Ho 25 anni, adoro il vintage, toccare la musica per me è arte, dischi e vinili. Ti seguo sempre e sto anche delle ore ad ascoltare i tuoi discorsi, per me sei quasi come un maestro, Ti saluto carissimo e bellissimo video come sempre :)
Ottimo video, c’è da tenere conto anche di ciò che si ascolta. Oggi la musica più diffusa, dalla pop alla trap, musica che personalmente non amo, ma la ascolto perché anch’io faccio musica e voglio un quadro più completo possibile è spesso sovraccarica di effetti, enormemente compressa, basta guardare la forma d’onda che è praticamente piatta. I supporti per l’ascolto sono spesso smartphone e tablet o casse home che enfatizzano molto spesso le frequenze basse per illudere l’ascolto, ma che di fatto cancellano molto della registrazione. C’è poca musica con dinamica, o meglio te la devi cercare. Questo è praticamente ciò che un impianto trasparente ti permette di “ascoltare”. Complimenti per la registrazione.
Video splendido, complimenti. Gli audiofili per me sono molto affascinanti. Li considero, non tutti sia chiaro, come i terrapiattisti del mondo musicale, credono in qualcosa di estremamente importante e “forte”, ma basandosi solo sulla loro percezione soggettiva, spesso falsata da un orecchio pessimo. Un musicista ascolta la sua musica su impianti che costano 1/20 del costo di un impianto cosiddetto “”””alta fedeltà””””, secondo voi perché? Perché la musica è immensamente più importante di qualsiasi cassa sulla quale verrà poi riprodotta. Consiglio vivamente agli audiofili di uscire dalle loro stanzette e andare ad ascoltare qualche concerto dal vivo, l’unica vera sola alta fedeltà che potrà mai esistere. Concerti di qualsiasi genere, dalla classica al jazz al metal, non esiste nulla di più importante della musica. Qualsiasi altra cosa è solo una traduzione, una discretizzazione la cui percezione può solo essere soggettiva e non valutabile in termini assoluti. Senza contare che il 90% degli audiofili non sarebbe in grado di distinguere una scala maggiore da una minore, il che rende tutto ancora più ridicolo. Detto questo, sicuramente le aziende del settore hanno il target perfetto per fare soldi a palate: persone che comprano qualsiasi cosa costi più della media in modo tale da poter dire di avere l’impianto migliore.
Buongiorno Marco Lincetto. Avevo seguito con interesso il suo disappunto per la musica in streaming (vedi Qbuz o Tidal) ,e pur avendo un sistema tra i massimi disponibili DCS lettore Rossini Apex + Dac Vivaldi Apex + Clock atomico ,ma collegandolo in Wifi ,non mi soddisfava come i miei CD. Ma adesso lo ho collegato con cavo Lan direttamente al Router ,e le cose sono state stravolte. Finalmente molta piu immagine olografica ,micro e macro dettagli che prima venivano soffocati e suono molto piu' naturale. Sarei interessato a fare quattro chiacchiere con Lei. Sono mezzo secolo che seguo ininterrottamente questa passione e ne ho visto è sentite di tutti i colori ,che alcune volte erano al limite del ridicolo. Buon lavoro e viva la musica
Da non più giovane e con una certa esperienza personale nella realizzazione di impianti audio sia per la riproduzione che per la registrazione posso solo essere d’accordo con te. Spesso sento parlare di riproduzione del “soundstage” di un certo album poi ascolto i brani e di soundstage non c’è niente, solo un operatore che ha giocato con innumerevoli tracce ed ha abusato pesantemente del pan. Sento decantare le doti si trasparenza di una registrazione per poi rendermi conto che è quanto più dissimile da come dovrebbe essere nella vita reale e così via.... Credo che molti album, più o meno commerciali, siano stati prodotti da bravissimi operatori, sì, ma tenuti al guinzaglio da necessità puramente commerciali. Ho ascoltato il disco di Lucia in versione liquida e devo dire che la tua cura nella registrazione ricalca perfettamente quella che è la mia visione di una registrazione ad arte, con la differenza che io non sono mai riuscito ad ottenere un livello così preciso in una registrazione, ma sicuramente le mie registrazioni, poco più che amatoriali, sono molto più trasparenti dei più blasonati dischi commerciali definiti “olofonici” (mi viene da piangere)! In definitiva ti faccio i complimenti e ti ringrazio: avere una forma di conferma del mio pensiero e della mia visione da una persona preparata come te fa bene all’autostima! :-)
Il rischio più grande dell'alta fedeltà è perdere di vista "la musica" e tutto quello che trasmette. A volte mi capita di ascoltare un certo tipo di musica solo perchè so che si tratta di un'ottima incisione...la musica l'ascolto in macchina cantando ad alta voce. Scherzi a parte credo sia un problema quando il mezzo diventa più importante del contenuto :-)
Un video propostomi da youtube inaspettato ma dal contenuto molto interessante. Finalmente un discorso consapevole ed intelligente sulla questione dell'alta fedeltà, col quale concordo perfettamente. Bellissimo il brano conclusivo sotto ogni aspetto, dal brano all'esecuzione (eccelsa) fino alla registrazione (per quanto con yt molto venga perso la naturalezza viene trasmessa in maniera molto convincente). Che dire, mi iscrivo!
Perbacco che registrazione! Me ne accorgo persino dal mio piccolo diffusore amplificato Creative, che mi fa compagnia da un paio d'anni. Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo per dare in mano al "signor Velut Luna" la registrazione di un disco tra i miei preferiti, cioè il bellissimo "La voglia, l'allegria, l'innocenza e la pazzia" della grandissima Ornella Vanoni. Disco realizzato con Vinicius De Moraes e Toquinho; che può anche dire la sua come qualità della registrazione. Come al solito: complimenti per la trasmissione ed un saluto a tutti.
Buonasera, sono incappato per caso nel suo interessante video; non scrivo tanto per dirle che condivido assolutamente il suo navigato punto di vista, quanto per complimentarmi per la sua splendida, e ripeto splendida, registrazione. Grazie Paolo
Grazie davvero, super piacevole ascoltarti e capire la genesi di una registrazione, fantastico il pezzo, non vedo l’ora di acquistare il lavoro. Complimenti per la chiarezza e semplicità con cui rendi i concetti e per la grande passione che arriva tutta 1000%! Condivido in pieno quello che hai detto dell’impianto di casa, ho delle Sonus Faber Liuto e meccaniche Lector, e posso solo confermare che con le ore di ascolto ho imparato a distinguere una buona registrazione, al di là dei bit e kHz.
Sono molto grato per la tua spiegazione e per me è una lezione ascoltarti. Lucia Minetti. Magnifico cantante e magnifica qualità di registrazione! Saluti dal Brasile.
Concordo in pieno. Chi ascolta in live come quartetti, musica da camera, organi a canne, non trova nei diffusori classici hifi lo stesso "suono" che senti dopo un concerto. Per questo motivo, e in modo molto ignaro, ho convertito già da circa 10 anni, il mio impianto con dei diffusori a dipolo e altoparlanti professionali da 38cm, con 98db di efficienza, adatti allo scopo. Ora ho la conferma di perchè l'ho fatto. Grande Marco.
Ottima sintesi, chiara e condivisibile (almeno da parte mia). Riassumerei l’idea di trasparenza con un concetto di estrazione sistemistica: la funzione di trasferimento; quanto più il suo modulo è unitario e lo sfasamento prossimo a zero, tanto più il ns sistema di riproduzione si può ritenere trasparente.
Il miglior impianto secondo il mio parere è quello che durante la riproduzione sparisce e materializza davanti all'ascoltatore il brano riprodotto, come se il tutto venga eseguito "unplugged" davanti a sè. Per raggiungere simili risultati non c'è nemmeno bisogno di spendere cifre da gioielleria.
@@Diego-bu7fh io ho parlato di impianto, non di registrazione. Se vogliamo spostarci sul discorso della registrazione, è chiaro che la qualitá della registrazione conta molto, ma se una grande registrazione viene ascoltata ad esempio su uno smartphone con degli auricolari o con una cuffia, non potrá mai esprimere tutto il suo potenziale.
É davvero un piacere ascoltarla. Quante cose da imparare.... é sempre bello ascoltare una persona dalle cui parole traspare una infinita conoscenza di un argomento, che al tempo stesso riesce tuttavia a rendere fruibile e coinvolgente l'argomento stesso ai "non addetti ai lavori". Complimenti vivissimi.
trovo la trattazione dell'argomento molto esauriente . mi da la risposta a molte domande che mi sono sempre posto anche non essendo un cosidetto audiofilo ma un amante della bella musica di tutti i generi , aiutato anche da molti anni di progettazione di amplificatori che ci mettono del loro per confondere di piu le acque.
Da poco esperto di hi fi ho sempre cercato di avere un impianto che mi suonasse bene tutto, ma mi rendo conto che non è possibile, sembra banale ma questo video mi ha tranquillizzato e fatto capire parecchie cose
Complimenti sinceri per il tuo importante contenuto! Io non sono un grande amante dell'alta fedeltà, in quanto ascolto sempre tutto con marcata curva di equalizzazione y=x al quadrato!
