Vorrei ringraziare, immensamente, il dottor Mieli, per tutto il suo lavoro; per aver dato luce a tante parti di storia, quasi del tutto sconosciute, ma a me tanto care
Lezione di storia straordinaria, raccontata con lucidità e rara sincerità. Intellettualmente onesta, impudica come solo un personaggio di tale levatura poteva osare raccontarla.
cosmo azzinari non è assolutamente vero. molte inesattezze , faciloneria ed una considerazione dell impegno italiano che è sminuito e quasi ridicolizzato. i russi ai laghi masuri e i francesi con le Heers a 30 km da Parigi, ebbero drammi se non peggiori, uguali a caporetto. mieli è poco preciso e falso nella sua esposizione sempre pregiudicata dall ideale politico. confrontalo con le lezioni di Barbero o Caracciolo o ancor meglio Sergio Romano
Condivido in pieno quanto scritto dal signor Daniele Bologna, e ad integrazione aggiungo solo un particolare, evidentemente significativo: il 28 ottobre 1918 sfondiamo finalmente la resistenza nemica sul Piave, il 29 ottobre un emissario di Vienna avvia i primi contatti in vista di un eventuale armistizio che però, nelle intenzioni austriache, non doveva comunque portare ad 'aprire' il proprio territorio ad una offensiva italiana contro la Germania da sud (e questo disse il governo di Vienna a quello di Berlino, nel preannunciargli l'avvio delle trattative con Roma), ma quando il pomeriggio del 3 novembre a villa Giusti è firmato l'armistizio tra Regno d'Italia e Impero Austro-Ungarico, le clausole invece prevedono anche la facoltà di usare il Tirolo per attaccare la Germania da sud. Ossia all'inizio di novembre la prospettiva di una seconda offensiva alleata contro il territorio metropolitano tedesco - e sia pure dall'aspro teatro alpino - appariva decisamente concreta e sicuramente contribuì ad indurre i vertici tedeschi alla trattativa (sfociata, come è noto, nell'accordo di Compiegne).
Dopo pochi minuti ho chiuso il video per diversi motivi già elencati da altri commentatori. Vorrei aggiungere al suo commento - che condivido appieno - un contributo a ulteriore supporto alla tesi dell'importanza dell'intervento italiano alla vittoria finale: il salvataggio eroico di decine di migliaia di soldati e profughi serbi ad opera della Marina militare italiana durante il primo conflitto mondiale. Oggi il Ministero serbo ha rettificato DEFINITIVAMENTE con molte importanti manifestazioni il falso storico per il quale le gesta eroiche, di fatto compiute dall'Italia, sono state per ben cent'anni attribuite alla Francia dalla falsa propaganda post bellica dei nostri "cari" alleati di allora. Si trattò della prima moderna operazione umanitaria di mutuo soccorso e salvataggio in ambito internazionale, che nella storia NON HA MAI AVUTO EGUALI, né per dimensioni, né per complessità. Altro che Dunkerque. Probabilmente, se all’Italia fossero stati riconosciuti i meriti del proprio intervento umanitario la storia sarebbe rimasta la stessa, ma forse, oggi, nel cuore di Kalemegdan, la fortezza nel centro di Belgrado, non avremmo un monumento di dieci metri “alla Francia”, ma un riconoscimento al nostro paese. www.eastjournal.net/archives/76564
l’arciduca francesco ferdinando era nipote dell’ imperatore francesco giuseppe, divenuto erede al trono perché il principe Rodolfo, figlio dell’imperatore mori’ suicida a 31 anni. Mieli lascia intendere che fosse il figlio dell’imperatore. Nulla di grave, ma doverosa precisazione.
Tutte le trasmissioni storiche sono moderate da costui.LA STORIA SONO IO.!!!!!!!! DALLA MATTINA ALLA SERA IN TV .SIGNOR MIELI ABBIA PIETÀ ,LA STORIA SI E STUFATA!!!!
Grande diffusore di notizie, molte delle considerazioni sono di chi ha letto attentamente INDRO MONTANELLI. Considera la visione di tutti; anche analfabeti. E non che fossero più deficienti dei colti. ANZI...erano più pragmatici.
