Grazie per i bei commenti. È ovvio che in questo ipotetico viaggio non si tirene conto di alcuni aspetti pratici: non abbiamo le tecnologie, servirebbe una enorme quantità di energia e la fase di accelerazione, per essere biologicamente sostenibile, richiederebbe molto tempo.
grazie a questi tuoi video ho compreso meglio il concetto che ogni oggetto è allo stesso modo fermo o in movimento in funzione del punto di osservazione e che la vera discriminante è il subire un'accellerazione (positiva o negativa) e questo che rende lo slittamento temporale reale per uno solo dei 2 osservatori Attendo con ansia lo sviluppo di questa playlist
Sarebbe interessante visualizzare quando l'astronauta che ritorna indietro sulla terra "recupera" i quasi 20mila anni necessari a ristabilire la coerenza con l'osservatore terrestre, una volta rientrato. Accade tutto nella virata di ritorno? A conti fatti, dovrebbero esserci dei momenti, e non possono che essere durante le accelerazioni e decelerazioni (partenza, virata e frenata al rientro), in cui l'astronauta "vede" il tempo sulla terra scorrere non più lentamente, ma vorticosamente. Questa è una cosa che pur avendo studiato la relatività speciale (ma non quella generale), non sono mai riuscito a immaginare e quantificare nemmeno approssimativamente / euristicamente. Complimenti per il video.
Invece che pensare ad un viaggio rettilineo con accelerazione in partenza, decelerazione all'arrivo, inversione e così via , è più facile pensare ad una traiettoria circolare , con velocità tangenzale costante, che allontana la navicella e la riporta al punto di partenza nello stesso tempo. Il che è equivalente. Ma adesso avrai un 'accelerazione centripeta che equivale a un campo gravitazionale , e il calcolo è più facile e mostra che la dilatazione temporale è la stessa.
@@vitovittucci9801 in tal caso però bisogna conoscere la relatività generale. Quello che mi piacerebbe vedere invece è una confutazione del paradosso dei gemelli per chi conosce solo la relatività ristretta, come caso limite di un moto rettilineo che si inverte in corrispondenza dell'arrivo a destinazione, ovvero con accelerazione presente (come caso limite) solo in corrispondenza della virata. E' possibile argomentare in maniera tale da individuare un "raccordo" tra i due moti rettilinei di andata e ritorno dell'astronauta, per convincersi che al ritorno l'astronauta ritroverà il suo gemello invecchiato (piuttosto che viceversa)?
@@riccaricca68 Quelli che contestavano la relatività ristretta portavano il seguente argomento : perché dovrebbe essere il gemello astronauta a risultare più giovane alla fine del processo e non quello sulla terra? Dato che il movimento è relativo, perché diciamo che la navicella parte e ritorna mentre la terra "sta ferma" e non viceversa? In altre parole perché decidiamo che la navicella si muove( e quindi su di essa avvengono i famosi effetti relativistici) mentre la terra sta ferma ( e il gemello rimasto a terra invecchia come da corso naturale)? La risposta trovata dai fisici è che sulla navicella l'astronauta avverte delle accelerazioni in partenza, in frenata, in virata, ecc, mentre un abitante della terra non avverte tutto questo. Ciò fa la differenza, cosicché la terra si possa considerare un sistema inerziale ( non sottoposto a forze), mentre la navicella non è un sistema inerziale. Si potrebbe obiettare che anche la terra possiede i movimenti di rotazione e rivoluzione, ma questi danno accelerazioni trascurabili rispetto a quelle avvertibili sulla navicella. Naturalmente c'è tutta una scala di inerzialità. Se esistesse un pianeta "più fermo" della terra sarebbe l'abitante della terra a fare la parte dell'astronauta rispetto all'abitante dell'ipotetico pianeta.
@@vitovittucci9801 è sacrosanto quello che scrivi, la mia curiosità però è quella di voler quantificare la corrispondenza tra il tempo terrestre e il tempo sull'astronave, in maniera da verificare attraverso le formule della relatività ristretta che non ci sono in effetti contraddizioni, ovvero che entrambi, sapendo di essere uno inerziale e l'altro no, devono arrivare alla stessa conclusione. Avevo un opuscolo di Tullio Regge che molto sinteticamente cercava di rappresentare (quantitativamente) il caso limite dell'inversione istantanea usando solo le relazioni della relatività ristretta, in pratica le trasformazioni di Lorentz e gli spazi di Minkowski, ma lo trovai molto ostico e criptico e ricordo che non riuscii a capirlo.
Per la RR non esiste il "tornare indietro"; dunque non è possibile il confronto degli orologi. Infatti la teoria si applica a moti rettilinei uniformi unidirezionali non a moti alternati di andata e ritorno, nè a moti in partenza da fermo o in frenata all'arrivo.
Complimenti per il video! Molto stimolante il tema e chiarissima l'esposizione! Sarei curioso di sapere se ha letto e se consiglia il volume primo, dedicato ad Einstein e alla relatività, della collana RBA "Grandi idee della scienza".
@@ValerioPattaro no, fa parte di una collana di divulgazione "accessibile a tutti", perciò mi avrebbe fatto piacere un suo consiglio. In ogni caso se non l'ha letto non si preoccupi, anzi la ringrazio per la risposta!
Bellissima spiegazione prof. Ma io che non sono un fisico, soprattutto dopo avr letto i libri di Carlo Rovelli, continuo a chiedermi cosa significa t, cioè "al secondo", visto che il secondo è una unità di misura convenzionale valida sulla terra. In sostanza qual è la velocità della luce in assoluto? O forse non esiste e la domanda è priva di senso?
Esistono delle unità di misura, dette relativistiche, nelle quali si pone la velocità della luce = 1, numero adimensionale. Anche tutte le altre velocità saranno grandezze adimensionali minori di 1.
Una volta (decenni fa) si ipotizzava il viaggio interstellare con navi a propulsione di fotoni, quindi con accelerazione costante fino a raggiungere una velocita interstellare. E' ancora valida questa visione con le attuali conoscenze e , nell'ipotetico viaggio descritto i parametri di quanto varierebbero? grazie
Buonasera professore, complimenti per come espone certi concetti. Mi sembra di aver capito nel suo esperimento dei gemelli che i valori che si trovano con RR divergano in modo trascurabile dai valori trovati con RG. Allora il tempo proprio il gamma le velocità le distanze trovate in RR sono valide? In questa lezione lei introduce RG solo per motivo concettuale necessario per espungere il " paradosso"introducendo accelerazioni? Le sarei molto grato potesse chiarirmi questo dubbio , quando puó. Grazie. Di nuovo complimenti! ( Mi sono subito iscritto...,)
@@ValerioPattaro grazie. Ma allora i valori che lei trova conRR sono accettabili o vanno corretti? Se vanno corretti che si fanno a fa( si dice in Toscana). Gli appunti che ho da sempre li butto? Con RG non so farli ( matrici tensori....basta..aahhah,) Un saluto..grazie grazie..
Gentile professore devo dirle che ha perfettamente ragione( non avevo dubbi..). Usando RR e RG , mi sono divertito a fare due conticini , le grandezze trovate coincidono nelle due teorie , con formule specifiche delle due teorie stesse. Grande immenso Einstein.. E grazie alei che mi ha spinto a tanto. Adoro RR ...la piú controintuitiva e spiazzante delle teorie( concettualmente piú di RG e dei quanti, anche se con matematica piú " semplice".. Di nuovo un grazie. A presto.
Bello spiegato bene in tre secondi , ma mi domando se c'è sempre qualcosa o qualcuno che si muove a velocità prossime a quella della luce , il muone per esempio "osserverebbe" il mio futuro , il libero arbitrio che fine farebbe ? O meglio c'è nell'universo qualcosa che abbia un passato " assoluto "
Ciao Valerio...aspettiamo cortesemente qualche tua lezione sulla relatività ristretta. Cosí capiró questa cosa: E^2= m^2 c⁴+ p^2 c^2 che dovrebbe essere ricavata nel triangolo delle energie relativistiche da E = m gamma c^2 e m gamma v. Perché m gamma v va moltiplicata per c ? Non riesco a capirlo. Mi puoi aiutare( quando puoi..) Grazie , un saluto
@@ValerioPattaro concordo. Alla relatività si arriva, non si parte da essa. Ma non vedo l' ora di godermi le tue lezioni sull' argomento. Perdonami se ti ho messo fretta.
@@ValerioPattaro le accelerazioni e anche il frenaggio che in termini di anni fanno una differenza significativa quindi in pratica ci vorrebbero più di 35 anni.
Ovviamente è un esercizio mentale..... ma se non si vorrebbe trascurare la dilatazione dello universo, quale correzioni bisogna fare a questi calcoli? Grz
In considerazione di quanto esposto, mi sorge una domanda: il tempo sulla terra è influenzato dalla velocità della sua orbita? Il tempo sul sole (relativamente fermo nel nostro sistema) scorre dunque più velocemente che sul nostro pianeta?
La velocità è sempre una grandezza relativa... è sempre riferita al sistema di riferimento. Se prendi il centro della galassia come riferimento terra e sole si muovono a velocità considerevoli...
La relatività speciale si applica al contenuto dell'universo non al contenente cioè lo spazio; questo è un assoluto che cadrà soltanto con la relatività generale. Infatti lo spazio dilatandosi può benissimo superare la velocità della luce. Lo stesso dicasi con la velocità della luce la quale compare al denominatore delle trasformazioni di Lorentz: questo sarebbe nullo rendendo le eguaglianze prive di significato. Nel proprio sistema di riferimento tutti i valori sono standard: non esiste l'elisir di lunga vita; dunque l'astronauta vive i suoi bei ottant'anni o poco più ma poichè è in movimento questi anni vengono visti dai terrestri dilatati e corrispondentemente lui vede gli ottant'anni che trascorrono sulla Terra dilatati. Il risultato è che gli esterni al proprio sistema di riferimento vengono visti rimanere giovani più a lungo. Se la luce impiega 10.000 anni a raggiungere la stella l'astronauta che viaggia a quasi la velocità della luce arriverà su di essa in poco più di 10.000 anni e in 80 anni percorrerà quasi 80 anni-luce.