Complimenti, concludere con questo lavoro discografico è il massimo che potessimo ascoltare per ricostruire e restituire il meglio dell'ascolto. Grazie
Un bel sentire, questo tipo di discorso ricordo si faceva parecchi anni fa, con un amico, col quale condividevo l'ascolto della musica. Lui decisamente più avanti, avendo anche la passione per la musica suonata, e se vogliamo con i suoi limiti, polistrumentista. Affrontavamo diciamo così a livello artigianale questo scopo della alta fedeltà, io con misera capacità, se non solo un buon orecchio, allora, e lui grazie al fatto che suonava in un complessino, ed aveva fatto anche qualche concerto, con un minimo di cognizione di causa. Aveva ricavato, da un garage una piccola sala d'ascolto, fantastico, non avevo mai sentito la musica arrivare alle orecchie in quel modo. Ma ovvio, noi ascoltavamo LP registrati con criteri che lei spiega noi non conoscevamo, altra cosa era, ascoltare sue registrazioni. Da tutto questo, lui ed io abbiamo imparato una cosa, che non serve sprecare barcate di soldi per apparecchiature per ascoltare musica, quello serve solo ad arricchire il mondo della sterofonia. Ma, con piccoli accorgimenti, con un ascolto attento, spendendo giuste cifre si può godere della musica appieno. Buona giornata e bel video, grazie.
Complimenti, sono del mestiere, sono pienamente d'accordo con il tuo pensiero, bellissima registrazione "senza orpelli" inutili, veramente naturale come piace a me, nel mio lavoro cerco sempre questo tipo di suono, è veramente un piacere ascoltare un disco così!!!
Bel video, e dici assolute verità, un impianto deve riprodurre in modo asettico. Come il vetro di una finestra, tu guardi fuori senza che il vetro modifichi i colori. Hai perfettamente ragione quando dici che l'HiFi vero nel 90% forse più dei casi non esiste, e inoltre non a tutti piace, per vari motivi, in primis il nostro orecchio., che è il primo a non essere perfetto. Ho fatto il Dj per tanti anni, ma ascolto di tutto, tranne che il metal perché la chitarra metallica distorta che spara nelle medie frequenze risulta inaccettabile alle mie orecchie. Come sai meglio di mé l'orecchio è più sensibile alle medie frequenze rispetto alle basse e le alte, quindi in un impianto trasparente sentiamo prima i medi e poi il resto. Questo ovviamente tralasciando il tecnico in fase di registrazione, che magari ha equalizzato il suono prima di registrarlo, in quel caso il suono è "bello" che la maggior parte dei casi non è HIFi ma è "bello" all'orecchio. Concludo facendo un osservazione: oggi il problema che vedo nei giovani ragazzini è che l'Hi Fi non esiste, ma non esiste neppure il suono "bello" sentono musica con una qualità orrenda, sembra un mp3 a 64kbs, e quando va bene a 128, e pur vero che gli smartphone oltre una certa qualità non possono andare, ma nel mio piccolo cerco sempre di spiegare cos'è la risposta in frequenza nella musica e cerco spingerli dimostrandoglielo a cercare musica campionata con valori più alti possibili. Ti Saluto e Ti faccio i complimenti.
non sono un audiofilo e ne capisco proprio poco Ma.... che bella registrazione!!! e considera che l'ho appena sentita sul mac book pro da 16" e non su un impianto "HI-FI"
Ottimo intervento - finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Detto ciò, vorrei però aggiungere un mio contributo. Avendo a che fare (professionalmente) con la musica dal vivo ed avendo registrato con tecnici e studi non da poco (su RUclips mi potete vedere all'opera con la London Symphony Orchestra agli Abbey Road Studios) vi posso garantire che tra la musica dal vivo e la registrazione c'è un abisso. E ci sarà sempre per chi cresce con la musica dal vivo nelle orecchie. Detto questo, trovo che gli ingegneri del suono italiani, quando fanno sul serio, non sono secondi a nessuno. Ho avuto modo di sentire registrazioni inverosimili, proprio grazie alle orecchie ed il perfezionismo degli italiani. Quanto agli impianti, cercate di godervi la musica perché a me finora ha soddisfatto solo un'accoppiata (poi con una registrazione fenomenale di un tecnico statunitense eccezionale che per vivere vende altoparlanti ma è davvero un genio - ed infatti ha registrato la San Francisco Symphony con Tilson Thomas con una spazialità inverosimile). Il sistema che amo a dismisura è quello del mio caro amico Dan D'Agostino (Momentum pre e finale) abbinato alle Alexia della Wilson Audio. Un'accoppiata strepitosa, l'unica che finora mi ha riportato sul podio con una spazialità incredibile. La registrazione, va sottolineato però, era da premio Nobel...
Sono un audiofilo "estremista" che cerca nel mio impianto una corrispondenza tra l'evento reale e la riproduzione del'impianto, e mi ha fatto molto piacere ascoltare questo video perchè ha messo in luce un aspetto fondamentale e spesso trascurato...l'ingegnere del suono che fa la registrazione...la ringrazio per la spiegazione chiara e competente e concordo su tutta la linea...😊
Finalmente uno dei pochi video interessanti su cosa e' l'alta fedelta'. Coincidenza, stavo leggendo un thread su questo concetto su head-fi.org da parte di un tecnico del suono, la scorsa settimana, (il sub-forum scientifico). Esiste anche un progetto, github.com/jaakkopasanen/AutoEq/tree/master/results per "salvare" le cuffie attraverso l'eq parametrica e farle suonare in modo neutrale (per quanto possibile). Risultati da stare a bocca aperta sulle mie fide e vecchie Etymotic ER4-P. Steve Guttenberg qualche mese fa in un video consigliava tra l'altro di andare a sentire musica dal vivo per capire qual e' il suono degli strumenti al fine di essere poi capaci di riconoscere una tonalita' naturale nel giudicare un impianto (diffusori e la loro interazione con la stanza ove si trovano oppure cuffie). Ho comprato l'altro giorno un paio di cuffie planar magnetic e sono incredibili!
Mi è sempre interessato il discorso registrazioni, tutto parte da lì. Non c'è niente di più importante. Sempre con più insistenza mi sorge questa domanda: è veramente necessario utilizzare tutti quei microfoni? Utillizzarne 2 ben posizionati e quindi non messi in gola ai cantanti e agli strumenti in qualche modo non giova alla realisticità della scena? Quello che si perderebbe sarebbe troppo? In fondo noi abbiamo solo 2 orecchie. O qualcosa mi sfugge? (Anzi quasi sicuramente mi sta sfuggendo qualcosa) Un suo video che dipana questo dilemma sarebbe graditissimo. Finalmente qualcuno che affronta questo argomento con cognizione di causa e soprattutto con passione. Grande!!
Il bello è che poi, alla fine, sono le nostre orecchie a non essere ad alta fedeltà. Chi ha mai provato a sottoporsi ad esame audiometrico per accertare quali frequenze effettivamente può udire e con quale attenuazione?
Grazie per aver spiegato molto bene il concetto, e complimenti per l'incisione che sto sentendo in cuffia ed è forse la migliore che abbia mai sentito, non esagero! Nuovo scritto al canale :-) ...altro che 24 bit e mille mila kbps... se una registrazione è fatta BENE, esce bene anche da un video di youtube!
discorso da far sentire a tutti i sapientoni dei forum hi-fi, i soli che conoscono l'alta fedelta e danno su tutti gli impianti il loro insindacabile giudizio .
Bravissimo amo le incisioni VELUT LUNA TRA LE MIE PREFERITE ho acquistato un VELUT LUNA cd sacd per grande Organo musiche da film di Jhon Williams un basso materico e una scena da paura BELLISSIMA
Al di là delle valutazioni soggettive di una riproduzione hi-fi (infatti l'orecchio umano non è uguale identico per tutti gli esseri umani, e quindi le valutazioni del livello di fedeltà e trasparenza sono inevitabilmente soggettive), io ribadisco l'importanza dell'utilizzo di equalizzatori, compressori - espansori di dinamica ed elaboratori di campo sonoro negli impianti hi-fi, proprio per correggere eventuali "anomalie" dovute al gusto personale, o meglio alla sensazione uditiva personale, di chi ha eseguito la registrazione, o anche dovute al tipo di supporto su cui viene eseguita la registrazione. Dobbiamo comunque tener conto che queste "anomalie" o "colorazioni" del suono potrebbero comunque essere preferite da una parte di audiofili, quasi come fossero un elemento che va a perfezionare il suono ripreso nella esecuzione reale, e quindi, in una certa misura, da enfatizzare, mentre potrebbero risultare leggermente fastidiose per un'altra parte di audiofili, e in questo caso diventerebbe più gradevole attenuarle. Per me questa valutazione è talmente soggettiva da poter quasi affermare che la vera percezione di hi-fi e trasparenza del suono non è altro che la versione sonora riveduta e corretta direttamente dal nostro orecchio. Il fatto che molti puristi del suono preferiscono non montare un equalizzatore nel loro impianto, e addirittura alcuni di loro scelgono un preamplificatore senza controlli di tono, ma poi prediligono il suono caldo del vinile rispetto a quello più trasparente del CD, dovrebbe farci riflettere.
