grazie anche all'effetto Coanda, il quale tende a far rimanere il flusso aerodinamico aderente al dorso dell'ala.
È però scorretto affermare che il volo di un aereo avvenga grazie all'esistenza dell'effetto Coanda. Si ricorda infatti che in condizioni di volo normale l'effetto Coanda incide in maniera negativa sull'aerodinamica generale del velivolo essendo causa di forti attriti.
@@ValerioPattaro L'effetto Coanda è una componente fondamentale affinché si manifesti la portanza.
@@mattiangelodagnese1830 Infatti in questo post si fa notare che la semplice spiegazione con bernoulli, non è plausibile, in quanto si dovrebbero avere dei profili alari enormi, mentre è la movimentazione
dell'aria sopra il profilo verso il basso e la sua accelerazione è a determinare la necessaria forza per il sollevamento cioè la portanza, ecco perché l'effetto Coanda è fondamentale.
È chiaro che c'è tutto un discorso sulle curvature dei profili alari e della fusoliera con accelerazioni, Eulero e molto altro.
Se siete ingegneri aerospaziali progettisti non vi basta conoscere Bernulli, mi sembra ovvio.
Però il principio di base è proprio Bernulli.
@@ValerioPattaro No Bernulli, c'entra in minima parte, il primo aeromodello che ho costruito 45 anni fa, aveva le ali a tavoletta e volava.
Molto valido
Allora durante una tempesta è consigliato aprire le velux per far passare aria sotto il tetto ed evitare che si scoperchi ?
Si potrebbe volendo chiamarlo effetto canna di fucile. Piu' e' la velocita', e maggiore e' la compatezza del fluido, e le lattine vengono interessate di meno.
Adesso mi ricordo perchè in fisica avevo sempre 2, è spiegato benissimo e sono riuscito a capire anche io il concetto, ma appena si entra nel dettaglio con formuline e formulette, niente, è come se mi si parlasse in arabo! :P
È un linguaggio
Caro prof.,
se avrà modo di leggere questo post troverà una covinzione in controtendenza rispetto a quello che ha mostrato nel video. Non le nascondo che anch'io per molti anni ho sempre saputo che il volo degli aerei era giustificato dalla legge di Bernoulli (in particolare dal cosiddetto effetto Venturi). Questo, fin quando non ho letto un libro (o era un articolo, adesso non ricordo) di Stefano Oss, docente di fisica nel Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento. Il principio di Bernoulli è giustissimo, nessuno lo mette in dubbio. Il problema non è questa legge fisica, è piuttosto come essa venga applicata al fenomeno in questione. La questione è che l’affermazione sopra riportata, secondo la quale l’aria scorre sopra all’ala più velocemente di quella sotto, è vera, ma basata su una considerazione del tutto errata. Molti infatti sostengono che questo avvenga perché la “curvatura” dell’ala conduce a un percorso per l’aria che vi fluisce più lungo sopra all’ala stessa di quello sotto. Siccome l’aria sopra deve ricongiungersi alla fine dell’ala con l’aria sotto, ecco spiegata la differenza di velocità e, a sua volta, quella di pressione. Peccato che l’aria sopra non sia molto interessata a ricongiungersi con l’aria sotto: quando mai una particella di fluido dovrebbe “esprimere” un desiderio di incontrare di nuovo una sua “vecchia amica” abbandonata poco prima?
Ecco dunque che l’idea della differenza di pressioni è spiegata con un fatto non vero. Che ci sia la spinta verso l’alto è indiscutibile, certo, ma qui stiamo cercando di spiegare perché ciò avvenga. Senza evocare strani se non impossibili “principi”, come quello del ricongiungimento dell’aria sopra e sotto l’ala. Però, c’è un però. Se è vero che è per colpa della particolare forma “curva” della sezione di un’ala che l’aria scorre più velocemente sopra che sotto, allora è impossibile pensare che un aereo riesca a volare rovesciato. Certo, questo è un fatto che accettiamo senza problemi pensando al volo “normale” di aerei di linea. Ma è indubbio che esistono aerei acrobatici che a testa in giù volano tranquillamente. Secondo il prof. Oss in definitiva l’aeroplano vola secondo il principio per cui volano anche gli elicotterri. E cioè, tramite le ali, spinge aria verso il basso ottenendo, in cambio, spinta verso l’alto. Perché questo avvenga c’è bisogno di andare oltre l’idea di Bernoulli. Si tratta di accorgersi che le ali “strappano” l’aria che le investe mettendola in movimento secondo traiettorie molto complicate che, complessivamente, danno luogo a una “doccia” di fluido verso il basso (tecnicamente nota con il nome di “downwash”). Per capire questi moti complessi Bernoulli non basta, perché bisogna chiamare in causa la tendenza dell’aria a “incollarsi” ai corpi che incontra nel suo moto. Questo fenomeno dipende dalla cosiddetta “viscosità” del fluido: la si può sperimentare semplicemente osservando, per esempio, la stratificazione di un liquido che scorre vicino a un ostacolo solido (l’acqua trascinata vicino a una chiatta che lentamente naviga). È per causa di questa adesione che l’ala è in grado di piegare le masse di aria che sono destinate a fornire, per reazione, la spinta di sostentamento dell’aeroplano.
