Non conoscevo il canale e il video mi è capitato per caso, però sono veramente fiero che ad oggi, ci siano ancora persone che sappiano fare riflessioni così profonde e non da meno, con così tanta consapevolezza, su un tema che viene dato troppo spesso per scontato, ma del quale si conosce ben poco. Sono giovane, ho 23 anni e purtroppo non ho molto modo di confrontarmi con persone esperte del settore, però apprezzerei tantissimo conoscere persone così, perché le domande che avrei da fare sarebbero infinite. Ancora una volta, grazie per divulgare queste preziosissime informazioni. Io ho sempre pensato che dietro qualsiasi produzione, ci deve essere una filosofia, e lei Sig.Lincetto, riesce a comunicarla perfettamente, perché tecnicamente una produzione può essere anche perfetta (termine da prendere con le pinze), ma se non rispecchia quello che l’artista vuole comunicare, è completamente insignificante. È bello trovare su RUclips canali così e sentir parlare direttamente una persona direttamente del mestiere, perché gli anni di esperienza sicuramente danno informazioni concrete, ma purtroppo, come lei dice, internet è un mezzo che ha del potenziale, dipende tutto da come lo si usa... Saluti. Filippo.
Che dire? Chapeau! That's all folks! Aggiungo solo un pensiero, non so quanto condivisibile: "l'esistere un numero infinito di verità" è (secondo me) paradigma di evoluzione, direi un assioma. Ardisco: quasi sicuramente lo è per lei, sig. Lincetto. Ho imparato nei miei studi d'ingegneria quanto, in qualsiasi analisi, sia fondamentale mettere il sistema di riferimento (i famosi assi cartesiani), altrimenti non c'è comprensione. Lei lo fa sempre, per questo la seguo sempre molto volentieri. Grazie.
…grandissimo discorso applicabile in tutte le situazioni di vita! Molte persone hanno bisogno di apparenti ‘verità prescritte’, altrimenti non sopporterebbero il vuoto!
Signor Marco, non perda l'entusiasmo! Il lavoro di un tecnico del suono è sconosciuto a noi semplici ascoltatori e le sue parole sono delle "confessioni" preziose, grazie👍
Io ho scoperto questo canale da circa una settimana, quasi per caso... devo dire che sono incantato e ammaliato. Incantato perché le sue parole sono come magia, sto guardando con interesse suoi video in ambiti di cui non ho nessun tipo di conoscenza eppure li guarderei e riguarderei e riguarderei. Ammaliato perché il fascino delle sue parole, unite a saggezza e profonda conoscenza sono totalmente coinvolgenti, anche per il primo degli ignoranti come il sottoscritto. Davvero tanti complimenti.
grande, piacevole conversazione. Un ristoro per l'anima in questi strani giorni della nostra vita, segnati dalla vuotezza di contenuti, dalla sopraffazione, dall'esaltazione del nulla assoluto. E' vero godimento ascoltare la conversazione pacata di chi non cerca diperatamente consensi alle proprie convinzioni; spesso invece proposte in modo becero. Riflessioni di grande contenuto sul tema della verità e del bello assoluto, semmai esistano, analizzate nell'ottica dell'etica e dell'estetica. Ma anche lezione di vera democrazia, di libertà, di rispetto per l'opera altrui, per l'altrui lavoro. Grazie veramente.
Il suo divulgare è molto importante sia pr noi cinquantenni oggi ma soprattutto per la nuova era, per me nato negli anni settanta ho avuto la fortuna di cimentarmi con l'analogico e con le registrazioni e nulla era scontato, dalla registrazione su un proiettore, su radio a cassetta, da mixer a piastra o registratore a bobina oppure su un geloso, su un videoregistratore per poi passare su un multitraccia o infine sl pc... Insomma ogni apparecchio che avesse un entrata microfonica o rca, e l'impazienza di riascoltarne il risultato era ed è indescrivibile parlandone ovviamente in modo amatoriale... E da lì i riscontri psicoacustici e particolari tecnici che lei mi insegna, bene ho a che fare con registrazioni digitali ma l'entusiasmo lì e limitato ecco perché uso il 50% analogico e il 50% digitale... Con questo che voglio dire: che sarebbe importante per chi svolge oggi il lavoro di fonico o mix o master ingegnere questi passaggi li dovrebbe fare a parer mio, e grazie al suo divulgare queste nozioni ciò vhe si ascolta ora in giro potrebbe avere un sapore dinamico diverso, mi scuso per l'essermi dilungato, grazie e buon lavoro.
Grazie. Grazie per il piacere provato ad ascoltarti. In questo mondo di mediocrità soffocante, hai portato una ventata di intelligenza e buon gusto che rinfranca l'anima.
Verissimo, svolgo la mia professione da quaranta anni e ho ancora tanto da imparare, bellissima la modestia dei colleghi più bravi e terribili i colleghi ignoranti come capre che si credono saccenti ...
Da semplice e modesto fruitore di musica, con il mio altrettanto modesto impianto, sono veramente grato per i contenuti dei tuoi video. Mi hai indicato più e più volte la giusta direzione per provare a fare un ascolto critico e consapevole. Spendere il tuo tempo per condividere la tua preziosa esperienza professionale con noi, utilizzatori finali del prodotto musicale, ti fa onore. Grazie Marco.
Da quello che ho ascoltato posso solo dire che nonostante i miei oltre 45 anni di utilizzo strumenti HIFI e non ... mai smesso imparare e mi piace ascoltare un professionista come te
Che dire Marco, ritrovo nel Suo pensiero e nel conseguente eloquio gli stilemi delle Sue registrazioni: mirabile sintesi di forma e sostanza! Chapeau, Marco...
Grande, e umile personaggio, vorrei fare una piccola osservazione, ma non a Marco a cui riconosco una competenza fuori dal comune, da quel che sento in giro e vicino a me alla gente interessa la "musica" non la qualità sonora......se oggi la seconda è assente la prima è agghiacciante. Corro il rischio di essere insultato se dico che sono un ex Dj, e mi ritengo un sound engineer grezzo, ho sempre cercato di portare l'hi-fi nelle serate "cosa impossibile" cercando equalizzare abbassando quelle frequenze che ad un volume importante ti spaccano le orecchie ovvero i medi.......la musica che ascolto la rendo piacevole alle mie orecchie....non uccidetemi :)
Uomini come lei ce ne sono rimasti pochi..almeno nel nostro povero paese, il bel paese di un tempo, e condivido pienamente tutto quanto ha detto. La meschinità di gran parte del genere umano è inqualificabile.