A mio modesto parere credo ci sia un altro termine che si trova in correlazione con gli altri due, e che probabilmente non necessita di una lunga esperienza di ascolto per poter essere valutato, l'effetto presenza. Praticamente se nella riproduzione hi-fi domestica l'effetto presenza non c'è te ne accorgi, e basta quello per renderti conto che il suono riprodotto non può corrispondere fedelmente a quello ripreso nella scena reale, anche se di fronte a quella scena reale non ci sei mai stato. Ebbene, è proprio uno di quei casi in cui ti rendi conto di quanto sia importante l'utilizzo di un equalizzatore ambientale per ricostruire quello che manca.
il problema e < anche, che gli cosi detti impianti di alta fedeltà sono, infatti, disegnati per compiacere l'orecchio, addomesticato, degli utenti a partire dalle casse acustiche che < tutte, colorano il suono
Anche tra i monitor c’è poi differenza di colore, poi quel che sentono le nostre orecchie non è quel che sentono i microfoni, ed anche li ogni microfono aggiunge il suo colore, tranne pochi marchi precisi, poi lo stesso vale per i preamplificatori, poi per i convertitori a/d o per i registratori a nastro, poi se si edita e mixa itb o su banco analogico, il sistema d’ascolto ed il trattamento acustico dello studio, infine le orecchie e le scelte del tecnico del suono, poi da capo il sistema che riprodurrà, il convertitore d/a od il lettore nastro o piatto con tutti i loro circuiti discreti, infine le nostre cassettine o cuffiette, insomma, noi che non abbiamo un master ing studio in seminterrato un ascolto veramente hi-fi non lo avremo mai Bomba di pezzo finale.
Recensisco i live per "Musica Jazz" e sono ben consapevole di queste tematiche. I miei impianti sono in multiamplificazione con crossover attivo e in full horn. Solo questo è riuscito a restituirmi un barlume della inarrivabile potenza espressiva di anche una solo media esibizione dal vivo. Nel mio caso orgogliosamente "bassa fedeltà" alla ricerca della emozione del palcosecnico. Il suo lavoro è assolutamene encomiabile. Complimenti sinceri! Giancarlo Spezia
Penso che la fedeltà dell impianto possa riferirsi a quanto presente nel supporto e non all evento originale perché di mezzo c'è il risultato di chi fa la Sua attività e che può essere più o meno fedele all evento originale.... poi la domande che mi pongo quando ascolto certe registrazioni di evidente scarsa qualità sono se il tecnico fosse sordo, oppure incapace di fare meglio o animato dal cattivo gusto.. ho molti CD di lucinda williams che ho conosciuto in senso musicale 20 anni fa di cui trovo il canto magnetico e irresistibile.. per cui ho comprato buona parte della sua produzione.. fino all ultimo CD di un paio di anni fa che mi ha lasciato di stucco. La registrazione della voce rasenta il fastidioso con una vetrosita' e distorsione che nulla a a che vedere con i precedenti. Beh mi domando ancora perché mai si dovrebbe registrare così e se lo stesso artista si è reso conto del risultato finale.. qui per me si aprirebbero una serie di domande a Lei sulla sensibilità dei musicisti su questi argomenti
Io reputo che con Hi-Fi intenda fedele a me ed ai miei gusti personali. Inutile costruire, montare, spendere per poi un sistema che non mi appaga perche' sento una canzone come non vorrei o che mi dia sensazioni che non vorrei percepire. Esempi stupidi: se amo il come suona una chitarra e voglio sentirla benissimo, il mio impianto puo' storpiare qualsiasi suono fuorche' quello della chitarra, frega nulla del resto, se voglio sentirmi in uno studio di registrazione voglio la perfezione del suono di tutti gli strumenti e che siano direzionati in base a dove sono i musicisti, se conosco la storia di un certo pezzo e so che esattamente quel vinile o cassetta ha un imperfezione perche' e' successo x io voglio sentire quel x perche' e' la particolarita' di quel esatto vinile. In pratica reputo Hi-Fi qualsiasi impianto soddisfi a pieno il suo utilizzatore. Si, e' un significato molto ampio di Hi-Fi ma e' forse uno dei significati che avvicina tutti.
E' verissimo, se l'impianto è davvero HiFi ti ridà quello che c'è davvero dentro la registrazione; i diffusori spariscono restituendo la scena reale all'ascoltatore .
Molto interessante come sempre! Volevo chiederti Marco, delucidazioni sulla trasparenza perché è un parametro che spesso considero nella scelta di un componente, sia analogico che digitale, in particolare, lettori, DAC, ampli e testine. Il termine può avere differenti significati, ma in effetti come tu dici, se un impianto HIFI fa suonare male un disco inciso male è OGGETTIVAMENTE TRASPARENTE, ovvero non nasconde nulla della qualità della registrazione. In questo caso quel dato componente o più componenti o un impianto intero viene definito trasparente (penso che "rivelatore" sia una sorta di sinonimo). Io però, nei miei ascolti, spesso valuto la trasparenza della registrazione, di un dato disco, quindi di un'incisione, anche come capacità di rendere ben intelligibili tutti gli strumenti di una registrazione dove più strumenti suonano tutti assieme. Mi spiego meglio: la trasparenza vista come abilità della registrazione, dell'impianto o di un componente di far sentire all'ascoltatore tutti gli strumenti registrati, anche quando suonano tutti assieme, facendoglieli distinguere e riconoscere senza che si mischino fra loro. Come ben sai questo risultato può essere ottenuto evitando di far suonare contemporaneamente strumenti con la stessa frequenza (quindi a livello compositivo) oppure modificandone l'equalizzazione (Rock) e/o la localizzazione (palcoscenico virtuale che a te poco interessa). Quindi, volendo concludere, il mio quesito è questo: può secondo te la TRASPARENZA essere definita anche come capacità di far ascoltare DISTINTAMENTE ciò che viene registrato all'ascoltatore? Un caro saluto e Buon Natale a te e Patrizia. Paolo
Un buon impianto comprende anche un altrettanto buon equalizzatore grafico, che poi la fedeltà dipende soprattutto dalle frquenze che vogliamo ascoltare
L'equalizzatore, gran apparecchio che possiedo, mi pare sia l'esatto contrario del discorso affrontato in questo video. La trasparenza, è il sentire per quello che è una registrazione. Se è buona ok, se fa schifo amen. Io lo uso, ma raramente, per correggere pecche nell'ascolto dovute all'ambiente e sopratutto alla età delle orecchie, che si sa decade su certe frequenze con gli anni. Ma se le registrazioni sono fatte male, e vengono corrette con un equalizzatore, allora va a decadere la trasparenza.
@@claudiov428 L'ascolto, anche se può sembrare, non sarà mai passivo, ognuno porta con se delle emozioni ben precise aventi carattere personale, quindi chi apprezza certe parti dell'esecuzione difficilmente ne apprezzerà altre, perciò trovandomi in un contesto diciamo così classico potrei immaginarmi in una sala acusticamente ben definita allo scopo, se invece mi trovassi in uno spazio aperto va da se che l'acustica non sarebbe la stessa, da qui i vari delay ed effetti corus, inoltre alcuni brani che richiederebbero un volume moderato molto spesso siamo costretti ad alzarlo a causa della modesta opera di registrazione o dei rumori di sottofondo dell'ambiente in cui ci troviamo, inoltre le esigenze d'ascolto restano infinite, come infinite sono le emozioni che può dare la manopola del volume, concludo che un buon impianti HI-FI debba necessariamente contenere dei dispositivi dove poter tagliare certe frequenze per ascoltarne altre, mettiamo che amassi l'oboe oppure il clarinetto, ebbene con un parametrico potrei ascoltare solo quel preciso strumento separandolo da tutti gli altri, dopotutto gli studi di registrazione esulano totalmente dall'idea di perfezione, e cominciare dalla manopola del volume è soltanto il primo passo.
@@Ermete.. Non posso che concordare, altrimenti non avrei un equalizzatore nell'impianto. Per anni una certa politica "hi fi" ha cercato di demonizzare addirittura i soli controlli alti e bassi, con la scusa che essendo filtri rendessero poco pulito il segnale. Se pensassimo a tutta la trafila che segue il segnale per arrivare alle nostre orecchie, te la regalo. Ho passato anni, stupidamente convinto che tali voci avessero ragione, nulla di più sbagliato. Come dice lei, la musica è emozione, non sarà mai alta fedeltà, a meno che non si sia in sala di registrazione o meglio ad un concerto. Percui, benvenga l'amato equalizzatore, apparecchio che dopo anni di assenza, e tornato nel mio piccolo impianto, principalmente per correggere alcune pecche del luogo, poi anche perché le orecchie con gli anni perdono la capacità di percepire certe frequenze. Poi dai, non manca occasione per usarlo per correggere registrazioni veramente. penose. La saluto e la ringrazio per la condivisione, buona giornata.
