Ciao Carmelo, grazie per i tuoi video, molto ordinati e finalmente che trattano gli argomenti in maniera comprensibile!! Per la cronaca io suono con helix attraverso una cassa amplificata e mi trovo benissimo. Ciò che sente il pubblico attraverso il PA é esattamente ciò che sento io e questo mi da molta sicurezza. In più, da quando ho studiato le controparti analogiche simulate dal modeler riesco ad avere suoni molto migliori rispetto a quando andavo alla cieca. Grazie ancora!!
Grazie a te! Quella situazione di certo è l'ideale per monitorarsi tramite FRFR e semplificarsi la vita, come ben dici uno degli innegabili vantaggi è sentire esattamente ciò che sente il pubblico. E sì, di sicuro anche conoscere come funzionano gli ampli veri aiuta molto ;-)
Finalmente un po di chiarezza tecnica, visto che purtroppo le normative non lo impongono, basta visitare i sito di molti produttori in cui dati essenziali non sono pubblicati ,questo è un mondo basato sul "se ti piace come suona lo compri".continua cosi approfondendo un argomento alla volta, grazie
Esattamente, e non essendoci obblighi legislativi purtroppo finisce che, se la maggioranza di utenti non è informata su queste cose, le aziende fanno come pare a loro e possono facilmente prenderli in giro. Grazie cmq per i complimenti 👍🏼
Sei un grande, il più preparato, ho imparato più da te in un video che in tutta la vita a sentire musicisti cialtroni che pensano di sapere come funzionano queste cose 🤣
Ciao, video stupendo! Finalmente ho capito cosa succede attaccando un modeller a una cassa frfr (cab/IR attivo altrimenti esce una roba oscena) oppure a un cabinet reale (1 x 12 ad esempio). Nel secondo caso dovresti disattivare il cab/IR e far tagliare le alte direttamente al cabinet, almeno così dicono. Nella realtà dei fatti però mi pare cambi poco perché tenendo attiva l'IR non fai altro che passare un segnale già filtrato al cabinet ... ma tanto le frequenze già filtrate il cabinet stesso non le avrebbe riprodotte (perché è un woofer!). Al netto di togliere una equalizzazione aggiuntiva, non cambia (o dovrebbe cambiare) quasi nulla. Sono mesi che cercavo un video che spiegasse queste cose (ho guardato canali inglesi, americani ecc. ) ma non avevo trovato assolutamente nulla (a parte la spegazione del frfr che mi esce dalle orecchie!). Super complimenti!!!
Grazie, è sempre un piacere sapere di essere stati utili a qualcuno 😉 In realtà cmq un po' cambia attivando l'IR con una cassa normale, non è una differenza grossissima ma c'e. Come ben dici sarebbe come avere due filtri in serie, ma (ammettendo che taglino esattamente le stesse feequenze) due filtri in serie si sommano e viene fuori uno slope più ripido dei filtri (per esempio, se lo slope per ogni filtro è di 12 dB/oct la somma sarà 24 dB/oct). Così come si sommano eventuali range di frequenze boostati o tagliati. Oltre al fatto che un IR non è solo un filtro ma spesso contiene anche riflessioni del pavimento e/o della stanza e risonanze del cabinet, che in quel caso andrebbero a sommarsi/interferire con quelle della cassa vera. Per il resto tutto giusto 👍🏼
@@ToneScientist grazie mille della spiegazione! Domani provo a disattivare cab/IR in saletta. La mia osservazione derivava dalla prima prova (una settimana fa) in cui mi ero scordato di farlo (e i suoni erano cmq buoni ... ho realizzato a prove finite che non avevo mai disattivato le IR!). Diciamo che la cosa può solo migliorare! Grazie ancora!!!!