Ho riportato una sintesi dell'articolo non voglio andare oltre per non appesantire la lettura. Sono sicuro che se avrà voglia può ritrovare l'articolo completo. Ciò non toglie nulla, comunque, al lavoro che svolge nel suo canale che leggo sempre molto volentieri.
Saluti.
Grazie per il commento.
Lo so che il discorso del ricongiungimento è falso, infatti nel video non lo dico.
In effetti avrei dovuto approfondire di più.
Copio e incollo una risposta che ho scritto alcuni mesi fa a un commento simile al tuo:
La legge di Bernulli (o effetto Venturi, in riferimento al termine dipendente dalla velocità dell’equazione di Bernulli), non è l’unica responsabile del volo degli aerei, che è un fenomeno estremamente complesso.
Non è però vero che esso sia irrilevante. Anzi ha una certa importanza.
Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo.
Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica.
In particolare gli aerei acrobatici sfruttano prevalentemente quest'ultimo effetto.
Io l'avevo sempre dimostrato con il cucchiaino che mettendo la parte convessa a contatto con il flusso di acqua di un rubinetto, viene risucchiato. Questa delle lattine mi sembra più bella e significativa.
Quello del cucchiaio a contatto con il flusso d'acqua, è proprio l'effetto Coanda, il flusso non schizza, ossia non si allontana dalla superficie, ma tende ad aderirne perfettamente.
@@francesco18018 Lo chiami come vuole, ma il flusso d'acqua aderisce alla superficie proprio per la depressione che il flusso crea, tanto che il cucchiaino viene risucchiato dentro il flusso.
@@leonardopirrone8955 Infatti imprimendone in accelerazione verso il basso alla massa d'aria sovrastante si ottiene una depressione ed il risucchio verso l'alto, questo effetto prende il nome dal suo scopritore, che progetto è fece volare alcuni aerei, era un ingegnere rumeno e si chiamava Coanda.
“l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo.
Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica.
Interessante complimenti. Interessante anche se lei ricorda come si ottiene il vento tale da creare portanza. L'aria compressa che incendiata da una spinta alle turbine da generare un vento tale. Come per gli elicotteri e le centrali termoelettriche a gas..... Finché ce l'avremo 😂😂
Ma le turbine non generano il vento!
@@valespaker2250 l'aria che esce dalle turbine degli aerei, per avere portanza, quella che fa girare l'eliche degli elicotteri, e quella che fa girare gli alternatori nelle centrali elettriche a gas,, è interessante come l'aria compressa ed incendiata generi tanta potenza.
@@giannineve molto approssimativo come discorso, ma ci sta. Volevo farti notare come la turbina non generi il “vento”. Genera la spinta. Il “vento” si crea dal fatto che l’aereo avanza ad alta velocità.
@@valespaker2250 grazie, della risposta. Spostando un po l'asse del discorso, credo che il futuro della transizione energetica stia nell'idrogeno . Batterie, eolico e solare, sono giocattoli costosi ed inutili.