Ciao, ho appena scoperto questo canale e poiché l'argomento mi interessa ovviamente mi sono iscritto. Non conoscevo Velut luna, ma ho visto che ci sono dei link e quindi comprerò certamente del materiale, anzi ti sarei grato se potessi consigliarmi qualcosa. Sono un appassionato di musica, soprattutto jazz e quindi anche di HiFi. Concordo pienamente con quanto hai detto e sulle paranoie di noi pseudo audiofili. Naturalmente un ingegnere del suono la sa lunga e molto molto di più di cosiddetti esperti di HiFi, ma qualche considerazione la vorrei aggiungere. Ho sentito e visto molti impianti di riproduzione HiFi, in negozio e casalinghi, e già lì, lo stesso diffusore o apparecchio in casa suona diversamente dal negozio. Quello che molti audiofili non hanno capito è che l'acustica della stanza o salone dove si ascolta è la prima cosa da considerare in un impianto. Anzi, per precisione è la seconda perché la prima è la scelta degli artisti che si vuole ascoltare. Questa è la nota dolente ed il tallone di Achille di qualsiasi impianto, anche milionario. Se la registrazione non è eseguita a dovere da professionisti e con apparati di livello, inutile avere un impianto da centinaia di migliaia di euro, si sentirà sempre da schifo. La qualità della registrazione e relativa produzione del prodotto finale è la prima cosa da considerare, che purtroppo molti sottovalutano. Ovviamente, come hai detto tu, non sono tutte rose, un buon impianto deve riprodurre anche le imperfezioni colte durante la sessione di registrazione. Ad esempio se si sente il fruscio delle dita che scorrono sul manico di una chitarra mentre si passa da un barre' ad un altro perché non sono state montate le corde giuste, è giusto che si senta così, un buon impianto deve cogliere anche le imperfezioni. Quindi, se gli artisti che piacciono hanno incisioni da schifo, nessun impianto al mondo riuscirà a farceli sentire bene come vorremmo. Io per certi versi sono stato fortunato, i miei artisti preferiti sono quasi tutti incisi molto bene e quindi ho dedicato un certo budget a realizzare un impianto cosiddetto HiFi. Per esempio, se Pat Metheny non fosse approdato alla ECM di Manfred Eicher probabilmente non sarei riuscito ad apprezzarlo fino in fondo. Voglio citare un fatto che mi sovviene ora, un articolo che lessi circa 15 anni fa. Un produttore stava realizzando uno studio di registrazione presso una villa vicino Roma, a Grottaferrata, e spiegava come il cablaggio dei cavi, addirittura sottoterra fosse determinante, e quando scrisse che solo per il cablaggio aveva speso due milioni e mezzo di euro rimasi colpito. Voglio aggiungere ancora una cosa sui diffusori monitor. Certo devono essere fedeli a ciò che si sta ascoltando e registrando ma secondo me non vanno assolutamente bene in un impianto casalingo in quanto non riescono a ricostruire la scena sonora, il cosiddetto palcoscenico, dove, in, teoria, dovresti ascoltare non solo la fedeltà degli strumenti ma anche la precisa collocazione degli strumentisti, esattamente come accadrebbe se ascoltasse l'evento di una band che suona dal vivo. Ecco, questa fedeltà di immagine sonora i monitor non riescono a riprodurla secondo me, o almeno per quello che ho sentito io. Ho scritto fin troppo. Vado anche a rivedermi i tuoi video precedenti che mi sono perso. Se riesci a darmi qualche consiglio sugli artisti e incisioni che hai fatto ti ringrazio, preferisco i CD. Complimenti per il canale. 👍
non ci sono diffusori che "creano" o meno la scena sonora, perchè la scena sonora è creata semplicemente ed esclusivamente dal posizionamento in ambiente e dal trattamento acustico del detto ambiente. Ci sono solo diffusori più semplici o più difficili da posizionare correttamente. ti consiglio, se ti può interessare, di cercare il video di PS Audio relativo al soundstage, che in pochi minuti chiarisce in maniera corretta la questione.
@@belverdehi-fi9754 mi andrò a vedere il video, ma stai sbagliando. L'"accoppiata diffusori, amplificatore crea il soundstage o scena sonora come si suol dire. Il distanziamento e il collocamento è certamente basilare ed importante, ed è ovviamente la prima cosa da fare insieme al trattamento acustico per una questione di riverberi, ma è proprio il diffusore che riesce a scomparire dalla scena o meno, oppure riesci ad avere una presenza in avanti o dietro del palcoscenico, ed ovviamente a ciò contribuisce anche l'amplificatore. Certamente parliamo di diffusori direzionali, non omnidirezionali, ma ti assicuro che la differenza di sente, almeno io l'ho percepita chiaramente su molti diffusori. E a parità di diffusori certi ampli hanno dato il loro diverso contributo, sempre parlando di scena sonora ovviamente. 👍
L' hi-fi credo sia uno dei "temi" /passione ,hobby , per la quale ho letto e assistito alle più lunghe e accese discussioni/divergenze di vedute di qualsiasi altra mia passione, quindi nel caso di questa "veduta" non posso che essere d'accordo sia x come viene spiegata la "questione" sia xchè non c'è "sensazione" di dogma assoluto, inoltre mi trovo assolutamente d'accordo sulla "questione" trasparenza a riguardo dei monitor professionali con i quali ho ascoltato il pezzo finale
Assolutamente d'accordo.... però credo che per HiFi si intenda la capacità di due impianti , uno di registrazione e uno di riproduzione, che rispettivamente riescano a tradurre,prima, il movimento dell'aria impresso dalle onde sonore in impulsi elettrici ,che poi verranno ritradotti in onde sonore che riproducano gli stessi movimenti d'aria iniziali, ovviamente tutto ciò tenendo presente che ognuno di noi ha un sistema uditivo proprio e unico....in ogni caso credo che un impianto HiFi si possa solo cercare di avvicinare alla perfezione, e penso che uno degli elementi più importanti siano i trasduttori ,che poi sono i motori che devono ricreare le onde sonore il meglio possibile.
Buonsera Sig Lincetto. Sono felice di aver trovato i suoi video. In tema di relativizzazione, desideravo farle una domanda che sono sicuro lei prenderà nel verso giusto: alla "nostra età" lei quanto si fida ancora del suo udito?
grazie, buongiorno, secondo lei un amplificatore più potente aiuta meglio all'ascolto a bassi volumi? ho dei diffusori a torre ed un amplificatore da 50 watt. cambiare amplificatore con un più potente aiuterebbe al caso? grazie
quando la musica "c'è" magari, da fruire proprio nel momento in cui viene pubblicata,l'impianto passa decisamente in secondo piano rispetto alla prima,a patto di rimanere su un minimo piano di decenza qualitativa.Ricordo ancora l'intro di "disorder" dei joy division,quando acquistai quell'album nel 1979.....bastava un 50 + 50 watt e due belle casse a tre vie,ed il resto lo faceva Ian Curtis & co,che ti rapiva con la sua voce e quella musica.Non ti ponevi nemmeno il problema di come avrebbero suonato acoltati con un paio di Klipschorn e magari con il Gale 2101.
@@Domenico_Do per risolverli è sufficiente ascoltare "fedez" con mega impianto hi-fi e Fun House degli Stooges (peraltro registrato con una dinamica ed una resa eccezionale per essere del 1970) su un normale 50 + 50 e casse a tre vie...
Alta fedelta= riproduzione come l'originale ( registrazione di un cane che abbaia) quando ascolto la registrazione chiudo gli occhi e devo sentire la presenza.
Complimenti per le competenze che indubbiamente lei ha,ma mi consenta di dirle, che qualsiasi simulazione di un qualsiasi evento musicale in ambito domestico,non si può spiegare a parole.
Si riguardi di salute,noi amanti della musica abbiamo bisogno di persone come Lei..
Ho 25 anni, adoro il vintage, toccare la musica per me è arte, dischi e vinili. Ti seguo sempre e sto anche delle ore ad ascoltare i tuoi discorsi, per me sei quasi come un maestro, Ti saluto carissimo e bellissimo video come sempre :)
Da più di 15 anni, se voglio capire un impianto, Velut Luna è la parola d’ordine.
La Minetti è stratosferica... ♥️
Ottimo video, c’è da tenere conto anche di ciò che si ascolta. Oggi la musica più diffusa, dalla pop alla trap, musica che personalmente non amo, ma la ascolto perché anch’io faccio musica e voglio un quadro più completo possibile è spesso sovraccarica di effetti, enormemente compressa, basta guardare la forma d’onda che è praticamente piatta. I supporti per l’ascolto sono spesso smartphone e tablet o casse home che enfatizzano molto spesso le frequenze basse per illudere l’ascolto, ma che di fatto cancellano molto della registrazione. C’è poca musica con dinamica, o meglio te la devi cercare. Questo è praticamente ciò che un impianto trasparente ti permette di “ascoltare”. Complimenti per la registrazione.
Video splendido, complimenti.
Gli audiofili per me sono molto affascinanti.
Li considero, non tutti sia chiaro, come i terrapiattisti del mondo musicale, credono in qualcosa di estremamente importante e “forte”, ma basandosi solo sulla loro percezione soggettiva, spesso falsata da un orecchio pessimo.
Un musicista ascolta la sua musica su impianti che costano 1/20 del costo di un impianto cosiddetto “”””alta fedeltà””””, secondo voi perché?
Perché la musica è immensamente più importante di qualsiasi cassa sulla quale verrà poi riprodotta.
Consiglio vivamente agli audiofili di uscire dalle loro stanzette e andare ad ascoltare qualche concerto dal vivo, l’unica vera sola alta fedeltà che potrà mai esistere.
Concerti di qualsiasi genere, dalla classica al jazz al metal, non esiste nulla di più importante della musica.
Qualsiasi altra cosa è solo una traduzione, una discretizzazione la cui percezione può solo essere soggettiva e non valutabile in termini assoluti.
Senza contare che il 90% degli audiofili non sarebbe in grado di distinguere una scala maggiore da una minore, il che rende tutto ancora più ridicolo.