Certe persone dovrebbero fare silenzio, in modo da ascoltare consigli ed esperienze di chi le cose le fa per mestiere. Internet dà a tutti la possibilità di esprimersi, e questo è sia il suo bello che il suo brutto.
Ormai è un po' di tempo che ti seguo....le sue riflessioni...e le do' del lei ....anche se siamo coetanei... per rispetto venerando...venerando per la sua conoscenza... É vero la conoscenza é infinita...e quando ti soffermi a pensare...ti accorgi di quanto siamo poi piccoli di fronte ad essa....ma poco importa...l'importante é parlarne...ed é qui che si nota la differenza tra un ignorante ed uno meno ignorante...
Mi pare di capire che questo video sia rivolto a qualcuno o quantomeno a qualche social guru di cui è pieno il web in ogni settore. Al di là di questo ascolto sempre volentieri e con attenzione le parole di Lincetto perché c’è sempre qualcosa da imparare. Da semplice ascoltatore di musica quale sono, abbastanza ignorante purtroppo, trovo che ascoltare un addetto ai lavori, un artigiano, un professionista, sia l’unico modo per apprendere qualcosa di concreto. Tuttavia per chi non è del settore ma un semplice fruitore del prodotto finale, è davvero difficile capire fino in fondo se una registrazione è buona oppure no. O magari è solo il nostro impianto ad essere inadeguato. O noi stessi... Ricordo, tre anni fa circa, di aver assistito al teatro scientifico (il Bibiena) di Mantova, la mia città, una magnifica esecuzione di un quartetto d’archi con esecutori che adoro (Quatuor Hermès) ed ero in posizione perfetta in platea. Per l’occasione hanno registrato lo stesso programma di notte perché purtroppo di giorno si sentono i rumori esterni delle auto. Durante l’esecuzione aperta al pubblico erano già piazzati i microfoni, presente la regia in fondo alla platea e segnati col nastro le posizioni delle sedie degli strumentisti e persino della posizione dell’asta dei microfoni. Sicuramente hanno fatto tutte le prove per la registrazione notturna. Dopo sei mesi circa è uscito l’album che ho prontamente comprato e... non riesco a visualizzare ciò che ho visto, non mi ritrovo affatto con la sensazione avuta dal vivo. Per chi conosce il Bibiena, noto per avere un’acustica straordinariamente bella, non solo non riesco a visualizzare correttamente la posizione degli strumentisti ma non mi ritrovo nemmeno con la qualità timbrica del luogo. Tutto questo per dire, dov’è la verità? Magari è sbagliato il mio impianto di riproduzione. Magari i tecnici di registrazione hanno altri parametri? Magari sono le mie orecchie sbagliate... forse, per dirla alla Lincetto, è la loro verità, cioè quella di chi ha registrato. Boh, però son rimasto deluso.
Considera i microfoni come tante paia di orecchie. Più ti avvicini, più sentirai in modo definita la fonte, ma andrai a perdere tutto ciò che c'è intorno. Ciò che da la sensazione di spazio, di grossezza è il suono della stanza in cui gli strumenti vengono suonati che deve necessariamente essere ripresa in situazioni come quella di strumenti classici per poter riprodurre pienamente l'amalgama degli stessi. Il problema che riscontri è tipico o di situazioni live in cui non viene ripresa la stanza, o di problemi di eccessivo rumore di fondo causato dall'essere in una situazione live o proprio del tuo impianto di riproduzione e, sicuramente, dal trattamento acustico presente (o no) nella tua stanza. Poter apprezzare appieno la registrazione di una performance live è estremamente difficile per tanti fattori: dai microfoni usati, ciascuno con il suo carattere e modo di riprendere il suono, al mixer usato, ai convertitori che trasformano l'audio in digitale, alla post produzione, al formato di esportazione, ai tuo convertitore da digitale ad analogico, le tue casse acustiche, la loro forma, la loro grandezza, la quantità di altoparlanti presenti, la qualità del crossover tra di loro, la qualità delle membrane, il tipo di membrane, la distanza fra le casse, te e le pareti, il volume a cui riproduci l'audio, l'altezza dal pavimento, dove poggiano, cosa è presente nei punti d'incidenza delle riflessioni dell'audio, la forma e la grandezza, in tutte le dimensioni, della stanza, la presenza o meno di trattamento acustico, il tipo di trattamento usato, la quantità di trattamento acustico usato. Ci sono così tante variabili in gioco che è anche alla fine una perdita di tempo andare alla ricerca sfrenata della purezza del suono e della sua rappresentazione sui nostri dispositivi, tipica dei più accaniti audiofili. Da ingegnere del suono e musicista con alcune canzoni prodotte finite sotto etichette discografiche importanti, posso dirti che, a meno che tu non sia un addetto ai lavori, la purezza della riproduzione è un obiettivo estremamente dispendioso in termini di tempo, denaro ed energie soprattutto perchè poi ti ritroveresti ad ascoltare la musica e sentire ben in evidenza tutte le cose brutte che contiene rovinando il piacere dell'ascolto e facendoti chiedere se non sarebbe stato meglio spendere quei 60-70000€ in qualcosa di più utile
@@scacchomattho parto dal fondo... ho ascoltato impianti anche di molto superiori ai 60/70 mila e mai mi hanno entusiasmato. Quando tornavo a casa col mio impianto modesto ero, e rimango, felice del “mio suono”. Non mi ritengo un addetto ai lavori anche se ho avuto la fortuna di assistere non solo a tanti concerti (musica classica e lirica) ma soprattutto di frequentare le sale e i musicisti anche durante le prove. Per questo devo ringraziare la mia migliore amica che essendo strumentista in orchestra mi ha sempre reso partecipe. Allo stesso tempo l’ho seguita in formazioni cameristiche e sono stato molto vicino al suono che nasce da uno strumento in tanti contesti, non solo il teatro, la chiesa, l’auditorium... ma anche tra le mura domestiche. Sono entrato più volte anche in studi di registrazione ma come operatore foto o video, dove tuttavia ho cercato di capire qualcosa di più di ciò che finisce su un disco. Certo, quella che finisce