Dopo questo video, da appassionato di F1 ti chiedo di spiegare il perché del saltellamento delle vetture di quest’anno che creando non pochi grattacapi a fior fiore di ingegneri
Non saprei rispondere
I canali venturi sotto le auto servono ad accelerare il flusso in modo da creare deportanza, ovvero spinta verso il basso. Più la macchina va veloce, maggiore sarà l'effetto venturi sul fondo vettura e dunque maggiore sarà la deportanza generata dal fondo. Il problema nasce ad alte velocità, quando l'effetto venturi aumenta di intensità e la vettura si schiaccia troppo a terra, andando ad "ostruire" il passaggio dell'aria nei canali venturi. Di conseguenza il fondo smette imporovvisamente di generare deportanza e la vettura si alza da terra; dopodiché, a catena, sollevandosi l'auto il flusso nei canali venturi torna a regime, crea deportanza, l'auto si schiaccia a terra e così via. È una sorta di stallo improvviso del fondo vettura in parole semplici
Detto in due parole l'aereo non è spinto verso l'alto dall'aria che passa sotto le ali ma risucchiato in alto dall'aria che passa sopra
Molto interessante . Su Marte un aereo non potrebbe volare?
Ricordo effetto Venturi fra due lastre vicinissime per spiegare credo espansione Universo? Era su Le Scienze di molti anni fa che allora era davvero il top
Su Marte la pressione è un centesimo di quella terrestre. Gli aerei arrivano a 10 km di quota dove l'atmosfera è il 25% di quella a terra quindi penso di no.
Di recente hanno inviato un "piccolo elicottero" su Marte, Ingenuity ("Ingegno"), che è riuscito a volare. Aerei ed elicotteri funzionano sempre utilizzando la portanza, ma negli aerei questa è prodotta dal movimento dell'aereo, negli elicotteri dal movimento del rotore (le pale sono come delle piccole ali). Teoricamente si potrebbe realizzare un "aereo marziano" che tenga conto delle particolari condizioni di quel pianeta (minor pressione dell'atmosfera vuol dire anche minore resistenza, minor resistenza a parità di spinta vuol dire maggior velocità raggiungibile - e la portanza cresce con la velocità -, la minore accelerazione di gravità richiede meno forza per sollevare la stessa massa, l'assenza di ossigeno nell'atmosfera richiederà dei motori come quelli dei razzi, ecc.); magari risulterà un aereo dalla forma "strana" rispetto a quelli terrestri (ali enormi per un veicolo tutto sommato piccolino e dalla capacità di carico ridotta, con la necessità di piste chilometriche per raggiungere alte velocità al decollo), ma non si può escludere che sia fattibile.
@@paoloravaioli7020 grazie articoletto istruttivo . Speriamo solo che l' Uomo riesca nel frattempo a conservare la Terra
Bella spiegazione, ma come si spiega il volo a rovescio degli aerei (nel volo acrobatico lo fanno spesso)?
Gli aerei acrobatici hanno ali biconvesse
Copio e incollo la mia risposta a un altro commento:
La legge di Bernulli (o effetto Venturi, in riferimento al termine dipendente dalla velocità dell’equazione di Bernulli), non è l’unica responsabile del volo degli aerei, che è un fenomeno estremamente complesso.
Non è però vero che esso sia irrilevante. Anzi ha una certa importanza.
Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo.
Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica.
In particolare gli aerei acrobatici sfruttano prevalentemente quest'ultimo effetto.
Bel video, ora però sono curioso di capire il volo dei razzi
Conservazione della quantità di moto.
Gas esce in un verso e il razzo si muove in quello opposto.
Chiaro come sempre! Da vecchio ing Aeronautico avrei preferito un video un po' più lungo in cui mostravi che per l'aria, a velocità moderate e trascurando l'attrito la formula di Bernoulli non esprime altro che la conservazione dell'energia. Un m3 d'aria ha massa "ro" e quindi a velocità V ha l'energia cinetica 1/2*ro*V2, il lavoro fatto su un m3 d'aria è N*m/m3 ossia N/m2 cioè P che quindi rappresenta l'energia "elastica" immessa nel gas; quindi P+1/2*ro*V2 rappresenta l'energia totale dell'aria che è costante: cioè se cresce l'una decresce l'altra come altezza e velocità in un pendolo. P.S. mi pare che non hai ancora avuto tempo o voglia di leggere un po' di "Onlyspacetime" peccato ma non dispero, saluti
Il tempo è tiranno
Molto chiaro ed affascinante. Forse mi è sfuggito, ma mi pare non sia stata data alcuna spiegazione sul "perché" l aria che percorre la parte superiore del profilo alare accelera rispetto alla rispettiva che, separata dal bordo d entrata, percorre il bordo inferiore del profilo alare. Forse Bernoulli potrebbe aiutare? Potrei sicuramente sbagliare....