@@paoloscaglioni9406 meglio o peggio è sempre soggettivo alla fine, ci può stare che per certi suoni ti piaccia di più il suono con l'IR attiva, e non saresti l'unico... Quindi, al di là della teoria, la cosa migliore resta sempre provare e decidere con le proprie orecchie 😉
Complimenti per il video. Molto istruttivo. Io vorrei migliorare l’ascolto in cuffia. Specialmente con i fuzz non è un granche. Adesso utilizzo un twonote cab m+
L'ascolto in cuffia purtroppo non sarà mai uguale a quello di una cassa (di qualsiasi tipo)... detto questo ci sono sicuramente alcuni stratagemmi per migliorarlo, ad esempio usare un riverbero room con mix abbastanza alto o anche un semplice delay per creare l'effetto haas. Ci si deve ricordare però di disattivarli quando poi si suona con le casse
Ciao, complimenti per il video. Un modeler (pod go nello specifico) può essere collegato a casse monitor (m audio bx4) per un esclusivo uso casalingo e avere un suono migliore rispetto al collegamento con un amplificatore combo? Grazie
Sul Full Range sono d’accordo, è importante che la cassa lo sia e tutte sono ad ampia gamma. Ma secondo me è fondamentale il Flat Response, cosa che non tutte le casse per chitarra lo sono. A mio parere è essenziale che il responso debba essere il più neutro possibile per esaltare le regolazioni del modeler: solo così posso apprezzare il rig digitale costruito. Una cassa qualsiasi può avere esaltazioni indesiderate di frequenze che vanificano il lavoro i programmazione della linea di effetti. È solo un mio parere.
Certo, sicuramente è meglio avere già in partenza una cassa il più neutra possibile, però il "flat response" esiste solo in una camera anecoica o (in certi casi) all'aperto, in tutti gli altri casi la risposta sarà colorata dalle risonanze della stanza. E poi aggiungiamo anche il fatto che una risposta realmente piatta non è percepita come piatta dal nostro orecchio... Flat response è un concetto molto relativo 😉
Ciao, grazie. Il GPA-100 ce l'ho e non è affatto male, specialmente per quello che costa. A livello di suono non è tanto lontano dall'altro che ho (basato su un modulo Icepower, gli stessi che trovi dentro i vari SD powerstage), ha solo le basse meno profonde e dinamiche e le alte un po' più frizzanti. Non ho fatto test approfonditi ma sospetto ciò sia dovuto ad un THD più alto. L'unico problemino che ho riscontrato un paio di volte è che ogni tanto va in protezione quando si surriscalda troppo... Ma in circa 3 anni mi è capitato solo un paio di volte in estate e tirandolo parecchio. Per cui direi, se hai budget limitato puoi prenderlo tranquillamente, a quel prezzo non penso trovi di meglio. Ma spendendo circa 200€ e se hai un po' di manualità puoi fartene uno con un modulo icepower e magari anche stereo
shop.icepoweraudio.com/ Questi sono i moduli, li trovi pure su altri siti e anche a prezzi più bassi www.ghentaudio.com/pages/icepower-case-list E qui dei case fatti su misura per questi moduli, non sono proprio economici ma ti evitano tanti sbattimenti.
Il modello 200AS1 è quello che trovi dentro al powerstage 200, il 200AS2 invece è la versione stereo e quello che probabilmente conviene di più al momento in termini di qualità/prezzo/potenza... Devo decidermi a fare un video su sta roba perché me l'avete chiesto in tanti 😅
Ciao, sempre interessante, cosa ne pensi delle casse tipo fender tonemaster pro e simili? io ne ho presa una, devo dire che il feeling dell'amplificatore è tornato, non al 100% ma si....
Non l'ho provata ma ne parlano tutti molto bene... Ho i miei dubbi che sia realmente "flat response" con quella forma da cassa tradizionale, ma d'altra parte quella stessa forma potrebbe aggiungere alcune risonanze piacevoli e simili ad una cassa normale. Tra l'altro è anche una delle poche FRFR con un prezzo più che onesto per quello che offre
@ientist però, io la uso pure per le acustiche e per monitorarmi la voce essendo pure corista, con un cab per chitarra non potrei, e si, anche secondo me la costruzione della cassa da quel feeling in più, buona musica!!!
@@FrancescoFerrara81 di sicuro le casse FRFR hanno quella comodità in più, puoi usarle anche per acustica, voce, synth e qualsiasi altra cosa richieda una cassa full range. Se a te piace non importa altro 😉 PS: al massimo prova gli IR Far-Field che ho condiviso, quelli di Jay Mitchell e alcuni di Fractal (es: AC-20) sono davvero ottimi... Ma occhio che suonano in modo abbastanza diverso da un IR "normale"
Difficile dare una risposta univoca, probabilmente ogni fonico ha il suo modo di fare, c'è chi magari taglia poco sul mixer e fa il grosso del lavoro spostando il microfono verso l'esterno del cono, c'è chi invece il mic lo piazza al centro e taglia tanto sul mixer... non ci sono regole universali e un bravo fonico usa le proprie orecchie per prendere decisioni in base alla situazione specifica.