Il tuo commento mi ha stimolato a fare due conti con Mink e i dati che hai inserito. Si trova che con d= 10000 c, e tempo proprio 80 anni, il gamma risulta 125,0039 e quindi sull' asse x,. v= 2,99x 10^8 m/s La distanza che percorre astronauta é 10000 c/ gamma cioé gamma tau v Quando astronauta arriva per lui sono passati 80 anni e giunge nel futuro del pianeta dove sono trascorsi 10000 anni come sulla terra. Questo confonde molti, perché sembra vada piú veloce della luce. Ma non é cosí: infatti se partisse insieme ad un raggio di luce arriverebbe prima il raggio perché é cambiato per entrambi il punto di arrivo. Questo secondo RR...e se non ho commesso errori! Grazie per avermi spinto a questa analisi, magari barbosa e puntigliosa!
@@massimobertini9510 Se mi hai interpretato bene, la teoria in questione non si applica alle distanze spaziali ma alla lunghezza dei corpi materiali nello spazio; dunque il punto di arrivo è un invariante.
@@leonardoparadiso4551 sí ...ma lo spazio si contrae nella direzione del moto per il viaggiatore. Esempio del muone. Sarebbe interessante intervenisse Valerio per chiarire( se ha tempo)
@@massimobertini9510 Per il muone interviene il fattore tempo (dilatazione); avendo più tempo a disposizione, secondo la visuale terrestre, esso riesce a raggiungere, secondo il terrestre, la quota bassa.
@@leonardoparadiso4551 il gamma interviene sempre contemporaneamete e con stesso valore, sia per rallentare il tempo del viaggiatore che legge il tau( tempo proprio) sia per contrarre lunghezza, che per osservatore in quiete rimane costante( lunghezza propria).
Buongiorno professore...con la sua disponibilità mi rende ardito verso il disturbo che spesso le arreco. Ho questo problema che non riesco a risolvere per mia scarsa conoscenza materia. Se in Minkowki con c=1 tquadro - xquadro= tau quadro rappresenta iperbole con vertice in tau, allora ogni punto che appartiene all' iperbole, congiunto all' origine é la propria linea di universo. Ma essendo ,in questo spazio, i percorsi infiniti nel cono di luce, come si concilia? Sono nel pallone. Aiutooo...grazie se puó ( quando puó) illuminarmi.. Un caro saluto!
@@ValerioPattaro questo: per il punto tau passa solo quell' iperbole o infinite ( con curvature diverse). Credo solo una. Ma allora se ci sono infiniti viaggiatori che possono viaggiare con lo stesso tau, questi sono su altre iperboli? Vedi ad aver studiato queste cose alla mutua..che casini ti vengono in mente? Aahhah...perdonami ! Grazie per interessarti ai miei intrecci mentali . Spero solo non disturbarti troppo! ( Come la vedi tu?)
Volevo sapere: ma se si va a velocità prossime a quelle della luce si contraerebbe lo spazio nella direzione in cui sto andando in questo caso vedrei la stella più vicina a me, ma cosa succede se guardassi indietro verso la terra: la vedrei vicina anche lei oppure più lontana? Cioè lo spazio dietro alla navicella 🚀 sarebbe anche esso contratto? Sempre interessanti questi video ma fanno venire molti dubbi e domande
Se il tempo si "dilatasse" all'interno dell'astronave, ma SIMULTANEAMENTE le lunghezze si accorciassero, allora all'esterno dell'astronave lo spazio si dilaterebbe nella stessa misura del fattore temporale. Quindi la giornata, dilatandosi del doppio nell'astronave, diverrebbe - ipoteticamente - pari a 48 ore terrestri, ma lo spazio da percorrere raddoppierebbe, perché l'astronave si sarebbe "accorciata" e la sua lunghezza sarebbe la metà della precedente. Quindi non sarebbe possibile alcuna variazione di velocità, e quindi nessuna accelerazione. In realtà, gli esperimenti con gli acceleratori di particelle dimostrano che la massa inerziale aumenta, mentre non c'è alcuna "dilatazione temporale", ciò che rallenta sono solo i congegni degli orologi atomici al cesio, per la conservazione della quantità di moto. il trucco dei relativisti è nel "dimenticare" che la variazione di massa, lunghezze e tempo dovrebbe essere SIMULTANEA, ma ciò ovviamente non può accadere...
Correggimi se sbaglio, ma il paradosso non si potrebbe spiegare anche solo con la ristretta? Il problema è simmetrico dal punto di vista dello scorrere del tempo, ma non per le lunghezze. La distanza Terra-stella si accorcia solo per il viaggiatore, che le vede entrambe in movimento. Ma se si assume che Terra e stella siano grossomodo ferme tra loro, tale distanza non dovrebbe contrarsi per chi resta sulla Terra, che "vede" così un viaggio più lungo rispetto al viaggiatore. In pratica mi baso sul fatto che ci sono 3 punti, di cui due fermi tra loro e uno in movimento. I due osservatori non hanno quindi punti di vista perfettamente simmetrici, sebbene essi vedano i propri tempi rallentare allo stesso modo. Ci sta secondo te?
Peraltro se la velocità fosse esattamente quella della luce, cosa impossibile e irraggiungibile , il viaggio apparirebbe pressoché istantaneo al viaggiatore. A meno che nuove conoscenze non giungano all’uomo.
I risultati sono giusti, ma secondo me è spiegato in modo ambiguo. Infatti all'inizio dici che per chi rimane sulla terra l'astronauta impiega 10.000 anni, ma VEDE il tempo scorrere più lentamente sull'astronave(35 anni). No ! Il tempo scorre effettivamente più lentamente SULL' ASTRONAVE, tant'è che l'astronauta misura 35 anni di viaggio, come giustamente dici. Chi sta sulla terra non può VEDERE l'orologio dell'astronave o comunque ricevere segnali da essa indicanti che sono passati solo 35 anni al momento dell'arrivo. Il perché lo spieghi tu dopo.
Buongiorno professore. Ho visto sua presenza a Barbasimposio. Il filosofo lo interrompeva sempre....ma senza offesa si capisce che con la sua filosofia ...va poco lontano in relatività! Mi hanno colpito alcuni passaggi sul suo dire. Se non la disturbo troppo vorrei permettermi se ci puó aiutare a risolverci il problema a pag 185 nota 29 nel libro " l' ordine del tempo" di Rovelli. Dice che due osservatori che partono da A sincronizzano i propri orologi e si ritrovano poi in B( stesso punto spaziale di A, supponendo RR) confrontando i loro orologi possono conoscere le loro velocità. Secondo noi cosí possono conoscere solo la loro differenza di velocità. L' enunciato ci sembra fumoso. Che ne dice? Grazie ...ma questa fisica é meravigliosa ...piena di tranelli peró!
No professore. L' enunciato é quello. ( Forse l'abbiamo mal capito( siamo un gruppetto di dilettanti vecchierelli,ma testardi ahhaah). Grazie per pronto suo intervento. Peró rileggendo in questo momento la nota vedo:"c'é una sola linea dritta tra due eventi A e B nello spaziotempo: é quella lungo la quale il tempo é massimo e la velocità rispetto a questa linea é quella lungo la quale il tempo rallenta". Forse é l' anello mancante che non avevamo considerato. Se Rovelli in questo modo indica l' orologio in quiete..allora ci siamo. Colpa nosta! Maremma maremma....abbiamo disturbato anche lei. Che ne pensa...? Un grande grazie..a presto
Continuo il disturbo: orologio 0 in quiete segna 7000s O1 segna 2800 s O2 segna 3500 s quando si rincontrano in B Gamma1= 2,5 v=2,7945 per 10 all'ottava m/s Gamma 2= 2 v= 2,598 per 10 all' ottava m/s. Puó essere? O non ho capito una mazza? Molto possibile. Accidenti a quel libro...
@@ValerioPattaro mi dispiace farle acquistare quel libro a causa mia inettitudine. Se mi permette glielo ordino io alla libreria Fontana di Torino dove potrà andarselo a prendere quando vuole essendo lei della zona. Mi dia ok e glielo acquisteró subito. É il minimo che posso fard per sua cortesia.
Ciao Prof vorrei proporti un caso particolare: mettiamo che l'astronauta usi sia l'accelerazione e decelazione solo per partire e ritornare sulla Terra ma non una volta arrivato sulla stella cioè accelera fino a raggiungere il 99,94% di velocità, raggiunge e aggira la stella alla stessa velocità e così al ritorno sulla Terra. I tempi di percorrenza per entrambi i sistemi sarebbero pressoché uguali o cambiano? A condizione che l'astronave non subisca forze centrifughe!
9:18 non ho capito una cosa, ma forse è stupida la domanda. L'omino sulla navicella non potrebbe portare le informazioni indietro se compiesse il viaggio di ritorno? Se lui impiega, dalla sua prospettiva, 34,6 al e calcola che sulla Terra il tempo trascorso è di soli 0,012 anni, non potrebbe fare la stessa cosa nel senso opposto? Non capisco. Sicuramente ci sarà un inghippo.
Se quando l'omino arriva sulla stella per mandare un messaggio deve usare le onde radio e il messaggio ci metterà 10mila anni e chi è rimasto sulla Terra gli arriverà la risposta, da quando l'omino è partito dalla Terra, dopo 20mila anni. In definitiva il messaggio che lui è arrivato sulla stella arriverà sulla Terra un po' prima di quando arriverà lui sulla Terra.
Ma se il tempo varia in funzione della nostra velocità cosa accade ad un oggetto o una persona che sta ferma nello spazio in modo assoluto? Ovvero senza avere energia cinetica di alcun tipo. Noi ad esempio ci vediamo "fermi" tra di noi però il nostro pianeta si muove intorno al sole ad una certa velocità, inoltre oltre a questa velocità c'è pure la rotazione, ciò significa che per noi il tempo scorre già un po' più lentamente rispetto ad un corpo che sta fermo immobile nello spazio, dunque su questo corpo il tempo come scorre?
