complimenti Professore, sono una laureanda in Storia e sto scrivendo la mia tesi proprio su questo argomento. Devo dire che anche in Università, ho trovato pochi professori bravi come lei nelle spiegazioni.
sto seguendo la raccolta di 14 video sulla grande guerra... ho avuto i brividi quando ha finito dicendo il nome e cognome del più grande interventista... lei è un grande prof., le sue spiegazioni sono tanta ma tanta roba!
La caduta dell'internazionale e il tradimento dei partiti socialisti è il dramma che ancora sentiamo nel nostro tempo, poiché la classe salariata non ha nazione, a globalizzazione compiuta più che mai è valido l'assunto. Onore a chi, come Karl Liebknecht, votò, unico, contro i crediti di guerra. E massacrato 100 anni fa. p.s. Detto ciò, lei è un grande professore
GRAZIE professore devo fare una lezione su questo argomento a una maturanda che seguo privatamente e la sua lezione ricca di particolari e spiegazioni mi è stata molto utile continuerò a seguirla
Salve Prof, sto studiando la prima guerra mondiale tramite i suoi video e le faccio i miei più sentiti complimenti perché mi sto appassionando nello studiarla. Però ho un piccolo dubbio: dire socialisti massimalisti è la stessa cosa che dire socialisti rivoluzionari?
La seconda Internazionale era Veramente un'aggregazione Rivoluzionaria che combatteva per determinati DIRITTI. OGGI?? NULLA,MASSIFICAZIONE!!! COMPLIMENTI PER LA SCORZA,PROFESSORE... Questo commento vuole essere scevro da Ideologia... Saluti 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Per favore non dica piu' venrzia tridentina e Venezia Giulia. Due terminii imposti alfine di "italianizzare" la zona. Autore nel 1860 e' stato il letterato Graziadio Isaia, un ebreo, su preciso incarico dei Savoia.
Lezioni interessanti, ma , per favore , non raccontiamo che Salandra e Sonnino andarono in GB in aereo a firmare il patto di Londra ! ... mi perdoni, ma fa sorridere: in realtà, firmarono gli ambasciatori e, a quell'epoca, non c'erano collegamenti aerei Roma - Londra. Inoltre, il patto restò segreto e i parlamentari non ne ebbero conoscenza fino a quando, dopo la rivoluzione russa, i sovietici lo divulgarono.
Professore, ho comprato il suo libro e mi sta piacendo molto, solo una parte fino ad adesso mi ha fatto storcere il naso, cioè quella in cui parla dei problemi relativi allo stress degli insegnanti, non mi sembra troppo corretto parlare di questo quando ci sono professioni molto più pericolose, dove ci si ammala di malattie davvero serie e dove credo che non manchi neanche lo stress
Veramente il 90% degli italiani pronuncia "Italia" così, non ho mai capito il perchè. Mica solo lui, anch'io dicevo "Itaglia", poi mi sono detto:ma perchè cavolo si dice in questo modo e da allora dico "Italia"".
Professore, la lezione è interessantissima (dico sul serio) ma non condivido ciò che ha detto riguardo alla Confindustria e quindi agli imprenditori. Che gli imprenditori fossero favorevoli alla guerra mi rimane difficilissimo da credere. Quando scoppia una guerra, inevitabilmente c'è un'impennata dei prezzi delle merci a causa del difficile reperimento delle materie prime sul piano internazionale. Inoltre, molti operai (soprattutto quelli più giovani e quindi più produttivi) sono costretti a partire per il fronte per andare a combattere. Questo lo ha detto anche lei, quando ha fatto presente che i proletari, nella prima guerra mondiale, erano stati arruolati nell'esercito e partiti per combattere. Quindi, durante un conflitto armato tra Nazioni, essendoci penuria di personale, nelle fabbriche e nelle officine, il lavoro si rallenta ed arrivare al prodotto finito, da immettere sul mercato, diventa più difficile. L'unica industria che ne trae profitto è quella bellica ossia le aziende che producono armi e munizioni. Ma solo loro. Tutte le altre imprese, di qualunque altro settore, ne escono malmesse dalla guerra. I profitti si riducono e le aziende, spesso, chiudono.
@@MatteoSaudino Ma quali guadagni??? Se scoppia un conflitto internazionale, tutte le industrie, imprese ed aziende artigianali (quindi, tutta l'economia) ci rimettono le penne. Se scoppia una guerra, i soldi, nel Circuito Economico, non girano.