Detto questo, sicuramente le aziende del settore hanno il target perfetto per fare soldi a palate: persone che comprano qualsiasi cosa costi più della media in modo tale da poter dire di avere l’impianto migliore.
Buongiorno Marco Lincetto.
Avevo seguito con interesso il suo disappunto per la musica in streaming (vedi Qbuz o Tidal) ,e pur avendo un sistema tra i massimi disponibili DCS lettore Rossini Apex + Dac Vivaldi Apex + Clock atomico ,ma collegandolo in Wifi ,non mi soddisfava come i miei CD.
Ma adesso lo ho collegato con cavo Lan direttamente al Router ,e le cose sono state stravolte.
Finalmente molta piu immagine olografica ,micro e macro dettagli che prima venivano soffocati e suono molto piu' naturale.
Sarei interessato a fare quattro chiacchiere con Lei.
Sono mezzo secolo che seguo ininterrottamente questa passione e ne ho visto è sentite di tutti i colori ,che alcune volte erano al limite del ridicolo.
Buon lavoro e viva la musica
È pur sempre una riproduzione, un artificio che non potrà mai eguagliare uno strumento musicale
Da non più giovane e con una certa esperienza personale nella realizzazione di impianti audio sia per la riproduzione che per la registrazione posso solo essere d’accordo con te.
Spesso sento parlare di riproduzione del “soundstage” di un certo album poi ascolto i brani e di soundstage non c’è niente, solo un operatore che ha giocato con innumerevoli tracce ed ha abusato pesantemente del pan. Sento decantare le doti si trasparenza di una registrazione per poi rendermi conto che è quanto più dissimile da come dovrebbe essere nella vita reale e così via....
Credo che molti album, più o meno commerciali, siano stati prodotti da bravissimi operatori, sì, ma tenuti al guinzaglio da necessità puramente commerciali.
Ho ascoltato il disco di Lucia in versione liquida e devo dire che la tua cura nella registrazione ricalca perfettamente quella che è la mia visione di una registrazione ad arte, con la differenza che io non sono mai riuscito ad ottenere un livello così preciso in una registrazione, ma sicuramente le mie registrazioni, poco più che amatoriali, sono molto più trasparenti dei più blasonati dischi commerciali definiti “olofonici” (mi viene da piangere)!
In definitiva ti faccio i complimenti e ti ringrazio: avere una forma di conferma del mio pensiero e della mia visione da una persona preparata come te fa bene all’autostima! :-)
complimenti... sublime su tutto la seguo da tempo qui in Spagna
Finalmente un professionista che sa davvero di cosa sta parlando. Complimenti e spero che questo canale raggiunga l'importanza che si merita!
Ottimo comunicatore complimenti qualità rara in un mondo di rumore perenne
Grande registrazione bellissima 😊😊😊😊😊
Il rischio più grande dell'alta fedeltà è perdere di vista "la musica" e tutto quello che trasmette. A volte mi capita di ascoltare un certo tipo di musica solo perchè so che si tratta di un'ottima incisione...la musica l'ascolto in macchina cantando ad alta voce. Scherzi a parte credo sia un problema quando il mezzo diventa più importante del contenuto :-)
Un video propostomi da youtube inaspettato ma dal contenuto molto interessante. Finalmente un discorso consapevole ed intelligente sulla questione dell'alta fedeltà, col quale concordo perfettamente. Bellissimo il brano conclusivo sotto ogni aspetto, dal brano all'esecuzione (eccelsa) fino alla registrazione (per quanto con yt molto venga perso la naturalezza viene trasmessa in maniera molto convincente).
Che dire, mi iscrivo!
Perbacco che registrazione! Me ne accorgo persino dal mio piccolo diffusore amplificato Creative, che mi fa compagnia da un paio d'anni. Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo per dare in mano al "signor Velut Luna" la registrazione di un disco tra i miei preferiti, cioè il bellissimo "La voglia, l'allegria, l'innocenza e la pazzia" della grandissima Ornella Vanoni. Disco realizzato con Vinicius De Moraes e Toquinho; che può anche dire la sua come qualità della registrazione. Come al solito: complimenti per la trasmissione ed un saluto a tutti.
Buonasera, sono incappato per caso nel suo interessante video; non scrivo tanto per dirle che condivido assolutamente il suo navigato punto di vista, quanto per complimentarmi per la sua splendida, e ripeto splendida, registrazione. Grazie Paolo
Grazie davvero, super piacevole ascoltarti e capire la genesi di una registrazione, fantastico il pezzo, non vedo l’ora di acquistare il lavoro. Complimenti per la chiarezza e semplicità con cui rendi i concetti e per la grande passione che arriva tutta 1000%! Condivido in pieno quello che hai detto dell’impianto di casa, ho delle Sonus Faber Liuto e meccaniche Lector, e posso solo confermare che con le ore di ascolto ho imparato a distinguere una buona registrazione, al di là dei bit e kHz.
Marco sei sempre molto chiaro e trasparente
Trasparente è in tema 😂
Sono molto grato per la tua spiegazione e per me è una lezione ascoltarti.
Lucia Minetti. Magnifico cantante e magnifica qualità di registrazione!
Saluti dal Brasile.
Concordo in pieno. Chi ascolta in live come quartetti, musica da camera, organi a canne, non trova nei diffusori classici hifi lo stesso "suono" che senti dopo un concerto. Per questo motivo, e in modo molto ignaro, ho convertito già da circa 10 anni, il mio impianto con dei diffusori a dipolo e altoparlanti professionali da 38cm, con 98db di efficienza, adatti allo scopo. Ora ho la conferma di perchè l'ho fatto. Grande Marco.
Che fortuna essermi imbattuto in questo video scoprendo questo canale. Una piccola miniera d'oro.
Ottima sintesi, chiara e condivisibile (almeno da parte mia). Riassumerei l’idea di trasparenza con un concetto di estrazione sistemistica: la funzione di trasferimento; quanto più il suo modulo è unitario e lo sfasamento prossimo a zero, tanto più il ns sistema di riproduzione si può ritenere trasparente.
Il miglior impianto secondo il mio parere è quello che durante la riproduzione sparisce e materializza davanti all'ascoltatore il brano riprodotto, come se il tutto venga eseguito "unplugged" davanti a sè.
Per raggiungere simili risultati non c'è nemmeno bisogno di spendere cifre da gioielleria.
@@Diego-bu7fh io ho parlato di impianto, non di registrazione.
Se vogliamo spostarci sul discorso della registrazione, è chiaro che la qualitá della registrazione conta molto, ma se una grande registrazione viene ascoltata ad esempio su uno smartphone con degli auricolari o con una cuffia, non potrá mai esprimere tutto il suo potenziale.
É davvero un piacere ascoltarla. Quante cose da imparare.... é sempre bello ascoltare una persona dalle cui parole traspare una infinita conoscenza di un argomento, che al tempo stesso riesce tuttavia a rendere fruibile e coinvolgente l'argomento stesso ai "non addetti ai lavori".
Complimenti vivissimi.
trovo la trattazione dell'argomento molto esauriente . mi da la risposta a molte domande che mi sono sempre posto anche non essendo un cosidetto audiofilo ma un amante della bella musica di tutti i generi , aiutato anche da molti anni di progettazione di amplificatori che ci mettono del loro per confondere di piu le acque.
Da poco esperto di hi fi ho sempre cercato di avere un impianto che mi suonasse bene tutto, ma mi rendo conto che non è possibile, sembra banale ma questo video mi ha tranquillizzato e fatto capire parecchie cose
Complimenti sinceri per il tuo importante contenuto! Io non sono un grande amante dell'alta fedeltà, in quanto ascolto sempre tutto con marcata curva di equalizzazione y=x al quadrato!
Complimenti, concludere con questo lavoro discografico è il massimo che potessimo ascoltare per ricostruire e restituire il meglio dell'ascolto. Grazie
Un bel sentire, questo tipo di discorso ricordo si faceva parecchi anni fa, con un amico, col quale condividevo l'ascolto della musica. Lui decisamente più avanti, avendo anche la passione per la musica suonata, e se vogliamo con i suoi limiti, polistrumentista. Affrontavamo diciamo così a livello artigianale questo scopo della alta fedeltà, io con misera capacità, se non solo un buon orecchio, allora, e lui grazie al fatto che suonava in un complessino, ed aveva fatto anche qualche concerto, con un minimo di cognizione di causa. Aveva ricavato, da un garage una piccola sala d'ascolto, fantastico, non avevo mai sentito la musica arrivare alle orecchie in quel modo. Ma ovvio, noi ascoltavamo LP registrati con criteri che lei spiega noi non conoscevamo, altra cosa era, ascoltare sue registrazioni. Da tutto questo, lui ed io abbiamo imparato una cosa, che non serve sprecare barcate di soldi per apparecchiature per ascoltare musica, quello serve solo ad arricchire il mondo della sterofonia. Ma, con piccoli accorgimenti, con un ascolto attento, spendendo giuste cifre si può godere della musica appieno. Buona giornata e bel video, grazie.
Complimenti, sono del mestiere, sono pienamente d'accordo con il tuo pensiero, bellissima registrazione "senza orpelli" inutili, veramente naturale come piace a me, nel mio lavoro cerco sempre questo tipo di suono, è veramente un piacere ascoltare un disco così!!!