@@renzoguida2984 Il centro dell'universo, da quella posizione vedi tutte le stelle e galassie che stanno in allontanamento in egual misura all'incirca, quindi in quella posizione il riferimento sono le altre galassie e la loro velocità.
mi perdoni una domanda forse un poco stupida!, ma se il moto nel sistema di riferimento dell'astronave è uguale a zero e visto che la luce, dal suo punto di vista, si propaga comunque in tutte le direzioni a velocità "C" , cosa impedirebbe alla stessa di accelerare ancora in qualsiasi direzione? e quindi poter andare la mattina per un caffè sulla stella e tornare a casa la sera in tempo per la cena?
La luce, nel suo sistema di riferimento, percorre qualunque distanza istantaneamente (senza tornare indietro). Nel nostro sistema di riferimento va a 300.000 km/s
@@ValerioPattaro Le chiedo scusa, evidentemente non ho esposto bene la mia domanda e approfittando della sua gentilezza cercherò di essere meno contorto....poniamo di avere un sistema di due pianeti A - B distanti fra loro n* anni luce e una navicella che, con una spinta iniziale, si sposta da A a B a 200.000 Km/s con moto rettilineo uniforme, e visto che dal punto di vista della navicella la sua velocità intrinseca è uguale a zero non dovrebbe violare nessuna legge se decidesse di dare un ulteriore spinta di 200.000 Km/s verso il punto B! ... ora la domanda: con riferimento al nostro sistema, a che velocita relativa si sta spostando la navicella da A verso B dopo la seconda accelerazione? spero di essere stato più chiaro! e grazie per la sua attenzione!
Ma che vuol dire che per l'astronauta sulla terra sono passati 0,12 anni? Esiste il tempo che è passato sulla terra per i terrestri e il tempo che è passato per l'astronauta sulla navicella, mica esiste il tempo che è passato sulla terra per l'astronauta? Cos'è un opinione?
Questa domanda sembra presupporre che il tempo sia un'invariante, mentre Einstein ci dice che l'invariante è c. Dunque bisogna chiedere prima se il tempo lo intendi misurato da un osservatore fermo al punto di partenza, da un osservatore che viaggi con il nostro amico viaggiatore o da qualche altro osservatore in moto relativo rispetto al viaggiatore e alla terra. Detto questo, possedendo conoscenze a riguardo del moto relativo fra corpi in meccanica relativistica, si potrebbe azzardare una risposta sensata. In altro modo credo di no.
Se non vado errato, vi è l'impossibilità per qualsivoglia oggetto concreto di avvicinarsi o addirittura raggiungere la velocità della luce, poichè la sua massa, all'avvicinarsi a tali velocità, tenderebbe ad infinito. Quindi pur rimanendo valida la spiegazione per particelle di massa la più piccola possibile, essa non potrebbe mai applicarsi ad un'astronave contenente un umano o qualsivoglia altro essere. Ogni commento è benvenuto. Saluti.
Credo che con un'accelerazione non eccessiva ma prolungata per molto tempo sarebbe biologicamente sostenibile. Il discorso sulla massa si traduce nel fatto che sarebbe richiesta una enorme quantità di energia.
@@ValerioPattaro Esatto, come pensavo anch'io relativamente alla biologia. Ma parlando di "involucro", l'astronave, immagino che anche accelerando in modo discreto, giunti ai limiti, si verificherebbe quanto espresso dalla arcinota equazione E=mc2. Pur in teorica presenza di grande energia disponibile, la massa tenderebbe cmq ad infinito.
@@antoniogennari9961 la massa non tende a nulla. La massa é invariante. É il gamma che tende asintoticamente a infinito e porta quindi all' infinito il valore dell' energia. ( Perdona intrusione...).
@@massimobertini9510 la formula per il calcolo di gamma può essere considerata una dimostrazione del fatto che non si può raggiungere la velocità della luce, visto che in quel caso si avrebbe una divisione per 0?
@@albaldin Sí...matematicamente é cosí. É la conferma del secondo postulato RR. La conferma sperimentale si trova negli acceleratori dove particelle con massa che viaggiano con v vicinissime a c possiedono E= gamma m c^2 con gamma altissima , non rispettando piú le leggi del moto della teoria classica. Solo fotoni viaggiano a c ( nel ns sistema rift) e portano p e E. E= h f. P= E/c Perdona spiegazione semplice...servirebbero troppi tecnicismi..ma penso cosí si possa già capire qualcosina.( Almeno per me.) Poi il professore,sempre disponibilissimo, potrà essere piú preciso.
Professore, grazie a Lei ho capito il paradosso dei gemelli finalemente! Un'altra cosa non mi è chiara invece sul muone: Lei è partito dicendo che il muone ha una vita di 2,2 microsec., ma come si fa a misurare la vita del muone nel suo sistema di riferimento? A me sembra più naturale che noi osserviamo il muone dal nostro punto di vista e stimiamo che ha una vita di 50 x 2,2 us, poi applichiamo la teoria della relatività e calcoliamo la sua durata di vita come appare a lui...
Giusta osservazione. La vita media delle particelle che conosciamo è calcolata con molto precisione sia per via teorica sia sperimentalmente (al Cern, ad esempio).
Come la mettiamo con la legge di causalità? Cioè, se l'astronauta può viaggiare nel futuro (teoricamente), sconvolgerebbe il rapporto di causa ed effetto degli eventi...
Il principio di causalità è sempre salvo. Chi viaggia nel futuro non può influenzare chi è rimasto sulla Terra poiché nessun segnale viaggia a velocità superiore a quella della luce
@@ValerioPattaro La questione che pongo è la seguente. Lei dice che l'astronauta ritorna sulla Terra e per la Terra sono trascorsi 20000 anni, mentre per lui solo 70. Benissimo. Ciò vuol dire che egli ha viaggiato nel futuro, ma per gli abitanti della Terra, invece, significa che si è ripresentato dal passato. Ora, avendo viaggiato dalla Terra alla Stella e dalla Stella alla Terra con un tempo dilatato (rispetto al riferimento terrestre), ed essendo un uomo in carne e ossa con un oggetto materiale (astronave), certamente avrà influenzato gli eventi dell'universo, con un tempo diverso (rallentato) rispetto alla Terra. Tornando sulla Terra, egli si ritrova nel futuro e, secondo logica, dovrebbe percepire una relazione causale diversa da quella degli abitanti rimasti fermi. In altre parole, non vedrebbe gli stessi eventi, ma altri. E qui nasce il paradosso.
@@ValerioPattaro Se lei mi risponde che il paradosso non si pone o è solo apparente, perché l'evento del viaggio vale per i terrestri come per l'astronauta, e quindi condiziona tutti, ammette che i due tempi possano influenzarsi reciprocamente pur scorrendo con velocità diverse. E questo è un altro paradosso!
Ma se dal punto di vista della terra il tempo dell'astronauta rallenta,per velocità prossime a quelle della luce non lo si dovrebbe vedere quasi fermo?
ma allora se il sole dovesse sparire, esplodere, noi verremo a saperlo "visibilmente" solo dopo 8 minuti circa che la luce da lassù ci mette ad arrivare sulla terra ? quindi se stanotte guardo alpha centauri penso sia 'viva' e magari lei è già *sparita* diciamo inghiottita da un buco nero 4.6 anni prima (il solo pensiero affascina ma anche sconvolge...)
Se i viaggiatori fossero 2 ma in direzioni opposte ( + v , -v ) e, raggiunti rispettivamente due luoghi equidistanti dalla terra , inviassero a questa i rispettivi tempi occorsi per il viaggio (35 anni secondo l esempio) , si dovrebbero avere 2 valori diversi in quanto , per la relatività dei moti , uno vede l' altro viaggiare a 2v(*) ritenendosi fermo a v=0 ma l ipotesi era stessa distanza e stessa velocità quindi stesso tempo , o no ? Grazie
@@ValerioPattaro no ho scritto ciò , ho messo (*) per non dilungarmi sulla somma relativistica delle velocità ma il concetto resta lo stesso ( mettiamo v= 10m/h) , ripropongo la stessa domanda . Grazie
L’analogia non fa una pecca, ma pensare di intraprendere un viaggio interstellare alla velocità della luce da parte di un essere biologicamente umano, mi sembra in futuro una cosa in assoluto impossibile. Penso dunque, che la teoria di relatività speciale, sia in assoluto di intervento a livello nucleare
Si vabbè ovviamente è un esempio per fare capire il concetto, un oggetto con massa non può raggiungere quelle percentuali della velocità della luce neanche con tutta l'energia dell'universo 😂 ma quello che mi fa ridere non è tanto pensare di accelerare cosi tanto una navicella, ma pensare che casino sarebbe rallentarla per atterrare effettivamente su sto benedetto pianeta hahah
Però per l'astronauta, anche se viaggia quasi a velocità c, il tempo passa sempre in maniera normale. Siamo noi dalla terra che vediamo lui restare giovane. Quindi ci impiega più di 10.000 anni. É corretto?
No! Il tempo trascorso sull'astronave è di 34 anni (l'astronauta non si accorge che il suo tempo rallenta, anche i processi biologici rallentano... e che sulla Terra nel frattempo sono trascorsi 10mila anni). Il tempo non è indipendente cioè non si può dire che il tempo passa in maniera normale perché lo scandire del tempo dipende dalla velocità a cui si va.
concludo aggiungendo il link di un video quantitativo ed esauriente sul decadimento del muone (purtroppo in inglese )spero di fare cosa gradita ruclips.net/video/b-cdKCYX5ZA/видео.html
Ma non si andrebbe a dissipare tutto il tempo guadagnato per rallentare l'astronave prima che arrivi sul pianeta di destinazione senza uccidere l'astronauta?
Accelerazione e decelerazione richiederebbero parecchio tempo. Però sicuramente non migliaia di anni. Nel video non tratto questo aspetto, magari in un video futuro.
Ma quindi l'astronauta, se fosse seduto nella direzione del moto, sarebbe sostanzialmente una sottiletta? Anzi molto meno, sarebbe spesso 1 millimetro circa....
Se scoprissimo un ponte di Einstein-Rosen tra la terra e la stella, e riuscissimo ad attraversarlo, allora riusciremmo a raggiungere la stella istantaneamente.