@@robertopesole8043 Il fallimento non riguarda, solo, le grandi realtà imprenditoriali ma, anche, le medie e le piccole. Probabilmente conosci poco il Diritto Fallimentare. Falliscono, anche, le imprese individuali. Anche in questi casi, spesso, i debiti non vengono ripianati per intero. E, comunque, esistono anche altre procedure concorsuali a cui, spesso, si ricorre, proprio, per le grandi imprese considerando le ripercussioni, fortemente, negative su l'Economia Nazionale. Inoltre, non credo che le grandi imprese possano lucrare in caso di guerra. La Fiat, ad esempio, ebbe delle ripercussioni negative durante la guerra mondiale. Il circuito economico si blocca con i conflitti. Lo Stato può, anche, effettuare acquisti, per l'esercito, ma i cittadini non comprano. Quindi, di che parliamo.
complimenti Professore, sono una laureanda in Storia e sto scrivendo la mia tesi proprio su questo argomento. Devo dire che anche in Università, ho trovato pochi professori bravi come lei nelle spiegazioni.
sei veramente un figo...magari averlo un prof cosi
Il prof migliore che ci sia! Lezione chiarissima e molto entusiasmante!
Un mega abbraccio Francesca!!
Grazie per la lezione
Sei bravissimo. Grazie mille per condividere.
Come al solito, una lezione magistrale. Bravo Matteo...
sto seguendo la raccolta di 14 video sulla grande guerra... ho avuto i brividi quando ha finito dicendo il nome e cognome del più grande interventista... lei è un grande prof., le sue spiegazioni sono tanta ma tanta roba!
Complimenti. Bellissima lezione. Con un professore così non vedrei l'ora di sentire la prossima lezione
Grazie 💪
Grande!❤
Grazie mille!
Continua così Matteo !! Le tue lezioni sono davvero fantastiche !!!
SONO appassionato della prima guerra mondiale... BRAVO COMPLETO E SCIOLTO NEL LINGUAGGIO... GRANDE
Grazie 💪💪
presente prof, tanti auguri !
La caduta dell'internazionale e il tradimento dei partiti socialisti è il dramma che ancora sentiamo nel nostro tempo, poiché la classe salariata non ha nazione, a globalizzazione compiuta più che mai è valido l'assunto. Onore a chi, come Karl Liebknecht, votò, unico, contro i crediti di guerra. E massacrato 100 anni fa. p.s. Detto ciò, lei è un grande professore
È una ferita ancora sanguinante
Grandissimo!!!
Molto bello questo pezzo...anche tu sembri più belloccio!!!!!
Mitico Prof!
GRAZIE professore devo fare una lezione su questo argomento a una maturanda che seguo privatamente e la sua lezione ricca di particolari e spiegazioni mi è stata molto utile continuerò a seguirla
Professore è un mito è piacevole ascoltarla
top..
Il termine quindi, non e' mai esistito, così come triveneto, oppure Repubblica del Veneto, quando invece si dice Serenissima Repubblica di Venezia...
Salve Prof, sto studiando la prima guerra mondiale tramite i suoi video e le faccio i miei più sentiti complimenti perché mi sto appassionando nello studiarla. Però ho un piccolo dubbio: dire socialisti massimalisti è la stessa cosa che dire socialisti rivoluzionari?
Sì sì
Grazie
ottima spiegazione
La seconda Internazionale era Veramente un'aggregazione Rivoluzionaria che combatteva per determinati DIRITTI.
OGGI?? NULLA,MASSIFICAZIONE!!!
COMPLIMENTI PER LA SCORZA,PROFESSORE...
Questo commento vuole essere scevro da Ideologia...
Saluti 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Il governo offri le dimissioni, che il re respinse (fonte VE Orlando).
Lo scontro tra socialisti,viene ripreso in modo egregio, nel discorso di Volonté nel film uomini contro
Per favore non dica piu' venrzia tridentina e Venezia Giulia. Due terminii imposti alfine di "italianizzare" la zona. Autore nel 1860 e' stato il letterato Graziadio Isaia, un ebreo, su preciso incarico dei Savoia.
L'Austria nel 1914/15, infatti, aveva già subito molte gravi batoste dai Russi, con perdite enormi.