Inesattezze del Sig. Mieli; 11:00 la capitale della Bosnia è SArajevo e non Serajevo. 11:42 Francesco Ferdinando era designato alla successione dello ZIO Kaiser Joseph Franz sul trono Austria-Ungheria e non del padre.
Si fidi. Glielo dico solo per il suo bene. Non glielo dico per spocchia, perché mi chiamo Marien Augustine von Tyssen, e perché sono cittadina svizzera. Glielo dico solo per il suo bene.
Se ne vada via, come Dio le comanda, prenda le sue galline (madre, moglie, figlie, sorelle) e se ne vada nell'oblio prima che sia tardi. Almeno salverá tutto il suo patrimonio anche se sono solo galline.
io non condivido la ricostruzione così fosca sull'intervento italiano. Innanzitutto quando dice che Caporetto fu l'unica rotta degli Alleati: non è vero, perché sul fronte orientale i Russi subirono sconfitte mostruose, poi dice che non siamo mai entrati in territorio nemico nel corso della guerra, è falso perché fino a Caporetto avevamo occupato Monfalcone e Gorizia, anzi l'offensiva austriaca e tedesca fu una risposta ad alcuni successi italiani sull'Isonzo e parlando della perdita di territorio dopo Caporetto, ricordo che sul fronte occidentale al momento dell'armistizio i tedeschi occupavano ancora parti del Belgio e della Francia, anzi l'unica sconfitta significativa subita dei Tedeschi fu ad Amiens nell'estate del '18, per il resto nemmeno una volta gli Alleati hanno invaso la Germania. ultima considerazione riguarda quando dice che la guerra "fu vinta altrove". il fronte italiano sarà stato pure un teatro di guerra secondario rispetto a quello francese, da cui è dipeso l'esito finale del conflitto, ma durante quella guerra ci sono stati numerosi fronti che hanno inciso di meno, quindi non vedo perché sminuirci così. noi italiani abbiamo combattuti la nostra guerra contro l'Austria per motivi che riguardano la nostra nazione e l'abbiamo vinta, come le altre nazioni impegnate in fronti secondari.
È bene sottolineare che l'Italia fu la sola belligerante a combattere interamente in territorrio "nemico" se si considera qual era il confine del Regno. Per altro, furono i Francesi a riconoscere per primi e con ìmpeto spontaneo che,《L' Italie contribua valablement à la victoire finale》.
Mmmmm non proprio. Non è che tutta l’epoca moderna fosse analoga al medioevo con le guerre di cavalieri e casate. Già durante la guerra dei trent’anni, nell’età dell’assolutismo e nel 700 c’erano forme di coscrizione ed i civili erano eccome coinvolti nelle guerre seppur in misura minore rispetto alle guerre contemporanee. Assedio de La Rochelle, per dirne una
La Germania produceva acciaio in quantità maggiore e di ottima qualità con brevetti innovativi come quelli di Mannesmann, Krupp e Siemens con il primo acciaio bassolegato. Tutti temevano questo progresso.
Discorso complessivo parzialmente condivisibile, ma alcune, ed anche importanti, inesattezze (sia "lapsus" come sull'erede al trono d'Austria-Ungheria, che errori proprio come su Caporetto, su quanto realmente abbiano inciso le divisioni alleate inviate a rinforzo, sul fatto che non siamo entrati mai in territorio austriaco (non vero ma effettivamente non cambia di molto), ecc.) ed una visione un pò troppo di parte. Non che non sia soggettiva ogni analisi storica, ma mi pare qui ecceda talvolta, anche rispetto alle trasmissioni da lui condotte. È vero che spesso, in queste ultime, vi sono storici accademici a controbilanciare eventualmente...
Dopo aver studiato tante guerre non ritiene che le guerre dovrebbero risolversi con duelli tra leaders e che i popoli e le strutture abitative, dei trasporti, sociali, sanitarie, culturali, artistiche, etc, non dovrebbero subire alcun danno.. Gli eserciti dovrebbero misurarsi su campi di battaglia adibiti. Punto.
Complimentandomi con il professor Mieli per la bella lezione,vorrei chiedere quanto hanno influito le truppe USA, se mai erano presenti sul fronte del Piave...
Per quanto ne sappia le truppe statunitensi erano principalmente schierate per combattere quelle tedesche in Francia. Da noi c'erano ufficiali ed artiglieria britannici in sostegno all'esercito italiano.