Caro ma mi hai cancellato te il messaggio nel quale affermavo che, la presenza di membri il cui nome etnico è anche identificativo della propria religione, dietro le teorie sullo spazio-tempo invita noi tutti ad andarci cauti, ponendoci dubbi su un possibile opportunismo di carattere religioso? Lo chiedo perchè a volte c'entra la censura su determinate parole(che arriva a toccare l'assurdo 😂 )
dunque , per compiere tale viaggio ..rispetto alla luce che viaggia a c che impiega 10.000 anni io che viaggio ad una frazione di c impiego un tempo infinitamente minore dove sta il paradosso ?
@@ValerioPattaro ma no!! al contrario ! io vado più piano ( frazione di c ) e impiego meno tempo??? la risposta ritengo sia più recondita la categoria tempo non si può applicare alla luce allo stregua degli altri eventi anzi per la velocità della luce il tempo è una grandezza intrinseca astratta
@@ValerioPattaro Scusami evidentemente mi esprimo male . Riassumendo la luce che va a " C" impiega 10000 anni io che vado a 0,99998 C ( ovvero più piano di C ) ne impiego 34 !!!!!????? ( un tempo minore )quindi NON chi va più piano più tempo ci mette ma esattamente il contrario.
Non c'entra nulla la rottura di simmetria tirando in ballo la relatività generale. ll punto è che i sistemi inerziali non sono più due ma 3. SI può benissimo dimostrare anche utilizzando il diagramma di Minkowsky dove la geometra spazio-tempo è piatta.
Ciao Valerio...aspettiamo altri video sull' argomento ,come promessoci dalla tua disponibilità. Ho provato intanto a calcolare energia che astronave di 10 T raggiunge quando jmpatta sul pianeta di arrivo. Mi viene: E=1,8022482* 10^ 22 joule. Sarà giusto,? Quando avrai tempo e voglia,se lo ritieni utile a tutti noi..dai una occhiatina. Grazie, io rompo sempre! Un caro saluto!
Sto per scrivere un depensamento... Ma quindi se l'astronauta riesce ad arrivare in 35 anni... La luce che viaggia dalla stella alla terra allora non deve percorrere 10.000 a.l ma 35a.l??
@@ValerioPattaro quindi quando diciamo che ‘stiamo vedendo la stella’ in realtà stiamo vedendo quella che la stella era 10.000 anni fa… corretto? E quindi in quella parte dello spazio non sappiamo ORA cosa ci sia, giusto? Grazie
@@ValerioPattaro Quindi avremmo che l'orologio dell'astronauta man mano rallenterebbe. Anche se matematicamente è corretto possibile che in fisica possa essere reale, e non una 'soluzione' da scartare?
Gli orologi visti in movimento rallentano, perché rallenta il tempo. Il tempo del vicino è sempre dilatato, se in moto rispetto a noi. Questo è ciò che si sa e si osserva dal 1905.
E se l'astronauta invece di raggiungere un altro sistema solare iniziasse un moto circolare uniforme a velocità vicina alla luce per una distanza di 10000 anni luce, cosa vedrebbe?
Se oltre alla Relatività vi interessa anche la MECCANICA QUANTISTICA non perdetevi la mia playlist: MQ1 - spettro del corpo nero ruclips.net/video/8WckSuPBiU8/видео.html MQ2 - effetto fotoelettrico ruclips.net/video/iylcY7KiBFc/видео.html MQ3 - effetto Compton ruclips.net/video/9OwyhPQS0_U/видео.html MQ4 - moto browniano ruclips.net/video/BIyl1YVUroI/видео.html MQ5 - la quantizzazione della carica elettrica ruclips.net/video/OP_sLqCy0VA/видео.html MQ6 - l'atomo di Bohr ruclips.net/video/l4GmhdMCMmY/видео.html MQ7 - Esperimento di Franck ed Hertz ruclips.net/video/zaDEZBVU5gk/видео.html MQ8 - La pazza ipotesi di Louis de Broglie ruclips.net/video/3t-k3Bn9yXs/видео.html MQ9 - Esperimento di Davisson e Germer ruclips.net/video/XbxaGzFxjSk/видео.html MQ10 - l'Equazione di Schrödinger ruclips.net/video/vZt3yH6xF-0/видео.html MQ10/1 - Ricavare l'Equazione di Schrödinger ruclips.net/video/tau8wTJFxnA/видео.html MQ11 - Principio di indeterminazione di Heisenberg ruclips.net/video/9XdvlA83q-I/видео.html MQ12 - Esperimento di Mach Zehnder ruclips.net/video/nofH1PMmJg0/видео.html
Come dire...godetevi il vostro bellissimo e bistrattato pianeta finché potete perché, senza un ipotetico e alquanto utopico teletrasporto umano la vedo proprio dura!
Ciao Valerio...si fa per passare il tempo fra una bomba e un missile laggiú sperando finisca subito. Stamani ho fatto vedere questo video ad un giovane matematico " puro" figlio d' un mio amico carissimo. Aquesti matematici piace prendere in giro.. i colleghi fisici. E mi dice: se c= 299792458m/s allora : 299999482 m/ s non va bene perché superiore a c Ha ragione? Mi ha fregato(come al solito con i suoi giochetti) Rifacendo bene i conti...ha torto! Adesso capisco perché mi dice che i due esami fisica che ha fatto alla facoltà di matematica..sono stati per lui i piú difficili aahhah! Peró...lí per lí...mi frega sempre. Scusa il disturbo..spero ci rida anche tu. Ciao jn abbraccio!
Ma se parliamo di teoria significa che non è stato sperimentato e da questo non ne segue il fatto che sono tutte congetture ? Fare un discorso parlando di una ipotetica astronave e di un ipotetico equipaggio che va chissà dove non lo trovo tanto realistico. La scienza non dovrebbe essere sempre qualcosa di sperimentale osservabile e replicabile ? Altrimenti è fantascienza.
È quanto di più lontano dalla religione ci possa essere. Sono cose osservate e misurate con molta precisione da tantissimo tempo. Nulla a che vedere con la fede.
@@ValerioPattaro allora innazitutto questa teoria scoraggerebbe le persone dal farsi venire in mente l'idea di uscire dall'orbita terrestre per conto proprio dato che sè lo spazio è composto da STRINGHE(il nome dice tutto) che si dilatano e allungono il tempo allora non ha più senso pensarci.. Sui dati del satellite corretti con algoritmi io penso che le informazioni giungano in ritardo per un intenzionale errore di programmazione. Poi riflettendo sù teorie come il big bang o il grande rip ci viene alla mente il creazionismo e con i viaggi nel tempo non si può non pensare a tornare indietro a prima che i nostri cari morissero(una resurrezione moderna che ci riguarda anche in prima persona). Il fatto che gli scrittori del nostro testo religioso siano dietro a queste teorie e comunque nella scienza così presenti accresce i miei sospetti 🤨
Grazie per i bei commenti.
È ovvio che in questo ipotetico viaggio non si tirene conto di alcuni aspetti pratici: non abbiamo le tecnologie, servirebbe una enorme quantità di energia e la fase di accelerazione, per essere biologicamente sostenibile, richiederebbe molto tempo.
Credo inoltre che si abbia l'informazione che non si può fare un viaggio nel passato.
É solo questione di tempo. Ció che non é vietato dalla fisica é, per il momento, vietato dalla nostra ignoranza.
Non sono d’accordo
la spiegazione e’ chiara ed esauriente. grazie.
sono in ansiosa attesa di altri video sull’argomento.
(anche per me e’ uno dei preferiti)
Spiegazione affascinante!
Interessante grazie per la chiara spiegazione.
Mirabile spiegazione, che solo una mente eccelsa poteva realizzare in questi termini.
grazie a questi tuoi video ho compreso meglio il concetto che ogni oggetto è allo stesso modo fermo o in movimento in funzione del punto di osservazione e che la vera discriminante è il subire un'accellerazione (positiva o negativa) e questo che rende lo slittamento temporale reale per uno solo dei 2 osservatori
Attendo con ansia lo sviluppo di questa playlist
La svilupperó, ma siccome ci tengo molto a questa playlist voglio procedere con calma e in questo periodo sto facendo video più semplici.
@@ValerioPattaro grazie per il tuo tempo (detto in un video di relatività vale doppio :D)
Sarebbe interessante visualizzare quando l'astronauta che ritorna indietro sulla terra "recupera" i quasi 20mila anni necessari a ristabilire la coerenza con l'osservatore terrestre, una volta rientrato. Accade tutto nella virata di ritorno? A conti fatti, dovrebbero esserci dei momenti, e non possono che essere durante le accelerazioni e decelerazioni (partenza, virata e frenata al rientro), in cui l'astronauta "vede" il tempo sulla terra scorrere non più lentamente, ma vorticosamente. Questa è una cosa che pur avendo studiato la relatività speciale (ma non quella generale), non sono mai riuscito a immaginare e quantificare nemmeno approssimativamente / euristicamente. Complimenti per il video.
Invece che pensare ad un viaggio rettilineo con accelerazione in partenza, decelerazione all'arrivo, inversione e così via , è più facile pensare ad una traiettoria circolare , con velocità tangenzale costante, che allontana la navicella e la riporta al punto di partenza nello stesso tempo. Il che è equivalente. Ma adesso avrai un 'accelerazione centripeta che equivale a un campo gravitazionale , e il calcolo è più facile e mostra che la dilatazione temporale è la stessa.
@@vitovittucci9801 in tal caso però bisogna conoscere la relatività generale. Quello che mi piacerebbe vedere invece è una confutazione del paradosso dei gemelli per chi conosce solo la relatività ristretta, come caso limite di un moto rettilineo che si inverte in corrispondenza dell'arrivo a destinazione, ovvero con accelerazione presente (come caso limite) solo in corrispondenza della virata. E' possibile argomentare in maniera tale da individuare un "raccordo" tra i due moti rettilinei di andata e ritorno dell'astronauta, per convincersi che al ritorno l'astronauta ritroverà il suo gemello invecchiato (piuttosto che viceversa)?