Lezioni interessanti, ma , per favore , non raccontiamo che Salandra e Sonnino andarono in GB in aereo a firmare il patto di Londra ! ... mi perdoni, ma fa sorridere: in realtà, firmarono gli ambasciatori e, a quell'epoca, non c'erano collegamenti aerei Roma - Londra. Inoltre, il patto restò segreto e i parlamentari non ne ebbero conoscenza fino a quando, dopo la rivoluzione russa, i sovietici lo divulgarono.
lo vorrei come prof
Professore, ho comprato il suo libro e mi sta piacendo molto, solo una parte fino ad adesso mi ha fatto storcere il naso, cioè quella in cui parla dei problemi relativi allo stress degli insegnanti, non mi sembra troppo corretto parlare di questo quando ci sono professioni molto più pericolose, dove ci si ammala di malattie davvero serie e dove credo che non manchi neanche lo stress
Tennis Drummer io non sono stressato, pensa però che dopo gli infermieri gli insegnanti sono la categoria più vittima di bornout
Wow ma ha fatto un libro
Sono molto curioso 🤔🤔😊
@@MatteoSaudino burnout prof., comunque sempre bravissimo
a++
Giolitti e anarchici profeti? Sì... Ma ricordiamoci che tanto nessuno è profeta a casa propria...
Alla fine sono sempre dei singoli a scatenare l'inferno....Ma sarà propio così!?!
Saudino, perchè dici Itaglia?
gaswirt non mi sembra... comunque sarà la mia pronuncia 😬😬😬
Ah sì , potrebbe essere, di dove sei? Però il cuoricino manca.
gaswirt piemontese, pertanto è strano.
Veramente il 90% degli italiani pronuncia "Italia" così, non ho mai capito il perchè. Mica solo lui, anch'io dicevo "Itaglia", poi mi sono detto:ma perchè cavolo si dice in questo modo e da allora dico "Italia"".
Bravo Enzo, sei siciliano? È una pronuncia tagliente.
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Professore, la lezione è interessantissima (dico sul serio) ma non condivido ciò che ha detto riguardo alla Confindustria e quindi agli imprenditori. Che gli imprenditori fossero favorevoli alla guerra mi rimane difficilissimo da credere. Quando scoppia una guerra, inevitabilmente c'è un'impennata dei prezzi delle merci a causa del difficile reperimento delle materie prime sul piano internazionale. Inoltre, molti operai (soprattutto quelli più giovani e quindi più produttivi) sono costretti a partire per il fronte per andare a combattere. Questo lo ha detto anche lei, quando ha fatto presente che i proletari, nella prima guerra mondiale, erano stati arruolati nell'esercito e partiti per combattere. Quindi, durante un conflitto armato tra Nazioni, essendoci penuria di personale, nelle fabbriche e nelle officine, il lavoro si rallenta ed arrivare al prodotto finito, da immettere sul mercato, diventa più difficile. L'unica industria che ne trae profitto è quella bellica ossia le aziende che producono armi e munizioni. Ma solo loro. Tutte le altre imprese, di qualunque altro settore, ne escono malmesse dalla guerra. I profitti si riducono e le aziende, spesso, chiudono.
Guadagni nell'industria
@@MatteoSaudino Ma quali guadagni??? Se scoppia un conflitto internazionale, tutte le industrie, imprese ed aziende artigianali (quindi, tutta l'economia) ci rimettono le penne. Se scoppia una guerra, i soldi, nel Circuito Economico, non girano.
@@robertopesole8043 Il fallimento non riguarda, solo, le grandi realtà imprenditoriali ma, anche, le medie e le piccole. Probabilmente conosci poco il Diritto Fallimentare. Falliscono, anche, le imprese individuali. Anche in questi casi, spesso, i debiti non vengono ripianati per intero. E, comunque, esistono anche altre procedure concorsuali a cui, spesso, si ricorre, proprio, per le grandi imprese considerando le ripercussioni, fortemente, negative su l'Economia Nazionale. Inoltre, non credo che le grandi imprese possano lucrare in caso di guerra. La Fiat, ad esempio, ebbe delle ripercussioni negative durante la guerra mondiale. Il circuito economico si blocca con i conflitti. Lo Stato può, anche, effettuare acquisti, per l'esercito, ma i cittadini non comprano. Quindi, di che parliamo.
26:34 prof al posto di pronunciare islam hai detto ISIS..... DA CORRREGERE magari qualcuno prendesse linfo sbagliata
Oddio, grazie