Spettacolare la canzone!
Bel video, e dici assolute verità, un impianto deve riprodurre in modo asettico. Come il vetro di una finestra, tu guardi fuori senza che il vetro modifichi i colori. Hai perfettamente ragione quando dici che l'HiFi vero nel 90% forse più dei casi non esiste, e inoltre non a tutti piace, per vari motivi, in primis il nostro orecchio., che è il primo a non essere perfetto. Ho fatto il Dj per tanti anni, ma ascolto di tutto, tranne che il metal perché la chitarra metallica distorta che spara nelle medie frequenze risulta inaccettabile alle mie orecchie. Come sai meglio di mé l'orecchio è più sensibile alle medie frequenze rispetto alle basse e le alte, quindi in un impianto trasparente sentiamo prima i medi e poi il resto. Questo ovviamente tralasciando il tecnico in fase di registrazione, che magari ha equalizzato il suono prima di registrarlo, in quel caso il suono è "bello" che la maggior parte dei casi non è HIFi ma è "bello" all'orecchio. Concludo facendo un osservazione: oggi il problema che vedo nei giovani ragazzini è che l'Hi Fi non esiste, ma non esiste neppure il suono "bello" sentono musica con una qualità orrenda, sembra un mp3 a 64kbs, e quando va bene a 128, e pur vero che gli smartphone oltre una certa qualità non possono andare, ma nel mio piccolo cerco sempre di spiegare cos'è la risposta in frequenza nella musica e cerco spingerli dimostrandoglielo a cercare musica campionata con valori più alti possibili. Ti Saluto e Ti faccio i complimenti.
Parole sante, quanto mi ci ritrovo!
Bravo Marco, sempre molto chiaro ed efficace. Una bella azione divulgativa e culturale fatta con equilibrio e passione.
1q
Assolutamente d'accordo e complimenti per la registrazione!
Brano bellissimo!!!
Concordo in toto con la spiegazione e sono fiero di essere il n’5000 dei suoi iscritti.
Finalmente qualcuno che sa usare i Ribera per registrare :-)
non sono un audiofilo e ne capisco proprio poco Ma.... che bella registrazione!!! e considera che l'ho appena sentita sul mac book pro da 16" e non su un impianto "HI-FI"
Bravissimo complimenti
Tutto molto giusto.
Complimenti per l' inciso..sto sentendo da smartphone con cuffia, ed è notevole..X me hi-fi significa questo, quando hai la pelle d' oca..👏👏👍👋
Ottimo intervento - finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Detto ciò, vorrei però aggiungere un mio contributo. Avendo a che fare (professionalmente) con la musica dal vivo ed avendo registrato con tecnici e studi non da poco (su RUclips mi potete vedere all'opera con la London Symphony Orchestra agli Abbey Road Studios) vi posso garantire che tra la musica dal vivo e la registrazione c'è un abisso. E ci sarà sempre per chi cresce con la musica dal vivo nelle orecchie. Detto questo, trovo che gli ingegneri del suono italiani, quando fanno sul serio, non sono secondi a nessuno. Ho avuto modo di sentire registrazioni inverosimili, proprio grazie alle orecchie ed il perfezionismo degli italiani. Quanto agli impianti, cercate di godervi la musica perché a me finora ha soddisfatto solo un'accoppiata (poi con una registrazione fenomenale di un tecnico statunitense eccezionale che per vivere vende altoparlanti ma è davvero un genio - ed infatti ha registrato la San Francisco Symphony con Tilson Thomas con una spazialità inverosimile). Il sistema che amo a dismisura è quello del mio caro amico Dan D'Agostino (Momentum pre e finale) abbinato alle Alexia della Wilson Audio. Un'accoppiata strepitosa, l'unica che finora mi ha riportato sul podio con una spazialità incredibile. La registrazione, va sottolineato però, era da premio Nobel...
Caro amigo.
Ringrazio siempre I tuoi opinioni e suggerimenti. Realmente grazie.
Ti consiglio di provare le Cantico Momitor CX8
Un saluto
Sono un audiofilo "estremista" che cerca nel mio impianto una corrispondenza tra l'evento reale e la riproduzione del'impianto, e mi ha fatto molto piacere ascoltare questo video perchè ha messo in luce un aspetto fondamentale e spesso trascurato...l'ingegnere del suono che fa la registrazione...la ringrazio per la spiegazione chiara e competente e concordo su tutta la linea...😊
Aggiungo...ho comprato ora alcuni dei vostri cd🤗
Chiarissimo. Una certa dimestichezza con l'ascolto dal vivo aiuterebbe molto. Mi manca molto in tutti questi mesi...
Finalmente un ingegnere italiano che da chiarezza, grazie!
Non esiste nulla di chiaro e comprensibile in questo specifico settore
Complimenti
Parole sante!
Video interessantissimo che apre la mente ...grazie
Finalmente uno dei pochi video interessanti su cosa e' l'alta fedelta'. Coincidenza, stavo leggendo un thread su questo concetto su head-fi.org da parte di un tecnico del suono, la scorsa settimana, (il sub-forum scientifico). Esiste anche un progetto, github.com/jaakkopasanen/AutoEq/tree/master/results per "salvare" le cuffie attraverso l'eq parametrica e farle suonare in modo neutrale (per quanto possibile). Risultati da stare a bocca aperta sulle mie fide e vecchie Etymotic ER4-P.
Steve Guttenberg qualche mese fa in un video consigliava tra l'altro di andare a sentire musica dal vivo per capire qual e' il suono degli strumenti al fine di essere poi capaci di riconoscere una tonalita' naturale nel giudicare un impianto (diffusori e la loro interazione con la stanza ove si trovano oppure cuffie). Ho comprato l'altro giorno un paio di cuffie planar magnetic e sono incredibili!
Veramente molto interessante, sono rimasto senza parole
Un commento poco professionale ma solamente d'anima: pura magia che ti insegna a credere in te stesso
Mi è sempre interessato il discorso registrazioni, tutto parte da lì. Non c'è niente di più importante.
Sempre con più insistenza mi sorge questa domanda: è veramente necessario utilizzare tutti quei microfoni? Utillizzarne 2 ben posizionati e quindi non messi in gola ai cantanti e agli strumenti in qualche modo non giova alla realisticità della scena? Quello che si perderebbe sarebbe troppo?
In fondo noi abbiamo solo 2 orecchie. O qualcosa mi sfugge? (Anzi quasi sicuramente mi sta sfuggendo qualcosa)
Un suo video che dipana questo dilemma sarebbe graditissimo.
Finalmente qualcuno che affronta questo argomento con cognizione di causa e soprattutto con passione. Grande!!
quanto vorrei che ogni canzone oggi prodotta avesse la qualità dei brani che proponete a fine video.
Il bello è che poi, alla fine, sono le nostre orecchie a non essere ad alta fedeltà. Chi ha mai provato a sottoporsi ad esame audiometrico per accertare quali frequenze effettivamente può udire e con quale attenuazione?
Io😅
Grazie per aver spiegato molto bene il concetto, e complimenti per l'incisione che sto sentendo in cuffia ed è forse la migliore che abbia mai sentito, non esagero! Nuovo scritto al canale :-) ...altro che 24 bit e mille mila kbps... se una registrazione è fatta BENE, esce bene anche da un video di youtube!
considera che youtube comprime a 128kbit
discorso da far sentire a tutti i sapientoni dei forum hi-fi, i soli che conoscono l'alta fedelta e danno su tutti gli impianti il loro insindacabile giudizio .
Qualcuno prima o poi doveva pur dirlo!
Io suo sapere è oro colato, grazie!
Salve sig. Lincetto, ho sempre seguito i tuoi articoli su "SUONO" diretto dal
buon PAOLO.
Fabioo '961 19/12/2020 h. 06,05
Bravissimo amo le incisioni VELUT LUNA TRA LE MIE PREFERITE ho acquistato un VELUT LUNA cd sacd per grande Organo musiche da film di Jhon Williams un basso materico e una scena da paura BELLISSIMA
Il vero problema che molti cosiddetti audiofili ascoltano soprattutto suoni e non musica
Spettacolare la registrazione.... la comprerò certamente!
Al di là delle valutazioni soggettive di una riproduzione hi-fi (infatti l'orecchio umano non è uguale identico per tutti gli esseri umani, e quindi le valutazioni del livello di fedeltà e trasparenza sono inevitabilmente soggettive), io ribadisco l'importanza dell'utilizzo di equalizzatori, compressori - espansori di dinamica ed elaboratori di campo sonoro negli impianti hi-fi, proprio per correggere eventuali "anomalie" dovute al gusto personale, o meglio alla sensazione uditiva personale, di chi ha eseguito la registrazione, o anche dovute al tipo di supporto su cui viene eseguita la registrazione. Dobbiamo comunque tener conto che queste "anomalie" o "colorazioni" del suono potrebbero comunque essere preferite da una parte di audiofili, quasi come fossero un elemento che va a perfezionare il suono ripreso nella esecuzione reale, e quindi, in una certa misura, da enfatizzare, mentre potrebbero risultare leggermente fastidiose per un'altra parte di audiofili, e in questo caso diventerebbe più gradevole attenuarle. Per me questa valutazione è talmente soggettiva da poter quasi affermare che la vera percezione di hi-fi e trasparenza del suono non è altro che la versione sonora riveduta e corretta direttamente dal nostro orecchio. Il fatto che molti puristi del suono preferiscono non montare un equalizzatore nel loro impianto, e addirittura alcuni di loro scelgono un preamplificatore senza controlli di tono, ma poi prediligono il suono caldo del vinile rispetto a quello più trasparente del CD, dovrebbe farci riflettere.