@@riccaricca68 Quelli che contestavano la relatività ristretta portavano il seguente argomento : perché dovrebbe essere il gemello astronauta a risultare più giovane alla fine del processo e non quello sulla terra? Dato che il movimento è relativo, perché diciamo che la navicella parte e ritorna mentre la terra "sta ferma" e non viceversa? In altre parole perché decidiamo che la navicella si muove( e quindi su di essa avvengono i famosi effetti relativistici) mentre la terra sta ferma ( e il gemello rimasto a terra invecchia come da corso naturale)? La risposta trovata dai fisici è che sulla navicella l'astronauta avverte delle accelerazioni in partenza, in frenata, in virata, ecc, mentre un abitante della terra non avverte tutto questo. Ciò fa la differenza, cosicché la terra si possa considerare un sistema inerziale ( non sottoposto a forze), mentre la navicella non è un sistema inerziale.
Si potrebbe obiettare che anche la terra possiede i movimenti di rotazione e rivoluzione, ma questi danno accelerazioni trascurabili rispetto a quelle avvertibili sulla navicella. Naturalmente c'è tutta una scala di inerzialità. Se esistesse un pianeta "più fermo" della terra sarebbe l'abitante della terra a fare la parte dell'astronauta rispetto all'abitante dell'ipotetico pianeta.
@@vitovittucci9801 è sacrosanto quello che scrivi, la mia curiosità però è quella di voler quantificare la corrispondenza tra il tempo terrestre e il tempo sull'astronave, in maniera da verificare attraverso le formule della relatività ristretta che non ci sono in effetti contraddizioni, ovvero che entrambi, sapendo di essere uno inerziale e l'altro no, devono arrivare alla stessa conclusione. Avevo un opuscolo di Tullio Regge che molto sinteticamente cercava di rappresentare (quantitativamente) il caso limite dell'inversione istantanea usando solo le relazioni della relatività ristretta, in pratica le trasformazioni di Lorentz e gli spazi di Minkowski, ma lo trovai molto ostico e criptico e ricordo che non riuscii a capirlo.
Per la RR non esiste il "tornare indietro"; dunque non è possibile il confronto degli orologi. Infatti la teoria si applica a moti rettilinei uniformi unidirezionali non a moti alternati di andata e ritorno, nè a moti in partenza da fermo o in frenata all'arrivo.
Bellissimo video!!😍
Bel video!👏👏
Il calcolo di gamma ha senso per velocità vicine a quella della luce. In caso contrario, il suo valore è pressapoco uguale a 1 :P
Già, ci indica quanto è elevato il fattore di relatività.
Complimenti per il video! Molto stimolante il tema e chiarissima l'esposizione!
Sarei curioso di sapere se ha letto e se consiglia il volume primo, dedicato ad Einstein e alla relatività, della collana RBA "Grandi idee della scienza".
Non l'ho letto. È l'opera originale di Einstein?
@@ValerioPattaro no, fa parte di una collana di divulgazione "accessibile a tutti", perciò mi avrebbe fatto piacere un suo consiglio. In ogni caso se non l'ha letto non si preoccupi, anzi la ringrazio per la risposta!
Bellissima spiegazione prof. Ma io che non sono un fisico, soprattutto dopo avr letto i libri di Carlo Rovelli, continuo a chiedermi cosa significa t, cioè "al secondo", visto che il secondo è una unità di misura convenzionale valida sulla terra. In sostanza qual è la velocità della luce in assoluto? O forse non esiste e la domanda è priva di senso?
Esistono delle unità di misura, dette relativistiche, nelle quali si pone la velocità della luce = 1, numero adimensionale.
Anche tutte le altre velocità saranno grandezze adimensionali minori di 1.
@@ValerioPattaro grazie. comincio a capire. Può parlarcene prof?
Le velocità divengono adimensionali, e lo spazio in "tempo luce". È un modo per scrivere le formule in modo più semplice.
Farà mai video sulla termodinamica?
Bellissimo anche questo video.
Uno solo?
F2 - Termologia e Termodinamica
ruclips.net/p/PLM3M-5ytwzzOn8vAtim61Iykurwc_v3JV
@@ValerioPattaro grazie ❤️
Una volta (decenni fa) si ipotizzava il viaggio interstellare con navi a propulsione di fotoni, quindi con accelerazione costante fino a raggiungere una velocita interstellare. E' ancora valida questa visione con le attuali conoscenze e , nell'ipotetico viaggio descritto i parametri di quanto varierebbero? grazie
Dato che anche i fotoni hanno quantità di moto i principio di funzionamento è lo stesso della propulsione a gas.
Buonasera professore, complimenti per come espone certi concetti.
Mi sembra di aver capito nel suo esperimento dei gemelli che i valori che si trovano con RR divergano in modo trascurabile dai valori trovati con RG. Allora il tempo proprio il gamma le velocità le distanze trovate in RR sono valide? In questa lezione lei introduce RG solo per motivo concettuale necessario per espungere il " paradosso"introducendo accelerazioni?
Le sarei molto grato potesse chiarirmi questo dubbio , quando puó.
Grazie. Di nuovo complimenti!
( Mi sono subito iscritto...,)
La RR permette di trattare solo situazioni senza accelerazioni.
Benvenuto tra gli iscritti 🎉🎉🎉
@@ValerioPattaro grazie. Ma allora i valori che lei trova conRR sono accettabili o vanno corretti?
Se vanno corretti che si fanno a fa( si dice in Toscana). Gli appunti che ho da sempre li butto? Con RG non so farli ( matrici tensori....basta..aahhah,)
Un saluto..grazie grazie..
Sono corretti, certo
@@ValerioPattaro grazie professore. Ció mi conforta. Attendiamo cortesemente,come promesso, altri suoi video sull" argomento. A presto.
Gentile professore devo dirle che ha perfettamente ragione( non avevo dubbi..). Usando RR e RG , mi sono divertito a fare due conticini , le grandezze trovate coincidono nelle due teorie , con formule specifiche delle due teorie stesse. Grande immenso Einstein..
E grazie alei che mi ha spinto a tanto.
Adoro RR ...la piú controintuitiva e spiazzante delle teorie( concettualmente piú di RG e dei quanti, anche se con matematica piú " semplice"..
Di nuovo un grazie. A presto.
Bello spiegato bene in tre secondi , ma mi domando se c'è sempre qualcosa o qualcuno che si muove a velocità prossime a quella della luce , il muone per esempio "osserverebbe" il mio futuro , il libero arbitrio che fine farebbe ? O meglio c'è nell'universo qualcosa che abbia un passato " assoluto "
Il principio di causa-effetto è sempre rispettato. La relatività è deterministica, don't worry.
@@ValerioPattaro meno male
Bel video e ben descritto.👍👍👍
Che bello Grazie, 🤔 Penso che parliamo di uno pianeta fisso che aspetta ,🍃🎈
Ciao Valerio...aspettiamo cortesemente qualche tua lezione sulla relatività ristretta.
Cosí capiró questa cosa:
E^2= m^2 c⁴+ p^2 c^2
che dovrebbe essere ricavata nel triangolo delle energie relativistiche da E = m gamma c^2 e m gamma v.
Perché m gamma v va moltiplicata per c ?
Non riesco a capirlo.
Mi puoi aiutare( quando puoi..) Grazie , un saluto
Farò tutto ma prima termino eletteomagnetismo.
Questa è solo un'anticipazione
@@ValerioPattaro concordo. Alla relatività si arriva, non si parte da essa.
Ma non vedo l' ora di godermi le tue lezioni sull' argomento.
Perdonami se ti ho messo fretta.
Grazie per la spiegazione Pro. Non sarebbe pericoloso viaggiare a una velocità prossima a quella della luce?
No, sarebbe come stare fermi, per la relatività del moto.
Il vero problema sono le accelerazioni per modificare la velocità.
@@ValerioPattaro le accelerazioni e anche il frenaggio che in termini di anni fanno una differenza significativa quindi in pratica ci vorrebbero più di 35 anni.
Se becchi un sasso perso nello spazio a quelle velocità....
E nel passato si può tornare?
Per la relatività no
Si. Logico!
Ovviamente è un esercizio mentale..... ma se non si vorrebbe trascurare la dilatazione dello universo, quale correzioni bisogna fare a questi calcoli? Grz
In considerazione di quanto esposto, mi sorge una domanda: il tempo sulla terra è influenzato dalla velocità della sua orbita? Il tempo sul sole (relativamente fermo nel nostro sistema) scorre dunque più velocemente che sul nostro pianeta?
La velocità è sempre una grandezza relativa... è sempre riferita al sistema di riferimento. Se prendi il centro della galassia come riferimento terra e sole si muovono a velocità considerevoli...
La relatività speciale si applica al contenuto dell'universo non al contenente cioè lo spazio; questo è un assoluto che cadrà soltanto con la relatività generale. Infatti lo spazio dilatandosi può benissimo superare la velocità della luce. Lo stesso dicasi con la velocità della luce la quale compare al denominatore delle trasformazioni di Lorentz: questo sarebbe nullo rendendo le eguaglianze prive di significato. Nel proprio sistema di riferimento tutti i valori sono standard: non esiste l'elisir di lunga vita; dunque l'astronauta vive i suoi bei ottant'anni o poco più ma poichè è in movimento questi anni vengono visti dai terrestri dilatati e corrispondentemente lui vede gli ottant'anni che trascorrono sulla Terra dilatati. Il risultato è che gli esterni al proprio sistema di riferimento vengono visti rimanere giovani più a lungo.
Se la luce impiega 10.000 anni a raggiungere la stella l'astronauta che viaggia a quasi la velocità della luce arriverà su di essa in poco più di 10.000 anni e in 80 anni percorrerà quasi 80 anni-luce.
Il tuo commento mi ha stimolato a fare due conti con Mink e i dati che hai inserito.
Si trova che con d= 10000 c, e tempo proprio 80 anni, il gamma risulta 125,0039 e quindi sull' asse x,. v= 2,99x 10^8 m/s
La distanza che percorre astronauta é 10000 c/ gamma
cioé gamma tau v
Quando astronauta arriva per lui sono passati 80 anni e giunge nel futuro del pianeta dove sono trascorsi 10000 anni come sulla terra. Questo confonde molti, perché sembra vada piú veloce della luce. Ma non é cosí: infatti se partisse insieme ad un raggio di luce arriverebbe prima il raggio perché é cambiato per entrambi il punto di arrivo.
Questo secondo RR...e se non ho commesso errori!