Al massimo ti posso dire cosa faccio di solito io (anche se suono molto raramente a palco con impianti grossi) per lasciare tutto flat sul mixer: per suoni vintage (anni 60-70) di solito taglio molto in basso, anche fino a 4500-5000 Hz, per suoni più moderni invece intorno a 7000-8000, le basse invece sempre sui 100-150 Hz. Ma ovviamente anche questa è una cosa molto personale, dipende da che IR/posizione mic usi, dal tipo di amp, da come è regolato, etc.
@@ToneScientist grazie!Si io intendevo proprio questo, se ha senso volendo tenere il mixer in flat, tagliare le ir a 4500/5000 hz ovviamente considerando che ogni ir è diversa dall’altra
Da ex fonico live, i cabinet li riprendevo al 99% con un dinamico, sm57/sm58/md421, per cui sulle alte non tagliavo, al massimo attenuavo le medio/alte se fastidiose su certe frequenze. Invece tagliavo sempre sotto, di solito sui 100/120hz, dipendeva da quanti bassi aveva di suo il suono e da come si mixava al basso. Ora suono solo per diletto e uso Fractal AxeFX 3, le IR di solito in alto le taglio in modo molto variabile a seconda del suono. su certi puliti taglio oltre i 10k, mentre su una Plexy scendo a 6/7k, sempre a 12db/oct. Se tagli con meno pendenza, tipo 6 db/oct, allora scendi un po' di piu'. Sotto taglio sempre tra 80 e 120 a seconda delle necessità.
@@AleVoltolina io ultimamente ho cambiato lo slope da 12 a 18 dB/oct e mi sta piacendo di più, tra l'altro a quanto pare è la pendenza tipica dei filtri sulle console Neve (se non ricordo male)
Ciao, mi sono avvicinato al mondo del digitale attraverso il katana Gen3. Sono dunque interessato non ai modeler che simulano infiniti ampli, ir, microfoni etc. etc. bensì alla soluzione ampli combo che abbia le fattezze dei nostri cari vecchi ampli digitali ma con i vantaggi della tecnologia moderna e cosa importantissima, un peso complessivo minore. Ho avuto modo di provare anche i vari tonemaster della fender, quest'ultimi sicuramente più complessi edi qualità maggiore rispetto al simpatico prodotto Boss e ahimè sento ancora una differenza chiaramente percepibile nall'apertura del suono: l'ampli digitale sembra piu' chiuso, inscatolato e leggermente arretrato. Ho avuto modo di avere a disposizione le controparti reali e digitali della Fender, una accanto all'altra, usando un line selector della Boss per switchare in tempo reale tra i due ampli, così come ho avuto modo di avere un Katana MkII, un Katana Gen3 e un vecchio Laney a transistor Tf300 Tube fusion sempre con la stessa modalità di confronto: rimane questa percepibile differenza, come se l'analogico (a parità di volume) avesse più "aria" agli estremi banda. Quanta questa differenza sia poi impattante in condizione live, questo è da valutare quindi ci sarà chi la troverà più o meno rilevante sotto l'aspetto prettamente pratico. Per quanto riguarda la soluzione modeler, finale + cassa chitarra, la trovo leggeremente sconveniente perchè a questo punto dovrei portarmi a giro molti più strumenti, andando di fatto a vanificare gli obiettivi di partenza.
Ciao, sicuramente i prodotti che citi sono interessanti e comodi per chi ha quelle esigenze... Ma a livello di simulazioni non penso siano comparabili a modeler più blasonati, io ho provato qualche Boss recente ed è molto lontano a mio avviso da Fractal, Tonex, Kemper e Line6. Non che suonino male, ma le simulazioni probabilmente non sono le più "realistiche". Cmq con un modeler piccolino (tipo tonex one, strymon iridium, quello che presumibilmente rilascerà presto Fractal o altri simili), un finale in classe D e una cassa di simili dimensioni, peso e ingombro sono pressoché uguali a quelli di un combo digitale.