La forma particolare del profilo genera questo cambiamento di velocità tra la parte superiore e inferiore mentre avanza nel fluido aria....
Esatto è la forma del profilo che fa aumentare la velocità dell'aria nella parte superiore dell'aria.Anche l'angolo d'incidenza con cui l'aria impatta sull'ala incide.
Grazie
Nota personale ore 12:55" approdo a questo canale.. tempo di vedere il video a 1,5x ..e mi registro.
Data 8-8-2022 =Numerologico 8-16-22
(o tutto o niente ..la materia increata.)
Video fatto ad hoc
La cosa che trovo incredibile è come abbiamo in fisica dei modelli molto precisi che spiegano fenomeni quantomeccanici, mentre abbiamo ancora dei dubbi enormi su quali modelli usare per fenomeni macroscopici come il volo degli aerei! In realtà ha senso: è molto più facile capire come si comporti un singolo elettrone quando interagisce con un campo che non miliardi e miliardi di molecole d'aria in moto caotico quando interagiscono con una superficie alare. Eh sì potenzialmente si può risolvere con un metodo agli elementi finiti, ma come si fa a conoscere tutte le condizioni al contorno? C'è ancora così tanto da imparare e da scoprire, ciò è sia frustrante quanto incoraggiante.
chiedo scusa per l'intrusione, ma a scuola lo stesso argomento lo chiamavano effetto Bernoulli, quindi è la stessa cosa? Grazie
L'equazione di Bernulli tiene anche conto delld differenze di quota. È più completa.
non ho ben intuito/capito come fa la velocità ad aumentare sul profilo superiore dell'ala se la velocità dell'aereo è costante, forse perché la lunghezza del profilo superiore è maggiore di quella della linea di profilo inferiore, quindi a parità di tempo (es. un secondo) abbiamo dalla formula V = mt/sec vediamo che aumentando lo spazio della linea superiore aumenta di conseguenza la velocità, quindi il profilo inferiore sarà meno di un metro rispetto a quello superiore, ammesso sia di un mt...quello che mi fa venire il dubbio è : la velocità sotto ala è uguale a quella dell'aereo ? - grazie -
Ad alte velocità intervengono turbolenze ed è tutto molto complicato per spiegarlo in poche parole senza dire cose errate
Si può affermare che le macchine di F1 lavorano al contrario delle ali di un aereo?Sopra gli alettoni c’è meno velocità,quindi più pressione e questo permette alle auto di restare attaccate al suolo?
Nelle macchine di formula uno il profilo alare è invertito, pertanto si ha un effetto detto appunto di deportanza che tende a far aderire il veicolo al suolo, migliorando l'aderenza in curva.
Si esatto, ma anche una macchina da drag Race che forse ti sarà capitato di vedere, a volte raggiungono velocità talmente elevate che se per sbaglio aumentano l'angolo d'attacco, o per microscopiche imperfezioni della pista o per altro, rischiano di "decollare" generando portanza con la parte sottostante del veicolo, però avendo il centro di pressione e il centro di gravità disposti in modo instabile, una volta che la macchina aumenta l'angolo d'attacco, tenderà a picchiare verso l'alto, aumentando sempre di più l'angolo d'attacco e la portanza, per sollevare anche il veicolo da terra per pochi secondi finché l'attrito non la fa rallentare a una velocità alla quale la portanza generata non è più sufficiente a mantenerla in aria.
Fantastico. Ora però voglio sapere come fa la barca a vela ad andare controvento
Mi spiace ma qui si sta perpetuando ancora una volta una spiegazione non corretta, ma non è una sorpresa perchè questa spiegazione è ovunque. Ci sono un paio di punti che ne dimostrano la fallacia: come mai gli aerei possono volare anche rovesciati? come mai alcuni aerei hanno un profilo alare simmetrico, eppure volano lo stesso? Ha molto più senso la spiegazione che ne fa Nick Lucid sul canale Science Asylum, ovvero: l'ala genera portanza a causa della conservazione del momento del sistema formato dall' ala e dalle particelle d'aria che ci vanno a sbattere. Più o meno come quando tenete una mano fuori dal finestrino dell'auto, se la inclinate un pò, vi viene spinta verso l'altro.