sul disco non è tutta verità, purtroppo i ritocchini ci sono spesso. Anche il solo rimuovere il rumore del pedale di un pianoforte lo è e si fa. Mi ritengo un ignorante ma al tempo stesso so di avere un background che mi permette di capire qualcosa di più di un ascoltatore “distratto”. Quindi quando sono a casa davanti al mio stereo ciò che cerco, prima di tutto, è il sound stage. Non mi interessa un suono sterile è perfetto, mi interessa percepire una emozione. Conoscendo tuttavia molti impianti, e quindi molti audiofili, mi rendo conto che siamo tutti diversi e ognuno con la propria verità. Qualcuno pensa anche di sentir meglio a casa sua che in sala da concerto... che dire? Qualcuno l’ho conosciuto in teatro dopo un concerto e manco si è accorto delle note sbagliate (stecche) del solista. Personalmente ho imparato a volare basso e a confrontarmi con chi la musica la fa o la registra, persone con le quali puoi confrontarti e crescere. Tutto ciò che descrivi sulle variabili di ripresa e ascolto sono vere ma bisogna accontentarsi ad un certo punto perché le variabili sono infinite. L’importante,a mio avviso, è avere una certa consapevolezza del tutto. Ps. Mi riallaccio ora al tuo inizio di intervento. Intanto grazie per le spiegazioni, ne faccio sempre tesoro. Quello che voglio dire, riassumendo, è: “a cosa serve registrare in un ambiente eccellente se poi l’ambiente me lo cancelli?”. Tanto valeva registrare in uno studio secondo me. Ora, ammesso che il mio impianto possa non essere adeguato, ti posso dire che ci sono molti dischi dove la sala si sente e non intendo rumori ma una percezione di trovarsi in un luogo e non quella di trovarmi gli strumentisti appesi al filo dello stendino. Poi viene il discorso timbrico e qui anche peggio in quanto avverto una eccessiva nitidezza. Un po’ come vedere quelle foto pompate in hdr che oggi tanto spopolano. Forse è questione di gusti e io sarò all’antica ma detesto questo genere di patacche. Il fatto è che ho l’opportunità di ascoltarlo in più impianti ma purtroppo nessuno mi fa cambiare idea su questo disco. Avrei preferito fosse registrato altrove, almeno davo la colpa al luogo di registrazione...
Eccellente, quasi un testamento morale...... Mi rifaccio ad un nostro grande intellellettuale...Giorgio Gaber un grande artista finito controcorrente che, nel suo ultimo lavoro, ci ha ricordato che "è tutto falso" un Grande......Eccezzionale la lirica sul bello.....mi ricorda un'altra vita....i racconti degli indiani della nazione Navajos che si salutavano augurandosi reciprocamente "che la Bellezza sia con te"... Mi sono iscritto ieri e ho trovato un "Animale della mia stessa razza" è stato un bel regalo natalizio! Grazie
Ognuno ha le sue orecchie nessuno mai potrà sentire sfumature che altri sentono, oltre alle orecchie c'é lo stato d'animo, assistere ad un concerto o sentire lo stesso concerto non é e sarà mai la stessa cosa, l'ambiente le emozioni il pubblico che ti circonda e tantissime altre emozioni, la musica é un'arte come pittura scultura e tantissime altre discipline e come tale imprendibile
Non dimentichiamoci mai che stiamo sempre parlando di musica e non di neurochirurgia. È arte non scienza. Ci saranno sempre opere per la massa e opere uniche. E ci sarà sempre hi apprezza le une e le altre.
Fin da piccolo ho avuto fame di musica. Quindi, quando ho potuto, ho iniziato a cercare un impianto per riprodurla nella maniera più fedele possibile. Ho lasciato perdere.......troppi sapientoni in giro. Fino a quando non incappai in un piccolo scatolotto integrato di un nota marca inglese. Da allora mi sono dimenticato dell' "alta fedeltà" e ho cominciato a ricomprare dischi. Che considero la cosa più importante piuttosto che passare la vita a comprare e cambiare componenti cercando il nirvana. Perchè alla fine "se non è nel disco non potrà mai essere nell'amplificatore o nelle casse".
Ho ascoltato cose molto interessanti da chi mettendo in continuo confronto la propria conoscenza cerca la verità su un unica domanda iniziale: qual è la verità. Io risponderei che vi è una verità del momento, una verità dettata dalla propria conoscenza in continuo mutamento.
Buongiorno, gentilmente le vorrei sottoporre un paio di questioni che da un po' di tempo mi lasciano dubbioso. Ovviamente qualsiasi considerazione da chi frequenta il canale è bene accetta e anzi, graditissima. Sono un appassionato di musica, l'ho studiata per diversi anni e la ascolto regolarmente, nel mio piccolo con qualche accortezza in più per godermi maggiormente l'ascolto. Il 99% della musica che ascolto proviene dalle Major, e pur non essendo un esperto riesco a comprendere la diversa cura che c'è nel registrare album come Atom Heart Mother da altri lavori. Sto iniziando a pensare di alzare il livello delle apparecchiature di riproduzione, e qui arrivo al punto: 1) fino a che punto ha senso investire in un impianto per ascoltare questa macro categoria di musica? Esiste un periodo in cui la registrazione anche in Major seguiva i canoni descritti nel video? 2) Collegandomi alla prima domanda, tutto ciò che è registrato digitalmente vanifica la bontà di un impianto di riproduzione di buon livello?
Anni fa avevo visto un bellissimo film indipendente, "Once" (premio Oscar per la miglior canzone, "Falling Slowly"): la storia di due musicisti (il chitarrista irlandese Glen Hansard e la pianista ceca Markéta Irglová, che hanno interpretato se stessi) che formano un duo folk (The Swell Season) e con grandissimi sforzi, registrando di notte, riescono a produrre un disco. Appena tirato fuori il primo CD dal masterizzatore, l'ingegnere del suono si alza e gli fa: "Andiamo". "Dove?" rispondono i due musicisti. "In macchina: dobbiamo ascoltarlo lì. Se non suona bene, dobbiamo rifare tutto.". I due restano basiti, ma anch'io...
un appunto sul md 441. Si, non è un m49. Si, non è uno schoeps mk4 su pre cmc5 (penso sia meglio del più recente cmc6) ma il colore e calore che restituisce è unico. Eccezionale anche su fiati.