Inoltre il fatto di avere il modeler separato dalla cassa ti dà più versatilità... Ad esempio, se ti capita di suonare su un palco già fornito di monitor e impianto, puoi decidere anche di non portarla proprio la cassa riducendo notevolmente peso e ingombro
@@ToneScientist Sono sicuro che i modeler piu' costosi siano decisamente migliori....E infatti....A proposito del video che hai fatto sulle prossime novità in casa fractal, sarei molto contento se proponessero una linea di amplificatori combo 😛
@@xana75 toneX One e ToneX Pedal costano rispettivamente 180 euro il primo e 390 il secondo, prezzi estremamente concorrenti se si prende come riferimento un Katana gen 3 50 watt! Anzi, se ti prendi il ToneX one e una FRFR decente spendi meno rispetto al katana
rimango sempre basito del fatto che non si menzionino mai gli amplificatori per tastiera che alla fine sono piu FRFR degli altri funzionano meglio danno un feeling bellissimo e sono piu economici...
Hai perfettamente ragione, anche quelli sono casse full-range sostanzialmente e spesso anche di ottima fattura, così come altre soluzioni però resta da vedere quanto siano realmente"flat-response"...
@@ToneScientist ma guarda che nessuna è realmente FLAT (non le puoi costruire), sono tutte piu o meno lineari in un certo range di frequenze e sopratutto di volumi. Quel che conta però è che rendano bene restituendoti dinamica e frequenze piu o meno corrispondenti allo spettro del sistema simulato...e li possono farlo tante casse... Però prendi per esempio le Alto o Headrush che spacciano per chitarra e poi dicono che sono troppo gonfie sui bassi, o tante altre, provate a fare dei paragoni con delle economiche behringer K450 (io la ho) e non c'è paragone ma neanche con le Tech 21 (ha un cono coassiale con il tweeter in asse con il sub, caratteristica che se per chitarra ti fanno pagare un migliaio di euro), oppure usate degli ampli general purpose NUX PA-50....insomma non vi fate bidonare dal fatto che sia "for guitar" è solo una trovata di marketing...tra l'altro questi hanno piu canali ci puoi collegare piu cose.. saluti.
@@Poldo77miticu beh insomma, con l'uso dei dsp si riescono a rendere pressoché flat (tralasciando l'inevitabile taglio sulle basse), vedi atomic clr o anche le varie yamaha dxr, dsr, etc... Ma questo vale solo in una camera anecoica, perché ovviamente poi entrano in gioco anche le risonanze della stanza in cui si suona e lì la risposta flat va subito a farsi benedire in situazioni normali. Poi siamo d'accordo su tutto il resto e l'ho anche detto nel video che il termine "FRFR" è sostanzialmente solo una trovata commerciale.
@@Poldo77miticu cmq quello che intendevo dire nel commento di prima è che molte casse economiche (ad esempio alto/headrush) o altre progettate come amplificatori per un determinato strumento, spesso non hanno né dsp ne è stato fatto un tuning decente del cabinet, e quindi già in partenza hanno certe frequenze enfatizzate e altre che mancano, oppure tweeter e woofer non accoppiati bene e con conseguenti problemi nella regione di crossover... E quindi sono decisamente meno "flat" di altre progettate meglio
Parole sante e soprattutto supportate dalla competenza. Complimenti
Complimenti per la chiarezza e la competenza.
Uno dei video più completi e chiari che abbia mai visto sull'argomento, molto interessante 🔥
Oddio, riguardandolo, certe cose non sono proprio chiarissime, avrei potuto sicuramente spiegarle meglio... Ma grazie cmq 😅
@@ToneScientist per me è stato illuminante come sempre 😁
È sempre un piacere ascoltare i tuoi video e apprendere anche le più piccole sfumature sugli argomenti trattati 👏
Ciao Carmelo, grazie per i tuoi video, molto ordinati e finalmente che trattano gli argomenti in maniera comprensibile!!
Per la cronaca io suono con helix attraverso una cassa amplificata e mi trovo benissimo.
Ciò che sente il pubblico attraverso il PA é esattamente ciò che sento io e questo mi da molta sicurezza.