Esatto, oppure come si spiegherebbe il fatto che un aereo con un flat airfoil faccia a volare? Fino a prova contraria l'F-104 vola
La legge di Bernulli (o effetto Venturi, in riferimento al termine dipendente dalla velocità dell’equazione di Bernulli), non è l’unica responsabile del volo degli aerei, che è un fenomeno estremamente complesso.
Non è però vero che esso sia irrilevante. Anzi ha una certa importanza.
Si ha poi “l’effetto Coanda”, che si può osservare quando un filo d’acqua scorre vicino a una superficie curva e si osserva che l’acqua è attratta dalla superficie (e la segue per un certo tratto) e la superficie a sua volta, per reazione allo spostamento dell’acqua, viene spostata in verso opposto. Però tale effetto avviene con getti di fluido molto sottile e questo non è il caso dell’aria intercettata da un aeroplano. Quindi l’effetto Coanda riveste un ruolo minimo.
Invece un effetto più importante non menzionato nel video (che per ragioni didattiche voleva concentrarsi su Bernulli) è quello di uno scarico d’aria verso il basso dovuto alla viscosità dell’aria e alla particolare forma e orientazione delle ali che può essere studiato dalla risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes che probabilmente sono le equazioni (alle derivate parziali) più difficili da trattare dell’intera fisica.
In particolare gli aerei acrobatici sfruttano prevalentemente quest'ultimo effetto.
Con il principio di Bernoulli!
spiegazione perfetta.
E in formula uno usano le stesse formule per l'effetto suolo?
..piü chiaro di cosi!!!!!!
altra spiegazione che è l'effetto coanda a generare portanza e non venturi: ruclips.net/video/w78JT6azrZU/видео.html
In questo modo si spiega anche le nuove monoposto della f1, e come esse generano carico aereodinamico
Bella spiegazione. Ma il coefficiente 1/2 da dove salta fuori?
La formula deriva da quella dell'energia cinetica: mv^2/2
Si può aggiungere che la formula mostrata è una diretta conseguenza della conservazione dell'energia meccanica.
Sì, quel termine è l'energia cinetica per unità di volume
Boh, continuo a pensare che è semplicemente la forza del getto d'aria che solleva l'ala, ce ne accorgiamo mettendo la mano fuori dal finestrino in auto ad una certa velocità, non sentiamo una forza che ci attira su ma una che spinge la mano dal basso. Se fosse una questione di pressione, come la mettiamo con le eliche in acqua, visto che quest'ultima è incomprimibile?
Bhé effettivamente c’è anche chi é convinto che la terra sia piatta……
In effetti il colore di quelle lattine è uguale alla livrea degli aerei ITA airways....o gli aerei ITA sono uguali alle lattine?
Leggenda metropolitana.
E pensare che tutte queste formule e teorie sono state sviluppate quando non c'era tutta la tecnologia e la conoscenza odierna che noi riteniamo indispensabile.
Interessante spiegazione di quello che si trova su un qualsiasi libro delle superiori e che comunque non è minimamente sufficiente a mantenere un aereo in volo. Credo che sia a tratti scandaloso continuare a riproporre la menata del profilo alare e della portanza ignorando bellamente la spinta di Archimede. Però va bene così, piace a un sacco di persone.
La spinta di Archimede 😱😱😱
Certo, se il ferro fosse meno denso dell'aria...
@@ValerioPattaro infatti
ma questo pensa di essere majorana
saluti
@@ValerioPattaro scusa, hai ragione, l'aria non può sostenere l'aereo con la spinta di Archimede perché il ferro è più denso dell'aria. Quindi le barche galleggiano perché il ferro è meno denso dell'acqua? Tra tutte le risposte che potevi darmi mi sembra tu abbia scelto la più debole.
Se la nave di ferro fosse piena d'acqua non galleggerebbe grazie alla spinta dell'acqua. L'aereo è pieno d'aria e non galeggia grazie alla spinta dell'aria.
Più precisamente, tenendo conto del volume interno, la nave ha una densità media minore dell'acqua, cosa che non capita per l'aereo.
In conclusione mongolfiere e dirigibili si alzano per la spinta di archimede, sicuramente non aerei ed elicotteri.
@@ValerioPattaro hai ragione
Effetto Venturi anche detto Paradosso della idraulica!
Un bel esperimento è quello di soffiare fra le dita di una mano dalla parte del dorso e mettere un foglio di carta sul palmo