Grazie per avermi spinto a questa analisi, magari barbosa e puntigliosa!
@@massimobertini9510 Se mi hai interpretato bene, la teoria in questione non si applica alle distanze spaziali ma alla lunghezza dei corpi materiali nello spazio; dunque il punto di arrivo è un invariante.
@@leonardoparadiso4551 sí ...ma lo spazio si contrae nella direzione del moto per il viaggiatore. Esempio del muone.
Sarebbe interessante intervenisse Valerio per chiarire( se ha tempo)
@@massimobertini9510 Per il muone interviene il fattore tempo (dilatazione); avendo più tempo a disposizione, secondo la visuale terrestre, esso riesce a raggiungere, secondo il terrestre, la quota bassa.
@@leonardoparadiso4551 il gamma interviene sempre contemporaneamete e con stesso valore, sia per rallentare il tempo del viaggiatore che legge il tau( tempo proprio) sia per contrarre lunghezza, che per osservatore in quiete rimane costante( lunghezza propria).
Buongiorno professore...con la sua disponibilità mi rende ardito verso il disturbo che spesso le arreco. Ho questo problema che non riesco a risolvere per mia scarsa conoscenza materia.
Se in Minkowki con c=1
tquadro - xquadro= tau quadro rappresenta iperbole con vertice in tau, allora ogni punto che appartiene all' iperbole, congiunto all' origine é la propria linea di universo.
Ma essendo ,in questo spazio, i percorsi infiniti nel cono di luce, come si concilia? Sono nel pallone.
Aiutooo...grazie se puó ( quando puó) illuminarmi..
Un caro saluto!
Non credo di aver capito cosa non ti torna
@@ValerioPattaro questo: per il punto tau passa solo quell' iperbole o infinite ( con curvature diverse). Credo solo una. Ma allora se ci sono infiniti viaggiatori che possono viaggiare con lo stesso tau, questi sono su altre iperboli? Vedi ad aver studiato queste cose alla mutua..che casini ti vengono in mente? Aahhah...perdonami ! Grazie per interessarti ai miei intrecci mentali . Spero solo non disturbarti troppo! ( Come la vedi tu?)
Volevo sapere: ma se si va a velocità prossime a quelle della luce si contraerebbe lo spazio nella direzione in cui sto andando in questo caso vedrei la stella più vicina a me, ma cosa succede se guardassi indietro verso la terra: la vedrei vicina anche lei oppure più lontana? Cioè lo spazio dietro alla navicella 🚀 sarebbe anche esso contratto? Sempre interessanti questi video ma fanno venire molti dubbi e domande
Se il tempo si "dilatasse" all'interno dell'astronave, ma SIMULTANEAMENTE le lunghezze si accorciassero, allora all'esterno dell'astronave lo spazio si dilaterebbe nella stessa misura del fattore temporale. Quindi la giornata, dilatandosi del doppio nell'astronave, diverrebbe - ipoteticamente - pari a 48 ore terrestri, ma lo spazio da percorrere raddoppierebbe, perché l'astronave si sarebbe "accorciata" e la sua lunghezza sarebbe la metà della precedente. Quindi non sarebbe possibile alcuna variazione di velocità, e quindi nessuna accelerazione. In realtà, gli esperimenti con gli acceleratori di particelle dimostrano che la massa inerziale aumenta, mentre non c'è alcuna "dilatazione temporale", ciò che rallenta sono solo i congegni degli orologi atomici al cesio, per la conservazione della quantità di moto. il trucco dei relativisti è nel "dimenticare" che la variazione di massa, lunghezze e tempo dovrebbe essere SIMULTANEA, ma ciò ovviamente non può accadere...
Correggimi se sbaglio, ma il paradosso non si potrebbe spiegare anche solo con la ristretta?
Il problema è simmetrico dal punto di vista dello scorrere del tempo, ma non per le lunghezze. La distanza Terra-stella si accorcia solo per il viaggiatore, che le vede entrambe in movimento. Ma se si assume che Terra e stella siano grossomodo ferme tra loro, tale distanza non dovrebbe contrarsi per chi resta sulla Terra, che "vede" così un viaggio più lungo rispetto al viaggiatore.
In pratica mi baso sul fatto che ci sono 3 punti, di cui due fermi tra loro e uno in movimento. I due osservatori non hanno quindi punti di vista perfettamente simmetrici, sebbene essi vedano i propri tempi rallentare allo stesso modo.
Ci sta secondo te?
Quindi la dilatazione temporale netta a carico del viaggiatore è dovuta all'accelerazione che si comporta come un campo gravitazionale?
Peraltro se la velocità fosse esattamente quella della luce, cosa impossibile e irraggiungibile , il viaggio apparirebbe pressoché istantaneo al viaggiatore. A meno che nuove conoscenze non giungano all’uomo.
Sì, è così
I risultati sono giusti, ma secondo me è spiegato in modo ambiguo. Infatti all'inizio dici che per chi rimane sulla terra l'astronauta impiega 10.000 anni, ma VEDE il tempo scorrere più lentamente sull'astronave(35 anni). No ! Il tempo scorre effettivamente più lentamente SULL' ASTRONAVE, tant'è che l'astronauta misura 35 anni di viaggio, come giustamente dici. Chi sta sulla terra non può VEDERE l'orologio dell'astronave o comunque ricevere segnali da essa indicanti che sono passati solo 35 anni al momento dell'arrivo. Il perché lo spieghi tu dopo.
Buongiorno professore. Ho visto sua presenza a Barbasimposio. Il filosofo lo interrompeva sempre....ma senza offesa si capisce che con la sua filosofia ...va poco lontano in relatività!
Mi hanno colpito alcuni passaggi sul suo dire. Se non la disturbo troppo vorrei permettermi se ci puó aiutare a risolverci il problema a pag 185 nota 29 nel libro " l' ordine del tempo" di Rovelli. Dice che due osservatori che partono da A sincronizzano i propri orologi e si ritrovano poi in B( stesso punto spaziale di A, supponendo RR) confrontando i loro orologi possono conoscere le loro velocità. Secondo noi cosí possono conoscere solo la loro differenza di velocità.
L' enunciato ci sembra fumoso.
Che ne dice?
Grazie ...ma questa fisica é meravigliosa ...piena di tranelli peró!
Si conosce la diatanza tra A e B?
No professore. L' enunciato é quello. ( Forse l'abbiamo mal capito( siamo un gruppetto di dilettanti vecchierelli,ma testardi ahhaah). Grazie per pronto suo intervento.
Peró rileggendo in questo momento la nota vedo:"c'é una sola linea dritta tra due eventi A e B nello spaziotempo: é quella lungo la quale il tempo é massimo e la velocità rispetto a questa linea é quella lungo la quale il
tempo rallenta". Forse é l' anello mancante che non avevamo considerato.
Se Rovelli in questo modo indica l' orologio in quiete..allora ci siamo.
Colpa nosta! Maremma maremma....abbiamo disturbato anche lei.
Che ne pensa...? Un grande grazie..a presto
Continuo il disturbo: orologio 0 in quiete segna 7000s
O1 segna 2800 s
O2 segna 3500 s
quando si rincontrano in B
Gamma1= 2,5 v=2,7945 per 10 all'ottava m/s
Gamma 2= 2 v= 2,598 per 10 all' ottava m/s.
Puó essere? O non ho capito una mazza? Molto possibile.
Accidenti a quel libro...
Sto valutando di acquistare il libro e pensarci con calma.
Per ora passo 😊
@@ValerioPattaro mi dispiace farle acquistare quel libro a causa mia inettitudine. Se mi permette glielo ordino io alla libreria Fontana di Torino dove potrà andarselo a prendere quando vuole essendo lei della zona.
Mi dia ok e glielo acquisteró subito. É il minimo che posso fard per sua cortesia.
Bellissimo discorso,complimenti!!!! Iscritto
Ciao Prof vorrei proporti un caso particolare: mettiamo che l'astronauta usi sia l'accelerazione e decelazione solo per partire e ritornare sulla Terra ma non una volta arrivato sulla stella cioè accelera fino a raggiungere il 99,94% di velocità, raggiunge e aggira la stella alla stessa velocità e così al ritorno sulla Terra. I tempi di percorrenza per entrambi i sistemi sarebbero pressoché uguali o cambiano?
A condizione che l'astronave non subisca forze centrifughe!
Se non acceleri vai necessariamente dritto. Per girare serve accelerazione centripeta.
9:18 non ho capito una cosa, ma forse è stupida la domanda. L'omino sulla navicella non potrebbe portare le informazioni indietro se compiesse il viaggio di ritorno? Se lui impiega, dalla sua prospettiva, 34,6 al e calcola che sulla Terra il tempo trascorso è di soli 0,012 anni, non potrebbe fare la stessa cosa nel senso opposto? Non capisco. Sicuramente ci sarà un inghippo.
Se quando l'omino arriva sulla stella per mandare un messaggio deve usare le onde radio e il messaggio ci metterà 10mila anni e chi è rimasto sulla Terra gli arriverà la risposta, da quando l'omino è partito dalla Terra, dopo 20mila anni. In definitiva il messaggio che lui è arrivato sulla stella arriverà sulla Terra un po' prima di quando arriverà lui sulla Terra.
Ma se il tempo varia in funzione della nostra velocità cosa accade ad un oggetto o una persona che sta ferma nello spazio in modo assoluto?
Ovvero senza avere energia cinetica di alcun tipo.
Noi ad esempio ci vediamo "fermi" tra di noi però il nostro pianeta si muove intorno al sole ad una certa velocità, inoltre oltre a questa velocità c'è pure la rotazione, ciò significa che per noi il tempo scorre già un po' più lentamente rispetto ad un corpo che sta fermo immobile nello spazio, dunque su questo corpo il tempo come scorre?
La velocità è un concetto relativo. Non esiste lo stato di "quiete assoluta".
Quale punto di riferimento spaziale ti fa dire che un corpo resta immobile, se tutto si muove ?