In più, da quando ho studiato le controparti analogiche simulate dal modeler riesco ad avere suoni molto migliori rispetto a quando andavo alla cieca.
Grazie ancora!!
Grazie a te!
Quella situazione di certo è l'ideale per monitorarsi tramite FRFR e semplificarsi la vita, come ben dici uno degli innegabili vantaggi è sentire esattamente ciò che sente il pubblico.
E sì, di sicuro anche conoscere come funzionano gli ampli veri aiuta molto ;-)
Finalmente un po di chiarezza tecnica, visto che purtroppo le normative non lo impongono, basta visitare i sito di molti produttori in cui dati essenziali non sono pubblicati ,questo è un mondo basato sul "se ti piace come suona lo compri".continua cosi approfondendo un argomento alla volta, grazie
Esattamente, e non essendoci obblighi legislativi purtroppo finisce che, se la maggioranza di utenti non è informata su queste cose, le aziende fanno come pare a loro e possono facilmente prenderli in giro.
Grazie cmq per i complimenti 👍🏼
Uso una Redsound Elis 8 con un Ampero MP100. Suoni godibilissimi
Sei un grande, il più preparato, ho imparato più da te in un video che in tutta la vita a sentire musicisti cialtroni che pensano di sapere come funzionano queste cose 🤣
Grazie mille, troppo gentile 😅
Ciao, video stupendo! Finalmente ho capito cosa succede attaccando un modeller a una cassa frfr (cab/IR attivo altrimenti esce una roba oscena) oppure a un cabinet reale (1 x 12 ad esempio). Nel secondo caso dovresti disattivare il cab/IR e far tagliare le alte direttamente al cabinet, almeno così dicono. Nella realtà dei fatti però mi pare cambi poco perché tenendo attiva l'IR non fai altro che passare un segnale già filtrato al cabinet ... ma tanto le frequenze già filtrate il cabinet stesso non le avrebbe riprodotte (perché è un woofer!). Al netto di togliere una equalizzazione aggiuntiva, non cambia (o dovrebbe cambiare) quasi nulla. Sono mesi che cercavo un video che spiegasse queste cose (ho guardato canali inglesi, americani ecc. ) ma non avevo trovato assolutamente nulla (a parte la spegazione del frfr che mi esce dalle orecchie!). Super complimenti!!!
Grazie, è sempre un piacere sapere di essere stati utili a qualcuno 😉
In realtà cmq un po' cambia attivando l'IR con una cassa normale, non è una differenza grossissima ma c'e.
Come ben dici sarebbe come avere due filtri in serie, ma (ammettendo che taglino esattamente le stesse feequenze) due filtri in serie si sommano e viene fuori uno slope più ripido dei filtri (per esempio, se lo slope per ogni filtro è di 12 dB/oct la somma sarà 24 dB/oct).
Così come si sommano eventuali range di frequenze boostati o tagliati.
Oltre al fatto che un IR non è solo un filtro ma spesso contiene anche riflessioni del pavimento e/o della stanza e risonanze del cabinet, che in quel caso andrebbero a sommarsi/interferire con quelle della cassa vera.
Per il resto tutto giusto 👍🏼
@@ToneScientist grazie mille della spiegazione! Domani provo a disattivare cab/IR in saletta. La mia osservazione derivava dalla prima prova (una settimana fa) in cui mi ero scordato di farlo (e i suoni erano cmq buoni ... ho realizzato a prove finite che non avevo mai disattivato le IR!). Diciamo che la cosa può solo migliorare! Grazie ancora!!!!