Tutto molto interessante, ma in questo senso di assoluto (relativo e personale che condivido) si potrebbe anche dire che il vero musicmaker è chi SUONA registra edita e masterizza... o addirittura chi da un pezzo di legno si fa un violino e arriva fino al mastering e progetta l'impianto e la stanza per la riproduzione. Diciamo che il relativismo si amplia... e si potrebbe allargare all'infinito. Apprezzo questo video, ma credo anche che un team di persone possa essere collaborativo ed affiatato e portare a casa dei bei prodotti con il confronto e il dialogo. Ovviamente deve esserci sia il confronto che il dialogo.
Beh, se registra e produce supporti musicali con la stessa intelligenza ed esperienza con la quale ragiona ed espone.....non mi resta che andare a controllare (ma gia' so che non restero' deluso) acquistando qualche suo prodotto. E poi che bell'esempio di come portare bene una tradizione ed un nome musicale di altissimo livello. Auguri a lei.
Mi permetta ho ascoltato con molto interesse la sua analisi. Concreta così come deve essere da un professionista, ma veramente ne è risentito da un mondo in questo caso l'audiofilia dove di concreto non vi è Nulla? Per lo più aria fritta dove i tre quarti e più degli stessi produttori non hanno mai visto nulla di veramente pro! Li lasci pure nel loro mondo dove ogni tre per due vi è un guru che gli Indichi quale è la via per la purificazione dell'anima del udito e a seguire ma in ordine non il meno importante il portafoglio. Parlo da appassionato di registrazione ho iniziato a seguire e affiancare fonici, poi la mia a vita ha preso una altra strada, ma la passione è sempre rimasta E possiedo tutto ciò che che immaginabile di tutte le annate dal 80 ad oggi per la registrazione di un evento, anche se ora non me ne faccio nulla. So di cosa sta parlando, lei è un maestro artistico, è vi è solo da imparare da lei. I miei migliori auguri
Che poi la maggior parte delle persone ascolta la musica in posti inadatti, con strumenti di riproduzione approssimativi, se aggiungiamo che ascoltano anche registrazioni di qualità scadente, con queste premesse il discorso potrebbe anche sembrare inutile, ma alla base del discorso io vedo una cosa che purtroppo si sta perdendo in ogni settore della vita, il rispetto, per gli altri e per se stessi, il mondo è pieno di gente che pensa che essere famosi/visibili sia più importante che essere apprezzati per le proprie capacità/competenze, l'importante è farsi vedere, urlare più forte degli altri, prevaricare, anche fare qualcosa per gli altri deve essere fatto mettendosi in mostra, facendo parlare non del cosa fai ma del come lo fai...., ci aspetta un futuro triste, purtroppo.
Hai ragione, un audiofilo che pretende di dare consigli ad un ingegnere del suono ... è un ignorante, senza dubbio. Che presunzione ! Non te la prendere, purtroppo se ne vedono e sentono di tutti i colori di questi tempi. Soprattutto ... alla larga dai forum in cui sono tutti super espertoni di hifi, per carità.
parte dello scenario social che descrive, è perfettamente assimilabile all'effetto dunning krugher it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Dunning-Kruger la saluto e le auguro un felice Natale di cuore
Cavolo non c'è video che mi trovi in disaccordo su qualcosa. Ascolto con interesse i tuoi video. Certo che ogni affermazione, critica ecc... sono conseguenti ad una esperienza in campo maturata con serietà professionale, passione e tanta onestà. Tradotto sei uno che si è fatto un c..o così!!! Pertanto quando poi arriva il saputello da 4 soldi che vuole insegnarti come gira il mondo, soprattutto sul tuo lavoro, magari dicendoti eh tu non sai.... tu devi capire che....... non sai cosa !!! capire cosa!!! Ma che ne sai del culo che mi son fatto......ti capisco eccome. A proposito (riferito ad un altro video) dei tuoi primi dischi .... jesu christ superstar (il film) l'ho visto in sala la prima volta a Tarcento a militare nel 1974. Sfruttando l'ingresso gratuito al cinema dei militari, l'ho rivisto almeno una dozzina di volte. il Disco l'ho comprato alla fine della naja. I van der graaf generator li ho visti, (per modo di dire ) a Milano . Il mio primo concerto è stato nel 1971 al Vigorelli di Milano Gran Funk con gli Humple pie di spalla...... e a luglio sempre al Vigorelli ho visto i Led Zeppelin........... peccato solo la brevità del concerto ..... Ciao Marco
Non conoscevo il canale e il video mi è capitato per caso, però sono veramente fiero che ad oggi, ci siano ancora persone che sappiano fare riflessioni così profonde e non da meno, con così tanta consapevolezza, su un tema che viene dato troppo spesso per scontato, ma del quale si conosce ben poco.
Sono giovane, ho 23 anni e purtroppo non ho molto modo di confrontarmi con persone esperte del settore, però apprezzerei tantissimo conoscere persone così, perché le domande che avrei da fare sarebbero infinite.
Ancora una volta, grazie per divulgare queste preziosissime informazioni.
Io ho sempre pensato che dietro qualsiasi produzione, ci deve essere una filosofia, e lei Sig.Lincetto, riesce a comunicarla perfettamente, perché tecnicamente una produzione può essere anche perfetta (termine da prendere con le pinze), ma se non rispecchia quello che l’artista vuole comunicare, è completamente insignificante.
È bello trovare su RUclips canali così e sentir parlare direttamente una persona direttamente del mestiere, perché gli anni di esperienza sicuramente danno informazioni concrete, ma purtroppo, come lei dice, internet è un mezzo che ha del potenziale, dipende tutto da come lo si usa...
Saluti.
Filippo.
Che dire? Chapeau! That's all folks!