Gli americani ci hanno riempito di cibo dal 17,le truppe alleate francesi e inglesi erano molto piu presenti prima e fino a caporetto. Le ultime battaglie le abbiam fatte maggiormente noi, con minoranze sempre inglesi e francesi. Gli Americani la maggior parte furono in belgio, per rispondere alle varie disperate ultime offensive tedesche che fallirono con la quinta che permise appunto a loro e ai francesi/inglesi di controattaccare dopo anni in difesa, respingendo i tedeschi alle frontiere. Senza gli usa l avremmo avuta tutti molto piu difficile, come nella seconda guerra dopotutto
che tristezza sentire riferimenti geografici (territori persi ) e storie di battaglie devastanti (Caporetto) assolutamente inferiori a Verdun e a battaglie in Russia. Strabismo consapevole, ahinoi!, della Storia!
Mieli, pagato con i soldi dei contribuenti, resta sempre un gran paraculo. Trattare la storia con sufficienza e pressapochismo, liquidando un evento storico fondamentale come un errore. Pessimo da sempre
Ha preso in considerazione il giudizio nostro e di Dio su di lei sabato e domenica comprese? Deve grattare e ramazzare ancora un pò per una competenza elementare. Come lei dovrebbe sapere, una assoluta mancanza di talento e propensione intellettuale, costringe a 10 volte più fatica, a ramazzare e grattare. Lo faccia: perché ci piacerebbe vederla e sentirla un giorno nel campo degli alti intellettuali.
Mi permetto di dirglielo, quello che penso di lei, perché osservarla sempre in tv a fare la pessima figura del gatto randagio di tangenziale non é bello.
p.s. A me comunque Paolo Mieli solitamente piace, e anche molto: solo, evidentemente non è uno storico militare (ad es. invece di Alessandro Barbero), e quindi manifesta diverse, evidenti lacune.
E a dirle cosa pensa Dio di tutti gli ebrei io mi sento ancora troppo buona e santa. Infatti mi sono rifatta una nuova vita di parole di neve e ghiaccio da st moritz. La mia nuova vita infatti pensa che tutti gli ebrei siano solo trippa di gatto da dare in pasto ai maiali. La nostra neve é un elemento naturale particolarmente intransigente quanto a ciò da tenere e quanto da gettare ai maiali.
Vorrei ringraziare, immensamente, il dottor Mieli, per tutto il suo lavoro; per aver dato luce a tante parti di storia, quasi del tutto sconosciute, ma a me tanto care
Finalmente ho trovato qualcosa che mi aiuta a dormire.
Grazie Mieli!
Francesco Ferdinando non era figlio di Francesco Giuseppe ma il nipote , figlio del secondo fratello più giovane , Carlo Ludovico
Lezione di storia straordinaria, raccontata con lucidità e rara sincerità. Intellettualmente onesta, impudica come solo un personaggio di tale levatura poteva osare raccontarla.
cosmo azzinari non è assolutamente vero. molte inesattezze , faciloneria ed una considerazione dell impegno italiano che è sminuito e quasi ridicolizzato.
i russi ai laghi masuri e i francesi con le Heers a 30 km da Parigi, ebbero drammi se non peggiori, uguali a caporetto.
mieli è poco preciso e falso nella sua esposizione sempre pregiudicata dall ideale politico.
confrontalo con le lezioni di Barbero o Caracciolo o ancor meglio Sergio Romano
Nessuna polemica.
Paolo Ricci Purtroppo mente sapendo di mentire. È quella la cosa grave. Da chi venga foraggiato per dire simili fandonie questo non lo so.
Condivido in pieno quanto scritto dal signor Daniele Bologna, e ad integrazione aggiungo solo un particolare, evidentemente significativo: il 28 ottobre 1918 sfondiamo finalmente la resistenza nemica sul Piave, il 29 ottobre un emissario di Vienna avvia i primi contatti in vista di un eventuale armistizio che però, nelle intenzioni austriache, non doveva comunque portare ad 'aprire' il proprio territorio ad una offensiva italiana contro la Germania da sud (e questo disse il governo di Vienna a quello di Berlino, nel preannunciargli l'avvio delle trattative con Roma), ma quando il pomeriggio del 3 novembre a villa Giusti è firmato l'armistizio tra Regno d'Italia e Impero Austro-Ungarico, le clausole invece prevedono anche la facoltà di usare il Tirolo per attaccare la Germania da sud.