@@paoloscaglioni9406 meglio o peggio è sempre soggettivo alla fine, ci può stare che per certi suoni ti piaccia di più il suono con l'IR attiva, e non saresti l'unico... Quindi, al di là della teoria, la cosa migliore resta sempre provare e decidere con le proprie orecchie 😉
Davvero molto interessante. Bravo e grazie
Complimenti per il video. Molto istruttivo. Io vorrei migliorare l’ascolto in cuffia. Specialmente con i fuzz non è un granche. Adesso utilizzo un twonote cab m+
L'ascolto in cuffia purtroppo non sarà mai uguale a quello di una cassa (di qualsiasi tipo)... detto questo ci sono sicuramente alcuni stratagemmi per migliorarlo, ad esempio usare un riverbero room con mix abbastanza alto o anche un semplice delay per creare l'effetto haas. Ci si deve ricordare però di disattivarli quando poi si suona con le casse
Super utile
Ciao, complimenti per il video. Un modeler (pod go nello specifico) può essere collegato a casse monitor (m audio bx4) per un esclusivo uso casalingo e avere un suono migliore rispetto al collegamento con un amplificatore combo? Grazie
Ti ho già risposto su Messenger 😉
Sul Full Range sono d’accordo, è importante che la cassa lo sia e tutte sono ad ampia gamma. Ma secondo me è fondamentale il Flat Response, cosa che non tutte le casse per chitarra lo sono. A mio parere è essenziale che il responso debba essere il più neutro possibile per esaltare le regolazioni del modeler: solo così posso apprezzare il rig digitale costruito. Una cassa qualsiasi può avere esaltazioni indesiderate di frequenze che vanificano il lavoro i programmazione della linea di effetti. È solo un mio parere.
Certo, sicuramente è meglio avere già in partenza una cassa il più neutra possibile, però il "flat response" esiste solo in una camera anecoica o (in certi casi) all'aperto, in tutti gli altri casi la risposta sarà colorata dalle risonanze della stanza.
E poi aggiungiamo anche il fatto che una risposta realmente piatta non è percepita come piatta dal nostro orecchio... Flat response è un concetto molto relativo 😉
Ciao complimenti per il video.Cosa me pensi del Opus Two notes?
Mai provato l'Opus, ma se sono gli stessi modelli di amp di Genome, da una prova veloce che ho fatto l'altro giorno non mi hanno fatto impazzire...
Ciao, ottima spiegazione. Posso chiederti se hai mai provato il finale GPA-100 della Harley Benton e cosa ne pensi? Grazie
Ciao, grazie. Il GPA-100 ce l'ho e non è affatto male, specialmente per quello che costa. A livello di suono non è tanto lontano dall'altro che ho (basato su un modulo Icepower, gli stessi che trovi dentro i vari SD powerstage), ha solo le basse meno profonde e dinamiche e le alte un po' più frizzanti. Non ho fatto test approfonditi ma sospetto ciò sia dovuto ad un THD più alto.
L'unico problemino che ho riscontrato un paio di volte è che ogni tanto va in protezione quando si surriscalda troppo... Ma in circa 3 anni mi è capitato solo un paio di volte in estate e tirandolo parecchio.
Per cui direi, se hai budget limitato puoi prenderlo tranquillamente, a quel prezzo non penso trovi di meglio. Ma spendendo circa 200€ e se hai un po' di manualità puoi fartene uno con un modulo icepower e magari anche stereo
@@ToneScientist grazie della risposta. Non conosco il modulo icepower.. Proverò a documentarmi! 🙂
shop.icepoweraudio.com/
Questi sono i moduli, li trovi pure su altri siti e anche a prezzi più bassi
www.ghentaudio.com/pages/icepower-case-list
E qui dei case fatti su misura per questi moduli, non sono proprio economici ma ti evitano tanti sbattimenti.
Il modello 200AS1 è quello che trovi dentro al powerstage 200, il 200AS2 invece è la versione stereo e quello che probabilmente conviene di più al momento in termini di qualità/prezzo/potenza...
Devo decidermi a fare un video su sta roba perché me l'avete chiesto in tanti 😅
@@ToneScientist e adesso, da DIYer che sono, te lo chiedo pure io!! 🙂 grazie ancora, vado a guardare i link che mi hai indicato. ciao!
Ciao, sempre interessante, cosa ne pensi delle casse tipo fender tonemaster pro e simili? io ne ho presa una, devo dire che il feeling dell'amplificatore è tornato, non al 100% ma si....
Non l'ho provata ma ne parlano tutti molto bene... Ho i miei dubbi che sia realmente "flat response" con quella forma da cassa tradizionale, ma d'altra parte quella stessa forma potrebbe aggiungere alcune risonanze piacevoli e simili ad una cassa normale.
Tra l'altro è anche una delle poche FRFR con un prezzo più che onesto per quello che offre
@ientist però, io la uso pure per le acustiche e per monitorarmi la voce essendo pure corista, con un cab per chitarra non potrei, e si, anche secondo me la costruzione della cassa da quel feeling in più, buona musica!!!