A mio modesto parere credo ci sia un altro termine che si trova in correlazione con gli altri due, e che probabilmente non necessita di una lunga esperienza di ascolto per poter essere valutato, l'effetto presenza. Praticamente se nella riproduzione hi-fi domestica l'effetto presenza non c'è te ne accorgi, e basta quello per renderti conto che il suono riprodotto non può corrispondere fedelmente a quello ripreso nella scena reale, anche se di fronte a quella scena reale non ci sei mai stato. Ebbene, è proprio uno di quei casi in cui ti rendi conto di quanto sia importante l'utilizzo di un equalizzatore ambientale per ricostruire quello che manca.
Condivido pienamente.Complimenti per la recensione
il problema e < anche, che gli cosi detti impianti di alta fedeltà sono, infatti, disegnati per compiacere l'orecchio, addomesticato, degli utenti a partire dalle casse acustiche che < tutte, colorano il suono
Anche tra i monitor c’è poi differenza di colore, poi quel che sentono le nostre orecchie non è quel che sentono i microfoni, ed anche li ogni microfono aggiunge il suo colore, tranne pochi marchi precisi, poi lo stesso vale per i preamplificatori, poi per i convertitori a/d o per i registratori a nastro, poi se si edita e mixa itb o su banco analogico, il sistema d’ascolto ed il trattamento acustico dello studio, infine le orecchie e le scelte del tecnico del suono, poi da capo il sistema che riprodurrà, il convertitore d/a od il lettore nastro o piatto con tutti i loro circuiti discreti, infine le nostre cassettine o cuffiette, insomma, noi che non abbiamo un master ing studio in seminterrato un ascolto veramente hi-fi non lo avremo mai
Bomba di pezzo finale.
Utilissimo ed istruttivo. Grazie
Bellissimo l'album
Parole sante, sono d'accordo.
Recensisco i live per "Musica Jazz" e sono ben consapevole di queste tematiche. I miei impianti sono in multiamplificazione con crossover attivo e in full horn. Solo questo è riuscito a restituirmi un barlume della inarrivabile potenza espressiva di anche una solo media esibizione dal vivo. Nel mio caso orgogliosamente "bassa fedeltà" alla ricerca della emozione del palcosecnico. Il suo lavoro è assolutamene encomiabile. Complimenti sinceri! Giancarlo Spezia
Ecco, in cinque minuti di chiarezza, spazzata via tanta inutile fuffa che mi sono trovato a leggere troppe volte sui soliti forum.
GRAZIE MILLE X LA SPIEGAZIONE CHIARA E COMPRENSIBILE 👍👍👍
Interessante.........................................!!!!!!!!!!!!!!!!!
Penso che la fedeltà dell impianto possa riferirsi a quanto presente nel supporto e non all evento originale perché di mezzo c'è il risultato di chi fa la Sua attività e che può essere più o meno fedele all evento originale.... poi la domande che mi pongo quando ascolto certe registrazioni di evidente scarsa qualità sono se il tecnico fosse sordo, oppure incapace di fare meglio o animato dal cattivo gusto.. ho molti CD di lucinda williams che ho conosciuto in senso musicale 20 anni fa di cui trovo il canto magnetico e irresistibile.. per cui ho comprato buona parte della sua produzione.. fino all ultimo CD di un paio di anni fa che mi ha lasciato di stucco. La registrazione della voce rasenta il fastidioso con una vetrosita' e distorsione che nulla a a che vedere con i precedenti. Beh mi domando ancora perché mai si dovrebbe registrare così e se lo stesso artista si è reso conto del risultato finale.. qui per me si aprirebbero una serie di domande a Lei sulla sensibilità dei musicisti su questi argomenti
Io reputo che con Hi-Fi intenda fedele a me ed ai miei gusti personali. Inutile costruire, montare, spendere per poi un sistema che non mi appaga perche' sento una canzone come non vorrei o che mi dia sensazioni che non vorrei percepire.
Esempi stupidi: se amo il come suona una chitarra e voglio sentirla benissimo, il mio impianto puo' storpiare qualsiasi suono fuorche' quello della chitarra, frega nulla del resto, se voglio sentirmi in uno studio di registrazione voglio la perfezione del suono di tutti gli strumenti e che siano direzionati in base a dove sono i musicisti, se conosco la storia di un certo pezzo e so che esattamente quel vinile o cassetta ha un imperfezione perche' e' successo x io voglio sentire quel x perche' e' la particolarita' di quel esatto vinile.
In pratica reputo Hi-Fi qualsiasi impianto soddisfi a pieno il suo utilizzatore. Si, e' un significato molto ampio di Hi-Fi ma e' forse uno dei significati che avvicina tutti.
E' verissimo, se l'impianto è davvero HiFi ti ridà quello che c'è davvero dentro la registrazione; i diffusori spariscono restituendo la scena reale all'ascoltatore .
Molto interessante come sempre!
Volevo chiederti Marco, delucidazioni sulla trasparenza perché è un parametro che spesso considero nella scelta di un componente, sia analogico che digitale, in particolare, lettori, DAC, ampli e testine. Il termine può avere differenti significati, ma in effetti come tu dici, se un impianto HIFI fa suonare male un disco inciso male è OGGETTIVAMENTE TRASPARENTE, ovvero non nasconde nulla della qualità della registrazione. In questo caso quel dato componente o più componenti o un impianto intero viene definito trasparente (penso che "rivelatore" sia una sorta di sinonimo).
Io però, nei miei ascolti, spesso valuto la trasparenza della registrazione, di un dato disco, quindi di un'incisione, anche come capacità di rendere ben intelligibili tutti gli strumenti di una registrazione dove più strumenti suonano tutti assieme. Mi spiego meglio: la trasparenza vista come abilità della registrazione, dell'impianto o di un componente di far sentire all'ascoltatore tutti gli strumenti registrati, anche quando suonano tutti assieme, facendoglieli distinguere e riconoscere senza che si mischino fra loro. Come ben sai questo risultato può essere ottenuto evitando di far suonare contemporaneamente strumenti con la stessa frequenza (quindi a livello compositivo) oppure modificandone l'equalizzazione (Rock) e/o la localizzazione (palcoscenico virtuale che a te poco interessa). Quindi, volendo concludere, il mio quesito è questo: può secondo te la TRASPARENZA essere definita anche come capacità di far ascoltare DISTINTAMENTE ciò che viene registrato all'ascoltatore? Un caro saluto e Buon Natale a te e Patrizia.
Paolo
Molto interessanti queste riflessione veritiere
Un buon impianto comprende anche un altrettanto buon equalizzatore grafico, che poi la fedeltà dipende soprattutto dalle frquenze che vogliamo ascoltare
Credo che tu non abbia compreso il concetto alla base ...
L'equalizzatore, gran apparecchio che possiedo, mi pare sia l'esatto contrario del discorso affrontato in questo video. La trasparenza, è il sentire per quello che è una registrazione. Se è buona ok, se fa schifo amen. Io lo uso, ma raramente, per correggere pecche nell'ascolto dovute all'ambiente e sopratutto alla età delle orecchie, che si sa decade su certe frequenze con gli anni. Ma se le registrazioni sono fatte male, e vengono corrette con un equalizzatore, allora va a decadere la trasparenza.
@@claudiov428 esatto 👍
@@claudiov428 L'ascolto, anche se può sembrare, non sarà mai passivo, ognuno porta con se delle emozioni ben precise aventi carattere personale, quindi chi apprezza certe parti dell'esecuzione difficilmente ne apprezzerà altre, perciò trovandomi in un contesto diciamo così classico potrei immaginarmi in una sala acusticamente ben definita allo scopo, se invece mi trovassi in uno spazio aperto va da se che l'acustica non sarebbe la stessa, da qui i vari delay ed effetti corus, inoltre alcuni brani che richiederebbero un volume moderato molto spesso siamo costretti ad alzarlo a causa della modesta opera di registrazione o dei rumori di sottofondo dell'ambiente in cui ci troviamo, inoltre le esigenze d'ascolto restano infinite, come infinite sono le emozioni che può dare la manopola del volume, concludo che un buon impianti HI-FI debba necessariamente contenere dei dispositivi dove poter tagliare certe frequenze per ascoltarne altre, mettiamo che amassi l'oboe oppure il clarinetto, ebbene con un parametrico potrei ascoltare solo quel preciso strumento separandolo da tutti gli altri, dopotutto gli studi di registrazione esulano totalmente dall'idea di perfezione, e cominciare dalla manopola del volume è soltanto il primo passo.