Ossia all'inizio di novembre la prospettiva di una seconda offensiva alleata contro il territorio metropolitano tedesco - e sia pure dall'aspro teatro alpino - appariva decisamente concreta e sicuramente contribuì ad indurre i vertici tedeschi alla trattativa (sfociata, come è noto, nell'accordo di Compiegne).
Dopo pochi minuti ho chiuso il video per diversi motivi già elencati da altri commentatori. Vorrei aggiungere al suo commento - che condivido appieno - un contributo a ulteriore supporto alla tesi dell'importanza dell'intervento italiano alla vittoria finale: il salvataggio eroico di decine di migliaia di soldati e profughi serbi ad opera della Marina militare italiana durante il primo conflitto mondiale.
Oggi il Ministero serbo ha rettificato DEFINITIVAMENTE con molte importanti manifestazioni il falso storico per il quale le gesta eroiche, di fatto compiute dall'Italia, sono state per ben cent'anni attribuite alla Francia dalla falsa propaganda post bellica dei nostri "cari" alleati di allora. Si trattò della prima moderna operazione umanitaria di mutuo soccorso e salvataggio in ambito internazionale, che nella storia NON HA MAI AVUTO EGUALI, né per dimensioni, né per complessità. Altro che Dunkerque.
Probabilmente, se all’Italia fossero stati riconosciuti i meriti del proprio intervento umanitario la storia sarebbe rimasta la stessa, ma forse, oggi, nel cuore di Kalemegdan, la fortezza nel centro di Belgrado, non avremmo un monumento di dieci metri “alla Francia”, ma un riconoscimento al nostro paese.
www.eastjournal.net/archives/76564
l’arciduca francesco ferdinando era nipote dell’ imperatore francesco giuseppe, divenuto erede al trono perché il principe Rodolfo, figlio dell’imperatore mori’ suicida a 31 anni. Mieli lascia intendere che fosse il figlio dell’imperatore. Nulla di grave, ma doverosa precisazione.
Tutte le trasmissioni storiche sono moderate da costui.LA STORIA SONO IO.!!!!!!!! DALLA MATTINA ALLA SERA IN TV .SIGNOR MIELI ABBIA PIETÀ ,LA STORIA SI E STUFATA!!!!
Grande diffusore di notizie, molte delle considerazioni sono di chi ha letto attentamente INDRO MONTANELLI. Considera la visione di tutti; anche analfabeti. E non che fossero più deficienti dei colti. ANZI...erano più pragmatici.
Inesattezze del Sig. Mieli; 11:00 la capitale della Bosnia è SArajevo e non Serajevo. 11:42 Francesco Ferdinando era designato alla successione dello ZIO Kaiser Joseph Franz sul trono Austria-Ungheria e non del padre.
Vabé 😂 è un erorre frivolo che se si è a conoscenza di un minimo di geografia europea si capisce subito
Si fidi. Glielo dico solo per il suo bene. Non glielo dico per spocchia, perché mi chiamo Marien Augustine von Tyssen, e perché sono cittadina svizzera. Glielo dico solo per il suo bene.
Se ne vada via, come Dio le comanda, prenda le sue galline (madre, moglie, figlie, sorelle) e se ne vada nell'oblio prima che sia tardi. Almeno salverá tutto il suo patrimonio anche se sono solo galline.
07:10 considerazione di impressionante attualità
Il revisionista Mieli qui tenta nell'impresa impossibile di superare se stesso nel record di visioni alternative della Storia. Imbarazzante.