@@FrancescoFerrara81 di sicuro le casse FRFR hanno quella comodità in più, puoi usarle anche per acustica, voce, synth e qualsiasi altra cosa richieda una cassa full range. Se a te piace non importa altro 😉
PS: al massimo prova gli IR Far-Field che ho condiviso, quelli di Jay Mitchell e alcuni di Fractal (es: AC-20) sono davvero ottimi... Ma occhio che suonano in modo abbastanza diverso da un IR "normale"
@@ToneScientist ok grazie ancora!!!
Ciao, secondo te i fonici dal vivo su quali frequenze tagliano sulle alte la chitarra elettrica microfonata?
Difficile dare una risposta univoca, probabilmente ogni fonico ha il suo modo di fare, c'è chi magari taglia poco sul mixer e fa il grosso del lavoro spostando il microfono verso l'esterno del cono, c'è chi invece il mic lo piazza al centro e taglia tanto sul mixer... non ci sono regole universali e un bravo fonico usa le proprie orecchie per prendere decisioni in base alla situazione specifica.
Al massimo ti posso dire cosa faccio di solito io (anche se suono molto raramente a palco con impianti grossi) per lasciare tutto flat sul mixer: per suoni vintage (anni 60-70) di solito taglio molto in basso, anche fino a 4500-5000 Hz, per suoni più moderni invece intorno a 7000-8000, le basse invece sempre sui 100-150 Hz. Ma ovviamente anche questa è una cosa molto personale, dipende da che IR/posizione mic usi, dal tipo di amp, da come è regolato, etc.
@@ToneScientist grazie!Si io intendevo proprio questo, se ha senso volendo tenere il mixer in flat, tagliare le ir a 4500/5000 hz ovviamente considerando che ogni ir è diversa dall’altra
Da ex fonico live, i cabinet li riprendevo al 99% con un dinamico, sm57/sm58/md421, per cui sulle alte non tagliavo, al massimo attenuavo le medio/alte se fastidiose su certe frequenze. Invece tagliavo sempre sotto, di solito sui 100/120hz, dipendeva da quanti bassi aveva di suo il suono e da come si mixava al basso. Ora suono solo per diletto e uso Fractal AxeFX 3, le IR di solito in alto le taglio in modo molto variabile a seconda del suono. su certi puliti taglio oltre i 10k, mentre su una Plexy scendo a 6/7k, sempre a 12db/oct. Se tagli con meno pendenza, tipo 6 db/oct, allora scendi un po' di piu'. Sotto taglio sempre tra 80 e 120 a seconda delle necessità.
@@AleVoltolina io ultimamente ho cambiato lo slope da 12 a 18 dB/oct e mi sta piacendo di più, tra l'altro a quanto pare è la pendenza tipica dei filtri sulle console Neve (se non ricordo male)
Ciao, mi sono avvicinato al mondo del digitale attraverso il katana Gen3. Sono dunque interessato non ai modeler che simulano infiniti ampli, ir, microfoni etc. etc. bensì alla soluzione ampli combo che abbia le fattezze dei nostri cari vecchi ampli digitali ma con i vantaggi della tecnologia moderna e cosa importantissima, un peso complessivo minore. Ho avuto modo di provare anche i vari tonemaster della fender, quest'ultimi sicuramente più complessi edi qualità maggiore rispetto al simpatico prodotto Boss e ahimè sento ancora una differenza chiaramente percepibile nall'apertura del suono: l'ampli digitale sembra piu' chiuso, inscatolato e leggermente arretrato. Ho avuto modo di avere a disposizione le controparti reali e digitali della Fender, una accanto all'altra, usando un line selector della Boss per switchare in tempo reale tra i due ampli, così come ho avuto modo di avere un Katana MkII, un Katana Gen3 e un vecchio Laney a transistor Tf300 Tube fusion sempre con la stessa modalità di confronto: rimane questa percepibile differenza, come se l'analogico (a parità di volume) avesse più "aria" agli estremi banda. Quanta questa differenza sia poi impattante in condizione live, questo è da valutare quindi ci sarà chi la troverà più o meno rilevante sotto l'aspetto prettamente pratico. Per quanto riguarda la soluzione modeler, finale + cassa chitarra, la trovo leggeremente sconveniente perchè a questo punto dovrei portarmi a giro molti più strumenti, andando di fatto a vanificare gli obiettivi di partenza.