Aggiungo solo un pensiero, non so quanto condivisibile: "l'esistere un numero infinito di verità" è (secondo me) paradigma di evoluzione, direi un assioma. Ardisco: quasi sicuramente lo è per lei, sig. Lincetto. Ho imparato nei miei studi d'ingegneria quanto, in qualsiasi analisi, sia fondamentale mettere il sistema di riferimento (i famosi assi cartesiani), altrimenti non c'è comprensione. Lei lo fa sempre, per questo la seguo sempre molto volentieri. Grazie.
…grandissimo discorso applicabile in tutte le situazioni di vita! Molte persone hanno bisogno di apparenti ‘verità prescritte’, altrimenti non sopporterebbero il vuoto!
Signor Marco, non perda l'entusiasmo! Il lavoro di un tecnico del suono è sconosciuto a noi semplici ascoltatori e le sue parole sono delle "confessioni" preziose, grazie👍
Io ho scoperto questo canale da circa una settimana, quasi per caso... devo dire che sono incantato e ammaliato. Incantato perché le sue parole sono come magia, sto guardando con interesse suoi video in ambiti di cui non ho nessun tipo di conoscenza eppure li guarderei e riguarderei e riguarderei. Ammaliato perché il fascino delle sue parole, unite a saggezza e profonda conoscenza sono totalmente coinvolgenti, anche per il primo degli ignoranti come il sottoscritto. Davvero tanti complimenti.
grande, piacevole conversazione. Un ristoro per l'anima in questi strani giorni della nostra vita, segnati dalla vuotezza di contenuti, dalla sopraffazione, dall'esaltazione del nulla assoluto. E' vero godimento ascoltare la conversazione pacata di chi non cerca diperatamente consensi alle proprie convinzioni; spesso invece proposte in modo becero. Riflessioni di grande contenuto sul tema della verità e del bello assoluto, semmai esistano, analizzate nell'ottica dell'etica e dell'estetica. Ma anche lezione di vera democrazia, di libertà, di rispetto per l'opera altrui, per l'altrui lavoro. Grazie veramente.
Il suo divulgare è molto importante sia pr noi cinquantenni oggi ma soprattutto per la nuova era, per me nato negli anni settanta ho avuto la fortuna di cimentarmi con l'analogico e con le registrazioni e nulla era scontato, dalla registrazione su un proiettore, su radio a cassetta, da mixer a piastra o registratore a bobina oppure su un geloso, su un videoregistratore per poi passare su un multitraccia o infine sl pc... Insomma ogni apparecchio che avesse un entrata microfonica o rca, e l'impazienza di riascoltarne il risultato era ed è indescrivibile parlandone ovviamente in modo amatoriale... E da lì i riscontri psicoacustici e particolari tecnici che lei mi insegna, bene ho a che fare con registrazioni digitali ma l'entusiasmo lì e limitato ecco perché uso il 50% analogico e il 50% digitale... Con questo che voglio dire: che sarebbe importante per chi svolge oggi il lavoro di fonico o mix o master ingegnere questi passaggi li dovrebbe fare a parer mio, e grazie al suo divulgare queste nozioni ciò vhe si ascolta ora in giro potrebbe avere un sapore dinamico diverso, mi scuso per l'essermi dilungato, grazie e buon lavoro.
Arrivato da poco su questo canale e piacevolmente impressionato dalla sua saggezza. Riflessioni assolutamente condivise. Complimenti!
Grazie. Grazie per il piacere provato ad ascoltarti. In questo mondo di mediocrità soffocante, hai portato una ventata di intelligenza e buon gusto che rinfranca l'anima.
Verissimo, svolgo la mia professione da quaranta anni e ho ancora tanto da imparare, bellissima la modestia dei colleghi più bravi e terribili i colleghi ignoranti come capre che si credono saccenti ...
Da semplice e modesto fruitore di musica, con il mio altrettanto modesto impianto, sono veramente grato per i contenuti dei tuoi video. Mi hai indicato più e più volte la giusta direzione per provare a fare un ascolto critico e consapevole. Spendere il tuo tempo per condividere la tua preziosa esperienza professionale con noi, utilizzatori finali del prodotto musicale, ti fa onore. Grazie Marco.
Signor Marco complimenti per la grande schiettezza , e per come si racconta, ricambio il gesto di stima nel raccontarci il suo pensiero con sincerità.
Ho scoperto questo canale da poco e già la adoro. Grandissimo
Da quello che ho ascoltato posso solo dire che nonostante i miei oltre 45 anni di utilizzo strumenti HIFI e non ... mai smesso imparare e mi piace ascoltare un professionista come te
Che dire Marco, ritrovo nel Suo pensiero e nel conseguente eloquio gli stilemi delle Sue registrazioni: mirabile sintesi di forma e sostanza! Chapeau, Marco...
parole sante.corro a vedere gli altri tuoi video,a presto
Mi hai fatto morire con questo video!!!! Sei un grande!!!
Grande, e umile personaggio, vorrei fare una piccola osservazione, ma non a Marco a cui riconosco una competenza fuori dal comune, da quel che sento in giro e vicino a me alla gente interessa la "musica" non la qualità sonora......se oggi la seconda è assente la prima è agghiacciante. Corro il rischio di essere insultato se dico che sono un ex Dj, e mi ritengo un sound engineer grezzo, ho sempre cercato di portare l'hi-fi nelle serate "cosa impossibile" cercando equalizzare abbassando quelle frequenze che ad un volume importante ti spaccano le orecchie ovvero i medi.......la musica che ascolto la rendo piacevole alle mie orecchie....non uccidetemi :)
Uomini come lei ce ne sono rimasti pochi..almeno nel nostro povero paese, il bel paese di un tempo, e condivido pienamente tutto quanto ha detto. La meschinità di gran parte del genere umano è inqualificabile.
Certe persone dovrebbero fare silenzio, in modo da ascoltare consigli ed esperienze di chi le cose le fa per mestiere. Internet dà a tutti la possibilità di esprimersi, e questo è sia il suo bello che il suo brutto.
Ottima riflessione! Che ventata di freschezza... Standing ovation!
Ormai è un po' di tempo che ti seguo....le sue riflessioni...e le do' del lei ....anche se siamo coetanei...
per rispetto venerando...venerando per la sua conoscenza...