@@renzoguida2984 Il centro dell'universo, da quella posizione vedi tutte le stelle e galassie che stanno in allontanamento in egual misura all'incirca, quindi in quella posizione il riferimento sono le altre galassie e la loro velocità.
mi perdoni una domanda forse un poco stupida!, ma se il moto nel sistema di riferimento dell'astronave è uguale a zero e visto che la luce, dal suo punto di vista, si propaga comunque in tutte le direzioni a velocità "C" , cosa impedirebbe alla stessa di accelerare ancora in qualsiasi direzione? e quindi poter andare la mattina per un caffè sulla stella e tornare a casa la sera in tempo per la cena?
La luce, nel suo sistema di riferimento, percorre qualunque distanza istantaneamente (senza tornare indietro). Nel nostro sistema di riferimento va a 300.000 km/s
@@ValerioPattaro Le chiedo scusa, evidentemente non ho esposto bene la mia domanda e approfittando della sua gentilezza cercherò di essere meno contorto....poniamo di avere un sistema di due pianeti A - B distanti fra loro n* anni luce e una navicella che, con una spinta iniziale, si sposta da A a B a 200.000 Km/s con moto rettilineo uniforme, e visto che dal punto di vista della navicella la sua velocità intrinseca è uguale a zero non dovrebbe violare nessuna legge se decidesse di dare un ulteriore spinta di 200.000 Km/s verso il punto B! ... ora la domanda: con riferimento al nostro sistema, a che velocita relativa si sta spostando la navicella da A verso B dopo la seconda accelerazione? spero di essere stato più chiaro! e grazie per la sua attenzione!
Si devono usare le equazioni relativistiche delle trasformazioni di velocità.
Bisogna fare il calcolo ma verrà sicuramente meno di 300.000 km/s
Inveve le equazioni di galileo, che sono quelle che usiamo anche in modo intuitivo, verrebbe 400.000 km/s
Ma che vuol dire che per l'astronauta sulla terra sono passati 0,12 anni? Esiste il tempo che è passato sulla terra per i terrestri e il tempo che è passato per l'astronauta sulla navicella, mica esiste il tempo che è passato sulla terra per l'astronauta? Cos'è un opinione?
Non si tratta di opinioni. Il fatto è che spazio e tempo non sono entità distinte
se posso... non è un'opinione ma sono misure fatte effettivamente su un oggetto in movimento,tramite la luce ovviamente
Questa domanda sembra presupporre che il tempo sia un'invariante, mentre Einstein ci dice che l'invariante è c. Dunque bisogna chiedere prima se il tempo lo intendi misurato da un osservatore fermo al punto di partenza, da un osservatore che viaggi con il nostro amico viaggiatore o da qualche altro osservatore in moto relativo rispetto al viaggiatore e alla terra. Detto questo, possedendo conoscenze a riguardo del moto relativo fra corpi in meccanica relativistica, si potrebbe azzardare una risposta sensata. In altro modo credo di no.
Se non vado errato, vi è l'impossibilità per qualsivoglia oggetto concreto di avvicinarsi o addirittura raggiungere la velocità della luce, poichè la sua massa, all'avvicinarsi a tali velocità, tenderebbe ad infinito. Quindi pur rimanendo valida la spiegazione per particelle di massa la più piccola possibile, essa non potrebbe mai applicarsi ad un'astronave contenente un umano o qualsivoglia altro essere. Ogni commento è benvenuto. Saluti.
Credo che con un'accelerazione non eccessiva ma prolungata per molto tempo sarebbe biologicamente sostenibile.
Il discorso sulla massa si traduce nel fatto che sarebbe richiesta una enorme quantità di energia.
@@ValerioPattaro Esatto, come pensavo anch'io relativamente alla biologia. Ma parlando di "involucro", l'astronave, immagino che anche accelerando in modo discreto, giunti ai limiti, si verificherebbe quanto espresso dalla arcinota equazione E=mc2. Pur in teorica presenza di grande energia disponibile, la massa tenderebbe cmq ad infinito.
@@antoniogennari9961 la massa non tende a nulla. La massa é invariante. É il gamma che tende asintoticamente a infinito e porta quindi all' infinito il valore dell' energia.
( Perdona intrusione...).
@@massimobertini9510 la formula per il calcolo di gamma può essere considerata una dimostrazione del fatto che non si può raggiungere la velocità della luce, visto che in quel caso si avrebbe una divisione per 0?
@@albaldin Sí...matematicamente é cosí.
É la conferma del secondo postulato RR.
La conferma sperimentale si trova negli acceleratori dove particelle con massa che viaggiano con v vicinissime a c possiedono E= gamma m c^2 con gamma altissima , non rispettando piú le leggi del moto della teoria classica.
Solo fotoni viaggiano a c ( nel ns sistema rift) e portano p e E.
E= h f. P= E/c
Perdona spiegazione semplice...servirebbero troppi tecnicismi..ma penso cosí si possa già capire qualcosina.( Almeno per me.)
Poi il professore,sempre disponibilissimo, potrà essere piú preciso.
Professore, grazie a Lei ho capito il paradosso dei gemelli finalemente! Un'altra cosa non mi è chiara invece sul muone: Lei è partito dicendo che il muone ha una vita di 2,2 microsec., ma come si fa a misurare la vita del muone nel suo sistema di riferimento? A me sembra più naturale che noi osserviamo il muone dal nostro punto di vista e stimiamo che ha una vita di 50 x 2,2 us, poi applichiamo la teoria della relatività e calcoliamo la sua durata di vita come appare a lui...
Giusta osservazione.
La vita media delle particelle che conosciamo è calcolata con molto precisione sia per via teorica sia sperimentalmente (al Cern, ad esempio).
Come la mettiamo con la legge di causalità? Cioè, se l'astronauta può viaggiare nel futuro (teoricamente), sconvolgerebbe il rapporto di causa ed effetto degli eventi...
Il principio di causalità è sempre salvo. Chi viaggia nel futuro non può influenzare chi è rimasto sulla Terra poiché nessun segnale viaggia a velocità superiore a quella della luce
@@ValerioPattaro La questione che pongo è la seguente.
Lei dice che l'astronauta ritorna sulla Terra e per la Terra sono trascorsi 20000 anni, mentre per lui solo 70. Benissimo. Ciò vuol dire che egli ha viaggiato nel futuro, ma per gli abitanti della Terra, invece, significa che si è ripresentato dal passato. Ora, avendo viaggiato dalla Terra alla Stella e dalla Stella alla Terra con un tempo dilatato (rispetto al riferimento terrestre), ed essendo un uomo in carne e ossa con un oggetto materiale (astronave), certamente avrà influenzato gli eventi dell'universo, con un tempo diverso (rallentato) rispetto alla Terra. Tornando sulla Terra, egli si ritrova nel futuro e, secondo logica, dovrebbe percepire una relazione causale diversa da quella degli abitanti rimasti fermi. In altre parole, non vedrebbe gli stessi eventi, ma altri. E qui nasce il paradosso.
@@ValerioPattaro Se lei mi risponde che il paradosso non si pone o è solo apparente, perché l'evento del viaggio vale per i terrestri come per l'astronauta, e quindi condiziona tutti, ammette che i due tempi possano influenzarsi reciprocamente pur scorrendo con velocità diverse. E questo è un altro paradosso!
Ma se dal punto di vista della terra il tempo dell'astronauta rallenta,per velocità prossime a quelle della luce non lo si dovrebbe vedere quasi fermo?
Rallentano gli orologi, non la sua velocità.
Dove devo firmare per partire ? ;-)
mi piacerebbe sapere qual'è il tuo rapporto con il creatore, ma so già che non vorrai dirlo, quantomeno non pubblicamente ...
Sono agnostico.
Ma quindi è possibile viaggiare nel tempo ? Sia nel passato che nel futuro?
Nel futuro sì, nel passato no.
@@ValerioPattaro perché non nel passato?
Perché verrebbe meno il principio di causa-effetto
ma allora se il sole dovesse sparire, esplodere, noi verremo a saperlo "visibilmente" solo dopo 8 minuti circa che la luce da lassù ci mette ad arrivare sulla terra ? quindi se stanotte guardo alpha centauri penso sia 'viva' e magari lei è già *sparita* diciamo inghiottita da un buco nero 4.6 anni prima (il solo pensiero affascina ma anche sconvolge...)
Se i viaggiatori fossero 2 ma in direzioni opposte ( + v , -v ) e, raggiunti rispettivamente due luoghi equidistanti dalla terra , inviassero a questa i rispettivi tempi occorsi per il viaggio (35 anni secondo l esempio) , si dovrebbero avere 2 valori diversi in quanto , per la relatività dei moti , uno vede l' altro viaggiare a 2v(*) ritenendosi fermo a v=0 ma l ipotesi era stessa distanza e stessa velocità quindi stesso tempo , o no ? Grazie
La relatività dei moti non funziona così nella relatività di Einstein. Nessuno vedrà l'altro viaggiare a velocità superiore della luce.
@@ValerioPattaro no ho scritto ciò , ho messo (*) per non dilungarmi sulla somma relativistica delle velocità ma il concetto resta lo stesso ( mettiamo v= 10m/h) , ripropongo la stessa domanda . Grazie
Ok.
Però rispetto alla terra i due viaggiatori hanno la stessa velocità (in modulo intendo).
@@ValerioPattaro sì, così ho scritto, quindi la loro età , da quando sono partiti a quando arrivano è la stessa?
Sì, esatto.
L’analogia non fa una pecca, ma pensare di intraprendere un viaggio interstellare alla velocità della luce da parte di un essere biologicamente umano, mi sembra in futuro una cosa in assoluto impossibile. Penso dunque, che la teoria di relatività speciale, sia in assoluto di intervento a livello nucleare
Si vabbè ovviamente è un esempio per fare capire il concetto, un oggetto con massa non può raggiungere quelle percentuali della velocità della luce neanche con tutta l'energia dell'universo 😂 ma quello che mi fa ridere non è tanto pensare di accelerare cosi tanto una navicella, ma pensare che casino sarebbe rallentarla per atterrare effettivamente su sto benedetto pianeta hahah
Però per l'astronauta, anche se viaggia quasi a velocità c, il tempo passa sempre in maniera normale. Siamo noi dalla terra che vediamo lui restare giovane. Quindi ci impiega più di 10.000 anni. É corretto?