Ciao, sicuramente i prodotti che citi sono interessanti e comodi per chi ha quelle esigenze... Ma a livello di simulazioni non penso siano comparabili a modeler più blasonati, io ho provato qualche Boss recente ed è molto lontano a mio avviso da Fractal, Tonex, Kemper e Line6. Non che suonino male, ma le simulazioni probabilmente non sono le più "realistiche".
Cmq con un modeler piccolino (tipo tonex one, strymon iridium, quello che presumibilmente rilascerà presto Fractal o altri simili), un finale in classe D e una cassa di simili dimensioni, peso e ingombro sono pressoché uguali a quelli di un combo digitale.
Inoltre il fatto di avere il modeler separato dalla cassa ti dà più versatilità... Ad esempio, se ti capita di suonare su un palco già fornito di monitor e impianto, puoi decidere anche di non portarla proprio la cassa riducendo notevolmente peso e ingombro
@@ToneScientist Sono sicuro che i modeler piu' costosi siano decisamente migliori....E infatti....A proposito del video che hai fatto sulle prossime novità in casa fractal, sarei molto contento se proponessero una linea di amplificatori combo 😛
@@xana75 toneX One e ToneX Pedal costano rispettivamente 180 euro il primo e 390 il secondo, prezzi estremamente concorrenti se si prende come riferimento un Katana gen 3 50 watt! Anzi, se ti prendi il ToneX one e una FRFR decente spendi meno rispetto al katana
rimango sempre basito del fatto che non si menzionino mai gli amplificatori per tastiera che alla fine sono piu FRFR degli altri funzionano meglio danno un feeling bellissimo e sono piu economici...
Hai perfettamente ragione, anche quelli sono casse full-range sostanzialmente e spesso anche di ottima fattura, così come altre soluzioni però resta da vedere quanto siano realmente"flat-response"...
@@ToneScientist ma guarda che nessuna è realmente FLAT (non le puoi costruire), sono tutte piu o meno lineari in un certo range di frequenze e sopratutto di volumi. Quel che conta però è che rendano bene restituendoti dinamica e frequenze piu o meno corrispondenti allo spettro del sistema simulato...e li possono farlo tante casse... Però prendi per esempio le Alto o Headrush che spacciano per chitarra e poi dicono che sono troppo gonfie sui bassi, o tante altre, provate a fare dei paragoni con delle economiche behringer K450 (io la ho) e non c'è paragone ma neanche con le Tech 21 (ha un cono coassiale con il tweeter in asse con il sub, caratteristica che se per chitarra ti fanno pagare un migliaio di euro), oppure usate degli ampli general purpose NUX PA-50....insomma non vi fate bidonare dal fatto che sia "for guitar" è solo una trovata di marketing...tra l'altro questi hanno piu canali ci puoi collegare piu cose.. saluti.
@@Poldo77miticu beh insomma, con l'uso dei dsp si riescono a rendere pressoché flat (tralasciando l'inevitabile taglio sulle basse), vedi atomic clr o anche le varie yamaha dxr, dsr, etc...
Ma questo vale solo in una camera anecoica, perché ovviamente poi entrano in gioco anche le risonanze della stanza in cui si suona e lì la risposta flat va subito a farsi benedire in situazioni normali.
Poi siamo d'accordo su tutto il resto e l'ho anche detto nel video che il termine "FRFR" è sostanzialmente solo una trovata commerciale.
@@Poldo77miticu cmq quello che intendevo dire nel commento di prima è che molte casse economiche (ad esempio alto/headrush) o altre progettate come amplificatori per un determinato strumento, spesso non hanno né dsp ne è stato fatto un tuning decente del cabinet, e quindi già in partenza hanno certe frequenze enfatizzate e altre che mancano, oppure tweeter e woofer non accoppiati bene e con conseguenti problemi nella regione di crossover... E quindi sono decisamente meno "flat" di altre progettate meglio
@@ToneScientist si assolutamente corretto!
4x12 a canna in camera 4x4 😆😂😂
Potrei anche farlo visto che abito in una casa abbastanza isolata... Ma ci tengo al mio udito 😅😂