É vero la conoscenza é infinita...e quando ti soffermi a pensare...ti accorgi di quanto siamo poi piccoli di fronte ad essa....ma poco importa...l'importante é parlarne...ed é qui che si nota la differenza tra un ignorante ed uno meno ignorante...
Magiche parole, ho sognato sentendoti parlare di quei famosissimi microfoni che oggi, forse useresti solo per riprendere le percussioni 🥁. Grazie
Mi pare di capire che questo video sia rivolto a qualcuno o quantomeno a qualche social guru di cui è pieno il web in ogni settore. Al di là di questo ascolto sempre volentieri e con attenzione le parole di Lincetto perché c’è sempre qualcosa da imparare. Da semplice ascoltatore di musica quale sono, abbastanza ignorante purtroppo, trovo che ascoltare un addetto ai lavori, un artigiano, un professionista, sia l’unico modo per apprendere qualcosa di concreto. Tuttavia per chi non è del settore ma un semplice fruitore del prodotto finale, è davvero difficile capire fino in fondo se una registrazione è buona oppure no. O magari è solo il nostro impianto ad essere inadeguato. O noi stessi... Ricordo, tre anni fa circa, di aver assistito al teatro scientifico (il Bibiena) di Mantova, la mia città, una magnifica esecuzione di un quartetto d’archi con esecutori che adoro (Quatuor Hermès) ed ero in posizione perfetta in platea. Per l’occasione hanno registrato lo stesso programma di notte perché purtroppo di giorno si sentono i rumori esterni delle auto. Durante l’esecuzione aperta al pubblico erano già piazzati i microfoni, presente la regia in fondo alla platea e segnati col nastro le posizioni delle sedie degli strumentisti e persino della posizione dell’asta dei microfoni. Sicuramente hanno fatto tutte le prove per la registrazione notturna. Dopo sei mesi circa è uscito l’album che ho prontamente comprato e... non riesco a visualizzare ciò che ho visto, non mi ritrovo affatto con la sensazione avuta dal vivo. Per chi conosce il Bibiena, noto per avere un’acustica straordinariamente bella, non solo non riesco a visualizzare correttamente la posizione degli strumentisti ma non mi ritrovo nemmeno con la qualità timbrica del luogo. Tutto questo per dire, dov’è la verità? Magari è sbagliato il mio impianto di riproduzione. Magari i tecnici di registrazione hanno altri parametri? Magari sono le mie orecchie sbagliate... forse, per dirla alla Lincetto, è la loro verità, cioè quella di chi ha registrato. Boh, però son rimasto deluso.
Considera i microfoni come tante paia di orecchie. Più ti avvicini, più sentirai in modo definita la fonte, ma andrai a perdere tutto ciò che c'è intorno. Ciò che da la sensazione di spazio, di grossezza è il suono della stanza in cui gli strumenti vengono suonati che deve necessariamente essere ripresa in situazioni come quella di strumenti classici per poter riprodurre pienamente l'amalgama degli stessi. Il problema che riscontri è tipico o di situazioni live in cui non viene ripresa la stanza, o di problemi di eccessivo rumore di fondo causato dall'essere in una situazione live o proprio del tuo impianto di riproduzione e, sicuramente, dal trattamento acustico presente (o no) nella tua stanza. Poter apprezzare appieno la registrazione di una performance live è estremamente difficile per tanti fattori: dai microfoni usati, ciascuno con il suo carattere e modo di riprendere il suono, al mixer usato, ai convertitori che trasformano l'audio in digitale, alla post produzione, al formato di esportazione, ai tuo convertitore da digitale ad analogico, le tue casse acustiche, la loro forma, la loro grandezza, la quantità di altoparlanti presenti, la qualità del crossover tra di loro, la qualità delle membrane, il tipo di membrane, la distanza fra le casse, te e le pareti, il volume a cui riproduci l'audio, l'altezza dal pavimento, dove poggiano, cosa è presente nei punti d'incidenza delle riflessioni dell'audio, la forma e la grandezza, in tutte le dimensioni, della stanza, la presenza o meno di trattamento acustico, il tipo di trattamento usato, la quantità di trattamento acustico usato. Ci sono così tante variabili in gioco che è anche alla fine una perdita di tempo andare alla ricerca sfrenata della purezza del suono e della sua rappresentazione sui nostri dispositivi, tipica dei più accaniti audiofili. Da ingegnere del suono e musicista con alcune canzoni prodotte finite sotto etichette discografiche importanti, posso dirti che, a meno che tu non sia un addetto ai lavori, la purezza della riproduzione è un obiettivo estremamente dispendioso in termini di tempo, denaro ed energie soprattutto perchè poi ti ritroveresti ad ascoltare la musica e sentire ben in evidenza tutte le cose brutte che contiene rovinando il piacere dell'ascolto e facendoti chiedere se non sarebbe stato meglio spendere quei 60-70000€ in qualcosa di più utile
@@scacchomattho parto dal fondo... ho ascoltato impianti anche di molto superiori ai 60/70 mila e mai mi hanno entusiasmato. Quando tornavo a casa col mio impianto modesto ero, e rimango, felice del “mio suono”. Non mi ritengo un addetto ai lavori anche se ho avuto la fortuna di assistere non solo a tanti concerti (musica classica e lirica) ma soprattutto di frequentare le sale e i musicisti anche durante le prove. Per questo devo ringraziare la mia migliore amica che essendo strumentista in orchestra mi ha sempre reso partecipe. Allo stesso tempo l’ho seguita in formazioni cameristiche e sono stato molto vicino al suono che nasce da uno strumento in tanti contesti, non solo il teatro, la chiesa, l’auditorium... ma anche tra le mura domestiche. Sono entrato più volte anche in studi di registrazione ma come operatore foto o video, dove tuttavia ho cercato di capire qualcosa di più di ciò che finisce su un disco. Certo, quella che finisce sul disco non è tutta verità, purtroppo i ritocchini ci sono spesso. Anche il solo rimuovere il rumore del pedale di un pianoforte lo è e si fa. Mi ritengo un ignorante ma al tempo stesso so di avere un background che mi permette di capire qualcosa di più di un ascoltatore “distratto”. Quindi quando sono a casa davanti al mio stereo ciò che cerco, prima di tutto, è il sound stage. Non mi interessa un suono sterile è perfetto, mi interessa percepire una emozione. Conoscendo tuttavia molti impianti, e quindi molti audiofili, mi rendo conto che siamo tutti diversi e ognuno con la propria verità. Qualcuno pensa anche di sentir meglio a casa sua che in sala da concerto... che dire? Qualcuno l’ho conosciuto in teatro dopo un concerto e manco si è accorto delle note sbagliate (stecche) del solista. Personalmente ho imparato a volare basso e a confrontarmi con chi la musica la fa o la registra, persone con le quali puoi confrontarti e crescere. Tutto ciò che descrivi sulle variabili di ripresa e ascolto sono vere ma bisogna accontentarsi ad un certo punto perché le variabili sono infinite. L’importante,a mio avviso, è avere una certa consapevolezza del tutto.
