Caro Matteo, sono estremamente reticente a scrivere sui social, ti seguo da un po' e ti ringrazio per le tue pubblicazioni interessanti e avvincenti allo stesso tempo, compresa la tua presente narrazione, ricca di spunti nella prima parte e di pathos nella seconda. Di fronte allo sfascio totale, trattandosi di un'epoca che è quella dei "genitori dei miei genitori" mi ha preso un pianto inatteso, come mi capitò al sacrario di Asiago quando ho passato alcune ore a leggere tutti i nominativi che ho potuto vedere, tanti. Troppi, una parte, ma che davano l'idea. Ed era ahinoi solo il preludio di altre distruzioni e sfacelo, pagati da ragazzini, contadini. pastori, operai. So che il mio sentimento è inutile e anche un po' femmineo, ma non mi interessa, anzi. Maledetti, i colpevoli sono ben chiari, sentimenti di disprezzo, arroganza e indifferenza che oggi sono qui, serpeggianti, venefici di falsa positività. Infine, permettimi un altro piccolo pensiero: hai detto recentemente, oppure ho capito, che la Piazza è sempre positiva, un percorso di crescita individuale e partecipazione, un vecchio mito della sinistra...hai ragione, non toglierei questo diritto a nessuno, compreso Pontida. Ma forse aveva ragione anche Manzoni, con il suo Renzo inebriato di piazza....scusa la mia lunghezza, infatti non scrivo mai, ma ci tenevo a ringraziarti non solo in forma banale.
ottima lezione, mi sarebbe piaciuto se si fosse soffermato di più sull'offensiva di primavera tedesca del '18, poichè fino a luglio-agosto la situazione era ancora parecchio in bilico.
Mi piace molto come spieghi la storia, tanto rispetto, però secondo me ci stava citare anche il fronte arabo con Lawrence d'Arabia, gli accordi segreti tra Francia-Inghilterra e le promesse mancate, comunque bellissima lezione, grazie 👍
Professore grazie mille davvero. E' un piacere ascoltarla mentre lavoro in ufficio. Consiglio proprio un organizzazione numerica delle lezioni, sarebbe magnifico. Ha mai pensato a un podcast su Spotify?
Prof sul fronte italiano l'esercito era concentrato di fronte alla Bainsizza. il problema non era la lunghezza del fronte ma la strategia adottata durante le "spallate" queste si poco concentrate in un unico punto di sfondamento.
A Caporetto arrivarono i tedeschi chiamati dagli austriaci e questo credo spieghi bene il motivo per cui sfondarono facilmente, oltre a tutte le altre motivazioni
Io non capisco se queste sono lezioni di filosofia o di storia... Non ho mai avuto un professore così. Lei processore insegna anche storia? Me lo sono chiesto più volte. Comprenda la mia obiezione... Questa non mi sembra una spiegazione di storia come sono abituate io
@@MatteoSaudino Sono abituato a date... Morti... Guerre... Altre date... Tante frasi di filler come "questo l'abbiamo già visto/questo lo vedremo/questo lo finite voi a casa" e poi lunghe digressioni sulla chiesa senza mai giungere al punto. Ormai questo è il quinto anno
28:35 - come temeva, si è sbagliato caro prof. Saudino. Lo chiamarono "La grande Berta" non il grande Berta. La grande Berta arrivava a colpire 120 km di distanza, altro che gli 8 km. Infatti i tedeschi bombardarono dalla distanza Parigi.
Gli Armeni non sono cattolici, formano una chiesa autonoma e molto antica (fu il primo regno ad adottare il cristianesimo). Gli Armeni erano presenti anche nel sud della Turchia ai confini con la Siria. Questa zona si chiamava " Grande Armenia".
Non mi piace fare il "maestrino" zelante e sempre pronto a correggere gli errori altrui, ma tu purtroppo mi costringi a rettificare un tuo svarione: sul fronte orientale nel corso della Grande guerra non si fronteggiarono solo tedeschi e russi, bensi' austro- tedeschi da una parte e russi dall'altra.......infatti all'inizio dell'immane conflitto i russi dovettero vedersela con i soli austro- ungarici, che pero' dopo aver inanellato una serie di disfatte chiesero aiuto ai loro alleati germanici; del resto Ludendorff in un momento di amarezza e scoramento si sfogo' dichiarando che i tedeschi erano costretti a combattere " ammanettati ad un cadavere"( sue testuali parole). Ciao da Saverio di Cisternino(Brindisi)
Le sue lezioni sono un patrimonio culturale di inestimabile valore. Non ho parole per ringraziarla.
Bravo bravo bravo. Aspetto i prossimi video. Finalmente sto interessandomi della storia.
Splendida la spiegazione di Caporetto e del fuoco amico che colpiva chi non attaccava all' arma bianca. Grazie Prof.
Grazie Professore per queste bellissime lezioni!
Caro Matteo, sono estremamente reticente a scrivere sui social, ti seguo da un po' e ti ringrazio per le tue pubblicazioni interessanti e avvincenti allo stesso tempo, compresa la tua presente narrazione, ricca di spunti nella prima parte e di pathos nella seconda. Di fronte allo sfascio totale, trattandosi di un'epoca che è quella dei "genitori dei miei genitori" mi ha preso un pianto inatteso, come mi capitò al sacrario di Asiago quando ho passato alcune ore a leggere tutti i nominativi che ho potuto vedere, tanti. Troppi, una parte, ma che davano l'idea. Ed era ahinoi solo il preludio di altre distruzioni e sfacelo, pagati da ragazzini, contadini. pastori, operai. So che il mio sentimento è inutile e anche un po' femmineo, ma non mi interessa, anzi. Maledetti, i colpevoli sono ben chiari, sentimenti di disprezzo, arroganza e indifferenza che oggi sono qui, serpeggianti, venefici di falsa positività.