No! Il tempo trascorso sull'astronave è di 34 anni (l'astronauta non si accorge che il suo tempo rallenta, anche i processi biologici rallentano... e che sulla Terra nel frattempo sono trascorsi 10mila anni). Il tempo non è indipendente cioè non si può dire che il tempo passa in maniera normale perché lo scandire del tempo dipende dalla velocità a cui si va.
concludo aggiungendo il link di un video quantitativo ed esauriente sul decadimento del muone (purtroppo in inglese )spero di fare cosa gradita ruclips.net/video/b-cdKCYX5ZA/видео.html
Ma non si andrebbe a dissipare tutto il tempo guadagnato per rallentare l'astronave prima che arrivi sul pianeta di destinazione senza uccidere l'astronauta?
Accelerazione e decelerazione richiederebbero parecchio tempo. Però sicuramente non migliaia di anni.
Nel video non tratto questo aspetto, magari in un video futuro.
@@ValerioPattaro Grazie mille per la risposta. Sarebbe fantastico saperne di più in un altro video u.u
Ma quindi l'astronauta, se fosse seduto nella direzione del moto, sarebbe sostanzialmente una sottiletta? Anzi molto meno, sarebbe spesso 1 millimetro circa....
Se scoprissimo un ponte di Einstein-Rosen tra la terra e la stella, e riuscissimo ad attraversarlo, allora riusciremmo a raggiungere la stella istantaneamente.
Caro ma mi hai cancellato te il messaggio nel quale affermavo che, la presenza di membri il cui nome etnico è anche identificativo della propria religione, dietro le teorie sullo spazio-tempo invita noi tutti ad andarci cauti, ponendoci dubbi su un possibile opportunismo di carattere religioso? Lo chiedo perchè a volte c'entra la censura su determinate parole(che arriva a toccare l'assurdo 😂 )
Non ho cancellato nulla. Se metti dei link o parole sospette a volte l'algoritmo di youtube cancella automaticamente.
@@ValerioPattaro si appunto volevo specificare che a censurare era youtube però temevo che fosse una delle parole in questione 😅
Tutto è relativo.... Ma se fosse relativo solo allo spaziotempo che è intorno a noi ed è fermo..?
La relatività si basa soprattutto su ciò che non è relativo.
dunque , per compiere tale viaggio ..rispetto alla luce che viaggia a c che impiega 10.000 anni io che viaggio ad una frazione di c impiego un tempo infinitamente minore dove sta il paradosso ?
Se vai più piano impieghi più tempo, non meno tempo
@@ValerioPattaro ma no!! al contrario ! io vado più piano ( frazione di c ) e impiego meno tempo??? la risposta ritengo sia più recondita la categoria tempo non si può applicare alla luce allo stregua degli altri eventi anzi per la velocità della luce il tempo è una grandezza intrinseca astratta
potresti rispondere alla mia replica grazie
@@mauriziobelluomini più vai piano più tempo ci metti, non capisco quale ragionamento ti porti a dire il contrario.
@@ValerioPattaro Scusami evidentemente mi esprimo male . Riassumendo la luce che va a " C" impiega 10000 anni io che vado a 0,99998 C ( ovvero più piano di C ) ne impiego 34 !!!!!????? ( un tempo minore )quindi NON chi va più piano più tempo ci mette ma esattamente il contrario.
Non c'entra nulla la rottura di simmetria tirando in ballo la relatività generale. ll punto è che i sistemi inerziali non sono più due ma 3. SI può benissimo dimostrare anche utilizzando il diagramma di Minkowsky dove la geometra spazio-tempo è piatta.
Lo so. Sono due modi diversi di vedere la stessa cosa.
dal 7:40 ho "rivissuto" la fisica di stargate sg1
Ciao Valerio...aspettiamo altri video sull' argomento ,come promessoci dalla tua disponibilità.
Ho provato intanto a calcolare energia che astronave di 10 T raggiunge quando jmpatta sul pianeta di arrivo. Mi viene:
E=1,8022482* 10^ 22 joule.
Sarà giusto,?
Quando avrai tempo e voglia,se lo ritieni utile a tutti noi..dai una occhiatina. Grazie, io rompo sempre!
Un caro saluto!
grazieeeeeeeee!
Com'è che stavolta non ha detto "Se volete provare a risolvere da soli, mettete in pausa... ecc. ecc."? :D :D :D
Non ce la potevate fare 😂😂😂
Sto per scrivere un depensamento... Ma quindi se l'astronauta riesce ad arrivare in 35 anni... La luce che viaggia dalla stella alla terra allora non deve percorrere 10.000 a.l ma 35a.l??
La luce percorre 10.000 a.l. per chi rimane sulla terra.
@@ValerioPattaro quindi quando diciamo che ‘stiamo vedendo la stella’ in realtà stiamo vedendo quella che la stella era 10.000 anni fa… corretto? E quindi in quella parte dello spazio non sappiamo ORA cosa ci sia, giusto? Grazie
Sì Andrea
@@ValerioPattaro Su questo punto Random Phisics non è d'accordo...
Sì, ho visto quel video
ha parlato dell'orologio, ma non dei battiti cardiaci...
Quando in relatività si parla di "orologi" si intende qualsiasi intervallo di tempo.
@@ValerioPattaro Quindi avremmo che l'orologio dell'astronauta man mano rallenterebbe. Anche se matematicamente è corretto possibile che in fisica possa essere reale, e non una 'soluzione' da scartare?
Gli orologi visti in movimento rallentano, perché rallenta il tempo.
Il tempo del vicino è sempre dilatato, se in moto rispetto a noi.
Questo è ciò che si sa e si osserva dal 1905.
Dipende da quanti cavalli ha la tua auto...
E se l'astronauta invece di raggiungere un altro sistema solare iniziasse un moto circolare uniforme a velocità vicina alla luce per una distanza di 10000 anni luce, cosa vedrebbe?
Ci sarebbe un'accelerazione centripeta. Relatività generale.
Se oltre alla Relatività vi interessa anche la MECCANICA QUANTISTICA non perdetevi la mia playlist:
MQ1 - spettro del corpo nero ruclips.net/video/8WckSuPBiU8/видео.html
MQ2 - effetto fotoelettrico ruclips.net/video/iylcY7KiBFc/видео.html
MQ3 - effetto Compton ruclips.net/video/9OwyhPQS0_U/видео.html
MQ4 - moto browniano ruclips.net/video/BIyl1YVUroI/видео.html
MQ5 - la quantizzazione della carica elettrica ruclips.net/video/OP_sLqCy0VA/видео.html
MQ6 - l'atomo di Bohr ruclips.net/video/l4GmhdMCMmY/видео.html
MQ7 - Esperimento di Franck ed Hertz ruclips.net/video/zaDEZBVU5gk/видео.html
MQ8 - La pazza ipotesi di Louis de Broglie ruclips.net/video/3t-k3Bn9yXs/видео.html
MQ9 - Esperimento di Davisson e Germer ruclips.net/video/XbxaGzFxjSk/видео.html
MQ10 - l'Equazione di Schrödinger ruclips.net/video/vZt3yH6xF-0/видео.html
MQ10/1 - Ricavare l'Equazione di Schrödinger ruclips.net/video/tau8wTJFxnA/видео.html
MQ11 - Principio di indeterminazione di Heisenberg ruclips.net/video/9XdvlA83q-I/видео.html
MQ12 - Esperimento di Mach Zehnder ruclips.net/video/nofH1PMmJg0/видео.html
Come dire...godetevi il vostro bellissimo e bistrattato pianeta finché potete perché, senza un ipotetico e alquanto utopico teletrasporto umano la vedo proprio dura!
Difficile ma teoricamente possibile, anche senza teletrasporto.
Il vero problema secondo me è che quando torni tutti i tuoi cari sono morti da circa 20mila anni
@@alessandropancrazio però, se prima di partire avessi fecondato qualcuna, ti potresti ritrovare con qualche milione di nipotini da coccolare ... :)
Ciao Valerio...si fa per passare il tempo fra una bomba e un missile laggiú sperando finisca subito.
Stamani ho fatto vedere questo video ad un giovane matematico " puro" figlio d' un mio amico carissimo.
Aquesti matematici piace prendere in giro.. i colleghi fisici. E mi dice:
se c= 299792458m/s
allora :
299999482 m/ s non va bene perché superiore a c
Ha ragione?
Mi ha fregato(come al solito con i suoi giochetti)
Rifacendo bene i conti...ha torto!
Adesso capisco perché mi dice che i due esami fisica che ha fatto alla facoltà di matematica..sono stati per lui i piú difficili aahhah!
Peró...lí per lí...mi frega sempre. Scusa il disturbo..spero ci rida anche tu. Ciao jn abbraccio!
Molto bello come concetto teorico, peccato che in pratica è una bella favola..
Ma se parliamo di teoria significa che non è stato sperimentato e da questo non ne segue il fatto che sono tutte congetture ?
Fare un discorso parlando di una ipotetica astronave e di un ipotetico equipaggio che va chissà dove non lo trovo tanto realistico.
La scienza non dovrebbe essere sempre qualcosa di sperimentale osservabile e replicabile ? Altrimenti è fantascienza.
Esperimenti ce ne sono a tantissimi. Faccio un esempio a fine video.
Questa cosa fà tanto religione
È quanto di più lontano dalla religione ci possa essere.
Sono cose osservate e misurate con molta precisione da tantissimo tempo. Nulla a che vedere con la fede.
@@ValerioPattaro allora innazitutto questa teoria scoraggerebbe le persone dal farsi venire in mente l'idea di uscire dall'orbita terrestre per conto proprio dato che sè lo spazio è composto da STRINGHE(il nome dice tutto) che si dilatano e allungono il tempo allora non ha più senso pensarci.. Sui dati del satellite corretti con algoritmi io penso che le informazioni giungano in ritardo per un intenzionale errore di programmazione. Poi riflettendo sù teorie come il big bang o il grande rip ci viene alla mente il creazionismo e con i viaggi nel tempo non si può non pensare a tornare indietro a prima che i nostri cari morissero(una resurrezione moderna che ci riguarda anche in prima persona). Il fatto che gli scrittori del nostro testo religioso siano dietro a queste teorie e comunque nella scienza così presenti accresce i miei sospetti 🤨