Ps.
Mi riallaccio ora al tuo inizio di intervento. Intanto grazie per le spiegazioni, ne faccio sempre tesoro. Quello che voglio dire, riassumendo, è: “a cosa serve registrare in un ambiente eccellente se poi l’ambiente me lo cancelli?”. Tanto valeva registrare in uno studio secondo me. Ora, ammesso che il mio impianto possa non essere adeguato, ti posso dire che ci sono molti dischi dove la sala si sente e non intendo rumori ma una percezione di trovarsi in un luogo e non quella di trovarmi gli strumentisti appesi al filo dello stendino. Poi viene il discorso timbrico e qui anche peggio in quanto avverto una eccessiva nitidezza. Un po’ come vedere quelle foto pompate in hdr che oggi tanto spopolano. Forse è questione di gusti e io sarò all’antica ma detesto questo genere di patacche. Il fatto è che ho l’opportunità di ascoltarlo in più impianti ma purtroppo nessuno mi fa cambiare idea su questo disco. Avrei preferito fosse registrato altrove, almeno davo la colpa al luogo di registrazione...
Sei una gran bella persona , autentica soprattutto, avanti così, sto imparando molte cose
Eccellente, quasi un testamento morale...... Mi rifaccio ad un nostro grande intellellettuale...Giorgio Gaber un grande artista finito controcorrente che, nel suo ultimo lavoro, ci ha ricordato che "è tutto falso" un Grande......Eccezzionale la lirica sul bello.....mi ricorda un'altra vita....i racconti degli indiani della nazione Navajos che si salutavano augurandosi reciprocamente "che la Bellezza sia con te"... Mi sono iscritto ieri e ho trovato un "Animale della mia stessa razza" è stato un bel regalo natalizio! Grazie
Ho grande ammirazione per lei e per la sua saggezza. 🙏
Ognuno ha le sue orecchie nessuno mai potrà sentire sfumature che altri sentono, oltre alle orecchie c'é lo stato d'animo, assistere ad un concerto o sentire lo stesso concerto non é e sarà mai la stessa cosa, l'ambiente le emozioni il pubblico che ti circonda e tantissime altre emozioni, la musica é un'arte come pittura scultura e tantissime altre discipline e come tale imprendibile
Che belle parole, è sempre un gran piacere ascoltarti. E quanta verità. Specialmente a 14'22" :)
Solo una parola: grazie
Confessioni empatiche. Grazie
Non dimentichiamoci mai che stiamo sempre parlando di musica e non di neurochirurgia. È arte non scienza. Ci saranno sempre opere per la massa e opere uniche. E ci sarà sempre hi apprezza le une e le altre.
grandissimo Marco Lincetto,10 piani sopra!
Grazie!
Riflessioni bellissime!
Che dire...SENZA PAROLE...davvero!!!
Grande!
Perfettamente in sintonia col suo pensiero.
Beh.... Illuminante
Discorso valido anche per altri ambiti della vita. Sono d’accordo.
Condivido appieno. Grazie Marco Lincetto.
Fin da piccolo ho avuto fame di musica. Quindi, quando ho potuto, ho iniziato a cercare un impianto per riprodurla nella maniera più fedele possibile. Ho lasciato perdere.......troppi sapientoni in giro. Fino a quando non incappai in un piccolo scatolotto integrato di un nota marca inglese. Da allora mi sono dimenticato dell' "alta fedeltà" e ho cominciato a ricomprare dischi. Che considero la cosa più importante piuttosto che passare la vita a comprare e cambiare componenti cercando il nirvana. Perchè alla fine "se non è nel disco non potrà mai essere nell'amplificatore o nelle casse".
Ho ascoltato cose molto interessanti da chi mettendo in continuo confronto la propria conoscenza cerca la verità su un unica domanda iniziale: qual è la verità. Io risponderei che vi è una verità del momento, una verità dettata dalla propria conoscenza in continuo mutamento.
Buongiorno, gentilmente le vorrei sottoporre un paio di questioni che da un po' di tempo mi lasciano dubbioso.
Ovviamente qualsiasi considerazione da chi frequenta il canale è bene accetta e anzi, graditissima.
Sono un appassionato di musica, l'ho studiata per diversi anni e la ascolto regolarmente, nel mio piccolo con qualche accortezza in più per godermi maggiormente l'ascolto.
Il 99% della musica che ascolto proviene dalle Major, e pur non essendo un esperto riesco a comprendere la diversa cura che c'è nel registrare album come Atom Heart Mother da altri lavori.
Sto iniziando a pensare di alzare il livello delle apparecchiature di riproduzione, e qui arrivo al punto:
1) fino a che punto ha senso investire in un impianto per ascoltare questa macro categoria di musica? Esiste un periodo in cui la registrazione anche in Major seguiva i canoni descritti nel video?
2) Collegandomi alla prima domanda, tutto ciò che è registrato digitalmente vanifica la bontà di un impianto di riproduzione di buon livello?
Anni fa avevo visto un bellissimo film indipendente, "Once" (premio Oscar per la miglior canzone, "Falling Slowly"): la storia di due musicisti (il chitarrista irlandese Glen Hansard e la pianista ceca Markéta Irglová, che hanno interpretato se stessi) che formano un duo folk (The Swell Season) e con grandissimi sforzi, registrando di notte, riescono a produrre un disco.