Infine, permettimi un altro piccolo pensiero: hai detto recentemente, oppure ho capito, che la Piazza è sempre positiva, un percorso di crescita individuale e partecipazione, un vecchio mito della sinistra...hai ragione, non toglierei questo diritto a nessuno, compreso Pontida. Ma forse aveva ragione anche Manzoni, con il suo Renzo inebriato di piazza....scusa la mia lunghezza, infatti non scrivo mai, ma ci tenevo a ringraziarti non solo in forma banale.
eugenio dalla toscana ,e un piacere ascoltarla , grazie
Grazie per la lezione
Grazie seguo sempre❤
Spiegazione eccellente!
maddò! super lezione.
Buona sera professore, ottima spiegazione, grazie.
Per me appuntamento imprescindibile! Un saluto
Grande sto seguendo i tuoi video sei un grande !!! mi aiuta moltissimo nello studio
Grandeeeee.... Come sempre.
voglio dire che sta trasmettendo il sentimento giusto della storia.
perchè non numerare progressivamente queste bellissime lezioni, così da apprezzare meglio il seguito degli eventi - ho visto solo ora le playlist :-)
ci provo! grazie
Grazie Prof.
Grazie professore, posso chiederle un parere sul film uomini contro di francesco rosi, inerente proprio alla prima guerra mondiale.
A mio avviso è un buonfilm con un Volentè immenso. E' un film militante, che riesce a mettere a nudo la barbarie delle grande guerra
grandissimo
ottima lezione, mi sarebbe piaciuto se si fosse soffermato di più sull'offensiva di primavera tedesca del '18, poichè fino a luglio-agosto la situazione era ancora parecchio in bilico.
Il film "Uomini contro" tratto da "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu" è bellissimo
grazie prof!
Stupendo
Grazie!!!
Buongiorno prof, che libro di testo adotta nelle sue classi? Grazie :)
Dopo ascolto l' altro,ora..vado in attività fisica ( pausa per quella di movimento intuitivo e cerebrale.) A più tardi prof
Mi piace molto come spieghi la storia, tanto rispetto, però secondo me ci stava citare anche il fronte arabo con Lawrence d'Arabia, gli accordi segreti tra Francia-Inghilterra e le promesse mancate, comunque bellissima lezione, grazie 👍
Verissimo
Nelle altre lezioni sulla prima guerra mondiale ci sono!!!
Grazie
Professore grazie mille davvero. E' un piacere ascoltarla mentre lavoro in ufficio. Consiglio proprio un organizzazione numerica delle lezioni, sarebbe magnifico. Ha mai pensato a un podcast su Spotify?
Prof sul fronte italiano l'esercito era concentrato di fronte alla Bainsizza. il problema non era la lunghezza del fronte ma la strategia adottata durante le "spallate" queste si poco concentrate in un unico punto di sfondamento.
ma quindi ormai si fanno lezioni con lavagne elettroniche o proiettori?
Da noi ogni classe ne è dotata
Sì
@@InfoRome ci vuole il sistema scolastico finlandese!!!
@@stefanorunnertube Magari ! Haha la vedo dura in Italia... Soprattutto per la presenza di italiani
A Caporetto arrivarono i tedeschi chiamati dagli austriaci e questo credo spieghi bene il motivo per cui sfondarono facilmente, oltre a tutte le altre motivazioni
Interessante ricerca storico - sociale*.
Mi scusi Prof. Non è,stats citata la strage del Ponto. Dieci milioni di greci uccisi. Forse la notizia mi e' sfuggita.
Sono 12 milioni i morti di tutta la prima guerra mondiale!
Io non capisco se queste sono lezioni di filosofia o di storia... Non ho mai avuto un professore così. Lei processore insegna anche storia? Me lo sono chiesto più volte. Comprenda la mia obiezione... Questa non mi sembra una spiegazione di storia come sono abituate io
Come sei abituato?
@@MatteoSaudino Sono abituato a date... Morti... Guerre... Altre date... Tante frasi di filler come "questo l'abbiamo già visto/questo lo vedremo/questo lo finite voi a casa" e poi lunghe digressioni sulla chiesa senza mai giungere al punto. Ormai questo è il quinto anno
28:35 - come temeva, si è sbagliato caro prof. Saudino. Lo chiamarono "La grande Berta" non il grande Berta. La grande Berta arrivava a colpire 120 km di distanza, altro che gli 8 km. Infatti i tedeschi bombardarono dalla distanza Parigi.
Grazie
Gli Armeni non sono cattolici, formano una chiesa autonoma e molto antica (fu il primo regno ad adottare il cristianesimo).
Gli Armeni erano presenti anche nel sud della Turchia ai confini con la Siria. Questa zona si chiamava " Grande Armenia".
si, poveri armeni, grazie della notizia, quello che fa ancora ora coi curdi
Non mi piace fare il "maestrino" zelante e sempre pronto a correggere gli errori altrui, ma tu purtroppo mi costringi a rettificare un tuo svarione: sul fronte orientale nel corso della Grande guerra non si fronteggiarono solo tedeschi e russi, bensi' austro- tedeschi da una parte e russi dall'altra.......infatti all'inizio dell'immane conflitto i russi dovettero vedersela con i soli austro- ungarici, che pero' dopo aver inanellato una serie di disfatte chiesero aiuto ai loro alleati germanici; del resto Ludendorff in un momento di amarezza e scoramento si sfogo' dichiarando che i tedeschi erano costretti a combattere " ammanettati ad un cadavere"( sue testuali parole). Ciao da Saverio di Cisternino(Brindisi)