A rompere i patti furono gli austriaci e i tedeschi, che decisero l'intervento nei Balcani autonomamente.
io non condivido la ricostruzione così fosca sull'intervento italiano. Innanzitutto quando dice che Caporetto fu l'unica rotta degli Alleati: non è vero, perché sul fronte orientale i Russi subirono sconfitte mostruose, poi dice che non siamo mai entrati in territorio nemico nel corso della guerra, è falso perché fino a Caporetto avevamo occupato Monfalcone e Gorizia, anzi l'offensiva austriaca e tedesca fu una risposta ad alcuni successi italiani sull'Isonzo e parlando della perdita di territorio dopo Caporetto, ricordo che sul fronte occidentale al momento dell'armistizio i tedeschi occupavano ancora parti del Belgio e della Francia, anzi l'unica sconfitta significativa subita dei Tedeschi fu ad Amiens nell'estate del '18, per il resto nemmeno una volta gli Alleati hanno invaso la Germania. ultima considerazione riguarda quando dice che la guerra "fu vinta altrove". il fronte italiano sarà stato pure un teatro di guerra secondario rispetto a quello francese, da cui è dipeso l'esito finale del conflitto, ma durante quella guerra ci sono stati numerosi fronti che hanno inciso di meno, quindi non vedo perché sminuirci così. noi italiani abbiamo combattuti la nostra guerra contro l'Austria per motivi che riguardano la nostra nazione e l'abbiamo vinta, come le altre nazioni impegnate in fronti secondari.
È bene sottolineare che l'Italia fu la sola belligerante a combattere interamente in territorrio "nemico" se si considera qual era il confine del Regno. Per altro, furono i Francesi a riconoscere per primi e con ìmpeto spontaneo che,《L' Italie contribua valablement à la victoire finale》.
Daniele Bologna Hai fatto una analisi eccellente. Altro che Mieli spocchioso!
Ma poi il fronte Italiano non era neanchè secondario. È stato uno dei più importanti, anche perchè l'Austria è crollata lì.
Che stupidaggine. Il contributo dell' Italia alla vittoria degli alleati era più o meno zero.
Mmmmm non proprio. Non è che tutta l’epoca moderna fosse analoga al medioevo con le guerre di cavalieri e casate. Già durante la guerra dei trent’anni, nell’età dell’assolutismo e nel 700 c’erano forme di coscrizione ed i civili erano eccome coinvolti nelle guerre seppur in misura minore rispetto alle guerre contemporanee. Assedio de La Rochelle, per dirne una
La Germania produceva acciaio in quantità maggiore e di ottima qualità con brevetti innovativi come quelli di Mannesmann, Krupp e Siemens con il primo acciaio bassolegato. Tutti temevano questo progresso.
Non è vero che le popolazioni avevano echi lontane delle battaglie
La moglie dell'Arciduca Francesco Ferdinando, non sarebbe mai diventata Regina, in quando il matrimonio era di carattere Morganatico.
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Discorso complessivo parzialmente condivisibile, ma alcune, ed anche importanti, inesattezze (sia "lapsus" come sull'erede al trono d'Austria-Ungheria, che errori proprio come su Caporetto, su quanto realmente abbiano inciso le divisioni alleate inviate a rinforzo, sul fatto che non siamo entrati mai in territorio austriaco (non vero ma effettivamente non cambia di molto), ecc.) ed una visione un pò troppo di parte. Non che non sia soggettiva ogni analisi storica, ma mi pare qui ecceda talvolta, anche rispetto alle trasmissioni da lui condotte. È vero che spesso, in queste ultime, vi sono storici accademici a controbilanciare eventualmente...
dove sarebbero entrati i soldati italiani in territorio imperiale?
@@giftbox2369Gorizia per esempio
Il figlio del capitano Merryll addetto alla propaganda....
quali eco lontane di battaglie ,le guerre attraversavano in lungo ed in largo gli stati ed avevano sempre conenguenze pesanti e tangibili...
Ma I contadini sempre a fatica erano sottoposti senza rispetto e nessun tornaconto. Tanto più in Italia, Serbia e Russia. Quindi...
Mieli riprenditi!!!!!!
Dopo aver studiato tante guerre non ritiene che le guerre dovrebbero risolversi con duelli tra leaders e che i popoli e le strutture abitative, dei trasporti, sociali, sanitarie, culturali, artistiche, etc, non dovrebbero subire alcun danno.. Gli eserciti dovrebbero misurarsi su campi di battaglia adibiti. Punto.
Magari !!! È una prerogativa delle civiltà europee dell'età del ferro.
Cominciamo con un colpo in testa😂
Questa e' storico????
