“Sovente in queste rive, che, desolate, a bruno veste il flutto indurato, e par che ondeggi, seggo la notte; e su la mesta landa in purissimo azzurro veggo dall’alto fiammeggiar le stelle, cui di lontan fa specchio il mare, e tutto di scintille in giro per lo vòto seren brillare il mondo.”
questa conferenza è stupenda e vi ringrazio per averla pubblicata, il prof Cacciari giustamente ci ricorda il rapporto tra sistema e ambiente citando Luhmann ed invitandoci a non dimenticare i nostri vecchi maestri magari sulla cresta dell' onda qualche anno fa, anche noi dobbiamo fare così con i nostri grandi maestri italiani, poi nel suo invito a non dimenticarci del mondo del cielo e del mondo infero e del mondo antico come soglia tra questo nostro piano orizzontale e i due poli del piano verticale ( in alto l' eterno invisibile del cielo ed in basso l' eterno invisibile del mondo infero ) ci invita a mantenere una nostra spiritualità ed un nostro rapporto con questi mondi invisibili ed immateriali anche in questo nostro presente materialista . Una grande lezione, un' emozione profonda a sentire queste parole, un realismo intenso che fa andare in secondo piano tanti articoli banali sulla globalizzazione e le sue magagne ! Francesco Gelmini
In pratica Weber parlava della dialettica dell'illuminismo che in sintesi significa che la ragione portata al suo estremo si trasforma in irrazionalità, ovvero la ragione strumentale a cosa al progresso indefinito che però un fine ce l'ha quello di diventare Dio
Che la ragione voglia l'eliminazione della "distanza" proprio questo è poi altra profondissima aporia; perchè non è l'uomo l'esistente, cioè unico ad avere "visione", "prospettiva", orizzonte, il punto di vista-quell'ente cioè che ha/è trascendenza (la distanza), il non, lo stacco da (quell'ente cioè che unico esiste, sta "presso" le cose, dice Heidegger)? "Così" allora deve essere che, come dice qui Cacciari, il sistema non può funzionare che come non-sistema, nel senso di rinuncia ad universalità oltre i propri confini, al di là della sua propria "universalità". E dentro i propri confini? Cacciari, se ho ben capito questa bellissima conferenza, insiste che quella "rinuncia" è impronta, traccia da non perdere, dell'impossibilità propria dell'essente di dimenticare l'altro da sè...
Ma infatti un minimo di capacità professionalitàguardiamo come hanno gestito la pandemia la guerra in Ucraina il Parlamento si è squalificato io ci sono andata giù pesante . ,ma non sono nessuno x giudicare anche xché non ne ho i requisiti ,non ho fatto esperienze e non ho studiato
Non credo che l'Europa non esista. L'esempio italiano/finlandese è estremo. È vero che l'Europa è il continente delle diversità, più di quello americano. Ma, se è per questo, l'osservazione vale anche solo per l'Italia, meno omogenea della Germania e della Francia. Ma l'impero romano seppe essere inclusivo di realtà diversissime fra di loro. E l'Europa, fino alla prima guerra mondiale almeno, aveva una cultura condivisa.
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“Sovente in queste rive,
che, desolate, a bruno
veste il flutto indurato, e par che ondeggi,
seggo la notte; e su la mesta landa
in purissimo azzurro
veggo dall’alto fiammeggiar le stelle,
cui di lontan fa specchio
il mare, e tutto di scintille in giro
per lo vòto seren brillare il mondo.”