Appena tirato fuori il primo CD dal masterizzatore, l'ingegnere del suono si alza e gli fa: "Andiamo". "Dove?" rispondono i due musicisti. "In macchina: dobbiamo ascoltarlo lì. Se non suona bene, dobbiamo rifare tutto.". I due restano basiti, ma anch'io...
È normale provare il suono sui diversi supporti.
un appunto sul md 441. Si, non è un m49. Si, non è uno schoeps mk4 su pre cmc5 (penso sia meglio del più recente cmc6) ma il colore e calore che restituisce è unico. Eccezionale anche su fiati.
Quando ho sentito il tuo discorso sull'ignoranza ho messo subito il LIKE. Grande lo credo convintamente (quello che dici).
Chapeau!
Marco auguri di buon natale..
Tutto molto interessante, ma in questo senso di assoluto (relativo e personale che condivido) si potrebbe anche dire che il vero musicmaker è chi SUONA registra edita e masterizza... o addirittura chi da un pezzo di legno si fa un violino e arriva fino al mastering e progetta l'impianto e la stanza per la riproduzione. Diciamo che il relativismo si amplia... e si potrebbe allargare all'infinito. Apprezzo questo video, ma credo anche che un team di persone possa essere collaborativo ed affiatato e portare a casa dei bei prodotti con il confronto e il dialogo. Ovviamente deve esserci sia il confronto che il dialogo.
Proprio così! Persone tristi e ignoranti che pretendono di sapere... Molto triste...
Beh, se registra e produce supporti musicali con la stessa intelligenza ed esperienza con la quale ragiona ed espone.....non mi resta che andare a controllare (ma gia' so che non restero' deluso) acquistando qualche suo prodotto. E poi che bell'esempio di come portare bene una tradizione ed un nome musicale di altissimo livello. Auguri a lei.
Sei un grande e so cosa dici.
Pienamente d’accordo.
Mi permetta ho ascoltato con molto interesse la sua analisi. Concreta così come deve essere da un professionista, ma veramente ne è risentito da un mondo in questo caso l'audiofilia dove di concreto non vi è Nulla? Per lo più aria fritta dove i tre quarti e più degli stessi produttori non hanno mai visto nulla di veramente pro! Li lasci pure nel loro mondo dove ogni tre per due vi è un guru che gli Indichi quale è la via per la purificazione dell'anima del udito e a seguire ma in ordine non il meno importante il portafoglio. Parlo da appassionato di registrazione ho iniziato a seguire e affiancare fonici, poi la mia a vita ha preso una altra strada, ma la passione è sempre rimasta
E possiedo tutto ciò che che immaginabile di tutte le annate dal 80 ad oggi per la registrazione di un evento, anche se ora non me ne faccio nulla. So di cosa sta parlando, lei è un maestro artistico, è vi è solo da imparare da lei. I miei migliori auguri
Che poi la maggior parte delle persone ascolta la musica in posti inadatti, con strumenti di riproduzione approssimativi, se aggiungiamo che ascoltano anche registrazioni di qualità scadente, con queste premesse il discorso potrebbe anche sembrare inutile, ma alla base del discorso io vedo una cosa che purtroppo si sta perdendo in ogni settore della vita, il rispetto, per gli altri e per se stessi, il mondo è pieno di gente che pensa che essere famosi/visibili sia più importante che essere apprezzati per le proprie capacità/competenze, l'importante è farsi vedere, urlare più forte degli altri, prevaricare, anche fare qualcosa per gli altri deve essere fatto mettendosi in mostra, facendo parlare non del cosa fai ma del come lo fai...., ci aspetta un futuro triste, purtroppo.
Piena sintonia.
Complimenti per l'analisi.
Hai ragione, un audiofilo che pretende di dare consigli ad un ingegnere del suono ... è un ignorante, senza dubbio. Che presunzione ! Non te la prendere, purtroppo se ne vedono e sentono di tutti i colori di questi tempi. Soprattutto ... alla larga dai forum in cui sono tutti super espertoni di hifi, per carità.
Grazie 💙💚❤️🎱
ciao Marco, buon pomeriggio..
Il subwoofer che si vede sullo sfondo che modello è?
parte dello scenario social che descrive, è perfettamente assimilabile all'effetto dunning krugher
it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Dunning-Kruger
la saluto e le auguro un felice Natale di cuore
Maestro
A proposito di music maker, gradirei sapere cosa ne pensa degli Steely Dan. Un saluto a tuttti e buon anno
Tutto il bene possibile, nei secoli dei secoli. Semplicemente assoluti
Video straordinario. Considerazioni lucide e competenti che vanno al di fuori dell'ambito musicale e sono universalmente valide.
Grazie
Grande verità👏👏👏
Cavolo non c'è video che mi trovi in disaccordo su qualcosa. Ascolto con interesse i tuoi video. Certo che ogni affermazione, critica ecc... sono conseguenti ad una esperienza in campo maturata con serietà professionale, passione e tanta onestà. Tradotto sei uno che si è fatto un c..o così!!! Pertanto quando poi arriva il saputello da 4 soldi che vuole insegnarti come gira il mondo, soprattutto sul tuo lavoro, magari dicendoti eh tu non sai.... tu devi capire che....... non sai cosa !!! capire cosa!!! Ma che ne sai del culo che mi son fatto......ti capisco eccome.
A proposito (riferito ad un altro video) dei tuoi primi dischi .... jesu christ superstar (il film) l'ho visto in sala la prima volta a Tarcento a militare nel 1974. Sfruttando l'ingresso gratuito al cinema dei militari, l'ho rivisto almeno una dozzina di volte. il Disco l'ho comprato alla fine della naja. I van der graaf generator li ho visti, (per modo di dire ) a Milano . Il mio primo concerto è stato nel 1971 al Vigorelli di Milano Gran Funk con gli Humple pie di spalla...... e a luglio sempre al Vigorelli ho visto i Led Zeppelin........... peccato solo la brevità del concerto
..... Ciao Marco
Condivido a 900%
Si!
Sublime.... 😅
Quelli sono “audioti” non audiofili...
Credo che ho trovato un fratello maggiore
Sento di essere fra quelli che registrano di emme :(
ἀλήθεια
Kh310