Ciò che mi colpisce sempre è questa specie di compiacimento con cui gli umanisti (spesso) dichiarano le loro incapacità a confrontarsi con la tecnologia. Da ingegnere informatico credo che sia un errore sia tattico - che rischia di sembrare frutto di una aventiniana presa di distanza dall'oggi - sia strategico, dato che dominare la tecnologia è non solo un obiettivo da perseguire se si vuole dare un contributo ed eventualmente incidere sulle linee di mutamento della civiltà, ma anche uno stimolo a cui esporsi per raccogliere nuove ispirazioni.
Il professor Franzini, persona colta, dovrebbe dare ascolto al signor Wittgenstein e ricordarsi di lui nel momento in cui si accinge a scrivere un nuovo libro di estetica o di filosofia in generale (anzi, questo suggerimento vale per qualsiasi libro). Questo perché, e lo dico senza alcuna cattiveria, cercando di essere il più oggettivo possibile nella mia schietta valutazione (se ne può sicuramente parlare, ma ritrovo in molti altri giudizi, non lo nego, con una certa soddisfazione, il mio stesso guidizio), buona parte delle opere del professor Franzini sono scritte in una linguaggio, che chiamare linguaggio è già di per sé offensivo. Se mi piacesse essere volgare, direi cose volgari a questo punto del discorso.
Un grandissimo professore,..bravo!
Ciò che mi colpisce sempre è questa specie di compiacimento con cui gli umanisti (spesso) dichiarano le loro incapacità a confrontarsi con la tecnologia. Da ingegnere informatico credo che sia un errore sia tattico - che rischia di sembrare frutto di una aventiniana presa di distanza dall'oggi - sia strategico, dato che dominare la tecnologia è non solo un obiettivo da perseguire se si vuole dare un contributo ed eventualmente incidere sulle linee di mutamento della civiltà, ma anche uno stimolo a cui esporsi per raccogliere nuove ispirazioni.
BELLO questo video
Il professor Franzini, persona colta, dovrebbe dare ascolto al signor Wittgenstein e ricordarsi di lui nel momento in cui si accinge a scrivere un nuovo libro di estetica o di filosofia in generale (anzi, questo suggerimento vale per qualsiasi libro). Questo perché, e lo dico senza alcuna cattiveria, cercando di essere il più oggettivo possibile nella mia schietta valutazione (se ne può sicuramente parlare, ma ritrovo in molti altri giudizi, non lo nego, con una certa soddisfazione, il mio stesso guidizio), buona parte delle opere del professor Franzini sono scritte in una linguaggio, che chiamare linguaggio è già di per sé offensivo. Se mi piacesse essere volgare, direi cose volgari a questo punto del discorso.
29:40
జ్ఞా
auffffffffffff il bello
L'artista è un poeta della materia e non un teologo•••
జ్ఞా