L uomo nel mondo ,diventa sempre meno all altezza di gestire questo regalo IMMENSO che è la vita
questa conferenza è stupenda e vi ringrazio per averla pubblicata, il prof Cacciari giustamente ci ricorda il rapporto tra sistema e ambiente citando Luhmann ed invitandoci a non dimenticare i nostri vecchi maestri magari sulla cresta dell' onda qualche anno fa, anche noi dobbiamo fare così con i nostri grandi maestri italiani, poi nel suo invito a non dimenticarci del mondo del cielo e del mondo infero e del mondo antico come soglia tra questo nostro piano orizzontale e i due poli del piano verticale ( in alto l' eterno invisibile del cielo ed in basso l' eterno invisibile del mondo infero ) ci invita a mantenere una nostra spiritualità ed un nostro rapporto con questi mondi invisibili ed immateriali anche in questo nostro presente materialista . Una grande lezione, un' emozione profonda a sentire queste parole, un realismo intenso che fa andare in secondo piano tanti articoli banali sulla globalizzazione e le sue magagne ! Francesco Gelmini
Vy vg x
Interessante come sempre Prof. CACCIARI
Grazie a voi a l prof. CACCIARI
Bravo Prof.arrivare a uno scopo senza guerre
Buon giorno a voi a Massimo Cacciari
Perché non può esserci una unità di intenti che abbracci tutte le differenze e i feedback positivi e negativi?
Sí questa confenza di Cacciari è veramente bella
La soluzione l'hanno trovata, almeno così credono, trasferire il comanda al sistema macchina, ed è l'inizio della fine
Istruttiva grazie.
Cacciari quanta conoscenza
La Link University che incubo leprof più leggo e mi domando perché dovremmo preoccuparci di un virus?
Vediamo come risolvere da soli il problema
In pratica Weber parlava della dialettica dell'illuminismo che in sintesi significa che la ragione portata al suo estremo si trasforma in irrazionalità, ovvero la ragione strumentale a cosa al progresso indefinito che però un fine ce l'ha quello di diventare Dio
Che la ragione voglia l'eliminazione della "distanza" proprio questo è poi altra profondissima aporia; perchè non è l'uomo l'esistente, cioè unico ad avere "visione", "prospettiva", orizzonte, il punto di vista-quell'ente cioè che ha/è trascendenza (la distanza), il non, lo stacco da (quell'ente cioè che unico esiste, sta "presso" le cose, dice Heidegger)? "Così" allora deve essere che, come dice qui Cacciari, il sistema non può funzionare che come non-sistema, nel senso di rinuncia ad universalità oltre i propri confini, al di là della sua propria "universalità". E dentro i propri confini? Cacciari, se ho ben capito questa bellissima conferenza, insiste che quella "rinuncia" è impronta, traccia da non perdere, dell'impossibilità propria dell'essente di dimenticare l'altro da sè...
E iniziata dalla tragedia delle torri gemelle?
Non è difficile da capire ,è solo un processo da raggiungere
Fino a Dante potenze che si scontrano con il mondo
Il sistema si auto-regola ma noi siamo l'inceppo
Lasciamo perdere il sistema
Ma infatti un minimo di capacità professionalitàguardiamo come hanno gestito la pandemia la guerra in Ucraina il Parlamento si è squalificato io ci sono andata giù pesante . ,ma non sono nessuno x giudicare anche xché non ne ho i requisiti ,non ho fatto esperienze e non ho studiato
Ci deve essere l esigenza di farcela
Ottimo Video
Il paradigma sistemico è il paradigma della macchina
Nel villaggio globale siamo tutti disincarnati
A proposito di assalti dell'ambiente li stiamo vedendo
X la sopravvivenza forse non saremo noi ma i nostri figli
Non si può accettare che una minoranza debba sopravvalere sul mondo,la vita diventa sistema?
Non credo che l'Europa non esista. L'esempio italiano/finlandese è estremo. È vero che l'Europa è il continente delle diversità, più di quello americano. Ma, se è per questo, l'osservazione vale anche solo per l'Italia, meno omogenea della Germania e della Francia. Ma l'impero romano seppe essere inclusivo di realtà diversissime fra di loro. E l'Europa, fino alla prima guerra mondiale almeno, aveva una cultura condivisa.
Il pacifismo è una utopia che andrebbe quantomeno discussa
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Enjoy Food breakfast Sunny Morning Summer Glow Glimmering Evening Night on Sparkling Ice Winter Relaxation Additive zone Fast Enjoy show business King Diamond music dance Range of Diamond music dance
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Niente più terre vergini
Il globo nasce col mappamondo
Eh ma allora c'è una mancanza di intelligenza
Nulla è il nulla nella distribuzione