Certo! Si pone nei panni PROLETARI, che non è capacità comune, specie per chi la FATICA l'ha solo nello sport.
@@alfredopaganelli a me non me piace
Complimentandomi con il professor Mieli per la bella lezione,vorrei chiedere quanto hanno influito le truppe USA, se mai erano presenti sul fronte del Piave...
Per quanto ne sappia le truppe statunitensi erano principalmente schierate per combattere quelle tedesche in Francia. Da noi c'erano ufficiali ed artiglieria britannici in sostegno all'esercito italiano.
Gli americani ci hanno riempito di cibo dal 17,le truppe alleate francesi e inglesi erano molto piu presenti prima e fino a caporetto. Le ultime battaglie le abbiam fatte maggiormente noi, con minoranze sempre inglesi e francesi. Gli Americani la maggior parte furono in belgio, per rispondere alle varie disperate ultime offensive tedesche che fallirono con la quinta che permise appunto a loro e ai francesi/inglesi di controattaccare dopo anni in difesa, respingendo i tedeschi alle frontiere. Senza gli usa l avremmo avuta tutti molto piu difficile, come nella seconda guerra dopotutto
@@3093DaNieLe3093
grazie mille delle news;
w la PACE el a gn00c4
Tantissimo
Tantissime imprecisioni e pure qualche sfondone. Ottimo giornalista il Mieli, ma fare lo storico è un’altra cosa.
a quali si riferisce?
che tristezza sentire riferimenti geografici (territori persi ) e storie di battaglie devastanti (Caporetto) assolutamente inferiori a Verdun e a battaglie in Russia. Strabismo consapevole, ahinoi!, della Storia!
Mieli, pagato con i soldi dei contribuenti, resta sempre un gran paraculo. Trattare la storia con sufficienza e pressapochismo, liquidando un evento storico fondamentale come un errore. Pessimo da sempre
chi mi fa un riassuntino?
No, con tanta noia, zazzoni
Servo.
Ha preso in considerazione il giudizio nostro e di Dio su di lei sabato e domenica comprese? Deve grattare e ramazzare ancora un pò per una competenza elementare. Come lei dovrebbe sapere, una assoluta mancanza di talento e propensione intellettuale, costringe a 10 volte più fatica, a ramazzare e grattare. Lo faccia: perché ci piacerebbe vederla e sentirla un giorno nel campo degli alti intellettuali.
Mio nonno ha combattuto la prima guerra mondiale
Mieli di lotta continua che parla della grande guerra è come un mafiosi che parla di legalità
Bestia grillina.
Mieli capisce poco di storia in generale, e assolutamente niente di storia militare.
Mi permetto di dirglielo, quello che penso di lei, perché osservarla sempre in tv a fare la pessima figura del gatto randagio di tangenziale non é bello.
Credo che con nulla Mieli intenda: "nulla rispetto a quello che Londra aveva promesso".
Mieli un sedicente storico 😂😂😂😂
non c'era modo di dare a mieli un caramella per la gola!!!
Posso suggerire questo? ruclips.net/video/t2a6IzoKD9w/видео.html
I vari commenti del popolino piccato a cui viene detto che babbo natale non esiste la dice lunga su questo paese.
Non c'entra niente. Semplicemente si annulla la vittoria italia quando invece questa ci fu e fu anche decisiva.
MIELI STORICO?
Ma che stai a di???
L'ignoranza di Mieli è colma di lacune :)
p.s. A me comunque Paolo Mieli solitamente piace, e anche molto: solo, evidentemente non è uno storico militare (ad es. invece di Alessandro Barbero), e quindi manifesta diverse, evidenti lacune.
E a dirle cosa pensa Dio di tutti gli ebrei io mi sento ancora troppo buona e santa. Infatti mi sono rifatta una nuova vita di parole di neve e ghiaccio da st moritz. La mia nuova vita infatti pensa che tutti gli ebrei siano solo trippa di gatto da dare in pasto ai maiali. La nostra neve é un elemento naturale particolarmente intransigente quanto a ciò da tenere e quanto da gettare ai maiali.
dio nn sarebbe felice di sentirti dire questo
Il papa aveva ragione ,inutile strage.
ha. Mieli... ?! Eh, dai, fatti un viaggetto in Inghilterra ... !
Vomito!