@@Ermete.. Non posso che concordare, altrimenti non avrei un equalizzatore nell'impianto. Per anni una certa politica "hi fi" ha cercato di demonizzare addirittura i soli controlli alti e bassi, con la scusa che essendo filtri rendessero poco pulito il segnale. Se pensassimo a tutta la trafila che segue il segnale per arrivare alle nostre orecchie, te la regalo. Ho passato anni, stupidamente convinto che tali voci avessero ragione, nulla di più sbagliato. Come dice lei, la musica è emozione, non sarà mai alta fedeltà, a meno che non si sia in sala di registrazione o meglio ad un concerto. Percui, benvenga l'amato equalizzatore, apparecchio che dopo anni di assenza, e tornato nel mio piccolo impianto, principalmente per correggere alcune pecche del luogo, poi anche perché le orecchie con gli anni perdono la capacità di percepire certe frequenze. Poi dai, non manca occasione per usarlo per correggere registrazioni veramente. penose. La saluto e la ringrazio per la condivisione, buona giornata.
Bel video molto istruttivo 👍🏻
Bravo
Registrazione incredibile
Ciao, ho appena scoperto questo canale e poiché l'argomento mi interessa ovviamente mi sono iscritto. Non conoscevo Velut luna, ma ho visto che ci sono dei link e quindi comprerò certamente del materiale, anzi ti sarei grato se potessi consigliarmi qualcosa. Sono un appassionato di musica, soprattutto jazz e quindi anche di HiFi. Concordo pienamente con quanto hai detto e sulle paranoie di noi pseudo audiofili. Naturalmente un ingegnere del suono la sa lunga e molto molto di più di cosiddetti esperti di HiFi, ma qualche considerazione la vorrei aggiungere. Ho sentito e visto molti impianti di riproduzione HiFi, in negozio e casalinghi, e già lì, lo stesso diffusore o apparecchio in casa suona diversamente dal negozio. Quello che molti audiofili non hanno capito è che l'acustica della stanza o salone dove si ascolta è la prima cosa da considerare in un impianto. Anzi, per precisione è la seconda perché la prima è la scelta degli artisti che si vuole ascoltare. Questa è la nota dolente ed il tallone di Achille di qualsiasi impianto, anche milionario. Se la registrazione non è eseguita a dovere da professionisti e con apparati di livello, inutile avere un impianto da centinaia di migliaia di euro, si sentirà sempre da schifo. La qualità della registrazione e relativa produzione del prodotto finale è la prima cosa da considerare, che purtroppo molti sottovalutano. Ovviamente, come hai detto tu, non sono tutte rose, un buon impianto deve riprodurre anche le imperfezioni colte durante la sessione di registrazione. Ad esempio se si sente il fruscio delle dita che scorrono sul manico di una chitarra mentre si passa da un barre' ad un altro perché non sono state montate le corde giuste, è giusto che si senta così, un buon impianto deve cogliere anche le imperfezioni. Quindi, se gli artisti che piacciono hanno incisioni da schifo, nessun impianto al mondo riuscirà a farceli sentire bene come vorremmo. Io per certi versi sono stato fortunato, i miei artisti preferiti sono quasi tutti incisi molto bene e quindi ho dedicato un certo budget a realizzare un impianto cosiddetto HiFi. Per esempio, se Pat Metheny non fosse approdato alla ECM di Manfred Eicher probabilmente non sarei riuscito ad apprezzarlo fino in fondo. Voglio citare un fatto che mi sovviene ora, un articolo che lessi circa 15 anni fa. Un produttore stava realizzando uno studio di registrazione presso una villa vicino Roma, a Grottaferrata, e spiegava come il cablaggio dei cavi, addirittura sottoterra fosse determinante, e quando scrisse che solo per il cablaggio aveva speso due milioni e mezzo di euro rimasi colpito. Voglio aggiungere ancora una cosa sui diffusori monitor. Certo devono essere fedeli a ciò che si sta ascoltando e registrando ma secondo me non vanno assolutamente bene in un impianto casalingo in quanto non riescono a ricostruire la scena sonora, il cosiddetto palcoscenico, dove, in, teoria, dovresti ascoltare non solo la fedeltà degli strumenti ma anche la precisa collocazione degli strumentisti, esattamente come accadrebbe se ascoltasse l'evento di una band che suona dal vivo. Ecco, questa fedeltà di immagine sonora i monitor non riescono a riprodurla secondo me, o almeno per quello che ho sentito io. Ho scritto fin troppo. Vado anche a rivedermi i tuoi video precedenti che mi sono perso. Se riesci a darmi qualche consiglio sugli artisti e incisioni che hai fatto ti ringrazio, preferisco i CD. Complimenti per il canale. 👍
non ci sono diffusori che "creano" o meno la scena sonora, perchè la scena sonora è creata semplicemente ed esclusivamente dal posizionamento in ambiente e dal trattamento acustico del detto ambiente.
Ci sono solo diffusori più semplici o più difficili da posizionare correttamente.
ti consiglio, se ti può interessare, di cercare il video di PS Audio relativo al soundstage, che in pochi minuti chiarisce in maniera corretta la questione.
@@belverdehi-fi9754 mi andrò a vedere il video, ma stai sbagliando. L'"accoppiata diffusori, amplificatore crea il soundstage o scena sonora come si suol dire. Il distanziamento e il collocamento è certamente basilare ed importante, ed è ovviamente la prima cosa da fare insieme al trattamento acustico per una questione di riverberi, ma è proprio il diffusore che riesce a scomparire dalla scena o meno, oppure riesci ad avere una presenza in avanti o dietro del palcoscenico, ed ovviamente a ciò contribuisce anche l'amplificatore. Certamente parliamo di diffusori direzionali, non omnidirezionali, ma ti assicuro che la differenza di sente, almeno io l'ho percepita chiaramente su molti diffusori. E a parità di diffusori certi ampli hanno dato il loro diverso contributo, sempre parlando di scena sonora ovviamente. 👍
Salve cosa ne pensa del marchio Densen ? Si può definire neutro ?
sentite distrattamente, non so dare un parere autorevole nel merito.
@@VelutLunaMusic ok, grazie lo stesso
L' hi-fi credo sia uno dei "temi" /passione ,hobby , per la quale ho letto e assistito alle più lunghe e accese discussioni/divergenze di vedute di qualsiasi altra mia passione, quindi nel caso di questa "veduta" non posso che essere d'accordo sia x come viene spiegata la "questione" sia xchè non c'è "sensazione" di dogma assoluto, inoltre mi trovo assolutamente d'accordo sulla "questione" trasparenza a riguardo dei monitor professionali con i quali ho ascoltato il pezzo finale
non ci si è sbilanciati nella definizione di "massima fedeltà", appunto per quano esposto nel video racconto.
Assolutamente d'accordo.... però credo che per HiFi si intenda la capacità di due impianti , uno di registrazione e uno di riproduzione, che rispettivamente riescano a tradurre,prima, il movimento dell'aria impresso dalle onde sonore in impulsi elettrici ,che poi verranno ritradotti in onde sonore che riproducano gli stessi movimenti d'aria iniziali, ovviamente tutto ciò tenendo presente che ognuno di noi ha un sistema uditivo proprio e unico....in ogni caso credo che un impianto HiFi si possa solo cercare di avvicinare alla perfezione, e penso che uno degli elementi più importanti siano i trasduttori ,che poi sono i motori che devono ricreare le onde sonore il meglio possibile.
Grande Marco😉
Concordo il discorso della trasparenza
Buonsera Sig Lincetto. Sono felice di aver trovato i suoi video. In tema di relativizzazione, desideravo farle una domanda che sono sicuro lei prenderà nel verso giusto: alla "nostra età" lei quanto si fida ancora del suo udito?
Come la maggior parte degli operatori del settore dell'audio professionale, Marco Lincetto si sottopone a periodici esami audiometrici [staff]
Si potrebbe aggiungere in descrizione il link alla prima parte?
grazie, buongiorno, secondo lei un amplificatore più potente aiuta meglio all'ascolto a bassi volumi? ho dei diffusori a torre ed un amplificatore da 50 watt. cambiare amplificatore con un più potente aiuterebbe al caso? grazie
Ma quindi quali sono queste monitor?
quando la musica "c'è" magari, da fruire proprio nel momento in cui viene pubblicata,l'impianto passa decisamente in secondo piano rispetto alla prima,a patto di rimanere su un minimo piano di decenza qualitativa.Ricordo ancora l'intro di "disorder" dei joy division,quando acquistai quell'album nel 1979.....bastava un 50 + 50 watt e due belle casse a tre vie,ed il resto lo faceva Ian Curtis & co,che ti rapiva con la sua voce e quella musica.Non ti ponevi nemmeno il problema di come avrebbero suonato acoltati con un paio di Klipschorn e magari con il Gale 2101.
Sinceramente, ho i miei dubbi ...
@@Domenico_Do per risolverli è sufficiente ascoltare "fedez" con mega impianto hi-fi e Fun House degli Stooges (peraltro registrato con una dinamica ed una resa eccezionale per essere del 1970) su un normale 50 + 50 e casse a tre vie...
@@defconline per carità, quanto più lontano dai miei gusti musicali... perdonami 😀
👍👍👍
Il mio impianto sudato l ho messo a punto usando anche incisioni VELUT LUNA le trovo VIVE REALISTICHE
16:45 Preganziol (TV)?
Alta fedelta= riproduzione come l'originale ( registrazione di un cane che abbaia) quando ascolto la registrazione chiudo gli occhi e devo sentire la presenza.
Complimenti per le competenze che indubbiamente lei ha,ma mi consenta di dirle, che qualsiasi simulazione di un qualsiasi evento musicale in ambito domestico,non si può spiegare a parole.
Io ascolto con i monitor dynaudio bm5 😀😀